22 November, 2024
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Mr. Owl & The Groovy Walkers (m) Narcao Blues - Un concerto Roland Tchakounté (promo_01) m

Prende il via mercoledì sera il 26° festival Narcao Blues. Come da tradizione, il più longevo festival in Sardegna dedicato alla “musica del diavolo” presenta anche quest’anno due concerti per ognuna delle quattro serate, spaziando tra diversi stili del blues attraverso le proposte di un cast come sempre di livello: sullo “storico” palcoscenico allestito in piazza Europa, si succederanno  dunque gli italiani Mr. Owl & The Groovy Walkers e l’On The Road Quartet, il camerunese Roland Tchakounté, l’inglese Laurence Jones gli americani Lucky Peterson, Moreland & Arbuckle e Luke Winslow-King, Sweet Soul Music Revue.

Il compito di inaugurare la ventiseiesima volta di Narcao Blues, mercoledì 20, alle 21.30, spetta a una band emergente che spazia tra blues, soul, funky e reggae, e che ha le sue radici proprio nel Sulcis: i Mr. Owl & The Groovy Walkers sono nati infatti due anni fa dalla volontà di Francesco Podda (voce e chitarra ritmica) e Marco Argiolas (chitarra solista), cresciuti entrambi a Narcao, e dei fratelli Fabio e Giulio Mantella (rispettivamente al basso e alla batteria), originari di Gonnesa. Milano è il luogo in cui il gruppo cresce nel corso dei mesi, ed è in questo contesto che si aggiunge, a completare la formazione, il giovanissimo sassofonista meneghino Fabio Maggioni, per aprire nuovi orizzonti sonori al gruppo, attualmente al lavoro per produrre il suo primo disco.  

Affondano invece nell’Africa equatoriale le radici del protagonista della seconda parte della serata, Roland Tchakounté. Originario del Camerun, ma da tempo trapiantato in Francia, questo chitarrista e cantante, che ama definirsi cittadino del mondo, si caratterizza per uno stile che mescola blues e tradizione africana (scrive in Bamiléké, la sua lingua madre), ispirato in partenza da artisti come John Lee Hooker e Ali Farka Touré. Roland Tchakounté ritorna a Narcao dopo quattro anni, nella serata dedicata alle contaminazioni, proponendo il suo blues che ricongiunge America e Continente nero, secondo una formula consegnata alle tracce di album come “Abango” (del 2005), “Waka” (2008), Blues Menessen (2011), “Ndoni” (2012) e il più recente “Nguémé & Smiling Blues” (2015). Lo accompagnano in questa nuova tappa in terra sarda Mick Ravassat (primo membro della sua band) alla chitarra elettrica, Anthony Honnet alle tastiere, Jérôme Cornelis al basso e Karim Bouazza alla batteria. 

Giovedì 21 riflettori puntati su due artisti internazionali di valore indiscusso: Laurence Jones e Lucky Peterson. Alle 21.30 sarà il giovanissimo chitarrista e cantante inglese, classe 1992, a collegare il jack alla sua sei corde per il primo concerto della serata affiancato da Roger Inniss al basso e Phillip Wilson alla batteria. Due volte “Young Artist of The Year” ai British Blues Awards (nel 2014 e l’anno scorso), Laurence Jones è di recente entrato a far parte della scuderia della Ruf Records sotto la produzione artistica di Mike Zito. Il suo stile, fresco e immediato, ha conquistato un’importante schiera di appassionati in tutta Europa, e la sua presenza a Narcao conferma come il festival vada ogni anno alla ricerca delle primizie musicali da offrire e presentare al proprio pubblico.

Da un astro nascente a una vera e propria stella polare del firmamento blues: il secondo set vede sul palco di piazza Europa Lucky Peterson, chitarrista, tastierista e cantante di indiscutibile talento, accompagnato da Shawn Kellerman (chitarra), Timothy Waites (basso) e Raul Valdes (batteria). Cinquantadue candeline da spegnere il prossimo dicembre, Peterson cresce sotto l’ala protettrice del leggendario Willie Dixon e vanta importanti collaborazioni con vere e proprie leggende della musica mondiale quali Etta James, Little Milton e il leone del blues Bobby Bland. Ricerca e sperimentazione sono gli elementi che contraddistinguono lo stile del musicista originario di Buffalo (New York), che si presenterà sul palco di Narcao con un concerto nel quale spazierà tra alcuni dei suoi pezzi classici e i brani estratti dal suo ultimo album, “Son of a Bluesman”, dedicato alla figura del padre, il bluesman soul James Peterson, scomparso nel dicembre del 2010.

L’inconfondibile suono dell’armonica a bocca caratterizza i due concerti in programma venerdì 22 luglio. A soffiare per primo dentro il suo strumento sarà Davide Speranza, funambolico armonicista che ritorna a Narcao con l’On The Road Quarte, nato nel 2012 da un’intuizione sua e del chitarrista Gianni Di Ruvo. La formazione, con Claudio De Palo al basso e Angelo Farolli alla batteria, è riuscita a mettersi in luce sulla scena nazionale con la sua miscela esplosiva di blues, folk, rock and roll e zydeco tipico dello stile New Orleans. “N.O. Dreaming” è il titolo del suo primo album in studio: una sintesi perfetta dello stile e dell’eclettismo di Speranza e soci, capaci di proporre anche accostamenti sulla carta azzardati, come rivisitare un pezzo dei Nirvana (“All Apologies”) in perfetta chiave blues.

Protagonista della seconda parte della serata, Moreland & Arbuckle è un power trio che sposa roots e blues-rock con inconfondibile energia e novità. Nata dall’incontro del chitarrista Aaron Moreland con l’armonicista e cantante Dustin Arbuckle, la formazione di base nel Kansas ha trovato nei tamburi di Kendall Newby il perfetto completamento. Recensita positivamente da riviste autorevoli come il New York Post e l’American Songwriter, la band si è ritagliata uno spazio di rilievo nel panorama blues mondiale con i suoi show adrenalinici e degli album notevoli per qualità e intensità: l’ultimo, “Promised Land or Burst”, è uscito lo scorso maggio sotto l’etichetta storica della Alligator Records di Chicago. 

Due set diversi per sonorità e atmosfere accompagnano Narcao Blues verso il sipario finale della sua ventiseiesima edizione, sabato 23. Apre (come sempre alle 21.30) il chitarrista e cantante statunitense Luke Winslow-King con una band che annovera tra le sue fila il chitarrista italiano Roberto Luti (già ospite del festival un anno fa con i Playing For Change), Lucio Villani al basso e Benji Bohannon alla batteria. Originario del Michigan ma trapiantato a New Orleans, Luke Winslow-King è un grande interprete del blues del Delta, maestro dello slide, capace di unire la parte folk-cantautorale del genere con le radici ragtime, folk e rock and roll. Il risultato è una musica ruvida ma al contempo ricercata e raffinata, impreziosita dall’inconfondibile timbro della sua voce e dalla sua indiscussa capacità strumentale.

A far ballare la piazza, chiudendo festosamente la ventiseiesima edizione di Narcao Blues, ci penserà la Sweet Soul Music Revue con un autentico viaggio nella storia del soul e del rhythm & blues; il repertorio spazia infatti tra i grandi classici del genere, da Ray Charles a James Brown, da Aretha Franklin a Stevie Wonder, da Ike & Tina Turner ai Temptations, reinterpretati e riportati alla loro energia originaria grazie alle calde voci dei cantanti solisti e agli strumentisti: tredici musicisti sul palco (Klaus Gassmann, leader e fondatore del progetto, e Axel Welter ai sassofoni, Steffen Mathes alla tromba, Ray Muhumane alla chitarra, Michael Webb alle tastiere, Heiner Holderbach al basso e James Brown alla batteria a sostenere le voci di Derrick Alexander, Daria Biancardi, Lisa Benjamin, Jimmy James, Laeh Jones e Ester Stevens) per salutare il festival all’insegna del divertimento e dei festeggiamenti.

Nel corso dell’intero festival la musica non andrà a dormire dopo gli appuntamenti previsti in piazza Europa, ma continuerà a suonare nei dopo concerto in programma all’agriturismo Santa Croce, poco fuori Narcao. La colonna sonora delle nottate in blues sarà tutta di band e musicisti isolani: di scena mercoledì 20 i Tree Blues (Nilo, chitarra e voce; Gigi Loddo, basso; Christian Dettori, batteria), giovedì 21 il Mauro Mulas Organ Trio (Mauro Mulas, organo Hammond; Rubens Massidda, chitarra e voce; Paolo Nonnis, batteria), venerdì 22 The BlueXperiences  (Livio Cherchi, chitarra e voce; Donato Cherchi, voce; Renato Fonnesu, basso; Daniele Maccioni, batteria) e sabato 23 i Wild Bunch (Dario Fadda, chitarra e voce; Corrado Cherchi, tastiere e voce; Riccardo Chia, basso e voce; Luca Fanutza, batteria e voce).

Il biglietto intero per l’ingresso a ciascuna serata del festival in programma in piazza Europa costa 12 euro, il ridotto 10. Trenta euro il prezzo dell’abbonamento per le quattro serate. Prevendita nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna.

Per informazioni, la segreteria del festival Narcao Blues risponde al numero 0781 87 50 71 e all’indirizzo di posta elettronica i9nfoblues@narcaoblues.it .

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Un fine settimana intriso di jazz, tra musica suonata nei più suggestivi scorci del centro storico, guide all’ascolto, propedeutica musicale per bambini e riscoperta delle bellezze del territorio. Tutto questo è “Seui in musica”, la manifestazione che dal 22 al 24 luglio animerà Seui, il più importante centro della Barbagia di Seulo.

Organizzata dal comitato “Seui in musica” in collaborazione con il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, la manifestazione, giunta alla terza edizione, ha per direttori artistici tre studenti seuesi dell’istituzione musicale cagliaritana: Andrea Desogus, Fabrizio Mura e Luigi Murgia. Che, con gli altri componenti del comitato organizzatore, animati dalla passione per la musica e dalla voglia di rilanciare il territorio, insieme ad associazioni come la locale Banda musicale “Rossini”, attiva da più di novant’anni, hanno messo in piedi un fitto cartellone di appuntamenti. Appuntamenti in cui il jazz più puro si apre alle contaminazioni e alle collaborazioni, con molti progetti originali, alcuni dei quali l’anno scorso hanno partecipato all’European Jazz Expò, e la presenza di artisti e formazioni di sicuro richiamo per gli amanti del genere, come il quintetto The Jazz Passengers, composto da Marco Argiolas, Massimo Carboni, Paolo Carrus, Massimo Tore, Roberto Migoni; e lo Standards Trio, formato da Mariano Tedde, Nicola Muresu, Luca Piana.

Complessivamente saranno 15 le formazioni che da mattina a sera si alterneranno nel suggestivo centro storico di Seui. A fare da corollario alla no- stop musicale saranno, sabato 23, l’appuntamento con la guida all’ascolto, curato da Roberto Migoni, docente di Batteria jazz e musica d’insieme al Conservatorio di Cagliari, la propedeutica musicale per bambini, guidata da Ambra Beretta, e le visite guidate nel Percorso museale (comprende il Carcere Spagnolo, risalente al 1647, la Galleria Civica che ospita una collezione di tele del 1600, la Casa Farci, la Palazzina Liberty e Sa Omu de sa maja).

Venerdì 22 luglio, ad inaugurare “Seui in musica” sarà, alle 17.00 al centro Polivalente, un concerto dei Three steps, formazione composta da Giovanni Mameli (chitarra elettrica), Andrea Sanna (piano elettrico), Andrea Parodo (basso elettrico). Alle 18.00 nel Centro Polivalente, seguirà l’esibizione dei Trenores di Neoprene, formazione che propone brani originali, composta da Francesco Sangiovanni (sax baritono), Massimo Spano (basso elettrico), Stefano Vacca (Batteria Percussioni), mentre alle 19.00 sarà la volta degli Elettroflebo, formazione guidata dal batterista-compositore Sergio Mattana.

Alle 20 l’appuntamento è con le note del duo composto da Martina Garau (voce) e Gianluca Tozzi (chitarra). Giusto una pausa per la cena a alle 21.30 si riprende sino a notte: si comincia con la formazione Hip Jazz, progetto originale del trombettista Matteo Sedda a cui seguiranno (ore 22.30) i Santana Tribe e gli SVM (ore 23.30), formazione composta da Andrea Sanna, Nicola Vacca e Mauro Medde, che nel 2014 è stata selezionata da una giuria di esperti, tra i quali Renzo Arbore, per la partecipazione al festival Umbria Jazz.  La serata si chiude con la musica della jam session in programma dalla mezzanotte e mezza.

Sabato 23 la musica riprende alle 10.30 con gli Street Ramblers che invaderanno con le loro note le diverse vie del paese. Alle 11.00 nel Centro Polivalente sarà il momento dell’esibizione di The man and the journey, progetto originale fondato dal bassista Matteo Muntoni, mentre alle 12 si esibirà il duo composto da Martina Garau e Gianluca Tozzi. Alle 17.00 arriva l’atteso appuntamento con la guida all’ascolto: nel Centro Polivalente Roberto Migoni terrà l’incontro intitolato “Jazz: istruzioni per l’uso”, una panoramica sulla storia e l’evoluzione della musica jazz dalle origini ad oggi. Dalle 18.00 si riprende con la musica con l’esibizione dei Khotan 4et, formazione che propone brani originali del chitarrista Gianluca Tozzi, con Maurizio Floris (sax tenore), Emanuele La Barbera (basso elettrico) e Andrea Desogus (batteria), a cui seguirà (ore 19) l’organico Rural electrification orchestra reload, progetto originale del bassista Massimo Spano. La serata proseguirà con il duo Almost Happy, seguito a ruota da Tedde Muresu Piana standard trio (ore 21.30), The jazz passengers (ore 22.30) e The Crazy Ramblers hot jazz orchestra. Quest’ultima¸ guidata dal sassofonista Maurizio Floris, è l’unica orchestra isolana in puro stile jazz anni ’20: salirà sul palco alle 23,30 per lasciar posto, a partire dalla mezzanotte e mezza, a una nuova notte di jam session.

Domenica 24 l’appuntamento è alle 11.00: nel centro polivalente si esibiranno davanti al pubblico i piccoli allievi della Banda musicale di Seui “Gioacchino Rossini”, importante punto di riferimento del territorio, attiva fin dal 1922. Alle 12.00 con il concerto dell’ensemble “Seuinmusica” calerà definitivamente il sipario sull’edizione targata 2016 della rassegna.

Per i più piccoli sono da non perdere le attività dei laboratori: sabato 23, alle 9.30, la maestra Ambra Beretta proporrà attività ludico formative. Sempre sabato, ma alle 15.00, è in programma la Propedeutica musicale.

«E’ con molto entusiasmo che ho accolto la proposta di collaborazione con il Festival Seuinmusica – dice Elisabetta Porrà, direttrice del Conservatorio – Gli animatori della rassegna sono tutti studenti ed ex studenti del Dipartimento jazz della nostra istituzione. La nostra scuola è un crocevia di codici e di linguaggi, io penso ad un Conservatorio concepito come centro di formazione ma anche di produzione e di ricerca musicale».

«Il jazz, da tempo diventato una delle espressioni musicali maggiormente praticate in Sardegna, rappresenta un linguaggio musicale che il Conservatorio da tempo sostiene con i suoi corsi di altissimo livello – dichiara Gianluca Floris, presidente del “Giovanni Pierluigi da Palestrina” – Crediamo sinceramente che attività come queste siano uno dei migliori veicoli per far conoscere un’area così affascinante come il Montarbu e tutta la Barbagia di Seulo, di cui  Seui è uno dei centri più importanti e carichi di potenzialità culturali ed economiche».

Per gli organizzatori del Comitato Seuinmusica si tratta di «un festival, un’idea, una sfida, che ha come obbiettivo la valorizzazione del territorio attraverso la musica».

L’ingresso a diversi appuntamenti della rassegna è gratuito.

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Allegato di posta elettronica2016 Luke Winslow-King - Press 1 m (foto Victor Alonso) Narcao Blues - Un concerto On The Road Quartet (m)

E’ stata presentata questa mattina a Cagliari, all’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, la ventiseiesima edizione del festival Narcao Blues, in programma a Narcao da mercoledì 20 a sabato 23 luglio. Presenti all’incontro con la stampa il direttore artistico Gianni Melis, il sindaco di Narcao Danilo Serra e l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi.

«I grandi eventi di spettacolo rappresentano una importante risorsa per intercettare flussi turistici a livello internazionale. Una manifestazione prestigiosa come Narcao Blues, giunta alla XXVI edizione, è uno dei tasselli fondamentali che costituiscono il cartellone regionale coordinato dall’assessorato e che promuovono un’idea diversa di Sardegna, in cui le zone interne giocano finalmente un ruolo da protagoniste – ha detto l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi -. È ora compito della Regione strutturare una comunicazione coordinata e lanciare un messaggio forte: nell’isola della qualità della vita si possono fare esperienze straordinarie sotto il profilo culturale, in contesti ambientali unici e in tutti i mesi dell’anno.» 

Anche quest’anno, Narcao Blues conferma la formula ben rodata in venticinque edizioni e capace di richiamare tanti appassionati: due concerti per ogni serata, spaziando tra diversi stili del blues attraverso le proposte di un cast come sempre di livello e ben bilanciato tra gruppi ed artisti affermati ed emergenti. Ecco, dunque, in arrivo sullo “storico” palcoscenico allestito in piazza Europa gli italiani Mr. Owl & The Groovy Walkers e l’On Th Road Quartet, il camerunense Roland Tchakounté, l’inglese Laurence Jones, gli americani Lucky Peterson, Moreland & Arbuckle e Luke Winslow-King, per chiudere con la Sweet Soul Music Revue.

È ancora una volta un cartellone coerente e di qualità, carico di energia, idee e musica, quello allestito dall’associazione culturale Progetto Evoluzione, titolare da sempre del festival, con il contributo dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del comune di Narcao. Un cartellone che sarà idealmente introdotto, nei due fine settimana precedenti, da un altro appuntamento ormai di rito, Pro Loco in Blues, la serie di concerti “Aspettando il festival”, come recita il sottotitolo, con cui Narcao Blues fa tappa in altri paesi e località del Sulcis mettendo in relazione musica e territorio. Protagonisti il trio di Marco Pandolfi l’8, 9 e 10 luglio, e quello di Dany Franchi la settimana dopo (il 15, 16 e 17).

Gli amplificatori sul palco di piazza Europa si accenderanno per la prima volta alle 21.30 di mercoledì 20 luglio con una serata all’insegna delle different things: un doppio set che vedrà di scena dapprima i sardi Mr. Owl & The Groovy Walkers, poi il camerunese Roland Tchakounté.

A inaugurare la ventiseiesima edizione del Narcao Blues sarà dunque una band emergente che ha le sue radici proprio nel Sulcis: i Mr. Owl & The Broovy Walkers sono nati, infatti, due anni fa dalla volontà di Francesco Podda (voce e chitarra ritmica) e Marco Argiolas (chitarra solista), cresciuti entrambi a Narcao, e dei fratelli Mantella, Fabio (basso) e Giulio (batteria), originari di Gonnesa. Milano è il luogo in cui il gruppo cresce nel corso dei mesi, ed è in questo contesto che si aggiunge, a completare la formazione, il giovanissimo sassofonista meneghino Fabio Maggioni, per aprire nuovi orizzonti sonori al gruppo, attualmente al lavoro per produrre il suo primo disco.

Subito dopo sul palco salirà Roland Tchakounté. Originario del Camerun, questo chitarrista e cantante ama definirsi cittadino del mondo e si caratterizza per la capacità di fondere la tradizione africana (scrive in Bamiléké, la sua lingua madre) con le note blues che iniziò a suonare e studiare dopo aver ascoltato da giovanissimo il grande John Lee Hooker. Nella serata dedicata alle contaminazioni, Roland Tchakounté ritorna a Narcao dopo quattro anni proponendo il suo blues attraverso un autentico viaggio che ricongiunge America e Africa alla ricerca delle radici della musica del diavolo. Ad accompagnarlo in questa nuova tappa in terra sarda un organico che schiera Anthony Honnet alle tastiere, Mick Ravassat alla chitarra elettrica, Jérôme Cornelis al basso e Karim Bouazza alla batteria.  

Giovedì 21 riflettori puntati su due artisti internazionali di valore indiscusso: Laurence Jones e Lucky Peterson. Alle 21.30 sarà il giovanissimo chitarrista e cantante inglese, classe 1992, a collegare il jack alla sua sei corde per il primo concerto della serata affiancato da Roger Inniss al basso e Phillip Wilson alla batteria. Due volte “Young Artist of The Year” ai British Blues Awars (nel 2014 e l’anno scorso), Laurence Jones è di recente entrato a far parte della scuderia della Ruf Records sotto la produzione artistica di Mike Zito. Il suo stile, fresco e immediato, ha conquistato un’importante schiera di appassionati in tutta Europa e la sua presenza a Narcao conferma come l’organizzazione del festival vada ogni anno alla ricerca delle primizie musicali da offrire e presentare al proprio pubblico. 

Da un astro nascente a una vera e propria stella polare del firmamento blues: il secondo set vede sul palco di piazza Europa Lucky Peterson, chitarrista, tastierista e cantante di indiscutibile talento, accompagnato da Shawn Kellerman (chitarra), Timothy Waites (basso) e Raul Valdes (batteria). Cinquantadue candeline da spegnere il prossimo dicembre, il musicista originario di Buffalo (New York) cresce sotto l’ala protettrice del leggendario Willie Dixon che da giovanissimo gli permette di esibirsi di fronte alle telecamere dello storico Ed Sullivan Show. Negli anni diventa uno dei session man più richiesti, annoverando, tra le tante, l’importante collaborazione con la cantante Etta James. Nel 1992 inaugura la sua carriera solista pubblicando il suo primo album, “Lucky Strikes”, una fusione moderna e accattivante degli elementi del rock e del soul all’interno di pezzi blues che diventerà il filo conduttore di tutti i suoi lavori: una ricerca continua di contaminazioni attraverso cui infondere alla sua personalissima interpretazione del blues un sapore fresco e innovativo. Luckey Peterson si presenterà sul palco di Narcao con un concerto condito dai suoi pezzi classici e arricchito dai brani estratti dal suo ultimo album, “Son of a Bluesman”, dedicato alla figura di suo padre.

L’inconfondibile suono dell’armonica a bocca caratterizza i due set in programma venerdì 22 luglio. A soffiare per primo dentro il suo strumento sarà Davide Speranza, funambolico armonicista che ritorna a Narcao con l’On The Road Quartet, nato nel 2012 da un’intuizione sua e del chitarrista Gianni Di Ruvo. La formazione, con Claudio De Palo al basso e Angelo Farolli alla batteria, è riuscita a mettersi in luce sulla scena nazionale con la sua miscela esplosiva di blues, folk, rock and roll e zydeco tipico dello stile New Orleans. “N.O. Dreaming” è il titolo del suo primo album in studio: una sintesi perfetta dello stile e dell’eclettismo di Speranza e soci, capaci di proporre anche accostamenti sulla carta azzardati, come rivisitare un pezzo dei Nirvana (“All Apologies”) in perfetta chiave blues.

Protagonista della seconda parte della serata, Moreland & Arbuckle è un power trio che sposa roots e blues-rock con inconfondibile energia e novità. Nata dall’incontro del chitarrista Aaron Moreland con l’armonicista e cantante Dustin Arbuckle, la formazione di base nel Kansas ha trovato nei tamburi di Kendall Newby il perfetto completamento. Recensita positivamente da riviste autorevoli come il New York Post e l’American Songwriter, la band si è ritagliata uno spazio di rilievo nel panorama blues mondiale con i suoi show adrenalinici e degli album notevoli per qualità e intensità: l’ultimo, “Promised Land or Burst”, è uscito lo scorso maggio sotto l’etichetta storica della Alligator Records di Chicago.

Due set diversi per sonorità e atmosfere accompagnano Narcao Blues verso il sipario finale della sua ventiseiesima edizione, sabato 23. Apre (come sempre alle 21:30) il chitarrista e cantante statunitense Luke Winslow-King con una band che annovera tra le sue fila il chitarrista italiano Roberto Luti (già ospite del festival un anno fa con i Playing For Change), Lucio Villani al basso e  alla batteria. Originario del Michigan ma trapiantato a New Orleans, Luke Winslow-King  è un grande interprete del blues del Delta, maestro dello slide, capace di unire la parte folk-cantautorale del genere con le radici ragtime, folk e rock and roll. Il risultato è una musica ruvida ma al contempo ricercata e raffinata, impreziosita dall’inconfondibile timbro della sua voce e dalla sua indiscussa capacità strumentale. 

A far ballare la piazza, chiudendo festosamente la ventiseiesima edizione di Narcao Blues, ci penserà la Sweet Soul Music Revue con un autentico viaggio nella storia del soul e del rhythm & blues; il repertorio spazia infatti tra i grandi classici del genere, da Ray Charles a James Brown, da Aretha Franklin a Stevie Wonder, da Ike & Tina Turner ai Temptations, reinterpretati e riportati alla loro energia originaria grazie alle calde voci dei cantanti solisti e agli strumentisti: tredici musicisti sul palco (Klaus Gassmann, leader e fondatore del progetto, e Axel Welter ai sassofoni, Steffen Mathes alla tromba, Ray Muhumane alla chitarra, Michael Webb alle tastiere, Heiner Holderbach al basso e Paulee Brown alla batteria a sostenere le voci di Derrick Alexander, Daria Biancardi, Lisa Benjamin, Jimmy James, Laeh Jones e Ester Stevens) per salutare il festival all’insegna del divertimento e dei festeggiamenti.

La ventiseiesima edizione di Narcao Blues sarà idealmente introdotta, nei due fine settimana che precedono le quattro serate in piazza Europa, da un altro appuntamento ormai di rito: Pro Loco in Blues, la serie di concerti “Aspettando il festival“, come recita il sottotitolo, con cui la rassegna organizzata dall’associazione Progetto Evoluzione fa tappa in altri centri e località del Sulcis mettendo in relazione musica e territorio. Scopo dell’iniziativa, in sintonia con le linee guida suggerite dall’assessorato del Turismo, e con la collaborazione delle Pro loco dei centri di volta in volta interessati, è quello di portare, attraverso i concerti, il pubblico del blues alla scoperta delle bellezze di questo territorio e dei suoi luoghi di interesse ambientale, archeologico e monumentale.

Si inizia questo fine settimana con il trio di Marco Pandolfi, in concerto venerdì 8 a Vallermosa, nel parco naturale regionale di Gutturu Mannu, sabato 9 nell’incantevole spiaggia di Cala Domestica a Buggerru, e la sera dopo (domenica 10) alla necropoli di Is Loccis-Santus a San Giovanni Suergiu. Sulla scena blues da oltre vent’anni, l’armonicista e chitarrista veneto conta un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero (comprese due partecipazioni all’International Blues Challenge di Memphis) e collaborazioni con bluesmen come Richard Ray Farrell, Paul Oscher, Bob Margolin, Harvey Brooks, Preston Hubbard, Bob Corritore, Willie King, Tom Walbank, David Lee Durham, Paul Cox, King Edward, Bill Howl-N-Madd Perry, Mickey Rogers, tra gli altri. Lo affiancheranno in questo trittico di serate in terra sarda – tutte con inizio alle 22.00 – Marco Di Folco alla chitarra e Federico Paternello alla batteria.

Protagonista del secondo weekend di Pro Loco in Blues, il trio del chitarrista genovese Dany Franchi, di scena venerdì 15 nel suggestivo Tempio di Antas nei pressi di Fluminimaggiore, sabato 16 al parco di San Leonardo a Perdaxius, e domenica 17 a Portoscuso nell’antico complesso della tonnara “Su Pranu”. Classe 1990, giovane promessa del blues italiano, Dany Franchi ha preso parte a importanti manifestazioni internazionali, tra tutte l’IBC di Memphis e il Dallas International Guitar Festival. Chitarrista virtuoso ed esplosivo, con Michael Tabarroni al basso e Emanuele Peccorini alla batteria, proporrà un accattivante mix di cover e brani originali nello stile che già lo caratterizza. Tutte le serate, anche in questo caso, cominceranno alle 22.00.

A orari più tardivi partono invece gli appuntamenti dopoconcerto del festival, in programma da mercoledì 20 a sabato 23 all’agriturismo Santa Croce, poco fuori Narcao, al termine delle serate in piazza Europa. La colonna sonora delle nottate in blues sarà tutta di band e musicisti isolani: di scena mercoledì 20 i Tree Blues (Nilo, chitarra e voce; Gigi Loddo, basso; Christian Dettori, batteria), giovedì 21 il Mauro Mulas Organ Trio (Mauro Mulas, organo Hammond; Rubens Massidda, chitarra e voce; Paolo Nonnis, batteria), venerdì 22 The Blue Xperiences (Livio Cherchi, chitarra e voce; Donato Cherchi, voce; Renato Fonnesu, basso; Daniele Maccioni, batteria) e sabato 23 i Wild Bunch (Dario Fadda, chitarra e voce; Corrado Cherchi, tastiere e voce; Riccardo Chia, basso e voce; Luca Fannutza, batteria e voce).

Narcao Blues prende vita nel 1989 per iniziativa dell’associazione culturale Progetto Evoluzione, nata l’anno prima con l’obbiettivo di contribuire alla crescita e lo sviluppo socioculturale del Sulcis, con una particolare attenzione verso i giovani. In ventisei anni, Narcao Blues ha visto alternarsi sul proprio palco più di 170 artisti in oltre cento serate, diventando un punto di riferimento nel firmamento musicale nazionale. Oltre al festival vari progetti paralleli sono nati nel corso del tempo, dal South In Blues alla Gospel Explosion (una vera e propria rassegna itinerante, quest’anno alla sua quattordicesima edizione, che si tiene a dicembre, a partire dal giorno di Natale), e poi seminari e conferenze per le scuole: iniziative che dimostrano come l’attività dell’associazione culturale Progetto Evoluzione e del proprio staff sia in continua crescita ed espansione, nonostante le difficoltà e le sfide che si presentano ogni anno. Di recente il Narcao Blues si è anche messo in luce per essere uno dei festival fondatori dell’Italian Blues Union, l’unione degli organizzatori e appassionati di blues dello Stivale.

Il biglietto intero per l’ingresso a ciascuna serata del festival in programma in piazza Europa costa 12 euro, il ridotto 10. Trenta euro il prezzo dell’abbonamento per le quattro serate. Prevendita nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna. 

Per informazioni, la segreteria del festival Narcao Blues risponde al numero 0781 87 50 71 e all’indirizzo di posta elettronica infoblues@narcaoblues.it .

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“Mare e Miniere” prosegue la sua programmazione con un doppio appuntamento da non perdere. Si parte questa sera alle ore 20,30 al Teatro Electra (Piazza Pichi) di Iglesias con la sonorizzazione dal vivo di “Cenere”, film muto del 1916, tratto dal romanzo omonimo della scrittrice nuorese Grazia Deledda, e restaurato digitalmente. Prodotto da Arturo Ambrosio e dalla Caesar Film di Torino e girato per le esterne prevalentemente in Piemonte, in quanto la Sardegna non era raggiungibile a causa dei sommergibili austriaci, il film fu diretto da Febo Mari su soggetto della grande attrice Eleonora Duse, la quale dopo l’abbandono delle scene teatrali nel 1908, si convinse anche ad esserne lei stessa protagonista. La recitazione dell’attrice è singolarmente misurata (non parla mai davanti alla macchina da presa), in contrasto con quella di Febo Mari, che recita con una certa concitazione e parla continuamente. Cenere è anche l’unica interpretazione cinematografica della Duse.
Presentata in occasione dei cento anni dalla realizzazione della pellicola ed in collaborazione con la Fiera del Libro di Iglesias, questa produzione originale mescola musica, cinema e teatro in un tutt’uno di grande suggestione, con la voce narrante di Simonetta Soro che aprirà la serata tracciando un percorso utile alla visione del film, e successivamente la proiezione della pellicola, il cui commento sonoro è affidato alle musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Mauro Palmas (liuto cantabile), accompagnato da un ristretto ensemble acustico, composto da Alessandro Foresti (pianoforte) e Silvano Lobina (basso).

Domani, alle ore 11,00, “Mare e Miniere” si sposterà a Carbonia presso il teatro Centrale, per lo spettacolo “Nostra Patria è il Mondo Intero” con ideato e diretto da Mauro Palmas, figura di spicco nel panorama della musica mediterranea, da tantissimi anni impegnato con passione anche in un interessante percorso di ricerca teso al recupero della musica popolare, sarda e non solo, nella quale ha avuto grande spazio il repertorio della canzone storico-politica.L’intento di questo particolare recital, la cui realizzazione è stata patrocinata anche dalla presidenza del Consiglio regionale della Sardegna e dall’A.N.P.I., è di far riemergere in chiave più attuale, ma senza pretese revisionistiche, pagine archiviate della nostra musica e della nostra cultura, attraverso un equilibrato rigore filologico e un necessario spirito critico che il tempo e lo sviluppo della storia impongono.Il risultato è uno spettacolo di fortissimo impatto emotivo: un coinvolgente viaggio tra musica e parole che ripercorre, attraverso una nuova interpretazione creativa, le pagine indimenticabili della musica e della cultura popolare, legate fortemente ai capitoli sociali e civili dell’ italia dal 1860 al 1960; un percorso nella memoria, non solo musicale ma anche ideale e culturale, un viaggio nella storia rivisitata  con arrangiamenti freschi e moderni tra folk-music e raffinato jazz-swing, scandito e accompagnato dalle efficacissime letture sugli avvenimenti storico-politici di Bruno Gambarotta: uno dei più lucidi e brillanti protagonisti della scena culturale italiana. Un “libro” avvincente di storia musicale alternativa nel quale sfogliare, ascoltandole, ricche testimonianze canore di cultura popolare che difficilmente si trovano nelle versioni ufficiali, interpretate dallo spirito critico e ironico di Gambarotta, geniale nel saper osservare la contemporaneità e offrire una lettura sempre pungente della realtà. Tra i brani, che procederanno in un ordine storico-cronologico, prenderanno vita le letture dei testi originali di sua composizione. In scaletta  da “Andiremo in Roma Santa”, la più antica, un canto dei primi del ‘700, nato durante la guerra di successione spagnola, alle canzoni garibaldine tra le quali, “Rondinella d’Aspromonte” e “Camicia Rossa”, a quelli della resistenza, come “Partigiani chiamateci ancora” e “Bella Ciao”, passando attraverso i canti delle lotte operaie, quelli antifascisti e delle due guerre mondiali. Canti che fanno capaci di far rivivere i drammi e le sofferenze procurati dalla guerra e delle lotte politiche e sociali, o anche la semplice gioia di vivere. In scena grandissimi interpreti: Elena Ledda alla voce e Mauro Palmas alla voce e alle mandole, protagonisti indiscussi del canto sardo e della musica mediterranea; Maurizio Geri alla chitarra, Simonetta Soro, altra voce superba della musica sarda, Silvano Lobina al basso e Marco Argiolas al clarinetto e clarinetto basso.

Teatro Electra_big

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Franco Cerri (foto Dario Guerini) mMarco Argiolas Alessandro Atzori June & the Sionettes

Aperitivo in musica in una nuova matinée domenicale proposta dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz al Lazzaretto, il centro d’arte e cultura nel quartiere cagliaritano di Sant’Elia: dopo la cantante Manuela Doris e il chitarrista Roberto Bernardini, protagonisti sette giorni prima, domani (domenica 27) è il turno di un altro duo, quello costituito dal clarinettista/sassofonista Marco Argiolas e dal contrabbassista Alessandro Atzori. Nomi affermati nel panorama locale, il loro repertorio spazia dal jazz classico a quello più moderno, strizzando l’occhio anche al genere latino americano. Si comincia alle 11,30 con ingresso libero e aperitivo offerto dalla cantina Is Cherchis di Castiadas.

Il concerto di Marco Argiolas e Alessandro Atzori apre per Forma e Poesia nel Jazz un’intensa tre giorni di fine anno. Lunedì (28 dicembre), sempre a Cagliari, c’è il tradizionale appuntamento natalizio con il gospel: di scena alle 21.00, all’Autoditorium Comunale in piazzetta Dettori, il gruppo americano June & The Sionettes, quattro voci femminili con accompagnamento di tastiere per un mix di musica gospel tradizionale e contemporanea. I biglietti, a 12,50 euro, sono in vendita al Box Office in viale Regina Margherita, 43 (tel. 070657428). Botteghino aperto all’Auditorium Comunale a partire dalle 20.00. Restano validi per l’ingresso e per il posto già assegnato i biglietti venduti per il concerto inizialmente previsto per il 25 dicembre; i possessori che non intendessero utilizzarli possono invece richiederne il rimborso lunedì mattina allo stesso Box Office.

Per June & The Sionettes altro impegno in programma l’indomani (martedì 29) a Quartucciu nella Chiesa di San Pietro Pascasio con inizio alle ore 19,30 e ingresso libero.

Stesse date per due serate da non perdere con un’autentica icona del jazz italiano, Franco Cerri. Il chitarrista milanese (novant’anni il prossimo 29 gennaio) sarà lunedì (28 dicembre, alle 21.00) a Sassari in concerto al (e in collaborazione con il) Birdland (Z.I. Predda Niedda, strada 22; prenotazioni allo 079262556 e al 3208111019), e martedì 29 alle 22.00, a Cagliari, sul palco e con la partecipazione del Jazzino (via Carloforte, 74/76; prenotazioni allo 0708571621). Ad accompagnare Franco Cerri in questa doppia tappa in terra sarda, tre volti noti del jazz isolano: Paolo Carrus (pianoforte), Massimo Tore (contrabbasso) e Roberto Migoni (batteria).