23 December, 2024
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Il gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale ha presentato una mozione sul diritto allo studio. Innalzare le soglie Isee (indicatore situazione economica equivalente) e Ispe (indicatore situazione patrimoniale equivalente) per garantire l’accesso ai servizi dell’Ersu e riaffermare così il diritto allo studio per gli oltre mille studenti sardi che, dal 1 gennaio 2015, sono esclusi dai benefici, per effetto dei nuovi e più restrittivi limiti imposti dal ministero dell’istruzione. E’ questo l’impegno rivolto al presidente della Regione, contenuto nel dispositivo della mozione n. 216 (Deriu e più) che questa mattina è stata illustrata dai consiglieri del gruppo del Pd, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni studentesche e di alcuni componenti il senato accademico dell’Università di Cagliari.

Il portavoce degli studenti, Riccardo Murgia, ha ribadito l’esclusione di circa mille studenti dalle graduatorie dell’Ersu, in ragione dell’applicazione dei nuovi limiti ministeriali ed ha rimarcato l’urgenza di un intervento della Regione per l’innalzamento dei parametri Isee e Ispe in Sardegna. «Siamo la Regione che insieme con il Veneto e il Molise applica le soglie minime per l’Ispe (27.561 euro) – e l’aliquota Isee  in vigore in Sardegna (17.472 euro) è ben lontana dalla soglia massima consentita e applicata nella maggior parte degli Atenei italiani (20.998 euro)».

Un incremento degli stanziamenti regionali per il diritto allo studio è stato sollecitato dal componente il senato accademico e coordinatore di Unica 2.0, Luca Santus («l’estensione delle borse dell’Ersu è una priorità se davvero si vuol combattere la dispersione scolastica e garantire l’accesso all’Università in Sardegna»). Pieno sostegno all’iniziativa è stato dichiarato anche dal rappresentante di “Progetto studenti”, Pietro Ennas, e dall’altro componete il senato accademico dell’ateneo di Cagliari, Luigi Mori («è una battaglia unitaria per la quale tutti dobbiamo mobilitarci»).

Il consigliere del Pd, Lorenzo Cozzolino, ha ricordato l’impegno assunto dall’assessore regionale della Pubblica Istruzione, in occasione della discussione in Aula di un’interpellanza sul medesimo tema, per innalzare le soglie Isee e Ispe a partire dall’anno accademico 2015-2016, così da consentire ai circa mille sardi esclusi dai benefici dei servizi Ersu di poter godere delle agevolazioni per gli alloggi, la mensa e le borse di studio. Il consigliere Salvatore Demontis (Pd) ha, invece, ricordato la proposta di legge di cui è primo firmatario che prevede, tra le altre cose, la copertura finanziaria dei capitoli inerenti il diritto allo studio attraverso un innalzamento della tassa per l’esercizio della professione che passerebbe dalle attuali 5.20 euro/anno a 120 euro/anno. Il consigliere Piero Comandini (Pd) ha salutato con favore la partecipazione delle organizzazioni studentesche all’iniziativa del gruppo dei democratici ed ha assicurato l’impegno di reperire le opportune coperture finanziarie in sede di esame della legge Finanziaria. Ed a questo proposito, il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, ha preannunciato l’audizione dei rappresentanti delle organizzazioni studentesche nel parlamentino da lui presieduto.

Il primo firmatario della mozione n. 216, Roberto Deriu, ha rimarcato l’urgenza di «un pacchetto di misure per le Università della Sardegna» ed auspicato l’apertura di «un tavolo di consultazione permanente» sui temi del diritto allo studio. «In Sardegna – ha concluso Deriu – è concreto il rischio chiusura per gli atenei a causa del calo delle iscrizioni e per l’alta percentuale di dispersione scolastica: dobbiamo recuperare sul piano qualitativo e su quello quantitativo e richiamare all’unità tutta la politica sarda per salvare le nostre università».

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia