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Niente da fare per la Dinamo anche contro l’Unicaja, impostasi al PalaSerradimigni per 77 a 65, nella sfida valida per la nona giornata del gruppo D dell’Eurolega. Non sono bastate le ottime prestazioni di Joe Alexander, autore di 19 punti (3 su 7 da due punti, 3 su 7 da tre punti e 4 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi e 21 di valutazione) e di un Jarvis Varnado confermatosi in grande crescita, autore di 16 punti (6 su 7 da due punti, 4 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 18 di valutazione), per reggere il confronto con la squadra spagnola che con la settima vittoria in nove partite ha raggiunto in vetta alla classifica del girone il CSKA Mosca che deve però ancora giocare la nona partita, questa sera, con il Darussafaka Dogus Istanbul. In evidenza anche Marquez Haynes, 13 punti (1 su 1 da due punti, 3 su 7 da tre punti, 2 su due ai tiri liberi, 6 assist, 13 di valutazione).
Marco Calvani ha mandato in campo Haynes, Logan, Alexander ed Eyenga, coach Joan Plaza ha risposto con Jackson, Hendrix, Diez, Suarez e Nedovic. È stato David Logan ad aprire le danze (per il resto in ombra, con 2 soli punti a referto a fine partita, con 1 su 4 da due punti e 0 su 6 da tre punti) mentre per gli avversari ha risposto Jackson dalla lunga distanza. Jarvis Varnado ha messo a segno 8 punti ma lo strappo nei primi dieci minuti lo ha dato Alexander dai 6.75: 20-15. L’Unicaja con Hendrix e Smith, infallibile dall’arco, hanno chiuso il primo quarto avanti di un possesso: 23-26.
Nella seconda frazione gli spagnoli hanno cercato e trovato il break con il solito Smith coadiuvato da Hendrix. Per i giganti è stato Haynes, aiutato dall’intensità degli italiani, a tenere i suoi a contatto. Negli ultimi possessi Malaga si è portato al riposo di metà gara avanti di 9 lunghezze: 39-48.
Al rientro dall’intervallo lungo l’Unicaja ha provato a scappare con Smith, Kuzminskas e Jackson: dopo aver incassato un break di 10-2 coach Calvani ha chiamato time-out. Al rientro in campo la Dinamo ha provato ad accorciare le distanze con Eyenga, Alexander e Haynes: 51-63.
Nell’ultima frazione Malaga ha messo il sigillo sulla vittoria, la Dinamo non è riuscita a rimontare e il PalaSerradimigni e alla sirena finale (65 a 77) ha salutato l’Eurolega con un lungo applauso e il desiderio di potersi riscattare in Eurocup. Il limite maggiore della squadra è emerso ai rimbalzi, solo 20 di squadra (lo scorso anno i rimbalzi erano il principale punto di forza della squadra, con Shane Lawal in primo piano).
«I segnali che aspettavamo per chiudere la partita ci sono stati – ha commentato Marco Calvani -. Nella prima parte la cosa che abbiamo sofferto maggiormente sono stati i rimbalzi in attacco., è evidente che c’è una fisicità diversa dalla nostra. Non dobbiamo dimenticare che parliamo di una squadra di altissimo livello e che ha grandissima tradizione in Eurolega. Nella seconda parte del match ci sono stati quattro tiri sulla sirena quindi la difesa è stata importante. Anche a livello individuale ci sono state buone risposte, la buona performance di Alexander ci permette , in assenza di Petway, di poter contare non soltanto sul contributo che ci può dare Varnado. Anche da elementi meno utilizzati come Devecchi e Formenti ci sono state buone risposte e questo è importante perché le risorse della panchina ci serviranno nelle prossime gare, che saranno anche test importanti per noi. Sulla difesa stasera non mi sento di essere critico come con Trento, fermo restando che dobbiamo lavorare sui rimbalzi in attacco, problema che sappiamo di avere e che già si era rilevato in diverse altre gare precedenti. Ma stasera la squadra non ha mollato, è chiaro che con avversari della caratura di Malaga i problemi sono più evidenti. Mi ha fatto piacere ritrovare quello che è sempre stato il pubblico di Sassari, che ha sostenuto e si è identificato nella squadra in campo e nello sforzo dei ragazzi.»