21 November, 2024
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Edizione numero trentadue per il premio “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909 – 1977), in programma dal 18 al 24 settembre a Villacidro, cittadina nella quale l’autore di “Paese d’ombre” (premio Strega nel 1972) aveva le sue radici.

Promosso e organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro col patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, del ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo e del Gal Linas Campidano, il premio ha registrato anche quest’anno un cospicuo numero di opere iscritte alle due sezioni in cui si articola, 227 di narrativa e 121 di poesia, con la consueta partecipazione delle principali case editrici nazionali.

Alberto Capitta con “L’ultima trasfigurazione di Ferdinand” (edito da Il Maestrale), Roberto Pazzi con “Lazzaro” (Bompiani) e Carmen Pellegrino con “Se mi tornassi questa sera accanto” (Giunti) per la narrativa; Maria Grazia Calandrone con “Gli scomparsi” (Lieto colle), Alberto Nessi con “Un sabato senza dolore” (Interlinea) e Daniele Piccini con “Regni” (Manni) per la poesia: sono questi i finalisti selezionati dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci.  

Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori nella cerimonia in programma il 23 settembre (dalle 18) nella piazza del Municipio di Villacidro. Cinquemila euro il premio per il primo classificato di ciascuna delle due sezioni (millecinquecento, invece, agli altri finalisti), oltre alla gratificazione di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del concorso letterario accanto a quello di scrittori come Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Giuseppe Lupo, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini e di poeti come Elio Pecora, Patrizia Cavalli, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar e Milo De Angelis, tra i vincitori delle precedenti trentuno edizioni del Dessì.

Nel corso della stessa cerimonia – che, novità di quest’anno, si sposta dalla consueta collocazione domenicale al sabato – verranno conferiti anche altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo viene assegnato a una personalità di spicco della vita pubblica o culturale nazionale: nel suo albo d’oro compaiono così scrittori, intellettuali, giornalisti e personaggi dello spettacolo come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti. Dopo l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis, vincitore un anno fa, il Premio speciale della Giuria stavolta va al filosofo Remo Bodei.

Novità assoluta della scorsa edizione del Dessì, il Premio Speciale Fondazione di Sardegna in questa seconda occasione viene assegnato al critico letterari Carlo Ossola e Massimo Bray, direttore dell’Enciclopedia Treccani e presidente del Salone Internazionale del Libro (nonché ex ministro per i Beni, le Attività culturali e il Turismo del governo Letta).

 

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Tra le varie attività supportate dalla Camera di Commercio di Nuoro vi è il rinomato Festival Letterario “L’Isola delle Storie”, che si tiene a Gavoi tra la fine di giugno e i primi giorni di luglio ed è considerato uno dei più interessanti ed originali eventi nel panorama di approfondimento culturale a livello internazionale. Nato nel 2004 grazie all’idea di un gruppo di scrittori sardi tra cui il nuorese Marcello Fois, il Festival è uno tra i più suggestivi appuntamenti letterari della Penisola, con la costante presenza di autori ed artisti provenienti da tutta Europa. In veste di sponsor istituzionale della manifestazione la Camera di Commercio di Nuoro conferma il proprio contributo per l’edizione dell’anno 2017, nell’ottica di una continua e crescente promozione del territorio nuorese, delle sue risorse e del suo patrimonio artistico-culturale. La Camera di Commercio di Nuoro è il secondo sostenitore finanziario dell’iniziativa dopo la Regione Sardegna.

«Nonostante l’incertezza sul futuro del nostro Ente, confidiamo di poter conservare l’autonomia della Camera di Commercio di Nuoro – dichiara il presidente Agostino Cicalò -, autonomia che ci consente di poter continuare a sostenere economicamente un evento così importante come il Festival Letterario “L’Isola delle Storie” di Gavoi, non solo per la sua capacità di produrre ricadute economiche tangibili sul nostro territorio ma anche perché siamo profondamente convinti che nella nostra Provincia, lo sviluppo economico può e deve porre le sue basi sullo sviluppo culturale.»

Marcello Fois, presidente dell’Associazione culturale “L’Isola delle Storie” che da 14 anni organizza il Festival, sottolinea che «La Camera di Commercio di Nuoro non è un’Istituzione che possa subire accorpamenti. E’ uno dei punti focali di sopravvivenza di un’area che sta subendo uno spopolamento di persone e di senso. Quel territorio più che di una gomma da cancellare avrebbe bisogno di un evidenziatore istituzionale. Mi appello ai politici e intellettuali nuoresi, trasversalmente perché comprendano e amplifichino la portata storica, culturale ed economica del territorio che sono stati chiamati a rappresentare e da cui provengono. Se contribuiremo a ribadire il senso storico, economico, culturale di questa porzione sofferente di Sardegna, daremo ai suoi abitanti molti motivi per restarvi».

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Quattro appuntamenti per avvicinare la cultura alle periferie e costruire nuove occasioni per la fruizione della letteratura, anche attraverso lo strumento dell’audiolibro. È questo l’obiettivo del progetto “Voci del passato”, promosso a Cagliari dal festival Leggendo Metropolitano in collaborazione con Orientare, la Mem – Mediateca del Mediterraneo e l’Aes – Associazione Editori Sardi.

Nella Grotta della Vipera, l’antico sepolcro romano di Attilia Pomptilla nel cuore del quartiere di Sant’Avendrace, verranno diffusi i suoni e le voci contenuti in quattro audiolibri, ispirati al tema della nona edizione del Festival Leggendo Metropolitano, “Tra la memoria e l’oblio”. Il biglietto di ingresso alla Grotta della Vipera è di 1 euro (gratis per bambini fino ai sei anni, portatori di handicap e accompagnatori).

L’iniziativa vuole in questo modo creare una nuova occasione di diffusione della cultura in quei contesti cittadini che troppo spesso ne restano esclusi, e al contempo agevolarne la fruizione a beneficio di chi – per motivi anagrafici o di disabilità permanente o temporanea – tende ad autoescludersi da tante occasioni pubbliche.

“Voci dal passato” parte sabato 20 maggio alle ore 16.00 con l’audiolibro della Cuec “Tempus”, con la voce del suo autore Giulio Angioni e le musiche di Marco Angioni, per un appuntamento che vuole essere un tributo al grande scrittore recentemente scomparso.

La rassegna “Voci dal passato” proseguirà sabato 27 maggio, sempre alle ore 16.00, con la poesia civile sarda di “Suono di pietra” recitata dall’attore Mario Faticoni, in un audiolibro pubblicato da Condaghes nella collana “Carta e musica”.

La voce narrante di Paolo Poli risuonerà invece nell’antico monumento romano sabato 3 giugno. L’attore  infatti il protagonista dell’audiolibro “Storia di un gatto” di Enrico Costa, pubblicato da Mediando.

L’ultimo appuntamento con “Voci dal passato” rientrerà nel programma del Festival Leggendo Metropolitano. Da giovedì 8 sabato a 10 giugno, sempre alle ore 16.00 e sempre nella Grotta della Vipera, protagonista dell’ultimo appuntamento dell’iniziativa sarà il capolavoro di Emilio Lussu “Un anno sull’altipiano”, letto da sessanta nomi della letteratura e dello spettacolo (da Marcello Fois a Neri Marcorè, da Massimo Carlotto a Fabrizio Falco), in un’opera orchestrata da Daniele Monachella, che dà voce al personaggio principale.

Giulio Angioni.

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Paolo Fresu presenterà il 22 marzo a Bologna, nella Sala “Luca Savonuzzi” di Palazzo d’Accursio, la sede del Municipio in piazza Maggiore, il 31° Festival “Time in Jazz”, in programma a Berchidda dall’8 al 16 agosto 2017.

Interverranno all’incontro con i giornalisti, con il direttore artistico Paolo Fresu, l’assessore della cultura del Comune di Bologna Bruna Gambarelli e Pierluigi Stefanini, presidente del Gruppo Unipol, tra i principali sponsor del festival di Berchidda.

La conferenza stampa introdurrà anche l’evento in programma giovedì 23 marzo all’Unipol Auditorium di via Stalingrado 37, il primo di un trittico di incontri e presentazioni che toccheranno poi Roma (il 24 marzo) e Milano (il 28), per raccontare la “storia” di Time in Jazz e parlare dell’importanza della cultura e del segreto della longevità di questo festival.

L’evento, patrocinato dal comune di Bologna, si aprirà alle 20.00, con una conferenza sui trent’anni di Time in Jazz: insieme a Paolo Fresu, è prevista la partecipazione del ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, del presidente delle Regioni d’Europa Stefano Bonaccini, di una rappresentanza istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna, del sindaco di Bologna Virginio Merola, del sindaco di Berchidda Andrea Nieddu, dell’assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti, di Pierluigi Stefanini, presidente del Gruppo Unipol, di Gianpiero Calzolari, presidente del Gruppo Granarolo, altro sponsor di primo piano del festival, dello scrittore Marcello Fois e del regista Gianfranco Cabiddu, responsabile della sezione cinema di Time in Jazz. Conduce la giornalista Federica Galli. Finale di serata in musica con Paolo Fresu in duo con il bandoneonista Daniele di Bonaventura, un sodalizio artistico tra i più interessanti nella vasta produzione musicale del trombettista sardo. Il concerto è aperto gratuitamente al pubblico fino a esaurimento posti.

Dopo Bologna, il racconto di Time in Jazz prosegue venerdì 24 facendo tappa a Roma: dalle 19.30, nella Sala Ospiti dell’Auditorium Parco della Musica, Paolo Fresu e ancora Gianfranco Cabiddu conversano sul festival insieme al giornalista musicale Luigi Onori. L’incontro precede un concerto, presentato dalla Fondazione Musica per Roma, del Devil Quartet, collaudatissima formazione attiva da oltre un decennio, che vede accanto a Paolo Fresu (tromba, flicorno, effetti), Bebo Ferra alla chitarra, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria: sul palco della Sala Sinopoli a partire dalle 21.00 (biglietti a 20 e 25 euro).

L’ultimo appuntamento, martedì 28 marzo, è a Milano: in collaborazione con la Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado”, all’Auditorium Lattuada (in corso di Porta Vigentina, 15), Paolo Fresu completa il suo racconto del festival che ha ideato e fondato nel 1988 nella sua Berchidda, in compagnia di un’altra firma nota del giornalismo e della critica musicale: Enzo Gentile. A seguire, un incontro informale del trombettista sardo con gli studenti della Scuola di Musica “Claudio Abbado” e in particolare dei Civici Corsi di Jazz.

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Primo atto ufficiale per il trentaduesimo premio “Giuseppe Dessì”: è online, infatti, il bando di partecipazione alla nuova edizione del concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909 – 1977), in programma quest’anno dal 18 al 24 settembre a Villacidro, dove l’autore del romanzo “Paese d’ombre” (premio Strega nel 1972) aveva le sue radici.

Sono due, come sempre, le sezioni letterarie previste nel concorso: Narrativa e Poesia. In base al regolamento, consultabile nel sito della Fondazione Dessì (www.fondazionedessi.it), che promuove e organizza l’iniziativa, possono partecipare opere in lingua italiana pubblicate dopo il 31 gennaio 2016. I volumi (in undici copie) devono essere spediti, entro e non oltre il prossimo 20 giugno, alla segreteria del premio presso la sede della Fondazione Giuseppe Dessì, via Roma n. 65 – 09039 Villacidro (VS).

Fra tutte le opere pervenute (l’anno scorso hanno partecipato alla selezione 345 volumi, 212 per la sezione narrativa e 133 per la poesia) saranno individuati tre finalisti per ogni sezione dalla giuria presieduta da Anna Dolfi (professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze e tra i più autorevoli studiosi dell’opera di Giuseppe Dessì) e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci.

Dalle terne dei finalisti la giuria dovrà quindi eleggere i vincitori delle due sezioni, che saranno annunciati e premiati domenica 24 settembre a Villacidro, nella serata conclusiva della settimana di appuntamenti culturali e di spettacolo che, come di consueto, farà da cornice al concorso letterario. La dotazione del premio è di cinquemila euro per ciascun vincitore, mentre 1.5oo euro andranno agli altri finalisti.

Alle due sezioni strettamente letterarie del concorso (che nel suo albo d’oro annovera scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini e poeti come Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis) si affiancano anche quest’anno altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo, che “la Giuria si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario” (come recita il regolamento), negli anni passati è stato assegnato a figure di spicco della cultura o della società italiana del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis. Istituito lo scorso anno, il secondo viene invece conferito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna «ad un personaggio del panorama culturale, artistico e/o musicale quale riconoscimento per l’attività svolta nell’annualità di riferimento».

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Giuseppe Dessì - Roma nello studioPremio Dessì 2013 - Cerimonia premiazioni (2) (foto Mariano Casti)

Serata clou, oggi a Villacidro, per il Premio “Giuseppe Dessì”: la consueta cerimonia di presentazione e premiazione dei vincitori, in programma a partire dalle 18.00 nella Palestra in via Stazione, suggella l’edizione numero trentuno del concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977), che nella cittadina campidanese, a una cinquantina di chilometri da Cagliari, aveva le sue radici.

Come di consueto, e come da regolamento, sono tre i finalisti per ciascuna delle due sezioni in cui si articola il premio: in lizza per la Narrativa Emanuela E. Abbadessa con Fiammetta (Rizzoli), Edgardo Franzosini con Questa vita tuttavia mi pesa molto(Adelphi) e Christian Mannu con Maria di Isili (Giunti); a contendersi la palma della vittoria per la Poesia, invece, Milo De Angelis con Incontri e agguati (Mondadori), Vivian Lamarque con Madre d’inverno (Mondadori) e Franco Marcoaldi con Il mondo sia lodato (Einaudi).

Le due terne di finalisti sono state selezionate tra i 212 titoli pervenuti per la sezione Narrativa e i 133 per la Poesia, dalla giuria di esperti cui ora spetterà anche il compito di emettere i verdetti finali: fanno parte della commissione giudicatrice, presieduta da Anna Dolfi (tra i più autorevoli studiosi dell’opera di Giuseppe Dessì), Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Giuseppe Lupo e l’ex presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi, di recente avvicendato nella carica da Paolo Lusci.

I vincitori delle due sezioni letterarie andranno a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio: un elenco che annovera scrittori del calibro di Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Giuseppe Lupo, Antonio Pascale, Maurizio Torchio e poeti come Elio Pecora, Patrizia Cavalli, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati e Mariagiorgia Ulbar.

Oltre al prestigioso riconoscimento, i vincitori si aggiudicheranno ciascuno cinquemila euro; 1.500 euro andranno invece agli altri finalisti.

Nel corso della cerimonia verranno incoronati anche i vincitori dei due riconoscimenti speciali che affiancano quelli più strettamente letterari. Come già annunciato, il Premio Speciale della Giuria (assegnato a personalità di spicco della vita pubblica o culturale nazionale, nel suo albo d’oro conta i nomi di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo e Piera Degli Esposti) va a uno degli intellettuali più impegnati del panorama culturale italiano: l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis; un maestro del giornalismo sardo, Giacomo Mameli, e uno dei gruppi più rappresentativi della tradizione musicale isolana, il Coro di Neoneli, sono invece i vincitori del Premio Speciale “Fondazione di Sardegna”, novità di questa edizione, attribuito dalla Fondazione Dessì in collaborazione con l’omonima fondazione bancaria.

Affidata anche quest’anno alla conduzione della giornalista Natascha Lusenti, la cerimonia, che verrà trasmessa in diretta dall’emittente televisiva Videolina, sarà arricchita dagli intermezzi musicali del gruppo Sikitikis (Alessandro Spedicati “Diablo”: voce; Gianmarco Diana “Jimi”: basso e cori; Enrico Trudu “Zico”: tastiere; Sergio Lasi “Lazy”: batteria) e della cantautrice Chiara Effe, e da letture degli attori Jacopo Cullin, Rita Atzeri e Cristina Maccioni. 

In mattinata, intanto, a far da preludio alla cerimonia, torna l’immancabile appuntamento con “Quelli che il Premio…”: giurati e autori finalisti, con la conduzione del giornalista Gianni Zanata, incontrano il pubblico alle 10.30 al Mulino Cadoni.

In serata, invece, sipario finale alle 22.30 in piazza Lavatoio, con “Setterane e tutti i gradi di un passaggio”, spettacolo “multidisciplinare e multisensoriale” di Alessio Ninu. Basato su testi tratti dal racconto “Setterane” (1999) e dal libro “Tutti i gradi di un passaggio” (2005) dello stesso Ninu, che firma anche le musiche e la regia, vede in scena l’eclettico artista sardo insieme a Chiara Maccioni e Eleonora Alice Ninu, con Alessio De Vita al violino, Enrico Piredda alla chitarra classica e Alessandro Atzori alle percussioni.

L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero e gratuito.

 

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Fervono i preparativi in vista della trentunesima edizione del Premio “Giuseppe Dessì”: da lunedì 19 a domenica 25 settembre si rinnova l’appuntamento annuale a Villacidro con il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo1909-1977), che nella cittadina a cinquanta chilometri da Cagliari visse durante l’infanzia e l’adolescenza e da cui trasse poi ispirazione per tante pagine della sua produzione letteraria (su tutte, quelle del romanzo “Paese d’ombre”, con cui vinse il Premio Strega nel 1972).  

Sette giornate dense di appuntamenti che culmineranno, domenica 25, nella cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori delle due sezioni letterarie, Narrativa e Poesia, in cui si articola il concorso. La serata finale incoronerà anche i vincitori di altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria e il nuovo Premio Speciale “Fondazione di Sardegna”, attribuito dalla Fondazione Dessì in collaborazione con l’omonima fondazione bancaria.

I finalisti sono: Emanuela E. Abbadessa, Edgardo Franzosini, Cristian Mannu per la Narrativa; Vivian Lamarque, Milo De Angelis, Franco Marcoaldi per la sezione Poesia.

Considerevole, anche quest’anno, il livello di adesione al concorso da parte delle più rappresentative case editrici nazionali, con 345 volumi giunti alla segreteria del premio entro la scadenza del bando, lo scorso 20 giugno.

Le due terne di finalisti sono state selezionate – tra i 212 titoli pervenuti per la sezione Narrativa e i 123 per la Poesia – dalla giuria di esperti presieduta da Anna Dolfi (professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze, socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra i più autorevoli studiosi dell’opera di Giuseppe Dessì) e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Giuseppe Lupo e dall’ex presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi, alla cui carica si è avvicendato nelle scorse settimane Paolo Lusci.

Per la sezione Narrativa si contendono il premio Emanuela E. Abbadessa con Fiammetta (Rizzoli), Edgardo Franzosini con Questa vita tuttavia mi pesa molto(Adelphi) e Cristian Mannu con Maria di Isili (Giunti).

Sono invece in gara per la Poesia Vivian Lamarque con Madre d’inverno (Mondadori), Milo De Angelis con “Incontri e agguati (Mondadori) e Franco Marcoaldi con “Il mondo sia lodato (Einaudi).

I vincitori delle due sezioni letterarie, che verranno proclamati domenica 25, andranno a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio: un elenco lungo trenta edizioni, che annovera scrittori del calibro di Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Giuseppe Lupo, Antonio Pascale, Maurizio Torchio e poeti come Elio Pecora, Patrizia Cavalli, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati e Mariagiorgia Ulbar. 

Oltre al prestigioso riconoscimento, i primi due classificati si aggiudicheranno ciascuno cinquemila euro; la dotazione economica del premio per ogni finalista è invece di 1.500 euro. 

 A Salvatore Settis il Premio Speciale della Giuria; a Giacomo Mameli e al Coro di Neoneli il Premio Speciale “Fondazione di Sardegna”.

Viene invece assegnato a una personalità di spicco della vita pubblica o culturale nazionale il Premio Speciale della Giuria (anch’esso di cinquemila euro), che nelle precedenti occasioni è andato a scrittori, intellettuali, giornalisti, scienziati e personaggi dello spettacolo come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo e Piera Degli Esposti. Dopo la grande attrice bolognese, incoronata nell’ultima edizione, quest’anno la giuria conferisce gli onori a uno degli intellettuali più impegnati del panorama culturale italiano: l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis.

Una novità assoluta è il Premio Speciale “Fondazione di Sardegna”, un riconoscimento che per il suo esordio va a un maestro del giornalismo sardo, Giacomo Mameli, e a uno dei gruppi più rappresentativi della tradizione musicale isolana come il Coro di Neoneli.  

I sei finalisti delle sezioni letterarie, con Salvatore Settis, Giacomo Mameli e il Coro di Neoneli, saranno al centro della serata di domenica 25, nella quale verranno proclamati i vincitori e consegnati i premi. Affidata anche quest’anno alla conduzione della giornalista televisiva Natascha Lusenti, la cerimonia, in programma a partire dalle 18.30 in Piazza Municipio, sarà arricchita dagli intermezzi musicali del gruppo Sikitikis e della cantautrice Chiara Effe, e da letture degli attori Jacopo Cullin, Rita Atzeri e Cristina Maccioni.

Da lunedì 19 sette giornate con incontri, presentazioni editoriali, laboratori didattici, spettacoli e musica.

Il cartellone si presenta sotto l’insegna “Cercatori di meraviglie”, titolo preso in prestito da un progetto di formazione per insegnanti delle scuole materne, elementari e medie, finalizzato alla promozione della lettura tra i bambini e gli adolescenti, varato lo scorso inverno dalla Fondazione Dessì in collaborazione con il festival della Letteratura per l’infanzia BaB – Bimbi a Bordo organizzato dall’associazione culturale InCoro di Guspini. Un titolo che in questo caso vale come invito alla curiosità e alla scoperta delle tante e stimolanti proposte della settimana villacidrese.

Si comincia lunedì 19 settembre all’auditorium Santa Barbara, dove alle 17.00 si proietta “Vinti ma non convinti”, un docufilm dedicato alla figura di uno dei massimi studiosi della cultura e della lingua sarda: il poeta e scrittore Francesco Masala (noto Cicitu), nato nel 1916 e scomparso nove anni fa. Intervengono il regista Marco Gallus, il giornalista Paolo Pillonca, la poetessa Anna Cristina Serra, il figlio dell’intellettuale logudorese, Ugo Masala, e l’assessore alla Cultura del comune di Villacidro, Giovanni Spano.

Alle 18.30 ci si trasferisce al Mulino Cadoni per l’inaugurazione della mostra “Meravigliose complessità” di Roberto Innocenti. Classe 1940, il disegnatore toscano ha illustrato libri tradotti in una ventina di lingue e vanta un ricco palmarès di riconoscimenti ricevuti in diversi paesi, dall’Italia alla Slovacchia, dalla Germania agli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Spagna.

Alle 19.00 si inaugura il “salotto letterario” del premio in piazza Zampillo con un incontro con Nicoletta Sipos. La giornalista e scrittrice ungherese, italiana d’adozione, presenta il suo libro, fresco di stampa per Garzanti, “La promessa del tramonto, un romanzo sviluppato nella cornice del suo paese natale, negli anni Cinquanta del secolo scorso, sotto la dittatura del regime stalinista.

Alle 20.00 si rimane in piazza Zampillo per la presentazione di un altro romanzo, “A Tor Bella Monaca non piove mai” (Bookme), esordio letterario dell’attore Marco Bocci: storie di rabbia e di vita ambientate nei casermoni della periferia più aspra e degradata di Roma. Partecipa all’incontro un altro attore, Giacomo Casti.

Musica, teatro, danza, pittura e cinema sono gli ingredienti di “Setterane e tutti i gradi di un passaggio”, lo spettacolo di Alessio Ninu in programma in chiusura della serata, alle 22.30 in piazza Lavatoio. Accompagnano in scena l’autore e regista sardo Chiara Maccioni, Alessio De Vita, Enrico Piredda, Alessandro Atzori e Eleonora Alice Ninu.

Tre gli appuntamenti in scaletta per la giornata di martedì 20. Si comincia in piazza Zampillo con due presentazioni letterarie. Alle 18, prima uscita assoluta del fumetto “Dimonios – La leggenda della Brigata Sassari” (edizioni Grafiche Ghiani), realizzato dal Centro internazionale del fumetto di Cagliari e ispirato alla novella di Giuseppe Dessì “La Trincea” (da cui lo scrittore trasse poi il soggetto dell’omonimo sceneggiato televisivo del 1961), che narra di un episodio della Prima Guerra Mondiale che vide protagonista la Brigata Sassari. Partecipano all’incontro l’autore della sceneggiatura Bepi Vigna, il disegnatore Gildo Atzori, il tenente colonnello della Brigata Sassari Pasquale Orecchioni e il semiologo Franciscu Sedda che ragionerà sul ruolo della Brigata Sassari nell’immaginario dei sardi. L’appuntamento rientra nel cartellone della settima edizione di Nues, il festival dedicato ai fumetti e ai cartoni del Mediterraneo in programma prossimamente a Cagliari e Norbello.

Alle 19.00 è poi la volta dello scrittore portoghese Pedro Chagas Freitas che presenta, a colloquio con la giornalista Teresa Piredda, “Prometto di perdere” (Garzanti), il seguito (nelle librerie dal 15 settembre) di “Prometto di sbagliare, che ha dominato le classifiche italiane per mesi.  

Il terzo atto della serata è alle 21.30, a Casa Dessì, oggi sede dell’omonima Fondazione, che fu dimora di famiglia dell’autore di “Paese d’Ombre”. Qui, nel reading musicale “ControCantyi – L’opera buffa alla censura”, è di scena lo scrittore e giornalista Carlo Lucarelli con Marco Caronna alla voce, chitarra e percussioni, nonché regista dello spettacolo, e Alessandro Nidi al pianoforte, che cura la direzione musicale: un viaggio semiserio tra le musiche che hanno osato lo sberleffo al regime, nel quale fa comparsa la voce fuori campo di Moni Ovadia.

Nutrito il programma della terza giornata, mercoledì 21. Si parte già in mattinata, alle 10.00, al Mulino Cadoni, con il primo incontro di un laboratorio per gli alunni delle scuole condotto da David Conati, autore, compositore ed esperto di scrittura creativa e teatro per i bambini. L’iniziativa per i più piccoli si articola in altre due sessioni, tutte al Mulino Cadoni, in programma l’indomani (giovedì 23) e venerdì 24 alla stessa ora.

Nel pomeriggio due appuntamenti letterari in piazza Zampillo. Alle 18.00 fa il suo ingresso al Premio Dessì Andrea Chimenti Intervistato dal giornalista Gianni Zanata, il cantautore emiliano racconta la sua ultratrentennale carriera, cominciata nel 1983 con i Moda, gruppo di primo piano della scena new wave italiana dell’epoca.

Alle 19.00 spazio alla scrittrice spagnola Clara Sànchez e il suo nuovo libro “Lo stupore di una notte di luce (Garzanti), il seguito di uno dei romanzi più popolari e di successo degli ultimi tempi, “Il profumo delle foglie di limone”: un milione di copie vendute solo in Italia e ancora in classifica a cinque anni dall’uscita. Partecipano all’incontro Cristina Caboni e Stefania Piras.

In piazza Lavatoio, alle 21.30, è quindi la volta di John De Leo & La Grande Abarasse Orchestra. Il poliedrico cantante, compositore e performer romagnolo presenta dal vivo “Il Grande Abarasse”, un concept album ambientato in un ipotetico condominio dove ogni brano corrisponde a uno dei suoi appartamenti.

Tris di appuntamenti per la serata di giovedì 23 (mentre non si terrà più l’incontro inizialmente previsto con Cristiano De André, che la settimana scorsa ha dovuto annullare questo e altri impegni per via di un intervento alle corde vocali). Due sono in piazza Zampillo con altrettanti scrittori. Il primo è alle 18.00 con il critico letterario e saggista Filippo La Porta che presenta Indaffarati (Bompiani), un saggio in cui affronta l’attualità e racconta le nuove generazioni che leggono poco, appaiono smemorate, fanno troppe cose simultaneamente e sono meno abili a manipolare la lingua, però chiedono alle idee di incarnarsi in pratiche di vita.

Alle 19, l’autrice palermitana Carmela Scotti, intervistata dalla giornalista Egidiangela Sechi, presenta “L’imperfetta, il suo romanzo d’esordio, finalista al Premio Calvino: narra la storia della sedicenne Catena, una ragazza coraggiosa e troppo sola, che è dovuta crescere troppo in fretta, ma che può ancora amare di un amore forte come il vento.

Salta invece l’incontro inizialmente previsto con Cristiano De André.

Ultimo capitolo della serata è, come di consueto, a Casa Dessì. Alle 21.30 torna alla ribalta Andrea Chimenti, stavolta per esibirsi alla voce e al pianoforte, insieme a Francesco Chimenti al violoncello, chitarra e pianoforte, in “Il porto sepolto”, un reading di liriche di Ungaretti trasportate nella forma canzone. Alle poesie cantate il duo di musicisti affianca la lettura di passi tratti da “La Confessione” di Lev Tolstoj, da “Il Libro” di Giovanni Pascoli, e da “Il Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati.

La giornata di venerdì 24 prende il via la mattina alle 10.30 al Liceo Piga con la scrittrice e giornalista Annarita Briganti che, con l’intervento di Giannina Orrù, presenta il suo nuovo romanzo, “L’amore è una favola” (Cairo editore); protagonista è Gioia Lieve, che attraversa la vita e i sentimenti con la felicità e la leggerezza che il suo nome suggerisce, nei limiti del possibile.

Alle 18 appuntamento in piazza Zampillo dove è in programma una tavola rotonda dal titolo “Il mondo della scrittura: dal giornale al libro. La battuta che rimane“. Moderati da Massimiliano Rais, intervengono tre giornalisti e autori letterari: Mario Baudino, Annarita Briganti e Giorgia Garberoglio.

Alle 21.30 a Casa Dessì un altro evento tra musica, teatro e letteratura. Si tratta di “Monologo*Concerto” del musicista, scrittore e art director Lory Muratti (al secolo Andrea Tiberio). Lo spettacolo è la versione elettro-acustica e “teatrale” di Scintilla, un album edito da Mescal e insieme un libro pubblicato in eBook da Feltrinelli.

Anche la penultima giornata della settimana culturale, sabato 25, prende il via al Liceo Piga, dove alle 10.30 Giorgia Garberoglio presenta, a colloquio con Giuseppe Marras, il romanzo Amalia (Feltrinelli), sul rapporto speciale tra una grande attrice e la propria nipote.

Alle 18, in piazza Zampillo, l’illustratore Roberto Innocenti (impegnato in mattinata in un laboratorio per le scuole, alle 9.30 al Mulino Cadoni) parlerà dei temi di fondo della sua attività di illustratore e della sua mostra “Meravigliose complessità” nel corso di un incontro con Mara Durante, formatrice e direttrice scientifica del Festival BaB – Bimbi a Bordo, la festa della letteratura per l’infanzia organizzata dall’associazione culturale InCoro di Guspini. 

Si rimane in piazza Zampillo alle 19.30 dove Mario Baudino, con la partecipazione di Duilio Caocci, presenta Lo sguardo della farfalla” (Bompiani). Il romanzo del giornalista e scrittore piemontese intreccia una trama piena di colpi di scena dove i protagonisti, tre librai di un paese di montagna, verranno a capo di un lontano segreto legato agli anni di piombo. 

La giornata si chiude con uno degli ospiti più attesi della settimana culturale villacidrese, Alessandro Bergonzoni: incontenibile affabulatore, funambolo della parola e del calembour, l’attore e scrittore bolognese incontra il pubblico, alle 21.30, nel cortile di Casa Dessì.

Domenica 20, infine, in attesa delle battute finali, si rinnova, alle 10.30 al Mulino Cadoni, il consueto appuntamento di “Quelli che il premio…”, l’incontro del pubblico con gli autori finalisti del concorso letterario. Poi, in serata, il gran finale con la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori, a partire dalle 18.30 in piazza Municipio. 

L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero e gratuito.

Premio Dessi 2012 - Cerimonia premiazion i (studio foto Casti . Villacidro) m

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Premio Dessì 2012 - Cerimonia premiazioni (studio foto Casti . Villacidro) m Premio Dessì 2015 - Premiazioni (foto di Alessandro Loddi) (2) Premio Dessì 2015 - Un appuntamento in Piazza Zampillo (foto di Alessandro Loddi)

Prende forma la trentunesima edizione del Premio “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (nato a Cagliari nel 1909 e scomparso a Roma nel 1977), in programma dal 19 al 25 settembre a Villacidro, dove l’autore di “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972) aveva le sue radici e da cui trasse ispirazione per tanta parte della sua scrittura, ospiterà la consueta settimana culturale che fa da cornice al premio promosso dalla Fondazione Dessì e dal Comune, e che nell’ultima serata culminerà con la proclamazione e la premiazione dei vincitori.

A contendersi gli allori saranno i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni in cui si articola il premio, selezionati tra gli autori delle 345 opere, 212 di narrativa e 133 di poesia, che sono giunte alla segreteria del concorso entro il termine ultimo del 20 giugno previsto dal bando (cui hanno aderito, come sempre, le principali case editrici nazionali).

Il compito di vagliare gli scritti e individuare le due terne finaliste spetta alla giuria di esperti presieduta da Anna Dolfi (professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze, socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra i più autorevoli studiosi dell’opera di Giuseppe Dessì); oltre a Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis e al presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi, ne fanno parte da questa edizione due nuovi membri: Gigliola Sulis, professoressa associata di Letteratura italiana all’Università di Leeds, e Giuseppe Lupo, scrittore (ha vinto, tra gli altri, proprio il premio Dessì nel 2013 col romanzo “Viaggiatori di nuvole”) e docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università Cattolica di Milano e di Brescia.

Anche quest’anno, in palio per i vincitori delle rispettive sezioni, narrativa e poesia, ci sono cinquemila euro, mentre a ciascun finalista andrà un premio di millecinquecento euro. Ai due comparti strettamente letterari del concorso – che nel suo albo d’oro annovera scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio e, tra i poeti, Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati e Mariagiorgia Ulbar, si affianca ancora una volta il Premio Speciale della Giuria (anche questo dell’importo di cinquemila euro): un riconoscimento da assegnare a una figura di spicco della cultura, della società o della politica italiana, e che nelle passate edizioni è andato a personalità del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo e Piera Degli Esposti.  

Le terne dei finalisti per la narrativa e la poesia e il nome del vincitore del Premio Speciale della Giuria verranno annunciati nel corso di una conferenza stampa prevista per l’inizio di settembre; e sarà anche l’occasione per presentare il programma della tradizionale settimana di appuntamenti culturali e di spettacolo che a partire da lunedì 19 settembre accompagnerà il concorso verso la sua serata finale di domenica 25 e la cerimonia di premiazione dei vincitori: un fitto cartellone di mostre, incontri letterari, laboratori didattici, reading e recital musicali, proposti in vari spazi di Villacidro, con epicentro nella casa che fu della famiglia di Giuseppe Dessì e dove oggi ha sede la fondazione a lui intitolata che, oltre all’organizzazione del premio, cura la conservazione e la valorizzazione dell’opera dello scrittore. Tra gli ospiti già confermati, l’attore e scrittore Alessandro Bergonzoni, i cantautori Andrea Chimenti e Cristiano De André, gli scrittori Clara Sanchez e Carlo Lucarelli, l’illustratore Roberto Innocenti.

Il trentunesimo Premio Dessì è organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro col patrocinio del Consiglio regionale della Sardegna, dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione e della Fondazione di Sardegna.

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Foto Antonello Salis

E’ in programma a fine agosto, a Siddi, l’11ª edizione di “Appetitosamente, festival regionale del buon cibo”.Un evento curato dal comune di Siddi e dalla cooperativa Villa Silli, con la collaborazione della Compagnia barracellare e dei cittadini di Siddi, e patrocinato dalla Regione Sardegna. L’organizzazione generale e la direzione artistica è affidata al comune di Siddi e alla Cooperativa Villa Silli.

Tre giorni dedicati alle produzioni di qualità con gli incontri, le proiezioni, le mostre d’arte, i concerti, i laboratori, la mostra mercato, le degustazioni, i percorsi e i convivi.

Cibo e viaggio è il tema scelto per l’edizione 2016, occasione per ragionare del viaggio come scoperta. Di persone, territori, culture, modi di vivere, suoni, profumi, identità, gusti, abitudini alimentari, cibi. Viaggio come esperienza di vita. Opportunità che possa aiutarci ad osservare le persone e le situazioni da nuovi punti di vista, permettendo di aprirci al confronto, alla condivisione, al dialogo, all’assaggio. Alla riscoperta del piacere di stare a tavola assieme. Viaggio come movimento, anche del cibo. Attraverso lo spazio, le epoche, i secoli, i luoghi, le persone, le tradizioni, la parola.

Poche cose parlano della cultura di un popolo, della sua essenza più autentica, quanto il cibo. E il viaggio aiuta a scoprirlo.

Il cibo parla le lingue dei popoli, ne esprime l’essenza più autentica.

Il viaggio traccia le strade che li avvicina.

Come ogni anno, spazio a concerti imperdibili e a tanti altri incontri culturali in una dimensione raccolta e contemplativa.

A breve saranno resi noti tutti i dettagli del programma della manifestazione e l’ospite d’onore che si esibirà nel suggestivo scenario della Tomba dei Giganti Sa Domu de s’Orcu nella serata di Sabato 27 agosto, alle 19.00, per Speciale Appetitosamente, Cibo per lo Spirito.

E ancora, domenica 28 agosto lo stesso contesto della Tomba dei Giganti Sa Domu de s’Orcu accoglierà alle 6.30 della mattina un altro appuntamento ormai di rito per gli appassionati del Festival di Siddi: Colazione da… l’Orco. Al primo sorgere del sole sarà quest’anno Antonello Salis, con la sua fisarmonica, a reinterpretare in musica i silenzi della giara, delle grandi pietre e delle antiche divinità.

Al termine, come di consueto, gli ospiti saranno confortati da una ricca e arcaica colazione.

Siddi è un borgo rurale che sorge nel cuore della Marmilla, terra di morbide colline, di altipiani basaltici, di grandi lecci, di ulivi secolari, di mandorli, di vigneti, di campi coltivati, di monumenti.

Il Festival siddese, ogni anno con il filo conduttore di un tema diverso, racconta, produce e offre le sue produzioni enogastronomiche, le sue risorse culturali e ambientali, le sue attività artigianali, le persone, i luoghi, l’identità della Marmilla.

Fra i numerosi ospiti del Festival negli anni precedenti, si menzionano: gli artisti Vinicio Capossela, Noa, Nicola Piovani, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Gavino Murgia, Gene Gnocchi, Rossella Faa, Piero Marras, Elena Ledda, i tenores di Neoneli, Simone Pittau e l’orchestra da Camera della Sardegna, Pinuccio Sciola, gli scrittori e i giornalisti Serge Latouche, Alfredo Antonaros, Filippo Solibello, Nello Rubattu, Michela Murgia, Paolo Maccioni, Paolo Fadda, Marcello Fois, Vito Biolchini, Giacomo Serreli; gli antropologi Alessandra Guigoni, Giulio Angioni; gli esperti di cibo Piero Sardo, Giovanni Assante, Francesca Argiolas, Enzo Biondo, Corrado Casula, Francesca Baldereschi, Raffaella Ponzio, Gerardo Piras, Giuseppe Izza, Gianmario Mallica, Francesca Argiolas; gli chef internazionali Roberto Petza-Italia, Tomaz Kavcic–Slovenia, Noda Kotaro–Giappone, Jose Carlos Garcia-Spagna, Jane Narak-Thailandia, Angelina Anyango Opondo-Kenia; gruppi etnici provenienti da India, Argentina, Messico, America, Ucraina, Lettonia, Armenia, Serbia, Slovacchia, Grecia, Portogallo, Sicilia, Sardegna… e tanti altri.

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“El Vagòn” di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria e “Per Anna” di Andrea Zuliani si sono aggiudicati i Primi Premi del concorso cinematografico “Visioni Sarde” (sezione di “Visioni Italiane”, concorso nazionale per corto e mediometraggi), assegnati rispettivamente dalla Giuria e dalla Giuria Giovani.

Entrambe le Giurie hanno attribuito la Menzione Speciale a “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi.

Il Premio Speciale FASI è andato ad “Alba delle Janas” di Daniele Pagella.

La cerimonia di premiazione, che si è tenuta domenica 28 febbraio al Cinema Lumière di Bologna, gremito in ogni ordine di posti, è stata coordinata da Anna Di Martino (direzione di “Visioni Italiane”). Vi hanno presenziato tutti i membri della Giuria  (Pier Giorgio Bellocchio, Saverio Costanzo, Daniele Furlati, Alba Rohrwacher, Davide Turrini) e i registi Renato De Maria e Luca Rosini.

Il concorso “Visioni Sarde”, nato nel 2013 con l’obiettivo di mettere a disposizione dei migliori registi sardi indipendenti una importante vetrina “continentale”, quest’anno ha offerto un panorama molto interessante della cinematografia isolana, fornendo positivi segnali sulla sua vitalità.

Su una sessantina di film pervenuti all’organizzazione, la Cineteca di Bologna ha selezionato nove  opere differenti per tema, linguaggio espressivo, impianto stilistico, intenzionalità estetica.

Questi i film ammessi alla finale di “Visioni Sarde”:

“Alba delle Janas” di Daniele Pagella

“Centenari” di Paolo Zucca

“El Vagòn” di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria

“La danza dei sacri demoni” di Franco Fais

“Dove l’acqua con altra acqua si confonde” di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi

“Meandro Rosso” di Paolo Bandinu

“Paolina era la madre di Giulia” di Clara Murtas

“Otto” di Salvatore Murgia e Dario Imbrogno

“Per Anna” di Andrea Zuliani.

La Giuria “Visioni Sarde”, presieduta da Paolo Pulina (scrittore, giornalista, membro dell’Esecutivo  nazionale della FASI), con Marcello Fois (scrittore, commediografo, sceneggiatore), Alberto Masala (poeta, scrittore, traduttore), Bruno Mossa (organizzatore), Antonello Rubattu (scrittore e direttore del Museo dell’Emigrazione di Asuni), ha tributato il Primo Premio di 1.000 euro a “El Vagòn” (Italia/2015; 19’) di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria (Sui binari abbandonati della stazione di Cagliari, un vecchio vagone è diventato la casa di Antonio e Patrizia. L’incontro con questa coppia, raccontato attraverso diversi supporti video, diventa una riflessione sul tempo, sullo spazio e sull’immagine) con la motivazione: «Una storia che comunica le sofferenze di un ambiente degradato, rappresentandolo con mezzi tecnici poveri che ben si adattano alla situazione. Apprezzabile il supporto documentario inserito in maniera non tradizionale».

La Giuria ha quindi assegnato  la Menzione Speciale a “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” (Italia/2015; 14’) di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi (Ogni lunedì notte Luca va a nuotare in una piscina deserta dove incontra Mia. I due iniziano a conoscersi finché la ragazza improvvisamente scompare) con la motivazione: «Particolarmente indovinata l’ambientazione insolita in una piscina che vuole essere evocativa di una vita solitaria ancora immersa nel liquido amniotico. Molto raffinato il riferimento alla poesia “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” di Raymond Carver che ha ispirato il titolo».

Il progetto cinematografico ha coinvolto anche i giovani. Il loro contributo in termini di passione ed entusiasmo è stato determinante per la  riuscita della manifestazione.

I Giovani della FASI, in particolare, hanno dato vita ad una Giuria che ha operato in maniera completamente autonoma ed indipendente.

Questi i componenti: Stefano Pilu (presidente Giuria e coordinatore circuitazione festival nei Circoli), Giacomo Ganzu (segretario relatore e coordinatore circuitazione nei Circoli), Ilaria Ardu, Sibilla Chapel, Chelu Deiana, Pasquale Gregu, Mattia Lilliu, Giovanni Maria Marchi, Marco Mazza, Fiorella Mura, Gabriella Murru, Giancarlo Palermo, Paolo Piredda, Alessandra Pirisi, Francesco Tomba e Andrea Uldankh.

I Giovani hanno  tributato il Primo Premio  di  500 euro a “Per Anna” (Italia/2015; 20’) di Andrea Zuliani (Nicola, un bambino muto, incontra in paese Anna, una sua coetanea arrivata con il padre da Milano. I due, ribelli e pieni di vitalità, passano insieme una giornata magica, tra avventure e scoperte memorabili) per «l’avvincente trama, il tema di carattere sociale e l’originalità del finale; “è difficile sopravvivere in questo Paese per chi non può parlare”».

La Menzione Speciale dei giovani è andata a “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” (Italia/2015; 14’) di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi (Ogni lunedì notte Luca va a nuotare in una piscina deserta dove incontra Mia. I due iniziano a conoscersi finché la ragazza improvvisamente scompare) per «l’originale sviluppo e il finale a sorpresa».

La FASI ha inoltre assegnato il Premio Speciale FASI ad “Alba delle Janas” (Italia/2015; 13’) di Daniele Pagella (Alba è un’archeologa che adora la Sardegna e le fiabe che riguardano questa terra. Vive un’avventura fantastica che la proietta nel passato per scoprire la vita e i riti della civiltà nuragica) con questa motivazione: «Questo cortometraggio, che vuole essere primo di una serie di tre, realizzato con le più moderne tecniche di ripresa e di animazione 3D, riesce nell’intento di visualizzare i fantastici protagonisti dei miti e delle leggende della storia sarda. Risulta particolarmente adatto, per il suo accattivante valore didattico, per una visione nelle scuole primarie e medie inferiori».

Ma su “Visioni Sarde” non cala il sipario: tutti i film finalisti saranno  ora  riproposti nei cinema delle città ove hanno sede i Circoli della FASI. In questo modo si potranno  raggiungere gli obiettivi di far emergere i nuovi talenti sardi in campo cinematografico, di sostenere la valorizzazione del loro lavoro creativo e di offrire agli autori isolani la possibilità di farsi conoscere, fuori dalla Sardegna, da un pubblico più ampio.

In questa direzione si conferma fondamentale e veramente prezioso il ruolo che la rete dei Circoli può fornire a supporto della fase più onerosa e difficile che riguarda la vita di un’opera cinematografica: la distribuzione di un film indipendente.

“Visioni Sarde nel Continente” progetto regionale  ai sensi della Legge Regionale n.7/1991, art. 19 – fruisce dei contributi dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro.

Info: Bruno Culeddu, fasicentro@virgilio.it