Carbonia. Interpellanza di tre consiglieri comunali di maggioranza: «Si ponga fine al saccheggio del Laboratorio di Analisi dell’ospedale Sirai»
In una Sanità del Sulcis Iglesiente in gravissima emergenza, con ripetuti tagli e ridimensionamenti di servizi, si inserisce oggi un’iniziativa politica di tre consiglieri della maggioranza che sostiene la Giunta comunale di Carbonia guidata da Pietro Morittu, Luca Grussu, Diego Fronterrè e Manuela Caria, che hanno presentato un’interpellanza indirizzata al presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel ed al sindaco Pietro Morittu, sul laboratorio di Analisi dell’ospedale Sirai.
«Continua inarrestabile il saccheggio del laboratorio di Analisi dell’Ospedale Sirai – sostengono i tre consiglieri di maggioranza -. Una situazione diventata inaccettabile visto il carico di lavoro che grava sul laboratorio in oggetto, il tutto a favore di un laboratorio di Analisi, quello del CTO di Iglesias, per il quale sono stati finanziati 5 milioni di euro ed il suo completamento viene fatto a discapito del Sirai che ricordiamo essere un DEA di Primo livello e che deve avere un laboratorio di Analisi efficiente vista la presenza del Pronto Soccorso e di tutti i servizi che deve garantire e che ormai sono diventati chimere.»
«Il saccheggio non risparmia nulla! Dai macchinari più avanzati che sono stati acquistati per il Sirai, alle cappe, per passare ai lavandini e ai tavoli – aggiungono Luca Grussu, Diego Fronterrè e Manuela Caria -. Alcuni di questi trasferimenti sono stati fatti nei giorni festivi o in tarda serata. Ricordiamo che il laboratorio di Analisi del Sirai svolge oltre il 75% delle prestazioni rispetto a quelle del CTO. Lo svuotamento continua, i lavoratori sono esausti e delusi, non possiamo permettere che si prosegua in questa direzione. La nostra città ed il nostro ospedale meritano rispetto.»
L’interpellanza dei tre consiglieri di maggioranza impegna il sindaco, Pietro Morittu, ad avviare qualsiasi azione immediata affinché non solo venga fermato lo svuotamento, ma che si ripristini quanto dovuto.
«Occorre sapere – concludono Luca Grussu, Diego Fronterrè e Manuela Caria – quali sono le motivazioni di questa politica sanitaria di cui la Direzione è l’unica responsabile.»