17 July, 2024
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Mare e Miniere prosegue la sua programmazione a Muravera, in Piazza Europa, domani 12 agosto, alle ore 22,00, con Elena Ledda che porterà in scena il nuovo disco “Làntias” insieme a Simonetta Soro (voce), Mauro Palmas (liuto e mandola), Silvano Lobina (basso), Marcello Peghin (chitarre) e Andrea Ruggeri (batteria e percussioni). Frutto di preziose sinergie e collaborazioni, il disco sintetizza un percorso artistico che spazia dalla Sardegna al mondo. L’album, prodotto dall’etichetta S’ArdMusic, comprende dodici brani ispirati dalle complesse vicende umane che caratterizzano la società alle soglie del terzo millennio. Un disco intenso in cui musiche e parole viaggiano tra le intricate trame della contemporaneità, senza perdere il legame con le radici. Storie forti in contesti attuali, che vanno dalle stragi di innocenti in ogni parte del mondo in Ses andau e De Arrùbiu, alle tragedie dei migranti nei nostri mari e nelle infuocate sabbie del deserto in Cantu Luxis e Arenas; alla violenza che esplode nelle relazioni tra uomo e donna in Bèni. Tematiche che non possono non toccare le corde di un’artista, che sente l’esigenza di fare del proprio lavoro uno strumento di comunicazione attraverso il quale cercare di trasmettere emozioni, dare occasione di riflessione e, per quanto possibile, indicare piccoli lumi (Làntias) di speranza. Ma Làntias non tralascia i suoni e i colori della festa religiosa popolare, dove si rivivono sogni e passioni con Nora; il richiamo alla semplicità ed alla saggezza dell’antica civiltà contadina, l’evocazione di padri che fungano da guide e maestri per una più sana esistenza con Làntias e Torrandi; il gioco tra senso e nonsense in una trascinante filastrocca sulla consapevolezza dell’uomo in relazione al suo passaggio sulla terra con Ca sa terra est tunda. Un’antologia poetica racchiusa in nove pezzi emblematici, scritti in sardo da Maria Gabriela Ledda (con la partecipazione di Enzo Avitabile per De Arrùbiu) e tradotti in musica da Mauro Palmas, Silvano Lobina e Marcello Peghin, che hanno accompagnato Elena Ledda nel suo intenso cammino e nella sua evoluzione artistica, sul palco come in sala d’incisione. Impreziosiscono e completano idealmente l’itinerario tra le emozioni tre splendide canzoni d’amore: Serenada, del musicista galiziano Antonio Placer; la Ninna nanna in re di Bianca D’Aponte, omaggio alla talentuosissima cantautrice aversana scomparsa all’età di 22 anni ed un celebre canto popolare andino, Ojos Azules. La produzione artistica del disco è curata da Michele Palmas per S’Ardmusic & Egea e gli arrangiamenti sono di Silvano Lobina. Il progetto artistico ha voluto mettere in risalto il talento e la meravigliosa, incantevole voce di Elena Ledda ed il “suono” di un ensemble che dopo tanti anni di musica insieme ha consolidato una propria originale cifra espressiva. In questo contesto si inseriscono i preziosissimi incontri documentati nel disco, con musicisti come Enzo Avitabile, Luigi Lai, Gabriele Mirabassi e Gianluca Pischedda.

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Al via dal 26 giugno al 1° luglio i Seminari di Canto, Musica e Danza Popolare dell’11ª edizione della rassegna “Mare e Miniere“. Appuntamento ormai irrinunciabile di inizio estate, si svolgerà nella splendida cornice della Vecchia Tonnara di Portoscuso, dove si ritroveranno corsisti provenienti da tutta Europa per seguire il ricco programma di stages, indirizzati tanto a cantanti e musicisti già formati, quanto a coloro che desiderano avvicinarsi per la prima volta al mondo della musica tradizionale.

Nel corso della rassegna è previsto un ricco programma di spettacoli serali, che si aprirà martedì 26 giugno alle ore 21,30 con lo spettacolo “Cosa ci porta il mare” con Giacomo Casti e le musiche di Mauro Palmase Francesco Medda/Arrogalla. Durante lo spettacolo Marco Corda preparerà gustosissimi formaggio e ricotta, che verranno offerti al pubblico con un buon bicchiere di vino della Cantina Sociale Sardus Pater di Sant’Antioco. Il giorno seguente, mercoledì 27 giugno 2018, alle ore 18,30, si terrà la Master Class con Cuncordu e Tenore di Orosei a cui seguirà alle ore 21,30 “Dialogando con la tradizione” con Ottavio Nieddu che incontrerà Cuncordu e Tenore di Orosei, Elena Ledda, Luigi Lai, Pierpaolo Vacca. Un momento imperdibile che si dipanerà tra musica, aneddoti, storie e racconti che farà da preludio all’appuntamento di giovedì 28 giugno ore 21,30 con Scavi, storie di miniere” di Mariangela Sedda con Simonetta Soro, Mauro Palmas e Silvano Lobina.

Nato dall’esigenza di rappresentare sotto forma di recital le vicende e le storie umane della gente di miniera, questo recital si articola attraverso brevi scene, presentate da una narratrice ormai adulta come una sorta di memoria collettiva. Sullo sfondo la grande Storia filtrata attraverso la quotidianità di piccole esistenze. I flash-back accendono singole storie individuali, storie comuni, private, che fanno rivivere il clima di quegli anni. Ogni ricordo si porta dietro storie di lavoro, di lotte, di amori e di feste, che hanno riempito di vita e di fervore villaggi oggi desolati dall’abbandono. La musica, strettamente legata alla narrazione e che di quel mondo cattura suoni, voci e sentimenti, renderà possibile il dialogo tra realtà diverse, transitando fra tradizione e innovazione e incontrando tempi musicali che daranno vita a vividi orizzonti sonori. Venerdì 29 giugno alle ore 18,30 Su Cuncordu ‘e Su Rosariu di Santu Lussurgiu terrà una masterclass a cui seguirà, alle 21,30, il concerto di Canti Sacri presso la Chiesa della Vecchia Tonnara. A chiudere la serata sarà il doppio concerto di Duo Bottassoe Gigi Biolcati – One man band. Il percussionista piemontese presenterà il suo disco di debutto omonimo “Da Spunda”, un disco funambolico suonato esclusivamente da solo, accompagnando la propria voce con una pluralità di percussioni (includenti anche vassoi metallici, damigiane, giocattoli), sintetizzatori, kalimba, piano elettrico, chitarra classica, la “fast-foot” – cassetta di legno suonata a piedi nudi da lui creata – e una chitarra autocostruita con materiali di recupero, percossa da una bacchetta del ristorante cinese. Per l’occasione verrà presentato il progetto speciale “Da Spunda Si Colora” con il live painting di Emanuela Scotti.

Sabato 30 giugno, alle ore 21,30, si terrà la presentazione del romanzo “La Cancellazione” di Mariangela Sedda, edito da Il Maestrale e incentrato sull’eroismo dell’avvocato Emilio Lussu nella Cagliari fascista del 1927; Giacomo Mameli dialogherà con l’autrice.A seguire alle ore 22,30 il doppio concerto del Duo D’Altrocanto, composto da Elida Bellon e Giulia del Prete, e del talentuoso polistrumentista calabrese Davide Ambrogio. La rassegna si chiuderà il 1 luglio con la presentazione alle ore 21,30 del libro “Luigi Lai, Maestro di Launeddas” di Gabriele Congiu con Ottavio Nieddu, a cui seguirà alle 22.00 l’ormai tradizionale concerto dei partecipanti ai seminari. Tutte le sere in Piazza Parrocchia, dopo i concerti “Spassi di danza” con Alessandro Foresti. Si uniranno suonatori e danzatori dei seminari. Condotti da artisti di grande levatura, protagonisti di ricerca, studio e sperimentazione, gli stage daranno la possibilità ai corsisti di entrare in contatto con una visione nuova e colta della musica popolare, approfondendo i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare. Una formula ampiamente collaudata e di straordinario successo che quest’anno si rinnova con le masterclass con Cuncordu e Tenore di Orosei e Su Cuncordu ‘e Su Rosariu di Santu Lussurgiu ad arricchire il programma dei corsi condotti da: Gigi Biolcati (Body percussion), Luigi Lai (Launeddas), Alessandro Foresti (canto corale), Elena Ledda e Simonetta Soro (canto), Nando Citarella (percussioni e danze italiane), Mauro Palmas (mandola), Marcello Peghin (chitarra), Nicolò (violino) e Simone Bottasso (organetto e musica di insieme).

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Una mattinata dedicata al tema della giustizia e poi dal pomeriggio la ricchezza dei libri sardi con in primo piano il racconto di Annita Garibaldi Jallet (pronipote dell’Eroe dei due Mondi), insieme alla straordinaria esperienza di vita di Simona Atzori, al legal thriller di Pietro Caliceti, allo sguardo sull’economia internazionale di Vittorio Emanuele Parsi, per arrivare al cinema del regista Andrea Segre ed alla musica del maestro delle launeddas Luigi Lai. È stata ricca di appuntamenti e di cultura sabato 28 aprile la terza giornata della Mostra regionale del Libro in Sardegna di Macomer, che quest’anno ha come tema “Mediterraneo: racconti di cultura e libertà”.

I tre incontri della mattina sono stati legati da un comune tema, quello della giustizia. All’insegna della leggerezza il primo, con la presentazione del libro di Giacomo Ebner “Dodici qualità per sopravvivere in tribunale”, un’agile e ironica guida alle contraddizioni della giustizia italiana. Ad arricchire l’incontro gli aneddoti e i commenti salaci di Mauro Pusceddu (magistrato del Tribunale di Oristano) e Ines Pisano, magistrato del Tar del Lazio, per una presentazione che ha divertito in maniera intelligente il pubblico del Padiglione Filigosa. 

Drammatica invece la vicenda rievocata nel corso della presentazione del libro “Saverio De Sario: un clamoroso caso giudiziario”. Scritto dall’avvocato Massimiliano Battagliola, il volume ricostruisce la vicenda di Saverio De Sario, condannato ingiustamente prima dal Tribunale di Oristano, poi dalla Corte di Appello di Cagliari e successivamente dalla Cassazione, di avere abusato dei figli. Battagliola e De Sario, intervistati da Vito Biolchini, hanno rievocato la lunga e travagliata vicenda giudiziaria che si è conclusa con la revisione del processo e la liberazione un anno fa di De Sario, completamente scagionato da ogni accusa.

Per gli incontri con gli autori della sezione “Tra Isola e mondo” a cura dell’AES, ha chiuso la mattinata la presentazione di “Banditismo” (Gia Editrice), un libro che rivela aspetti singolari e inquietanti del periodo oscuro dell’anonima sequestri in Sardegna. Intervistato da Vito Biolchini, a parlare al pubblico è stato l’autore Mario Guerrini, cronista storico della Rai che a lungo si è occupato di criminalità nell’isola. Sono tanti gli aneddoti e le curiosità svelate da Guerrini nel corso dell’incontro: dai faccia a faccia con diversi latitanti ai momenti drammatici del rapimento di Farouk Kassam fino agli spiacevoli avvenimenti in cui fu coinvolto durante il processo a Graziano Mesina, con la richiesta, da parte del giudice, di rivelare le fonti con la minaccia di essere arrestato.

Nel pomeriggio l’arrivo di un pesante acquazzone, che pure ha creato disagi all’interno della tensostruttura che ospita la Mostra, non ha interrotto le presentazioni.

Al padiglione Filigosa Maria Tiziana Putzolu Mura ha presentato il suo romanzo “Eva canta” (Aipsa), ispirato a una storia vera: la protagonista è una donna della Sardegna meridionale, figlia di ricchi imprenditori approdati a Tripoli all’inizio del periodo coloniale. Sullo sfondo del narrato emergono la politica regionale al suo esordio, il mondo agropastorale e il piano di Rinascita. L’appuntamento, moderato da Ignazio Macchiarella, è stato intercalato dai piacevoli intermezzi musicali di “Su Cuncordu Bortigalesu”.

Immagini straordinarie della Sardegna sono state invece protagoniste della presentazione di “Sardegna. 20 fotografi di natura” che, attraverso prospettive personali, esalta gli attimi fuggenti di un’isola descritta attraverso paesaggi, animali selvatici, bufere di neve, cieli stellati e tanto altro. Dopo l’introduzione dell’editore Carlo Delfino, è stata proiettata una selezione di immagini tra le più significative della pubblicazione, poi descritta nei particolari dal curatore Domenico Ruiu nel corso del confronto con il giornalista Salvatore Taras.

E sempre Taras ha introdotto la presentazione di due volumi sulla figura di Giuseppe Garibaldi nella veste di marinaio e in quella di romanziere. Ad attrarre l’attenzione del pubblico in questo caso è stata la presenza di Annita Garibaldi Jallet, pronipote dell’Eroe dei due Mondi, la quale ha raccontato aneddoti curiosi, spesso sconosciuti, sui rapporti del bisnonno con la Sardegna e con Caprera, sui legami con gli intellettuali e con personalità dell’epoca, sulle relazioni con la massoneria, fino alla presa di coscienza e all’amarezza per le condizioni del Sud dopo l’unità d’Italia. Grazie anche alla presenza dell’editore Paolo Sorba di La Maddalena, sono stati illustrati “Manlio”, ultimo romanzo di Garibaldi pubblicato nel centenario dalla morte, e il saggio “Orizzonti mediterranei”.

In contemporanea, tre appuntamenti al padiglione Tamuli hanno catalizzato l’attenzione del pubblico. Ad aprire il programma è stata la danzatrice e pittrice Simona Atzori. Autrice di libri di successo (l’ultimo “La strada nuova”), Atzori ha superato i limiti della sua grave disabilità per affrontare con successo le sfide dell’arte. Un esempio e un modello per tutti, sottolineato al termine dell’incontro dall’affetto dei presenti.

“Bitglobal” è invece il titolo del legal thriller scritto da Pietro Caliceti, una storia ambientata negli studi legali milanesi e londinesi e incentrata sui bitcoin, la nuova moneta virtuale che sta sconvolgendo la finanza mondiale. Caliceti, sollecitato da Vito Biolchini e Giovanni Cocco, ha spiegato il procedimento di creazione di questa moneta, la sua logica di funzionamento e il modo attraverso cui è destinata a cambiare per sempre l’economia del pianeta. Uno scenario non futuro ma attuale, di cui però pochi hanno preso conoscenza.

Il tema è stato ripreso nell’incontro successivo che ha visto protagonista Vittorio Emanuele Parsi, autore del volume “Titanic, il naufragio dell’ordine liberale”. Insieme a Rodolfo Ragionieri e Giovanni Cocco, Parsi ha analizzato con lucidità la situazione internazionale e i movimenti sullo scacchiere finanziario e bellico dei grandi paesi, invitando però tutti a non soccombere al pessimismo e a rilanciare con forza le ragioni di un impegno a favore dei valori della democrazia.

“L’ordine delle cose” è invece il titolo del film presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e che è stato proiettato nel padiglione Filigosa a cura dell’associazione di amicizia Sardegna-Palestina. Intervenuto telefonicamente, il regista Andrea Segre ha spiegato al pubblico la genesi dell’opera che racconta con grande realismo la drammatica realtà dei campi di detenzione dei migranti in Libia e lo sforzo delle ong a favore dei migranti.

La terza giornata della Mostra si è conclusa al Padiglione Tamuli con l’incontro-concerto a cura di Ediziones Beranu e AES, che ha visto protagonista il grande maestro di launeddas Luigi Lai. Il virtuoso strumentista, nel giorno dedicato a “Sa die de sa Sardigna”, si è esibito con alcune delle più significative melodie del suo repertorio tradizionale, accompagnato in alcuni passaggi da Fabio Vargiolu.

 

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Entra nel vivo, a Macomer, la Mostra regionale del Libro in Sardegna e, nella sua terza giornata di oggi, sabato 28 aprile, offre alle ex Caserme Mura uno straordinario programma con ben undici appuntamenti. Se nel corso della mattinata il tema centrale sarà quello della giustizia (con gli interventi del magistrato Mario Pusceddu, dell’avvocato-scrittore Massimiliano Battagliola e del giornalista Mario Guerrini), di pomeriggio spazio ai libri sardi (con un interessante focus dedicato a Giuseppe Garibaldi), e a quattro grandi ospiti: la danzatrice Simona Atzori, capace di superare i limiti della sua disabilità e diventare esempio di talento e tenacia, l’esperto di relazioni internazionali Vittorio Emanuele Parsi (autore del volume “Titanic, il naufragio dell’ordine liberale”), lo scrittore Pietro Caliceti (suo il legal thriller “Bitglobal”) ed il regista Andrea Segre che presenterà il suo film “L’ordine delle cose”. La serata si concluderà in musica con lo straordinario incontro organizzato dall’AES con il maestro delle launeddas Luigi Lai, che sarà protagonista di un concerto con il quale la Mostra vuole celebrare Sa Die de Sa Sardigna.

La terza giornata della Mostra è stata aperta al Padiglione Filigosa con l’appuntamento “Giustizia e Libertà”, dedicato all’approfondimento di uno dei temi più scottanti, quello sui rapporti tra cittadini e magistratura. Dopo i saluti del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Oristano Donatella Pau, sarà il magistrato del Tribunale di Nuoro Mauro Pusceddu a presentare il libro di Giacomo Ebner (magistrato del Tribunale di Roma) “Dodici qualità per sopravvivere in tribunale”. A seguire, il tema della giustizia verrà approfondito dall’incontro con Massimiliano Battagliola, autore del volume “Saverio De Sario: un clamoroso caso giudiziario” e che dialogherà con il giornalista Vito Biolchini. 

Seppur inserito nella sezione “Tra Isola e Mondo”, l’appuntamento delle 12.00 (sempre al Padiglione Filigosa) si inserirà nello stesso filone tematico. “Banditismo” è, infatti, il libro scritto dal giornalista Mario Guerrini, edito dalla Gia, che ripercorre gli anni più duri del fenomeno delinquenziale che sconvolse l’isola. L’autore dialogherà con il giornalista Vito Biolchini. 

Ben sette appuntamenti caratterizzeranno invece il pomeriggio di sabato. Al Padiglione Filigosa, per la sezione “Tra Isola e Mondo”, con il coordinamento del giornalista Salvatore Taras si parte alle 16.30 con la presentazione di “Eva canta” di Maria Tiziana Putzolu Mura, Aipsa Edizioni. Partecipa con l’autrice il musicologo Ignazio Macchiarella, mentre gli interventi musicali del coro “Su Concordu Ortigalesu” di Bortigali arricchiranno l’incontro.

Per gli appassionati di fotografia e di paesaggi sardi, alle 17.15 Domenico Ruiu presenta “Sardegna. 20 fotografi di natura”, Carlo Delfino Editore, un’opera che attraverso sensazionali immagini scattate in momenti e luoghi particolari, descrive le mille sfaccettature di un’isola straordinaria.

Alle 18.00, nell’appuntamento dal titolo “Racconti di cultura e libertà”, la figura di Giuseppe Garibaldi sarà al centro di due pubblicazioni edite da Paolo Sorba. Annita Garibaldi Jallet presenta “Manlio. Romanzo contemporaneo”, di Giuseppe Garibaldi e “Garibaldi. Orizzonti mediterranei”, a cura di Annita Garibaldi Jallet e Annamaria Lazzarino.

Ricca anche l’offerta presso il Padiglione Tamuli. Qui, alle 16.30, arriva uno degli ospiti più attesi della Mostra: Simona Atzori. Una grave disabilità non le impedisce di essere una danzatrice e pittrice di fama internazionale, e ora anche autrice di volumi di successo. A Macomer, in un appuntamento organizzato in collaborazione con il Cedac, Simona Atzori condurrà il pubblico attraverso un percorso motivazionale dal tema “Cosa ti manca per essere felice?”.

Alle 17.30 spazio invece a Pietro Caliceti, autore di “Bitglobal” (Baldini&Castoldi). Caliceti appassiona il lettore con un legal thriller di grande efficacia, un romanzo segnato da un ritmo mozzafiato che offre un dissacrante spaccato del mondo della finanza e dei grandi studi legali, e un’affascinante analisi delle origini e delle contraddizioni irrisolte del sistema monetario attuale. Pietro Caliceti dialogherà con il giornalista Vito Biolchini.

Docente di Relazioni internazionali nell’Università Cattolica di Milano, Vittorio Emanuele Parsi è l’autore del volume “Titanic, il naufragio dell’ordine liberale” (Il Mulino), in cui si esamina la difficile situazione geopolitica internazionale. A dialogare con l’autore a partire dalle 18.30 saranno Rodolfo Ragionieri e Giovanni Cocco.

Due straordinari appuntamenti di cinema e musica chiuderanno la giornata di sabato 28 aprile. Alle 19.00 al Padiglione Filigosa, alla presenza del regista Andrea Segre, si proietta il film “L’ordine delle cose”, presentato all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia e incentrato sulle drammatiche vicende che vedono protagonisti i migranti che, partendo dalla Libia, raggiungono le nostre coste. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con l’associazione Sardegna-Palestina.

Alle 21.00 la giornata si chiuderà al Padiglione Tamuli con lo straordinario incontro-concerto che vedrà protagonista il maestro delle launeddas Luigi Lai. L’appuntamento, a cura di Edizioni Beranu e dell’AES, vedrà in scena anche Fabio Vargiolu e sarà l’omaggio della Mostra di Macomer ad un gigante della cultura sarda proprio nel giorno di Sa Die de sa Sardigna.

 

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Si rinnova anche quest’anno a Macomer l’appuntamento con la Mostra regionale del Libro in Sardegna, la storica manifestazione che, giunta alla sua diciassettesima edizione, propone e presenta il meglio dell’editoria isolana. Con il tema “Mediterraneo: racconti di cultura e libertà”, da giovedì 26 a domenica 29 aprile saranno oltre settanta gli appuntamenti in programma, tra presentazioni, dibattiti, spettacoli, mostre, proiezioni e concerti, che vedranno protagonisti nomi come lo storico Manlio Brigaglia, l’archeologo Giovanni Ugas, il musicista Luigi Lai, lo scrittore Antonello Pellegrino, il fotografo Domenico Ruju, Annitta Garibaldi e Gian Nicola Cabizza. In programma anche un incontro dedicato allo scrittore Giulio Angioni.

Il cartellone, forte dei titoli dell’editoria sarda, accoglierà inoltre negli spazi delle ex Caserme Mura anche autori italiani e di livello internazionale come la danzatrice e pittrice Simona Atzori, la rivelazione Sasha Naspini (autore del romanzo “Le Case del malcontento”), il vincitore del Premio Strega Giovani Giuseppe Catozzella, l’avvocato Massimiliano Battagliola, lo studioso di questioni internazionali Vittorio Emanuele Varsi, il giornalista Vindice Lecis, lo scrittore Pietro Caliceti, il giornalista Sergio Frau, lo scrittore tunisino Anis Ezzine ed il regista Andrea Segre.

Un programma ricco e variegato, impreziosito dalle mostre “Novecento” di Antonello Fresu e “La Sardegna nel cuore” dedicata al pittore e incisore Mario Delitala, oltre che dai concerti che vedranno sul palco i Tazenda, il trio jazz Kerlox Dynamic 3, il maestro Luigi Lai e in un’unica straordinaria serata il duo sardo Elva Lutza, il provenzale Renat Sette e la catalana Ester Formosa.

La Mostra, promossa e organizzata dall’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dal Comune di Macomer d’intesa e con la collaborazione progettuale dell’AES (Associazione Editori Sardi), insieme al Centro Unla e a Verbavoglio Libreria Emmepì, si conferma dunque come un appuntamento centrale nel panorama culturale sardo, capace di stimolare il dibattito su un tema importante come quello legato al Mediterraneo. La necessità di comunicazione e contaminazione tra culture, verso l’incontro e oltre lo scontro, verso la mentalità dello scambio e non della chiusura e dell’isolamento, è sempre più forte e sentita ed è infatti al centro del cartellone di quest’anno. In questa direzione va l’impegno dell’amministrazione comunale di Macomer, che rinnova il suo impegno riguardo una manifestazione importante a livello non solo regionale, e che punta ad essere sempre più un luogo di incontro tra i protagonisti della cultura e dell’editoria.

Attorno a questa traccia ruoteranno anche le iniziative dell’AES, all’interno delle due sezioni “Tra isola e mondo. Incontri con gli autori” e “Adotta un libro sardo. Incontri con le scuole”, dove trovano spazio circa trenta appuntamenti, suddivisi nelle sub-aree tematiche “Giustizia e libertà”, “Mediterraneo. Cultura e libertà”, “Sardegna. Cultura e Mediterraneo” e “Narrativa”. Saranno quindi presentate le più recenti pubblicazioni sulla storia della nostra isola, antica medievale e contemporanea, volumi sul banditismo, recenti approfondimenti sulle figure di Gramsci e Garibaldi da punti di vista inediti, per passare al romanzo storico, alla narrativa, alla poesia e non ultimo, alla lingua sarda.

«Essere giunti alla 17esima edizione della mostra del libro di Macomer è la conferma della vivacità di una manifestazione amata e attesa, non solo nel territorio dove storicamente si svolge, ma da tutta la Sardegna – spiega l’assessore regionale dall’Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Giuseppe Dessena -. La Regione investe molte risorse in cultura e nello specifico in quelle dedicate alla promozione del libro sardo e all’editoria isolana, come la Mostra di Macomer, la partecipazione al Salone del libro di Torino e altri festival che si svolgono durante tutto l’arco dell’anno. Sono tutti progetti dedicati a giovani e meno giovani e, soprattutto, ai bambini e ai ragazzi in età scolare. Il ricco programma di Macomer, cresciuto quest’anno anche in termini numerici di eventi, e ospiti di grande livello, sottolinea l’importanza del lavoro svolto congiuntamente tra Regione, Comune e AES. Un lavoro che ci regala molte certezze ma soprattutto una prospettiva per il futuro.»

In rappresentanza dell’amministrazione di Macomer, ha partecipato alla conferenza stampa il consigliere comunale Gianfranco Congiu. «Macomer è fiera di ospitare una iniziativa culturale così importante, frutto della legge 22, una delle meglio riuscite” ha affermato. «L’amministrazione comunale investe nell’iniziativa risorse proprie e ringraziamo l’AES per l’ottimo sostegno e la compartecipazione ad un programma che è tra i più interessanti degli ultimi anni. Alla Regione chiediamo invece di individuare una data fissa per la Mostra, per consentire alla manifestazione di uscire dalla precarietà amministrativa in cui rischia ti trovarsi ogni anno».

L’AES ritorna quest’anno alla Mostra del libro in Sardegna con i trentatré editori più importanti dell’isola e le novità librarie più interessanti del momento. La presenza dell’associazione, fortemente voluta dalla Regione dopo l’assenza dello scorso anno e stagioni di forti polemiche, appare come il tentativo di superare in maniera costruttiva, qualificando il programma, le problematiche legate alla mancanza di centralità degli editori sardi, nella coerenza di un evento che è votato al sostegno del comparto e alla valorizzazione dell’editoria locale. «Sarà quindi un anno importante, un momento di transizione – sostengono i vertici AES – nel tentativo di ricucire uno strappo che tuttavia deve ancora essere recuperato riguardo alla gestione e al coordinamento».

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Il Gruppo Storico Teatro, diretto da Monica Zuncheddu, è al suo esordio.

Dodici giovani attori, provenienti in gran parte dalla Compagnia di Ragazzini di Cagliari, si cimenteranno con “La tragedia di Guevara” di Muin Bsiso (Gaza, 1927 – Londra 1984). Lo spettacolo sarà accompagnato, con musiche originali, dalla fisarmonica di Luigi Lai.

In scena domani 22 marzo, alle ore 20.00, presso il Piccolo Auditorium in piazzetta Dettori a Cagliari, lo spettacolo rientra nella programmazione della quindicesima edizione di “Al Ard” Doc Film Festival organizzato dall’Associazione Sardegna Palestina.

Si tratta di una sintesi dell’opera teatrale in versi “Ma’ sàt Guevara” (La tragedia di Guevara) del 1969 di cui la versione italiana è tratta da Antologia di letteratura palestinese, a cura di Wasim Dahmash, Roma, Università Sapienza, 2005.

Subito dopo la morte di Muin Bsiso, riconosciuto tra i più grandi scrittori arabi di tutti i tempi, un compositore egiziano cantava: “Muin, voce delle vittime / riempi la mia con la tua voce”. È stato sepolto al Cairo poiché non poté mai tornare nella città dove era nato e nella cui storia la famiglia affonda le sue radici.

Muin Bsiso fa paura anche da morto. Fin da giovanissimo milita nel Partito Comunista Palestinese. Conosce la prigione, la guerra, l’occupazione, gli assedi e i massacri, ma continua instancabile la sua lirica combattiva e insieme delicata. Per Bsiso la poesia è impegno sociale e politico al fianco delle vittime.

Quando nel 1982 le truppe israeliane assediano Beirut, un gruppo di scrittori pubblica un foglio letterario “al-Ma‘raka” (La battaglia) – che tra l’altro fu il titolo della prima opera di Bsiso (Il Cairo, 1952) – e sceglie due suoi versi come motto della nuova pubblicazione: “Aqbalu fa-la musàwama / al-majd lil-muqàwama” (Sono venuti, che nessuno contratti / gloria alla resistenza).

Comincia a pubblicare poesie nel 1946 sul giornale Hurriyya (Libertà) di Giaffa. Tra il 1952 e il 1983 ha pubblicato 29 volumi di poesia e di teatro in versi. Sue opere sono tradotte in molte lingue tra le quali: inglese, francese, tedesco, spagnolo, italiano, russo, turco, azeri, uzbeco, persiano, urdu, hindi, giapponese, coreano.

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Dopo il grande successo dei concerti del Duo Bottasso e dei Pupi di Surfaro e della Festa Concerto per decennale che ha visto protagonista uno straordinario cast di ospiti tra cui Raiz, Nando Citarella e Alessia Tondo che hanno affiancato sul palco Mauro Palmas, Elena Ledda, Simonetta Soro, Silvano Lobina e Andrea Ruggeri, Mare e Miniere torna domani sera, 27 luglio, ad Iglesias.

Alle ore 21,30 in Piazza San Francesco farà da cornice al recital “Dialogando con la Tradizione” nel corso del quale il giornalista Bruno Gambarotta incontrerà Cuncordu e Tenore di Orosei, Luigi Lai e Totore Chessa. Sarà la preziosa occasione per un dialogo a tutto campo tra musica ed aneddoti in cui tre protagonisti della musica sarda ripercorreranno il loro cammino artistico e i momenti salienti della loro carriera.

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Dopo il grande successo del concerto dei Pupi di Surfaro, andato in scena lo scorso 7 Luglio, Mare e Miniere torna a Muravera per due serate da non perdere.

Domani sera, 26 luglio, alle ore 21,30, nella splenda cornice della Torre dei Dieci Cavalli, andrà in scena lo spettacolo “Dialogando con la Tradizione” nel corso del quale il giornalista Bruno Gambarotta incontrerà Cuncordu e Tenore di Orosei, Luigi Lai ed Elena Ledda. Sarà la preziosa occasione per un dialogo a tutto campo tra musica ed aneddoti in cui tre protagonisti della musica sarda ripercorreranno il loro cammino artistico e i momenti salienti della loro carriera.

Il 30 luglio 2017, alle 21,30, la Torre dei Dieci Cavalli farà da cornice al recital “Patria, Patrie e patrimonio…” che vedrà protagonisti il giornalista Giannantonio Stella e le musiche di Maurizio Camardi, Nando Citarella e Mauro Palmas.

 

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L’associazione Terra Battuta organizza un’esposizione di opere del pittore Luigi Lai presso i locali della propria sede in Via San Domenico 10 nel quartiere di Villanova a Cagliari.

La mostra dell’artista cagliaritano, intitolata “Carnival”, sarà visitabile per tutto il mese di luglio dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e l’inaugurazione domani 9 luglio, alle ore 19.00, con la partecipazione di Luigi Lai, di Francesco Cogoni e di Gianluca Petrini.

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Dopo lo straordinario successo dei Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare che, dal 26 giugno al 2 luglio si sono tenuti a Sant’Antioco e della Festa Concerto per i Dieci Anni andata in scena il 5 luglio ad Iglesias, Mare e Miniere prosegue il suo ricco programma di eventi a Muravera con il concerto dei Pupi di Surfaro che si sono esibiti ieri sera in Piazza Europa. Vincitori dell’ultima edizione del Premio Andrea Parodi e finalisti al Premio Fabrizio De André, il trio folk-rock siciliano ha alle spalle un percorso artistico ormai decennale che li ha visti pubblicare diversi album tra cui il recente “Nemo Profeta” che li ha visti abbandonare gli stilemi della tradizione popolare siciliana per aprirsi ad un nuovo percorso di ricerca sonora tra elettronica e rock. Il concerto è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Andrea Parodi.

Il 26 luglio alle ore 21,30, sarà la volta dello spettacolo “Dialogando con la Tradizione” nel corso del quale il giornalista Bruno Gambarotta incontrerà Cuncordu e Tenore di Orosei, Luigi Lai e Elena Ledda. Sarà la preziosa occasione per un dialogo a tutto campo tra musica ed aneddoti in cui tre protagonisti della musica sarda ripercorreranno il loro cammino artistico e i momenti salienti della loro carriera.

Mare e Miniere tornerà a Muravera il 30 luglio 2017 con il recital “Patria, Patrie e patrimonio …” che vedrà protagonisti il giornalista Giannantonio Stella e le musiche di Maurizio Camardi, Nando Citarella e Mauro Palmas.