22 November, 2024
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«Trovarci a dover esprimere solidarietà al sindaco Gariazzo per una seconda volta e a distanza di pochi giorni ci dà, se possibile in modo ancor più chiaro, la misura di quanto intimidazioni e minacce ai nostri amministratori locali siano diventate una pratica tristemente abituale. Non lo accettiamo e non lo accetteremo mai.»
Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha condannato così il nuovo gesto intimidatorio subito ieri dal sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo.
«Come avevo annunciato, affronteremo la questione qui con il ministro Marco Minniti, che incontrerò giovedì a Nuoro insieme ai prefetti sardi, al presidente del Consiglio Gianfranco Ganau e ai rappresentanti delle istituzioni nei territori, che ogni giorno si trovano a dover fronteggiare pericoli e pressioni indegne. Gli amministratori locali sono persone serie che mettono lavoro e impegno a servizio delle loro comunità e di certo non si lasciano intimidire né condizionare nelle scelte da gesti tanto vigliacchi, i cui autori – conclude il presidente Francesco Pigliaru – auspico siano isolati e presto assicurati alla giustizia.»

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Il deputato del Partito democratico Emanuele Cani ed il segretario del Partito democratico di Carbonia Iglesias Daniele Reginali esprimono solidarietà al sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, vittima ieri di nuove minacce ed intimidazioni.

«Nel confermare la solidarietà al sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, destinatario di nuove minacce nell’arco di pochi giorni, e rimarcando la dura condanna per ogni tipo di violenza, auspico una rapida risoluzione delle indagini in corso – scrive in una nota Emanuele Cani -. Allo stesso tempo lancio un appello al ministro dell’Interno Marco Minniti, che la prossima settimana sarà in Sardegna, perché da parte del Governo e dello Stato ci sia una maggiore attenzione per gli Enti locali e gli amministratori, molto spesso costretti a fare i conti con situazioni problematiche che necessitano impegno e sostegno.»

«Ancora una volta il sindaco di Iglesias vittima di minacce di morte. Atti che non devono essere sottovalutati in alcun modo e su cui stanno indagando le forze dell’ordine – sottolinea Daniele Reginali -. E’ necessario, però, che da parte delle istituzioni superiori ci sia una maggiore attenzione verso le amministrazioni locali e, in particolar modo, i Comuni e i loro amministratori, impegnati in un’opera quotidiana. Argomenti e problemi che saranno posti all’attenzione del ministro dell’Interno Marco Minniti, presente a Cagliari la prossima settimana – conclude Daniele Reginali -. E’ necessario che il fenomeno degli attacchi e minacce agli amministratori pubblici venga bloccato.»

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La nuova intimidazione subita dal sindaco di Pula Carla Medau rilancia l’emergenza sicurezza tra gli amministratori locali. Gli ignoti attentatori hanno preso di mira la sua auto parcheggiata nel posteggio di casa all’aperto: un bastone telescopico per scope attaccato con dello scotch a due pezzi di diavolina, è stato trovato accanto all’auto di Carla Medau e vicino alla fotocellula del cancello d’ingresso del parcheggio è stata rinvenuta della carta di giornali parzialmente bruciata.

Il fatto è accaduto tra il 4 e il 5 novembre, mentre il sindaco di Pula stava partendo per la Penisola, ma la denuncia è stata formalizzata soltanto ieri al suo rientro. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri di Pula.

«Noi siamo con Carla Medau e con tutti gli amministratori locali che ogni giorno lavorano con altrettanto coraggio per dare servizi essenziali a propri cittadini – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, che questo pomeriggio ha raggiunto telefonicamente il sindaco di Pula, vittima di un atto intimidatorio -. Ho parlato a lungo con Carla Medau e mi ha confermato, con la fermezza e la determinazione che conosciamo e apprezziamo, che non ha alcuna intenzione di farsi intimidire dal gesto sciagurato di qualche vigliacco. È l’ennesima offesa ai rappresentanti delle istituzioni e ai sardi: tutti insieme dobbiamo dire basta a questa inaccettabile sequenza di atti vili e indegni. Abbiamo portato all’attenzione del ministro Marco Minniti il problema della sicurezza già nell’incontro del giugno scorso al Viminale – ha concluso Francesco Pigliaru – e siamo pronti a ribadire le nostre preoccupazioni e le nostre richieste qui in Sardegna».

Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha espresso solidarietà alla collega di Pula Carla Medau.

«I fatti accaduti a Pula sono di una gravità inaudita. Il tentativo di far esplodere l’auto del sindaco Carla Medau è un attentato che condanniamo con fermezza per il suo carattere vigliacco e meschino.  Esprimo, a nome di tutta l’Amministrazione comunale di Carbonia, solidarietà e vicinanza al Sindaco Carla Medau e a tutta la comunità di Pula. Mi stringo alla collega Carla in un forte abbraccio – ha concluso Paola Massidda – e la esorto a non mollare e a continuare nel suo impegno politico al servizio della cittadinanza pulese.»

Solidarietà a Carla Medau anche da parte del senatore del Partito democratico Silvio Lai.

«Voglio prima di tutto esprimere la mia solidarietà e la più totale vicinanza a Carla Medau, sindaco di Pula che la notte scorsa ha subito un grave atto intimidatorio. Mi auguro che i responsabili di un gesto così vile possano essere individuati dagli inquirenti ma si tratta di un fatto sul quale è giusto necessario riporre un’attenzione particolare anche da parte di tutte le istituzioni e dunque anche e soprattutto del governo nazionale. Atti di questo tipo si ripetono oramai con preoccupante frequenza a danno di amministratori locali della Sardegna. Chi ogni giorno lavora al servizio della propria comunità con passione, competenza e senso civico come Carla Medau – ha concluso Silvio Lai – deve poter svolgere il proprio compito in piena serenità. Serenità che deve essere garantita con atti concreti e facendo sentire la presenza dello Stato.» 

Ha espresso la sua solidarietà al sindaco di Pula anche il deputato del Partito democratico Francesco. «Ho parlato con Carla Medau, sindaco di Pula, dopo l’intimidazione vigliacca che ha subito nei giorni scorsi – ha scritto su facebook Francesco Sanna -. A lei – e per suo tramite alla comunità di Pula – ho manifestato tutta la solidarietà che il caso merita e voglio che questo avvenga pubblicamente. Cosa dobbiamo fare, in questo ed in tanti altri casi in cui la violenza contro gli amministratori si manifesta? Intanto, non lasciarli soli. Facendo capire alla zona grigia che rende possibile questi atti – qualcuno che sa, qualcuno che vede e non dice – che la minaccia e l’intimidazione non appartengono al gioco democratico, e chi le usa è fuori dalla comunità.»

«E’ necessario che in Sardegna – la regione dove il fenomeno delle intimidazioni è proporzionalmente il più elevato d’Italia – ha concluso Francesco Sanna – magistratura e forze dell’ordine diano la prova che questa violenza non è consegnata all’impunità ed alla rassegnazione.»

 

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«Nel corso del G7 di Ischia si è parlato anche di Sardegna? Il ministro dell’Interno Marco Minniti dovrebbe dirlo chiaramente, perché se lo stanno domandando in molti.»

Lo scrive, in una nota, Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia.

«I temi legati al terrorismo e ai contenuti pericolosi racchiusi nel web sono certamente cruciali – aggiunge Stefano Maullu -, ma dal ministro dell’Interno ci saremmo aspettati anche un accenno alla rotta Algeria-Sardegna e ad eventuali misure per bloccarla, per arginare il flusso di algerini in arrivo sulle coste sarde. Fatico a comprendere l’utilità di un appuntamento come il G7 – conclude Stefano Maullu -, se non si è trovato nemmeno il tempo per discutere di un argomento così determinante come la rotta che collega l’Africa del Nord alla Sardegna.»

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«Mi auguro che in occasione del G7 di Ischia, tra foto di gruppo e cene a base di pesce, si trovi il tempo per affrontare anche il tema del flusso migratorio che collega l’Algeria e la Sardegna, una rotta preoccupante e potenzialmente pericolosa per la sicurezza nazionale.»

Lo scrive, in una nota, l’europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu.

«Come affermato dallo stesso ministro Marco Minniti, il rischio che i militanti in fuga dell’Isis utilizzino le rotte migratorie è davvero molto alto, e l’odierna espulsione di un algerino dall’Italia rappresenta un ulteriore incentivo ad accrescere i controlli sin da subito, senza perdere tempo. Il ministro dell’Interno non potrà prolungare ancora per molto il suo silenzio sulla rotta Algeria-Sardegna – conclude Stefano Maullu -, è ora di affrontare l’argomento e di trovare una soluzione.»

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«Nel giorno in cui il ministro dell’Interno Marco Minniti ha incontrato il sindaco di Lampedusa per l’emergenza migranti, in Sardegna sono sbarcati altri 9 algerini, tra i quali tre donne ed un bambino – scrive in una nota l’europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu -. Non sappiamo perché il ministro continui ad evitare il tema dei migranti in Sardegna, ma ci auguriamo che “le nuove iniziative per il controllo delle rotte e per il potenziamento dei rimpatri”, promesse nelle scorse ore al sindaco di Lampedusa, valgano anche per la Sardegna, perché la situazione è intollerabile.»

«Più di 500 sbarchi nelle ultime settimane, e dal ministro non è giunta ancora nessuna proposta – conclude Stefano Maullu -. È arrivato il momento di pensare anche alla Sardegna, il ministro Minniti dovrebbe tenerlo a mente.»

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L’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu ha incontrato a Roma i vertici del ministero dell’Interno sull’emergenza migranti.

«La Sardegna è ora al di sotto della quota massima di accoglienza dei migranti ad essa destinata nell’ambito della Conferenza delle Regioni – ha detto l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu al termine dell’incontro con Mario Morcone, capo di Gabinetto del ministro Marco Minniti e con Gerarda Pantalone, capo Dipartimento per le libertà civili e per l’immigrazione. Erano presenti anche le prefette di Cagliari e Nuoro, Tiziana Costantino e Carolina Bellantoni -. Il presidente Pigliaru in più occasioni aveva espresso al Governo l’urgenza di intervenire per riportare la soglia a livelli di normalità, ed aveva ricevuto garanzie dal ministro Marco Minniti per arrivare a un calo significativo delle presenze con un’azione comune di costante monitoraggio. Oggi prendiamo atto di un importante risultato. La quota attuale si attesta al 2,83%, (rispetto al totale delle presenze nel territorio nazionale), quindi al di sotto della quota concordata del 2,96%. Si tratta di circa 5.500 migranti presenti attualmente nei centri di accoglienza e negli SPRAR.»
«Con la diminuzione degli sbarchi dei richiedenti asilo e protezione internazionale possiamo gestire in modo più puntuale ed equilibrato il sistema dell’accoglienza e dell’inclusione e mettere in campo le iniziative previste nei Protocolli d’Intesa su accoglienza diffusa e volontariato sociale che sottoscriveremo nei prossimi giorni con Prefetture e Anci», ha chiarito Spanu.
Durante la riunione si è inoltre discusso dei flussi di migranti in arrivo dall’Algeria su cui il Governo, accogliendo le richieste della Giunta, ha avviato un confronto con le autorità del Paese nordafricano.
«Oggi – ha spiegato Spanu – i vertici del ministero dell’Interno ci hanno comunicato che la maggior parte delle persone che hanno utilizzato il canale algerino sono già fuori dal territorio regionale. Chi arriva con gli sbarchi diretti resta per pochi giorni e, al termine delle procedure amministrative, abbandona l’Isola. Abbiamo chiesto con forza che il Governo intensifichi il dialogo con le autorità algerine e percorra tutte le possibili strade per bloccare il flusso e dare corso ai rimpatri.»
È stato poi affrontato, relativamente agli sbarchi diretti, il tema dell’apertura di un Centro di Permanenza per i Rimpatri in Sardegna che rappresenta – è stato sottolineato – «un efficace strumento di dissuasione ad affrontare il viaggio dal nord Africa alla volta delle coste del Sulcis». 

«C’è la disponibilità del comune di Macomer a ospitare il Cpr con precisa richiesta di garanzie. Su questo argomento – ha dichiarato l’assessore Spanu – la Regione, che aveva già posto condizioni simili, ha richiesto al tavolo ministeriale una risposta formale su alcuni punti: la struttura deve essere esclusivamente destinata ai migranti in arrivo dall’Algeria, è necessario un rafforzamento dei contingenti di polizia nei territori interessati sia al momento dello sbarco che nella fase di detenzione amministrativa nel Cpr, non deve esserci sovrapposizione con altre forme di accoglienza e deve essere favorito il coinvolgimento attivo degli operatori locali nelle attività di assistenza e servizio.»
Il prefetto Morcone ha confermato che l’apertura di un Cpr deve avvenire in tempi celeri ma con la condivisione della Regione e della comunità interessata. Per perseguire questi obiettivi, condivisa l’impostazione generale, i vertici del Ministero hanno garantito che entro 15 giorni verranno istruiti tutti i passaggi tecnici per accelerare il processo ed inviati i relativi atti formali. L’assessore ha illustrato, infine, le iniziative finanziate dalla Regione per il volontariato dei migranti che potranno partire a breve nei Comuni che hanno manifestato il proprio interesse.

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Gianluigi Rubiu (Udc) scrive al presidente della Repubblica per chiedere un intervento sull’emergenza sbarchi migranti nel Sulcis.

«Non vorremmo che la visita del presidente della Repubblica Mattarella si trasformasse nell’ennesima inutile passerella. L’inaugurazione dell’anno accademico è sicuramente un’occasione solenne, ma non si dimentichino gli altri problemi dell’Isola, dalla disoccupazione allo sbarco continuo di migranti nelle coste della Sardegna – dice il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale -. L’arrivo di altri 80 algerini sulle spiagge del Sulcis, sul litorale di Porto Pino e al largo di Capo Teulada, ripropone l’allarme sulla pressione migratoria. Sembra una beffa, perché appena la scorsa settimana il governatore Pigliaru ha inviato una lettera  al ministro dell’Interno Marco Minniti, chiedendo di moltiplicare gli sforzi perché il passaggio di migranti dal Nord Africa cessi al più presto.»

«L’appello, di fatto, è rimasto inascoltato – aggiunge Gianluigi Rubiu – con l’emergenza che sta diventando ormai incontrollabile sulle coste del Sulcis, un territorio che non può essere il front office con l’Africa e soprattutto non è capace di sopportare un peso sociale così pesante.»

Gianluigi Rubiu, in occasione della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha scritto al Capo dello Stato e al rappresentante del Governo per la Sardegna Emilio Dario Sensi «per manifestare il mio totale disappunto di un intero popolo sardo già stremato da una crisi senza precedenti – conclude Gianluigi Rubiu -. E’ necessario si mettano immediatamente in campo azioni forti con i pattugliamenti dell’esercito e della Marina Militare per contrastare questo sbarchi pericolosi per le nostre comunità».

 

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L’europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu interviene nuovamente sull’emergenza migranti nella rotta tra Algeria e Sardegna.

«Il silenzio del Governo sulla rotta Algeria-Sardegna è davvero imbarazzante – attacca Stefano Maullu –: dopo aver gongolato per un calo minimo degli sbarchi, il Governo ora sembra ignorare completamente una delle rotte più allarmanti, quella che conduce dall’Algeria alle coste della Sardegna. In pochi giorni gli sbarchi sono stati centinaia, e dall’inizio di agosto gli arrivi sono aumentati a dismisura. I colloqui di Marco Minniti in Algeria evidentemente non sono serviti a nulla: servono misure più concrete – conclude Stefano Maullu -, occorre coinvolgere le navi della Marina militare per istituire un blocco navale tra la Sardegna e il Nord Aftrica.»

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Non si fermano gli sbarchi di migranti algerini sulle coste del Sulcis. Dopo i 178 di ieri, a bordo di 9 diverse piccole imbarcazioni, nel corso della notte ne sono arrivati altri 49, a bordo di tre barchini. 17 sono sbarcati nell’isola di Sant’Antioco, in località Cala Sapone; 12, tra i quali un bambino, a Porto Pino. In entrambi procedono i carabinieri della Compagnia di Carbonia, guidati dal maggiore Pino Licari. I restanti 20 sono arrivati all’interno del porto di Sant’Antioco, direttamente davanti alla sezione navale della Guardia di finanza.

Viste le perduranti buone condizioni meteorologiche, è probabile che gli sbarchi proseguano ancora nel corso della giornata. Questi arrivi massicci hanno creato grande preoccupazione al sistema dell’accoglienza, perché gli spazi disponibili nel centro di prima accoglienza di Monastir sono ormai tutti occupati e si rende necessario e indispensabile un intervento per porre un freno agli sbarchi. Ieri il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha chiesto nuovamente l’intervento del ministro dell’Interno Marco Minniti, visto e considerato che il precedente appello per porre un freno al fenomeno, non ha sortito alcun effetto, tanto che ad oggi sono stati già abbondantemente superati i numeri dell’intero 2016, nel corso del quale i migranti giunti nella costa sud-occidentale dell’isola erano stati 1.106.