22 December, 2024
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Arriva il prossimo 27 dicembre Cagliari “Cabaret Ragazze”, una serata speciale di comicità al femminile organizzata dall’Accademia del Comico di Milano e dalla compagnia Lucidosottile, in collaborazione con Giulia Giornaliste. A salire sul palco del Teatro Massimo saranno dieci artiste, dieci comiche unite contro le discriminazioni di genere, protagoniste di altrettanti esilaranti monologhi incentrati sui vizi, le virtù e i difetti della nostra società, ma anche della famiglia, degli uomini e, ovviamente, delle donne. Una serata all’insegna della comicità con Le Lucide (Tiziana Troja e Michela Sale Musio) che saranno in scena insieme a Sonja ColliniMichela GiraudCristiana MaffucciLaura FormentiVelia LalliAnnalisa Dianti CordoneManuela Bollani Luce Pellicani.

«Cabaret Ragazze è un format dell’Accademia del Comico di Milano che abbiamo voluto portare in Sardegna per un’occasione unica che vedrà assieme delle comiche e artiste straordinarie, volti già noti al grande pubblico ma anche talenti emergenti di una scena interessantissima come quella milanese», spiegano Tiziana Troja Michela Sale Musio. Le due attrici cagliaritane porteranno sul palco del Massimo i loro personaggi di Tanya & Mara, da tempo diventate icona di una cagliaritanità al femminile, capace di raccontare con ironia i cambiamenti di una città attraverso un linguaggio dissacrante e sorprendente.

«Siamo inoltre felici di poter continuare la nostra collaborazione con Giulia Giornaliste spiegano Le Lucide – che supportano questa serata in nome della lotta alla discriminazione di genere. La comicità è un straordinario strumento per far crescere la consapevolezza dell’importanza del ruolo femminile in tutti gli ambiti, un ruolo che ancora stenta ad essere accettato.»

 

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La musica di Manuela Bollani, l’ironia di Fabio Marceddu, i versi di Vanessa Aroff Podda, i disegni di AnnC Pacunayen e la visionarietà di Maurizio Temporin e Tiziana Troja. A Cagliari due giorni di teatro, poesia, musica, fumetto e narrativa per riflettere, anche con ironia, sulle donne e sugli uomini, sulle discriminazioni e sulle politiche di genere. Mercoledì 29 e giovedì 30 maggio prosegue il Family Festival di Lucidosottile che, con il tema “Wo.Men: gli uomini raccontano di donne supreme”, propone cinque appuntamenti nel segno della multidisciplinarietà delle arti.

Mercoledì 29, a partire dalle 18.30, all’ExArt di piazzetta Dettori, spazio alla narrativa con la presentazione del libro “Arcana, il castello dei destini sbagliati”, scritto da Maurizio Temporin e Tiziana Troja ed in uscita a giugno per Mondadori. Intervistati dal regista Joe Bastardi, i due autori racconteranno la genesi del racconto che ruota intorno al mondo dei tarocchi. «I tarocchi ci narrano i modelli del maschile e del femminile – spiegano Maurizio Temporin e Tiziana Troja – e ci consentono di riappropriarci dell’origine partendo dalle figure archetipiche». Ma il libro, col suo approccio fantastico, racconta anche una vicenda in cui i tarocchi, che sono sempre stati usati per conoscere il futuro, vengono utilizzati per cambiare il passato.

Sempre Maurizio Temporin, insieme all’illustratrice di origine filippina AnnC Pacunayen, sarà protagonista nel corso della mattinata di un incontro con gli studenti del Liceo Artistico Foiso Fois, nell’ambito della “Rivolta culturale dell’accademia di Bella Arti a Cagliari”. I due autori parleranno ai giovani del loro lavoro e in particolare della trasposizione in chiave fumettistica dello spettacolo “Spanker Machine” di Lucidosottile.

La serata di mercoledì si concluderà a partire dalle 20.00 all’ExArt di piazzetta Dettori con la presentazione della raccolta di poesie “Maledetta la tua bocca, maledetta!”, edito da Nor. Modera l’incontro  Andrea Garau. Con i suoi versi Vanessa Aroff Podda ci racconta di un mondo femminile, libero, ribelle, maleducato, sensibile e ironico. La sua poesia ci racconta con dissacrante lucidità e schietta ironia i risvolti più autentici, intimi e genuini della quotidianità. Attraverso le sue parole vengono abbattute tutte le obsolete scenografie stereotipate delle ritualità sociali e di genere, e la realtà riaffiora sulla pagina con nuda purezza.

È un doppio appuntamento da non perdere quello in programma giovedì 30 maggio. La serata si apre alle 19.00 all’Exart (ingresso 10 euro) con lo spettacolo prodotto dal Teatro dall’armadio “Alfonsina Panciavuota” in cui Fabio Marceddu, diretto da Antonello Murgia, interpreta un ruolo tutto al femminile per parlare della resilienza delle donne del secondo dopoguerra. Nella Sardegna poverissima del secondo dopoguerra, la piccola Alfonsina viene venduta come serva al padrone della miniera. Quattro lunghi anni di soprusi e abusi segneranno indelebilmente il resto della sua vita, ma la ragazza riuscirà però a trovare la forza per opporsi e tentare di cambiare il proprio destino. “Alfonsina Panciavuota” è un inno agli ultimi, un corale a voce sola, quello di una donna che è tutte le donne. Donne che nei secoli hanno sopportato e sopportano in silenzio la subalternità imposta della loro condizione femminile, lasciando andare – quasi rassegnate, come se fossero colpevoli – la propria libertà di scegliere. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro dall’armadio per il progetto SEI in collaborazione con Exma Exhibiting and Moving Arts.

Alle 21.00 ci si sposta al Jazzino di via Carloforte dove la cantante Manuela Bollani è la speciale interprete dello spettacolo “C’era una svolta” (ingresso 10 euro). Con le musiche originali di Gabriele Landucci e accompagnata al piano da Massimiliano Grazzini, Stefano Bollani racconta con ironia l’universo femminile ribaltando gli stereotipi del mondo delle favole. Un intelligente “One-Woman Show”, sospeso tra concerto e cabaret, in un viaggio umoristico e surreale, che scatena tante risate e qualche riflessione. Lo spunto è semplice: la gran parte delle nostre credenze ha la sua radice nelle fiabe che ci venivano raccontate da piccoli: è così che impariamo che esiste il Lupo Cattivo di cui diffidare e il Principe Azzurro che ogni fanciulla attende con impazienza. Ma cosa succederebbe se un giorno ci fosse una svolta? Magari questi personaggi potrebbero reagire diversamente ai vari eventi e le loro differenti scelte porterebbero a conclusioni inaspettate e così forse scopriremmo che il Lupo non è poi così cattivo, la Nonna non è così affidabile, le principesse non sono tutte sante e incontrare il Principe Azzurro potrebbe non essere poi una gran fortuna. La produzione esecutiva dello spettacolo è stata curata anche da Stefano Bollani, pianista nonché fratello della interprete.

 

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Dieci giorni di spettacoli, concerti, presentazioni di libri e dibattiti per esplorare il mondo femminile nel suo rapporto con quello maschile, ventuno appuntamenti di teatro, poesia, musica, letteratura, fumetto e attualità per riflettere sul tema della famiglia, della sessualità, sulla lotta alle discriminazioni e sulle politiche di genere, con ospiti come l’intellettuale Vito Mancuso, le attrici e registe Irene Serini, Monica Nappo, Gaia Saitta, Tiziana Troja e Michela Sale Musio, la cantante Manuela Bollani, la giornalista Silvia Rosa Brusin, il regista Mattia Berto e gli scrittori Fabrizio Cotza e Maurizio Temporin. “Wo.Men: gli uomini raccontano di donne supreme” è il tema della quinta edizione del Family Festival, organizzato all’ExArt di Cagliari da venerdì 24 maggio a domenica 2 giugno dalla compagnia Lucidosottile con la direzione artistica di Tiziana Troja e Michela Sale Musio. Negli spazi dell’ex Liceo Artistico di piazzetta Dettori (con alcuni appuntamenti al Jazzino) saranno dieci gli spettacoli in programma, tra cui “Spanker Machine” di Lucidosottile, reduce dalla partecipazione a New York al festival del teatro italiano “InScena!”. Ma non mancheranno le presentazioni di libri e i dibattiti, alcuni dei quali realizzati in collaborazione con Giulia Giornaliste. Family Festival è sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, dall’assessorato regionale allo Spettacolo e dal comune di Cagliari.

rpt