22 November, 2024
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sicuro inMare conclude il tour 2017 al 57º Salone Nautico di Genova, quinta tappa del progetto itinerante nato da un’idea di K BRAND e Scuola Nautica NESW con il supporto di Confarca.

Il progetto sicuro inMare verrà illustrato nei dettagli durante la conferenza stampa “Idee, strumenti e tecniche per la comunicazione nella nautica” in programma al Teatro del Mare giovedì 21 settembre – ore 16.00. Questi i temi trattati:

Navigare in sicurezza: come nascono i prodotti e i servizi per una navigazione sicura

Comunicazione digitale: come creare e diffondere un marchio e la sua identità nel settore nautico.

Ma non è tutto, sono molte le interessanti novità che sicuroinMare presenterà quest’anno, presso lo stand W50 situato accanto al Teatro del Mare.

Il pubblico per la prima volta potrà salire a bordo delle imbarcazioni coinvolte nelle dimostrazioni: è sufficiente registrarsi su ms-evento.it. I più fortunati riceveranno un’email dal team sicuro inMare con i dettagli per vivere un’esperienza a 360°. Chi non sarà coinvolto potrà comunque usufruire di un coupon di sconto sui prodotti e sui servizi dei partner dell’evento oltre che accedere a foto e contenuti esclusivi.

L’educazione svolge una parte decisiva per una migliore sicurezza in mare ed è in questo senso che sicuro inMare offre l’opportunità alle scuole medie ed elementari in visita al Salone di partecipare ai corsi di formazione per imparare i principi base a bordo di un’imbarcazione in compagnia dei bravissimi cani-bagnini. Vuoi far partecipare la tua scuola? Basta scrivere all’indirizzo email: info@kbrand.it.

Lo stand sicuro inMare ospiterà Luca Colombo e la sua moto da cross. Il pilota milanese ha attraversato il Lago di Como sulla sua Suzuki RMZ 450 appositamente preparata da Valenti e ha stabilito, il 30 luglio scorso, il record di percorrenza su acqua dolce in moto coprendo i 5,5 km che separano Gravedona da Colico alla velocità di oltre 43 nodi, pari a 80 km/h circa. Un’impresa che ha riportato una risonanza internazionale.

Sono in programma ogni giorno alle 11.00 e alle 14.30 presso il Villaggio Sea Experience (giovedì 21 si terrà un’unica dimostrazione alle 14.30). A seguire ci sarà la formazione teorica presso lo stand sicuro inMare.

L’obiettivo è, come sempre, quello di sensibilizzare l’utenza nautica sugli importanti temi della formazione e della sicurezza in mare. Dopo la presenza al NavigaMi di Milano, a Bellano sul Lago di Como, a Varazze e a Fiumicino, sicuro inMare esporrà al pubblico del Salone, grazie a coinvolgenti esercitazioni in acqua e lezioni teoriche, i principali strumenti per vivere il mare in modo sicuro come ricordano gli hashtag scelti per accompagnare l’evento: #sicuroinMare e #divertirsiinsicurezza.

Le dimostrazioni prevedono l’utilizzo di un’imbarcazione Focchi 550 motorizzata con un Suzuki DF40 e vedranno l’intervento coordinato di esperti del mondo della nautica e della sicurezza in mare. Verranno simulate le procedure di abbandono nave, le richieste di aiuto con l’utilizzo dei fuochi di segnalazione, il trasferimento dei naufraghi equipaggiati con Kingii, il più piccolo dispositivo di galleggiamento al mondo, sulle zattere di salvataggio fornite da Eurovinil (azienda leader nella fornitura di prodotti per la sicurezza in mare). Il tutto con la collaborazione dei cani-bagnini dell’Associazione Cinofila Salvataggio Nautico A.C.S.N., dei sub PADI e della scuola di soccorso K38 Italia con le aquabike studiate appositamente per l’assistenza nautica. Durante la formazione teorica interverranno il Segretario Nazionale Nautica Confarca, Adolfo D’Angelo ed il vice segretario Marco Morana, che spiegheranno nel dettaglio tutti gli strumenti utilizzati durante le dimostrazioni, avvalendosi dei testi di formazione e sicurezza nautica redatti da esseBì Italia. Durante l’evento si parlerà anche di sicurezza in fase di sviluppo di un progetto, grazie alla presenza di Vizyo, società specializzata nell’ideazione e nella progettazione di imbarcazioni.

Il progetto sicuro inMare è nato nel 2015 con l’obiettivo di sensibilizzare l’utenza nautica su tematiche quali formazione e sicurezza. Fin dalla sua nascita l’iniziativa ha riscosso grande interesse da parte del pubblico grazie agli eventi realizzati in diversi saloni e porti nautici in giro per l’Italia.

 

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Lunedì 5 settembre, alle 9.00, prende il via a Pula – edificio 2 Parco tecnologico, Sardegna ricerche – l’edizione 2016 della Summer School in Computer Security e Privacy. “Building Trust in the Information Age” è la cornice dell’evento organizzato dagli specialisti Giorgio Giacinto, Davide Ariu e Igino Corona con il Pra Lab (Pattern Recognition and Applications Lab) del dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica (il Diee è diretto da Fabrizio Pilo, facoltà di Ingegneria e Architettura) dell’Università di Cagliari.

L’ateneo è da sempre particolarmente attento alle mutazioni e innovazioni tecnologiche inerenti il settore della sicurezza informatica. Gli specialisti del Diee costituiscono una delle eccellenze dell’Università di Cagliari. «Il massiccio utilizzo dei personal computer e la diffusione di Internet ha permesso un cambiamento rapido e dirompente delle relazioni e dell’organizzazione sociale – spiega il professor Fabio Roli, responsabile del Pra Lab -. In questo ambito virtuale e in rapida evoluzione agiscono criminali informatici sempre più abili e la sicurezza – compito impegnativo dal punto di vista tecnico e sociale – risulta imprescindibile e tra i primi problemi da affrontare e risolvere.»

La Summer School – finanziata da Sardegna Ricerche – fornisce una panoramica precisa degli attuali scenari in tema di Cybercrime con l’indicazione delle direzioni future per attività di ricerca, contrasto e buone pratiche. Dopo le positive esperienze dei tre corsi precedenti – dal 2012 al 2014 – il programma prevede circa 28 ore di lectures, conferenze, sessioni poster e incontri interattivi guidati da esperti internazionali. «Sono sei i temi principali sui quali – aggiunge il professor Giacinto – ci soffermiamo: attacchi mirati, modellazione minacce e investigazione, rilevamento automatico e caratterizzazione di codice vulnerabile, economia e malware, sicurezza web, machine learning offensive ed ingegneria sociale.»

Da segnalare, oltre all’intervento del professor Giacinto, le lectures di Aylin Caliskan-Islam (Princeton University, Usa), Michel Van Eeten (Delft University of Technology, Olanda), Lorenzo Cavallaro (Royal Holloway, Università di Londra), Fabian Yamaguchi (Technische Universität Braunschweig, Germania), Miguel P. Correia (Instituto Superior Técnico, Lisbona), Fabio Massacci (Università di Trento), Enrico Frumento (Cefriel, Politecnico di Milano), Marco Morana (Cybersecurity strategy at Citi – Florida, Usa), Matteo Meucci (Owasp, Roma), Battista Biggio (Università di Cagliari).

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Venerdì 29 gennaio, dalle 9.00 alle 17.00, l’auditorium di Tiscali – s.s. 195 km 2, 300, a Cagliari – ospita l’evento pubblico conclusivo del progetto europeo ILLBuster (Buster of ILLegal contents spread by malicious computer networks). Il progetto – coordinato dagli specialisti dell’Università di Cagliari – è finanziato dalla Commissione Europea (Dg-Home) e ha sviluppato un sistema integrato per la rilevazione e classificazione semi-automatica delle attività illegali in rete.

Con “The ILLBuster Project Experience”, interventi di Fabio Roli e Giuseppe Vaciago, si aprono i lavori. Il professor Roli (ordinario Sistemi elaborazione dell’informazione – Diee, dipartimento Ingegneria elettrica ed elettronica, Università di Cagliari) è il direttore del PRA Lab e presenta “Project achievements and lessons learned”. La scaletta vede relazioni di Aldona Trela (Europol EC3), Roberto Baldoni (direttore laboratorio nazionale Cyber Security), Raj Samani (Intel Security), Marco Morana (Svp Citigroup). Ai lavori – con al centro la cyber intelligence, un tema, visti i recenti fatti di terrorismo, molto seguito dall’opinione pubblica – sono attesi anche esponenti delle forze dell’ordine e di aziende operanti nei settori bancari, industriali, della finanza e della cyber security.

Tra gli specialisti del Diee – autori tra l’altro del progetto CyberRoad e docenti nella Scuola di sicurezza informatica – coinvolti nell’evento e nelle attività del dipartimento, Giorgio Giacinto, Davide Ariu, Battista Biggio e Igino Corona,

 

Gli specialisti di informatica dell’ateneo di Cagliari chiudono un altro anno proficuo per didattica, ricerca e progetti internazionali di alto livello. Rimedi e sviluppi sul fronte della criminalità sul web

Gli specialisti del Diee (dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica, facoltà di Ingegneria) dell’ateneo cagliaritano hanno presentato il progetto CyberROAD (http://cyberroad-project.eu). Finanziato dalla Commissione Europea all’interno del settimo programma quadro, ha per obiettivo la creazione dell’agenda di ricerca sul Cybercrime e sul Cyberterrorism, identificando lacune e priorità da risolvere nell’immediato futuro.

La presentazione del CyberRoad è stata inserita nei lavori della terza edizione della Scuola in sicurezza informatica e protezione dei dati personali. La “Building Trust in the Information Age” (http://comsec.diee.unica.it/summer-school) è stata seguita nel laboratorio Lidia da 40 studenti di varie nazioni europee. Con i docenti dell’ateneo Giorgio Giacinto, Davide Ariu, Battista Biggio e Igino Corona, anche otto specialisti esterni: Marco Balduzzi (Trend Micro Research), Jens Grossklags (Pennsylvania State University, USA), Konrad Rieck (University Göttingen, Germany), Konrad Rieck (University Glasgow, UK), Stefano Zanero (Politecnico Milano), Marco Morana (Citi Group, UK), Srdjan Capkun (ETH Zurich, Switzerland) e Matteo Bonfanti (Scuola Superiore Sant’Anna). Tra i temi, stato dell’arte, prospettive future e ricerca. A breve sul sito della Scuola (http://comsec.diee.unica.it/summer-school) l’annuncio per la quarta edizione che si terrà nel 2015.

Sugli strumenti sviluppati per gestire la sicurezza informatica è intervenuto Karen Renaud: «La complessità nella configurazione dei meccanismi di protezione dei sistemi informatici può portare paradossalmente il sistema a essere meno sicuro. Si pensi ad esempio all’obbligo all’uso di password complesse che però vengono custodite dall’utente in modo non protetto». Balduzzi, Zanero e Capkun si sono soffermati su tecniche e metodologie avanzate per la rilevazione di attacchi. Tra questi, gli attacchi sviluppati per colpire il maggior numero di utenti della rete Internet e quelli con un obiettivo specifico (azienda, autovettura, ecc).

I ricercatori del Diee hanno illustrato anche i progetti di ricerca innovativi sulla rilevazione di malware, phishing e reti fast-flux, finanziati dalla Commissione Europea DG Home attraverso il progetto ILLBuster (http://illbuster-project.eu), e gli studi sulla rilevazione di attacchi mirati. Un tema sul quale l’Università di Cagliari eroga formazione alle PMI sarde, all’interno del progetto cluster stata (http://stata.diee.unica.it), finanziato dalla Regione Sardegna e dall’ente Sardegna Ricerche. Per gli studenti, il PraLab e la Scuola costituiscono un bacino ideale e qualificato per sviluppare competenze specifiche richieste dal mondo del lavoro.

Jens Grossklags ha evidenziato le principali motivazioni economiche alla base della diffusione della criminalità informatica. Marco Morana ha esposto la metodologia per la analisi delle minacce informatiche e la stima del rischio economico con le azioni conseguenti per ridurre il rischio attraverso azioni mirate. Matteo Bonfanti ha illustrato le principali problematiche nella legislazione nazionale e europea relativa alla riservatezza dei dati personali.

È in corso nelle aule della facoltà di Ingegneria e Architettura, la terza edizione della scuola internazionale “Building Trust in the Information Age”. Ai lavori prendono parte oltre 30 partecipanti tra studenti, ricercatori e professionisti provenienti da atenei sardi, italiani e europei. La scaletta prevede un programma intensivo durante il quale specialisti di fama internazionale espongono i rischi collegati all’uso delle tecnologie informatiche nella vita quotidiana e sul posto di lavoro. La Scuola si è aperta martedì 16 settembre e si chiude domani.

Le lezioni affrontano aspetti metodologici, tecnologici, economici, e legali della sicurezza informatica. Marco Balduzzi, ricercatore di #TrendMicro, azienda leader nella protezione dei sistemi informatici, ha aperto i lavori. Domani, relazione di Marco Morana, direttore del programma internazionale per la sicurezza informatica del gruppo bancario Citi.

Organizzata dai docenti Giorgio Giacinto, Davide Ariu e Igino Corona del PRA Lab dell’Università di Cagliari, dà ampio spazio anche al contributo che le tecniche di intelligenza artificiale stanno fornendo alla progettazione di sistemi avanzati per la protezione dei sistemi informatici. Su questi temi di ricerca l’ateneo cagliaritano ha una significativa presenza nel panorama internazionale testimoniata da due progetti Europei in fase di realizzazione: 1) #CyberROAD, che scriverà la “roadmap” delle future attività di ricerca in ambito europeo in tema di CyberCrime e CyberTerrorism; 2) #ILLBuster, per la rilevazione tempestiva di contenuti illegali sulla rete internet, e da diversi progetti nazionali e regionali in tema di sicurezza informatica.