21 November, 2024
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Lunedì 15 giugno, dalle ore 17.00, è in programma un dibattito online dal titolo: “Covid-19. Dall’emergenza sanitaria alla crisi economica: analisi idee, confronti e alternative per il rilancio”, organizzato da Art. 1 Sardegna.

«Sarà l’occasione commenta il segretario regionale di Art. 1 Luca Pizzuto per dibattere e confrontarsi sulla necessaria ripartenza economica e sociale sul piano nazionale e regionale. Riteniamo sia urgente ed improrogabile, come area progressista, democratica e di sinistra, interrogarci e provare a suggerire delle risposte dando voce alle preoccupazioni che da più parti arrivano per i ritardi e la incertezza delle azioni tuttora in campo.»

Si tratta di un ricco programma di interventi programmati e qualificati provenienti dal mondo delle imprese, del lavoro, del sindacato, degli Enti locali e della politica.

«Nelle nostre intenzioniprecisa l’ex assessore regionale della Cultura, Giuseppe Dessenac’e il confronto e l’apertura verso tutti gli attori che potranno e dovranno necessariamente confrontarsi con le sfide che affronteremo nei prossimi mesi. In questo quadro, riteniamo essenziali dare ascolto alle comunità, ragionando in primis con gli amministratori locali.»
Il programma prevede in apertura la relazione introduttiva a cura di Vincenzo Visco, ex ministro dell’Economia e presidente dell’associazione NENS, che inquadrerà la situazione economica nazionale ed europea e delineerà prospettive future e obiettivi di medio e lungo periodo.
A seguire, relazione introduttiva a cura di Paola Casula, sindaca di Guasila e due esperienze da settori in crisi:
Giuliana Farris – coordinamento Nidi d’Infanzia
Vincenzo de Rosa – rappresentante imprese dello Spettacolo.

Interventi programmati di:
Stefania Piras, sindaca di Oniferi e presidente dell’Unione dei Comuni
Claudio Atzori, presidente Legacoop
Marco Medda, presidente provinciale Confesercenti
Simone Cualbu, Coldiretti
Francesco Porcu, segretario regionale CNA
Eugenio Lai, consigliere regionale Art. 1
Emiliano Deiana,presidente Anci Sardegna
Tore Cherchi, ex parlamentare
Michele Carrus, segretario CGIL
Seguirà il dibattito. Conclusioni a cura di Giuseppe Dessena – ex assessore regionale della Cultura
Coordinerà i lavori, il giornalista Marco Corrias.

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«È di ieri una notizia secondo la quale la Confesercenti insieme al comune di Cagliari, nella persona dell’assessore Alessandro Sorgia, avrebbe proposto un ticket a pagamento per l’accesso alla spiaggia del Poetto, sollevando un polverone sui social, che ha visto il comune di Cagliari e la nostra Associazione come i principali indiziati (accusati) di una proposta che non è fondata.»

Lo scrive, in una nota, Marco Medda, presidente provinciale della Confesercenti di Cagliari.

«Ci teniamo a spegnere immediatamente tutte le polemiche che si stanno alimentando dietro un fraintendimento che nulla ha a che vedere con l’intenzione nostra e, tantomeno, dell’assessore Sorgia, a voler determinare un accesso a ore o (ancora peggio) a pagamento alla spiaggia dei cagliaritani – sottolinea Marco Meddae ci dispiace per tutti coloro che si sono sentiti colpiti da questa informazione. La nostra intenzione è quella di analizzare quanto previsto dal regolamento previsto dall’INAIL, uscito ieri, in base al quale comunque bisogna ripensare, purtroppo, anche la fruizione delle nostre spiagge rispetto all’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Il documento che è circolato (e che non abbiamo fatto in tempo neppure a condividere con l’assessore Sorgia), era una mera proposta che, visto il polverone, verrà ritirata. Stiamo studiando alcune ipotesi, che condivideremo con il comune di Cagliari e con gli operatori. Resta però il problema determinato dalle regole stringenti che l’INAIL ha fatto uscire proprio ieri e con le quali, purtroppo, bisognerà fare i conti. L’emergenza sanitaria sta cambiando forzatamente le nostre abitudini e dovremo ragionare su sistemi che ci aiutino a vivere anche le nostre spiagge in modo differenteconclude Marco Medda -. Non sarà facile, probabilmente ci aiuterà la tecnologia, ma l’importante è che ognuno di noi si senta parte integrante di questo cambiamento forzato.»

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La Confesercenti Provinciale di Cagliari esprime grande preoccupazione per i segnali sempre più forti che arrivano dal tessuto economico e sociale del territorio.

«La chiusura di intere filiere produttive, sta determinando una serie di danni per i quali saranno necessarie cure finanziarie fortissime, che dovranno impegnare il sistema bancario in modo determinante – si legge on una nota -. Pensiamo a ciò che succede, ad esempio, nel settore dei mercati su area pubblica, che impegna oltre 7.000 imprese più tutto l’indotto, (piccoli produttori agricoli, piccola pesca), oppure il mondo dei servizi alle imprese (come ad esempio, liberi professionisti, commercialisti e consulenti del lavoro) che sono costretti a lavorare per delle aziende che probabilmente non pagheranno i loro servizi, lasciandoli senza reddito. Oppure i danni incalcolabili che hanno subito le agenzie di viaggio che si sono ritrovate ad aver perso il lavoro fatto nei mesi passati, a non avere certezza per i mesi a venire e spesso a dover rimborsare di tasca loro quanto anticipato dai clienti per i viaggi già prenotati: un disastro economico difficile da prevedere. Di certo, senza un intervento aggiuntivo della Regione, per integrare il bonus di 600 euro previsto dallo Stato, per un reddito di sussistenza, sarà davvero difficile trattenere le tensioni.»

«Sono di questi ultimi due giorni le notizie che in alcune città d’Italia ci sono già segnali forti di insofferenza sociale per una situazione difficile -commenta preoccupato Marco Medda, presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari -. I primi segnali di tal tipo li stiamo registrando anche noi ed è un aspetto che abbiamo segnalato già alle autorità competenti. I telefoni della nostra associazione sono in questo momento storico subissati di telefonate per informazioni sulle linee poste in essere dal Governo nel decreto del 17 marzo: segnale che tutti hanno sempre più necessità di accedere a questi fondi.»

«Considerando che la Sardegna è una regione colpita per gran parte in maniera lieve dall’emergenza sanitaria (se si esclude la zona di Sassari) -prosegue Marco Medda -, siamo dell’opinione che si possa ragionare per una strategia per un rientro scaglionato (e in sicurezza) dell’operatività di alcune aziende, ad esempio quelle operanti su area pubblica, ovviamente sempre nel rispetto pieno delle regole di sicurezza che, necessariamente, occorre osservare per fare fronte al blocco dei contagi, e allo stesso tempo riteniamo che sia urgentissimo accogliere gli ammodernamenti normativi già segnalati al nostro assessorato regionale competente, che però ci pare ancora abbastanza distante, pur essendo uno degli attori principali. Inizialmente si potrebbero riaprire in forma ridotta alcuni mercati solo per il settore alimentare così da poter allentare gradatamente la tensione sociale. Sarà questo argomento di confronto con gli organi Statali preposti a prendere queste decisioni. Interverremo anche con il Prefetto per una interlocuzione con il solo fine di trovare una soluzione condivisa. Riteniamo che la coesione della nostra società sia un patrimonio di primario interesse da salvaguardare in questo momento terribile – conclude Marco Medda -, anche attraverso soluzioni ad hoc e di basso impatto, garantendo tutte le misure di sicurezza del caso.»

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Sono passati dieci mesi dalla elezione della nouva presidenza provinciale della Confesercenti. L’impegno profuso è stato notevole, perché altrettanto notevoli sono le problematiche che stiamo affrontando. Ci hanno contattato decine di comuni che drammaticamente vivono la crisi del commercio e con i quali stiamo operando fattivamente per organizzare le piccole aziende di ogni tipo: agricole, commerciali e artigianali, sotto un unico ombrello creato dai centri commerciali naturali. Attualmente, siamo però preoccupati per una certa lentezza da parte della Amminsitrazione Regionale e ancora non siamo riusciti a creare un vero tavolo operativo con la Città Metropolitana.

I problemi immani che sta affrontando il piccolo commercio necessitano dello sforzo primario della politica, poiché la concorrenza che sta subendo questo settore è diventata agguerrita e in certi  casi anche sleale, come per esempio nel caso del commercio on line oppure come nel caso della potenza economica e organizzativa della grande distribuzione. Tutto questo incide sulla capacità di stare sul mercato delle piccole aziende che commercializzano i prodotti locali di qualità e di riflesso penalizza tutte le attività artigiane, agricole e di trasformazione che, senza il piccolo commercio non riuscirebbero a trovare sbocchi per le loro merci. La mancanza di servizi nei paesi produce spopolamento e disoccupazione, perché vengono a mancare quei servizi di cui ogni famiglia ha bisogno, in particolare quelle composte da persone anziane. Il nostro impegno quindi non si traduce solo nella difesa delle piccole aziende ma nella tutela di un modello economico e sociale unico per la salvaguardia di un territorio vasto e poco abitato come quello sardo.

Siamo molto preoccupati, ma altrettanto motivati, per l’anno che sta arrivando, che comporterà una svolta in positivo o in negativo e crediamo che debba essere affrontato da tutti gli attori in campo (politica, associazioni e aziende) in modo determinato perché c’è in gioco il benessere produttivo del nostro territorio.

Il nostro appello per il nuovo anno è che tutte le forze in campo prendano piena coscienza del fatto che sia il momento di produrre uno sforzo straordinario e coordinato.

Marco Medda

Presidente provinciale Confesercenti

 

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«Cresce la paura ed il disappunto tra gli 80 addetti tra dipendenti ed operatori del mercato civico di Iglesias relativamente alle incertezze che si sono verificate sulla gestione dello stesso mercato sulle quali più volte la nostra associazione su richiesta degli stessi operatori ha provveduto a richiedere chiarimenti alla stessa Amministrazione, che, a tutt’oggi, sono rimaste senza risposta.»

Lo scrive, in una nota, Marco Medda, presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari.

Attualmente il mercato civico è gestito da un consorzio formato dai commercianti presenti all’interno dello stesso mercato i quali, con grande sacrifico, sono riusciti a creare all’interno dello stesso mercato un piccolo market, all’interno dei quale ci sono stabilmente sei dipendenti.

«La mancanza di risposte dell’Amministrazione ci lascia perplessi: siamo venuti a conoscenza di uno studio preliminare commissionato dall’Amministrazione di Iglesias che stravolgerebbe completamente l’attuale organizzazione del mercato. Questa situazione di stallo impedisce agli operatori qualsiasi tipo di investimento e di riqualificazione, in considerazione che si potrebbero incrementare notevolmente i posti di lavoro, di quella che ormai è la più importante attività nel centro storico di Iglesias, senza considerare la funzione sociale che il mercato svolge nel territorio – aggiunge Marco Medda -. Ma quello che ci dispiace di più è il fatto che abbiamo ripetutamente cercato una interlocuzione con l’Amministrazione comunale tendente alla risoluzione della questione, ma non abbiamo avuto alcun tipo di segnale da parte loro. È evidente che in un territorio come quello di Iglesias, considerate tutte le problematiche occupazionali, ci saremmo aspettati ben altro slancio da parte dell’Amministrazione, in considerazione che esiste una normativa di riferimento che protegge gli operatori e che, quindi, è vincolante il loro coinvolgimento per il tramite delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative, per il rilancio delle attività all’interno del mercato. La nostra Associazione e le associazioni dei cittadini di Iglesias sono al fianco degli operatori – conclude Marco Medda – e cercheranno tutte le vie per poter garantire alla città un presidio all’interno del centro storico di piccolo commercio ed aggregazione sociale, spazio che il mercato civico si è ritagliato con anni di sacrificio e di onesto lavoro.»

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Se la ricchezza ambientale, territoriale e umana sono i punti di forza del Parco ambientale regionale di Tepilora bisogna ancora lavorare sull’offerta turistica. Un percorso da costruire dal basso coinvolgendo le comunità così da presentare ai visitatori una proposta chiara ed efficace che contraddistingua il Parco Tepilora da altre realtà simili: un luogo dove creare esperienze uniche che coinvolgano positivamente i turisti rendendoli, a loro volta, ambasciatori e promoter. Questa, in sintesi, la chiave di lettura emersa ieri dai lavori organizzati alla Casa delle Dame di Posada e che ha visto salire in cattedra quattro tour operator nazionali che hanno raccontato ai numerosi addetti ai lavori e portatori di interesse del territorio la loro esperienza in un week end di visite (tra sabato e domenica) nei Comuni che compongono il Parco (Posada, Torpè, Lodè e Bitti). L’educational tour, organizzato per il Parco da Legambiente Sardegna in collaborazione con i quattro Centri di Educazione all’ambiente e alla sostenibilità (Ceas) dell’area, ha visto partecipare i tour operator: Four Seasons Natura e Cultura, EquoTube, Po Delta Tourism e Sardaigne en Liberté.

«Far nascere e strutturare un Parco non è impresa facile: è necessario innanzitutto crearne coscienza fra le comunità che lo vivono tutti i giorni, coinvolgendo cittadini e imprese del territorio.»

Così Roberto Tola, sindaco di Posada e presidente di turno dell’Ente istituito con legge regionale nell’ottobre del 2014.

«Un anno fa – ha proseguito Roberto Tola -, non avendo figure specifiche da poter coinvolgere nelle nostre amministrazioni comunali, abbiamo deciso di affiancarci a consulenti ed esperti che ci potessero aiutare, anche alla luce di quanto fatto in altre realtà nazionali o europee, nel costruire una identità, un racconto che mettesse assieme ambiente, archeologia, cultura, agroalimentare e offerta turistica. Abbiamo già fatto importanti passi avanti, anche grazie al contributo di questo educational tour, ci rimane tuttavia ancora tanto da fare nel preparare e quindi presentare al meglio il Parco sia in casa e sia fuori dai nostri confini.»

L’incontro di ieri è stato coordinato, dopo i saluti del presidente Tola e del direttore di Legambiente Sardegna Marta Battaglia, da Massimiliano Cossu di Portale Sardegna, coadiuvato da Marco Medda di Escursì (operatore del turismo esperienziale).

«Dobbiamo essere più bravi nel coinvolgere la popolazione per spiegare le potenzialità di un turismo ecosostenibile capace di creare sviluppo e occupazione.»

Così Massimiliano Cossu che ha aggiunto: «A luglio abbiamo pensato di creare 30 Portale Sardegna point, ne abbiamo già inaugurato 22 ed abbiamo 150 nuove richieste. Abbiamo presentato un modello di business capace di dare risposte ai giovani imprenditori che vogliono essere protagonisti e guadagnare nel proprio territorio. Il grosso problema che abbiamo oggi in Sardegna è la parcellizzazione delle operazioni di marketing dove tutti ci vogliamo proporre nei mercati internazionali per vendere il nostro piccolo prodotto». Così, sempre secondo il patron di Portale Sardegna, non si fa altro che disperdere energie e risorse, lavorando invece sotto un unico ombrello con 30 imprenditori, che investono anche propri fondi, e che condividono una stessa strategia e gli stessi valori si possono avere risultati ben diversi.

Via Skype è inoltre intervenuto Filippo Lenzerini di Punto3 (società di consulenza che affianca le attività del Parco) che ha illustrato numeri e tipologia dei visitatori di Tepilora. Fra il 2013 e il 2018 si è passati da circa 2mila a oltre 10mila presenze con una caratterizzazione più nazionale sulla costa e più straniera nelle aree interne. La permanenza media dei turisti è di circa 3,5 giorni, mentre quella dell’intera Sardegna si attesta su 4,5 giorni.

Franca Carta docente dell’Istituto tecnico Oggiano di Siniscola, ha guidato una delegazione di studenti della quinta che seguono il corso sul turismo e che stanno portando avanti un progetto di mappatura delle festività del territorio della Riserva di Biosfera MAB Unesco Tepilora, Rio Posada e Montalbo, dove sono coinvolti 17 Comuni fra Bassa Gallura, Baronie e Barbagia. Il lavoro di ricerca sarà raccolto in un calendario dove si troveranno informazioni su percorsi naturalistici, archeologici e culturali delle diverse comunità coinvolte in un programma più ampio di turismo sostenibile.

«Non ha senso andare nelle fiere fino a quando non abbiamo un prodotto forte da presentare al mercato e da mettere a disposizione dei turisti – ha detto Paolo Griglioli della Trentino school of management-. Adesso è necessario lavorare sul territorio, non fuori dal territorio. Sono i nostri turisti che comunicano il valore dell’esperienza. Andare a prendere un cliente nuovo è molto più dispendioso rispetto a quello che abbiamo già in casa e che può promuovere il Parco. Prima di andare a chiedere comunicazione dobbiamo spendere per creare cultura dell’ospitalità e miglioramento dei servizi, così da rendere bella e quindi comunicabile un’esperienza. Se una storia, un’emozione non è instagrammabile (utilizzabile attraverso Instagram) abbiamo già perso – ha concluso Paolo Griglioli -. Questo modo di viaggiare è oggi la chiave di lettura per il futuro.»

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Sabato 6 luglio 2019 partono i saldi estivi in tutta la Sardegna, così come disposto dall’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio.

I saldi avranno la durata di 60 giorni (termine il 4 settembre) e rappresentano per i commercianti di tutta la regione un’occasione importante per cercare di realizzare gli investimenti effettuati in scorte. Ovviamente i saldi riguardano il settore moda: abbigliamento, calzature e accessori  che, mai come negli ultimi anni, stanno affrontando una crisi senza precedenti, che sta minando anche la loro sopravvivenza. Saranno molti i negozi del centro di Cagliari che apriranno la loro attività fino alle ore 24.00 (alcuni anche la domenica 7 luglio) per permettere ai loro clienti di recarsi a fare shopping al fresco della sera, magari dopo essere stati al mare.

«I saldi rappresentano un momento importante nella vita delle attività commerciali legate al settore moda – afferma Marco Medda, presidente provinciale della Confesercenti – perché possono offrire ancora quasi interamente l’assortimento di cui ci si è dotati per la stagione. Da ciò è facile immaginare quanto il periodo delle vendite con i saldi sia atteso sia dai commercianti che dai consumatori, che sperano, seppure per ragioni diverse, di fare dei buoni affari. Purtroppo, però, è anche vero che negli ultimi anni molte aziende, in particolare alcuni grandi magazzini del centro di Cagliari, hanno anticipato le vendite a saldo a danno dei commercianti onesti che, nel rispetto della legge, attendono le date previste dalla Regione, riducendo in modo forte la capacità di acquisto dei loro clienti. La riforma della legge 5/2006 e, in particolare, la normativa sui saldi, sarà uno dei compiti principali che attende l’assessore regionale Chessa per il suo mandato.»

«Una questione importante da definire però riguarda anche le campagne allarmistiche che troppo spesso si effettuano – aggiunge Marco Medda – che certamente non aiutano a creare un ambiente sereno indispensabile allo sviluppo positivo del mercato degli acquisti. Si sprecano infatti i consigli nello stare attenti alla truffa e agli imbrogli che tutti gli anni nel periodo dei saldi vengono profusi ai consumatori, come se i commercianti non fossero i primi interessati a tutelare e a favorire gli acquisti migliori per la loro clientela, che rimane (come insegna la regola numero uno dell’imprenditore) il patrimonio essenziale di qualsiasi azienda commerciale. Ci sembrano davvero situazioni ormai così lontane che ci pare assurdo riproporre ogni anno la stessa questione.»

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La Confesercenti plaude all’ordinanza del commissario straordinario del comune di Cagliari che prevede il divieto assoluto di vendita di alcolici da asporto nell’area del Centro Storico del comune di Cagliari e nel Lungomare Poetto, dalle ore 22.00 alle ore 6.00, a partire dal 1/06/2019 e fino al 31/10/2019.

L’ordinanza riguarda anche la vendita di qualsiasi bevanda in contenitore di vetro e, soprattutto il consumo nelle vie e nelle strade pubbliche e nelle aree di pubblico passaggio. È però altrettanto specificato nell’ordinanza commissariale che le bevande alcoliche si possono consumare nelle aree in uso ai pubblici esercizi per il posizionamento dei tavolini all’aperto.

«La nostra Associazione è felice di questa Ordinanza del Commissario Straordinario – commenta Marco Medda, presidente della Confesercenti Provinciale di Cagliari – in quanto dà un supporto forte ai numerosi esercizi commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande che troppo spesso hanno subito danni dalla vendita smodata e incontrollata di alcolici a prezzi decisamente più bassi rispetto a quelli delle attività di impresa regolari. Ma non solo – aggiunge Marco Medda – si tratta di una regola importante che ha lo scopo fondamentale di combattere il disordine e l’inciviltà che segna in modo drammatico la serena vivibilità di questi quartieri che sono stati riqualificati in modo forte in questi anni. Le attività di ristorazione hanno contribuito a rendere queste zone più belle, vivibili e sicure, generando una economia importantissima per la città, anche dal punto di vista occupazionale. Ci auspichiamo – conclude Marco Medda – che le forze preposte al controllo siano sostenute per fare si che questa ordinanza possa essere resa operativa a tutela delle aziende che operano nelle zone interessate.»

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Il girone A del campionato di Promozione propone oggi, per la terza giornata del girone di ritorno, impegni molto interessanti per le quattro squadre sulcitane. Il Carbonia di Fabio Piras, al Comunale “Carlo Zoboli”, contro l’Idolo di Arzana (dirige Giuseppe Puddu di Oristano, assistenti di linea Valeria Spizuoco di Cagliari ed Annamaria Sabiu di Carbonia), è chiamato a dimostrare di aver assorbito senza traumi la sconfitta interna subita nel big match con la capolista San Marco Assemini ’80 che ha interrotto la serie di quattro vittorie consecutive e rallentato la rincorsa al vertice della classifica. L’Idolo non vive un periodo positivo, penultimo con 15 punti, ma non va sottovalutato. All’andata finì 0 a 0.

Il Villamassargia gioca sul campo della vicecapolista La Palma Monte Urpinu (dirige Marco Medda di Cagliari, assistenti di linea Matteo Laconi e Marco Ambu di Cagliari), la squadra più in forma. Anche la squadra di Giampaolo Murru è in grande forma, sorprendentemente quarta in classifica a due soli punti dal Carbonia, all’andata impose alla squadra di Antonio Madau l’1 a 1 e scenderà in campo sicuramente senza timori reverenziali.

La Monteponi di Andrea Marongiu, reduce dal ko di Gonnosfanadiga che ha interrotto la serie positiva di cinque vittorie consecutive, ospita il temibile Arborea (dirige Antonio Pergola di Cagliari, assistenti di linea Fabrizio Murru e Paolo Manca di Cagliari) con la ferma determinazione di continuare il suo cammino verso posizioni di classifica più tranquille.

Il Carloforte di Massimo Comparetti, infine, reduce dal pari casalingo con l’Orrolese, è atteso da una sfida sulla carta quasi impossibile, sul campo della capolista San Marco Assemini ’80 (dirige Federico Salis di Cagliari, assistenti di linea Nicola Atzori ed Alessandra Usai di Oristano).

Completano il programma della terza giornata del girone di ritorno, le partite Orrolese-Villasor, Sant’Elena-Selargius, Seulo 2010-Andromeda e, infine, Vecchio Borgo Sant’Elia-Gonnosfanadiga.

La prima giornata di ritorno del girone B del campionato di Prima categoria propone la sfida più attesa, il derby tra Cortoghiana e Fermassenti, rispettivamente prima e seconda in classifica, divise da un solo punto. All’andata, a San Giovanni Suergiu, il derby finì in parità, 1 a 1. La loro grande avversaria, la Villacidrese (seconda a pari punti con la Fermassenti), ha perso 4 a 3 nell’anticipo giocato sul campo del Sadali. L’Atletico Villaperuccio nell’altro anticipo giocato ieri, ha perso 2 a 1 sul campo della Tharros (all’andata travolse la squadra oristanese per 6 a 1, quando aveva ancora il bomber Samuele Curreli, poi passato alla Monteponi). L’Atletico Narcao, reduce della sconfitta subita sul campo della Freccia Parte Montis, gioca ancora in trasferta, a Seui. In trasferta anche l’Isola di Sant’Antioco, sul campo dell’Atletico Sanluri.

Completano il programma della giornata, le partite Circolo Ricreativo Arborea-Gergei, Freccia Parte Montis-Gioventù Sportiva Samassi, Libertas Barumini-Oristanese e, infine, Villanovafranca-Virtus Villamar.

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Carbonia e Monteponi giocheranno con i nuovi acquisti Daniele Contu e Samuele Curreli, alle 15.00, in casa contro il Vecchio Borgo Sant’Elia e a Carloforte, nelle partite valide per la 12ª giornata di andata del girone A del campionato di Promozione regionale. Per entrambi si tratta di un ritorno. Daniele Contu, esterno d’attacco, ritorna al Carbonia, la squadra della sua città, che aveva lasciato nell’estate 2017 per vestire la maglia del Latte Dolce di Sassari, nel campionato Interregionale; Samuele Curreli, originario di Narcao, ritorna alla Monteponi, squadra con la quale aveva giocato la seconda parte della passata stagione, proveniente dal Carloforte, e che ha poi lasciato per vestire la maglia dell’Atletico Villaperuccio, in Prima categoria. Con il suo arrivo, la squadra di Andrea Marongiu trova il terminale d’attacco che le mancava, dopo la partenza di Diego Flumini per la San Marco Assemini ’80.

Il Carbonia contro il Vecchio Borgo Sant’Elia (dirige Gianluca Deriu di Oristano, assistenti di linea Matteo Laconi e Fabrizio Murru di Cagliari) gioca per riscattare la sconfitta subita sette giorni fa sul campo del Sant’Elena; la Monteponi nel derby di Carloforte (dirige Marco Medda di Cagliari, assistenti di linea Michele Pisano di Cagliari ed Enrico Basciu di Carbonia) cerca la prima vittoria stagionale che le consentirebbe di lasciare alla squadra tabarchina l’ultima scomodissima posizione in classifica. Anche per il Carloforte, che ha vinto una partita (contro il Gonnosfanadiga) ma segno pochissimo (solo due reti finora in 11 partite), i punti in palio oggi nel derby sono importantissimi.

La quarta squadra sulcitana del girone, il Villamassargia, reduce dalla sconfitta di Gonnosfanadiga che ha interrotto una splendida serie di cinque vittorie consecutive, gioca in casa con il Sant’Elena (dirige Antonio Pergola di Cagliari, assistenti di linea Marco Ambu di Cagliari e Nicola Deriu di Oristano).

Sugli altri campi, la capolista San Marco Assemini ’80 ospita l’Orrolese, la squadra più in forma del girone; il La Palma Monte Urpinu, prima inseguitrice, ospita il Selargius. Completano il programma le partite Gonnosfanadiga-Andromeda, Idolo-Seulo 2010 e Villasor-Arborea.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, la capolista Cortoghiana gioca sul campo dell’Oristanese; la Fermassenti, prima inseguitrice distanziata di un solo punto dopo la sconfitta casalinga subita ad opera dell’Isola di Sant’Antioco, sul campo della Virtus Villamar; la Villacidrese, terza a due punti dalla vetta, ospita l’Atletico Narcao. Giocano in casa l’Isola di Sant’Antioco, contro la Freccia Parte Montis, e l’Atletico Villaperuccio (senza Samuele Curreli, tornato alla Monteponi) contro la Gioventù Sportiva Samassi.

Completano il programma della 12j giornata, le partite Atletico Sanluri – Sadali, Circolo Ricreativo Arborea – Libertas Barumini e Villanovafranca – Tharros.

Daniele Contu (Carbonia).