30 June, 2024
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La cooperativa sociale “La clessidra” ha festeggiato quest’oggi i suoi primi 25 anni di attività fatti di progetti, sacrifici, impegno, ostacoli e successi. L’ex Mulino Cadoni a Villacidro è stato lo scenario dell’evento che ha visto una partecipazione numerosa e che si è svolto in due distinte fasi, al mattino e alla sera.
Le note e le parole della musicista Veronica Maccioni con il brano La Lirona, della tradizione orale messicana, ha dato il via alla manifestazione coordinata dalla giornalista Marinella Arcidiacono.
Le testimonianze di alcuni soci e lavoratori, hanno dato e confermato il senso della “mission” d’insieme e di “comunità” nella sua accezione di appartenenza e famiglia che si fondano sulla cura della relazione tra persone. La Clessidra parte da un’esperienza di volontariato e oggi è un punto di riferimento nel territorio che pone al centro il benessere delle persone e delle comunità. Presenti all’incontro anche Marco Urbì assessore allo sport del comune di Villacidro, Fabio Onnis presidente Confcooperative Cagliari, Antonello Pili presidente regionale Federsolidarietà, Luisa Pittau coordinatrice Plus Sanluri, Francesco Spiga sindaco di Villarmosa, Elena Pala vicepresidente La Clessidra i quali hanno condiviso con i presenti alcune riflessioni sul ruolo de “La Clessidra” nel sociale.
L’essere costruttori e costruttrici di comunità è stato il tema su cui si è dialogato nel corso della tavola rotonda moderata da Andrea Lorenti, amministratore della società Poliste. Sono intervenuti Stefano Granata presidente nazionale Federsolidarietà, Manuela Murru funzionario centro regionale di programmazione, Andrea Lorenti amministratore della società Poliste, Dimitri Pibiri presidente La Clessidra e Vittorio Pelligra docente di scienze economiche e statistica dell’Università di Cagliari.
«Sono stati 25 di crescita continua di sperimentazioni in diversi ambiti dei servizi alla personadice Dimitri Pibiri, presidente La Clessidranasciamo con i servizi rivolti alla cura degli anziani, che oggi si sono evoluti in una attenzione particolare, non solo nei confronti di chi non è autosufficiente, ma nel cercare di accompagnare la popolazione adulta ad un invecchiamento sano e attivo e al mantenimento di una buona qualità della vita. Subito dopo ci siamo cimentati nei servizi per la prima infanzia, oggi è uno dei settori nei quali siamo leader in Sardegna: gestiamo numerosi servizi, siamo gestori di diversi coordinamenti pedagogici territoriali e, grazie alle alte competenze presenti, eroghiamo anche proposte formative all’esterno. L’ulteriore step è rappresentato dall’ingresso nei servizi educativi verso minori e famiglie. In quest’ambito siamo impegnati in progetti rivolti a diverse forme di disagio: sociale, fisico, economico. in tutto questi anni di successi, le difficoltà non sono mancate ma i momenti di crisi non ci hanno mai impedito di reagire e ripartire con sempre più determinazione. Il nostro il sognosottolineaè quello di completare la nostra sede sociale (progetto accantonato a causa di vicissitudini finanziarie causate da un credito non riscosso). Per noi vuole dire dare una casa ai nostri soci, ma soprattutto ospitare servizi di qualità e dare nuove risposte ai cittadini, in un ambiente bello e ecologicamente sostenibile. In particolare vorremmo realizzare un centro diurno per non autosufficienti che oggi non trovano risposte nel territorio.»
La festa è continuata per tutto il pomeriggio un laboratorio di musicoterapia a cura di Veronica Maccioni e Ottavio Farci e uno spettacolo teatrale “Il viaggio di sabbia” con Giuseppe Diana e Ignazio Pepicelli Diana.