22 November, 2024
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Domenica 28 agosto 2022 a Palmas (frazione di San Giovanni Suergiu), presso il Piazzale della Chiesa Parrocchiale Vergine delle Grazie, dalle ore 21.30, si terrà il concerto vocale-strumentale “TIMELESS MELODIES – Viaggio in musica fra le melodie senza tempo”, tenuto dal Gruppo “Cantico dal Mare” (Manuela Ragusa: voce e strumenti tradizionali – Mario Pierno: chitarra). Il concerto prevede un percorso fra musica e parole proponendo suoni provenienti dalle nostre radici che uniscono terre diverse mediante l’esecuzione di un repertorio composto da brani appartenenti al repertorio tradizionale e popolare in lingua sarda, napoletana, calabrese e siciliana.

Il concerto è promosso e attuato dall’Associazione Culturale Musicale “Ennio Porrino” di Elmas, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della P.I., Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport), con la compartecipazione finanziaria della Scuola Civica di Musica “Don Tore Armeni” di Sant’Antioco/San Giovanni Suergiu e la collaborazione del comune di San Giovanni Suergiu, nell’ambito del progetto “Suoni e Voci per l’Isola” e della produzione, distribuzione e circuitazione concertistica che l’Associazione sta realizzando in Sardegna nell’anno 2022 (la cui direzione artistica è a cura del maestro Ignazio Perra).

L’ingresso al concerto, che si terrà nel rispetto delle norme e disposizioni anticovid, sarà gratuito.

Venerdì 5 agosto è in programma l’ultimo appuntamento musicale dell’evento “Donori in musica”, in Piazza Italia. Il Gruppo “Cantico dal Mare” (Manuela Ragusa: voce e strumenti tradizionali – Mario Pierno: chitarra) sarà protagonista del Concerto Vocale – Strumentale “Musica nelle corde – voci e strumenti a corda nei sentieri della musica” e proporrà
un percorso fra musica e parole con suoni provenienti dalle nostre radici che uniscono terre diverse mediante l’esecuzione di un repertorio composto da brani appartenenti al repertorio tradizionale e popolare in lingua sarda, napoletana, siciliana e calabrese.
Tutti i concerti dell’evento “Donori in musica” sono prodotti dall’Associazione Culturale Musicale “Ennio Porrino” di Elmas, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della P.I., Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e con la compartecipazione finanziaria e la collaborazione del Comune di Donori e dell’Associazione
Turistica Pro Loco di Donori, nell’ambito del progetto “Suoni e Voci per l’Isola” e della produzione, distribuzione e circuitazione concertistica che l’Associazione sta realizzando in Sardegna nell’anno 2022 (la cui Direzione Artistica è a cura del Maestro Ignazio Perra).
L’ingresso al concerto, che si terrà nel rispetto delle norme e disposizioni anticovid, sarà gratuito.

Domenica 29 maggio, a Iglesias, per la rassegna “I concerti di primavera”, organizzata dall’associazione Anton Stadler, alle 19,30 sul palco del Teatro Electra salirà il Kontra danse ensemble – formato da Manuela Ragusa (voce), Amalia Fenu (violino), Stefano Sebis (fisarmonica), Francesco Ghiglieri (pianoforte), Davide Collu (percussioni) – che proporrà un concerto intitolato La danza invisibile.

Dal Tango aleman di Mauricio Kagel alle Sei danze tedesche di Ludwig van Beethoven sino alla Danse macabre di Camille Saint – Saens la serata accompagnerà il pubblico in un viaggio dove il classico incontra il contemporaneo, la musica popolare incontra la musica colta, la parola si alterna alla melodia.

Da domenica 22 maggio, e sino al 5 giugno, nello storico Teatro Electra di Iglesias ritornano I concerti di Primavera, tre appuntamenti nel segno della grande musica dal vivo organizzati dall’associazione Anton Stadler dietro la direzione artistica di Fabio Furìa.

Dopo due anni di dirette streaming imposti dalla pandemia, la manifestazione pensata come anteprima del Festival internazionale di musica da camera in programma in autunno ritorna in presenza. E per l’occasione ha deciso di valorizzare i giovani talenti sardi, riuniti in ensemble ogni volta diversi.

Domenica 22 maggio (tutti gli appuntamenti sono alle 19,30) si comincia con Suoni di primavera, concerto del Duo Sardo, formato dalla clarinettista Lucia Porcedda e dal pianista Federico Battista Melis. Il programma della serata sarà di assoluta raffinatezza con brani che spazieranno dalla Premiere rhapsodie, opera composta da C. Debussy per una prova d’esame di clarinetto, alla celebre Histoire du tango di A. Piazzolla.

La serata di domenica 29 maggio nasce dalla collaborazione con il Conservatorio “G.P. da Palestrina” di Cagliari che, con il progetto “Suona in Sardegna”, propone tra le altre cose la possibilità di accompagnare gli studenti in un percorso di professionalizzazione. Per l’occasione sul palco dell’Electra salirà il Kontra danse ensemble formato da Manuela Ragusa (voce), Amalia Fenu (violino), Stefano Sebis (fisarmonica), Francesco Ghiglieri (pianoforte), Davide Collu (percussioni). Musiche, tra gli altri, di M. Kagel, L. V. Beethoven, A. Piazzolla per un concerto intitolato La danza invisibile, capace di accompagnare l’ascoltatore in un viaggio in cui il classico incontra il contemporaneo, la musica popolare incontra la musica colta, la parola si alterna alla melodia.

Domenica 5 giugno, la serata conlcusiva proporrà arie fiabesche con il concerto Dalla favola musicale all’opera. Protagonista sarà l’ensemble Kairos (composto da Gabriele Barria, narratore; Pietro Nonnis, flauto; Emanuela Muzzu, oboe, Paolo Pontillo, clarinetto; Stefania Loddo, fagotto; Miriam Picciau, corno) che proporrà brani da S. Prokofiev a E. Grieg passando per grandi autori dell’opera italiana come G. Verdi e G. Rossini.

Sa die de sa Sardigna è la giornata dell’orgoglio sardo, del riscatto sociale e della cacciata dei Piemontesi: un giorno di risveglio dal dominio sabaudo che ancora rimane impressa nei cuori e nei ricordi di tutto il popolo sardo. E, così come avviene da anni, anche nel 2022 l’Associazione Culturale Musicale “Ennio Porrino” di Elmas ha scelto di mettere in scena una manifestazione narrativo-musicale in occasione di questa ricorrenza. Sabato 30 aprile, infatti, a Sant’Antioco (presso l’Aula Consiliare Comunale, con inizio alle ore 19.00) si terrà la manifestazione narrativo-musicaleSA STORIA DE SA SARDIGNA CUN CANTUS E CONTUS (Musica e parole per raccontare Sa Die de sa Sardigna) che vedrà protagonista il Gruppo Cameristico Vocale-Strumentale “Ensemble Porrino” di Elmas composto da Ignazio Perra (Tenore e Maestro Direttore), Manuela Ragusa (Mezzo Soprano), Alessio Asunis (Tromba), Vera Zuddas (Sax Contralto), Salvatore Svezia (Corno), Claudio Corrias (Euphonium), Marianna Loddo (Violino), Fabrizio Annis (Fisarmonica), Pasquale Perra (Pianoforte), Matteo Simone Musio (Percussioni), Fabio Pisu (Voce Recitante).

L’iniziativa consiste in una manifestazione tra storia, narrativa e musica (finalizzata ad approfondimenti e riflessioni sulle vicende storiche del popolo sardo, anche in relazione alla contemporaneità) che prevede l’interazione di varie forme di elaborazione e di espressioni artistiche e culturali con esibizioni musicali e narrazioni a tema e mira ad una rievocazione storica del periodo (fine XVIII secolo ed inizi del XIX secolo) nel quale si colloca l’allontanamento da Cagliari dei Piemontesi (28 aprile 1794), pure con spunti che possano correlarla a fatti e/o personaggi dei giorni nostri.

Sa die de sa Sardigna è la festa del popolo sardo che ricorda i cosiddetti “Vespri Sardi”, cioè l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 con il quale si allontanarono da Cagliari i Piemontesi ed il viceré Balbiano in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell’isola titolare del Regno di Sardegna. I Sardi chiedevano che venisse loro riservata una parte degli impieghi civili e militari e una maggiore autonomia rispetto alle decisioni della classe dirigente locale. Il governo piemontese rifiutò di accogliere qualsiasi richiesta, perciò la borghesia cittadina con l’aiuto del resto della popolazione scatenò il moto insurrezionale. 28 aprile del 1794: la popolazione inferocita decise di allontanare dalla città il viceré Balbiano e tutti i Piemontesi, che nel mese di maggio di quell’anno furono imbarcati con la forza e rispediti nella loro regione.

La manifestazione SA STORIA DE SA SARDIGNA CUN CANTUS E CONTUS” (Musica e parole per raccontare Sa Die de sa Sardigna) è promossa ed attuata dall’Associazione Culturale Musicale “Ennio Porrino” di Elmas, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della P.I., Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) con la compartecipazione finanziaria della Scuola Civica di Musica “Don Tore Armeni” di Sant’Antioco-San Giovanni Suergiu (diretta dal maestro Claudio Corrias) ed in collaborazione con il comune di Sant’Antioco nell’ambito del progetto “Suoni e Voci per l’Isola” e della produzione, distribuzione e circuitazione concertistica che l’associazione sta realizzando in Sardegna nell’anno 2022 (la cui direzione artistica è a cura del maestro Ignazio Perra).

L’iniziativa (con ingresso gratuito) sarà aperta al pubblico munito di green pass rafforzato e si terrà nel rispetto delle norme e disposizioni anti Covid.

Sabato 26 marzo, a San Giovanni Suergiu (presso la Sala consiliare comunale, con inizio alle ore 19.00), si terrà il Concerto Vocale – Strumentale “TIMELESS MELODIES – Viaggio in musica fra le melodie senza tempo”, tenuto dal Gruppo “Cantico dal Mare” (Manuela Ragusa: voce e strumenti tradizionali – Mario Pierno: chitarra). Il concerto prevede un percorso fra musica e parole proponendo suoni provenienti dalle nostre radici che uniscono terre diverse mediante l’esecuzione di un repertorio composto da brani appartenenti al repertorio tradizionale e popolare in lingua sarda, napoletana e siciliana.

Il concerto predetto è promosso e attuato dall’Associazione Culturale Musicale “Ennio Porrino” di Elmas, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport), con la compartecipazione finanziaria della Scuola Civica di Musica “Don Tore Armeni” di Sant’Antioco/San Giovanni Suergiu e con la collaborazione del comune di San Giovanni Suergiu, nell’ambito del progetto “Suoni e Voci per l’Isola” e della produzione, distribuzione e circuitazione concertistica che l’Associazione sta realizzando in Sardegna nell’anno 2022 (la cui Direzione Artistica è a cura del maestro Ignazio Perra).

L’ingresso al concerto, che si terrà nel rispetto delle norme e disposizioni anticovid, sarà gratuito e potrà accedere esclusivamente il pubblico munito di green pass rafforzato.

Un doppio appuntamento concertistico è previsto con l’Associazione Culturale Musicale “Ennio Porrino” di Elmas che promuove e organizza il Concerto Vocale – Strumentale “TALES IN MUSIC – Musica e Parole per raccontare le tradizioni”, tenuto dal gruppo “Cantico dal Mare” (Manuela Ragusa: voce e strumenti tradizionali – Mario Pierno: chitarra).
Lunedì 6 settembre 2021 a Sant’Antioco (presso i Giardini del Museo Archeologico “Ferruccio Barreca”, con inizio alle ore 21.00) e martedì 7 settembre 2021 a Elmas (presso l’atrio del Palazzo Comunale, con inizio alle ore 21.00) verrà proposto un percorso fra musica e parole con suoni provenienti dalle nostre radici che uniscono terre diverse mediante l’esecuzione di un repertorio composto da brani appartenenti al repertorio tradizionale e popolare in lingua sarda, napoletana e siciliana.
I concerti sono promossi e attuati dall’Associazione Culturale Musicale “Ennio Porrino” di Elmas, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport), con la compartecipazione finanziaria della Scuola Civica di Musica “Don Tore Armeni” di Sant’Antioco e dell’Associazione Turistica Pro loco di Elmas e con la collaborazione dei comuni di Sant’Antioco e di Elmas, nell’ambito del progetto “Suoni e Voci per l’Isola” e della produzione, distribuzione e circuitazione concertistica che l’Associazione sta realizzando in Sardegna nell’anno 2021 (la cui direzione artistica è a cura del maestro Ignazio Perra).
L’ingresso ai concerti, che si terrà nel rispetto delle norme e disposizioni anticovid, sarà gratuito e sarà riservato esclusivamente al pubblico munito di green pass.

 

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La Casa di Suoni e Racconti si prepara ad affrontare una nuova edizione del programma TRA LE MUSICHE dietro il coordinamento del musicista e scrittore Andrea Congia. Il progetto artistico, giunto al suo quarto anno di vita, e costituito dalla Rassegna di Spettacolo tra Parola e Musica SIGNIFICANTE, dal Festival delle Musiche dei Mondi UCRONIE e dalla Rassegna di CineConcerti SINESTESIE, è il percorso attraverso cui la Casa di Suoni e Racconti sviluppa e perfeziona la propria prospettiva multiartistica incentrata sulla Musica concepita come amplificatore emotivo, espressivo, narrativo e sociale nei confronti delle altre Discipline (Letteratura, Teatro, Danza, Cinema, Arti Visive e altri Linguaggi).

Inoltre, al di là del suo cartellone principale, la Casa di Suoni e Racconti affronterà un 2020 molto intenso, ricco di nuove produzioni artistiche, nuovi progetti e appuntamenti nel territorio regionale, nazionale e internazionale, pertanto, con lo scopo di sostenere i suoi progetti, l’Associazione ha attivato anche una raccolta fondi sulla piattaforma online buonacausa.org e ha avviato una campagna di ricerca di collaboratori, rivolgendosi a chiunque voglia divenire un Operatore Culturale Multisciplinare nell’ambito dello Spettacolo dal Vivo.

SIGNIFICANTE – Giunta alla sua tredicesima edizione, la Rassegna di Spettacolo tra Parola e Musica, sarà dedicata anche quest’anno a una selezione di opere che, a vario titolo, rappresentano l’universo letterario della Sardegna. Dieci i titoli in scena di alcuni degli autori più rappresentativi del panorama letterario sardo: Giuseppe Dessì, Giulio Bechi, Emilio Lussu, Grazia Deledda, Sergio Atzeni, Marcello Fois, Tonino Oppes, Matteo Porru, Eliano Cau e Gianni Zanata. UMBRAS (titolo di questa edizione 2020) si svolgerà dal mese di gennaio al mese di Marzo 2020, debuttando ad Arbus e proseguendo il suo corso principalmente a Cagliari e, nei mesi successivi, in diverse location in Sardegna e nel territorio extra-isolano. Sul palco diversi interpreti: Pierpaolo Piludu, Anna Brotzu, Carlo Antonio Angioni, Federica Zucca, Anna Fronteddu, Daniele Monachella, Andrea Pisu, Manuela Ragusa, Daniela Vitellaro, Marco Secchi e Claudia Benaglio, insieme al chitarrista e compositore Andrea Congia.

UCRONIE – Il Festival delle Musiche dei Mondi si presenterà, come di consueto, come costruzione immaginifica che parte dalla Musica, collante sonoro per tutte le altre espressioni artistiche utilizzate per l’edificazione di nuove Realtà: Narrativa, Teatro, Danza, Arti Visive. Quasi degli specchi nei quali proiettare Immaginazione e Fantasia, al fine di poter comprendere meglio il Reale. Nel suo quarto anno di vita, in programma nel mese di luglio 2020, sarà evocato un mondo fantastico, Next Tenebrae, suddiviso in episodi in varie location, e inscenato da diversi attori e da un folto gruppo di figuranti (grandi e piccini), denominato Canovaccio Vivente, e dal corpo di ballo dei Darkdancers, che si muoveranno sulle sperimentazioni musicali dirette dal musicista e compositore Andrea Congia.

SINESTESIE – La quarta edizione della Rassegna di CineConcerti si porrà nuovamente l’obiettivo di portare il Cinema “quasi” sul Palcoscenico e la Musica “quasi” sullo Schermo. Tre i CineConcerti che saranno proposti, e che trarranno slancio dal linguaggio dei suoni e da quello delle Immagini in Movimento rappresentando ancora una volta una prospettiva di impegno per il dialogo tra le Arti, uno stimolo per una riflessione sul rapporto tra i sensi, sperimentando ancora una volta una fusione espressiva. Nel mese di Novembre 2020 a Cagliari verranno proposti tre lavori di interazione tra musica e immagine diretti da Andrea Congia (L’Ombra della Croce, Sepolcri di Mare e Corpi Celesti). La Rassegna si aprirà con il Convegno Ombre e Luci nel Cinema Sardo, mentre sarà la presentazione del Film Sorella Morte, produzione Casa di Suoni e Racconti, a chiudere il programma.

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«Il patrimonio etnomusicale e folkloristico della Sardegna vanta una varietà di espressioni ed un’originalità tali da renderci unici tra le realtà regionali italiane.»

Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Gianni Chessa, sottolineando l’importanza della presenza alla mostra/mercato “Artigiano in Fiera”, in programma alla fiera di Milano Rho da ieri al prossimo 8 dicembre, di un gruppo di artisti arrivati dalla Sardegna per offrire ai visitatori di “Spazio Sardegna” (1.800 metri quadrati con gli stand di 109 aziende) uno spaccato di questo patrimonio culturale isolano.

“È sufficiente pensare – ha aggiunto l’assessore Chessa – ai tanti tipi di danza, alla ricchezza e diversità dei costumi dei comuni sardi, alla varietà di strumenti musicali, oltre al ricco repertorio di canti tradizionali, profani e sacri, con il ‘Canto a tenore’ riconosciuto dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità.»

Il programma, organizzato dalla Fondazione Maria Carta di Siligo, propone alcune esibizioni di musica, ballo e canto: quattro appuntamenti giornalieri (alle ore 12, 15, 16 e 17), fino a domenica 8 dicembre, nell’area eventi dello ‘Spazio Sardegna’, preceduti dall’introduzione del giornalista Giacomo Serreli che illustra le caratteristiche del patrimonio etnomusicale isolano.

Protagonisti degli spettacoli, nel ballo, tre coppie proveniente da Siligo, Oristano e del gruppo folk ‘Su Masu’ di Elmas, accompagnate dalle launeddas di Andrea Pisu dall’organetto di Vanni Masala; nel canto, Manuela Ragusa accompagnata dalla chitarra di Mario Pierno; nella musica, oltre a Pisu e Masala, Mauro Fiore con la trunfa (lo scacciapensieri sardo), Paolo Tambaro con su sulittu (flauto a becco in canna) e Alberto Piludu al tamburello.

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Il NurArcheoFestival si fa ancora in due. La rassegna teatrale, organizzata dal Crogiuolo e diretta da Rita Atzeri, anche quest’anno ha messo in campo, in accordo con l’sssessorato regionale del Turismo, un festival nel festival, che dal 13 al 24 agosto coinvolgerà diversi comuni con meno di tremila abitanti: Laconi, Pau, Meana Sardo, Perdaxius, Barumini, Bitti, Allai, Villaperuccio.
Si parte con uno degli appuntamenti più attesi, “Canne al vento”, paesaggi sonori, una nuova produzione del Crogiuolo liberamente ispirata al romanzo di Grazia Deledda, pensata appositamente per i 10 anni del NurArcheoFestival, con protagonista Caterina Murino, voce recitante, testo e regia di Rita Atzeri, in scena lunedì 13 agosto, alle 22.00, al Menhir Museum – il Museo della statuaria preistorica in Sardegna – di Laconi (alle 21.30 si terrà la visita guidata al Museo). Caterina Murino sarà accompagnata dalle musiche originali di Francesco Medda – Arrogalla e dal coro composto dalla stessa Rita Atzeri e dalle attrici e cantanti Gisella Vacca, Manuela Ragusa, Alessandra Leo. L’anteprima nazionale dello spettacolo è stata presentata il 9 agosto al Teatro Romano di Nora, nell’ambito della Notte dei Poeti, raccogliendo applausi convinti di consenso e apprezzamento. 

“Canne al vento, paesaggi sonori” ha l’impianto dell’oratorio per voce recitante e coro ed è sospeso fra il tempo passato e quello moderno e contemporaneo. Alla voce narrante di una intensa Caterina Murino – l’attrice cagliaritana ha raggiunto con il cinema la notorietà internazionale – sono affidati gli estratti del romanzo della scrittrice nuorese premio Nobel, un fermo immagine su una Sardegna di un passato ormai remoto, che giunge a noi, oggi, grazie agli ambienti naturali, che si è riusciti a preservare e mantenere incontaminati. Una Sardegna arcaica, che i moderni viaggiatori ricercano quando sbarcano sulla nostra terra, affiancando spesso a questa immagine anche idee stereotipate sul “sardo” e sulla “sardità”: dal porceddu all’ospitalità ad ogni costo. Al coro delle quattro attrici e cantanti è affidato il compito di fare da contrappunto, attraverso la lettura di brani di autori come Francesco Masala e Marcello Fois, testimonianze, fatti di cronaca. Raccontando, dunque, la mutazione paesaggistica e antropologica che dalla Sardegna dei primi del Novecento ci conduce al duemiladiciotto, attraverso una storia di mancati riconoscimenti e falsi miti, passando attraverso il fallimento di due piani di rinascita, la fede nel nuovo Dio Petrolio, l’impianto dell’industria bellica (basi militari, Rwm di Domusnovas), i problemi dell’occupazione, il sogno di un’isola museo che rilancia la sua economia e vive di turismo, l’emigrazione dei nostri nonni e l’accoglienza dei migranti. A Francesco Medda Arrogalla il compito di creare una partitura sonora che riporti al tempo presente la Sardegna arcaica immortalata dalla Deledda, per affiancarla e fonderla con sonorità contemporanee.

“Canne al vento” è il romanzo che valse alla scrittrice nuorese il Premio Nobel per la letteratura nel 1926. Narra le vicende della famiglia Pintor: padre, madre e le quattro figlie (Ruth, Ester, Noemi e Lia) che abitano in un villaggio sardo, chiamato Galte. Si tratta di una famiglia di origine nobile, dove le donne si dedicano ai lavori domestici e sono costrette a sottostare alla volontà di un padre prepotente, che si preoccupa solo di mantenere il prestigio e la reputazione della sua famiglia agli occhi della comunità isolana. Insieme a loro il fedele servitore Efix, un uomo tormentato dal senso di colpa per un antico delitto. Solo Lia si ribella a questa condizione di mestizia malinconica, trasgredendo le regole imposte dal padre, Don Zame, che è descritto come un uomo cupo e violento, paragonato al diavolo. Lia decide quindi di fuggire dalla Sardegna e approda a Civitavecchia. Don Zame impazzisce per il disonore e tenta invano di inseguirla, rimanendo poi vittima di una misteriosa morte. L’apparizione di Giacinto, il figlio di Lia, porta, nel bene e nel male, nuova linfa nella vecchia casa (e agli intrecci della trama), suscitando reazioni contrastanti nelle zie. Poi tutto torna come prima. Il tempo ricomincia a scorrere con la lentezza consueta. Il senso di immobilità è scosso solo dalla morte di Efix e dal matrimonio di convenienza di Noemi con il ricco cugino don Pedru (in scena viene efficacemente riportato il significativo contrasto fra l’attitidu, il tradizionale canto funebre, per il servo e la festa di nozze).
La  fragilità umana – gli uomini e le donne sono visti come esseri fragili, piegati come canne al vento – l’amore, l’onore, la povertà, l’amara consapevolezza di un destino già segnato, sono alcuni fra i temi che emergono dalla lettura del testo. Sullo sfondo il paesaggio sardo, visto come un mondo senza tempo e pervaso da una sorta di mistero. La Deledda descrive l’amata Sardegna, soffermandosi da una parte sulla staticità delle antiche usanze e rilevandone dall’altra il rapido sviluppo industriale e tecnologico. E si diletta a scrivere sia in lingua italiana che in lingua sarda, utilizzando molto spesso termini dialettali.