14 May, 2025
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Dal 7 al 10 maggio, Iglesias ospita un gruppo di studiosi, esperti e professionisti di rilievo internazionale, riuniti nel board scientifico dei 100 anni di Porto Flavia. Tra loro Annalisa Metta, architetto del paesaggio e presidente della Società Italiana di Architettura del Paesaggio; Marc Tortoioli Ricci, designer e docente esperto di comunicazione dei territori; Isabella Inti, architetto e urbanista impegnata nei progetti di rigenerazione temporanea; Lucio Nardi, architetto e promotore di programmi culturali partecipati; Linda Di Pietro, manager culturale e direttrice artistica di BASE Milano; e Simone Mangili, esperto internazionale di sostenibilità urbana e direttore della Carbon Neutral Cities Alliance.
Le attività si inseriscono in un percorso più ampio di celebrazione e valorizzazione del sito minerario, avviato ufficialmente il 27 aprile 2024 con una seduta straordinaria del Consiglio comunale a Porto Flavia. Da quel momento, su mandato dell’Amministrazione, progettisti, creativi e operatori culturali hanno lavorato alla costruzione di nuove idee, alla definizione di un’immagine rinnovata del sito e alla progettazione condivisa di eventi pubblici, in collaborazione con il Parco Geominerario, le associazioni e i gestori locali.
Durante la loro permanenza, i membri del board visiteranno i luoghi simbolo dell’epopea mineraria della città, raccoglieranno testimonianze, si confronteranno con amministratori e la comunità locale, elaborando prospettive, visioni e azioni concrete per il futuro del territorio.
Gli esiti delle giornate di studio saranno raccolti in un documento che costituirà il fondamento della “Carta di Porto Flavia”, un manifesto di indirizzo strategico per orientare il futuro del paesaggio minerario e per promuovere la valorizzazione culturale ed economica di Iglesias.
«Accogliere a Iglesias un board scientifico di questo livellosottolinea il sindaco Mauro Usai è motivo di grande orgoglio. Le loro competenze ed esperienze internazionali saranno preziose per costruire una visione condivisa e ambiziosa del futuro del nostro patrimonio minerario. Lavoriamo affinché la memoria del nostro passato sia anche leva di sviluppo e di innovazione per le nuove generazioni.»

Città di Iglesias

Biografie dei componenti del Board Scientifico:

Annalisa Metta
Architetto, PhD in Architettura dei Parchi, Giardini e Assetto del Territorio, è professore ordinario di Architettura del Paesaggio presso l’Università Roma Tre. Nel 2017 è stata selezionata dalla School of Design – University of Pennsylvania tra i 16 studiosi emergenti più interessanti nel campo dell’architettura del paesaggio. Attualmente è presidente della Società Italiana di Architettura del Paesaggio.

Marco Tortoioli Ricci
Designer e docente, si occupa di progettazione di sistemi di identità visiva e comunicazione dei territori. È fondatore di Bcpt Associati e del collettivo Co.Mo.Do per la comunicazione sociale. Insegna all’ISIA di Urbino e all’Accademia di Belle Arti di Perugia ed è presidente dell’Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva (AIAP).

Isabella Inti
Architetto, tecnico del paesaggio e PhD in Pianificazione Territoriale presso l’IUAV di Venezia. Docente di Urban Planning al Politecnico di Milano e direttrice tecnica del Corso post-laurea in Riuso Temporaneo. Fondatrice e presidente dell’associazione Temporiuso.net, attiva nella progettazione partecipata e nella rigenerazione urbana.

Lucio Nardi
Architetto e PhD IUAV, vive e lavora a Berlino. Opera come progettista e docente universitario (Bauhaus-Universität Weimar, IUAV Venezia, Università degli Studi di Cagliari) ed è specializzato in programmi culturali partecipati che coinvolgono comunità locali.

Linda Di Pietro
Laureata in Semiotica dell’Arte all’Università di Siena e specializzata nella gestione di progetti culturali presso la Fondazione Fitzcarraldo. Direttrice artistica e culturale di BASE Milano, docente di progettazione culturale contemporanea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Simone Mangili
Executive Director della Carbon Neutral Cities Alliance, laureato al Bard College e con un Master in Pianificazione Regionale presso la Cornell University. Esperto internazionale di sostenibilità urbana ed equità sociale, ha collaborato con università e città in Europa, Stati Uniti e Medio Oriente.

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«Per undici anni ho praticato una intensa attività di meditazione e monachesimo laico che mi hanno cambiato vita, abitudini, modo di relazionarmi, di lavorare e pormi al mondo.»
Così l’algherese Daniel Lumera, docente, formatore, presidente della Fondazione MyLifeDesign e della International School of Forgiveness racconta l’inizio della sua personale rivoluzione di coscienza che ne ha fatto uno dei pensatori più amati e seguiti dei nostri tempi. Giovedì 14 novembre, all’interno della rassegna Skillellé. Pronti per il mondo, progetto firmato dall’associazione Malik sui temi del contemporaneo e selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, Lumera sarà l’atteso ospite di #Skill4life, ciclo di incontri dedicati alla promozione della salute e all’informazione sui servizi socio-sanitari legati al territorio, in scena negli spazi del Fuaié del Teatro Massimo di Cagliari.

In collaborazione con la rassegna di letteratura sociale Storie in Trasformazione 2019, Lumera presenta La via della leggerezza. Perdere peso nel corpo e nell’anima (Mondadori, 2019), il suo ultimo libro concepito e scritto in forma di dialogo con il medico Franco Berrino, direttore del dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. A moderare l’incontro la nutrizionista Simona Magagnin. Venerdì 15 novembre, alle 11.00, Daniel Lumera sarà poi protagonista di un secondo incontro dedicato agli studenti del liceo Euclide dove parlerà di un altro suo libro di successo “La cura del perdono – una nuova via alla felicità” (Mondadori 2016).

Guida e riferimento nella pratica della meditazione ed esperto nell’area dell’educazione alla consapevolezza, Daniel Lumera in questo volume ha il merito di sollecitare il nostro sguardo sul legame profondo e non sempre facilmente risolvibile tra l’eccesso di peso che il nostro corpo registra e le nostre “pesantezze” interiori. La relazione con il cibo, infatti, anche da un punto di vista scientifico, è in stretta relazione con il nutrimento del nostro spirito. La conferma arriva anche Franco Berrino: «La leggerezza non è solo questione di peso corporeo e di massa grassa, si tratta piuttosto di una condizione esistenziale che coinvolge mente, cuore e spirito. Una leggerezza che permette all’entusiasmo, alla passione, alla gioia e all’amore di manifestarsi liberamente». Il tema della qualità della vita è dunque mediato da una specifica attenzione ai modi e alle forme della nostra alimentazione. Prendersi cura di sé è un processo che, nelle cosiddette “società del benessere” cui apparteniamo, comincia anche a tavola.

Firmata dall’associazione Malik, la manifestazione Skillellé. Pronti per il mondo è dedicata allo sguardo dei più giovani, nel tentativo di aiutarli a diventare protagonisti delle loro scelte e a mettersi in gioco. Una rassegna che cresce assieme al suo pubblico e si confronta sui temi del contemporaneo con gli occhi e lo stupore dell’adolescenza. Territorio di riferimento sarà principalmente quello di Cagliari, ma in una prospettiva di area più vasta, con azioni integrate pensate in ben sedici comuni della Città Metropolitana, il cui obiettivo è quello di creare una rete diffusa di presidi culturali, a partire dalle biblioteche di pubblica lettura alle biblioteche scolastiche, con le quali si intende costruire un senso autentico di cittadinanza metropolitana. Adolescenti e famiglie (ma non solo) visti non più come semplici beneficiari di progetti e contributi, ma al contrario reali co-produttori di idee e programmi culturali da realizzare e godere assieme alla città intera, una platea di donne e uomini sempre più attenta alle nuove sfide culturali della modernità.

Il calendario di incontri dedicato alla promozione della cultura e della lettura si strutturerà anche secondo un programma di azioni, che si svolgeranno dentro e fuori la scuola, coinvolgendo la Biblioteca di Quartiere Montevecchio nel quartiere popolare di Is Mirrionis, il Liceo linguistico, umanistico, economico sociale Eleonora D’Arborea, il Liceo classico e scientifico Euclide nonché l’Istituto penale per minorenni di Quartucciu. Proprio in questa sede, ma in un incontro ristretto, il 12 novembre la docente Barbara Cadeddu dialogherà con Marco Tortoioli Ricci, presidente dell’Aiap-Associazione italiana design della comunicazione visiva e Andrea Margaritelli, brand manager di Listone Giordano e Presidente dell’IN/ARCH- Istituto Nazionale di Architettura, in un incontro dal titolo “Esperienze di design collaborativo per cambiare il mondo”. Uno scenario di collaborazione che, oltre ad allargare le possibilità di aiuto esistenti, aprirà la strada alla transizione verso un modello di welfare di comunità. Ulteriore obiettivo della rassegna è quello di promuovere un sistema di azioni tese a migliorare il benessere e accrescere le esperienze degli adolescenti sardi. Per farlo si è volto lo sguardo anche alla cultura dell’Oriente, invitando il maestro giapponese Yuji Yahiro ad un incontro sulle tecniche di ginnastica visiva e miglioramento della lettura dal titolo “L’arte di vedere”. E, sempre dal Giappone, andrà in scena “Munedaiko, l’arte del Taiko”, uno spettacolo in cui il protagonista è il suono assoluto universale del tamburo.

In occasione dei due mesi fitti di incontri, sono in arrivo, tra gli altri, anche lo scrittore Giorgio Vasta (15 e 16 novembre), scrittore classe 1970, collaboratore di Repubblica e Sole 24 Ore, autore di “Absolutely Nothing, Storie e sparizioni nei deserti americani e il filosofo Telmo Pievani (21 novembre), col suo ultimo “Imperfezione. Una storia naturale”.

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Venerdì 5 luglio, alle ore 10.30, saranno presentati alla stampa e ai cittadini i vincitori del Concorso di idee: Un nome e un logo per la Manifattura Tabacchi di Cagliari, lanciato da Sardegna Ricerche con l’obiettivo di dare all’antica struttura industriale un’identità visiva rispondente alla nuova funzione di polo culturale innovativo, laboratorio di contaminazione tra arte, scienza e tecnologia.

Il concorso ha un montepremi di 7.200 euro, così suddivisi: 5000 euro per il vincitore, 1.200 per il secondo classificato, 1.000 per il terzo. Al termine della proclamazione dei tre progetti vincitori, sarà inaugurata la mostra dei venti elaborati più meritevoli, selezionati a partire dalle 499 proposte pervenute dalla commissione di valutazione composta dai commissari esterni Marco Tortoioli Ricci e Paolo Iabichino, e dai commissari interni Silvia Marcis, Sandro Angioni e Linda Di Pietro, manager culturale di Manifattura.

Il programma dell’evento prevede gli interventi dell’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, del Direttore generale di Sardegna Ricerche, Giorgio Pisanu, del presidente della commissione di valutazione, Marco Tortoioli Ricci, della responsabile e della manager culturale di Manifattura, Sandra Ennas e Linda Di Pietro.

«La Manifattura stessa – spiega l’assessore Giuseppe Fasolino – è il simbolo di una Sardegna che riconquista i propri spazi per restituirli alla collettività, ricordando il passato e riconquistando il presente per restituire un futuro alle prossime generazioni. Questi luoghi, incastonati tra il fronte del mare e il centro storico del capoluogo della Sardegna, rappresentano idealmente l’inizio della sfida di un’isola che, forte della sua cultura, della sua creatività, della sua apertura all’innovazione, vuole proiettarsi sullo scenario internazionale, essere protagonista nel Mediterraneo e inseguire quella ripresa che non è soltanto economica, ma anche culturale, sociale e identitaria

La decisione di esporre i migliori progetti è stata presa da Sardegna Ricerche in ragione della quantità e qualità delle proposte, segno di una marcata vitalità territoriale e di un’evidente voglia di partecipazione. Nelle parole del presidente della commissione, Marco Tortoioli Ricci: «Una tale partecipazione è la dimostrazione di quanto oggi la comunicazione in chiave visuale, possa a pieno titolo dirsi patrimonio acquisito del nostro Paese, per una nuova crescita in chiave policentrica della cultura visuale testimoniata dalla maturità e la scioltezza con cui la interpretano le nostre giovani generazioni di progettisti».

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Sono 499 le proposte giunte per il concorso d’idee dedicato al nome, logo e identità visiva degli spazi della Manifattura Tabacchi di Cagliari. Un numero che testimonia l’interesse che si sta sviluppando attorno al progetto di rilancio del complesso industriale per trasformarlo in un centro di innovazione culturale e tecnologica.

Al lavoro la Commissione che valuterà gli elaborati. Tra i commissari due esperti esterni: il direttore creativo Paolo Iabichino e il presidente di AIAP (Associazione italiana design della comunicazione visiva) Marco Tortoioli Ricci. Gli esterni saranno affiancati da due componenti interni a Sardegna Ricerche, Sandro Angioni e Silvia Marcis, e dalla manager culturale della Manifattura, Linda Di Pietro.

Il concorso ha un montepremi di 7.200 euro, così suddivisi: 5.000 euro per il vincitore, 1.200 per il secondo classificato, 1.000 per il terzo. Il bando del concorso d’idee è disponibile sul sito di Sardegna Ricerche, all’indirizzo: www.sardegnaricerche.it/manifattura .