2 November, 2024
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La diciannovesima edizione di Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei, il festival del cortometraggio dei Paesi del Mediterraneo, ha i suoi vincitori: il premio per il miglior film breve della sezione Intrecci mediterranei è andato ad “Aqueronte” (Spagna, 2023, 27′), di Manuel Muñoz Rivas, mentre Antonio Maciocco (2023, 24′), con “Il binario morto”, si è aggiudicato il riconoscimento nella sezione del festival dedicata alla cinematografia sarda, Intrinas.
I due premi, insieme alla menzione speciale per il cortometraggio “Wa thakarina wa unthana” (Giordania, 2023, 11′), del regista giordano Ahmad Alyaseer, sono stati assegnati dalle due Giurie Giovani del festival giovedì scorso (7 dicembre), nell’ultima delle sei intense giornate di proiezioni, incontri e altri appuntamenti organizzate a Sant’Antioco (Sud Sardegna) dal Circolo del cinema Immagini con la direzione artistica di Dolores Calabrò e del regista bosniaco Ado Hasanović.
La giuria formata dagli studenti universitari guidati dal critico cinematografico Francesco Crispino ha scelto di premiare il regista spagnolo Manuel Muñoz Rivas (che ha inviato per la cerimonia un messaggio videoregistrato) e il suo “Aqueronte”, in cui racconta il viaggio in traghetto di un gruppo di passeggeri da una sponda all’altra di un fiume, “per la capacità di creare un’ambientazione visiva e sonora originale, onirica e altamente simbolica, in cui attraverso la figura mitologica del traghettatore degli inferi, vita e morte si confondono in un viaggio in battello che diventa metafora della condizione umana come luogo di passaggio. Attraverso l’utilizzo di tutti i mezzi espressivi della finzione cinematografica, il film dilata spazio e tempo ricreando un luogo in cui sguardi riflessi, luci soffuse e rumori lontani, voci fuori campo e discorsi spezzati accumulano bambini, adulti e anziani in un viaggio attraverso il nulla”.
“Il binario morto”, di Antonio Maciocco, racconta invece di Tommaso, che dopo aver perso il lavoro rientra in Sardegna e, disperato, decide di farla finita sdraiandosi sulle rotaie della ferrovia. Si tratta però di un binario morto, l’ennesima linea soppressa. La Giuria Giovani degli studenti delle superiori, guidata dal critico cinematografico Enrico Azzano, ha premiato il cortometraggio perché, recita la motivazione, «tratta un tema così delicato come il suicido in una chiave più leggera ma emotivamente coinvolgente, sottolineando che il ritorno ad una quotidianità più umana possa favorire una svolta individuale». La giuria ha anche voluto premiare il film di Maciocco «per la capacità del regista di valorizzare i paesaggi e la tradizione sarda».