22 December, 2024
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I 24 candidati della lista “Movimento 5 Stelle 2050”una delle 4 liste che sostengono la candidatura a sindaco di Carbonia del segretario regionale Luca Pizzuto, per le elezioni amministrative del 10 e 11 ottobre prossimi.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Gian Luca Lai, Sabrina Sabiu, Paolo Zandara, Loredana La Barbera, Marco Craig, Stefania Loche, Adolfo Lebiu, Giuseppe Lai, Giovanni Nicolò Murgioni, Patrizia Casu, Marcello Vacca, Maria Laura Lai, Simonetta Murru, Simonediego Perria, Valter Piga, Stefania Merche, Roberto Vacca, Giancarlo Pinna, Gianluca Autullo, Alessandro Giuseppe Cantone, Stefano Carbone, Michela Caria, Susanna Cuccu, Giampietro Scotto.

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La quiete in seno al gruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle che guida dal 19 giugno 2016 il comune di Carbonia, è durata 216 giorni. Il 29 ottobre 2019 si dimise Eleonora Cera, eletta il 5 giugno 2016 con 240 preferenze, passata all’opposizione. Questa mattina ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio comunale, Elio Loi, eletto quattro anni fa con 84 preferenze. Al suo posto entrerà in Consiglio comunale Carla Cannas, 20ª nella lista del M5S il 5 giugno 2016, con 60 preferenze. Elio Loi è il quarto consigliere eletto nel 2016 che abbandona il gruppo che vinse le elezioni, il secondo che lo fa lasciando anche il Consiglio comunale. La prima a lasciare il gruppo ed il Consiglio fu Sabrina Soru (eletta con 75 preferenze), il 13 giugno 2017, sostituita da Marco Craig (68 preferenze); il secondo Maurizio Soddu (eletto con 134 preferenze), dimessosi dal gruppo il 5 gennaio 2019 e passato all’opposizione.

Tra consiglieri eletti in prima battuta, 15, subentrati agli eletti entrati nella prima Giunta (il Testo unico degli Enti locali prevede l’incompatibilità tra i due incarichi), 3 (Adolfo Lebiu, 77 preferenze, per Carla Mario, 359 preferenze; Sabrina Soru, 75 preferenze, per Gian Luca Lai, 217 preferenze; Mauro Careddu, 69 preferenze, per Paola Argiolas, 185 preferenze), e subentrati ai dimissionari dal Consiglio, 2 (Marco Craig per Sabrina Soru e Carla Cannas per Elio Loi), sono rimasti solo 4 i candidati nella lista del M5S a non essere ancora entrati in Consiglio comunale: Luciano Deias, 57 preferenze; Guendalina Fronteddu,  55 preferenze; Giuliana Pisu, 34 preferenze; Patrizia Mascia, 22 preferenze).

Le dimissioni di Elio Loi che verrà sostituito da Carla Cannas, non modificano gli equilibri tra maggioranza e minoranza: 13 a 11.

Le quattro defezioni fin qui maturate in seno al gruppo consiliare, “impallidiscono” al cospetto della quasi completa “rivoluzione” maturata in seno alla prima Giunta presentata dal sindaco eletto Paola Massidda, il 5 luglio 2016, in occasione della riunione di insediamento del Consiglio comunale.

Ben 6 assessori su 7 hanno lasciato i rispettivi incarichi per dimissioni volontarie.

La “fuga” dalla prima Giunta del Movimento 5 Stelle ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 ed inizialmente non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda), poi sostituito da Luca Caschili; il 30 marzo 2017 è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni in un primo momento rientrarono ma poi vennero ripresentate, questa volta in maniera irrevocabile, e venne sostituita da Sabrina Sabiu. Il 10 maggio 2017 sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, la più votata il 5 giugno 2016 nella lista del M5S, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda ed i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza, sostituita da Valerio Piria.

Il 20 giugno 2017, Massimiliano Zonza (82 preferenze) s’è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio comunale, dopo le polemiche seguite alla pubblicazione sulla pagina facebook dell’associazione 5 Stelle Carbonia, di un post sessista che in tanti pensarono fosse indirizzato all’ex assessore della Cultura Emanuela Rubiu (ipotesi poi smentita), dopo le sue dimissioni dall’incarico, post poi rimosso. Al suo posto è stata eletta Daniela Marras (168 preferenze).

Il 23 marzo 2018 s’è dimessa l’assessore degli Affari Generali e del Personale Paola Argiolas, non sostituita (la Giunta è rimasta con 6 assessori).

Il 20 giugno 2019 la seduta del Consiglio comunale è stata interrotta per la mancanza del numero legale, per l’assenza di tre consiglieri di maggioranza al momento della votazione del sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, la proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia, e l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca, promotore della stessa, poche ore dopo, ha preso atto della situazione ed ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni. Il  7 luglio 2019 Paola Massidda ha affidato la delega vacante al tenente colonnello della Guardia di Finanza Antonio Guerrieri.

I movimenti interni…al Movimento, sono proseguiti, con l’avvicendamento alla presidenza del gruppo consiliare, il 29 luglio 2019, tra Manolo Cossu (352 preferenze) e Giorgio Santoru (94 preferenze).

Che l’esperienza amministrativa del Movimento 5 Stelle sarebbe stata complicata, vista la totale inesperienza di sindaco, assessori e consiglieri, era prevedibile ma certamente pochi avrebbero potuto prevedere…tanti cambiamenti in corsa. Quando ormai manca poco meno di un anno alla conclusione della consiliatura, i fermenti sono in crescita esponenziale e non sono da escludere altre novità nei prossimi mesi. Il panorama politico è in evoluzione, forze politiche, movimenti e gruppi vari sono attivi già da diversi mesi e sembrano essere saltati molti dei vecchi schemi dei vari schieramenti, altri appaiono destinati a saltare…

Giampaolo Cirronis

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Il Movimento 5 Stelle continua a perdere pezzi nel Consiglio comunale di Carbonia. Questa mattina s’è dimessa dal gruppo di maggioranza Eleonora Cera, 27 anni, eletta il 5 giugno 2016 con 240 preferenze. Eleonora Cera lascia il gruppo di maggioranza ma non il Consiglio comunale, nel quale aderirà al gruppo misto. E’ il terzo consigliere del M5S eletto tre anni fa che lascia il gruppo di maggioranza, il secondo che resta in Consiglio sui banchi dell’opposizione (l’altro, il 5 gennaio scorso, è stato Maurizio Soddu). A lasciare per prima il gruppo fu Sabrina Soru che si dimise anche dal Consiglio comunale, sostituita da Marco Craig.

Eleonora Cera ha pubblicato un lungo post nel suo profilo Facebook – che pubblichiamo integralmente in coda a questo articolo -, nel quale spiega le ragioni all’origine della sua scelta.

L’abbandono del Movimento 5 Stelle da parte di Eleonora Cera è l’ennesima defezione nel gruppo che il 5 e 19 giugno 2016 stravinse le elezioni comunali, conquistando il governo della città di Carbonia.

Nei primi tre anni di consiliatura, sei assessori su sette della prima Giunta Massidda, hanno lasciato i rispettivi incarichi per dimissioni volontarie. La Giunta monocolore del M5S si insediò il 5 luglio 2016, un mese esatto dopo il primo turno delle elezioni che il 19 giugno, al ballottaggio, sancirono la storica schiacciante vittoria di Paola Massidda su Giuseppe Casti, sindaco uscente, candidato della coalizione di centrosinistra, che pure al primo turno era stato il più votato.

La “fuga” dalla prima Giunta del Movimento 5 Stelle ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 ed inizialmente non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda), poi sostituito da Luca Caschili; il 30 marzo 2017 è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni in un primo momento rientrarono ma poi vennero ripresentate, questa volta in maniera irrevocabile, e venne sostituita da Sabrina Sabiu. Il 10 maggio 2017 sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda ed i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza, sostituita da Valerio Piria. Il 13 giugno 2017 Sabrina Soru – come già sottolineato – s’è dimessa da consigliere comunale, sostituita dal primo dei non eletti, Marco Craig. Una settimana dopo, il 20 giugno 2017, Massimiliano Zonza s’è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio comunale, dopo le polemiche seguite alla pubblicazione sulla pagina facebook dell’associazione 5 Stelle Carbonia, di un post sessista che in tanti pensarono fosse indirizzato all’ex assessore della Cultura Emanuela Rubiu, dopo le sue dimissioni dall’incarico, post poi rimosso.

Il 23 marzo 2018 s’è dimessa l’assessore degli Affari Generali e del Personale Paola Argiolas, non sostituita (la Giunta è rimasta con sei assessori).

Il 5 gennaio di quest’anno, il consigliere Maurizio Soddu ha abbandonato il gruppo di maggioranza del M5S e si è schierato all’opposizione, facendo scendere i numeri della maggioranza monocolore del M5S da 15 consiglieri (a 9) a 14 (a 10).

Dopo un paio di mesi relativamente “tranquilli”, le turbolenze interne al Movimento 5 Stelle sono riaffiorate prima il 29 marzo scorso, in occasione della votazione sul Bilancio, approvato con il voto determinante del sindaco e l’astensione della consigliera Daniela Garau (gruppo Misto) che non ha risparmiato critiche alla maggioranza ma ha poi deciso per l’astensione, riconoscendo le difficoltà determinate dalla limitata possibilità di spesa di un bilancio assai povero. E’ stata determinante la presenza in aula del capogruppo Manolo Cossu, che non ha saltato l’importante appuntamento, nonostante fosse convalescente per problemi di salute, per ovviare all’assenza forzata di un consigliere (Mauro Careddu) bloccato da impegni personali, e di quella volontaria di un altro consigliere (Elio Loi) da tempo dissidente; poi, in occasione della votazione su una mozione presentata dal consigliere Massimo Usai, sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione e da quattro consiglieri di maggioranza, tra i quali il capogruppo Manolo Cossu, bocciata a seguito di un risultato di parità, 10 voti favorevoli (tra i quali il consigliere di maggioranza Elio Loi), 10 contrari e 2 astenuti. Nel proseguo dei lavori, è venuto meno il numero legale e la seduta è stata interrotta prima dell’esaurimento dell’ordine del giorno.

Il 20 giugno scorso la seduta del Consiglio comunale è stata interrotta ancora una volta per la mancanza del numero legale, per l’assenza di tre consiglieri di maggioranza al momento della votazione del sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, la proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia, e l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca, promotore della stessa, ha preso atto della situazione ed ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni. Il  7 luglio Paola Massidda ha affidato la delega vacante al tenente colonnello della Guardia di Finanza Antonio Guerrieri.

I movimenti interni… al Movimento, sono proseguiti, con l’avvicendamento alla presidenza del gruppo consiliare, il 29 luglio 2019, tra Manolo Cossu e Giorgio Santoru.

Oggi, esattamente tre mesi dopo, l’abbandono della maggioranza da parte di Eleonora Cera, che riduce ancora il margine tra maggioranza e minoranza. Il 19 giugno 2016, con la vittoria al ballottaggio di Paola Massidda su Giuseppe Casti, il M5S conquistò la guida del comune di Carbonia con 15 consiglieri, lasciandone 9 ai gruppi di minoranza. Oggi il rapporto è di 13 a 11.

Giampaolo Cirronis

Il post integrale pubblicato da Eleonora Cera nel suo profilo Facebook

Storia di un cambiamento

Tre anni fa sono stata eletta Consigliere Comunale nella mia città.
Tre lunghissimi anni.
Mi sembra, infatti, che sia passata una vita intera da allora.
240 cittadini, in quell’occasione, si sono presi la briga di scrivere il mio nome e cognome sulla scheda elettorale: parenti, amici, compagni di scuola, colleghi, sconosciuti.
Un numero banale, per tanti, ma che per me significava e significa ancora oggi solo una cosa: impegno.
Impegno per il compito che avrei dovuto svolgere, per ciò che avrei dovuto imparare a conoscere e, soprattutto, a trasmettere.
Impegno a non tradire gli elettori che si sono fidati di me.
Impegno a non tradire me stessa.
Sembra una frase fatta, stucchevole e priva di significato, ma non lo è affatto, perché è semplice affermare, con le parole, di essere un determinato tipo di persona, di perseguire determinati valori, ma metterli in pratica ogni giorno ed essere fedeli a se stessi, a prescindere da tutto e da tutti è una vera impresa. Per chi si affaccia per la prima volta a nuove esperienze, tutto è ignoto. E così è anche la politica: dinamiche e processi che in un primo luogo possono lasciare spaesati e anche spaventati, tutti atti a domare una gigantesca macchina amministrativa con i suoi ingranaggi complessi e talvolta contorti, nei quali è molto più facile di quanto sembri, restare incastrati. Non parlo di chissà quali strani giochi e raggiri, anche se quando si parla di politica è facile accostarla a turpi e loschi movimenti. Parlo di una sorta di appiattimento alla burocrazia della pubblica amministrazione, di un incontrovertibile tendenza a farsi trascinare dai personalismi, di una totale mancanza di autonomia decisionale, di crescita e di miglioria, parlo di assenza di visione generale. E tutto ciò si rende ancora più evidente quando sono state le parole, prima dei fatti, a raccontare una storia diversa da quella che si è concretizzata. E se tutto è attribuibile all’inesperienza e alla completa estraneità al sistema politico, ci sono situazioni e atteggiamenti che nulla hanno a che fare con un meccanismo esterno, e che dopo tre anni di consiliatura non sono più accettabili.
Più volte si è reso necessario fare la quadra, provare a rivedere il metodo per cercare di ripartire più forti di prima, ma nulla è mai cambiato veramente. L’ultimo di questi momenti di revisione risale a poco prima dell’estate, quando dopo una settimana continua di incontri tra i componenti del gruppo di maggioranza, si è deciso di modificarne l’assetto all’interno al Consiglio, ma ad Ottobre nulla di quello che era stato deciso a Giugno era stato applicato. L’ennesimo punto di svolta veniva, di fatto, disatteso.
In un gruppo che funziona, ciò che lo fa diventare grande, sono prima di tutto la coesione, la complicità ed il rispetto.
Non c’è coesione in un gruppo quando una parte di esso non viene ascoltata.
Non c’è complicità quando questo viene visto solo e soltanto come appendice silenziosa di un intero apparato.
Non c’è rispetto nei confronti dei singoli componenti quando questi vengono allontanati e isolati, se disgraziatamente pensano diversamente e dissentono dalla maggioranza.
Non è una scelta che compio a cuor leggero, la mia.
Ho analizzato, ho aspettato, ho pensato.
E sono giunta alla conclusione che non ho più intenzione di fare parte del gruppo di maggioranza.
Ma allo stesso tempo non voglio scappare.
Come dicevo qualche frase più in alto, a parole siamo bravi tutti, ma i fatti fanno la differenza.
Scelgo di restare, di continuare a portare avanti quell’impegno che le persone mi hanno dato e sono pronta, per questo, ad assumermi tutte le responsabilità che questo mio gesto comporterà, consapevole del fatto che l’unico obiettivo che siamo stati chiamati a raggiungere è quello del bene della città, che si merita più di quello che sino ad ora è stato fatto, che sino ad ora ho fatto. Non è con una votazione unanime che si misura la capacità politica di un gruppo. Non è facendo commissioni su commissioni che si dimostra la concretezza di un’azione politica incisiva. Non è scappando dalla stampa che si afferma il coraggio di una scelta. Non è sminuendo gli altri che si dimostra il proprio valore. Non è scappando dal confronto che si ottiene l’attenzione e l’ascolto da parte degli altri. La politica è compromesso tra le parti, tra cittadini e amministratori, tra amministratori e amministratori, ma non deve mai diventare un compromesso con se stessi.

Eleonora

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La prima Giunta Massidda insediatasi il 5 luglio 2016. “Resistono” il sindaco Paola Massidda ed il suo vice Gian Luca Lai.

Mauro Manca è il sesto assessore, su sette, della prima Giunta Massidda, a lasciare l’incarico per dimissioni volontarie. La Giunta monocolore del M5S si insediò il 5 luglio 2016, un mese esatto dopo il primo turno delle elezioni che il 19 giugno, al ballottaggio, sancirono la storica schiacciante vittoria di Paola Massidda su Giuseppe Casti, sindaco uscente, candidato della coalizione di centrosinistra, che pure al primo turno era stato il più votato.

La “fuga” dalla prima Giunta del Movimento 5 Stelle ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 ed inizialmente non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda), poi sostituito da Luca Caschili; il 30 marzo 2017 è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni sono in un primo momento rientrate ma poi sono state ripresentate, questa volta in maniera irrevocabile, sostituita da Sabrina Sabiu. Agli inizi del mese di novembre 2016, si era dimesso il presidente della commissione Lavori pubblici Mauro Uccheddu (sostituito il 10 novembre 2016 da Angelo Rosas); il 10 maggio 2017 sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda ed i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza, sostituita da Valerio Piria. Il 13 giugno 2017 Sabrina Soru s’è dimessa da consigliere comunale, sostituita dal primo dei non eletti, Marco Craig. Una settimana dopo, il 20 giugno 2017, Massimiliano Zonza s’è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio comunale, dopo le polemiche seguite alla pubblicazione dopo la pubblicazione sulla pagina facebook dell’associazione 5 Stelle Carbonia, di un post sessista che in tanti hanno pensato fosse indirizzato all’ex assessore della Cultura Emanuela Rubiu, dopo le sue dimissioni dall’incarico, post poi rimosso.

Il 23 marzo 2018 s’è dimessa l’assessore degli Affari Generali e del Personale Paola Argiolas, non sostituita (la Giunta è rimasta con sei assessori).

Il 5 gennaio di quest’anno, il consigliere Maurizio Soddu ha abbandonato il gruppo di maggioranza del M5S e si è schierato all’opposizione, facendo scendere i numeri della maggioranza monocolore del M5S da 15 consiglieri (a 9) a 14 (a 10).

Dopo un paio di mesi relativamente “tranquilli”, le turbolenze interne al Movimento 5 Stelle sono riaffiorate prima il 29 marzo scorso, in occasione della votazione sul Bilancio, approvato con il voto determinante del sindaco e l’astensione della consigliera Daniela Garau (gruppo Misto) che non ha risparmiato critiche alla maggioranza ma ha poi deciso per l’astensione, riconoscendo le difficoltà determinate dalla limitata possibilità di spesa di un bilancio assai povero. E’ stata determinante la presenza in aula del capogruppo Manolo Cossu, che non ha saltato l’importante appuntamento, nonostante fosse convalescente per problemi di salute, per ovviare all’assenza forzata di un consigliere (Mauro Careddu) bloccato da impegni personali, e di quella volontaria di un altro consigliere (Elio Loi) da tempo dissidente; poi la scorsa settimana, in occasione della votazione sulla mozione presentata dal consigliere Massimo Usai, sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione e da quattro consiglieri di maggioranza, tra i quali il capogruppo Manolo Cossu, bocciata a seguito di un risultato di parità, 10 voti favorevoli (tra i quali il consigliere di maggioranza Elio Loi), 10 contrari e 2 astenuti. Nel proseguo dei lavori, è venuto meno il numero legale e la seduta è stata interrotta prima dell’esaurimento dell’ordine del giorno.

Ieri la seduta del Consiglio comunale è stata interrotta ancora una volta per la mancanza del numero legale, per l’assenza di tre consiglieri di maggioranza al momento della votazione del sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, la proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia, ed oggi l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca, promotore della stessa, ha preso atto della situazione ed ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni.

E’ indubbio che le dimissioni di Mauro Manca siano un atto politico molto pesante, pesantissimo, perché si tratta sicuramente dell’assessorato più importante dell’Amministrazione, quello che, soprattutto in una fase particolarmente difficile per le ristrettezze del Bilancio, detta le linee d’azione all’intero Esecutivo. Sarà importante verificare quale sarà la reazione del sindaco Paola Massidda e della maggioranza monocolore del M5S che sostiene la Giunta, per capire se, quando si è appena arrivati al traguardo dei primi tre anni di amministrazione, il 60% del percorso, ci siano ancora le condizioni per andare avanti fino alla primavera del 2021, scadenza naturale della consiliatura.

Giampaolo Cirronis

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Sabato Carbonia ha ospitato la Terza edizione della Maratona di Spinning ed il 2° Memorial Renzo Senni. Alle premiazioni della gara ciclistica erano presenti, in rappresentanza dell’’Amministrazione comunale, il vicesindaco Gian Luca Lai, il presidente del Consiglio comunale Daniela Marras, i consiglieri Maurizio Soddu, Giorgio Santoru, Adolfo Lebiu e Marco Craig.

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La Giunta Massidda perde un altro pezzo: s’è dimessa oggi l’assessore degli Affari Generale e del Personale Paola Argiolas. E’ il quinto assessore dimissionario dall’inizio della consiliatura. Nella lettera di dimissioni presentata all’ufficio protocollo, Paola Argiolas non ha motivato la sua decisione che arriva a distanza di 9 mesi e mezzo dalle ultime dimissioni, quelle dell’assessore della Cultura Emanuela Rubiu. In precedenza avevano lasciato la Giunta Massidda Arianna Vinci, Riccardo Cireddu e Carla Mario. Al posto dei primi quattro assessori dimissionari, Paola Massidda ha nominato Loredana La Barbera, Luca Caschili, Valerio Piria e Sabrina Sabiu.

Paola Argiolas, ex dipendente del comune di Carbonia, pensionata, era stata eletta consigliera comunale il 5 giugno 2016, con 185 preferenze. Nominata assessore, aveva lasciato, come prevede il Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali, la carica di consigliere comunale.

Della prima Giunta presentata da Paola Massidda il 5 luglio 2016, composta da 7 assessori, ne sono rimasti in carica soltanto 2: il vicesindaco Gian Luca Lai e Mauro Manca.

L’avvio di consiliatura per la maggioranza monocolore del Movimento 5 Stelle è stata caratterizzata anche da altre dimissioni: quelle di due presidenti di commissione, Mauro Uccheddu (sostituito da Angelo Rosas, a sua volta sostituito da Marco Serafini; e Maurizio Soddu, sostituito dal capogruppo Manolo Cossu), della consigliera Sabrina Soru, sostituita dal primo dei non eletti Marco Craig; e, infine, del presidente del Consiglio comunale, sostituito da Daniela Marras.

Le dimissioni odierne di Paola Argiolas, in attesa di conoscerne le motivazioni, appaiono un segnale evidente che la fase di maturazione politica del Movimento 5 Stelle, a Carbonia, dopo la clamorosa vittoria elettorale di due anni fa, non sia ancora terminata.

Il sindaco, Paola Massidda, ha annunciato la presentazione delle dimissioni dell’assessore degli Affari Generale e del Personale Paola Argiolas, protocollate questo pomeriggio, in apertura della seduta del Consiglio comunale, in corso per l’avvio della sessione di Bilancio.

Giampaolo Cirronis

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Maurizio Soddu s’è dimesso dalla carica di presidente della Prima commissione (Affari Istituzionali, Generali, Personale, Polizia Locale, Cultura, Sport Politiche Giovanili, Turismo) del comune di Carbonia. La decisione è maturata ieri, per divergenze sulla gestione delle politiche culturali e sportive legate al suo incarico. Maurizio Soddu ha deciso, comunque, di restare nel gruppo del Movimento 5 Stelle, con il quale è stato eletto il 5 giugno dello scorso anno.

Le dimissioni di Maurizio Soddu dalla presidenza della Prima commissione, arrivano esattamente a un anno di distanza dalle dimissioni di Mauro Uccheddu dalla presidenza della Seconda commissione (incarico poi assegnato al consigliere Angelo Rosas) e dopo le dimissioni di ben quattro assessori (Arianna Vinci, Riccardo Cireddu, Carla Mario ed Emanuela Rubiu, sostituiti da Loredana La Barbera, Luca Caschili, Valerio Piria e Sabrina Sabiu) e di un consigliere (Sabrina Soru, sostituita da Marco Craig), segnale che evidenzia chiaramente come la fase di maturazione politica del Movimento 5 Stelle, dopo la clamorosa vittoria elettorale dello scorso anno, non sia ancora terminata.

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Daniela Marras, nata a Carbonia il 5 settembre 1972, presidente della IV Commissione (Servizi Sociali, Pubblica Istruzione, Politiche della Casa, Patrimonio), consigliera del Movimento 5 Stelle, è la nuova presidente del Consiglio comunale di Carbonia. E’ stata eletta questa sera alla seconda votazione con 14 voti (tutti quelli dei consiglieri del Movimento 5 Stelle presenti in Aula, assente giustificato il solo capogruppo Manolo Cossu), contro i 9 voti ricevuti da Elio Loi, vicepresidente del Consiglio comunale, anche lui consigliere del Movimento 5 Stelle, tutti quelli dei consiglieri di minoranza, ed una scheda bianca. La prima votazione, nella quale per l’elezione sarebbero stati necessari i 2/3 dei voti, era maturato lo stesso risultato.

Daniela Marras ha vinto la concorrenza interna di Elio Loi e della 24enne Eleonora Cera che le indiscrezioni della vigilia davano per favorita. Prima dell’elezione di Daniela Marras, il Consiglio comunale aveva votato la surroga della consigliera dimissionaria Sabrina Soru, con il primo dei non eletti, Marco Craig.

Prima della votazione, si è sviluppato un breve dibattito con gli interventi di alcuni consiglieri di minoranza che sono ritornati sull’accesa polemica scatenata dalla pubblicazione di un post sessista su facebook, del quale si è poi assunto la responsabilità in Aula, nella precedente riunione del Consiglio comunale, il presidente Massimiliano Zonza, che ha poi presentato le sue dimissioni. Nel dibattito sono intervenuti anche il presidente vicario del Consiglio comunale Michele Stivaletta ed il sindaco Paola Massidda che ha ribadito di aver conosciuto la paternità del post sessista solo quando il presidente del Consiglio l’ha confessata ed ha sottolineato il gesto delle dimissioni dello stesso Massimiliano Zonza.

 

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Il vicepresidente di minoranza Michele Stivaletta (il vicepresidente di maggioranza è Elio Loi) ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia in seduta straordinaria per domani, lunedì 26 giugno, alle 18.30. Nutrito l’ordine del giorno (complessivamente 10 punti), con il maggiore interesse, in una fase particolarmente delicata di questo primo scorcio di consiliatura, concentrato nei primi tre punti: la surroga della consigliera dimissionaria Sabrina Soru con il primo dei non eletti nella lista del Movimento 5 Stelle, Marco Craig; l’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale, dopo le dimissioni di Massimiliano Zonza; le comunicazioni del sindaco che, presumibilmente, riguarderanno le ultime vicende politiche che hanno interessato la maggioranza.

Questi gli altri punti dell’ordine del giorno: interrogazioni e interpellanze; utilizzo di quote vincolate del risultato di amministrazione a seguito di economie dell’esercizio precedente. Variazione ex art. 175, comma 5, D.lgs, n. 267/2000; approvazione di modifiche dello Statuto comunale; cessione di aree alla società Enel per la realizzazione di una cabina per impianti di trasmissione energia elettrica a servizio della lottizzazione di Is Gannaus denominato “Sabiu e più”; integrazione del regolamento comunale per la disciplina della gestione della concessione e alienazione di beni immobili patrimoniali dell’ente approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 7 del 14 gennaio 2015; approvazione del Piano particolareggiato di iniziativa privata in località Campo Frassolis – zona territoriale omogenea G Servizi generali – sotto zona G1T; e, infine, approvazione della variante al Piano di lottizzazione convenzionata della zona omogenea C – sottozona C 3.1 – Zona via Roux – 1° stralcio funzionale (A.R.E.A.).

Ritornando all’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale, a poco più di 24 ore dalla riunione consiliare, è sempre più probabile che il sostituto o, meglio, la sostituta del dimissionario Massimiliano Zonza, sia la giovanissima Eleonora Cera, eletta come la quarta più votata nella lista del Movimento 5 Stelle, con 240 preferenze. Dopo i problemi arrivati con le dimissioni di quattro assessori, di un presidente di commissione, di un consigliere e del presidente del Consiglio comunale (dall’incarico, non dal Consiglio), anche l’elezione del nuovo presidente dell’assemblea di via Roma si sta rivelando, per il Movimento 5 Stelle, tutt’altro che facile, in quanto oltre ad Eleonora Cera, vi sarebbero altri due potenziali candidati, Daniela Marras (eletta con 168 preferenze) ed Elio Loi (eletto con 84 preferenze, penultimo tra gli eletti, davanti a Massimiliano Zonza che, eletto con 82 preferenze, il 5 luglio 2016, venne eletto presidente del Consiglio comunale).

Eleonora Cera.

Daniela Marras.

Elio Loi.

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Il vicepresidente di minoranza Michele Stivaletta (il vicepresidente di maggioranza è Elio Loi) ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia in seduta straordinaria per lunedì 26 giugno, alle 18.30. Nutrito l’ordine del giorno (complessivamente 10 punti), con il maggiore interesse, in una fase particolarmente delicata di questo primo scorcio di consiliatura, concentrato nei primi tre punti: la surroga della consigliera dimissionaria Sabrina Soru con il primo dei non eletti nella lista del Movimento 5 Stelle, Marco Craig; l’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale, dopo le dimissioni di Massimiliano Zonza; le comunicazioni del sindaco che, presumibilmente, riguarderanno le ultime vicende politiche che hanno interessato la maggioranza.

Questi gli altri punti dell’ordine del giorno: interrogazioni e interpellanze; utilizzo di quote vincolate del risultato di amministrazione a seguito di economie dell’esercizio precedente. Variazione ex art. 175, comma 5, D.lgs, n. 267/2000; approvazione di modifiche dello Statuto comunale; cessione di aree alla società Enel per la realizzazione di una cabina per impianti di trasmissione energia elettrica a servizio della lottizzazione di Is Gannaus denominato “Sabiu e più”; integrazione del regolamento comunale per la disciplina della gestione della concessione e alienazione di beni immobili patrimoniali dell’ente approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 7 del 14 gennaio 2015; approvazione del Piano particolareggiato di iniziativa privata in località Campo Frassolis – zona territoriale omogenea G Servizi generali – sotto zona G1T; e, infine, approvazione della variante al Piano di lottizzazione convenzionata della zona omogenea C – sottozona C 3.1 – Zona via Roux – 1° stralcio funzionale (A.R.E.A.).