22 December, 2024
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Google e Unioncamere insieme a 64 Camere di Commercio estendono il progetto “Made in Italy: Eccellenze in digitale” con nuovi digitalizzatori pronti a diffondere le competenze digitali tra le imprese italiane.

Anche la Camera di commercio di Nuoro partecipa all’iniziatica ed è pronta ad ospitare due giovani.

Sono disponibili su www.eccellenzeindigitale.it e su www.tagliacarne.it i bandi per l’assegnazione di 128 nuove borse di studio per giovani laureandi, neolaureati e diplomati che potranno seguire un percorso di formazione sul digitale e, per un periodo di 9 mesi, lavorare a stretto contatto con le imprese del territorio in cui opereranno con l’obiettivo di favorirne la digitalizzazione, aiutandole a promuovere i prodotti di eccellenza del made in Italy.

I nuovi “evangelizzatori” del digitale, in una staffetta virtuale, riceveranno il testimone dagli oltre 100 ragazzi che li hanno preceduti in questi 6 mesi, nei quali hanno coinvolto oltre 20 mila imprese interessate ad avviare una propria strategia digitale, supportando con attività dedicate oltre 1500 aziende. Per molti di questi ex borsisti, però, il lavoro proseguirà anche nei prossimi mesi, poiché diverse Camere di Commercio hanno deciso di continuare a utilizzare le loro competenze per favorire la digitalizzazione delle PMI italiane, attraverso specifiche iniziative di formazione e assistenza. Nel complesso, quindi, i digitalizzatori coinvolti, tra i nuovi ingressi di quest’anno e quelli che proseguiranno le attività già avviate lo scorso anno, arriveranno a essere oltre 150 e saranno supportati anche dall’Istituto Tagliacarne e da Si.Camera.

Due i bandi disponibili, rivolti a laureandi, neolaureati e diplomati con competenze di economia, marketing e management e web marketing e con una conoscenza della lingua inglese, del territorio e del contesto economico-sociale della Camera di Commercio nella quale si candideranno a operare. I giovani selezionati riceveranno una borsa di studio di 9.000 euro e andranno a supportare le imprese aiutandole ad avvicinarsi al web e a promuoversi al meglio sul mercato italiano e internazionale.

I bandi completi sono disponibili sul sito Eccellenze in Digitale (www.eccellenzeindigitale.it) e sul sito dell’Istituto Guglielmo Tagliacarne (www.tagliacarne.it) nella sezione dedicata al progetto.

Secondo un’analisi condotta con Google Trends in 10 Paesi, nell’ultimo anno le ricerche relative al made in Italy effettuate sul motore di ricerca sono cresciute, soprattutto grazie all’utilizzo dei dispositivi mobili. Le ricerche da smartphone e tablet hanno registrato un incremento a doppia cifra, +22% rispetto al 2013. Se Stati Uniti ed Europa sono le aree che hanno fatto registrare il maggior numero di ricerche, India, Russia, Germania ed Emirati Arabi mostrano la crescita più significativa. La Moda è categoria in assoluto più cercata in Europa, Stati Uniti, Giappone, Cina ed Emirati Arabi. Il Turismo è invece il settore che registra i maggiori tassi di crescita relativa, specialmente in Brasile, Francia, Inghilterra e Cina, seguito da Food e Alimentare che registrano una crescita a doppia cifra in Russia, Emirati Arabi e India. Si aprono così nuove opportunità per le aziende attive in questi settori.

Tuttavia, a fronte di questa domanda in costante aumento, le imprese soprattutto piccole e medie che utilizzano il web per promuoversi ed esportare sono ancora poche rispetto alla media europea. Diversi studi dimostrano che le imprese che hanno una presenza attiva sul web crescono più del doppio di quelle che sul web non sono presenti, creano più occupazione ed esportano maggiormente di quelle che non sono online.

Non solo, esiste uno stretto rapporto tra la diffusione del digitale e l’occupazione giovanile, come dimostra il rapporto “Crescita Digitale” realizzato da Marco Simoni della London School of Economics, secondo il quale un aumento del 10% della diffusione di Internet porta a un incremento di 1,47 punti percentuali dell’occupazione giovanile. Eppure secondo un rapporto dell’Unione europea, entro il 2020 ci saranno 900mila posti di lavoro in Ue non occupati proprio a causa delle mancanza di competenze digitali.