Si è svolta nella mattinata di venerdì 11 ottobre, a Carbonia, l’evento “Puliamo il mondo”, promosso da Legambiente in ambito nazionale e dagli assessorati comunali dell’Ambiente e della Pubblica istruzione, con il supporto della società di servizio di Igiene pubblica De Vizia. “Puliamo il mondo”, arrivato alla 30ª edizione, ha visto la partecipazione di circa 2.000 persone, tra docenti, alunni ed associazioni. Tante le aree che sono state ripulite grazie ai partecipanti che, con guanti, pinze e buste per la raccolta, hanno promosso un’iniziativa molto importante a livello del rispetto del bene comune. Una lezione di educazione civica, vissuta in concreto da diversi istituti scolastici della città: Don Milani, Satta, Deledda, Pascoli, Angioj, Ipia Emanuela Loi, Gritti. Il tutto, con il supporto delle associazioni di volontariato: N.A.B.A., Anmig, Coordinamento associazione Bacu Abis, ODV Athena, No Eta guardie ecozoofile e Lega Ambiente.
I rifiuti raccolti sono stati depositati in punti concordati per essere poi smaltiti dalla De Vizia. Anche quest’anno, nelle aree dove si è svolta la pulizia, sono intervenuti il sindaco Pietro Morittu, l’assessore dell’Ambiente Manolo Mureddu, l’assessore della Pubblica istruzione Antonietta Melas, il referente di Legambiente Maurizio Soddu, il funzionario del comune di Carbonia Stefano Grussu. Tutti hanno dichiarato la loro soddisfazione per la riuscita della manifestazione che anche quest’anno ha visto una straordinaria partecipazione. Un lavoro di gruppo con una sinergia ed un impegno costanti negli anni, volontari che hanno praticamente dimostrato l’amore per la propria città.
Grande entusiasmo da parte degli studenti, grandi e piccini, che con la bella giornata di sole hanno potuto alla fine del “lavoro” fare una ricreazione all’aperto, seguita da una bella passeggiata per il rientro a scuola.
Bilancio più che positivo quindi, ma anche grande stupore e dispiacere legato al perché si debbano ancora trovare rifiuti abbandonati in giro per la città, pratiche in contrapposizione con il dovere, da parte di tutti, di rispettare l’ambiente.
Nadia Pische
Proseguono, a Carbonia, i lavori per il completamento della ristrutturazione della via Manno. Per capire a quale punto si è arrivati e quali sono i tempi per la conclusione dei lavori, stamane abbiamo intervistato Manolo Mureddu, assessore dei Lavori pubblici e dell’Ambiente del comune di Carbonia.
A prescindere dagli strumenti normativi da utilizzare o utilizzabili, inutile prendersi in giro, per essere realmente efficace la mobilitazione del popolo sardo contro la speculazione energetica dovrebbe essere totalmente ricondotta sotto l’ombrello di coloro che legittimamente, poiché votati solo pochi mesi fa alle elezioni regionali, rappresentano politicamente e istituzionalmente la RAS.
Le contrapposizioni polemiche, le strumentalizzazioni e le divisioni tra chi è buono e cattivo, sincero e in malafede, su indefinite responsabilità pregresse, sortiscono l’effetto di debilitare le rivendicazioni generali della nostra isola che, va ricordato, a fronte dei fortissimi interessi in gioco (purtroppo anche di soggetti e potentati riconducibili alla nostra regione) è sempre più spopolata e politicamente debole.
La controparte, la storia lo insegna su numerosi fronti, è da sempre lo Stato centrale.
Ancora una volta, per ragionare seriamente di difesa delle prerogative del popolo sardo, bisognerebbe ripartire dalla storica quanto annosa questione del riconoscimento concreto della nostra “specialità” statutaria; del rafforzamento dei principi autonomistici; del riconoscimento di poteri sostanziali e della rimodulazione dei rapporti di forza, sempre troppo sbilanciati verso il soffocante centralismo italiano.
Prendendo finalmente coscienza che non sono mai esistiti, e non esistono tutt’ora, governi nazionali i cui fini coincidano realmente con quelli della Sardegna. I fatti lo dimostrano.
• Farebbe bene, quindi, il gruppo editoriale dell’Unione Sarda/Videolina a non esacerbare gli animi dei lettori contro l’Amministrazione regionale. A non travalicare il proprio ruolo: legittimamente di stimolo pubblico alla società ma, deontologicamente parlando, non certo di alternatività politica come ultimamente appare.
• Farebbe bene, allo stesso modo, l’opposizione in Consiglio regionale a mettere da parte, almeno su questo tema, il pur fisiologico risentimento post elettorale. L’opposizione strumentale che alimenta il gioco delle parti, è certamente una tra le spezie più importanti che insapora il processo democratico, ma non si può fare, o meglio non si dovrebbe fare, su questi argomenti: in gioco c’è troppo: in primis il futuro dei nostri figli.
• Farebbe bene, invece, la presidente Alessandra Todde ad adoperarsi con più forza per coinvolgere, governare e rappresentare, le numerose energie positive che spontaneamente in questi mesi e settimane – tramite la formazione di comitati o anche singolarmente – stanno facendo sentire la propria voce contro la speculazione energetica. Non deve chiudersi nel fortino. Altri lo hanno fatto prima di lei e non è finita bene. Scenda nei territori, si metta alla testa della mobilitazione o ogni vuoto creato, come sta già accadendo, verrà occupato da altri strumentalmente.
• Farebbe bene, infine, il sindacato a riscoprire il proprio ruolo propulsivo di cambiamento della società e di aggregazione e mobilitazione di ogni settore lavorativo. Per mettersi, con gli strumenti della sensibilizzazione della classe lavoratrice e della piazza, al servizio di questa nobile battaglia di resistenza.
Insomma, bisognerebbe unirsi. Tutti. Come ai tempi della mobilitazione referendaria consultiva contro (tra i vari quesiti) l’installazione di siti di stoccaggio con scorie radioattive. Poiché la battaglia non si vince solo con leggi e leggine (se bastassero sarebbe fin troppo semplice – ma con degli interessi miliardari così forti in gioco, di semplice c’è ben poco) ma bensì politicamente, mostrando i muscoli e la determinazione a non cedere: contrapponendosi allo Stato centrale per contrattare condizioni di rispetto e maggior favore per la nostra isola.
Nondimeno, serve anche un’operazione verità: la lotta non può essere fatta contro la tecnologia in quanto tale, questo è il messaggio che sta passando, quanto invece contro il suo utilizzo indiscriminato a scapito dei nostri paesaggi e dell’ecosistema, in misura fortemente superiore al nostro fabbisogno energetico regionale, soprattutto senza un tornaconto reale per famiglie e imprese.
Se come regione dobbiamo essere motore della transizione energetica, ben venga (lo switch dalle fonti fossili al rinnovabile è oramai ineluttabile). Ma allora dobbiamo anche pretendere oltre il rispetto delle nostre straordinarie peculiarità paesaggistiche, che una nuova economia, con annessi tutti i vantaggi che la stessa può ingenerare, metta radici qui. E invece gli investimenti produttivi continuano a essere realizzati altrove. Finora, da noi solo consumo e utilizzo delle risorse naturali.
Sia ben inteso, nulla di nuovo sotto il sole. Come in passato quando ci furono imposti i poligoni militari distruttivi e i distretti industriali con le fabbriche di primario – inquinanti, mentre tutte le seconde e terze lavorazioni – il manifatturiero di qualità che crea ricchezza e innovazione, media e alta professionalizzazione tra gli addetti, investimenti in servizi e ricerca a esso collegati, vennero (e vengono tutt’ora) realizzate altrove.
Manolo Mureddu
Assessore dei Lavori pubblici e dell’Ambiente del comune di Carbonia
Movimento politico “Carbonia Avanti”
Un momento di incontro, partecipazione, confronto, dialogo, collaborazione e condivisione per presentare pubblicamente alla cittadinanza la proposta progettuale per il nuovo servizio di igiene pubblica – raccolta dei rifiuti urbani. Un tema molto sentito su cui l’Amministrazione comunale ha lavorato incessantemente nell’ultimo anno al fine di studiare e mettere in atto novità, migliorie ed aggiustamenti per andare incontro alle esigenze della collettività, implementando un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti il più possibile efficiente ed efficace, incrementando nel contempo le attività di spazzamento di strade e piazze.
Il primo incontro pubblico si terrà mercoledì 10 luglio a partire dalle ore 17.00 nell’aula consiliare sita in piazza Roma, a Carbonia, alla presenza del sindaco Pietro Morittu, dell’assessore dell’Ambiente Manolo Mureddu, della Giunta, di consiglieri comunali, dei dirigenti tecnici dell’Ente, dei progettisti e di tutti i cittadini che vorranno prendere parte alla presentazione della proposta progettuale e al successivo dibattito in merito.
Le attività di condivisione con la cittadinanza proseguiranno giovedì 11 luglio:
– dalle 15.00 alle 17.00 nell’aula circoscrizionale di Bacu Abis;
– dalle 17.30 alle 19.30 nell’aula circoscrizionale di Cortoghiana;
La settimana successiva sono previsti nuovi incontri in altri quartieri e frazioni della città, di cui si darà tempestiva notizia con dettagli su orari e luoghi.
E’ stata pubblicata oggi nella Gazzetta Ufficiale la graduatoria definitiva degli aggiudicatari del bando ministeriale per lavori di messa in sicurezza dell’edilizia scolastica pubblica, finanziato con i fondi dell’8xmille, nel quale l’Amministrazione comunale aveva candidato nel dicembre 2021 il progetto per la riqualificazione della scuola Tacca di Cortoghiana. Complessivamente, l’intervento sarà finanziato con ben400.000 euro, il massimo ottenibile secondo i criteri previsti dal bando, e permetterà la messa in sicurezza della scuola per renderla nuovamente agibile e quindi funzionale per le attività scolastiche.
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Pietro Morittu e dagli assessori dei Lavori pubblici, delle Manutenzioni e della Pubblica
istruzione, Manolo Mureddu, Giuseppe Casti e Antonietta Melas, per il nuovo, importante, finanziamento ottenuto che permetterà, al pari degli altri già incamerati, di proseguire nella preziosa opera di manutenzione e riqualificazione del patrimonio pubblico cittadino.