La direttrice generale della Asl Sulcis Giuliana Campus ha incontrato la presidente dell’Associazione Thalassa Azione e la portavoce dei pazienti “talassemici trasfusione dipendenti” del Sirai
L’Unità operativa di Medicina trasfusionale dell’ospedale Sirai di Carbonia patisce, al pari di altri reparti e servizi nella medesima struttura, una condizione di incertezza nella sua operatività, a causa delle gravi carenze negli organici; in particolare sul fronte medico. Per questo motivo, ieri mattina, una delegazione dei pazienti rappresentata dalla presidente dell’Associazione Thalassa Azione, Maria Antonina Sebis, e dalla portavoce dei pazienti “talassemici trasfusione dipendenti” del Sirai, Francesca Piras, ha incontrato la direttrice generale della Asl Sulcis Giuliana Campus. L’incontro è stato promosso dal consigliere regionale del territorio Fabio Usai.
«Alla direttrice Giuliana Campus abbiamo manifestato le nostre preoccupazioni in merito all’operatività del reparto e alla continuazione del servizio che coinvolge un numero importante di cittadini talassemici o comunque dipendenti da trasfusione in tutto il territorio – spiegano Maria Antonia Sebis e Francesca Piras -. Senza la costanza e la qualità delle cure erogate all’ospedale Sirai, proseguono le referenti dei pazienti, la prospettiva di vita di molte persone verrebbe messa a serio rischio.»
Le due rappresentanti hanno chiesto alla direttrice della Asl Sulcis interventi concreti, al fine di evitare il depotenziamento del servizio e, peggio ancora, la sua chiusura: «Alle nostre sollecitazioni – Maria Antonia Sebis e Francesca Piras -, la dott.ssa Giuliana Campus ha risposto illustrandoci le azioni avviate dal suo ufficio per scongiurare ogni ipotesi di depotenziamento del servizio, tra cui lo scorrimento delle graduatorie per l’arruolamento di nuove figure mediche per l’applicazione dei protocolli terapeutici ai pazienti trasfusione dipendenti, e l’assunzione di specializzandi da utilizzare nell’ambito del servizio dedicato ai donatori di sangue all’interno del centro».
«In attesa che gli impegni presi dalla Direttrice generale siano tradotti in atti concreti, concludono le due referenti dei pazienti, manteniamo comunque un approccio fiducioso e positivo verso il futuro – concludono Maria Antonia Sebis e Francesca Piras –. Ovviamente monitoreremo l’andamento del reparto e l’applicazione pratica degli impegni discussi oggi, senza minimamente abbassare la guardia.»