22 November, 2024
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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, si trova a Bruxelles, insieme ad altri 9 primi cittadini di Comuni della Sardegna, tra i quali Giorgio Alimonda, sindaco di Portoscuso, per partecipare a un programma di formazione sulle politiche e le opportunità comunitarie per il territorio. Il viaggio è stato organizzato dal Cal (Consiglio autonomie locali) della Sardegna.

«La visita alle istituzioni comunitarie si sta rivelando particolarmente proficua, consentendoci di capirne a fondo i meccanismi di funzionamento, unitamente alle varie opportunità di finanziamento riservate agli enti locali – ha detto il sindaco di Carbonia Paola Massidda -. La capacità di intercettare i finanziamenti diretti europei risulta fondamentale per ovviare alle scarse risorse su cui le Amministrazioni pubbliche possono contare a causa di bilanci comunali sempre più contingentati».

I 10 amministratori locali sono partiti martedì 17 luglio alla volta della capitale belga, dove sono impegnati in una fitta serie di incontri e workshop con alti rappresentanti e funzionari delle istituzioni europee. Tra gli argomenti all’ordine del giorno: la questione dell’insularità della Sardegna; le politiche sociali, di formazione e cooperazione allo sviluppo.

In data odierna gli amministratori dei comuni della Sardegna hanno visitato il Parlamento europeo. Il ritorno in Sardegna è previsto per sabato 21 luglio.

Insieme al sindaco di Carbonia Paola Massidda e al sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda, sono presenti a Bruxelles; Salvatore Mattana, sindaco di Sarroch; Manuela Pintus, sindaco di Arborea; Franco Saba, sindaco di Ottana; Gianfranco Satta, sindaco di Tergu; Sabrina Sassu, sindaco di Cossoine; Pietro Giuseppe Sircana, sindaco di Oschiri; Gianfranco Soletta, sindaco di Thiesi; Robertino Uda, sindaco di Loceri. Il Cal Sardegna è rappresentato dal responsabile dell’Ufficio Segreteria, Luigi Mossa.

Palazzo Regio Cagliari 1

E’ stato costituito lo scorso 7 luglio, a Cagliari, l’#Osservatorio Sardo Riforme Istituzionali.

Alla costituzione dell’organismo si è pervenuti a seguito dell’iniziativa delle associazioni culturali #Fondazione Sardinia, #Carta di Zuri e #Sardegna Soprattutto, che hanno promosso a Cagliari, palazzo viceregio, il recente seminario-convegno “Est ora, move(m)us”, nelle due giornate del 9 e del 23 giugno u.s.

All’Osservatorio aderiscono liberamente singoli cittadini, tra i quali parlamentari sardi, consiglieri regionali, operatori politici, sociali e culturali di diverse associazioni e gruppi.

L’Osservatorio si propone di monitorare costantemente quanto accade nel Parlamento italiano in materia di riforme istituzionali, paventando e contrastando il pericolo della perdita della nostra specialità sarda e dello svuotamento del nostro statuto autonomistico.

I partecipanti opereranno informandosi e informando su quanto sta avvenendo, valutando le possibili conseguenze e decidendo le eventuali iniziative di contrasto.

Il lavoro dell’Osservatorio, senza preclusioni di sorta, giacché riguarda tutti i sardi, corrisponde e dà seguito all’urgenza segnalata dalla commissione regionale Autonomia nel documento del 26 giugno 2014 e intende fornire uno strumento utile alle finalità da esso proposte.

Già nella prima riunione costitutiva sono state segnalate alcune iniziative possibili:

• riunione solenne dei parlamentari sardi tra loro e con il Consiglio regionale;

• riunione solenne dei parlamentari e consiglieri sardi coi parlamentari e coi consiglieri delle altre regioni a statuto speciale;

•creazione di una rete tra tutti i soggetti interessati, compresi i canali informatici;

• diffusione dell’informazione in materia sia attraverso la stampa e i media locali, come avviene in altre regioni a statuto speciale, e attraverso internet;

• riunioni periodiche dell’Osservatorio e promozione di incontri pubblici.

All’Osservatorio hanno aderito al momento i parlamentari Roberto Cotti, Michele Piras e Pierpaolo Vargiu, i consiglieri regionali Gavino Sale e Paolo Zedda, i sindaci Piersandro Scano (Villamar) e Guido Tendas (Oristano), insieme a operatori politici, sociali e culturali di diverse associazioni e gruppi come Gianluca Argiolas, Bachisio Bandinu, Vito Biolchini, don Pietro Borrotzu, Mario Carboni, Nello Cardenia, Salvatore Cubeddu, Bustianu Cumpostu, Federico Francioni, Enrico Lobina, Piero Marcialis, Pierluigi Marotto, Piero Marras, Monica Mascia, Valerio Medda, Mario Medde, Franco Meloni, Giacomo Meloni, Vincenzo Migaleddu, Nicolò Migheli, Luigi Mossa, Giancarlo Nonnis, Fabrizio Palazzari, Lorenzo Palermo, Oreste Pili, Vindice Ribichesu, Michele Schirru, Carlo Serra.