22 December, 2024
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Unire le forze verso obiettivi utili a risollevare il territorio dalla crisi ed avviare un nuovo modello di sviluppo. Sono le indicazioni emerse ieri a Carbonia nel corso di un incontro promosso da Sardegna Avanti, la formazione politica guidata dall’ex consigliere regionale Fabio Usai, cui hanno partecipato l’ex presidente della Regione Antonello Cabras, l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani (Pd), il consigliere regionale Gianluigi Rubiu (Fratelli d’Italia), rappresentanti di diverse forze politiche di diversa estrazione, l’amministratore unico della Provincia del Sud Sardegna Sergio Murgia, amministratori locali (assessori e consiglieri di diversi Comuni), amministratori di società.

“Le buone pratiche della politica” è lo slogan scelto, condiviso da tutti i presenti. E di buona politica, in una fase storica importantissima e decisiva, nella quale non mancano le risorse per avviare percorsi virtuosi (JTF, PNRR, Piano Sulcis), il Sulcis Iglesiente ha assoluto bisogno, perché – come è stato sottolineato in diversi interventi – nel territorio, nel passato più o meno recente, le risorse sono arrivate ma spesso non sono state investite in progetti di lungo respiro, a volte addirittura non sono state spese interamente (l’esempio più recente è il Piano Sulcis).

«Purtroppo, viviamo in un contesto in cui troppo spesso la politica si trasforma in un’arena di rivalità e odio. Questo approccio distruttivo non solo alimenta tensioni inutili, ma allontana i cittadini dalla fiducia nelle istituzioni. Noi dobbiamo essere diversi. Sardegna Avanti, con la sua visione aperta e pragmatica, si distingue proprio per questa volontà di superare i vecchi steccati ideologiciha detto Fabio Usai -. Quando affrontiamo situazioni complesse, come ad esempio la condizione sanitaria del nostro territorio, non possiamo permetterci di basarci su slogan, emozioni o interessi di parte. Dobbiamo utilizzare parametri oggettivi, dati concreti e analisi approfondite. La politica deve essere al servizio delle soluzioni, non dei conflitti. Parlare di sanità significa guardare ai bisogni reali delle persone: investire nelle infrastrutture, rafforzare i servizi nei territori più isolati, garantire personale qualificato. Non si tratta di un problema di destra o di sinistra, ma di una questione che riguarda la dignità di ogni cittadino. La politica deve essere in grado di cogliere le opportunità che si presentano, come il Just Transition Fund o i fondi del PNRR. Questi strumenti rappresentano occasioni straordinarie per trasformare il nostro territorio, ma solo se riusciamo a collaborare per utilizzarli al meglio – ha concluso Fabio Usai -. La politica non è un’arena per dimostrare chi urla più forte, ma un luogo dove si decide il destino di una comunità. Sta a noi scegliere se essere costruttori di ponti o demolitori di speranze.»

Sono stati numerosi gli interventi, in materia di Sanità, Lavoro, Industria e Agricoltura, per una panoramica che ha gettato le basi per un lavoro a medio e lungo termine, da sviluppare in successivi incontri, dedicati a singoli settori. Nei diversi interventi è emersa chiaramente l’importanza dell’unità del territorio, ritrovata negli anni in cui venne istituita la provincia di Carbonia Iglesias e poi nuovamente persa dopo la sua cancellazione sancita dal referendum abrogativo, con il risultato che le comunità locali hanno ripreso a pensare e programmare iognuna per proprio conto.

Il consigliere comunale di Carbonia Nino Spanu ha evidenziato le difficoltà dei Comuni, alle prese con una grave carenza di personale che rallenta la macchina amministrativa, in particolare in una fase come quella attuale che vede gli enti locali alle prese con la programmazione degli interventi sui progetti finanziati dai fondi comunitari.

Il dottor Antonio Macciò, Responsabile UOC Ginecologia Oncologica, Ospedale A. Businco, di Cagliari, si è soffermato sulla difficile situazione vissuta dal sistema sanitario regionale, dalla quale si potrebbe venire fuori se si valorizzassero le competenze, che non mancano.

Sono poi intervenuti Bruno Angioni, ex consigliere comunale di Carbonia ed infermiere in pensione; Antonello Cuccuru, Direttore della SC Professioni Sanitarie della Asl Sulcis Iglesiente; l’ex consigliere regionale Peppino La Rosa; l’ingegner Mario Porcu, amministratore unico della Sotacarbo; il professor Cristian Galbiati, responsabile del progetto Aria nelle miniere della Carbosulcis; Marco Antonio Piras, assessore e vicesindaco del comune di Tratalias; Paolo Luigi Dessì, sindaco di Sant’Anna Arresi ed ex consigliere regionale; Andrea Pisanu, sindaco di Giba e presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis; Manolo Mureddu, assessore dei Lavori pubblici e Ambiente del comune di Carbonia; Michele Stivaletta, assessore delle Attività produttive e vicesindaco del comune di Carbonia; l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani; il consigliere regionale Gianluigi Rubiu.

L’intervento conclusivo è stato quello di Antonello Cabras, ex presidente della regione e sottosegretario di Stato del Ministero del Commercio con l’Estero, oggi vicepresidente della Bper, che riportiamo integralmente.

Giampaolo Cirronis

L’assessore regionale degli Enti locali e dell’Urbanistica Quirico Sanna ha partecipato questa mattina, a Carbonia, ad un incontro organizzato dall’associazione “Sardegna Avanti”, sui temi della re-istituita provincia del Sulcis Iglesiente, del Piano Casa, del Demanio e delle Concessioni balneari.
Hanno partecipato il consigliere regionale Fabio Usai; il presidente dell’Unione dei comuni e sindaco di Giba Andrea Pisanu; il vicesindaco di Narcao Maurizio Portas; il vicesindaco di Tratalias con delega alle Opere pubbliche Marco Antonio Piras; il presidente del Consiglio comunale di Carbonia Federico Fantinel; i consiglieri comunali di Carbonia, San Giovanni Suergiu e Portoscuso, Gianluca Arru, Nino Spanu, Diego Fronterrè, Eliano Locci, Antonio Fanni ed Erminio Melis; l’ex consigliere regionale ed ex segretario della Camera del lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente Peppino La Rosa; il presidente della Sotacarbo Mario Porcu; il portavoce del movimento “Carbonia Avanti” Manolo Mureddu; gli attivisti politici Luca Mereu e Giangi Fiori; l’imprenditore Luciano La Mantia; e, infine, altri amministratori e professionisti.
Nel corso dell’incontro, si è discusso della recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato inammissibile l’impugnativa nei confronti della legge di re-istituzione degli enti intermedi abrogati con il referendum del 2012.
«La Corte Costituzionaleha detto Quirico Sanna -, ci ha dato ragione: in campagna elettorale avevamo annunciato che tra i principali atti di questa legislatura ci sarebbe stata proprio la ricostituzione delle province, adesso nulla osta più al mantenimento di questo impegno. Nei prossimi giorni, ha annunciato l’esponente istituzionale, daremo il via al commissariamento degli enti e alle iniziative legislative per riempire i nuovi organismi istituzionali di contenuti: sia per ciò che concerne gli aspetti finanziari che per la riacquisizione delle competenze che, in passato, furono trasferite alla Regione.»
L’assessore Quirico Sanna ha illustrato anche le iniziative della Regione sul Piano Casa: «Gli uffici del nostro assessorato sono già al lavoro per riordinare gli articoli di legge non cassati dalla Corte Costituzionale. Nei prossimi giorni provvederemo a varare una nuova legge di rigenerazione urbana che recepirà gli articoli di legge ancora validi del Piano Casa».
Il consigliere regionale Fabio Usai, dopo aver ringraziato l’assessore per la sua presenza in città e presentate le finalità della nuova associazione “Sardegna Avanti” (organizzatrice dell’evento), ha ripercorso le iniziative legislative che hanno portato alla ricostituzione degli enti intermedi: «Due anni e mezzo or sono avevamo promosso un grande incontro nel territorio alla presenza di due assessori regionali, 19 sindaci e numerosi tra consiglieri comunali, sindacalisti, imprenditori e manager. In tale occasione, ha sottolineato Usai, avevamo illustrato la nostra volontà di ripristinare la provincia del Sulcis Iglesiente e avevamo spiegato i motivi per cui senza di essa il nostro territorio, inesorabilmente, negli anni, si è spopolato e impoverito. Oggi, finalmente, grazie al grande lavoro portato avanti assieme all’assessore Quirico Sanna e ai colleghi del Consiglio regionale gli impegni presi in quella circostanza di fronte a molti rappresentanti del territorio sono stati mantenuti».
Il presidente dell’Unione dei comuni Andrea Pisanu ed il vicesindaco di Narcao Maurizio Portas, hanno rimarcato «la necessità di velocizzare gli iter di ricostituzione della provincia e di snellire le procedure burocratiche inerenti il Piano Sulcis la cui governance andrebbe trasferita in toto alla nuova provincia del Sulcis Iglesiente, ovvero l’unico ente in grado di pianificare, programmare e governare compiutamente i processi economico-sociali della provincia, sulla base di una visione complessiva di territorio e andando oltre le logiche strettamente localistiche»

Andrea Pisanu e Maurizio Portas hanno rimarcato anche le criticità sorte all’interno del parco Geominerario in merito all’espletamento dei processi inerenti le pratiche edilizie ed agli obiettivi mancati dell’organismo che «potrebbe rappresentare, se valorizzato e governato nel giusto modo, un importante volano di sviluppo per l’intera isola».
Questi concetti sono stati ribaditi anche dall’ex consigliere regionale Peppino La Rosa che ha sollecitato l’assessore regionale ad attuare «percorsi celeri e certificati per rendere finalmente operativa la nuova provincia del Sulcis Iglesiente allo scopo, tra le varie cose, di accorpare a essa i processi di spendita delle risorse del Piano Sulcis nonché per sfruttare le opportunità rappresentate nel territorio dall’area di crisi industriale complessa».

Manolo Mureddu, portavoce del movimento Carbonia Avanti, ha sottolineato che «con la ricostituzione della provincia si potrà anche aggiornare il piano strategico territoriale che fu alla base della nascita del Piano Sulcis, attualizzandolo alle nuove sfide che sia la programmazione strutturale europea che il pnrr, pongono di fronte in relazione anche all’implementazione di nuovi modelli di sviluppo basati sulla transizione energetica e l’ecosostenibilità. Inoltre, sarà importante dotare la provincia di adeguate risorse finanziarie e ripristinare le vecchie funzioni-competenze che vennero dirottate a livello regionale dopo i referendum abrogativi del 2012».

Nel dibattito sono intervenuti anche alcuni attivisti politici del gruppo Carbonia Avanti, tra i quali Giangi Fiori, che ha posto alcuni interrogativi «sui nuovi criteri di riqualificazione degli edifici una volta che la legge di rigenerazione urbana, annunciata dall’Assessore, prenderà forma e sarà approvata».
Non sono mancate poi le richieste di delucidazione all’assessore Quirico Sanna in merito alle opportunità rappresentate dal fondo di sostegno economico-finanziario agli enti locali in difficoltà finanziaria: «Su questo punto – hanno sollecitato gli attivisti del movimento Carbonia Avanti -, è necessario effettuare un ulteriore approfondimento allo scopo di verificare ogni possibile forma sostegno per gli enti locali del Sulcis Iglesiente sofferenti dal punto di vista finanziario».
Sono intervenuti, infine, il consigliere comunale di Portoscuso Erminio Melis, sulle norme che regolano gli interventi in materia edilizia; il vicesindaco di Tratalias con delega alle Opere pubblica Marco Antonio Piras sulla cessione dei beni e delle competenze demaniali e regionali ai comuni; l’ex consigliere comunale di Carbonia Giuseppe Oliva, sull’importanza di re-istituire la provincia nel Sulcis Iglesiente.

    

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L’avvocato Andrea Pisanu, sindaco del comune di Giba, è il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis. 

Lo ha designato l’Assemblea  nel corso della riunione svoltasi ieri che ha visto anche la designazione dei rappresentanti dei Comuni di Giba, Piscinas, Santadi e Tratalias. Subentra a Ivo Melis, sindaco del comune di Masainas.

Andrea Pisanu sarà affiancato in Giunta da quattro consiglieri: Anna Maria Teresa Diana, sindaca del comune di Sant’Anna Arresi; Massimo Impera, sindaco del comune di Santadi; Piero Andrea Deias, sindaco del comune di Nuxis; e, infine, Marco Antonio Piras, vicesindaco del comune di Tratalias.

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Emanuele Pes, candidato della lista “Tratalias Unita – Emanuele Pes Sindaco”è il nuovo sindaco di Tratalias. E’ stato eletto con 412 voti, il 54,5%. Mariano Balia, candidato della lista “Rinascita Tratalias – Mariano Balia Sindaco”, fermatosi dopo un lungo testa a testa, a 344 voti, il 45,5%.

I consiglieri eletti con le preferenze.

Lista “Tratalias Unita – Emanuele Pes Sindaco” 8

Marco Antonio Piras 104

Claudia Carboni 45

Michelangelo Pirosu 45

Fabrizio Pes 41

Mauro Antonio Cuccu 34

Alessia Mazzotta 29

Gabriele Luigi Cirillo 25

Stefania Piredda 23

Giordano Fonnesu 16

Leonardo Mannai 12

Maria Raffaella Matta 11

Emiliano Pes 4

Lista “Rinascita Tratalias – Mariano Balia Sindaco” 4 eletti (il candidato sindaco non eletto e i 3 candidati più votati)

Iside Fonnesu 89

Alessia Lai 48

Bruno Alba 38

Maurizio Ibba 32

Maria Laura Pistis nota Mariella 20

Mattia Trullu 18

Marianna Zara 14

Giancarlo Portas 12

Eliseo Gessa 11

Giannina Fenu 11

Marco Sois 9

Paolo Lindiri 4.

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Sono due, a Tratalias, i candidati alla carica di Sindaco, Emanuele Pes e Mariano Balia, per succedere a Marco Antonio Piras, non ricandidato dopo ben tre consiliature.

Emanuele Pes è il candidato Sindaco della lista “Tratalias Unita – Emanuele Pes Sindaco”.

I candidati alla carica di consigliere comunale sono:

Alessia Mazzotta

Claudia Carboni

Emiliano Pes

Fabrizio Pes

Gabriele Luigi Cirillo

Giordano Fonnesu

Leonardo Mannai

Marco Antonio Piras

Maria Raffaela Matta

Mauro Antonio Cuccu

Michelangelo Pirosu

Stefania Piredda.

Mariano Balia è il candidato Sindaco della lista “Rinascita Tratalias – Mariano Balia Sindaco”.

I candidati alla carica di consigliere comunale sono:

Bruno Alba

Giannina Fenu

Iside Fonnesu

Eliseo Gessa

Maurizio Ibba

Alessia Lai

Paolo Lindiri

Maria Laura Pistis nota Mariella

Giancarlo Portas

Marco Sois

Mattia Trullu

Marianna Zara.

 

 

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I sindaci di 14 comuni del Sulcis, Perdaxius, Masainas, Villaperuccio, Tratalias, Giba, Domusnovas, Nuxis, Narcao, Santadi, San Giovanni Suergiu, Carbonia, Sant’Anna Arresi, Portoscuso e Piscinas, hanno inviato una nota al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella quale scrivono che sono «legittimi portatori tutti di interesse, ma illegittimamente non sono stati individuati tra le amministrazioni interessate a partecipare alla Conferenza di servizi “PIANO SULCIS – S.S. 126 DIR Sud Occidentale Sarda – Realizzazione del nuovo collegamento terrestre dell’istmo con l’Isola di Sant’Antioco e della Circonvallazione di Sant’Antioco.”, nonostante siano i destinatari dei provvedimenti tutti inseriti nel Piano Sulcis».

Gianfranco Trullu, Ivo Melis, Antonello Pirosu, Marco Antonio Piras, Andrea Pisanu, Massimiliano Ventura, Andrea Deias, Danilo Serra, Elio Sundas, Elvira Usai, Paola Massidda, Maria Teresa Diana, Giorgio Alimonda e Mariano Cogotti «ritengono a pieno titolo che gli stessi debbano essere obbligatoriamente individuati tra i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale (approvazione del progetto di ponte e circonvallazione) è destinato a produrre effetti (ricaduta economica nel proprio territorio), così come previsto secondo l’art. 14, co.5, l. n. 241/1990 (articolo così sostituito dall’art. 1, comma 1, d.lgs. n. 127 del 2016) “l’indizione della conferenza è comunicata ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti e a quelli che per legge debbono intervenirvi nonché ai soggetti individuati o individuabili nei cui confronti possa prodursi un pregiudizio per effetto dell’assunzione del provvedimento (art. 7, l. 241 del 1990). I soggetti richiamati possono intervenire nel procedimento ai sensi dell’art. 9 della medesima legge”; è interesse, pertanto, di queste amministrazioni esprimere il parere in merito alla realizzazione di una infrastruttura che trova tutte le risorse economiche nel Piano, come quella proposta nel progetto in esame; risorse che rientrano tra quelle che questi enti avevano deciso di utilizzare e che erano destinate alla realizzazione delle strutture “parte”; in data 6.03.2018 – aggiungono i 14 sindaci, il comune di Sant’Antioco ha adottato la delibera n. 8, contenente una proposta di modifica del Piano Infrastrutturale di Sant’Antioco, previsto nel Piano Sulcis, relativo all’intervento proposto da ANAS S.p.A., alla Regione Autonoma della Sardegna (R.A.S.). Tale proposta pare finalizzata alla realizzazione di un intervento di “circonvallazione leggera e alterativa, più adeguata al contesto paesaggistico, sociale ed economico”. La modifica progettuale proposta, secondo il comune di Sant’Antioco, conserverebbe la funzione originaria delle infrastrutture di accesso al centro abitato e al Lungomare, consentendo di snellire il traffico in direzione Calasetta-Carloforte e preservando il potenziale economico di tali aree. Nello specifico, la proposta prevede una circonvallazione, in quota parte costruita da rete viaria esistente, quale la bretella che da Bega Trota conduce alla via Trilussa, con adeguamento della stessa che comporta il completamento del tratto mancante di collegamento, con il tratto terminale di via Calasetta. Tale soluzione, sempre secondo della delibera, consentirebbe di rispettare il fine di ridurre il consumo di suolo e riqualificare l’attuale infrastruttura a ponte, con intervento che possano potenziarne la funzionalità, estesa all’uso ciclo-pedonale, con punto di belvedere, e valorizzare il progetto architettonico della grande struttura; il 21 aprile 2020 via PEC è pervenuta copia per conoscenza dell’istanza presentata dal Comitato Porto Solky di Sant’Antioco alla quale sono allegate le osservazioni contro l’approvazione del progetto in oggetto; le osservazioni del Comitato Porto Solky sono a firma condivisa dalle associazioni ambientaliste Italia Nostra Sardegna, Grig-Gruppo di Intervento Giuridico e WWF Sardegna; in data 24 aprile 2020 il Comitato Porto Solky ha trasmesso via PEC per conoscenza il Parere Tecnico NEGATIVO del comune di Sant’Antioco in merito alla soluzione progettuale proposta da ANAS relativamente ai due interventi infrastrutturali di nuovo ponte e circonvallazione; il parere Tecnico del comune di Sant’Antioco esprime parere negativo su entrambi gli interventi funzionali di nuovo ponte e circonvallazione ed è complementare al parere negativo delle osservazioni del Comitato Porto Solky; nel suddetto parere del comune di Sant’Antioco viene altresì proposto il tracciato alternativo di circonvallazione per Calasetta così come definito nella delibera n° 8 del 6.03.2018 del comune di Sant’Antioco, e che tale percorso soddisfa le esigenze delle comunità di Calasetta e Carloforte di poter usufruire di un transito snello e veloce che bypassi il centro urbano di Sant’Antioco; le osservazioni del Comitato Porto Solky condividono altresì la proposta del comune di Sant’Antioco per una circonvallazione alternativa così come definito nella delibera n° 8 del 6.03.2018 del comune di Sant’Antioco; le osservazioni del Comitato Porto Solky auspicano la rimodulazione dei fondi a favore della messa in sicurezza/riqualificazione del porto di Sant’Antioco quale volano di sviluppo per tutto il territorio. In tal senso vi è un travisamento di fatti, di atti e dei provvedimenti fino ad oggi adottati.»
«I comuni di Perdaxius, Masainas, Villaperuccio, Tratalias, Giba, Domusnovas, Nuxis, Narcao, Santadi, San Giovanni Suergiu, Carbonia, Sant’Anna Arresi, Portoscuso e Piscinas, in qualità di soggetti portatori di interesse, devono e vogliono, secondo le disposizioni in materia, esprimere il proprio parere in merito sia al progetto e relativo parere negativo, sia al riutilizzo delle risorse che di diritto devono riconfluire nella disponibilità del Piano Sulcis a favore di tutto il territorio ed in specie assi ed assetti viari dell’intero territorio concludono i 14 sindacie fanno espressa riserva di formulare il loro parere sul progetto definito “Ponte”; intendono e chiedono di esprimere, in ipotesi di bocciatura della soluzione progettuale “Ponte Sant’Antioco”, il loro legittimo parere in ordine alla rimodulazione dei finanziamenti così come previsti dal protocollo Piano Sulcis su tali risorse da utilizzarsi nell’interesse dello sviluppo territoriale ed economico dell’intero Sulcis – settore viabilità.»

 

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Stamattina, nel Municipio di piazza Roma, a Carbonia, i sindaci di Carbonia, Tratalias e Villaperuccio – Paola Massidda, Marco Antonio Piras ed Antonello Pirosu – hanno firmato una convenzione che prevede la gestione di un sistema integrato dei beni culturali e ambientali presenti nei propri territori comunali.

L’obiettivo è valorizzare l’intero patrimonio di risorse archeologiche e culturali di cui i tre Comuni sulcitani dispongono, garantendo lo sviluppo sostenibile delle comunità, creando nuove sinergie, posti di lavoro e offrendo nuove possibilità per l’imprenditoria locale.

Con la stipula di questa convenzione i comuni di Carbonia, Tratalias e Villaperuccio, facendo tesoro delle esperienze maturate, intendono rilanciare con rinnovato entusiasmo la stagione della valorizzazione delle importanti risorse culturali, tracciando insieme un percorso comune, integrando le forze, mettendo in rete i propri siti e creando un sistema unitario che sia capace di dare nuova linfa alle economie locali sotto il profilo culturale, museale e turistico. In quest’ottica, a breve verrà bandito un appalto unitario dei sistemi museali dei tre Comuni.

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La diga di Bau Pressiu.

A causa di un guasto agli impianti, le paratie della diga di Genna Is Abis, in territorio tra Uta e Villaspeciosa, sono state aperte e milioni di metri cubi d’acqua si perdono a mare (la capacità massima dell’invaso è di 24 milioni di metri cubi). Da diverse ore alcune decine di migliaia di metri cubi d’acqua al secondo vanno perdute e prima della riparazione dell’impianto, si prevede che saranno persi almeno 8 milioni di metri cubi (1/3 della capacità massima), con conseguenze facilmente immaginabili in un territorio qual è il Sulcis, ancora oggi assetato. Contrariamente a quanto accade in quasi tutti gli invasi del Centro e del Nord della Sardegna, infatti, le dighe del Sulcis sono ancora semivuote. La diga di Tratalias il 28 febbraio registrava 10.59 milioni di metri cubi d’acqua invasata, a fronte di una capacità massima che sfiora i 5o milioni di metri cubi (49,30); la diga di Bau Pressu 1,67 milioni di metri cubi (su una capacità massima di 8,25); la diga di Punta Gennarta 1,15 milioni di metri cubi (capacità massima 12,10); la diga di Medau Zirimilis 0,35 milioni di metri cubi (capacità massima 6,20).

La diga di Genna is Abis, di proprietà della Regione Sardegna, è uno sbarramento artificiale realizzato per usi idropotabili, agricoli ed industriali, con l’apporto del fiume Cixerri, edificata tra il 1980 e il 1992 e collaudata il 23 luglio 2002. Fa parte del sistema idrico multisettoriale regionale ed è gestito dall’Enas (Ente Acque della Sardegna).

Tutto questo non sarebbe accaduto, se fosse stato già realizzato il progetto di interconnessione dei sistemi idrici, atteso nel Sulcis da alcuni lustri ed ora inserito nei programmi del Piano Sulcis. Per il collegamento Tirso – Flumendosa 4° lotto, sono stati stanziati 59 milioni di euro, finanziati con i fondi Fsc del Patto della Sardegna che permetteranno di collegare le dighe di Punta Gennarta, Monte Pranu e Bau Pressiu al Flumendosa.

Il 18 dicembre dello scorso anno, il delegato del presidente della Regione per l’attuazione del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, ha incontrato al Centro culturale di Corso Berlinguer, a Tratalias, alcuni sindaci (Marco Antonio Piras – Tratalias, Elio Sundas – Santadi, Gianfranco Trullu – Perdaxius, Antonello Pirosu – Villaperuccio), il presidente dell’Unione dei comuni del Sulcis Ivo Melis, ed alcuni dirigenti dell’assessorato regionale dei Lavori pubblici e dell’Enas, per fare il punto sullo stato di attuazione del Programma di interconnessione dei sistemi idrici.

Il giorno abbiamo intervistato Salvatore Cherchi e riproponiamo quell’intervista, più che mai attuale, davanti ad uno spreco di milioni di metri d’acqua, come quello che si sta verificando in queste ore nell’invaso di Genna Is Abis.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10215270639227195/

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Sono stati inaugurati questa mattina, nei nuovi locali dell’Istituto Tecnico Economico “Cesare Beccaria” in via Brigata Sassari (ex Liceo Classico), a Carbonia, i laboratori didattici realizzati con il finanziamento del “Piano Sulcis nell’ambito del progetto didattico “La Scuola azienda produce, il turista degusta”.

All’inaugurazione, alla presenza di alunni, docenti e genitori, e del dirigente scolastico, Antonello Scanu, sono intervenuti: il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi; l’assessore regionale della Pubblica istruzione, Giuseppe Dessena; il nuovo amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna, Mario Mossa; il sindaco di Carbonia, Paola Massidda; il referente del progetto, Verter Bertoloni. Presenti anche il sindaco di Tratalias, Marco Antonio Piras, ed il vicesindaco di Iglesias, Simone Franceschi.

I  nuovi laboratori:

● n° 2 LABORATORI DI SIMULAZIONE IMPRESA TURISTICA (FrontOffice/BackOffice Alberghiero, Tour Operator, Agenzia Viaggi, Interazione con il WWW, Web Business, Marketing online, Gestione WebSite…)

● n° 2 LABORATORI DI SIMULAZIONE AZIENDALE (Analisi di Mercato, Gestione economica ed organizzativa, Gestione del Personale, Gestione del Magazzino, Web Business, Gestione WebSite…)

● n° 1 LABORATORIO DI SIMULAZIONE SOFTWARE COMPANY (Creazione WebSite, Analisi, Design e creazione DB standalone e WebDB, Ideazione e realizzazioni di grafica digitale…)

Le nuove e avanzate dotazioni tecnologiche favoriranno una maggiore e migliore qualificazione delle conoscenze e competenze specifiche dei curricoli dei quattro indirizzi offerti dall’Istituto: Turistico, Amministrazione Finanza e Marketing, Relazioni internazionali per il Marketing, Sistemi Informativi Aziendali.

Il progetto dell’Istituto Beccaria, nell’ambito del Piano Sulcis, dal titolo “l’azienda scuola produce, il turista degusta” riguarda il complesso degli Istituti presenti nelle sedi di Carbonia, Santadi e Villamassargia.

L’Istituto di Istruzione Superiore ITC n° 2 Beccaria, con sede a Carbonia in via Brigata Sassari, attualmente è costituito da tre sedi, ovvero dall’Istituto Tecnico Economico con sede a Carbonia e dagli Istituti Professionali per i Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale presenti nelle sedi di Santadi e di Villamassargia.

Con la riforma scolastica del 2010/2011, l’offerta formativa dell’Istituto si è ampliata ed aggiornata:

– nella sede di Carbonia sono attivi quattro indirizzi dell’Istituto Tecnico Economico – Turistico, Amministrazione Finanza e Marketing, Relazioni Internazionale per il Marketing, Sistemi Informativi Aziendali.

– Nelle due sedi decentrate è attivo l’indirizzo professionale rivolto ai servizi per la valorizzazione e commercializzazione delle produzioni agricole con specificità legate alle tradizioni locali vitivinicola e oleicola a Santadi e delle produzioni zootecniche e i suoi derivati a Villamassargia.

La strategia delineata dal piano Sulcis prevede una visione unitaria ed integrata di interventi territorialmente aggregati, rivolti alla salvaguardia del tessuto produttivo e in particolare alla valorizzazione degli ambiti formativi di eccellenza sui quali si possono basare prospettive di sviluppo e occupazione.

l’Istituto di Istruzione Superiore ITC n° 2 Beccaria di Carbonia ha proposto un progetto integrato nell’ottica di valorizzazione degli specifici ambiti formativi dell’Istituto, realizzando una sinergia efficace tra interventi strutturali, metodologie didattiche-professionali indirizzate al mondo del lavoro, allo sviluppo tecnologico ed alla simulazione didattica di attività imprenditoriali.

Gli obiettivi formativi del progetto sono tesi a:

a) far acquisire le competenze necessarie per favorire l’interazione con gli operatori del settore turistico e imprenditoriale

b) promuovere nuove attività nel campo dell’imprenditoria delle produzioni agricole, dell’agroalimentare

c) sviluppare la capacità e le competenze necessarie a creare, gestire una realtà caratterizzata dall’informatizzazione avanzata nelle aziende in generale ed in quelle aziende agricole.

                   

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Il delegato del presidente della Regione per l’attuazione del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, ha incontrato oggi al Centro culturale di Corso Berlinguer, a Tratalias, alcuni sindaci (Marco Antonio Piras – Tratalias, Elio Sundas – Santadi, Gianfranco Trullu – Perdaxius, Antonello Pirosu – Villaperuccio), il presidente dell’Unione dei comuni del Sulcis Ivo Melis, e alcuni dirigenti dell’assessorato regionale dei Lavori pubblici e dell’Enas, per fare il punto sullo stato di attuazione del Programma di interconnessione dei sistemi idrici, collegamento Tirso – Flumendosa 4° lotto.

Per la realizzazione dell’opera, attesa da diversi lustri, sono stati stanziati 59 milioni di euro, finanziati con i fondi Fsc del Patto della Sardegna che permetterà di collegare le dighe di Punta Gennarta, Monte Pranu e Bau Pressiu al Flumendosa.

Al termine dell’incontro, abbiamo intervistato Salvatore Cherchi.