Domani sera, 26 agosto, si inaugura la X edizione del Festival della letteratura Bimbi a Bordo a Guspini
Parata di musica giochi e narrazioni, trampolieri, musicisti, giocolieri e cantastorie. Ma, soprattutto, l’intervento di Martino Negri, direttore scientifico del Festival BAB 2022. Professore all’Università degli Studi di Milano-Bicocca e uno dei massimi esperti di letteratura per l’infanzia in Italia. Così domani sera, 26 agosto 2022, si inaugura la X edizione del Festival della letteratura Bimbi a Bordo a Guspini.
Ore 21.30 Piazza XX settembre, Parata MusicAlti. Parata di musica giochi e narrazioni, con trampolieri, musicisti, giocolieri e cantastorie. A cura della compagnia Lanchilonghi, Cambas de linna e Marco Bertarini.
Ore 22.30 Piazza Santa Maria. In leggerezza con profondità. Narrare senza paura. Inaugurazione della decima edizione della Festa BaB a cura del direttore scientifico Martino Negri e dell’Associazione InCoro.
Ore 23.00 Spettacolo di clownerie, a cura di Feffo e Gabbo. Ribelliamoci, narrazione a cura di Marco Bertarini.
Stasera, ultimo appuntamento dell’anteprima del Festival, con lo scrittore Enrico Galiano: “L’arte di sbagliare alla grande” (ore 21.30 piazza XX settembre).
Enrico Galiano è uno dei professori più letti e amati d’Italia. Classe 1977, nato a Pordenone, insegna in una scuola di periferia e ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i venti milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti: flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti».
Di lui ha detto Massimo Gramellini: «Un professore stile attimo fuggente».
L’Arte di sbagliare alla grande, 160 pagine, edito da Garzanti, è l’ultima fatica del professor Enrico Galiano che sarà presentato al pubblico del Festival della Letteratura Bimbi a Bordo domani, giovedì 25 agosto, alle ore 21.30, Piazza XX settembre.
«Qualcuno ha detto che nella nostra vita non commettiamo tanti errori ma sempre lo stesso, ripetuto infinite volte. Perché i nostri sbagli raccontano di noi molto più di quanto non crediamo: della nostra storia, di come eravamo, di cosa siamo diventati. Eppure, soprattutto quando si è ragazzi – spiega Enrico Galiano – sbagliare è diventato un tabù.»
Lo scrittore, dunque, con sincerità e coraggio, decide di sfatare il mito della perfezione e svelare tutti i suoi errori e le scelte azzardate, gli sbagli perdonabili ed imperdonabili, e come tutto questo l’abbia reso l’uomo che è oggi.
«Sbagliare può causare ferite che impiegano anni a rimarginarsi e può lasciare segni indelebili nella nostra anima. Ma è necessario per capire chi siamo, per vivere una vita piena, per trovare davvero la nostra strada: se si vuole davvero crescere, allora occorre soprattutto imparare a sbagliare.»