25 November, 2024
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Fabio Enne, 57 anni, ex segretario generale della Cisl del Sulcis Iglesiente, è il nuovo coordinatore regionale della Cisal Sardegna. Ad annunciare la nomina, assunta su mandato del segretario generale della Cisal nazionale Francesco Cavallaro, con una nota inviata alla Confindustria Sardegna, alla Confapi Sardegna, alla presidenza della Giunta regionale sarda, agli assessorati regionali dell’Industria e del Lavoro, all’Inps regionale, a tutte le aziende, all’ATS Sardegna e agli organi di stampa, è stato lo stesso Fabio Enne, che «assume l’incarico confederale con funzioni politico/organizzative e di rappresentanza in ogni tavolo pertinente alle problematiche economiche e sul lavoro in Sardegna».

Fabio Enne (reduce da un’esperienza politica, come candidato alla carica di consigliere regionale nella lista del Partito dei Sardi, nella quale ha ottenuto 909 preferenze) è stato inoltre incaricato di individuare i quadri responsabili nelle diverse categorie di federazione sindacale Cisal ed ufficializzerà urgentemente la struttura regionale del settore metalmeccanico Failms Cisal e dei servizi e terziario Cisal per i quali, «in concorso al coordinatore regionale e a Massimo Cara, anch’egli collaboratore Cisal, assumono rispettivamente incarico di coordinatori Manolo Mureddu e Marco Mele».

«Resta nella nostra ferma intenzione assumere un ruolo rappresentativo ed utile per contribuire alla soluzione delle diverse problematiche, che spesso assumono contorni gravi e di difficile gestione – conclude Fabio Enne -, per i quali siamo disponibili ed invitiamo alla vostra presa d’atto.»

Insieme a Fabio Enne, anche Massimo Cara, Manolo Mureddu e Marco Mele provengono da un’esperienza nella Cisl territoriale e i primi due, Massimo Cara e Manolo Mureddu (rispettivamente responsabile del settore industria e segretario della FSM), recentemente erano stati tra i promotori del Movimento dei lavoratori diretti ed indiretti ex Alcoa, primo passo di un distacco dalla Cisl, oggi ufficializzato con l’ingresso nella Cisal Sardegna.

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Si è svolto questo pomeriggio, presso la sede ATS di via Piero della Francesca, a Cagliari, l’incontro fra la CISL del Sulcis Iglesiente e la ATS – Assl Carbonia, alla presenza del Direttore Generale, Fulvio Moirano e del Direttore di Area, Maddalena Giua, del segretario generale CISL, Fabio Enne, della segretaria Laura Puddu, del segretario generale FELSA, Marco Mele e di una delegazione dei lavoratori della ditta Serco, società che fino al 31 agosto svolgeva per la ASSL di Carbonia servizi di facchinaggio, piccole manutenzioni e giardinaggio.

La richiesta del sindacato, com’è noto, è il recupero dei posti di lavoro dei 12 operatori della ditta che, a seguito della scadenza del contratto, ha attivato le procedure di licenziamento con decorrenza dal 1 settembre scorso.

L’incontro si è svolto in un clima di grande collaborazione e partecipazione delle parti: dopo un’ampia e scrupolosa analisi, sono state individuate delle possibili soluzioni, che verranno analizzate nei prossimi giorni, attraverso le quali sarà possibile recuperare i livelli occupazionali.

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Si è tenuto ieri mattina, presso l’assessorato regionale del Lavoro, a Cagliari, un incontro tra i rappresentanti sindacali CISL Daniele Mele UST CISL Sulcis Iglesiente, Marco Mele FELSA CISL Sulcis Iglesiente ed il segretario particolare dell’Ufficio di Gabinetto, Mirko Vacca, per discutere delle problematiche inerenti i 15 lavoratori socialmente utili del Sulcis Iglesiente non ancora stabilizzati (9 dei quali erano presenti), a tutt’oggi di fatto senza alcun sussidio e senza alcuna soluzione a breve termine che preveda la cessazione del loro status di precari. Per questi lavoratori sono stati chiesti atti concreti a breve termine o l’attivazione di procedure come l’anticipo delle quote spettanti a carico della Regione.

In una situazione analoga si trovano gli operai in utilizzo, in assenza di linee guida sui progetti stabilite dai Comuni. In una spiacevole situazione potrebbero trovarsi anche gli ex operai Alcoa che, in attesa della mobilità in deroga, dovranno fare i conti con i termini della presentazione delle domande, l’incrocio dei dati con le liste ministeriali degli aventi diritto nel bacino disagiato del Sulcis Iglesiente, la certificazione delle liste, la determina di pagamento e la successiva comunicazione all’INPS e potrebbero vedere la liquidazione degli ammortizzatori sociali in tempi particolarmente lunghi.

A fronte di tutte queste problematiche con il segretario particolare dell’assessorato regionale del Lavoro, sono stati chiesti uno snellimento ed una velocizzazione delle procedure ed un ulteriore incontro la settimana prossima per verificare gli avanzamenti.

 

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La segreteria della Cisl giudica positivamente il passo avanti compiuto dalla vertenza dei lavoratori in utilizzo al comune di Iglesias.

«Un primo passo è stato fatto ma teniamo alta la guardia – spiegano Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl e Marco Mele Felsa Cisl –. Ieri mattina un primo obiettivo è stato raggiunto. I venti lavoratori, dopo una lunga ed estenuante attesa, hanno firmato i contratti di lavoro con la Cooperativa aggiudicataria del bando. Per quattro mesi lavoreranno in utilizzo presso il comune di Iglesias.»

«Lo affermiamo da tempo, quella dei progetti in utilizzo è una soluzione temporanea e la Regione non può continuare a fare finta che non esista un problema – aggiungono Fabio Enne e Marco Mele -. L’amministrazione regionale, in prima battuta, farebbe bene a stabilire delle linee giuda uguali per tutti. Delle direttive da applicare a tutte le amministrazioni comunali che si servono dei lavoratori in utilizzo, in modo tale da non creare disuguaglianze nella somministrazione dei contratti. Ricordiamo che ogni comune applica in maniera autonoma la procedura, dando vita a differenze di trattamento e di retribuzione sostanziali, creando un grave danno ai lavoratori impiegati.  Infine, occorre, fin da ora, valutare la stabilizzazione dei numerosi lavoratori impiegati nella pubblica amministrazione in tutta la Regione Sarda.»

«In periodi di grave carenza di personale negli enti locali, quello dei lavoratori in utilizzo è un prezioso contributo che va curato e regolamentato al meglio. Le loro – concludono Fabio Enne e Marco Mele – sono figure professionali qualificate, a costo zero per le amministrazioni comunali, in quanto totalmente a carico della RAS.»

Centro Direzionale Iglesias 10

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«La Giunta regionale dorme sonni tranquilli mentre, fuori dal palazzo, la crisi dilaga. Le tanto pubblicizzate politiche per il lavoro, Flexsecurity e Welfare to Work, presentate dall’Assessore al lavoro come la panacea per tutti i mali e per le infinite vertenze dell’isola, non hanno certamente dato i loro frutti. Senza una attenta revisione e programmazione, restano soluzioni temporanee, in grado di tamponare una situazione di crisi contingente, che alla loro scadenza si ripresenta con tutta la sua gravità. Non  sono risolutive, tanto meno utili a pianificare e programmare i servizi a medio e lungo termine.»

La denuncia arriva oggi da Fabio Enne, Segretario Generale Ust Cisl e Marco Mele, segretario della Felsa Cisl.

«A questa situazione di incertezza regionale si somma l’incapacità dei comuni nel far partire nuovi cantieri e i relativi progetti finanziati. Cantieri nati per rendere le scuole, le strade e i siti in stato di abbandono, decorosi e in sicurezza. Mentre la Regione e le amministrazioni comunali si rimpallano le responsabilità l’una con l’altra,  nel frattempo, gli operai, stretti dalla morsa dei debiti, non sono in grado di garantire un pasto completo ai figli. Ancora una volta – concludono Fabio Enne e Marco Mele – siamo pronti alle barricate per sostenere i lavoratori e le famiglie di un territorio devastato come il nostro.»

Fabio Enne 58

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La Regione accelera sui progetti in utilizzo ma i Comuni frenano. La denuncia arriva da Fabio Enne, segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente e Marco Mele, segretario territoriale FELSA CISL.

«Gli enti locali non presentando i progetti per l’impiego dei lavoratori svantaggiati, procurano agli stessi un grave danno economico e sociale – aggiunge Fabio Enne -. A breve non potranno usufruire nemmeno della NASPI. La Regione ha stanziato i fondi per consentire ai lavoratori di diverse aziende, che nel frattempo hanno abbassato le serrande, per alcuni mesi, di lavorare presso gli enti pubblici attraverso dei progetti gli consentono di ricevere un assegno mensile.»

«I progetti in utilizzo sono doppiamente preziosi, per le Pubbliche Amministrazioni che in tempi di tagli e di rispetto del patto di stabilità non possono assumere nuove figure come in passato, e per i lavoratori, in quanto garantiscono un seppur piccolo, beneficio economico offrendo dignità alle donne e agli uomini che li percepiscono – conclude il segretario della CISL – e invitiamo le amministrazioni locali ad accelerare nella predisposizione dei progetti per garantire un minimo di stabilità a tutti coloro che ne hanno diritto.»Fabio Enne 55

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Gli “Invisibili” dell’Ex Rockwool hanno manifestato nuovamente oggi si sono recati in Consiglio regionale, per sollecitare l’incontro che il presidente Ganau avrebbe dovuto convocare insieme ai sindacati, ai capigruppo e agli assessorati del Lavoro e dell’Industria.

Gli operai, supportati dalla Felsa Cisl del Sulcis Iglesiente, sono ancora all’interno del palazzo di Via Roma, in occupazione pacifica.

«Ricordiamo, che da ottobre del 2014, gli invisibili sono in attesa dell’istituzione di un tavolo tecnico per risolvere definitivamente la vertenza che li riguarda – spiegano Marco Mele, segretario territoriale Felsa Cisl del Sulcis Iglesiente, e Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente -. Il 19 aprile scorso il presidente Gianfranco Ganau, di comune accordo con i capigruppo in Consiglio regionale, si è impegnato a convocare l’incontro. Attendiamo che venga fissata la data con estrema celerità. Questi lavoratori hanno atteso fin troppo!»

Invisibili

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Sit-in della Felsa Cisl e dei lavoratori impiegati nei progetti in utilizzo e nei cantieri verdi comunali, questa mattina, all’assessorato regionale del Lavoro.

La protesta nasce a causa del blocco, da parte delle amministrazioni comunali, dei cantieri.  Infatti, sono numerosissimi i lavoratori che per questo motivo non percepiscono il salario.

Il segretario generale UST CISL, Fabio Enne e il Coordinatore Felsa Cisl Territoriale, Marco Mele, hanno ritenuto opportuno ricordare al Governo regionale anche questa vertenza.

Per l’intera mattinata i lavoratori hanno presidiato, con fischietti e trombette, l’assessorato al lavoro.

«Il Capo di Gabinetto dell’assessorato al Lavoro – hanno detto Enne e Mele – ha garantito che le delibere della giunta regionale sono state predisposte e adottate e che verranno inviate nei prossimi giorni alle amministrazioni comunali. Verificheremo che l’iter venga rispettato e che le delibere vengano recepite dai comuni nel più breve tempo possibile, in modo tale da far ripartire i cantieri.»

Cisl 2

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Si è conclusa a mezzogiorno, dopo l’incontro con l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, l’occupazione dell’ottavo piano dell’assessorato regionale del Lavoro da parte dei cosiddetto Invisibili, i lavoratori interinali ex Rockwool. All’incontro hanno partecipato i lavoratori, il segretario generale Ust Cisl Sulcis Iglesiente, Fabio Enne e il coordinatore Felsa Cisl, Marco Mele.

«Durante i lavori si è arrivati alla conclusione che occorre promuovere immediatamente un percorso adeguato per la ricollocazione dei lavoratori grazie alle disposizioni vigenti sulle politiche attive del lavoro attraverso il programma Flexicurity, Sardegna tirocini e Welfare to work – ha commentato Fabio Enne -. Con l’azione messa in campo questa mattina, abbiamo chiesto la ricollocazione dei lavoratori, in Ati Ifras, così come accaduto per i colleghi.»

L’assessore ha escluso tale possibilità, in quanto la società, che si occupa di bonifiche ambientali, versa in grave situazione economica.

«Chiederemo al presidente Pigliaru soluzioni immediate, certe e definitive – ha aggiunto Fabio Enne -. Ricordiamo che gli invisibili hanno appena concluso un corso di formazione finalizzato al reinserimento nel percorso di rilancio dell’Eurallumina. I tempi, per quest’ultima possibilità, sono tutt’altro che celeri. La disperazione dei lavoratori e delle famiglie è talmente grave che richiede uno sforzo maggiore, un intervento determinato, incisivo e immediato.»

Per i prossimi giorni è in programma un incontro di aggiornamento in sede di assessorato dopo le verifiche programmate.

Questa mattina, contemporaneamente all’incontro svoltosi all’assessorato del lavoro, si è svolta, in Viale Trento, sotto il palazzo della Giunta Regionale, un’azione di protesta di un gruppo di lavoratori rappresentanti la Mobilitazione Popolare Generale partita il 1° febbraio.

«Da oggi, fino a quando verrà fissato l’incontro con il presidente – ha detto Fabio Enne -, la delegazione proseguirà con la protesta, ogni mattina senza soluzione di continuità. Finora sono state scelte azioni pacifiche, ma se proseguirà il silenzio assordante della Regione – ha concluso il segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente -, verranno messe in campo altre forme di protesta, certamente più incisive.»

Gli invisibili 2 Gli invisibili 1

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Prosegue, a Sant’Antioco, il presidio dei lavoratori del porto turistico, in attesa dell’incontro, fissato per mercoledì con il demanio, comune ed assessorato regionale degli Enti locali.

«L’auspicio – scrivono in una nota Fabio Enne, segretario generale UST Cisl Sulcis Iglesiente e Marco Mele, referente territoriale della federazione Cisl – è che nei prossimi giorni vengano poste in essere le basi per la risoluzione definitiva della vertenza, tutelando posti di lavoro e servizi essenziali per l’economia del territorio. Dalle notizie trapelate dall’incontro di questa mattina in Regione, pare che debba ancora essere definito il valore del canone d’affitto anche alla luce della modifica del perimetro del porticciolo messo a bando, in netta diminuzione rispetto agli anni passati.»

«Alla CA.RI.A’S Investment Company S.r.l., che ha manifestato interesse, nonostante le presunte modifiche al ribasso, dell’offerta, si è aggiunta un’altra società, Marinai D’Italia – concludono Enne e Mele – ed attendiamo risposte precise e definitive.»

Sant'Antioco 73 copia