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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Bilancio, ha approvato la Finanziaria 2018-2020. I dettagli saranno illustrati in conferenza stampa nei prossimi giorni. Via libera anche alla delibera di attuazione dell’estinzione anticipata del debito regionale per 30 milioni di euro, cifra che verrà interamente messa a disposizione degli enti locali come spazi finanziari aggiuntivi da utilizzare per investimenti. Su proposta della Presidenza è stato deciso di attribuire le funzioni di Responsabile dell’Anagrafe per la stazione appaltante (RASA) al Dg della centrale unica di committenza. Decretato inoltre lo scioglimento del consiglio di amministrazione e la contestuale nomina di Maria Pastorella Crispino quale commissario straordinario della Fondazione “Serralutzu Flores” di Cuglieri. Con l’atto di indirizzo presentato d’intesa con l’assessore dell’Industria concernente le buone pratiche industriali ed ambientali, la Regione intende favorire le pratiche che tendono alla riduzione dei volumi dei fanghi rossi che residuano dalla raffinazione della bauxite, con l’obiettivo del recupero delle sostanze utili.
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La Giunta nella seduta di oggi ha nominato i commissari ad acta per l’adozione della delibera che conferma, o meno, il permanere degli equilibri di bilancio per il 2016 nei comuni di Oristano e Monastir e delle Unioni di Comuni Metalla e il Mare, Alta Marmilla e Guilcier, che non hanno garantito la salvaguardia degli equilibri entro il 31 luglio scorso, secondo quanto previsto dal Testo Unico degli Enti locali.
Sentito il parere dell’assessore Cristiano Erriu, l’Esecutivo ha nominato commissari ad acta Antonella Giglio (Oristano), Cristina Malavasi (Monastir), Anna Nieddu (Metalla e il Mare), Marco Pisanu (Alta Marmilla) e Leonardo Meloni (Guilcier). Dopo la diffida inviata dall’assessore Erriu a 7 Comuni e 5 Unioni, alcuni di essi hanno ottemperato entro la scadenza. Per gli altri, tuttavia, ieri notte sono scaduti i termini improrogabili fissati all’atto della diffida.
«I commissari ad acta nominati oggi – spiega l’assessore Erriu – dovranno verificare se nei comuni di Oristano e Monastir permangono gli equilibri di bilancio e, quindi, dovranno darne atto con delibera. Oppure, se l’ente non si trova in una situazione di equilibrio di bilancio, come espressamente stabilito dalla norma (art. 193 TUEL, comma 4), il commissario dovrà adottare i provvedimenti di riequilibrio.»
«In base a una approfondita istruttoria fatta dagli uffici regionali – sottolinea Erriu – non ultimo l’autorevole parere del Ministero dell’Interno, lo scioglimento del Consiglio è previsto unicamente nel caso in cui, in presenza di rilevanti squilibri finanziari, l’ente non abbia adottato le necessarie misure di ripristino. Tengo a precisare che il nostro Assessorato, prima di prendere decisioni così rilevanti per le comunità locali, quale lo scioglimento di un Consiglio comunale – conclude l’assessore degli Enti locali -, verifica sempre con grande attenzione e imparzialità la situazione nel pieno rispetto della norma.»
Il presidente dell’associazione Caccia – Pesca – Ambiente, Marco Pisanu, ha diffuso una nota con la quale fa una precisazione in merito al comunicato diffuso dall’ufficio stampa del Consiglio regionale lo scorso 16 luglio, sui lavori della V commissione consiliare.
«In un periodo di grandi tensioni per tutto ciò che ruota attorno all’attività venatoria, dove anche le Associazioni presenti nell’Isola hanno deciso di unire le forze per rivendicare ciò che ci spetta di diritto – scrive Marco Pisanu – pubblicare notizie inesatte come quella erroneamente riportata nella Vostra nota, rischia di creare ulteriori tensioni e malumori, con possibili reazioni inconsulte. Le dichiarazioni riportate a mio nome non corrispondono al vero, ad eccezione della frase in cui affermo che, parlando degli ATC, occorre tenere conto delle esperienze di altre realtà, degli errori e delle cose che non hanno funzionato. Ho infatti affermato che gli ATC si sono rivelati un fallimento in tutta Italia, e di questo non si può non tener conto. Pertanto ribadiamo che siamo contrari agli ATC.»
La frase «… siamo convinti che la caccia non sia un problema ma una risorsa della Sardegna, che fra l’altro può fare da traino ad un settore strategico per lo sviluppo dell’Isola come il turismo» – aggiunge Marco Pisanu – è stata pronunciata dal presidente dell’Arcicaccia Columbano. Spero che ci siano le registrazioni dell’incontro, altrimenti mi auguro che vi ricordiate che il mio intervento è succeduto al discorso fatto dal presidente di Arcicaccia. Tant’è vero che in replica alla sua dichiarazione (riconducibile agli ATC) ho risposto dicendo che i “turisti” possono servirsi delle oltre 90 Aziende Agri Turistico Venatorie presenti in Sardegna. Pensiero condiviso anche da FIDC, LASC e UCS.»
«Per una maggiore chiarezza e informazione, voglio precisare che nel mio intervento ho parlato dell’emergenza cinghiali, affermando che se siamo arrivati a questa situazione la responsabilità è di chi ha voluto creare Parchi e Oasi in maniera indiscriminata, senza mai coinvolgere i cacciatori. Ho anche detto che noi non siamo disposti ad arginare questa emergenza senza una adeguata contropartita e che siamo disposti anche a sospendere la caccia al cinghiale. Colgo l’occasione per aggiungere che se non si prendono provvedimenti, a breve avremo anche l’emergenza per cervi, daini e mufloni. In conclusione del mio medesimo intervento all’interno del medesimo incontro – conclude Marco Pisanu – ho poi affermato che una giornata di caccia in Sardegna muove denaro per circa 1.000.000 di euro, pertanto non si può trascurare un settore così importante.»