22 November, 2024
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Stasera il Governo ha risposto in Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, all’interrogazione sul caso AIAS Sardegna/Fondazione Stefania Randazzo (lavoratori non pagati per 9 mesi ed azioni punitive per chi critica l’azienda e chiede somme ai committenti di AIAS, le ASL ed i Comuni) sottoscritta dal deputato del Partito Democratico Francesco Sanna e dai colleghi Giovanna Sanna, Caterina Pes, Marco Meloni, Paola Pinna e Gianpiero Scanu. 

«Il sottosegretario del ministero del Lavoro Franca Biondelli, a nome del Governo – scrive in una nota Francesco Sanna -, ha chiarito che tali azioni dei lavoratori sono pienamente legittime, come ha anche deciso il Consiglio di Stato. Ha poi ricostruito la responsabilità delle amministrazioni nella vicenda.»

«Mi son detto parzialmente soddisfatto della risposta del Governo – aggiunge il deputato del Partito Democratico -. Va bene l’azione degli Ispettorati territoriali del lavoro e la mediazione della Prefettura di Cagliari. Ma occorre esplorare ancora più a fondo la possibilità di esercitare le azioni di vigilanza, di annullamento delle delibere illegittime e forse anche di commissariamento temporaneo degli organi di amministrazione, a tutela dell’esistenza di AIAS stessa.»

«Su questo versante – conclude Francesco Sanna – occorrerà approfondire ancora, da parte del Ministero dell’Interno, sia il percorso giuridico, sia l’indirizzo politico da imprimere agli uffici territoriali del Governo.»

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«Nel decreto sul Mezzogiorno, di cui abbiamo votato la conversione in legge alla Camera, per la Sardegna in particolare, ci sono due cose buone subito, e una terza in prospettiva.»

Lo scrive, in una nota, Francesco Sanna, deputato del Partito democratico.

«La prima è per lo sviluppo ed il lavoro – spiega Francesco Sanna -. Si estende all’Isola il credito d’imposta – finanziato da fondi statali – che “aiuta” gli investimenti di artigiani e industrie per l’acquisto di beni strumentali  (sino a 3 milioni per le piccole imprese, 10 per le medie e 15 per le grandi). Importante: per la prima volta una legge applica le nuove percentuali massime di agevolazione ottenibili in Sardegna, e valide dal 2017 al 2020. Per questo il credito varrà il 45 per cento dell’investimento per le piccole imprese, il 35 per le medie, il 25 per le grandi.

La seconda cosa buona è per la salute e per chi purtroppo si ammala di tumore. Si mettono a disposizione delle regioni del Mezzogiorno, tra cui la Sardegna, cento milioni di euro di fondi che finanzieranno l’acquisto di macchinari per la radioterapia oncologica,  e in particolare di apparecchiature dotate di tecnologia robotica o rotazionale. Si tratta di fondi aggiuntivi rispetto a quelli già impiegati nella sanità sarda.

La terza cosa buona ha bisogno di qualche parola in più. Si tratta degli investimenti “ordinari” delle amministrazioni statali nel Mezzogiorno. Il decreto dispone che normalmente il Governo indirizzi le proprie amministrazioni ad “investire” nelle regioni del Mezzogiorno in proporzione alla popolazione. Oppure tenga conto anche di altri parametri di criticità.»

«Io e tutti i miei colleghi sardi del Partito Democratico (Giovanna Sanna, Emanuele Cani, Siro Marrocu, Marco Meloni, Romina Mura, Paola Pinna, Caterina Pes, Gian Piero Scanu) poiché il parametro della popolazione penalizza la Sardegna, abbiamo chiesto alla Camera dei Deputati di impegnare il Governo ad usare il parametro delle “criticità” nell’Isola.

In particolare impegniamo il Governo a compensare la bassa densità demografica, guardando dunque, oltre alla popolazione, anche la vastità del territorio sardo. E di tenere conto del divario delle infrastrutture sarde rispetto a quelle del resto d’Italia,  derivante dalla insularità e dalla presenza di flussi turistici stagionali che moltiplicano la pressione sulla nostra rete di strade, ferrovie, porti ed aeroporti.

Il Governo ha accolto il nostro ordine del giorno. Adesso – conclude Francesco Sanna – bisogna vigilare affinché le direttive del Governo rendano espliciti e vincolanti gli obiettivi che abbiamo suggerito e le amministrazioni dello Stato li perseguano, sin dagli impegni del bilancio 2017.»

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Marco Meloni

Questa sera, alle 20.30, nel Palazzo Siotto, in via dei Genovesi 114, a Cagliari, nuovo appuntamento  per Le Salon de musique, la rassegna organizzata dall’associazione Suoni & Pause, quest’anno interamente dedicata al pianoforte. Protagonista sarà il pianista cagliaritano Marco Meloni che si esibirà nel concerto dal titolo “On e Off”.

Linee armoniche essenziali su strutture melodiche di derivazione jazz, per una serata in cui Meloni proporrà una decina di composizioni da lui scritte, tra cui anche e “On” e “Off”, i brani che hanno ispirato il titolo del concerto.

La scaletta della serata proporrà anche incursioni nel funk e nello swing, mentre la seconda parte del concerto sarà interamente dedicata al jazz con riproposizioni di alcuni tra i più grandi successi di artisti come Duke Ellington, Bruno Martino, George Gershwin, negli arrangiamenti di Marco Meloni.

Il prezzo dei biglietti è di 8 euro (intero) e di 6 euro (ridotto).

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Quindici candeline per Le Salon de Musique, la rassegna che l’associazione culturale Suoni&Pause organizza ogni anno per offrire al pubblico della città di Cagliari un cartellone artistico di alto livello. In occasione dell’importante anniversario, quest’anno la manifestazione sarà interamente dedicata al pianoforte, e vedrà arrivare nel capoluogo sardo artisti di grande levatura, richiestissimi oltre che in Italia, anche in Europa e Asia. Nomi importanti come quello del pianista Arturo Stàlteri, il danzatore Milan Tomasik, la scrittrice, artista e traduttrice Sonya Orfalian, sino a talentuosi pianisti e compositori della scena regionale.

Da domani, sabato 19 marzo, sino al 14 ottobre, nei due spazi del suggestivo Palazzo Siotto (nello storico quartiere Castello), e del T-Off, Officina delle arti sceniche di via Nazario Sauro 6, concerti, reading e danza si alterneranno, in una serie di appuntamenti dove non mancherà mai la presenza del pianoforte. Strumento su cui ciascun artista proporrà ogni volta le proprie composizioni.

Dopo la gustosa anteprima di febbraio, quando nel Palazzo Siotto, in collaborazione con l’associazione La Fabbrica Illuminata, è andato in scena lo spettacolo di Giorgio Gaber “Giro girotondo cambia il mondo”, la rassegna entra nel vivo domani, sabato 19 marzo alle 20.30, ancora una volta nel Palazzo Siotto di via Dei Genovesi 114, con “Né come in sogno, né come in veglia”. Si tratta di un reading costruito sull’omonimo testo dice Sonya Orfalian, che vedrà in scena Sergio Anrò (voce recitante) e la pianista Irma Toudjian. Pagine poetiche, dove la Orfalian, figlia della diaspora armena, cerca di fissare la cultura e le tradizioni del suo popolo millenario. La serata è organizzata in collaborazione con l’associazione Luna Scarlatta per il progetto Pazza Idea. Sarà presente l’autrice.

Venerdì 22 aprile (ore 20.30, Palazzo Siotto) arriva uno degli ospiti più attesi di questa stagione di Le Salon de Musique: Arturo Stàlteri sarà a Cagliari per un concerto che prende il nome dal suo ultimo lavoro, “Préludes”. Pianista che vanta collaborazioni con Franco Battiato, Rino Gaetano, David Sylvian, Carlo Verdone, e conosciuto anche per le sue partecipazioni a numerose trasmissioni di Radio 3 (“Il concerto del mattino”, “Alza il volume”, “Primo movimento”) e Radio 2 (“Fuori giri”, “Il cammello di Radio 2”), Stàlteri sarà protagonista anche del concerto in programma la sera del 24 aprile dal titolo “Mondi lontanissimi” (ore 18.00, Palazzo Siotto).

Venerdì 29 aprile (ore 20,30, Palazzo Siotto) un altro appuntamento realizzato in collaborazione con Luna Scarlatta per il festival Pazza idea. E’ il reading “La cucina d’Armenia”, tratto dall’omonimo romanzo di Sonya Orfalian, dove l’autrice percorre un viaggio nella cultura culinaria del suo popolo. In scena ci saranno Elena Pau (voce recitante) e Irma Toudjian (pianoforte).

Il 6 maggio (ore 20,30, Palazzo Siotto) sale sul palco il primo dei talentuosi pianisti sardi della rassegna: Alessandro Di Liberto proporrà il concerto “Inner Converation”.

Il 27 maggio (ore 20,30, Palazzo Siotto) appuntamento con un altro reading che vedrà impegnate sul palco l’attrice Elena Pau e la pianista Irma Toudjian: “La maschera della verità”, tratto dall’omonimo romanzo di Pinar Selek, autrice turca considerata tra le più interessanti del panorama contemporaneo.

Si ritorna alla musica dei talenti isolani la sera di venerdì 17 giugno (ore 20,30, Palazzo Siotto) con il pianista e compositore Stefano Guzzetti protagonista del concerto, tratto dal suo omonimo album, “Piano Book”.

Il 21 giugno, Festa europea della musica, l’appuntamento è alle 18, ancora una volta nel Palazzo Siotto, per “Le Salon de Musique” en fête, concerto organizzato in collaborazione con la fondazione “Giuseppe Siotto”.

Milan Tomasik, tra i più promettenti interpreti della scena della danza contemporanea, sarà il protagonista della serata di venerdì 1 luglio (ore 20,30) organizzata da Tersicorea in collaborazione con Suoni & Pause negli spazi del T. Off. Vincitore lo scorso anno del festival “Corto in danza”, organizzato da Tersicorea, il danzatore slovacco si esibirà in una coreografia le cui musiche saranno eseguite dal vivo da Irma Toudjian.

“On/Off” è, invece, il titolo del concerto di Marco Meloni in programma il 15 luglio (ore 20,30, Palazzo Siotto), mentre l’ultimo appuntamento dell’estate il 5 agosto alle 20,30 Palazzo Siotto è affidato a Simone Sassu (pianoforte – harpejji) per un concerto dal titolo “Cross-over”.

Dopo la pausa estiva Le Salon de Musique ritorna il 23 settembre (ore 20,30, Palazzo Siotto) con il , di Peter Waters. Il pianista nato in Australia, ma da tempo residente in Sardegna, proporrà una summa delle sue composizioni insieme a qualche improvvisazione. Il penultimo appuntamento della rassegna, il 7 ottobre (ore 20,30, Palazzo Siotto), vedrà sul palco l’eclettico Giuseppe Maggiolo Novella, pianista e compositore capace di fondere la tradizione classica con creatività moderna, che proporrà il concerto “Mare”.

A far calare il sipario sull’edizione numero XV di Le Salon del Musique sarà, il 14 ottobre (ore 20.30 nel Palazzo Siotto), la pianista sarda Silvia Corda che si esibirà nel concerto “Portraits and Self-Portaits, tra scrittura e improvvisazione”.

arturo stalteri sonya orfalian Irma Toudjian ed Elena Pau

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Il deputato del Partito Democratico Emanuele Cani ha presentato un’interrogazione a risposta in commissione sulla cosiddetta “questione dell’essenzialità delle centrali elettriche sarde”.

«Terna – dice Emanuele Cani – ha comunicato nel proprio sito internet che tra i sette impianti di produzione di energia in Italia ritenuti “essenziali per la sicurezza del sistema elettrico” nel 2016 solo uno, la centrale Enel di Assemini, in provincia di Cagliari, viene riconosciuto in Sardegna, cancellando così il regime di essenzialità per le tre centrali sarde di Fiumesanto, Ottana e Portovesme. Si tratta di una decisione che considero grave, anche alla luce del fatto che il mantenimento del regime di essenzialità è fondamentale per garantire il mantenimento dell’attuale sistema energetico insulare, per tutelare migliaia di posti di lavoro e per difendere l’apparato produttivo regionale consentendo una transizione non traumatica tra il vecchio modello energetico e quello nuovo in costruzione nel Piano energetico regionale.»

«E’ necessario capire – aggiunge Cani – se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative intenda porre in atto per prorogare il regime di essenzialità almeno sino alla possibilità di uso del metano e se sia intenzione del governo  avviare i necessari interventi di riqualificazione tecnologica delle centrali Ep, Enel e Ottana Energia, finalizzati a una maggiore sostenibilità ambientale e competitività economica.»

L’interrogazione è stata sottoscritta anche dai deputati Siro Marrocu, Marco Meloni, Romina Mura, Caterina Pes, Giovanna Sanna, Francesco Sanna e Giampiero Scanu.

Centrale Enel 1

Matteo Renzi copia 2Attendati Alcoa 2

I deputati sardi hanno consegnato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, nella quale chiedono un intervento istituzionale per affrontare a portare a compimento la vertenza che riguarda il futuro dello stabilimento Alcoa di Portovesme e quello dei lavoratori.

Questo il testo integrale.

«Gentile Presidente,

con la presente vogliamo portare alla Sua attenzione il contenuto e le determinazioni assunte in occasione dell’incontro presso la Camera dei Deputati che ha visto intorno allo stesso tavolo deputati della Sardegna, sindacalisti e lavoratori dello stabilimento ALCOA di Portovesme, l’unico – se riattivato – nelle condizioni di mantenere in Italia la produzione di alluminio primario, attualmente sospesa.Con l’occasione ci pare opportuno ricordare le fasi salienti che hanno caratterizzato la difficile vertenza “Alcoa”.

Nel gennaio 2012 Alcoa annunciò di voler arrestare la produzione dello stabilimento a causa degli elevati costi di produzione;

il 27 marzo 2012, presso il ministero dello Sviluppo economico, è stato raggiunto un accordo tra Alcoa, sindacati, Regione Sardegna e Governo per la gestione della crisi. L’azienda, in seguito all’intesa raggiunta, ha acconsentito a mantenere attivo lo stabilimento fino al 31 dicembre 2012 e ad assicurare, per almeno un anno, adeguate condizioni di efficienza, così da garantire – nel caso di subentro di nuovi azionisti – una pronta ripresa della produzione. L’accordo prevedeva inoltre un impegno straordinario del Governo per trovare una soluzione al problema del costo dell’energia elettrica e, da parte delle istituzioni regionali e locali, l’impegno a migliorare la dotazione infrastrutturale del territorio;

il processo di fermata dell’impianto di Portovesme si è concluso alla fine del 2012 e i dipendenti (circa 1.000, 500 dei quali direttamente dipendenti e gli altri 500 occupati nell’indotto), hanno avuto accesso alla Cassa integrazione straordinaria dal 1° gennaio 2013;

Alcoa si è occupata della manutenzione dello smelter di alluminio primario fino a fine luglio 2014, ma il 25 agosto dello stesso anno ha comunicato la decisione di chiusura definitiva dello stabilimento; lo scorso 10 novembre è stato fatto un rilevante passo in avanti nella vertenza. Il Governo, la Regione Sardegna e la società Glencore hanno sottoscritto un protocollo d’intesa concernente le condizioni fondamentali perché Glencore avvii un confronto con Alcoa circa la possibile acquisizione e riattivazione dello smelter di Portovesme; l’obiettivo della ripresa della produzione di alluminio primario è perseguito anche attraverso l’impegno di Alcoa a favorire, in assoluta buona fede, il riutilizzo produttivo dell’impianto;

il Governo e la Regione hanno invitato Glencore, proprietaria nella stessa area di Portovesme di un importante stabilimento di produzione di metalli non ferrosi, a discutere quali condizioni fondamentali debbano sussistere per considerare la possibilità di riavviare l’impianto: Glencore è apparsa pronta a verificare, attraverso ulteriori approfondimenti questa opportunità;

il confronto fra Governo, Regione e Glencore si è quindi sviluppato prevalentemente sulle condizioni economiche e di fornitura dell’energia, sulle possibilità di sostenere con risorse pubbliche gli investimenti necessari e sul miglioramento delle condizioni di contesto infrastrutturale. L’esito dell’operazione è tuttavia subordinato al completamento da parte di Glencore di una esaustiva due dilegence in relazione all’impianto e alle condizioni della sostenibilità della gestione delle attività nel lungo termine;

dagli esiti dell’ultima riunione della Task Force sullo stato del confronto Alcoa-Glencore che si è tenuta al Mise lo scorso 6 febbraio, si apprende che la trattativa tra le due multinazionali prosegue nel rispetto di quanto previsto nel citato protocollo d’intesa. Risultano inoltre in corso di definizione gli strumenti di carattere nazionale che, soprattutto in tema di contenimento del costo dell’energia, possano favorire la competitività delle produzioni strategiche.

Ora, se è vero che in questi anni il corso del prezzo dell’alluminio nelle borse internazionali non ha brillato, gli analisti convergono nel definire prospettive future di mercato senza dubbio positive. Vi sono, dunque, condizioni economiche e industriali per la riattivazione degli impianti.

E’, dunque, assolutamente indispensabile portare a conclusione il lungo percorso istituzionale di sopra riassunto, percorrendo “l’ultimo miglio” consistente nel verificare in sede di Unione Europea che le previste condizioni normative e regolatorie sull’approvvigionamento di elettricità non confliggano in alcun modo con i trattati istitutivi, a garanzia dei futuri investimenti pubblici e privati.

Per questo motivo, signor Presidente, Le chiediamo che la cura del dossier presso gli uffici della Commissione abbia non solo la priorità temporale necessaria ad una conclusione rapida e positiva dei procedimenti autorizzativi, ma sia trattata al giusto livello di interlocuzione politica e non solo amministrativa, e sia considerata uno degli obiettivi del Suo Governo nelle relazioni con le istituzioni comunitarie.

Lo chiediamo, tutto questo, non solo rappresentandoLe l’urgenza di un caso di crisi industriale che può trovare soluzione e la preoccupazione per il lavoro di migliaia di famiglie, ma anche l’opportunità che l’Italia si confermi un Paese che – al pari degli altri più importanti stati membri dell’Unione – mantenga una presenza nel settore, quale quello dell’alluminio, capace di esaltare il nostro “saper fare”, le nuove opportunità tecnologiche e gli spazi di lavoro che si aprono in vari settori, non ultimo quello della ricerca.

Gradisca, Presidente, i sensi della massima considerazione.

I deputati della Sardegna

Emanuele Cani

Francesco Sanna

Giovanna Sanna

Giampiero Scanu

Romina Mura

Siro Marrocu

Marco Meloni

Michele Piras

Caterina Pes

Paola Pinna

Pierpaolo Vargiu

Roberto Capelli

Settimo Nizzi».

«C’è da compiere, alla luce del percorso già fatto – commenta Emanuele Cani -, l’ultimo sforzo per il quale è necessaria un’interlocuzione politica di alto livello. Un passaggio importante verso cui già da tempo la presidenza del Consiglio dei ministri aveva mostrato attenzione e interesse. In ballo c’è il futuro, non solo dello smelter e dei suoi lavoratori, ma un comparto produttivo importante per l’intero paese.»

Prende avvio il 10 ottobre per concludersi il 28 dicembre 2014, la nuova edizione del Teatro da Camera, organizzata da Il Crogiuolo, centro di intervento teatrale diretto da Mario Faticoni, all’Arco Studio di via Portoscalas 17, Cagliari.

Una stagione, questa curata da Rita Atzeri, che rappresenta quasi una sacca di resistenza, in un contesto culturale cittadino e regionale, sempre più difficile da gestire nell’incertezza del diritto dell’erogazione dei contributi e nella certezza dell’onerosità degli obblighi da rispettare per ottenere il riconoscimento pubblico.

Gli otto appuntamenti in cartellone vedono protagonisti alcuni dei protagonisti più importanti, e delle realtà emergenti più interessanti, della scena teatrale isolana. Ciascuno impegnato, fatta eccezione per due riprese, comunque mai o poco rappresentate a Cagliari, con un’opera inedita: dal Nivola di Mario Faticoni e Marco Meloni al “Budino di merda” di via Mentana Teatro passando per la “Risata del cane” di Elio Turno Arthemalle.

Ad aprire la stagione, domani, venerdì 10 ottobre 2014, alle ore 21.00, la compagnia Ilos di Lula con “Memorie del tempo di Lula” di e con Elena Musio, Maria Antonia Sedda e Teresa Loi , luci e audio di Gianmario Leoni, regia di Elena Musio.

Lo spettacolo, oltre che da una serie di ricordi d’infanzia delle attrici in scena, trae spunto da una libera trasposizione scenica di “Memorie del tempo di Lula” di Antonio Mura Ena; le storie vengono raccontate in un focolare domestico dove le comari si riuniscono, traendo spunto dalla tradizione popolare dei ”Contos de foghile” propri della cultura sarda, come di tante altre, sia in Italia che in tutta Europa. Il tempo è quello in cui il focolare domestico non era stato ancora soppiantato dalla TV, e la famiglia si riuniva per sentire le storie, in genere raccontate dai più anziani del gruppo, che parlavano di tempi lontani, assumendo una dimensione quasi epica. Storie che in genere si riferivano a fatti accaduti, ma che con il passare degli anni assumevano una dimensione fantastica, soprattutto per i bambini che le ascoltavano incantati. Storie che, in genere, avevano sia una funzione di intrattenimento, che educativa e che si tramandavano oralmente, e spesso amplificate, di generazione in generazione. Lo spettacolo non vuole essere semplicemente un nostalgico ricordo del bel tempo che fu, ma una occasione per rivivere delle atmosfere che molti di noi hanno assaporato soltanto da bambini, e molti di più non le hanno mai conosciute. I racconti delle comari ci riportano ad un tempo in cui l’uomo non era straniero nella natura che frequentava, e la sua conoscenza, della stessa natura e delle sue manifestazioni, era perlopiù empirica, pratica, diretta, e non mediata da testi e descrizioni teoriche. Riti di iniziazione, di una piccola comunità educante, che rievocano le difficoltà, dei protagonisti, dell’affrontare il mondo e l’esperienza, spesso dolorosa, del “vivere”. Per meglio riportare le suggestioni descritte nel libro, le storie sono state adattate e tradotte dall’italiano al sardo, valorizzandone ancor più il sapore antico e naturale. Protagonista vero, dello spettacolo, è quella piccola nostalgia e quel ricordo che ci sovviene, di quella particolare atmosfera che si può respirare solo in quel particolare tempo della nostra giovinezza.

Gli altri appuntamenti.

Il 24 ottobre 2014, ore 21.00, protagonisti i padroni di casa con Graffio Gentile.

Concerto di parole suoni e immagini su Costantino Nivola, di Mario Faticoni e Marco Meloni, con Mario Faticoni, produzione Il Crogiuolo.

Il 31 ottobre 2014, ore 21.00, Jenin (Un campo palestinese), libero adattamento da Tahar Ben Jelloun, letture di Monica Zuncheddu.

Il 7 novembre 2014, ore 21.00, La risata del cane, da un racconto inedito di Elio Arthemalle, letture di Felice Colucci, Emanuela Lai, Elio Turno Arthemalle, produzione Teatro Impossibile.

Il 21 novembre 2014, ore 21.00, Il mio desiderio soltanto, esecuzione orale, tratto da Pentesilea di Heinrich Von Kleist, di e con Monica Serra, produzione micro fratture Teatro.

Ancora una prima il 28 novembre 2014, ore 21.00, con Le confessioni di una single, di Enzo Parodo e Anna Pia, con Anna Pia, regia Enzo Parodo, produzione La maschera.

Una carrellata di situazioni comico satiriche con al centro una donna, alla soglia dei 50 anni, che cerca una ragione del suo essere single. Spettacolo comico.

Il 4, 5, 6 dicembre 2014, ore 21.00, ed il 7 dicembre 2014, ore 19.00, Un budino di merda, liberamente tratto da “Closet Madness” di M. Schisgal, con Marcello Armellino e Gianfranco Cudrano, adattamento e regia Giuliano Pornasio e Irene Pala, produzione via Mentana Teatro.

Chiude la stagione il 28 dicembre 2014, ore 19.00, Il principe felicedi Oscar Wilde, adattato, diretto e interpretato da Fausto Siddi, arrangiamenti e musiche dal vivo di Giorgio Deidda, disegni di Silvia Argiolas, assistente alla regia Roberta Locci.

Foto G. Russo Monica Serra Le comari Zia Elene Monica Zuncheddu

 

 

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Missione sarda della #XII commissione “Affari sociali” della Camera per conoscere i dettagli del progetto presentato dalla Qatar Foundation sull’ospedale San Raffaele di Olbia. Il parlamentino, presieduto dal deputato sardo Pierpaolo Vargiu, ha incontrato il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, l’assessore alla Sanità Luigi Arru e il presidente della “Commissione Sanità” Raimondo Perra.

All’incontro hanno partecipato i componenti della Commissione Affari sociali Paola Binetti (PI), Roberto Capelli (CD), Massimo Baroni (M5S), Donata Lenzi (PD) e Settimo Nizzi (Forza Italia) oltre ai parlamentari sardi Silvio Lai (Pd), Emanuela Serra  (M5S), Siro Marroccu (Pd) e Marco Meloni (Pd).

Il presidente della Commissione parlamentare ha introdotto i lavori chiarendo i motivi della visita: «La vicenda San Raffaele – ha detto Vargiu – assume una valenza di carattere nazionale. Per la prima volta viene adottata una procedura straordinaria con il Governo disponibile a concedere delle deroghe per la programmazione sanitaria e l’allentamento dei vincoli di spesa. Un modello che potrebbe essere replicato in altre parti d’Italia».

Subito dopo. è intervenuto il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, che ha ringraziato la Commissione parlamentare per l’attenzione riservata alla vicenda ed espresso soddisfazione per i modi e i tempi con i quali si è mossa la politica sarda sul progetto #San Raffaele. «Grazie al lavoro della Giunta e agli impegni del Governo – ha detto Ganau – si apre l’iter per la realizzazione di un intervento che porterà nell’Isola investimenti straordinari e favorirà una riorganizzazione complessiva del sistema sanitario fondata sull’integrazione e l’esaltazione delle eccellenze».

Ha quindi preso la parola il presidente della Regione Francesco Pigliaru che ha subito rivendicato il ruolo autonomo della Regione nella interlocuzione con gli investitori della #Qatar Foundation.

«Il Governo – ha detto Pigliaru – è intervenuto su nostra richiesta. Noi abbiamo seguito un percorso molto semplice: garantire un investitore serio dal punto di vista della certezza giuridica e dei tempi. Per questo servivano precise rassicurazioni da parte del Governo sulle deroghe per la programmazione dei posti letto e l’incremento della spesa sanitaria oggi vincolati dalla spending review. In questa vicenda c’è un forte protagonismo locale che ha trovato il sostegno del livello centrale.»

Francesco Pigliaru ha poi chiarito le caratteristiche principali dell’operazione “San Raffaele”. «E’ un progetto che punta all’integrazione del sistema sanitario e allo sviluppo della ricerca – ha sottolineato Pigliaru – non ci sarà una sovrapposizione delle specialità. Il nuovo ospedale farà da complemento alle realtà già esistenti. Si punterà su quei settori che oggi generano la migrazione sanitaria. I sardi che oggi si curano altrove spendono circa 60 milioni di euro all’anno. Il nostro obiettivo è di abbattere la spesa del 50%. Allo stesso tempo con la creazione servizi di qualità puntiamo ad accogliere in Sardegna pazienti che arrivano da fuori».

«Questo progetto offre grandi opportunità anche per la ricerca – ha detto ancora il presidente -. La #Qatar Foundation ha accettato di riservare una quota di 10 milioni di euro alla Sardegna per programmi di studio ai quali potranno collaborare le Università sarde, il Crs4 e il Cnr. Ci auguriamo che questo ospedale faccia fare un salto internazionale alla ricerca, ci aspettiamo che l’investimento faccia da volano ad altre importanti iniziative».

L’assessore della Sanità Luigi Arru è entrato invece nei dettagli del progetto. «L’ospedale – ha  detto – svilupperà  un piano d’azione in due fasi: la prima, a partire dal 2015, prevede 178 posti letto nella fase di avvio (108 per acuti e 70 post acuti), per arrivare poi a 242 a regime (142 acuti e 100 post acuti) con 50 posti per “solventi”.»

Arru ha poi fatto l’elenco delle specialità individuate. «Abbiamo puntato soprattutto sulla pediatria e la chirurgia pediatrica – ha detto l’assessore – non solo per il brand del Bambin Gesù (partner scientifico della Qatar Foundation)  ma soprattutto perché è il settore che genera più mobilità sanitaria passiva: tanti piccoli sardi vanno oggi a curarsi a Roma e al Gaslini di Genova. Per il resto, si è cercato di sviluppare le specialità carenti nel territorio come l’oncologia, la chirurgia, l’oculistica, l’ortopedia, la neurologia». L’assessore ha chiarito, infine, il finanziamento che la Regione metterà a disposizione: circa 56 milioni di euro all’anno.

Raimondo Perra presidente Commissione Sanità del Consiglio regionale ha sottolineato la rapidità del lavoro svolto dal parlamentino da lui presieduto.«C’è stata grande responsabilità da parte di tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione. La politica ha capito che si trattava di un provvedimento importante per la Sardegna. Questo investimento potrà fare da stimolo a tutta la sanità sarda».

Chiusi gli interventi, il presidente e i componenti della Commissione parlamentare hanno rivolto alcune domande al presidente Pigliaru e all’assesore Arru in ordine alla effettiva concessione delle deroghe da parte del Governo, all’ammontare reale dell’investimento e ai costi di gestione della struttura.

Su questi punti, Pigliaru e Arru hanno ribadito le cifre fornite alla stampa nei giorni scorsi: l’investimento sarà di circa un miliardo di euro in 10 anni. Il costo fisso è di 163 milioni di euro, la stima di quello operativo è di 70 milioni. La ricerca avrà invece un budget di 10 milioni.

Sulle deroghe attese dal Governo, Francesco Pigliaru si è detto sicuro: «C’è l’impegno dell’esecutivo, quando arriverà la disposizione normativa, probabilmente entro luglio, potremo partire». Pigliaru ha precisato, infine, le ulteriori azioni pensate dalla Giunta: «Il San Raffaele – ha concluso il presidente della Regione – ci darà la possibilità di orientare la formazione professionale in Sardegna e di far tornare nell’Isola alcuni dei tanti studenti sardi che sono andati fuori a studiare grazie al Master and Back».

Francesco Sanna copia

Sabato 7 giugno il THotel di Cagliari ospiterà, alle ore 10,30, il convegno “Il Patto per la salute e la nuova sanità” organizzato dal #Partito Democratico con il sottosegretario Vito De Filippo che si terrà a Cagliari.

Discuteremo del nuovo assetto del sistema sanitario, in Italia e in Sardegna, in un convegno promosso dal gruppo parlamentare alla Camera dei Deputati dal titolo “La salute, il diritto più prezioso. Il Patto per la salute e la nuova sanità in Sardegna”.

Dopo l’introduzione di Marco Meloni (deputato Pd), è previsto l’intervento del deputato Francesco Sanna (Pd), a cui seguirà quello di Donata Lenzi (deputato, capogruppo del Pd nella commissione Affari sociali), del neo-parlamentare europeo Renato Soru e quello di Gigi Ruggeri, (consigliere regionale Pd-segretario della Commissione sanità).

I lavori saranno conclusi dall’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, e da Vito De Filippo, sottosegretario di Stato alla Salute.

Penultimo appuntamento con la stagione primaverile di Teatro da Camera, organizzata da Il Crogiuolo all’Arco Studio di via portoscalas 17 a Cagliari, sabato 17 maggio, alle ore 21.00, Spring in Jazz, concerto con Giorgio Murtas alla chitarra e Marco Meloni al pianoforte.

Spring in Jazz

La sintesi degli elementi portanti della musica jazz: l’armonia, la melodia e lo swing. Sono questi gli elementi essenziali del duo che presenta in questo concerto un dialogo serrato tra pianoforte e chitarra, sulla strada lastricata di note che la musica jazz ha percorso dalle origini del blues ad oggi.

Giorgio Murtas. Chitarrista, compositore, pittore. Segue i seminari jazz di Marcello Melis, Franco D’Andrea, John Taylor, Bruno Tommaso, Pat Metheny. Compone e suona dal 1983 in Italia e all’estero in clubs, festival e rassegne jazz suonando con importanti musicisti: Marcello Melis, Sandro Satta, Paolo Fresu, Franco Cerri, Don Moye, Frank Lacy, Andy Gravish, Furio Di Castri, Rita Sweeting, Antonello Salis, Renato D’Aiello, Ares Tavolazzi, Mauro Beggio, Andrea Pozza, Daniele Scannapieco, Nicola Angelucci ed altri. Pubblica incisioni su CD per etichette discografiche come la Splash Record e Digitalis Purpurea.

Marco Meloni. Pianista, compositore, arrangiatore. Diplomato in Pianoforte Moderno presso l’Università della Musica di Roma e in Musica e Nuove Tecnologie presso il Conservatorio di Cagliari. Nel 2008 consegue la laurea in Musica Elettronica. Insegna Pianoforte Moderno presso le Scuole Civiche di Musica di Cagliari e di Capoterra ed è insegnante e socio fondatore dell’Associazione Culturale CDMI Music School di Cagliari. Collabora con l’Accademia della Musica Fanny e ha collaborato con altre scuole civiche della Sardegna. Svolge attività concertistica nell’ambito della musica jazz e della sperimentazione elettronica, ha all’attivo la partecipazione a diverse produzioni discografiche e multimediali.