21 November, 2024
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Nuovi appuntamenti per il Capoterra Teatro Festival, evento estivo dedicato allo spettacolo dal vivo organizzato dalla compagnia Anfiteatro Sud con la direzione artistica di Susanna Mameli e giunto quest’anno alla sua decima edizione. 
Il festival, che sarà ospitato nel centralissimo Anfiteatro del Parco Urbano, in via Palermo 1 a Capoterra, vedrà in scena le compagnie isolane Circo Maccus, Akroama, Origamundi Teatro, Effimero Meraviglioso, Anfiteatro Sud, Teatro del Segno e i bolognesi Teatro delle Temperie per otto appuntamenti, tra 24 luglio e 13 agosto, all’insegna dell’ironia, della commedia musicale, della retrospettiva culturale, della prosa contemporanea. 
Il programma. Il Capoterra Teatro Festival prenderà il via domenica 24 luglio con il Circo Maccus e “Madame Brulée”, ovvero le quotidiane acrobazie del vivere viste attraverso la lente del circo e del gioco. Lo spettacolo racconta le vicissitudini di una donna comunemente straordinaria: Madame Brulée, governante/diva della Caravan Perdù Maison, in costante tensione tra il peso della realtà e la leggerezza dei sogni; tra cadute vertiginose e voli inebrianti. Lo spettacolo è scritto e interpretato da Virginia Viviano. 
Simeone Latini sarà protagonista de “Il deserto dei tartari” prodotto da Akroama per la regia di Lelio Lecis nel secondo appuntamento venerdì 29 luglio. Tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati, racconta la storia di Giovanni Drogo, giovane ufficiale costretto a lasciare il suo paese per presidiare Fortezza Bastiani, luogo che un tempo ospitò gloriosi combattimenti e ora spazio desolato dove il tempo scorre immobile. L’opera parla di solitudine e paura, ed è un drammatico affresco del senso di impotenza e disillusione di quegli anni. 
Venerdì 5 agosto in scena la compagnia Origamundi con “Chi ti credi di essere?” di e con Marta Proietti Orzella. E’ un one woman show dove l’attrice, con la complicità della cantante Stefania Secci Rosa e del musicista Fabrizio Lai, interpreta diversi personaggi un po’ sopra le righe e alle prese con la propria identità. Spettacolo ironico e dissacrante su pregiudizi, etichette e luoghi comuni.
Il giorno dopo, sabato 6 agosto, spazio a “Volevo vedere il cielo” scritto da Massimo Carlotto e diretto da Maria Assunta Calvisi per una produzione de L’Effimero Meraviglioso: in scena Miana Merisi e Michela Cidu. Una donna, di cui non si conosce neanche il nome. E una figlia, “la ragazzina” che cerca in tutti i modi di sfuggire dalle grinfie della madre che la vorrebbe velina o concorrente del Grande Fratello, anche battona purché non come lei, frustrata e infelice. Un’infelicità annegata nel vermouth, offerte speciali e sogni consumati nel cesso. 
“S’accabadora” di Anfiteatro Sud, scritto e diretto da Susanna Mameli, sarà protagonista del quinto appuntamento domenica 7 agosto. Siamo nella tana de s’accabadora, la sua serva, mentre sistema e rassetta la stanza, racconta i fatti della padrona; attraverso il filtro dei pettegolezzi e dell’amore-odio della serva verso la sua padrona, ecco levarsi l’immagine castigata di Antonia, ora come levadora, ora come incantadora e infine accabadora. Levatrice, donna delle medicine, donna che pone fine alle sofferenze dei moribondi, ma anche figura crepuscolare solitaria, sfuggente e schiva. Lo spettacolo, interpretato da Marta Proietti Orzella ed Elisa Pistis e accompagnato dalle musiche di Paolo Fresu, ha vinto il premio alla drammaturgia al Roma Fringe Festival 2020 e al Premio Nazionale Lauretta Masiero. 
Martedì 9 agosto “Baroni in laguna”, spettacolo di Teatro del Segno di e con Stefano Ledda con le musiche di Andrea Congia e Juri Deidda, racconta un’Isola fuori dal tempo tra paesaggi arcaici e avanzi di Feudalesimo; in una sapiente alternanza tra fatti di cronaca, testimonianze e immagini d’epoca viene raccontata la rivolta dei pescatori del paese del Campidano di Oristano sulle rive dello stagno conosciuto come Mari Pontis contro l’anacronistico sistema di potere che sanciva come immutabile un diritto di proprietà ormai superato dalla Storia e dalle leggi. 
Il giorno dopo, mercoledì 10 agosto, ancora Anfiteatro Sud per “Chi dice donna dice Dante” scritto da Francesco Civile, diretto e interpretato da Francesco Civile e Daniel Dwerryhouse: in scena un Dante contemporaneo che si è perso di nuovo e che ha ancora bisogno del suo Virgilio per ritrovarsi, raccontato dal punto di vista di chi ha dato al poeta la possibilità di diventare “sommo”, la donna. Non solo Beatrice, ma molte e curiose figure femminili accompagneranno Dante attraverso un viaggio grottesco ed esilarante.
Chiuderà il Capoterra Teatro Festival la compagnia bolognese Teatro delle Temperie con “Circo capovolto”, di e con Andrea Lupo per la regia di Andrea Paolucci: in scena la storia di Branko Hrabal, che in fuga dall’Ungheria si rifugia in un campo rom in Italia; porta con sé dieci scatoloni, ereditati da suo nonno, contenenti quel che rimane del famoso circo di famiglia, che interruppe la sua attività quando i nazisti sterminarono tutti gli artisti. Liberamente tratto dal romanzo di Milena Magnani, lo spettacolo è stato premiato al Roma Fringe Festival 2017, al Palio Ermo Colle 2020 e al Premio Mauro Rostagno. 
 

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Dalla Sardegna alla Germania e all’Inghilterra per raccontare la tessitura. Dopo un’emozionante tour nell’isola, lo spettacolo Istós, prodotto nell’ambito del progetto Memory Wefts da Teatro Tragodia, l’Effimero Meraviglioso e la ditta Luigi Spano, si apre al contesto internazionale per diffondere la cultura sarda attraverso il teatro. Uno spettacolo teatrale evocativo, multidisciplinare, fatto di gesti, danze e di suoni, che narra in chiave allegorica la nascita delle varie tradizioni tessili della Sardegna.

Trame, tessuti, fili che parlano di identità locale, antichi saperi, tradizioni e territorio sono il filo conduttore di un viaggio che dopo Mogoro, Sassari, Nuoro,  Monserrato, Sinnai, Cagliari, porterà lo spettacolo a Berlino. Il primo appuntamento è  per il 12 gennaio con un’anteprima a base di eventi di guerrilla marketing ( tecniche pubblicitarie non convenzionali con effetto sorpresa) che  si svolgeranno ad Hannover, in occasione della Fiera del design tessile più importante d’Europa, il Domotex. Poi nel cuore di Berlino, nel Tak (Thetater Aufbau Kreuzberg), la rappresentazione dello spettacolo del 13 gennaio.

Ma non finisce qui: a Londra sono attese altre due giornate intense di guerrilla marketing il 26 gennaio e di spettacolo il 27 gennaio in occasione della Mostra dei tappeti antichi che si tiene in quel periodo nella metropoli.

La trasferta sarà occasione per incontrare gli emigrati sardi ed i circoli del posto.

Lo spettacolo

In scena un telaio immaginario, mosso dalle attrici, ma anche strumenti multimediali innovativi, come la penna grafica. Uno spettacolo che unisce tradizione, storia, territorio, cultura e promozione.

Istós, Telaio in lingua greca, si ispira alla leggenda del Cervo in ascolto riportata da Cambosu nella raccolta Miele Amaro. La storia presenta elementi fantastici attraverso i quali si racconta la nascita della tessitura sarda. Il personaggio del cervo, misterioso e ambiguo, presente o evocato, è un elemento cardine per rappresentare quello che in Sardegna si racconta attraverso il carnevale: il legame stretto tra la vita e la morte, eros e thanatos. Lo spettacolo, a volte drammatico, a volte gioioso e fiabesco, altre riflessivo e profondo, racconta attraverso la tessitura il dipanarsi della vita, la costruzione della storia e la tradizione di un popolo.

Testo Virginia Garau, regia Maria Assunta Calvisi, In scena Rossella Faa, Giulia Giglio, Daniela Melis, Carmen Porcu, Massimo Perra, Musiche Rossella Faa, Percussioni Massimo Perra, penna grafica Carol Rollo, disegno luci Giuseppe Onnis, costumi Caterina Peddis, Direzione tecnica Luigi Spano.

Il progetto

Il tour all’estero fa parte di una serie di azioni del progetto Memory Wefts ideato dall’Ati (Tragodia, Effimero Meraviglioso e ditta Luigi Spano) per la realizzazione dell’importante iniziativa culturale e identitaria, pensata da Ismaele Marongiu e Lara Melis.

Finanziato con il Bando IdentityLAB_2, annualità 2018 “Sostegno finanziario alle imprese operanti nel settore culturale e creativo per lo sviluppo di progetti di internazionalizzazione nei mercati interessati ai beni, servizi e prodotti culturali e creativi della Sardegna” finalizzato all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del settore culturale delle Sardegna.

Le aziende dell’ATI hanno lavorato con l’obiettivo di promuovere la cultura identitaria della Sardegna e le sue bellezze: in questo caso la tessitura e la sua storia, unica nel Mediterraneo.

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Prosegue la rassegna Botti di Natale 2019, organizzata da Origamundi al Teatro delle Saline di Cagliari.

Venerdì 20 dicembre, alle 21.00, Teatro Tragodia ed Effimero Meraviglioso portano in scena “Istos”, testo di Virginia Garau per la regia di Maria Assunta Calvisi.

Lo spettacolo si ispira alla leggenda riportata da Salvatore Cambosu nel suo libro “Miele amaro” dal titolo “Il cervo in ascolto” dove sono presenti elementi fantastici attraverso i quali si racconta la nascita della tessitura in Sardegna e come si è propagata nelle varie zone assumendo colori e raffigurazioni tipici differenziati.

In scena la storia di una madre che nel momento in cui apprende la notizia della morte del marito a caccia del cervo, mette al mondo tre figlie femmine che, nel corso della rappresentazione, crescono attraversando le fasi dell’infanzia, della adolescenza fino alla maturità di donne così da poter intraprendere un percorso che le porterà a diffondere l’arte della tessitura e a vivere autonomamente e pienamente la loro vita. Nel corso dello spettacolo si snodano le filastrocche, i giochi, i racconti della madre (eternamente giovane a sottolineare la natura irreale e quasi mitica di questo personaggio), le invenzioni di storie giocose delle figlie, il sogno di un amore atteso e vagheggiato. La figura del cervo che irrompe a tratti nella scena, misterioso e ambiguo, a tratti sensuale o minaccioso, presente o evocato a rappresentare quello che in Sardegna si racconta anche attraverso il carnevale: legame stretto fra la vita e la morte, Eros e Thanatos.

Lo spettacolo, a volte drammatico, a volte gioioso e fiabesco, altre riflessivo e profondo, racconta attraverso la tessitura il dipanarsi della vita, la costruzione della storia e della tradizione di un popolo. A cucire tutto il grande telaio che racchiude parole, canti, emozioni.

Le musiche originali sono di Rossella Faa, la penna grafica che sottolinea le varie espressioni artistiche della tessitura di Carol Rollo, i costumi evocativi e non legati alla tradizione di Caterina Peddis. A sottolineare momenti salienti le percussioni di Massimo Perra. Sul palco, con la regia di Maria Assunta Calvisi, ci saranno le attrici Rossella Faa, Daniela Melis, Carmen Porcu, Giulia Giglio.

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L’associazione culturale Origamundi porta sul palco del  Teatro delle Saline di Cagliari la rassegna Botti di Natale 2019, cinque spettacoli in scena dal 17 al 21 dicembre 2019.                                          

Lo spettacolo che martedì 17 dicembre alle 21.00 apre la rassegna sarà “Ridi che ti passa!”, una produzione Origamundi di e con Marta Proietti Orzella e con i NoiseOFF. Remake dei fortunati “Fritto misto e baccalà” e “Riso al salto”, questo spettacolo comico-musicale propone una carrellata di sketches e parodie scimmiottando in senso ironico e bonario il mondo del Caffè Concerto, del Varietà, della Rivista, dell’Avanspettacolo. Marta Proietti Orzella ripropone con  humor la strampalata sessuologa di Anna Marchesini che, provocando nel pubblico risate a profusione, dipinge con toni macabri il sesso all’interno del matrimonio. E ancora Giorgio Gaber, Carlo Verdone, Monica Vitti, senza tralasciare l’irresistibile Gigi Proietti.

“Ridi che ti passa!” è anche un colorato collage di canzoni (Mina, Paolo Conte e altri brani molto conosciuti), eseguiti dal gruppo NoiseOff, con Luca Pauselli (Chitarra), Michele Secchi (Basso), Alessandro Atzori (Batteria), Anna Lisa Mameli (Voce). L’obiettivo è quello di presentare al pubblico uno spettacolo all’insegna del buonumore.

Seguirà mercoledì 18, sempre alle 21.00,Concerto con musiche di Vivaldi – Bach – Handel, dell’associazione Incontri Musicali, sul palco Ettore Agati e Giacomo Medas propongono:

Giovedì 19, alle 17.30, sarà la volta dello spettacolo “Natale in pericolo…il ritorno della Strega Gelo”, produzione La Bottega dei Teatranti scritta e diretta da Ivano Cugia, in scena Erika Carta e Giovanni Trudu.

Venerdì 20, alle 21.00, in scenaIstos, coproduzione  Effimero Meraviglioso – Tragodia ispirata alla leggenda che racconta la nascita della tessitura in Sardegna, riportata da Salvatore Cambosu nel suo libro “Miele amaro”. Il testo dello spettacolo è di  Virginia Garau, la  regia di Maria Assunta Calvisi; in scena Rossella Faa, Giulia Giglio, Daniela Melis, Massimo Perra, Carmen Porcu.

Chiudono la rassegna sabato 21, sempre alle 21.00, Artisti Fuori Posto con Come bestie allo zoo di Filippo Salaris, con Alessandro Pani, Filippo Salaris e Francesca Saba.

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Al via dal 2 al 24 novembre la rassegna “Teatro E Contemporaneo” organizzata dall’associazione culturale Origamundi all’interno del più ampio progetto teatro diffuso.

Sul palco del teatro “Intrepidi Monelli” di via Sant’Avendrace 100, a Cagliari, in scena dalle 20,30 una pluralità di proposte, un fresco spaccato di vivacità creativa che mira a coinvolgere un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo. La rassegna propone un programma ricco di nomi illustri del panorama teatrale sardo, volto anche a promuovere e divulgare le produzioni emergenti dell’isola.

Ad inaugurare la rassegna il 2 Novembre  sarà “Iddacuada”, una coproduzione tra le compagnie Figli d’Arte Medas e Ilos Teatro che, da anni, con poetiche e linguaggi differenti, portano avanti un discorso culturale importantissimo per la nostra isola. In scena gli autori e registi Elena Musio e Gianluca Medas.

Si prosegue il 3 novembre con Effimero Meraviglioso che porta in scena  “Volevo vedere il cielo” di Massimo Carlotto, regia di Maria Assunta Calvisi. La messa in scena è una radiografia di uno spaccato della società di oggi, dove si alimentano i falsi miraggi, i luoghi comuni, gli stereotipi del successo e della felicità.

Il 10 e in replica il 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, lo spettacolo “Bisogna stare karmi” della compagnia teatrale Origamundi, scritto e diretto da Ivano Cugia. La messinscena è un thriller onirico, che tratta in maniera sottile, velata e meditativa le tematiche del femminicidio, delle insidie della rete e del cyberbullismo.

L’11 novembre sul palco uno spettacolo rivolto alle scuole superiori in matinée, “Gramsci Antonio: Presente!” della compagnia teatrale Actores alidos, testo di Rossana Copez, in scena Marta Proietti Orzella e Fausto Siddi. Lo spettacolo vuole mettere a confronto una comune ragazza dei nostri giorni con la figura e le parole di Antonio Gramsci per fare emergere l’attualità del suo pensiero

Chiude la rassegna il 24 novembre una prima assoluta della compagnia Origamundi, “Il vuoto dentro”, protagonista e autore del testo Giovanni Trudu, che cura anche la regia insieme ad Ivano Cugia. Lo spettacolo è ambientato nel locale Pulse la sera cui è avvenuta la strage di Orlando, attraverso le parole dell’artista che si stava esibendo in quel momento. Una messa in scena in pieno stile Drag, dissacrante e ironica, che prendendo spunto da questo avvenimento racconta e rendere omaggio ai personaggi che hanno contribuito al movimento di emancipazione.

Il biglietto per ogni singolo spettacolo ha un costo pari a 8,00 euro.

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L’Amministrazione Comunale di Iglesias promuove un programma di iniziative in occasione del Giorno della Memoria 2016, ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno in ricordo delle persecuzioni e dello sterminio subiti dal popolo ebraico, dai deportati militari, civili e politici nei campi nazisti.

Sabato 23 gennaio, alle ore 10.00, sarà inaugurata in Biblioteca Comunale una Mostra sulla Shoah. Si tratta di un percorso di immagini, foto, didascalie, libri in memoria delle vittime della follia nazista. Saranno presenti all’inaugurazione Carlotta Scema e Maria Antonietta Mazzara, partecipanti al progetto “Treno della Memoria”. La mostra sarà visitabile fino al 6 febbraio.

Mercoledì 27 gennaio dalle ore 8.30 alle ore 12.30 sarà possibile visitare nel piazzale delle scuole di Via Isonzo una mostra sulla Shoah a cura dell’Istituto Comprensivo “Pietro Allori”.

Sabato 30 gennaio andrà in scena al Teatro Electra lo spettacolo E non parliamo di sfortuna…parliamo di vergogna!” a cura dell’Effimero Meraviglioso. Regia Maria Assunta Calvisi.

Lo spettacolo, dedicato alle scuole, andrà in scena alle ore 10.00 e alle ore 12.00.

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Fine settimana ricco di eventi, a Iglesias, per l’Ottobrata iglesiente.

Il programma completo.

Venerdì 16 ottobre

Cultura: SARDINIA HISTORICA. Rievocazione storica. II Raduno regionale gruppi storici multiepoca. I periodi rappresentati saranno: nuragico, romano, medievale, tardo rinascimento e barocco. Inaugurazione ore 9.00, a cura dell’Associazione Culturale Living History Sagittarii Vagantes. Apertura al pubblico 9.30/13.00 – 16.30/19.30. Castello Salvaterra.

Cultura: INCONTRO LETTERARIO con Vanessa Roggeri, presentazione del libro “Fiore di fulmine”. Ore 18.00, Biblioteca comunale.

Teatro: “VOLEVO VEDERE IL CIELO di Massimo Carlotto. Regia di Maria Assunta Calvisi. Produzione Effimero Meraviglio. Organizzazione “Quinte Emotive”. Ore 20.30, Teatro Electra. Biglietti: Platea 8 euro, loggia 5 euro.

Sabato 17 ottobre

Cultura: SARDINIA HISTORICA. Rievocazione storica. II Raduno regionale gruppi storici multiepoca. A cura dell’Associazione culturale Living History Sagittarii Vagantes. Apertura al pubblico 9.30/13.00 – 16.30/19.30. Castello Salvaterra.

Arte: IV SIMPOSIO DI SCULTURA in trachite d’Iglesias “ISOLA PLASTICA”, a cura A cura dell’I.I.S. Giorgio Asproni (Liceo Scientifico e Liceo Artistico) e la Società Operaia del Mutuo Soccorso d’Iglesias. Presentazione delle opere e degli artisti e festa finale dalle ore 17.00. Giardini Pubblici di Via Oristano.

Cultura:  INCONTRO LUDICO IN-FORMATIVO E RI-CREATIVO AL MUSICALE. Docente: Rita Sannia, contatti: artecanto14@gmail.com . A cura Associazione Scu.Di.Mi. e  Gennarta. Ore 17.30, c/o ex Scuola Elementare Monteponi

Cultura: TAVOLA ROTONDA “Il Sulcis ricomincia da tre: cultura, storia e ambiente”. “Iniziativa all’interno della manifestazione... una carovana per la dignità e la sostenibilità del lavoro”, iniziativa a cura della Chiesa Evangelica Battista di Carbonia e Sulcis Iglesiente. Ore 19.00, Teatro Electra.

Cultura: Mostra fotografica “30 ANNI MAMMA”, progetto di Maria Giovanna Dessì e foto di Laura Serra, a cura dell’Associazione Noa. Biblioteca Comunale. Inaugurazione ore 18.30.

DOMENICA 18 ottobre

Cultura: SARDINIA HISTORICA. Rievocazione storica. II Raduno regionale gruppi storici multiepoca. A cura dell’Associazione Culturale Living History Sagittarii Vagantes. Apertura al pubblico 9.30/13.00 – 16.30/19.30. Castello Salvaterra.

Spettacolo: SPIAGGIA D’AUTUNNO, Arte, gusti e profumi di Sardegna. Spiaggia di Masua. Artigianato Sardo, degustazione di vini e Castagnata. Dalle 11.00 alle 20.00.

L’Effimero meraviglioso propone venerdì sera, alle 20.30, al Teatro Electra di Iglesias, l’opera “La Piccola Parigi”, di  Nino Nonnis, regia di Maria Assunta Calvisi, costumi di Marco Nateri, con: Gianmarco Aresu, Pierpaolo Frigau, Daniela Musiu, Francesca Seu, Fausto Siddi, Barbara Zedda.

L’opera prende spunto dall’eccidio di Buggerru del 1904 (una delle pagine più importanti della storia sarda), dove morirono quattro minatori e in seguito al quale si ebbe il primo sciopero generale nella storia d’Italia. Racconta del mondo minerario con un ottica poetica priva di retorica e in alcuni momenti anche divertente. Lo spettacolo viene proposto dal 1999 ed è forse lo spettacolo prodotto in Sardegna più rappresentato: ha raggiunto le 250 repliche e non ha perso attualità e freschezza; ha anzi, purtroppo, rinvigorito la sua forza in un momento di forte crisi del mondo del lavoro.

Teatro Electra esterno 1

Si concludono oggi, a Buggerru, le celebrazioni per ricordare le vicende e le vittime del primo sciopero svoltosi in Italia, nel 1904, organizzate dalle segreterie confederali #CGIL, #CISL e #UIL, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la cooperativa “Piccola Parigi”, ed il patrocinio della #Regione Autonoma della Sardegna e della gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias.

Ieri sera, nella sala convegni dell’ex centrale elettrica, si è svolto un incontro-dibattito, coordinato dal giornalista Giacomo Mameli, direttore della rivista #SardiNews, con gli interventi dei docenti dell’#Università di Cagliari Francesco Atzeni e Gianfranco Bottazzi, del segretario regionale della CGIL Michele Carrus e del segretario nazionale della CGIL, Susanna Camusso, al quale si riferisce l’ampia documentazione fotografica. Alle 19.00, nei locali dell’ex centrale elettrica, si si è svolto lo spettacolo teatrale “La Cantata, 4 settembre 1904”, diretto da Gianluca Medas; alle 21.30, in piazza Morti di Buggerru, il concerto del gruppo “Gli Intreccio”.

Oggi, nei locali dell’ex centrale elettrica, a partire dalle 16.00, si svolgerà il dibattito “L’economia della cultura-Sviluppo integrato del territorio”, coordinato da Vito Fiori, giornalista dell’Unione Sarda, al quale parteciperanno: Silvano Farris, sindaco di Buggerru; Cristiano Erriu, assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica; Maria Antonietta Mongiu, presidente regionale del Fai, il #Fondo Ambiente Italiano; Giampiero Pinna, coordinatore della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario; Salvatore Cherchi, referente regionale per l’attuazione del del #Piano Sulcis; Cecilia Tasca, docente alla facoltà di studi umanistici dell’Università di Cagliari; Ilenia Cilloco, assessore della Cultura del comune di Villanovaforru; Guido Ferilli, direttore del #DEC-LAB, laboratorio di economia della cultura. Alle 21.30, sulla terrazza exBa, è previsto uno spettacolo teatrale della compagnia “L’effimero Meraviglioso”, intitolato “La piccola Parigi”, di Nino Nonnis, per la regia di Maria Assunta Calvisi.

Le celebrazioni del 4-5 settembre 2014 sono dedicate alla memoria dell’eccidio di Buggerru e alla comprensione dei fatti che, 110 anni fa, portarono alla proclamazione del primo sciopero generale in Italia. Durante lo svolgimento delle manifestazioni si avrà modo di discutere delle dure condizioni di lavoro del mondo operaio nel periodo storico in cui si svolsero i fatti e ieri è stato presentato il concorso artistico letterario intitolato“Storie di Miniera”, patrocinato dalla CGIL-Sardegna e rivolto agli studenti della scuola dell’obbligo.
Il gruppo locale “Progetto drammaturgia condivisa” proporrà una ricostruzione scenica del tragico episodio in collaborazione col gruppo di animazione diretto dal professor Gianni Persico.
Nella giornata conclusiva, infine, verrà approfondito il tema dell’unione fra la cultura e l’economia del territorio, definendo le peculiarità che rappresentano un patrimonio di inclusione sociale e nuove opportunità produttive.
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Giovedì 4 e venerdì 5 settembre sono in programma a Buggerru due giornate organizzate dalle segreterie confederali #CGIL, #CISL e #UIL, in collaborazione con l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco, Silvano Farris, e la cooperativa “Piccola Parigi”, ed il patrocinio della #Regione Autonoma della Sardegna e della gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesiasper ricordare le vicende legate al primo sciopero svoltosi in Italia, nel 1904, nel quale vennero uccisi tre minatori.

La prima giornata prevede, alle 9.00, la celebrazione della Messa in Piazza Morti di Buggerru 1904; alle 10.00 il raduno dei partecipanti e l’intervento musicale del gruppo “Gli Intreccio”; la commemorazione dell’eccidio, in Piazza delle Cernitrici, con il saluto dei rappresentanti sindacali regionali e nazionali e le conclusioni di Susanna Camusso, segretario generale della CGIL. Alle 16.00, nella sala convegni della ex centrale elettrica, si svolgerà un incontro-dibattito, coordinato dal giornalista Giacomo Mameli, direttore della rivista SardiNews, con gli interventi del presidente della Regione, Francesco Pigliaru; dei docenti dell’#Università di Cagliari Francesco Atzeni e Gianfranco Bottazzi, e della stessa Susanna Camusso.

Alle 19.00, nei locali dell’ex centrale elettrica, si svolgerà lo spettacolo teatrale “La Cantata, 4 settembre 1904”, diretto da Gianluca Medas; alle 21.30, in piazza Morti di Buggerru, il concerto del gruppo “Gli Intreccio”.
Venerdì 5, nei locali dell’ex centrale elettrica, a partire dalle 16.00, si svolgerà il dibattito “L’economia della cultura – Sviluppo integrato del territorio”, coordinato da Vito Fiori, giornalista dell’Unione Sarda, al quale parteciperanno: Silvano Farris, sindaco di Buggerru; Cristiano Erriu, assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica; Maria Antonietta Mongiu, presidente regionale del Fai, il #Fondo Ambiente Italiano; Giampiero Pinna, coordinatore della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario; Salvatore Cherchi, referente regionale per l’attuazione del del #Piano Sulcis; Cecilia Tasca, docente alla facoltà di studi umanistici dell’Università di Cagliari; Ilenia Cilloco, assessore della Cultura del comune di Villanovaforru; Guido Ferilli, direttore del #DEC-LAB, laboratorio di economia della cultura. Alle 21.30, sulla terrazza exBa, è previsto uno spettacolo teatrale della compagnia “L’effimero Meraviglioso”, intitolato “La piccola Parigi”, di Nino Nonnis, per la regia di Maria Assunta Calvisi.
Le celebrazioni del 4-5 settembre 2014 sono dedicate alla memoria dell’eccidio di Buggerru e alla comprensione dei fatti che, 110 anni fa, portarono alla proclamazione del primo sciopero generale in Italia. Durante lo svolgimento delle manifestazioni si avrà modo di discutere delle dure condizioni di lavoro del mondo operaio nel periodo storico in cui si svolsero i fatti e verrà presentato il concorso artistico letterario intitolato “Storie di Miniera” patrocinato dalla CGIL-Sardegna e rivolto agli studenti della scuola dell’obbligo.
Il gruppo locale “Progetto drammaturgia condivisa” proporrà una ricostruzione scenica del tragico episodio in collaborazione col gruppo di animazione diretto dal professor Gianni Persico.
Nella giornata conclusiva, infine, verrà approfondito il tema dell’unione fra la cultura e l’economia del territorio, definendo le peculiarità che rappresentano un patrimonio di inclusione sociale e nuove opportunità produttive.