26 December, 2024
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Le sfide dell’alterità”: è questo il tema al centro della giornata dedicata ai “Colloqui del Mediterraneo”, promossa dall’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Sardegna e che si svolgerà a Carloforte sabato 21 settembre, presso l’ExMé, in via XX settembre 48, a partire dalle ore 11.00. L’incontro di Carloforte segue l’incontro del 2023 a Bonifacio.

La giornata sarà occasione di un confronto e dialogo interdisciplinare fra psicologi e studiosi provenienti da varie aree del Mediterraneo, fra cui Corsica, Cipro, Algeria: «La psicologia può interagire tra individuale e sociale e contribuire in maniera determinante al dialogo fra economia, antropologia e sociologia, nella prospettiva della costruzione di un mondo di interrelazioni e legami positivi che possano superare i conflitti e sconfiggere l’ideologia della guerraha detto Angela Quaquero, presidente dell’Ordine delle psicologhe e degli psicologi della Sardegna -. La psicologia può assumere un ruolo fondamentale nella costruzione di strumenti di pace e benessere in cui le differenze e l’appartenenza si connettano alle comuni alle radici del Mediterraneo, in un percorso dalla contemporaneità al futuro».

Non è un caso che per queste giornate siano state scelte Bonifacio, l’anno scorso, e Carloforte quest’anno: tutte e due queste città, per ragioni diverse, rappresentano aspetti e emblematici e specifici della straordinaria ricchezza della cultura e della storia del Mediterraneo.

Si comincia alle ore 11,00 con i saluti istituzionali  con Stefano Rombi, Sindaco del  Comune di Carloforte; David Lazzari,  Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli psicologi; Sergio Salvatore, presidente dell’associazione italiana di Psicologiae Santo Di Nuovo, presidente INPA.

Dalle 11,30 si parlerà di “La lingua e l’identità. Carloforte e Bonifacio nella memoria e nell’uso del ligure, koiné mediterranea” con Angela  Quaquero, presidente dell’Ordine degli psicologi della Sardegna; Alain Di Meglio, Università di Corte, Municipalità di Bonifacio e la conduzione di Michéle Don Ignazy, giornalista di France 3. Si riprende alle ore 15,00, per parlare di “Salute benessere e l’identità di sé e dell’altro”, con Caterina Arcidiacono, director board of governor European Federation of psychologists associations; Eleni Carayianny, psicologa, Università di Cipro; Emigliu Filidori, psicologo e terapeuta della famiglia, Bastia; Laura Giudicelli, psicologa, consigliera esecutiva del governo della Corsica e Sergio Salvatore, presidente dell’associazione italiana di psicologia.

Seguirà, alle ore 17,00, il tema “Identità Incertezze e conflitto.Conversazione sulla soggettività/alterità delle donne mediterranee”, con Augusta Angelucci, psicologa psicoterapeuta, già senior gender advisor UNDP; Khadija Cherif   sociologa; Gabriella Ferrari Bravo, psicologa, presidente Psy-com; Luisa Puggioni, psicologa psicoterapeuta, coordinatrice della commissione Pari opportunità Ordine Sardegna e Wassylla Tamzali, scrittrice, collettivo Magreb Egalité (Algeria).

Nella foto di copertina Angela Quaquero, presidente dell’Ordine delle psicologhe e degli psicologi della Sardegna

Tra orgoglio e pregiudizio alla ricerca di integrazione e pari diritti. In occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, la FP CGIL del comparto regione Sardegna organizza per domani, 17 maggio, a partire dalle ore 16.30, in modalità videoconferenza, il convegno dal titolo “Tra orgoglio e pregiudizio alla ricerca di integrazione e pari diritti”. Il link per il collegamento è: https://us02web.zoom.us/j/88486969069 Interverranno: Sandro Gallittu, responsabile settore Nuovi Diritti CGIL, con una relazione dal titolo “Il sindacato e i diritti della persona” Luisa Puggioni, psicologa del lavoro, con una comunicazione su “Lavoro e discriminazioni: quali risvolti psicologici. Buone prassi per un welfare inclusivo nella PA” Aldo Aledda, già dirigente PA, discuterà de “Il terreno di coltura delle discriminazioni di genere. Come estirpare?”

E’ previsto un videomessaggio dell’on. Alessandro Zan, deputato e attivista LGBT, relatore del disegno di legge contro l’omofobia, la transfobia, la misoginia e l’abilismo. L’incontro sarà moderato da Michela Muroni, FP CGIL Sardegna Le conclusioni saranno a cura della Responsabile Politiche Internazionali e di Genere della CGIL, Susanna Camusso, già segretaria generale della CGIL.

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“Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Sardegna”: è questo il nome nuovo deciso dal Consiglio, su proposta della Commissione Pari Opportunità, il primo Ordine regionale che cambia nome nel rispetto del linguaggio di genere e contro le discriminazioni, che anche in questa professione riguardano carriere e redditi. La decisione nella prima riunione telematica del Consiglio.

«Abbiamo compiuto un piccolo grande passo per la parità di genere e contro le discriminazioni nella nostra professione, partendo dal rispetto del linguaggio di genere: nella prima riunione telematica del nostro Consiglio regionale, abbiamo deciso di usare nelle comunicazioni informali e interne il nome Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Sardegna», ha detto la presidente Angela Quaquero. La decisione è stata assunta su proposta della commissione Pari opportunità, presieduta dalla psicologa Luisa Puggioni.

«Siamo uno dei primi Ordini Regionali ad adottare una denominazione non discriminatoria – ha detto Luisa Puggioni – ci auguriamo che altri ci seguano e che contestualmente, possa avviarsi la procedura legislativa per cambiare il nome del nostro Ordine, anche nel rispetto dei profondi cambiamenti intervenuti in questi anni: le psicologhe rappresentano l’85% del totale e la legge istitutiva, la n°56/1989, risale appunto a 31 anni fa!»

«Il paradosso – ha sottolineato Angela Quaquero, già presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine Nazionale – è che le psicologhe, pur rappresentando la maggioranza assoluta degli iscritti all’Ordine, subiscono le stesse discriminazioni nel percorso di carriera e nel reddito come tutte le donne in tutti gli altri ordini professionali e vivono le stesse criticità della generalità delle professioniste, a partire dalle difficoltà nella conciliazione vita-lavoro: spesso la scelta d’obbligo è il part time, e questo si riflette innanzitutto nel reddito e nelle possibilità di carriera, dove è in assoluta preponderanza la presenza di dirigenti maschi, a partire dalla sanità pubblica.»

Queste ed altre pesanti discriminazioni, emarginazione, mobbing, molestie sono emersi, con chiarezza e dovizia di dati, in una ricerca nazionale sulla condizione di lavoro delle psicologhe, basato su 5.000 questionari, pubblicata nel mese di febbraio. L’emergenza in atto ha fatto slittare la presentazione, prevista originariamente per il 25 marzo a Roma, a data da destinarsi.
Sono numerose le psicologhe volontarie, che si stanno alternando  per quattro ore tutti i giorni per il filo diretto di assistenza psicologica gratuita attivato dal 2 marzo scorso per il Coronavirus Covid-19: «Se sarà necessario vedremo  di aumentare le ore destinate al filo diretto – ha detto Angela Quaquero – perché c’è una crescita esponenziale di richiesta di aiuto e sostegno psicologico:  sono oltre venti le telefonate quotidiane a cui riusciamo a rispondere, ma altrettante, purtroppo, rimangono inevase. Ci sarà, con il protrarsi presumibile dell’emergenza, un aumento  della pressione sulle persone e un accentuarsi della condizione di isolamento psicologico, che occorre contrastare in tutti i modi, per le conseguenze imprevedibili che può comportare. Segnaliamo comunque che sono moltissime le professioniste ed i professionisti disponibili a lavorare online con le persone che ce lo richiedono. Ricordiamo i  numeri  per il filo diretto di assistenza psicologica, il numero verde 800197500 e il numero di cellulare 3791663230, attivi tutti i giorni per 4 ore, dalle 15.00 alle 19.00 e colgo l’occasione per ringraziare le psicologhe e gli psicologi che si stanno prodigando generosamente, mettendo a disposizione la loro competenza e il loro tempo, per assicurare supporto psicologico a tante persone, che spesso, non hanno altra possibilità di interfacciarsi con altri».