22 November, 2024
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La Dinamo ritorna alla vittoria in Champions League, 93 a 78 alla Juventus Utena (primo tempo 47 a 44). L’incontro è stato equilibrato per tutto il primo tempo, poi la Dinamo ha trovato gli spunti giusti per allungare nel terzo quarto, concluso con un margine di 11 punti (22 a 11) e nell’ultimo ha controllato tutti i tentativi di reazione degli ospiti, riuscendo ad imporsi con autorità.

A trascinare la squadra è stato un super Scott Bamforth, ritrovato ai massimi livelli, autore di ben 28 punti, ben coadiuvato da Darko Planinic (21 punti con 9 su 11 da 2 punti e 9 rimbalzi in 22’37”) e Dyshawn Pierre (17 punti, 11 rimbalzi e 4 assist). Menzione speciale per l’ottimo lavoro difensivo di tutto il gruppo che per 40’ ha difeso senza sosta, arginando i tentativi di rimonta degli avversari. Bene Shawn Jones, a referto con 9 punti, 7 rimbalzi in 17’, fondamentale il lavoro difensivo del capitano Jack Devecchi partito in quintetto, buona prestazione di William Hatcher (9 punti, 7 rimbalzi e 5 assist) e ottimo apporto dalla panchina di Marco Spissu.

Da domani la squadra lavorerà in vista del prossimo impegno di campionato, sabato sera contro l’Auxilium Torino.

«Abbiamo approcciato male, forse perché avevamo ancora delle tossine mentali e ci sono voluti un paio di contropiede per scioglierci – ha commentato alla fine Federico Pasquini -. Poi siamo stati bravi a lavorare bene a livello difensivo e anche nelle letture a zona mista. Sono contento che li abbiamo tenuti a 34 punti nel secondo tempo e questo è il tipo di atteggiamento e di energia che ci volevano. Sono anche molto contento – ha concluso il coach sassarese – che non siamo entrati nel panico negli ultimi 5 minuti, mantenendo lucidità e concentrazione fino alla fine.»

Dinamo Banco di Sardegna 93 – Juventus Utena 78

Parziali: 19-23; 28-21; 22-11;24-23.

Progressivi: 19-23; 47-44; 69-55; 93-73.

Banco di Sardegna: Spissu 5, Gallizzi, Bamforth 28, Planinic 21, Devecchi, Pierre 17, Jones 9, Hatcher 8, Polonara 2, Picarelli, Tavernari 3. All. Federico Pasquini.

Juventus Utena: Gaines 10, Bickauskis 5, Ireland 8, Siksnius 16, Guscikas 12, Komiienko 14, Buterlevicius 3, Dendy 4, Flowers 6, Kupsas. All. Zydrunas Urbonas.

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Amara sconfitta casalinga per la Dinamo Banco di Sardegna, nella decima giornata della regular season della Basketball Champions League. La squadra di Federico Pasquini s’è arresa agli spagnoli dell’Ucam Murcia con il punteggio di 88 a 94 (primo tempo 38 a 42), con un margine di un punto superiore rispetto a quello con il quale il 25 ottobre dello scorso anno si impose in Spagna (83 a 78).

Avanti in avvio sul 7 a 0 e di due lunghezze al termine del primo quarto (19 a 17), i biancoverdi hanno subito la reazione iberica nel secondo quarto, terminato sul 19 a 25 e, soprattutto, per larghi tratti del terzo quarto, nel corso dei quali il Murcia è arrivato ad accumulare un margine di vantaggio di ben 18 punti. A quel punto, quando ormai tutto sembrava perduto con una squadra in completa confusione, è stato il beniamino sassarese Marco Spissu a suonare la carica e, con alcune giocate difensive superbe, ad accendere la rimonta, sostenuta poi dall’incredibile precisione al tiro del brasiliano Jonathan Tavernari, autore di ben 4 triple su 5 tentativi. La Dinamo prima ha chiuso il terzo quarto a -12, 55 a 67, e poi con un parziale di 9 a 0 in avvio di ultimo quarto, si è riportata ad un solo possesso di distanza, 64 a 67, riaprendo completamente il match.

Da lì in avanti è stata partita vera, con gli spagnoli nuovamente avanti di 8 punti, Tavernari fuori per raggiunto numero di falli e Dinamo nuovamente a -3 con i canestri di Scott Bamforth, fino a quel punto in giornata decisamente poco felice rispetto alle sue solite prestazioni. Nel finale, purtroppo, alla Dinamo non è riuscito l’ultimo allungo per completare la rimonta e l’Ucam Murcia ha fatto suo l’incontro ed anche la differenza punti nel doppio confronto, utile nel caso di arrivo a pari punti al termine della regular season.

«Innanzitutto devo parlare della questione arbitrale, perché risulto il piagnone che si lamenta – ha detto in conferenza stampa Federico Pasquini -. Il concetto è molto semplice: io non penso che gli arbitri debbano decidere le partite. La situazione di stasera sul finale è stata questa: a un minuto e mezzo dalla fine ci sono due squadre che se la stanno giocando, la differenza è di un possesso e mezzo e si chiama un fallo. Non vedo perché questa partita debba essere chiusa in questa maniera. Se poi il problema è che era stato fischiato un fallo tecnico 5 minuti prima agli avversari, allora dico che è una logica che non esiste, così come non esiste il fatto che proprio questa sera che abbiamo fatto una prestazione difensiva modesta, alla fine noi abbiamo 30 falli e loro 18. Ecco questo mi sembra qualcosa di particolare, qualcosa che non mi piace. Avremmo perso lo stesso, lo ribadisco, avremmo perso lo stesso, però mi resta la rottura di coglioni di non avercela giocata noi, che siamo in campo come giocatori e allenatori, che lavoriamo per fare questo. Detto questo, per quanto riguarda la partita, non mi era mai capitato prima che dopo 6 minuti 4 giocatori mi chiedessero il cambio. Questo, a dimostrazione del fatto che la partita contro Trento ci ha prosciugato molte energie. Da questo punto di vista, non siamo riusciti nel secondo e terzo quarto ad essere i soliti, ad essere brillanti dal punto di vista difensivo, perché non eravamo reattivi come lo eravamo tre giorni fa. Siamo stati bravi a riagganciare la partita con delle situazioni strane, con dei quintetti atipici, giocando molto piccoli perché cercavo energie. Chiaramente giocando accelerati con degli assetti particolari ci può anche stare che abbiamo fatto qualche scelta offensive sbagliata. Non ho niente da rimproverare ai ragazzi perché era una partita contro un avversario di alto livello e qualità. Continuiamo a tenere accesa la fiammella, vogliamo crederci, abbiamo quattro partite da vincere. Adesso la corsa va su Karsiyaka che è quella che ci sta davanti, con la quale abbiamo differenza canestri positiva. Non voglio che nessuno si arrenda – ha concluso Federico Pasquini -, questa sera è andata in questa maniera, per cui complimenti a Murcia e peccato che non avessimo benzina come tre giorni fa.»

Dinamo Banco di Sardegna 88 – Ucam Murcia 94

Parziali: 19-17; 19-25; 17-25; 33-27.

Progressivi: 19-17; 38-42; 55-67; 88-94.

Banco di Sardegna: Spissu 5, Casula, Bamforth 18, Planinic 7, Devecchi 2, Randolph 5, Pierre 14, Jones 9, Hatcher 10, Polonara 6, Picarelli, Tavernari 12. All. Federico Pasquini.

Ucam Murcia: Soko 16, Mutic, Urtasun, Martin, Kloof 2, Martinez, Hannah 21, Oleson 19, Olaizola, Delia 14, Rojas 12, Lukovic 10. All. Ibor Navarro.

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La Sidigas Avellino ha espugnato all’overtime il PalaSerradimigni, superando la Dinamo Banco di Sardegna con il punteggio di 95 a 88 (tempi regolamentari 84 a 84), nella 13° giornata della “regular season” del campionato LBA. E’ stata una partita molto combattuta ed equilibrata, decisa dalla squadra irpina a proprio favore nei 5′ del supplementare, con un parziale di 11 a 4.

Dopo un avvio di partita favorevole alla Sidigas, la Dinamo s’è riportata in partita trascinata da Scott Bamforth (20 punti, 3 rimbalzi, 5 falli subiti 3 assist), Marco Spissu, decisivo nel terzo quarto (12 punti, 3 su 3 da 2 punti, 2 su 5 da 3 punti, 4 assist), Shawn Jones (14 punti e 11 rimbalzi) e William Hatcher (13 punti). Dopo essersi portata avanti di 9 lunghezze, la Dinamo ha subito la rezione campana, condotta da uno straordinario Jason Rich (33 punti in 32′, 5 su 12 da 2 punti, 4 su 6 da 3 punti, 11 su 12 ai tiri liberi, 1 rimbalzo, 2 assist, 27 di valutazione)) che ha portato la sfida all’overtime sul punteggio di 84 pari. A quel punto la macchina della Dinamo s’è inceppata e la Sidigas s’è imposta con autorità.

«Abbiamo perso contro un avversario di alto livello, contro una squadra che con tutto il talento che ha a disposizione è stata molto brava a punirci all’inizio con i tiri da tre punti, poi utilizzando la fisicità in post basso dei suoi piccoli per attaccare i nostri piccoli e nel terzo quarto quando abbiamo fatto il massimo sforzo, non si sono disuniti, hanno continuato sulla loro esecuzione e sui punti fermi che avevano a livello offensivo – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. A livello difensivo, nel quarto quarto e nel supplementare ci hanno messo le mani addosso, facendo sì che ogni ricezione fosse complicata per i nostri piccoli, negando ogni uscita e ogni blocco. Devo dire che i miei ragazzi hanno fatto tutto quello che potevano fare, calcolando che venivamo una settimana non semplice ma ho apprezzato molto il fatto che non abbiamo mollato, davanti a una squadra così precisa con noi più stanchi perché avevamo meno rotazioni. Credo che sia una sconfitta diversa rispetto a quella della settimana scorsa: è chiaro che Avellino ha dimostrato tutto il suo valore, la sua profondità, la sua capacità di punire le nostre debolezze con grande lucidità e precisione. Sicuramente dobbiamo essere un po’ più precisi in certe situazioni – ha concluso Federico Pasquini -, specie quando siamo avanti. Ora pensiamo a Trento, che è la squadra forse più forte del campionato: lavoreremo al recupero degli influenzati (Hatcher e Jones) e di altri piccoli problemi, come quello che ha avuto Spissu in settimana, che ci possono permettere di lavorare con più serenità.»

Dinamo Banco di Sardegna 88 – Scandone Avellino 95

Parziali: 20-22; 21-23;27-16; 16-23; 4-11.

Progressivi: 20-22; 41-45; 68-61; 84-84; OT 88-95.

Banco di Sardegna: Spissu 12, Bergonzi, Bamforth 20, Planinic 6, Devecchi, Randolph 8, Pierre 7, Jones 14,  Hatcher 13, Polonara 8, Picarelli, Tavernari . All. Federico Pasquini.

Scandone Avellino: Zerini, Wells 5, Fitipaldo 18, Sabatino, Leunen 5, Scrubb 8, Filloy 9, D’Ercole 3, Rich 33, Fesenko 9, Ndiaye 5, Parlato. All. Stefano Sacripanti.

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Battuta anche Pistoia, 88 a 81, per la Dinamo è la settima vittoria consecutiva tra campionato e Champions League. L’incontro con la squadra toscana è stato molto equilibrato anche se la Dinamo ha sempre dato l’impressione di poterlo fare suo, fin dalle battute iniziali che l’hanno vista avanti di 8 punti sul 10 a 2 con una tripla di William Hatcher, poi 12 a 4 al 3′. Pistoia ha saputo reggere l’urto iniziale sassarese, tornando a -2 con una tripla di Fabio Mian al 6′, 15 a 13, a -1 al 10′ con una tripla di Cesare Barbon ed ha chiuso il primo quarto sotto di soli 3 punti (26 sa 23), riuscendo a tenersi a contatto con la Dinamo anche nel secondo quarto, nel corso del quale è andata anche avanti di 4 punti al 15′, 32 a 36, ed ha chiuso sul 43 a 41.

Nuovo tentativo di fuga della Dinamo nella seconda parte del terzo quarto con un canestro da fuori e tre triple consecutive di uno scatenato Scott Bamforth, 63 a 56 al 27′, e nuova reazione di Pistoia che con una tripla di Raphael Gaspardo è tornata ancora a -2: 63 a 61, prima del 65 a 61 del 30′ segnato da due tiri liberi di Dyshawn Pierre. In avvio di ultimo quarto, la Dinamo ha spiccato il volo, con una tripla di Dyshawn Pierre ed una di Marco Spissu (73 a 63); il vantaggio si è dilatato fino al +18 al 38′, 87 a 69, con quattro schiacciate di Shawn Jones, Dyshawn Pierre, Levi Randolph e ancora Dyshawn Pierre ed una tripla di Levi Randolph.

Nel finale la Dinamo ha smesso praticamente di giocare ma il vantaggio era talmente ampio che la vittoria non è mai stata in discussione e la squadra di Federico Pasquini ha incamerato la nuova vittoria, la settima consecutiva tra campionato e Champions League, che fa classifica ed anche convinzione nei propri mezzi che, a questo punto, è legittimo dirlo, sono davvero notevoli.

Prestazione superlativa, ancora una volta, di Scott Bamforth, nuovo fenomeno biancoblu, autore di 24 punti in 29′, 5/7 da tre, 4 rimbalzi, 5 falli subiti e 6 assist per un totale 28 di valutazione: altro protagonista un ottimo Dyshawn Pierre alla seconda doppia doppia consecutiva con 16 punti e 10 rimbalzi, 23 di valutazione. Doppia cifra anche per Shawn Jones (13 punti e 6 rimbalzi), Levi Randolph (11 punti e 3 assist). Ottima serata per William Hatcher, autore di 9 punti con il 100% al tiro e 4 assist.

Dinamo Banco di Sardegna 88 – Pistoia Basket 81

Parziali: 26-23; 17-18; 22-19; 23-20.

Progressivi: 26-23; 43-41; 65-61; 88-81.

Banco di Sardegna: Spissu 8, Bamforth 24, Planinic 4, Devecchi , Randolph 11, Pierre 16, Jones 13, Stipcevic, Hatcher 9, Polonara 3, Picarelli, Tavernari . All. Federico Pasquini.

Pistoia: Della Rosa, McGee 8, Kennedy 6, Barbon 3, Mian 14, Gaspardo 8, Onuoha, Bond 17, Magro 2, Moore 13, Ivanov 10. All. Vincenzo Esposito.

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Tra Dinamo Sassari e New Basket Brindisi, non c’è stata partita. La squadra di Federico Pasquini ha impiegato solo 10′ per chiudere i conti di una partita praticamente mai nata. L’avvio di gara di Achille Polonara e compagni è stato devastante, al 10′ il tabellone del PalaSerradimigni segnava 30 a 9 per i biancoblu ed il resto del match è stato una semplice formalità.

E’ stata la vittoria di una squadra compatta, agguerrita e determinata: tutti gli uomini a referto eccetto Rok Stipcevic, non ancora al meglio delle condizioni fisiche dopo l’infortunio, ben 5 giocatori in doppia cifra. Doppia doppia di Achille Polonara a referto con 14 punti, 4 su 6 da due punti 2 su 3 da tre, 11 rimbalzi per 24 di valutazione; bene anche William Hatcher, 12 punti e 6 assist, 11 punti ex aequo per i lunghi biancoblu: Darko Planinic, conditi da 6 rimbalzi, e Shaw Jones, 7 rimbalzi. Prestazione solida quella di Marco Spissu a segno con 10 punti e 6 assist nei 20’ in cui è rimasto sul parquet, bene anche il capitano Jack Devecchi (7 punti e 5 rimbalzi) e Scott Bamforth (8 punti, 3 rimbalzi e 3 assist). Nel finale, a punteggio abbondantemente acquisito, Federico Pasquini ha dato spazio anche a chi gioca sempre molto poco (o niente), Jonathan Tavernari e Andrea Picarelli, entrambi a referto, rispettivamente con e (una tripla) e 1 punto.

«Abbiamo fatto una buona partita, quello che mi interessava era l’approccio contro una squadra in un momento di fiducia per farle perdere i punti di riferimento – ha detto a fine match Federico Pasquini -. Occorreva sporcare le situazioni, specie con Moore, che avevano permesso di battere la Virtus domenica scorsa e prima che arrivasse Moore la vittoria contro Avellino e la buona partita a Pesaro. Abbiamo fatto in modo che ci fosse la possibilità di correre molto in contropiede alternando la difesa ed essendo molto svegli su ogni loro passaggio, il fatto di aver fatto 30 punti nel primo quarto, di cui 18 in contropiede primario, ha deciso la partita. Poi siamo stati bravi a tenere sempre il controllo nei successivi trenta minuti.  Siamo contenti per questa sera, domani partiremo per una serie di impegni fuori casa importanti con trasferte lunghe e impegnative. C’è ancora molto da fare, abbiamo bisogno di essere al completo per lavorare al meglio. Quello che si è visto stasera non è un caso – ha concluso il coach sassarese – perché stanno tutti lavorando duro e se continuiamo così sono convinto che riusciremo a dare sempre il massimo.»

Deluso il coach della New Basket Brindisi Sandro dell’Agnello: «Se ti presenti a Sassari prendendo 30 punti nel primo quarto e con quella difesa non puoi pensare di poter passare. Abbiamo fatto un grande passo indietro, un atteggiamento del genere non è ammissibile, e sono io il primo a mettermi in discussione. Credo che su questa gara non ci sia altro da dire».

La Dinamo domani partirà per la tripla trasferta – tra Basketball Champions League e campionato – che porterà la squadra in Russia, per il match con Krasnoyarsk, poi a Brescia e, infine, in Turchia per la sfida con Pinar Karsyiaka.

Dinamo Banco di Sardegna 90 – New Basket Brindisi 66

Parziali: 30-9; 13-11; 24-18; 23-28.

Progressivi: 30-9; 43-20; 67-38; 90-66

Banco di Sardegna: Spissu 10, Bamforth 8, Planinic 11, Devecchi 7, Randolph 7, Pierre 6, Jones 11, Stipcevic, Hatcher 12, Polonara 14, Picarelli 1, Tavernari 3. All. Federico Pasquini.

NBB Brindisi: Suggs 10, Tepic 5, Oleka 7, Smith 6, Mesicek 11, Cardillo, Sirakov, Moore 12, Donzelli, Canavesi, Giuri 2, Lalanne 13. All. Sandro Dell’Agnello.

William Hatcher.

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Nuova amarissima sconfitta per la Dinamo di Sardegna nella settima giornata della regular season del campionato di A1. Questa volta a piegare la squadra di Federico Pasquini, in maniera inattesa quanto netta, è stata l’Orlandina di Capo d’Orlando, impostasi al PalaSerradimigni per 88 a 81 (primo tempo 47 a 38).

La Dinamo ha retto il confronto solo nel primo quarto, chiuso sotto di un solo punto, 19 a 18. Poi l’Orlandina ha preso il largo, andando al riposo avanti di 9 punti, 47 a 38, e al ritorno in campo non consentendo mai alla Dinamo di riavvicinarsi. Il vantaggio della squadra di Gennaro Di Carlo è cresciuto ancora, fino al + 15 del 30′: 71 a 56.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha tentato una disperata rimonta, quando ormai era troppo tardi, è arrivata a -5 a pochi secondi dalla fine, per chiudere poi sull’81 a 88.

Nella Dinamo s’è salvato il solito Scott Bamforth, autore di 26 punti (4 su 7 da 2 punti, 5 su 9 da 3 punti, 3 su 4 ai tiri liberi, 9 rimbalzi, 8 assist, 36 di valutazione nei 39′ giocati). Federico Pasquini praticamente non lo ha mai tolto dal campo. Discreta la prova di Marco Spissu, 13 punti per lui (1 su 3 da 2 punti, 3 su 7 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 3 rimbalzi e 3 assist in 23′, 14 di valutazione). In doppia cifra anche Shawn Jones (13 punti), William Hatcher (11) e Dyshawn Pierre (10). Nessun punto per Achille Polonara, in campo 15′, e Darko Planinic, in campo per 14′.

Per la Dinamo è la quarta sconfitta consecutiva, tra campionato e Champions League, dopo la grande vittoria sull’Olimpia Milano (90 a 69). Forse non è casuale che questa striscia negativa sia coincisa con l’assenza per infortunio di Rok Stipcevic.

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Netta sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna nel terzo match casalingo della prima fase della Champions League, contro la fortissima squadra francese dell’As Monaco, capolista del girone a punteggio pieno: 63 a 81 (primo tempo 34 a 41). La partita è stata equilibrata solo nel primo quarto, terminato in parità, 20 a 20, poi i francesi hanno iniziato a macinare gioco e punti ed hanno portato l’inerzia del match dalla loro parte, senza più lasciarla. 34 a 41 all’intervallo lungo, in avvio di terzo quarto è stata ancora Monaco a dettare il ritmo condotta da Christopher Evans che ha segnato il massimo vantaggio: +11. Scott Bamforth ha prova ancora a caricare la squadra e ad accorciare le distanze, aiutato da Achille Polonara, William Hatcher e Darko Planinic. La Dinamo ha sofferto ancora a rimbalzo ed il terzo quarto si è chiuso sul 47 a 58.

L’ultima frazione si è aperta con le bombe di Marco Spissu e Scott Bamforth e la Dinamo a -6 ma Monaco ha riportato nuovamente il vantaggio in doppia cifra con uno strappo firmato Kikanovic-Lacombe. E nel finale i ragazzi di coach Federico Pasquini non sono riusciti a fermare la corsa del Monaco, impostosi nettamente con il punteggio di 81 a 63.

Alla Dinamo, priva di Rok Stipcevic infortunato, non è bastata un’altra prestazione super di Scott Bamforth, miglior realizzatore con 25 punti, con una percentuale nei tiri da 3 punti, 5 su 7 , il 100% nei tiri liberi (6 su 6), 7 rimbalzi e 5 assist.

Il calendario non dà tregua alla Dinamo che domenica scenderà in campo a Cremona nella sfida con la Vanoli degli ex Meo Sacchetti, Travis e Drake Diener e Darius Johnson-Odom.

«Complimenti a Monaco, che è una squadra di grande livello e stasera nel momento in cui ci stavamo riavvicinando ha messo in campo un’azione difensiva perfetta che ci ha tagliato le gambe – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. Oggi però ci tengo anche a fare i complimenti e a ringraziare i ragazzi per lo sforzo che hanno fatto nelle gare tra Bologna, Murcia e Milano. Non cerco mai scusanti ma in questo caso ci sono dei fattori che non possono non essere considerati. Il calendario ci imponeva di giocare dopo 48 ore anziché 72, avevamo Rok Stipcevic infortunato, Levi Randolph che ha voluto giocare nonostante il problema alla caviglia, lo stesso ha fatto Shawn Jones, e William Hatcher che appena rientrato dall’infortunio ha spesso tantissimo nelle gare precedenti arrivando ad oggi comprensibilmente scarico. Tutti questi fattori ci hanno portato ad essere decisamente meno brillanti di altre volte e senz’altro meno brillanti di un’avversaria che ha avuto un giorno e mezzo di recupero in più di noi. Adesso innanzitutto – ha concluso Federico Pasquini – abbiamo bisogno di un po’ di riposo e poi ci concentreremo sulle prossime partite a Cremona e in Lituania.»

Dinamo Banco di Sardegna 63 – As Monaco 81

Parziali: 20-20; 14-21; 13-17; 16-23.

Progressivi: 20-20; 34-41; 47-58; 63-81.

Banco di Sardegna: Spissu 3, Gallizzi, Bamforth 25, Planinic 7, Devecchi, Randolph 2, Pierre 7, Jones 8, Hatcher 6, Polonara 5, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

As Monaco: Cooper 6, Craft 2, Sy 9, Lacombe 17, Gladyr 3,  Kikanovic 14, Joseph 4, Sylla 2, Loubaki, Robinson 6, Evans 18. All. Zvezdan Mitrovic.

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William Hatcher.

Nuova grande occasione sciupata, per la Dinamo Banco di Sardegna, nella seconda giornata del girone eliminatorio della Basketball Champion League. Dopo l’amarissimo ko casalingo subito ad opera dei turchi del Pinar Karsiyaka, di un solo punto, con due tiri liberi a 2 secondi dalla sirena finale, la squadra di Federico Pasquini ieri sera ha perso ancora in casa, contro i tedeschi dell’Ewe Baskets Oldenburg, questa volta di 7 lunghezze ma con un crollo nel finale (76 a 83, primo tempo 46 a 43), dopo aver condotto per 36 minuti, con un vantaggio massimo di 10 punti.

Coach Federico Pasquini inizialmente ha schierato un quintetto con due italiani, il sassarese Marco Spissu e l’azzurro Achille Polonara, Bamforth, Randolph, Jones e Polonara. Coach Maden Drijencic ha risposto con Allen, Wohlrath, Mahalbasic, McConnell e Schwethelm. L’avvio Dinamo è stato positivo, con Levi Randolph e l’esordiente William Hatcher (due triple strepitose in pochi secondi, alla fine per lui 11 punti in 14’52” giocati, con 3 su 4 da 3 punti e 1 su 2 da 2 punti)  in evidenza. La coppia Rok Stipcevic – Darko Planinic ha permesso alla Dinamo di chiudere il primo quarto avanti di 5 lunghezze: 29-24.

Nel secondo quarto, scatto in avanti della Dinamo e reazione Oldenburg, con canestro dell’ottimo Paulding (miglior realizzatore del match con 18 punti) che ha fissato il 46 a 43 dell’intervallo lungo.

L’avvio del terzo quarto è stato un autentico show della Dinamo, con due triple in pochi secondi di uno scatenato Scott Bamforth ed una tripla di Achille Polonara (gli unici punti della sua opaca serata) ha portato la Dinamo al massimo vantaggio di 10 punti. Quando tutti si aspettavano lo scatto decisivo della Dinamo, è arrivata invece l’immediata reazione tedesca che, con un parziale di 8 a 3, s’è riportata sotto nel punteggio ed ha chiuso il parziale a soli 3 punti dalla Dinamo: 64 a 61.

La Dinamo ha retto il confronto ancora per alcuni minuti in avvio dell’ultimo quarto, poi s’è persa. L’attacco sassarese s’è inceppato improvvisamente e l’Oldenburg ne ha approfittato con grande mestiere, piazzando un parziale di 22 a 12 e facendo sua la partita con il punteggio di 83 a 76.

«C’è poco da dire, siamo entrati in campo vuoti a livello difensivo, privi di un minimo di forza di reazione e di voglia di difendere nell’uno contro uno – ha commentato a caldo Federico Pasquini -. Nei primi due quarti siamo stati fermi a guardare in difesa mentre nella terza frazione abbiamo fatto 5 minuti di buona difesa e siamo andati sopra in doppia cifra poi però ci siamo rimessi a guardare. Quando succede questo il responsabile è l’allenatore ed evidentemente la squadra non aveva l’energia necessaria per affrontare una partita con una squadra del livello di Oldenburg. Questo si è capito perché abbiamo sempre avuto la possibilità di spendere il fallo, senza avere il bonus, ma non l’abbiamo mai speso, spostandoci e lasciando completamente uno contro uno semplice a loro. Quando succedono queste cose io sono il primo a metterci la faccia ma quello che posso garantire è che non capiterà più, non è più tempo di aspettare, è ora di lavorare in una certa maniera: d’ora in poi avrà spazio chi avrà una mentalità di un certo tipo. Un capitolo a parte è quello relativo all’arbitraggio, perché non è possibile che anche oggi, a distanza di una settimana, ci siamo ritrovati in una condizione in cui nei momenti chiave della partita viene fischiato un antisportivo a noi e nelle due situazioni successive quando la maglietta del nostro giocatore si allarga di due metri, di antisportivo non viene fischiato niente. Chiediamo di avere lo stesso tipo di trattamento. Ma il discorso arbitrale viene dopo, la mia rabbia è per la prestazione difensiva della mia squadra. Evidentemente abbiamo bisogno di chiuderci dentro lo spogliatoio e guardarci bene in faccia come abbiamo fatto poco fa, e lo faremo ogni santo giorno fino a migliorare – ha concluso Federico Pasquini –, perché non vogliamo presentare questo spettacolo difensivo al nostro pubblico e a noi stessi.»

Il calendario degli impegni non concede tregua e La Dinamo già oggi tornerà al lavoro per preparare la partita di domenica contro la neopromossa Segafredo Virtus Bologna di Alessandro Gentile, capocannoniere delle prime tre giornate, con 59 punti, alla media di 19.7 punti a partita, ben due di vantaggio sui primi inseguitori, Moore Dallas della VL Pesaro e Behanan Chane della Dolomiti Energia Trentino.

Dinamo Banco di Sardegna 76 – Ewe Baskets Oldenburg 83

29-24; 17-19; 18-18; 12-22.

29-24; 46-43; 64-61; 76-83.

Dinamo Banco di Sardegna. Spissu 3, Gallizzi, Bamforth 16, Planinic 4, Devecchi, Randolph 14, Pierre 2, Jones 17, Stipcevic 6, Polonara 3, Hatcher 11, Picarelli. All. Federico Pasquini.

Ewe Baskets Oldenburg. Allen 16, Jones 2, Hujic, Tadda 7, De Zeeuw 8, Kessen 4, Wohlrat, Paulding 18, Mahalbasic 10, McConnell 12, Schwethelm 6, Loesing. All. Maden Drijencic.

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Al via la seconda edizione della Champions League FIBA che vedrà al via 4 formazioni italiane: Capo d’Orlando, Sassari, Venezia ed Avellino, sulle 32 partecipanti.

La formula prevede 4 gironi da 8 squadre che si chiuderanno il 7 febbraio; si qualificheranno ai playoff le prime 4 classificate di ogni girone, mentre la quinta e la sesta ripartiranno dai playoff della FIBA Europe Cup (per il secondo anno consecutivo senza italiane). Il format dei play off prevede gare di andata e ritorno per ottavi e quarti di finale, il titolo sarà assegnato in una Final Four che si terrà dal 4 al 6 maggio. Oltre alle 4 italiane, al via 4 turche, 4 francesi, 4 tedesche, 3 greche, 3 spagnole, 2 lituane, 2 polacche, 1 russa, 1 lettone, 1 israeliana, 1 slovena, 1 ceca, 1 belga.

GIRONE A: Oldenburg, Hapoel Holon, Enisey Krasnoyarsk, Murcia, Sassari, Monaco, Juventus Utena, Pinar Karsiyaka.

GIRONE B: Chalon, PAOK Salonicco, Ventspils, Tenerife, Neptunas Klaipeda, Gaziantep,Ludwigsburg, Capo d’Orlando.

GIRONE C: Strasburgo, AEKAtene, Banvit Bandirma, Olimpia Lubiana, Reyer Venezia, Bayreuth, Estudiantes Madrid, Rosa Radom.

GIRONE D: Avellino, Besiktas Istanbul, Nymburk, Aris Salonicco, Ostenda, Zielona Gora, Nanterre, Bonn.

Questa mattina, nella Club House di via Nenni a Sassari, coach Federico Pasquini ha incontrato i giornalisti di carta, televisione e agenzie in vista dello start della regular season di Basketball Champions League. Domani, palla a due alle 20.30, i suoi ragazzi esordiranno nella prima sfida europea contro il Pinar Karsiyaka, fresco di qualificazione alla competizione.

«Credo si importante fare un passaggio su noi: domani sera mi aspetto da parte della squadra una grande reazione dal punto di vista nervoso perché il secondo tempo di Torino non ci è piaciuto e ho visto voglia di reagire da parte dei ragazzi – ha detto Federico Pasquini -. Sappiamo che non possiamo pretendere di avere dei meccanismi difensivi perfetti perché lavoriamo insieme da troppo poco tempo, ma sono convinto che saremo pronti a fare una prestazione difensiva di livello e ognuno di noi sarà pronto ad andare oltre ai piccoli meccanismi da oliare. Penso che questo sarà un punto fondamentale rispetto alla partita di domani sera e in generale, da qui passerà secondo me la crescita di questa squadra durante la stagione.»

«Conosciamo bene il valore di una squadra come il Pinar Karsiyaka – ha aggiunto Federico Pasquini -, e credo sia un’ottima occasione per noi per vedere i miglioramenti che possiamo portare in campo. Adesso calano gli allenamenti e aumentano le partite, questo significa che abbiamo la possibilità di verificarci con avversari di livello. Il Pinar ha battuto Efes Pilsen l’altro giorno quindi arriverà qui al massimo della carica e dell’ottimismo. Hanno uno dei migliori esterni dell’intera Champions League, David Kennedy, e l’ex Pesaro Jarod Jones che sta viaggiando con una media di 20 punti tra BCL e campionato, il playmaker è Dominic Waters che lo scorso anno ha iniziato a Cantù poi è finito all’Olimpiakos, ed hanno un ottimo tiratore come Wood insieme a tanti giocatori di livello e intercambiabili. Dobbiamo essere pronti contro tutti e fare una buona prestazione, quello che mi interessa è vedere una reazione nervosa a partire dalle più classica delle difese di uno contro uno con un atteggiamento più forte e più duro di quello visto a Torino.»

Sempre questa mattina, nella Club House di via Nenni, a Sassari, è stata presentata la maglia ufficiale della Dinamo Banco di Sardegna per la stagione di Basketball Champions League 2017/2018. Al tavolo della conferenza, di fronte alla platea di giornalisti di carta stampata, televisioni e agenzie, il capitano Jack Devecchi, il play Marco Spissu e Alessandro Ariu, amministratore unico di Eye Sport, sponsor tecnico del club dal 2011.

Dopo il successo dello scorso anno, con il ritorno ai colori degli anni ’90 del club, con il bianco e il verde, anche in questa stagione europea si conferma la scelta del filone vintage. In versione bianco e verde da casa e trasferta, la maglia che accompagnerà i giganti nella sesta stagione continentale è volutamente un richiamo vintage: la stampa a sublimazione regala un effetto retrò alle scritte, che risultano pigmentate. Sulle spalle i Giganti di Mont’e Prama che invece accompagnano da tre anni il Banco di Sardegna nelle maggiori ribalte europee e nazionali. Il tessuto usato è ilmicro dry fit, eccellenza della Eye Sport, altamente performante, mentre gli inserti sono nell’innovativa lycra meshstudiata e progettata dal team di Eye Sport per rendere più confortevole l’attività agonistica.

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Shawn Jones.

Achille Polonara.

La Dinamo cade al PalaRuffini di Torino al termine di 40′ equilibrati dall’inizio alla fine, come conferma il risultato finale di 97 a 92 (primo tempo 43 a 41 per la Dinamo). L’Auxilium ha chiuso il primo quarto avanti di 6 lunghezze, 25 a 19, ma la reazione della Dinamo, guidata da un ottimo Marco Spissu (alla fine 13 punti per il talento sassarese) è stata molto efficace e con un parziale nel secondo quarto di 24 a 16, i biancoblu sono andati al riposo avanti di due punti: 43 a 41.

Al rientro in campo dall’intervallo lungo, un ispirato Achille Polonara (miglior realizzatore dell’incontro con 23 punti, 7 su 10 da due punti), ha trascinato la Dinamo ma l’Auxilium ha trovato percentuali importanti con Vujacic, Jones e Patterson ed ha chiuso il terzo quarto sul 70 a 66.

La partita si è decisa negli ultimi 10′, controllati dall’Auxilium con buona autorità, anche se sempre con un margine limitato, rimasto tale anche alla fine: 97 a 92.

Nella Dinamo, buon esordio per Scott Bamforth, rientrato dall’infortunio e al debutto nel campionato italiano (10 punti, 9 rimbalzi e 5 assist), bene a rimbalzo Shawn Jones (13), doppia cifra per Rok Stipcevic (14 punti e 5 assist) e Levi Randolph (14 punti, 3 rimbalzi e 2 assist).

Domani la squadra farà rientro in Sardegna: a partire da lunedì gli uomini di Federico Pasquini lavoreranno in vista del debutto in Basketball Champions League, in programma mercoledì sera, alle 20.30, contro il Pinar Karsiyaka, al PalaSerradimigni di Sassari.

«Credo che sia semplice leggere la partita di oggi, abbiamo girato l’inerzia con la zona nel secondo quarto facendo pensare di più Torino e siamo rientratida un divario importante – ha commentato coach Federico Pasquini -. Ma nel terzo e ultimo quarto è stata una partita maschia, fisica, ed è venuto fuori il talento di Torino mentre a noi sono mancate un paio di giocate per girarla in maniera definitiva. Sono convinto che abbiamo fatto un’ottima prestazione su un campo difficile e contro una squadra di talenti: abbiamo preso 56 punti nel secondo tempo, e questa è una cosa che non ci deve appartenere, contro una squadra che ha punito ogni nostro errore. C’è quindi molto da lavorare soprattutto nei meccanismi difensivi perché a livello offensivo non ci manca il talento e la capacità di sopperire a questo. Quello di oggi era un banco di prova importante contro una squadra di alto livello su un campo caldo, e credo si sia visto che ci siamo sia a livello di mentalità sia di presenza perché siamo sempre tornati dentro la partita. Complimenti a Torino – ha concluso Federico Pasquini – che ha giocato un ottimo match ottenendo qualcosa di importante da tutti i suoi giocatori chiave.»

Auxilium Torino 97 – Dinamo Sassari 92

25-19; 16-24; 29-23; 27-26.

Auxilium Torino. Garrett 13, Vujacic 21, Poeta, Stephens 2, Patterson 20, Washington 3, Okeke, Jones 18, Mazzola 2, Crusca, Mbakwe 13, Iannuzzi 5, Parente. All. Luca Banchi.

Dinamo Sassari. Spissu 13, Gallizzi, Bamforth 10, Planinic 5, Devecchi, Randolph 14, Pierre 4, Jones 9, Stipcevic 14, Polonara 23, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini