La professoressa Annalisa Bonfiglio è la nuova presidente del Crs4.
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La professoressa Annalisa Bonfiglio è la nuova presidente del Crs4. «Il Crs4 è una realtà importante, strategica per la ricerca ed ormai consolidata non solo in Sardegna ma anche nel territorio nazionale e internazionale, grazie alla lungimiranza dei governanti di 25 anni fa che l’hanno voluto e alla sensibilità di chi anno dopo anno ha lavorato duramente per costruire un ecosistema così strategico e importante», ha detto l’assessore della Programmazione Raffaele Paci dopo l’insediamento del nuovo Consiglio d’amministrazione, ridotto a tre componenti come prevedono le indicazioni del ministro Madia, con a capo la presidente Annalisa Bonfiglio, già nel Cda, che succede a Luigi Filippini.
«Voglio ringraziare davvero di cuore gli uscenti e in particolare Luigi Filippini, che in questi anni ha dato un forte impulso all’attrazione di investitori stranieri e dunque all’internazionalizzazione del Crs4, un esempio per tutti l’insediamento a Pula di Huawei, e che ha creduto fortemente nella realtà e nelle ulteriori potenzialità della Sardegna. Adesso abbiamo necessità di rilanciare fortemente tutto il settore della ricerca – ha sottolineato Raffaele Paci – e la nomina della professoressa Annalisa Bonfiglio, prorettore per il territorio e l’innovazione, a cui auguro buon lavoro, è garanzia di continuità e sarà decisiva per stringere ulteriormente i rapporti con il mondo della ricerca. La presenza nel cda di Mario Mariani, figura di spicco nel campo del supporto alle start up tecnologiche e della digitalizzazione delle imprese, consentirà allo stesso tempo di mantenere un forte e assolutamente indispensabile legame con la realtà imprenditoriale.»
Il vicepresidente della Regione ha ricordato che ricerca e innovazione sono due pilastri della politica della Giunta, che in questi settori sta investendo con convinzione. «I 30 milioni ottenuti con il Patto per la Sardegna sono stati programmati insieme ai 6,5 in dotazione quest’anno alla legge 7, dopo il confronto con la Consulta per la Ricerca, le Università, gli Enti pubblici, il partenariato economico e altri 128 milioni sono programmati per gli investimenti delle imprese in ricerca e innovazione perché facciano sinergia con il sistema della ricerca. Un impegno forte – ha concluso Raffaele Paci – perché la ricerca e l’innovazione sono gli strumenti più importanti che abbiamo a disposizione per far cadere le barriere geografiche, imporci con le nostre competenze nelle realtà internazionali e allo stesso tempo attrarre investitori da tutto il mondo».