18 July, 2024
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Al via lunedì 8 luglio 2024, nell’area archeologica di Nora a Pula, il XLII Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC Sardegna, con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni, il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e del Comune di Pula, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Si parte dalla formazione, con il laboratorio “Mettiamoci all’Opera” a cura di Marco Nateri e Luigia Frattaroli (dall’8 al 14 luglio) dedicato alle bambine e ai bambini dai 5 agli 11 anni, in cui gli artisti in erba si cimenteranno con la mise en scène della “Cenerentola” di Gioachino Rossini, creando costumi e scenari, e interpretando tutti i ruoli (non solo i personaggi della favola ma anche la compagnia di canto, il regista e il direttore d’orchestra etc.) per una divetente e istruttiva avventura “dietro le quinte”.
Il regista e drammaturgo Mariano Dammacco (Premio Ubu 2021) e l’attrice Serena Balivo condurranno invece il laboratorio “Il corpo delle parole” (dal 9 all’11 luglio) rivolto a attori e allievi, sulle tecniche d’interpretazione e sull’approccio al testo.
Il XLII Festival “La Notte dei Poeti” entra nel vivo venerdì 12 luglio alle 21.30 con la prima regionale de “La morte ovvero il pranzo della domenica” (produzione Compagnia Diaghilev – Dammacco/Balivo), il nuovo spettacolo scritto e diretto da Mariano Dammacco e interpretato da Serena Balivo, che affronta in chiave poetica il tema dell’addio ai propri cari prima dell’ultimo viaggio.
E  sabato 13 luglio alle 21.30 appuntamento con “Sig.ra Rossetta” de Is Mascareddas (Premio Ubu 2023) di e con Donatella Pau, anche autrice insieme con Anna Fascendini (che firma la regia) nel ruolo di un’anziana donna che nel tempo dell’attesa  di una visita (che forse non arriverà mai) rivive la sua storia tra verità e fantasia, per una intrigante variazione sulla fiaba di Cappuccetto Rosso.
Si prosegue poi da giovedì 18 fino a sabato 27 luglio con spettacoli, concerti e performances nell’area archeologica di Nora con protagonisti come Fabrizio Bentivoglio e Anna Foglietta, la cantante algherese Franca Masu e Paolo Jannacci & Band, accanto al fascino delle “Metamorfosi” di Ovidio con i tamburi giapponesi dei Munedaiko e la voce recitante di Nina Pons e una rilettura del mito con “Medea / Fragments” con Benedetta Laurà, Elisa Bruschi e Anna Germani per la regia di Mattia Sebastian Giorgetti, tra echi di guerra, amori e tradimenti.
E ancora spazio alla danza urbana con “Swan” di Gaetano Palermo con Rita Di Leo (produzione La Biennale di Venezia) e un’indagine sul corpo nei suoi significati simbolici  con “In-Corpo-Reo.4” di e con Rossella Dassu, oltre a una struggente e suggestiva elegia per il Mediterraneo con “The Last Lamentation” di Valentina Medda.
 

Doppio appuntamento con “Paese d’ombre”, l’adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Giuseppe Dessì (vincitore del Premio Strega nel 1972) prodott0 dalla compagnia Figli d’Arte Medas in collaborazione con la Fondazione Dessì. Dopo aver debuttato lo scorso 18 settembre a Villacidro nell’ambito del trentasettesimo premio letterario intitolato a Giuseppe Dessì, lo spettacolo andrà in scena questo mercoledì (2 novembre) alle 20.30 al teatro Fratelli Medas di Guasila e l’indomani – giovedì 3 – alle 21.00 – a Cagliari, nella sala M2 del Teatro Massimo, ad inaugurare la rassegna Shanà Aleph.
Gianluca Medas firma la drammaturgia e la regia; Marta Proietti Orzella, Alessio Arippa, Valentino Pili, Sofia Quagliano ed Alessandro Redegoso sono gli attori in scena con le musiche dal vivo di Nicola Agus, i disegni in movimento di Fabio Coronas ed i costumi di Marco Nateri.
Lo spettacolo ricostruisce le varie fasi della vita di Angelo Uras, il protagonista del romanzo di Giuseppe Dessì, fino alla sua morte: testimone del passaggio drammatico della modernità nella vita della gente sarda, al contrario dei suoi contemporanei si pone davanti al mondo che cambia con un’attitudine aperta.

«La drammaturgia dello spettacolo scrive nelle sue note di regia Gianluca Medasci propone una favola epica interpretata da cinque attori che sulla scena con canti e cambi di intensità, accompagnati dai bellissimi disegni animati di Fabio Coronas, proiettati sul fondale scenico, trasformeranno in un volo d’ali denso di poesia la vicenda umana di Angelo Uras, creando uno spettacolo a tratti commovente che racconta la vita.»

 

Centinaia di persone tra spettatori, utenti e operatori dei centri di salute mentale, bambini, ragazzi ed adulti, attori, scrittori e poeti sono stati coinvolti nei sette mesi di “Spazi di Frontiera”, stagione teatrale organizzata tra Sulcis e Medio Campidano da La Cernita Teatro insieme al gruppo teatro Albeschida in collaborazione con i Centri di salute mentale di Sanluri e San Gavino, Carbonia, Iglesias. La rassegna di teatro, laboratori, letture e incontri ha chiuso i lavori a Bacu Abis pochi giorni fa con il laboratorio curato da Marco Nateri, costumista e scenografo.

Il programma è stato avviato ad aprile con dirette streaming a causa delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria, ed è proseguito in parchi, giardini, strade e spazi all’aperto perché «Il teatro si può fare ovunque se abbiamo qualcosa da direcommenta Monica Porcedda, direttrice artistica della stagione teatrale qualcosa di importante che non riguarda solo noi ma una comunità intera».

Tanti gli appuntamenti in calendario realizzati con il contributo della Fondazione di Sardegna e dell’assessorato alla Cultura della Regione Sardegna, e in collaborazione con enti locali e realtà culturali e sociali del territorio: spettacoli, performance, film, letture, presentazioni di libri, laboratori con le nostre nuove produzioni realizzate insieme al cantautore Francesco Manca e la partecipazione di Fueddu e Gestu di Villasor, Teatro Labotatorio Alkestis ed Il Crogiuolo di Cagliari, la psicologa e psicoterapeuta Maria Giulia Cirronis e l’artista Marco Nateri, che nelle scorse settimane ha coinvolto 31 persone in un laboratorio teatrale ispirato alle storie del repertorio operistico internazionale.

«La nostra intenzione era diffondere, mediante il teatro sociale, una cultura e una pratica artistica e sociale finalizzata a tessere legami e al prendersi cura delle personeha commentato Monica Porcedda in chiusura di Spazi di Frontiera -. I risultati sono arrivati superando le nostre aspettative: grazie a un lavoro realizzato con il costante supporto del Gruppo Teatro Albeschida, siamo riusciti a creare un ponte tra i due territori Sulcis Iglesiente e Medio Campidano e a mettere in rete comuni, centri di salute mentale di Carbonia, Iglesias, Sanluri e San Gavino Monreale, cooperative e associazioni. Un risultato straordinario, che conferma ancora una volta che la cura per le persone sia una risorsa preziosa per la crescita delle nostre comunità.»

Pende il via il nuovo progetto del Teatro Tragodia, il viaggio tra le città ed i paesi dell’Isola.
Interessanti le pieces teatrali che fanno parte del viaggio itinerante: “Just Forever” e le variazioni sulla fiaba di “Baracca & Burattori(con Cenerentola)”, oltre il ritratto di una banditessa ne “Le Spose della Luna” e alle leggende sull’origine della tessitura  con “Istos”.
Le “Anime resilienti” del Teatro Tragodia hanno trasformato il tempo “vuoto” della “sospensione” delle manifestazioni in una vera opportunità di crescita e nell’occasione per sperimentare nuovi linguaggi, dando così forma a nuove iniziative e progetti, capaci di raccontare il presente attraverso la creazione di reti e preziose sinergie e contestualmente di ridisegnare la “mappa” dei luoghi della cultura in Sardegna.
“Travelling Tragody” unisce sostanzialmente ed idealmente decine di palcoscenici dell’isola in una quasi vertiginosa tournée quasi a voler contraddire le limitazioni imposte dal lockdown e dare nuova forma e vita ad un movimento teatrale con artisti e tecnici “On the road”, per ridisegnare una nuova costellazione di incontri con il pubblico a cui è indirizzato per dare così la possibilità di assistere ad uno spettacolo dal vivo.
La nuova produzione del Teatro Tragodia con drammaturgia e regia ed anche protagonista sono diretti da Virginia Garau con Nigeria Floris, Daniela Melis, Carmen Porcu e con i siparietti Finali dei Quadri, a cura di Marco Nateri.
“Travelling Tragody” è realizzato con il patrocinio ed il sostegno del MIC/Ministero della Cultura, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e dei Comuni dell’Isola e in collaborazione con la Cooperativa Il Sole/Natura e Cultura in Sardegna.
Il Teatro Tragodia di Mogoro fa parte del Collettivo di Intersezioni 2021/rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art. Sardegna per la promozione e la valorizzazione del teatro e della cultura dell’Isola e nell’Isola.
Armando Cusa

Spettacoli, laboratori e incontri animeranno la stagione primaverile ed estiva di Spazi di Frontiera, organizzata da La Cernita Teatro insieme al gruppo teatro Albeschida  in collaborazione con i centri di salute mentale di Sanluri e San Gavino, Carbonia, Iglesias. Il calendario, parte in streaming e parte in presenza, prevede venticinque appuntamenti tra spettacoli, performance, letture, presentazioni di libri, laboratori e residenze artistiche tra aprile e agosto nel Sulcis, tra Bacu Abis, Carbonia e Sant’Antioco, e il Medio Campidano.

Venerdì 11 giugno la Casa del Popolo di Carbonia ospiterà l’appuntamento con “Il racconto e la vita”, libro dello psicologo e psicoterapeuta Antonio Cesare Gerini. «Nel periodo di chiusura per misure anticovid fu messa una catena al cancello da cui passavamo per coltivare i campi limitrofi al Centro di Salute Mentale di Carbonia-Iglesiassottolinea l’autorecampi che coltivavamo da vent’anni dopo aver bonificato il territorio. Da qui è nata una polemica con la USSL e col Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, e in questo momento ho ripensato al mio percorso professionale per trasformarlo in un libro con una serie di episodi di vita.»

Gerini è oggi presidente dell’associazione di Volontariato Albeschida. Medico in pensione, è stato psichiatra al Servizio di Diagnosi e Cura dell’ospedale di Carbonia, co-fondatore del centro di accoglienza Don Vito Sguoti a Carbonia, responsabile della comunità protetta pubblico-privata Usl-Aias di Cortoghiana, del Centro di salute mentale e del Dipartimento di salute mentale di Carbonia-Iglesias. La presentazione del libro, a cura del giornalista Marco Corrias, sarà accompagnata dalle letture di Monica Porcedda.

Fino a settembre proseguiranno per Spazi di Frontiera i Cantieri creativi con Marco Nateri, costumista e scenografo, Maria Giulia Cirronis, psicologa e psicoterapeuta di Sant’Antioco e Monica Porcedda, e andranno in scena spettacoli e incontri.

Il progetto è realizzato con il contributo della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e in collaborazione con I Giardini della Biodiversità di Iglesias, Coordinamento Associazioni di Bacu Abis, Anpi Carbonia, Circuito Cedac, Csc della Società umanitaria Carbonia Iglesias e Fabbrica del Cinema, Libreria Lilith, Asce Sardegna, Casa del Popolo Carbonia, Arte e salute onlus di Bologna, Coop. Sociale Seriana 2000 di Taranto.

Spettacoli, laboratori e incontri animeranno la stagione primaverile ed estiva di Spazi di Frontiera, organizzata da La Cernita Teatro insieme al gruppo teatro Albeschida in collaborazione con i centri di salute mentale di Sanluri e San Gavino, Carbonia, Iglesias. Il calendario, parte in streaming e parte in presenza, prevede venticinque appuntamenti tra spettacoli, performance, letture, presentazioni di libri, laboratori e residenze artistiche tra aprile e agosto nel Sulcis, tra Bacu Abis, Carbonia e Sant’Antioco, ed il Medio Campidano.

Dopo il primo appuntamento dello scorso 24 aprile con “Riccino e Riccetta”, fiabe di Antonio Gramsci per bambini della compagnia Il Crogiuolo, venerdì 30 aprile, alle 19.00, on line dalla pagina Facebook della compagnia La Cernita andrà in scena in diretta da La Fabbrica del Cinema di Carbonia “Le madri”, un omaggio alle Madri costituenti di e con Monica Porcedda e musiche dal vivo di Francesco Manca. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con il CSC della Società umanitaria di Carbonia, il Circuito SBIS, l’Anpi Carbonia.

Tra maggio e agosto via ai Cantieri creativi con Marco Nateri, costumista e scenografo, Maria Giulia Cirronis, psicologa e psicoterapeuta di Sant’Antioco e Monica Porcedda, e andranno in scena spettacoli, presentazioni di libri, incontri. Tra questi la presentazione di libro di Luca Mirarchi che racconta il grande lavoro di Casa Emmaus di Iglesias (venerdì 7 maggio a Bacu Abis), lo spettacolo di Albeschida “Rimedius” sul tema della cura nella malattia mentale e a seguire “Il racconto e la vita” di Antonio Cesare Gerini, psicoterapeuta e medico psichiatra a Carbonia, con Monica Porcedda, (venerdì 11 giugno a Sanluri e poi in replica a Portoscuso, Curcuris, Guasila, Fluminimaggiore).

Il cuore di Spazi di Frontiera è Bacu Abis, piccolo centro del Sulcis in una zona ad alto rischio di marginalità per crisi economica, bassa scolarità, disoccupazione e povertà: è qui che La Cernita ha avviato da anni progetti di Teatro sociale per promuovere esperienze artistiche ed educative destinate prevalentemente a bambini, anziani, persone in condizioni di difficoltà. Accanto a La Cernita c’è il lavoro di Albeschida, gruppo nato dentro il Centro di Salute Mentale di Carbonia con l’obiettivo di creare percorsi di inclusione e abbattere lo stigma legato al disturbo mentale.

Il progetto è realizzato con il contributo della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e in collaborazione con I Giardini della Biodiversità di Iglesias, Coordinamento Associazioni di Bacu Abis, Anpi Carbonia, Circuito Cedac, Csc della Società umanitaria Carbonia Iglesias e Fabbrica del Cinema, Libreria Lilith, Asce Sardegna, Casa del Popolo Carbonia, Arte e salute onlus di Bologna, Coop. Sociale Seriana 2000 di Taranto.

Spettacoli, laboratori e incontri animeranno la stagione primaverile ed estiva di “Spazi di Frontiera”, organizzata da La Cernita Teatro insieme al gruppo teatro Albeschida in collaborazione con i centri di salute mentale di Sanluri e San Gavino, Carbonia, Iglesias. Il calendario, parte in streaming e parte in presenza, prevede venticinque appuntamenti tra spettacoli, performance, letture, presentazioni di libri, laboratori e residenze artistiche tra aprile e agosto nel Sulcis, tra Bacu Abis, Carbonia e Sant’Antioco, e il Medio Campidano,

Il primo appuntamento è in programma sabato 24 aprile in streaming dalle 18.00 sulla pagina Facebook La Cernita Teatro: “Riccino e Riccetta”, fiabe di Antonio Gramsci per bambini di e con Rita Atzeri della compagnia Il Crogiuolo e con Marta Gessa e Antonio Luciano; interventi di Riccardo Cardia, presidente dell’Anpi Carbonia, e Laura Pilloni per la libreria Lilith di Carbonia.

Ancora in streaming, in attesa degli appuntamenti dal vivo, venerdì 30 aprile La Cernità presenterà “Le madri”, un omaggio alle Madri costituenti di e con Monica Porcedda e musiche dal vivo di Francesco Manca.

Tra maggio e agosto via ai Cantieri creativi con Marco Nateri, costumista e scenografo, Maria Giulia Cirronis, psicologa e psicoterapeuta di Sant’Antioco e Monica Porcedda, e andranno in scena spettacoli, presentazioni di libri, incontri. Tra questi la presentazione di “Nessun destino è segnato”, libro di Luca Mirarchi che racconta il grande lavoro di Casa Emmaus di Iglesias (venerdì 7 maggio a Bacu Abis), lo spettacolo di Albeschida “Rimedius” sul tema della cura nella malattia mentale e a seguire “Il racconto e la vita” di Antonio Cesare Gerini, psicoterapeuta e medico psichiatra a Carbonia, con Monica Porcedda, (venerdì 11 giugno a Sanluri e poi in replica a Portoscuso, Curcuris, Guasila, Fluminimaggiore).

Il cuore di Spazi di Frontiera è Bacu Abis, piccolo centro del Sulcis in una zona ad alto rischio di marginalità per crisi economica, bassa scolarità, disoccupazione e povertà: è qui che La Cernita ha avviato da anni progetti di Teatro sociale per promuovere  esperienze artistiche ed educative destinate prevalentemente a bambini, anziani, persone in condizioni di difficoltà. Accanto a La Cernita c’è il lavoro di Albeschida, gruppo nato dentro il Centro di Salute Mentale di Carbonia con l’obiettivo di creare percorsi di inclusione e abbattere lo stigma legato al disturbo mentale.

Spettacoli, laboratori e incontri in presenza e in streaming animeranno la stagione primaverile ed estiva di Spazi di Frontiera, organizzata da La Cernita Teatro insieme al Gruppo Teatro Albeschida. Il calendario è stato pensato con incontri in presenza che potranno eventualmente essere fruibili in streaming: venticinque appuntamenti tra spettacoli, performance, letture, presentazioni di libri, laboratori e residenze artistiche che si svilupperanno tra aprile e luglio nel Sulcis, tra Bacu Abis, Carbonia e Sant’Antioco, e il Medio Campidano, in collaborazione con i centri di salute mentale di Sanluri e San Gavino, Carbonia, Iglesias.

Il cuore di “Spazi di Frontiera”, diretto da Monica Porcedda di La Cernita Teatro, è Bacu Abis, piccolo centro del Sulcis in una zona ad alto rischio di marginalità per crisi economica, bassa scolarità, disoccupazione e povertà: è qui che La Cernita ha avviato da anni progetti di Teatro sociale per promuovere  esperienze artistiche ed educative destinate prevalentemente a bambini, anziani, persone in condizioni di difficoltà. Accanto a La Cernita c’è il lavoro di Albeschida, gruppo nato dentro il Centro di Salute Mentale di Carbonia con l’obiettivo di creare percorsi di inclusione e abbattere lo stigma legato al disturbo mentale.

La stagione prenderà il via nel mese di aprile con i primi laboratori dei Cantieri creativi: il 13 aprile a Carbonia con Giampietro Orrù della Compagnia Fueddu e Gestu di Villasor ed il 15 a San Gavino Monreale con Andrea Meloni del Teatro Alkestis. Sabato 17 aprile ci sarà una diretta streaming per la presentazione dei lavori con la direttrice artistica Monica Porcedda.

Venerdì 23 aprile il primo degli spettacoli in calendario: Il Crogiuolo porterà a Bacu Abis, ex scuola elementare, “Riccino e Riccetta, fiabe di Antonio Gramsci per bambini di e con Rita Atzeri. Ancora a Bacu Abis venerdì 30 aprile La Cernità presenterà “Le madri, un omaggio alle Madri costituenti di e con Monica Porcedda con musiche dal vivo di Francesco Manca.

Tra maggio e luglio proseguiranno i Cantieri creativi con Marco Nateri, costumista e scenografo, Maria Giulia Cirronis, psicologa e psicoterapeuta di Sant’Antioco e Monica Porcedda, e andranno in scena spettacoli, presentazioni di libri, incontri. Tra questi la presentazione di “Nessun destino è segnato”, libro di Luca Mirarchi che racconta il grande lavoro di Casa Emmaus di Iglesias (venerdì 7 maggio a Bacu Abis), lo spettacolo di Albeschida “Rimedius sul tema della cura nella malattia mentale e a seguire “Il racconto e la vita” di Antonio Cesare Gerini, psicoterapeuta e medico psichiatra a Carbonia, con Monica Porcedda, (venerdì 11 giugno a Sanluri e poi in replica a Portoscuso, Curcuris, Guasila, Fluminimaggiore).

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Tornano nel Sulcis Iglesiente gli appuntamenti con Spazi di Frontiera, il festival organizzato da Cernita Teatro e Gruppo Teatro Albeschida. 
Il festival, diretto da Monica Porcedda, ha preso il via lo scorso giugno con incontri e performance attorno al tema della salute mentale e della salute nel suo complesso: un tema più che mai attuale in un momento come questo, in cui dobbiamo confrontarci con riflessioni e limiti che hanno cambiato le nostre vite, la percezione di noi stessi, la relazione con il mondo. Una visione universale calata però nella dimensione comunitaria di una realtà, quella del Sulcis Iglesiente, caratterizzata da un forte disagio socio-economico ed un alto tasso di dispersione scolastica e di disoccupazione giovanile. E’ qui dunque che si è concentrata l’azione di Cernita Teatro, nata nel 2009, con l’obiettivo di promuovere azioni di teatro sociale, e del Gruppo Teatro Albeschida, nato nel 2000 nel Centro Diurno di Salute mentale dell’Assl 7 Carbonia. “Spazi di frontiera” è l’ultimo progetto condiviso dalle due realtà. 
Il programma è iniziato sabato 17 ottobre, a Bacu Abis, nel cortile ex scuola elementare con “Vorrei essere libero come…”, spettacolo diretto da Monica Porcedda  per Cernita Teatro e Gruppo Teatro Albeschida (in replica il giorno dopo alle 16.30, a Iglesias, nella chiesa di San Salvatore). Di seguito andrà in scena Il Crogiuolo teatro con “Memorie dal sottosuolo” di Giorgio Todde, con Rita Atzeri e la violinista Barbara Sirigu. 
Fino a giovedì 22 ottobre Cernita e Albeschida terranno i laboratori teatrali Cantieri Creativi che saranno ospitati tra Bacu Abis, Fluminimaggore, San Gavino e Sanluri. 
Sabato 24 ottobre, alle 16.00, alla Tonnara Su Pranu di Portoscuso andrà in scena il Crogiuolo con “La capretta di Maria”, testo e regia di Rita Atzeri con Marta Gessa, Antonio Luciano, Daniela Vitellaro e la danzatrice Giulia Cannas, e a seguire il laboratorio per ragazzi ispirato a Maria Lai con Marco Nateri. 
Alle 17.00, al Teatro di Bacu Abis, “Madame La Thèrapie” con Albeschida. 
Il festival Spazi di Frontiera si chiuderà domenica 25 ottobre: alle 18.00, a Bacu Abis, gli attori dello spazio Lab saranno protagonisti di “Chaos parte terza”, per la regia di Monica Porcedda. 
Nel rispetto delle misure di contenimento del Covid-19 l’ingresso agli eventi potrà avvenire solo su prenotazione ai numeri 3897673106 – 3393380375
Il Festival è realizzato in collaborazione con l’Assessorato della Pubblica Istruzione e Beni Culturali della Regione Sardegna, l’ATS – Azienda per la Tutela della Salute in Sardegna, la Fondazione di Sardegna, i Comuni di Carbonia, Portoscuso, Iglesias, Fluminimaggiore, San Gavino Monreale e Sanluri e con il supporto del Coordinamento delle Associazioni di Bacu Abis, Anpi Carbonia, Rete Unitaria Antifascista del Sulcis Iglesiente, Primavera Resistente – Sulcis Iglesiente, Asce – Associazione sarda contro l’emarginazione.

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Si terrà venerdì 27 marzo, alle 11.00, attraverso la modalità della diretta in streaming, la conferenza stampa di presentazione del progetto GRAMSCILAB 5.0, promosso e coordinato da Il Crogiuolo, storica compagnia cagliaritana che si è aggiudicata il bando POR FESR Sardegna 2014-2020 – CultureLAB2018 – Progetto GramsciLab 5.0. Una preziosa occasione per lavorare in modo sistematico sull’opera e la figura di uno dei pensatori più importanti del ‘900, un’opportunità che coinvolge diversi partner, fra enti e istituzioni: il Comune di Ales, il GramsciLab della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari, il Consorzio Due Giare e l’Unione dei Comuni della Marmilla, l’Associazione Casa Natale Gramsci di Ales, l’Associazione Antonio Gramsci di Cagliari, il Museo Gramsci di Ghilarza, la Fondazione Gramsci di Torino, la Fondazione Gramsci Toscana, la Cineteca Sarda, la CGIL regionale.

Il progetto, che si articola in due anni, verrà  illustrato da Rita Atzeri, direttrice artistica del Crogiuolo. Parteciperanno alla conferenza Alessandra Marchi (GramsciLab, Facoltà di Scienze Politiche Università di Cagliari), Fulvia Putzolu (demoetnoantropologa e consulente scientifica del progetto), Ignazio Ibba (presidente Associazione Casa Natale Gramsci di Ales), Lino Zedda (presidente Consorzio Due Giare e Unione Comuni Alta Marmilla), Laura Stochino (Associazione Gramsci di Cagliari), Marco Nateri (costumista e scenografo), Matteo D’Ambrosio (direttore Fondazione Gramsci di Torino), un rappresentante della CGIL sarda.

In osservanza del Dpcm 11 marzo 2020, la conferenza stampa si svolgerà sulla piattaforma web Zoom Cloud Meetings, disponibile come software da installare gratuitamente su qualunque dispositivo, PC o smartphone. Per accedere alla videoconferenza sarà sufficiente scaricare Zoom dalla pagina https://zoom.us/download e connettersi al link https://us04web.zoom.us/j/226018999  (Meeting ID: 226 018 999).