22 November, 2024
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Sono aperte le iscrizioni alla ventinovesima edizione dei Seminari Jazz di Nuoro, appuntamento di rilievo nel panorama nazionale della didattica jazzistica, in programma nel consueto periodo estivo, dal 22 agosto al primo di settembre. L’iniziativa organizzata dall’Ente Musicale di Nuoro con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (assessorato della Cultura e assessorato swl Turismo), della Fondazione di Sardegna, del Comune di Nuoro e dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico, ricalca anche quest’anno la formula collaudatissima che prevede undici, intense giornate di studio e pratica del jazz sotto la guida del corpo docente già in cattedra nelle ultime tre edizioni; un team coordinato dal pianista Roberto Cipelli (subentrato a Paolo Fresu nel 2014 al timone del seminario) in cui si riconoscono esponenti di primo piano della scena jazzistica nazionale, ai quali sono affidate le lezioni di musica d’insieme e dei rispettivi strumenti o discipline: Emanuele Cisi (sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Dado Moroni (pianoforte), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Francesca Corrias (canto), Stefano Bagnoli (batteria), Max De Aloe (new entry dell’anno passato con il suo corso di armonica cromatica), Enrico Merlin (per il corso di storia del jazz), Salvatore Maltana (propedeutica) e Giovanni Agostino Frassetto (tecnica dell’improvvisazione), oltre allo stesso Roberto Cipelli (armonia).

Sarà invece un jazzista del calibro di Kenny Barron a tenere l’immancabile masterclass internazionale che caratterizza ogni edizione del seminario nuorese;: il pianista americano è atteso nel capoluogo barbaricino dal 26 al 30 agosto, mentre la consueta masterclass dedicata alla musica tradizionale sarda si focalizzerà stavolta sul canto a tenore attraverso la partecipazione dei Tenores di Bitti “Mialinu Pira”; le date sono ancora da stabilire così come quelle del corso per fonici e di quello riservato invece ai musicisti, condotti per il terzo anno consecutivo dall’ingegnere del suono Marti Jane Robertson.

L’iscrizione ai seminari, se effettuata entro il 30 aprile, costa 220 euro; dal primo maggio 280 euro. Fino al 30 aprile si pagano invece 150 euro per iscriversi solo alla masterclass di Kenny Barron; poi la quota sale a 180 euro. Per tutti gli iscritti sono previste anche quest’anno riduzioni sui biglietti e gli abbonamenti alla rassegna di concerti abbinata, come sempre, alle attività didattiche.

Iscrizioni aperte anche per la quattordicesima edizione dei Corsi invernali di jazz, collegamento ideale tra un’edizione e l’altra del seminario estivo, quest’anno in “formato ridotto” per ragioni di budget: due cicli di lezioni (invece dei più consueti cinque/sei appuntamenti distribuiti tra marzo e maggio) in programma il prossimo maggio alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” nel weekend di sabato 13 e domenica 14, e poi due settimane dopo, il 27 e il 28. In cattedra il consueto corpo docente che conta alcuni tra i migliori jazzisti sardi: Francesca Corrias (per le lezioni di canto), Massimo Carboni (sassofono), Giovanni Sanna Passino (tromba), Salvatore Spano (pianoforte),  Angelo Lazzeri (chitarra), Salvatore Maltana (contrabbasso e basso elettrico), Gianni Filindeu (batteria) e il responsabile artistico dei corsi, Giovanni Agostino Frassetto (teoria, arrangiamento, composizione e flauto le sue materie di insegnamento).

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Giornata numero sette al XXVIII Seminario Jazz, in pieno svolgimento a Nuoro da martedì scorso (e fino a venerdì prossimo, 2 settembre). Domani (lunedì 29) si comincia alle 9.00 del mattino con la terza e ultima “colazione jazz” a I Grani: protagonista del pianoforte solo nel locale in via Fratelli Bandiera, il cremonese Francesco Orio, vincitore del Premio internazionale “Giorgio Gaslini”, lo scorso ottobre.

Mentre proseguono le lezioni alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” (dove, tra l’altro, il sassofonista Joe Lovano completa la sua masterclass di tre giorni), il cartellone dei concerti propone in serata una nuova trasferta: dopo Orosei e Posada, l’appuntamento è stavolta a Onani, il piccolo borgo a una quarantina di chilometri da Nuoro, che ospita – alle 21.15, in piazza Funtana Manna (con ingresso gratuito) – l’electro jazz trio Connected del chitarrista Stefano Giordani con Juan Manuel Moretti al basso e ai sintetizzatori e Matteo Giordani alla batteria; una formazione che miscela con freschezza e personalità il sound della chitarra acustica e il beat tipico della musica elettronica, passando dalle sonorità mediterranee a quelle più underground proprie della scena jazzistica newyorkese.

Chitarrista e compositore nativo di Rovereto (1985), in Trentino Alto Adige, Stefano Giordani ha all’attivo due album in guitar solo, “L’ordine delle cose” e “Question Marks”, oltre a diversi singoli usciti in compilation. Classe 1980, Matteo Giordani è un batterista eclettico, nel mondo della musica fin dalla giovane età. Collabora con varie formazioni (3io, Mirko Pedrotti Quintet, Luca Poletti Trio, tra le altre) con cui ha inciso dischi e partecipato a diversi festival jazz. Nato nel 1975 a Buenos Aires, Juan Manuel Moretti conta invece collaborazioni con John Tejada, Dj Rocca, Kid Who, Peter Edison, Alexander Robotnick, Marco Dassi, Stefano Raffaelli, Alex Attias e Julian Sanza.

Due anticipazioni sulla giornata di martedì 30. In mattinata, alle 10.00, si rinnova per la tredicesima volta un evento divenuto abituale nella programmazione di Nuoro Jazz e dal significato particolare: il concerto nella Casa Circondariale di Badu ‘e Carros. Protagonista, questa volta, il duo formato da Marcella Carboni all’arpa e Max De Aloe all’armonica cromatica.

In serata, invece, riflettori puntati su Joe Lovano al Museo del Costume di Nuoro: reduce dalla sua masterclass dei giorni precedenti, il sassofonista statunitense è di scena dalle 21.15 con la cantante (e sua moglie) Judi Silvano in uno dei concerti più attesi del cartellone.

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Triple Point-1Marcella Carboni Max De Aloe (foto Roberto Cifarelli) 3m-1Roberto Cipelli (foto Daniele Franchi)-1

Giornata densa di impegni, oggi a Nuoro, per il XXVIII Seminario Jazz che ha preso il via questa mattina (martedì 23). Si parte già alle 9 del mattino con la “colazione jazz” a I Grani, il locale in via Fratelli Bandiera; protagonista en solitaire Roberto Cipelli, il pianista e compositore cremonese dal percorso artistico ultratrentennale sulla scena jazzistica italiana, nonché coordinatore da tre edizioni dei corsi nuoresi, di cui è docente fin dagli esordi.

Alla scuola civica di musica “Antonietta Chironi”, mentre le attività didattiche proseguono secondo gli orari consueti, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, con le lezioni strumentali e teoriche, le prove aperte di gruppo e le classi di musica d’insieme, il palinsesto propone alle 15.45 il primo dei “Quattro passi nel jazz” in compagnia del musicista e musicologo Enrico Merlin: si tratta di una serie di quattro conferenze, aperte al pubblico, sul tema del jazz come musica senza confini. Prossimi appuntamenti giovedì 25 e poi la settimana prossima, il 31 agosto e il primo settembre, sempre alla stessa ora.

In serata, doppio appuntamento al Museo del Costume con la rassegna di concerti che accompagna, come sempre, il Seminario jazz. Al centro dei riflettori nel primo set, con inizio alle 21.15, il progetto Pop Harp di Marcella Carboni e Mad De Aloe. Entrambi docenti dei corsi nuoresi, l’arpista sarda e l’armonicista lombardo hanno dato vita a questo sodalizio forse unico nel campo del jazz, incentrato su due strumenti non troppo usuali per questa musica, tanto meno in accoppiata. Tra brani originali e di autori che vanno da Astor Piazzolla ai Beatles, da Gabriel Fauré a Sting, da Irving Berlin ad Antonio Carlos Jobim, il loro album del 2013, “Pop Harp”, appunto, mostra come come l’arpa e l’armonica, così diversi per forma e storia, diventino malleabili, elastici e plasmabili nelle mani di due tra i loro maggiori interpreti nel jazz nazionale.

Il filo rosso che lega il Seminario jazz alla rassegna di concerti connota anche la seconda parte della serata, che vede infatti sul palco il gruppo Triple Point, formato dai migliori allievi della scorsa edizione dei corsi nuoresi: Daniela Pes (voce), Dora Scapolatempore (arpa), Paride Pignotti (chitarra), John Bramley (pianoforte), Filippo Mundula (contrabbasso) e Vito Cauli (subentrato ad Alessandro Ruocco alla batteria). Il sestetto, che si è già esibito a Nuoro lo scorso 30 aprile nell’ambito della Giornata internazionale del jazz e due settimane fa a Berchidda al festival Time in Jazz, propone un repertorio inedito che mira a calibrare le diverse estrazioni musicali dei suoi componenti, dal jazz alla classica, dai ritmi sud-americani al groove di nuova generazione black newyorkese.

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Seminari Nuoro Jazz 2015 - lezione (3)Seminari Nuoro Jazz 2015 - lezione Maria Pia De Vito e Huw Warren

Prima giornata di lezioni, oggi a Nuoro, per il XXVIII Seminario Jazz: allievi e docenti si trovano alle 10.00 alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina), per formare le classi e cominciare il percorso didattico che si completerà venerdì 2 settembre con il tradizionale saggio-concerto finale, quest’anno in programma a Oliena, il paese alle pendici del Monte Corrasi, a un decina di chilometri dal capoluogo barbaricino.

Sono centosette gli iscritti a questa edizione dei corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro e coordinati dal pianista Roberto Cipelli, da tre anni al timone del seminario ideato nel 1989 (e diretto per cinque lustri) da Paolo Fresu: in larga parte provengono dalla penisola (ma anche da Austria, Norvegia, Turchia, Egitto e Palestina), a conferma del consolidato apprezzamento dell’iniziativa nel panorama nazionale della didattica jazzistica.

A tenere lezioni, insieme allo stesso Cipelli, il corpo docente in cattedra dalle scorse due edizioni: ne fanno parte Emanuele Cisi (titolare della classe di sassofono), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (storia del jazz), Francesca Corrias (canto), Salvatore Maltana (propedeutica e musica d’insieme), Giovanni Agostino Frassetto (tecnica dell’improvvisazione), Fulvio Sigurtà (tromba e flicorno, subentrato nella passata edizione a Marco Tamburini, tragicamente scomparso pochi mesi prima dell’inizio del seminario) e il volto nuovo di questa edizione, Max De Aloe (per il corso di armonica cromatica). Altra “new entry” recentissima, Salvatore Spano, “in prestito” dai corsi invernali di Nuoro jazz per affiancare Dado Moroni nella classe di pianoforte, la più affollata, quest’anno, con ben ventuno iscritti.

La giornata tipo prevede lezioni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, concentrando nel pomeriggio, oltre alle classi strumentali e teoriche, le prove aperte di gruppo e le classi di musica d’insieme che prepareranno gli allievi al saggio finale. Ci sono poi le masterclass: quella internazionale tenuta da venerdì 26 a martedì 30 agosto dal sassofonista Joe Lovano, e quella dedicata invece alla musica tradizionale, curata quest’anno dalla cantante algherese Franca Masu, in programma mercoledì 31. Intanto, già domani (martedì 23, e fino a domenica 28) prende il via il corso per fonici dell’ingegnere del suono Marti Jane Robertson che, mercoledì 24 e giovedì 25, terrà anche quello riservato ai musicisti allievi del seminario.

Con l’avvio dei corsi entra nel vivo anche la rassegna di concerti che fa come sempre da pendant al seminario: domani (martedì 23) alle 21.15 si accendono microfoni e riflettori al Museo del Costume, palco principale dei concerti in programma a Nuoro. Di scena Maria Pia De Vito, uno dei capisaldi del corpo docente “storico” dei seminari nuoresi che tre estati fa ha passato il testimone a quello attuale. La cantante napoletana, tra le voci più rappresentative del jazz italiano d’oggi, ritorna nel capoluogo barbaricino in duo con il pianista gallese Huw Warren, col quale condivide da tempo una riuscita collaborazione testimoniata anche da dischi come “Dialektos” (2008) e “‘O pata pata” (2011). Attratta dalle infinite possibilità sonore della voce, Maria Pia De Vito si è distinta per la sua capacità di sperimentare tra canto classico, jazz, musica etnica, e per l’approfondito studio sulla vocalità. Entrata presto nel circuito del jazz italiano e internazionale, conta esperienze al fianco di artisti come John Taylor, Ralph Towner, Rita Marcotulli, Ernst Rejiseger, Paolo Fresu, Steve Swallow, Gianluigi Trovesi, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Joe Zawinul, Kenny Wheeler, Michael Brecker, Art Ensemble of Chicago, Nguyên Lê, Uri Caine, Miroslav Vitous, Bobby Previte, giusto per citarne alcuni. Più volte premiata come migliore cantante jazz italiana ai referendum delle riviste Musica Jazz e JazzIt, nel suo palmarès conta tra gli altri riconoscimenti un Grand prix du jazz dall’accademia Charles Cros, e il Prix du musicien européen de L’Académie du Jazz per Il disco del progetto “One Heart three voices” (2005).

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Tutto pronto, a Nuoro, per la ventottesima edizione del Seminario Jazz: domani prendono il via i corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro, appuntamento di primo piano nel panorama nazionale della didattica jazzistica. Lo testimoniano anche il numero e la provenienza degli iscritti: centosette gli allievi attesi all’apertura dei cancelli della Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina); trenta sono sardi, mentre tutti gli altri arrivano dalla penisola, ma anche da Austria, Norvegia, Turchia, Egitto e Palestina (un allievo frequenterà il seminario tramite una borsa di studio in collaborazione con il Conservatorio nazionale della Palestina).

La classe più numerosa, quest’anno, è quella di pianoforte, con 21 iscritti: un affollamento che ha reso necessaria la nomina di un secondo insegnante, Salvatore Spano, “in prestito” dai corsi invernali di jazz (tra marzo e giugno scorsi alla loro tredicesima edizione). Il pianista sardo andrà dunque ad affiancare le lezioni di Dado Moroni e degli altri jazzisti che compongono il corpo docente coordinato da Roberto Cipelli, da tre anni al timone del seminario ideato nel 1989 da Paolo Fresu (che l’ha diretto per cinque lustri) e dalla compianta Antonietta Chironi: Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (storia del jazz), Francesca Corrias (canto), Salvatore Maltana (propedeutica e musica d’insieme), Giovanni Agostino Frassetto (tecnica dell’improvvisazione), Fulvio Sigurtà (tromba e flicorno) e il volto nuovo di questa edizione. Max De Aloe (per il corso di armonica cromatica).

L’offerta didattica è come sempre impreziosita da una masterclass internazionale: protagonista quest’anno, come annunciato, il sassofonista statunitense Joe Lovano, in cattedra da venerdì 26 a martedì 30 agosto; sarà invece la cantante Franca Masu, voce della cultura e della lingua catalana ancora vive nella cittadina sarda di Alghero, a condurre – mercoledì 31 – la consueta master dedicata alla musica tradizionale. Da martedì 23 a domenica 28 ritorna poi l’ingegnere del suono americana (ma da tempo trapiantata in Italia) Marti Jane Robertson con il suo corso per fonici (titolo: “Il fonico nel jazz”) e, mercoledì 24 e giovedì 25, con quello dedicato ai soli allievi del seminario (“Parlare con il fonico”).

Come di consueto, al termine dei corsi verranno assegnate varie borse di studio. Una offre al migliore allievo di ogni classe di strumento l’iscrizione gratuita alla prossima edizione; la borsa “Billy Sechi” (dedicata al ricordo del batterista cagliaritano scomparso quasi undici anni fa) dà invece la possibilità di partecipare al seminario di Siena Jazz; i docenti dovranno anche scegliere un allievo da proporre come finalista al premio “Massimo Urbani” di Camerino e Urbisaglia, e uno da ciascuna classe per formare il gruppo che l’estate prossima avrà modo di esibirsi, oltre che a Nuoro, al festival Time in Jazz di Berchidda, rinnovando ancora una volta la collaborazione tra le due realtà jazzistiche sarde. 

  Seminari Nuoro Jazz 2015 - lezione (2m)The Daleths (m)

Nuoro Jazz 2015 - foto delle lezioni... e altro

Joe Lovano (ph. Jimmy Katz) 2m

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COMUNICATO STAMPA APPUNTAMENTO A LUGLIO_Pagina_2

E’ iniziata con la proiezione del film “Tutto Torna” alla presenza del regista Enrico Pitzianti la rassegna “Appuntamento a luglio”, promossa dalle associazioni Kolossoi, Su Estrai e Don Chisciotte, che animerà i due centri Sulcitani per tutto il mese di luglio, dall’8 al 31 e che prevede una mostra nelle sale della Casa Ibba a Giba ed una serie di proiezioni, presentazioni editoriali, reading e concerti ogni fine settimana alternandosi tra i due piccoli centri.

La rassegna prosegue domenica 10, dalle 19.30, con l’inaugurazione delle due mostre, la prima “Officina dei Sensi” con una serie di opere delle artiste Tiziana Martucci e Laura Saddi e la seconda, “Officina del Suono” con l’installazione sonora realizzata dal musicista Angelo Sesselego che per tutto il mese cercherà di coinvolgere i ragazzi dei due paesi nella realizzazione di un opera da far “suonare”. Alle 22.00 la giornata si concluderà con il concerto del gruppo jazz cagliaritano “Musica ex Machina”.

Il fine settimana successivo, sabato 16, il blues dei The Mojo Workers sbarcherà nella piazza San Giuseppe di Villarios mentre domenica 17 verrà presentato il volume “repertorio dei Matti della città di Cagliari” curato da Paolo Nori che avrà ospiti a Casa Ibba, a Giba, gli autori Nicola Muscas, Gianni Zanata. Carola Farci, Roberta Mele, Bachisio Bachis e Antonio Boggio.

Sabato 23 sempre a Casa Ibba verrà presentato il volume “Paranoie” edito dal cenacolo di Ares che verrà presentato da Igor Lampis e Ivo Murgia. A seguire uno spettacolo musicale con “Stravypaz, canzoni per il popolo. Da Brassens ai CCCP”.

Domenica 24, a Villarios, sarà il turno di “Londra Brucia! I Clash, il Punk e altre storie senza futuro” con Giacomo Casti alla voce narrante, Maurizio Pretta al Dubbing e Alberto Sanna alla chitarra, armonica e Batteria.

Venerdì 29, nel cortile di casa Ibba. ci sarà il reading “11° Comandamento. Testi e canzoni di Patti Smith” con Elena Pau alla voce, Marcella Carboni all’arpa e Gianluca Pischedda al violoncello.

Domenica 31, la rassegna si chiude con la proiezione del film “l’Arbitro”, alla presenza del regista Paolo Zucca.

La rassegna avrà un ingresso “quasi” libero come recita il materiale promozionale. Il senso è che al pubblico verrà chiesto di contribuire alla realizzazione della stessa con una libera offerta necessaria alla realizzazione di questa e delle altre iniziative delle associazioni proponenti.

 

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L’Ente musicale di Nuoro ripropone i corsi invernali di jazz e i seminari estivi, tra il 6 marzo e il primo weekend di giugno e dal 23 agosto al 2 settembre.

Nati nel 2003 come collegamento ideale tra un’edizione e l’altra del seminario estivo e per valorizzare i musicisti sardi, i corsi invernali – organizzati dall’assessorato dlla Cultura del Comune di Nuoro, dalla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” e dall’Ente musicale di Nuoro – si presentano quest’anno alla loro edizione numero tredici con un corpo docente ben collaudato e composto da volti noti del jazz isolano: Francesca Corrias terrà anche quest’anno le lezioni di canto, Massimo Carboni quelle di sassofono, mentre gli insegnamenti di tromba spettano a Giovanni Sanna Passino; la classe di chitarra è affidata ad Angelo Lazzeri, quella di contrabbasso e basso elettrico a Salvatore Maltana; completano l’organico il pianista Salvatore Spano, il batterista Gianni Filindeu, e il responsabile artistico dei corsi, Giovanni Agostino Frassetto: teoria, arrangiamento, composizione e flauto le sue discipline.

Il calendario delle lezioni prevede cinque appuntamenti: allievi e insegnanti si ritroveranno alla Scuola civica di musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina) per tre domeniche – il 6 marzo, il 10 e il 24 aprile – e due weekend: il penultimo di maggio (sabato 21 e domenica 22) e il primo fine settimana di giugno (il 4 e il 5).

Aperte anche le iscrizioni ai seminari estivi, che da martedì 23 agosto a venerdì 2 settembre tagliano il traguardo della loro ventottesima edizione. Ancora una volta, saranno undici giornate dense di impegni, tra lezioni teoriche e pratiche, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, sotto il coordinamento del pianista Roberto Cipelli (subentrato due anni fa a Paolo Fresu al timone del seminario) e l’insegnamento di jazzisti come Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba e flicorno), Dado Moroni (pianoforte), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (storia del jazz) e, ancora, Francesca Corrias (canto), Salvatore Maltana (musica d’insieme), Giovannio Agostino Frassetto (flauto, armonia di base e tecnica dell’improvvisazione).

La ventottesima edizione dei Seminari Nuoro Jazz e la tredicesima dei corsi invernali sono organizzate con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo), della Fondazione Banco di Sardegna, del Comune di Nuoro e dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico.

Seminario Nuoro Jazz 2014 - una lezione

Nuoro Jazz 2015 - foto delle lezioni... e altro

Nuoro Jazz 2015 – foto delle lezioni… e altro

Seminari Nuoro Jazz 2015 - lezione

 

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Miglior Nuovo Talento per il 2014 al referendum della rivista Musica Jazz, Elisabetta Antonini è la protagonista del concerto in programma questa sera a Nuoro per la rassegna che accompagna le undici giornate del 27° Seminario Jazz in corso sino a domenica nel capoluogo barbaricino.

La cantante romana, che dal 2005 al 2013 è stata docente proprio dell’iniziativa didattica organizzata dall’Ente Musicale di Nuoro presenta il progetto “The Beat Goes On”, il suo omaggio alla Beat Generation già consegnato con successo alle tracce dell’omonimo c pubblicato lo scorso autunno. Un concept album pensato sulle voci e le parole di poeti e scrittori beat come Jack Kerouac, Allen Ginsberg, William Burroughs e Gregory Corso; per ognuno di loro, la Antonini, autrice della maggior parte dei brani e della selezione dei testi, ha ricreato un mondo sonoro ad hoc, spaziando dal bebop al funk, dai colori della West Coast all’improvvisazione pura dell’avanguardia degli anni Sessanta, con inserti di registrazioni d’epoca delle voci degli stessi autori.

Come sul disco, così anche oggi sul palco dell’Auditorium dell’ISRE a partire dalle 21.00 (biglietto intero a dodici euro, ridotto a dieci), Elisabetta Antonini sarà affiancata da una formazione che riunisce alcuni nomi di primo piano della scena jazzistica italiana: Francesco Bearzatti al sax tenore e al clarinetto, il pianista cagliaritano Luca Mannutza, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Marcello Di Leonardo alla batteria.

Cantante e band leader, arrangiatrice e compositrice, Elisabetta Antonini ha studiato vocalità jazz e approfondito lo stile e il linguaggio jazzistico negli Stati Uniti e in Italia con figure di caratura internazionale. Prima artista italiana a firmare con la prestigiosa etichetta inglese Candid, ha all’attivo un’intensa attività concertistica che l’ha portata a collaborare con nomi come Paul McCandless, Kenny Wheeler, Paolo Damiani, Vassilis Tsabropoulos, Javier Girotto, Paolo Fresu. Attenta alla composizione e all’arrangiamento, ha messo a frutto la sua creatività in progetti raffinati e originali, come “The Beat Goes On”, appunto, ma anche nell’esplorazione di un jazz dal sapore cameristico con il trio Un Minuto Dopo, che divide con Alessandro Gwis, Gabriele Coen e il grande oboista degli Oregon Paul McCandless; oppure, ancora, nel duo Nuance con l’arpista cagliaritana Marcella Carboni, dove mette in luce alcune perle del jazz contemporaneo ridisegnandone i contorni, creando paesaggi sonori rarefatti, rilassati e profondamente delicati. La sua profonda conoscenza della tradizione jazzistica trova invece spazio in progetti come Urban Scraps, Women Next Door e In a New York Minute, in cui la song americana e i jazz tunes hard bop vengono riproposti nei colori accesi e nelle trame raffinate di arrangiamenti classici dal sound rotondo ed elegante.

Elisabetta Antonini (foto Paolo Soriani) m Elisabetta Antonini (foto Paolo Soriani) 2

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Cento iscritti, per circa la metà in arrivo dalla penisola (più uno dall’estero): conferma anche quest’anno un buon seguito di allievi il Seminario Jazz di Nuoro che giovedì ha aperto i battenti della sua ventisettesima edizione, la seconda con il coordinamento di Roberto Cipelli.

Domani (sabato 22), oltre alle lezioni di teoria e pratica del jazz in programma come sempre alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00), nella sala prove di Mousikè (in via Gramsci, 48) continua in mattinata (dalle 9.00 alle 13.00) la masterclass per fonici di Marti Jane Robertson; nel pomeriggio, l’ingegnere del suono americana sarà poi impegnata (dalle 15.00 alle 16.00) nella master dedicata invece ai musicisti, in questo caso alla Scuola Civica di Musica, dove è in agenda anche il secondo incontro con il musicista e storico della musica del Novecento Enrico Merlin e i suoi “Quattro passi nel jazz” (aperti al pubblico, con iscrizione a 10 euro, gratuita per i soci dell’Ente Musicale e gli abbonati al Festival Nuoro Jazz); tema del giorno: Frank Zappa, artista inafferrabile e senza confini.

In serata, alle 21, si accendono i riflettori all’auditorium “Giovanni Lilliu” dell’ISRE per il consueto appuntamento con la rassegna di concerti che accompagna le undici giornate del Seminario organizzato dall’Ente Musicale di Nuoro. Ma quello odierno non sarà un concerto come gli altri: “Peace”, questo il titolo, infatti, riunirà sul palco tutti i docenti dei corsi nuoresi per un affettuoso ricordo in musica dell’amico e collega Marco Tamburini, scomparso in un incidente in moto tre mesi fa, proprio alla vigilia del suo cinquantaseiesimo compleanno.

Nome di primissimo piano della scena jazzistica nazionale, il trombettista romagnolo (era nato a Cesena il 30 maggio 1959), l’anno scorso era subentrato a Paolo Fresu nella conduzione della classe di tromba dei Seminari nuoresi, dopo il “cambio della guardia” tra il vecchio e il nuovo corpo docente, conquistando allievi e compagni di lavoro con la sua vitalità e comunicativa. Questa sera Emanuele Cisi al sassofono tenore, Fulvio Sigurtà, alla tromba, Giovanni Agostino Frassetto al flauto, Cinzia Spata e Francesca Corrias al canto, Dado Moroni e Roberto Cipelli al pianoforte, Marcella Carboni all’arpa, Bebo Ferra e Enrico Merlin alla chitarra, Paolino Dalla Porta e Salvatore Maltana al contrabbasso, Stefano Bagnoli alla batteria, più Paolo Fresu alla tromba e al flicorno, gli renderanno omaggio avvicendandosi in vari organici – dai duo ai trii, in quartetto e in quintetto – sino a un momento finale che li vedrà tutti insieme in azione. Per comporre la scaletta, ognuno di loro ha scelto un brano che potesse in qualche modo rappresentare l’amico scomparso, ma non mancheranno pagine di musica scritte dallo stesso Tamburini, alcune delle quali furono anche utilizzate nella passata edizione dei Seminari nelle classi di musica d’insieme.

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Al via domani, giovedì 20 agosto, a Nuoro, la ventisettesima edizione del Seminario Jazz, la seconda con Roberto Cipelli come coordinatore, dopo venticinque sotto la guida di Paolo Fresu. I battenti della Scuola civica di musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina) si aprono alle 10 per la prima delle undici, intense giornate all’insegna della teoria e della pratica del jazz organizzate dall’Ente Musicale di Nuoro, che si chiuderanno domenica 30 con l’immancabile saggio-concerto finale.

Dopo la formazione delle classi, si va avanti fino alle 13.00 con le lezioni teoriche e strumentali; prove aperte di gruppo a partire dalle 15, poi musica d’insieme sino alle 19.00. In cattedra il nuovo corpo docente titolare dalla scorsa edizione, e formato da volti noti della scena jazzistica nazionale: Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Cinzia Spata e Francesca Corrias (canto), Dado Moroni (pianoforte), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (storia del jazz), Salvatore Maltana (musica d’insieme) e Giovanni Agostino Frassetto (flauto, armonia di base e tecnica dell’improvvisazione). Due nuovi docenti si avvicenderanno invece nella classe di tromba, Fulvio Sigurtà (fino a martedì 25) e Dino Rubino (da martedì 25 a domenica 30), con il compito di colmare il vuoto lasciato da Marco Tamburini, tragicamente scomparso lo scorso maggio.

Alle lezioni si aggiungeranno via via le masterclass che arricchiscono come sempre l’offerta didattica dei seminari nuoresi. Quella internazionale – in programma lunedì, martedì e mercoledì prossimi (24, 25 e 26 agosto) – si affida quest’anno al compositore, arrangiatore, pianista e fisarmonicista americano Gil Goldstein. Lunedì prende il via (per andare avanti fino a domenica 30) anche la masterclass di musica tradizionale sarda, che stavolta ha per protagonisti l’organetto diatonico e uno dei suoi più apprezzati interpreti, Totore Chessa.

Intanto, da questo venerdì (21 agosto) fino a martedì prossimo (25), si tiene la masterclass per fonici di Marti Jane Robertson, proposta in collaborazione con Mousikè Nuoro; si tratta di una novità assoluta per il seminario, così come l’altra master dedicata invece ai musicisti (titolo: “Parlare con il fonico“), che l’ingegnere del suono americana (ma da tempo trapiantata in Italia) terrà nei pomeriggi di venerdì e sabato (21 e 22 agosto).

Il jazz come linguaggio senza confini è infine il tema di quattro incontri con il musicista e storico della musica del Novecento Enrico Merlin: aperti al pubblico (iscrizione a 10 euro, gratuito per i soci dell’Ente Musicale e gli abbonati al Festival Nuoro Jazz), i “Quattro passi nel jazz” si terranno alla Scuola Civica di Musica questo venerdì e sabato (21 e 22), e poi giovedì e sabato della settimana prossima (27 e 29), sempre con inizio alle 15.45.

Con la prima giornata di lezioni prende il via anche la rassegna di concerti che come ogni anno fa da corollario spettacolare alle attività didattiche del seminario jazz. Dopo le due anteprime delle scorse sere al caffè “I Grani” con Enrico Merlin (lunedì) e con il duo clarinetto e contrabbasso di Matteo Pastorino e Salvatore Maltana (martedì), domani (giovedì 20) si entra nel vivo del cartellone con il trio del sassofonista Gavino Murgia, di scena all’auditorium “Giovanni Lilliu” dell’ISRE, quest’anno teatro principale dei concerti in programma nel capoluogo barbaricino, tutti con inizio alle 21.00.

Nuorese, Gavino Murgia, 44 anni, si è formato musicalmente anche grazie proprio ai Seminari fondati da Paolo Fresu prima di intraprendere un originale percorso di ricerca fra improvvisazione e tradizione sarda. Domani (giovedì 20) a Nuoro proporrà il repertorio del suo album più recente, L’ultima mattanza, con gli stessi musicisti che lo affiancano nel disco: i francesi Michele Godard, virtuoso della tuba e del serpentone, e il batterista Patrice Héral.

Venerdì, in serata, all’auditorium dell’ISRE, spazio invece al sestetto Jazz Express, formato dai migliori allievi della passata edizione del seminario, e poi al duo formato da Raffaele Casarano (sassofoni) e Mirko Signorile (pianoforte).

Ha un significato particolare, che va oltre quello strettamente musicale, il concerto che questo sabato (22 agosto) vedrà riuniti sul palco tutti i docenti del Seminario più un ospite del calibro di Paolo Fresu per ricordare un grande protagonista del jazz italiano: l’amico e collega Marco Tamburini, il trombettista scomparso pochi mesi fa alla vigilia del suo cinquantaseiesimo compleanno.

Per motivi tecnici, è rinviato a lunedì mattina (24 agosto) il concerto nella casa circondariale di Badu ‘e Carros del duo formato dal sassofonista Gavino Murgia e dal contrabbassista Salvatore Maltana che era invece previsto per questo venerdì mattina (21 agosto). Resta invariato l’orario di inizio: si comincia alle 11.

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