19 December, 2024
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Incontro, questa mattina, presso l’assessorato regionale della Sanità, per chiarire la logica che sottostà alla proposta di delibera sulla riorganizzazione della Rete Chirurgica, frutto del lavoro del tavolo tecnico coordinato dal direttore dell’Unita operativa di Chirurgia di Olbia, Luigi Presenti, ex presidente del Collegio dei Chirurghi Italiani. Presenti l’assessore della Sanità Luigi Arru, con il direttore generale, i responsabili dei presidi di Ozieri e Alghero, i primari del pronto soccorso e della chirurgia, il direttore sanitario dell’ATS, il coordinatore del tavolo tecnico e gli amministratori di Ozieri e di Alghero.

Nel corso della riunione, preannunciata nella seduta del Consiglio comunale di Ozieri e richiesta anche dal sindaco Marco Murgia, sono stati affrontati e chiariti i nodi della rete chirurgica, che danno piena attuazione alla delibera già approvata dal Consiglio regionale sulla rete ospedaliera, specificando che attraverso la specializzazione dei compiti di ciascun ospedale è possibile elevare la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti.

La lettura condivisa della proposta di rete chirurgica ha documentato il ruolo dei due presidi ospedalieri e chiarito il significato di chirurgia programmata e dell’urgenza chirurgica, che tutti i professionisti devono sempre garantire. In particolare, l’assessore Luigi Arru ha ribadito che nessun ridimensionamento interesserà né l’ospedale di Ozieri né quello di Alghero, perché la programmazione in atto dà ampia garanzia a entrambi e ai rispettivi bacini d’utenza, proprio grazie alla diversificazione delle attività. Luigi Arru ha inoltre sottolineato che dovranno essere rapidamente definiti percorsi che diano concreta attuazione alla rete, con l’obiettivo di migliorare il livello delle prestazioni nell’interesse dei cittadini sardi, ovunque essi vivano.

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«La proposta di delibera sulla riorganizzazione della Rete Chirurgica è frutto del lavoro di un tavolo tecnico, coordinato dal direttore dell’Unita operativa di Chirurgia di Olbia, Luigi Presenti, ex presidente del Collegio dei Chirurghi Italiani. Il gruppo di lavoro guidato da Presenti aveva il compito di individuare la migliore organizzazione chirurgica al contesto sardo, in attuazione della Rete Ospedaliera. E questo è ciò che ha fatto.»
Lo spiega l’assessore della Sanità, Luigi Arru, alla luce delle preoccupazioni espresse oggi dal presidente dell’Anci, Emiliano Deiana, per la riorganizzazione della rete chirurgica.

«Il documento che sarà prossimamente all’esame della Giunta – aggiunge Luigi Arru – prende in considerazione le realtà esistenti nei diversi ospedali, le differenti complessità organizzative (presenza o meno della Rianimazione), i volumi di interventi che si attendono nelle varie strutture sul territorio. Come previsto nella riforma della Rete ospedaliera, gli ospedali di zona disagiata svolgeranno una attività di chirurgia programmata, in un contesto organizzativo che vedrà equipe circolanti nei diversi presidi di area omogenea. Le patologie chirurgiche acute, che devono essere trattate in urgenza, potranno essere gestite anche negli ospedali di zona disagiata – precisa ancora l’assessore -, a seconda della complessità e del rischio per il cittadino. Patologie che richiedono interventi con rischio anestesiologico alto saranno concentrati nei DEA di riferimento, in cui sono presenti tutte le specialità necessarie per garantire il buon esito dell’intervento. E questo – conclude Luigi Arru – in coerenza con i principi di sicurezza e qualità delle cure e nell’interesse dei cittadini sardi, ovunque essi vivano.»

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Domani, venerdì 7 luglio, dalle 9.00, la sala conferenze del Caesar’s Hotel – via Darwin, Cagliari – ospiterà il congresso che ha per cornice “Linee guida sul trattamento della grave obesità e del diabete mellito tipo 2: medici e chirurghi a confronto”. L’apertura dei lavori, su un tema particolarmente caldo e attuale per l’intera classe medica, è stata affidata al professor Pietro Ciarlo, ordinario di Diritto costituzionale e pro rettore per la Semplificazione e l’innovazione amministrativa dell’ateneo di Cagliari. Il docente dibatte su “Profili giuridici (e il contenzioso civile) prima e dopo la legge Gelli”. L’intervento si incentra sulle norme contenute nella legge, a firma del medico e parlamentare Federico Leggi, licenziata la scorsa primavera e tesa a chiarire, tutelare e modificare i delicati aspetti inerenti le responsabilità civili e penali della professione medica. Il professor Pietro Ciarlo apre la sessione presieduta da Diego Foschi, con la partecipazione, tra gli altri, degli specialisti Francesco Paribello, Luigi Presenti, Nicola Cillara, Gianluigi Luridiana e Maria Laura Cossu.

Il congresso – responsabile scientifico Roberto Moroni – spazia sulle problematiche cliniche, assistenziali e chirurgiche di una serie di patologie definite del “benessere” (diabete, obesità) ad alto impatto sociale. Il comitato scientifico dell’evento è composto da Giovanni Fantola, Stefano Pintus, Carlo Sollai, Diego Mastino, Valentino Cabras e Giorgio Steri.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, è intervenuto ieri alla chiusura della Conferenza regionale su “La rete ospedaliera nella riforma sanitaria regionale”, organizzata dall’assessorato della Sanità.

«La riforma radicale e profonda del sistema della Sanità va nella direzione giusta, ce lo ha detto anche oggi chi, in Italia, conosce i migliori sistemi sanitari. Dobbiamo avere il coraggio di proseguire su questa strada e di farlo insieme – ha detto Francesco Pigliaru -. Abbiamo una sanità non all’altezza di ciò che meritiamo e non per colpa di chi ci lavora, ma perché siamo male organizzati, da una parte abbiamo sprechi e dall’altra una qualità dei servizi non sufficiente. Dobbiamo migliorare e per farlo occorre spendere bene i nostri soldi: costerà sempre di più avere servizi veri, ogni spreco è un crimine nei confronti dei cittadini. Dobbiamo fare molto meglio, in questi anni si è lavorato male nella sanità. Per noi questa riforma e quella degli Enti locali, rappresentano passaggi vitali, su cui ci giochiamo tutto. Siamo nella direzione giusta, consapevoli che le riforme si fanno insieme e non con diktat.»

Alla Conferenza, con il Presidente Pigliaru e l’assessore della Sanità, Luigi Arru, sono intervenuti il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, il Direttore generale dell’assessorato della Sanità, Giuseppe Sechi (che ha illustrato le Linee guida della nuova Rete territoriale) Mario Braga, dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Mondo Perra, il Rettore dell’università di Cagliari, Maria Del Zompo, e quello dell’Ateneo di Sassari, Massimo Carpinelli, il presidente dell’Anci Sardegna, Piersandro Scano, la coordinatrice della Rete del Tribunale per i Diritti del Malato, Maria Laura Maxia, il presidente del Collegio Italiano dei Chirurghi, Luigi Presenti.

Sulla riforma della rete ospedaliera si è soffermato l’assessore Arru, spiegando che una riorganizzazione mancava dall’ultimo Piano sanitario del 2006. «Quella di luglio è una delibera di approvazione preliminare, che abbiamo aperto al dibattito pubblico. Abbiamo raccolto, in giro per tutti i territori, più di quaranta osservazioni e valuteremo quante possono essere in linea con la struttura generale della riforma. Stiamo proponendo un metodo, poi spetterà al Consiglio regionale decidere. Il nostro obiettivo – ha detto ancora Arru – è cambiare per migliorare. Nessuno sta tagliando ospedali, dobbiamo però avere il coraggio di fare scelte, dando garanzie di salute e non confondendo il posto-letto con la garanzia di servizi». L’assessore ha sottolineato il ruolo importante dell’Università nel riordino della rete e aggiunto che «la nostra scommessa è creare servizi per tutti i cittadini della Sardegna». In chiusura l’invito al mondo della sanità: «Diamoci del noi, non continuiamo con una mentalità che non ci fa vedere oltre il nostro ombelico. Miglioriamo e facciamolo insieme».