22 November, 2024
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«Invitiamo tutti a condividere questa giornata e, soprattutto, anche al di là di questo evento, a fare gli esami per la funzionalità renale». L’appello arriva dal direttore dell’unità operativa complessa di Nefrologia, dialisi e trapianti dell’Aou di Sassari, Maria Cossu, che nella giornata mondiale del rene pone l’accento sulla necessità della prevenzione delle patologie renali.

Un richiamo che in piazza d’Italia, dove con la collaborazione dei vigili del fuoco è stata allestita una tenda all’interno della quale il personale medico e infermieristico della Nefrologia dell’Aou si è messo a disposizione dei cittadini, si è levato in contemporanea con la celebrazione della giornata internazionale della donna. Ed è proprio a loro che quest’anno si è rivolta la campagna promossa a livello mondiale dalla Società internazionale di nefrologia e in Italia dalla Società italiana di nefrologia e dalla Fondazione italiana del rene. Lo slogan dell’edizione 2018, infatti, è “I reni & la salute delle donne”.

«Alle donne va il nostro appello – ha detto ancora Maria Cossu – perché controllino la loro salute e la salute dei loro reni. È facile fare questo, anche soltanto con un esame delle urine che mostra come funzionano i reni.»

I medici della struttura dell’Aou di Sassari hanno offerto uno screening gratuito con la raccolta dell’anamnesi, il controllo della pressione arteriosa, del peso corporeo e un esame delle urine. Così, infatti, è possibile identificare alcuni fattori di rischio molto comuni quali l’ipertensione arteriosa, il diabete, la calcolosi e l’obesità. Il personale sanitario ha offerto anche una serie di suggerimenti sui corretti stili di vita e sulle indagini cliniche e laboratoristiche da effettuare.

«Sassari ha sempre risposto molto bene – ha proseguito Maria Cossu – e lo scorso anno abbiamo fatto oltre trecento controlli. Molte persone che non sapevano di avere una patologia renale sono risultati positivi: alcuni avevano ematuria, alcuni erano fortemente ipertesi ed è stato riscontrato anche qualche caso di diabete.»

«In Italia una persona su dieci ha una malattia renale e spesso – ha ricordato ancora la specialista – non sa di averla. Ecco, allora, l’importanza della prevenzione, perché le patologie renali danno una sintomatologia molto tardiva. Quando il paziente avverte i disturbi, nella maggior parte dei casi, la funzionalità renale è già severamente compromessa.»

Il tredicesimo appuntamento con la giornata mondiale del rene, oltre che con la collaborazione dei vigili del fuoco che in un loro stand hanno mostrato le tecniche di primo soccorso, i mezzi e le attrezzature utilizzate nelle situazioni di emergenza, si è svolto anche con il contributo del comune di Sassari e della Provincia. 

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Si aprirà alle ore 9.00 di domani 8 marzo, in piazza d’Italia, a Sassari, lo stand della giornata mondiale del rene. Lo slogan della tredicesima edizione è “I reni e la salute delle donne” e l’appuntamento offrirà l’opportunità di riflettere sull’importanza della salute delle donne e in particolare su quella dei reni.

Anche quest’anno al fianco dell’unità operativa complessa di Nefrologia, dialisi e trapianti dell’Aou di Sassari, che ha organizzato l’iniziativa in contemporanea con la giornata internazionale della donna, ci saranno i vigili del fuoco di Sassari, il Comune e la Provincia.

I vigili del fuoco allestiranno una tenda all’interno della quale il personale medico e infermieristico della Nefrologia sarà a disposizione dei cittadini. I vigilli del fuoco questa saranno nel salotto buono della città anche con un’esposizione di mezzi e attrezzature utilizzate nelle situazioni di emergenza.

Dalle 9.00 alle 18.00, il personale della Nefrologia diretta da Maria Cossu effettuerà uno screening gratuito della popolazione: è prevista la raccolta dell’anamnesi, il controllo della pressione arteriosa, del peso corporeo e un esame delle urine: in questo modo può essere già possibile identificare alcuni fattori di rischio molto comuni quali l’ipertensione arteriosa, il diabete, la calcolosi e l’obesità. Si potranno quindi ricevere suggerimenti sui corretti stili di vita oppure su indagini cliniche e laboratoristiche da effettuare per approfondire alcuni dati che potranno essere evidenziati durante lo screening.

Nel suo tredicesimo anniversario quindi, la giornata mondiale del rene promuoverà l’accesso equo e giusto alle cure, all’educazione e alla prevenzione delle malattie renali.

La manifestazione è promossa dalla Società internazionale di nefrologia, dalla Società italiana di nefrologia e dalla Fondazione italiana del rene per favorire la conoscenza e sensibilizzare la popolazione sul tema delle malattie renali. La manifestazione si svolgerà in contemporanea in molte città d’Italia e del mondo.

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Ritorna a Sassari la giornata mondiale del rene che quest’anno si svolgerà l’8 marzo, in contemporanea con la giornata internazionale della donna. È per questo che lo slogan della tredicesima edizione sarà “I reni e la salute delle donne” e offrirà l’opportunità di riflettere sull’importanza della salute delle donne e in particolare su quella dei reni.

A ospitare la manifestazione che, come ogni anno, vede protagonista l’unità operativa complessa di Nefrologia, dialisi e trapianti dell’Aou di Sassari sarà ancora una volta piazza d’Italia.

Grazie alla collaborazione con i vigili del fuoco, quest’anno in piazza con un’esposizione di mezzi e attrezzature utilizzate nelle situazioni di emergenza, con il comune di Sassari e la Provincia, sarà allestita una tenda all’interno della quale il personale medico e infermieristico della Nefrologia dell’Aou sarà a disposizione dei cittadini dalle ore 9.00 alle 18.00.

Lo screening offerto prevede la raccolta dell’anamnesi, il controllo della pressione arteriosa, del peso corporeo e un esame delle urine: in questo modo può essere già possibile identificare alcuni fattori di rischio molto comuni quali l’ipertensione arteriosa, il diabete, la calcolosi e l’obesità. Si potranno quindi ricevere suggerimenti sui corretti stili di vita oppure su indagini cliniche e laboratoristiche da effettuare per approfondire alcuni dati che potranno essere evidenziati durante lo screening.

«L’importanza della prevenzione – spiega Maria Cossu, direttore della Nefrologia e dialisi dell’Aou di Sassari – è legata al fatto che le patologie renali danno una sintomatologia molto tardiva e quando il paziente avverte i disturbi, nella maggior parte dei casi, la funzionalità renale è già severamente compromessa. In Italia una persona su dieci presenta, anche a sua insaputa, una malattia cronica renale.»

Le malattie renali colpiscono molti milioni di persone in tutto il mondo, e le donne in maniera particolare.

«Il rischio di sviluppare una malattia renale – riprende Maria Cossu – è equivalente nelle donne rispetto agli uomini ma potrebbe essere addirittura più elevato, con una prevalenza, secondo alcuni studi, del 14 per cento per le donne e del 12 per cento negli uomini. Il numero di donne sottoposte a dialisi, tuttavia, è inferiore rispetto al numero di uomini, perché la progressione della malattia renale cronica è più lenta nella donna.»

Si possono aggiungere anche altri fattori, quali le barriere psico-sociali, come la minore conoscenza della malattia, che possono indurre a iniziare più tardi la dialisi e, infine, la mancanza di copertura sanitaria che, in molti paesi, può determinare una importante discriminazione nell’accesso alle cure.

Alcune malattie renali poi, come la nefrite lupica e le infezioni renali, la pielonefrite acuta e la pielonefrite cronica, colpiscono prevalentemente le donne e il rischio di infezioni e di patologie renali aumenta in gravidanza.

«È quindi importante incoraggiare e facilitare l’educazione, la diagnosi precoce e uno stile di vita sano – afferma ancora la responsabile dell’unità operativa complessa di Nefrologia del Santissima Annunziata – per prevenire la malattia e rallentarne l’evoluzione.»

Nel suo tredicesimo anniversario quindi, la giornata mondiale del rene promuoverà l’accesso equo e giusto alle cure, alla educazione e alla prevenzione delle malattie renali per tutte le donne del mondo.

La manifestazione è promossa dalla Società internazionale di nefrologia, dalla Società italiana di nefrologia e dalla Fondazione italiana del rene per favorire la conoscenza e sensibilizzare la popolazione sul tema delle malattie renali. La manifestazione si svolgerà in contemporanea in molte città d’Italia e del mondo.

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Si alza il sipario sulla Stagione di Danza 2017-18 organizzata dal CeDAC nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna: otto spettacoli in tournées nell’Isola tra gennaio e aprile tra classici balletti e intriganti coreografie contemporanee. Affascinanti e poetiche visioni d’autore – dalla magia di una fiaba sulle punte a “una storia d’amore mediterranea”, emozionanti racconti per quadri e raffinati intrecci fra danza, letteratura, musica e poesia nel segno dell’arte di Tersicore. Le stelle della danza illumineranno i palcoscenici della Sardegna – da Sassari a Cagliari, Paulilatino, Tempio Pausania, San Gavino Monreale, Carbonia e Alghero, Santa Teresa Gallura e Macomer, e ancora Ozieri e Sinnai.

Immortali capolavori – dallo “Schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij al “Don Chisciotte” di Ludwig Minkus – e creazioni orginali di coreografi contemporanei – da “Mediterranea” di Mauro Bigonzetti a “Odissey Ballet” di Mvula Sungani, dalle “Rossini Ouvertures” di Mauro Astolfi a “Pulsazioni” di e con Ricky Bonavita, alle atmosfere da fiaba de “Il mantello di pelle di drago” di Massimiliano Volpini – che reinventa anche lo “Schiaccianoci” – oltre ad “Amore Impossibile” di Kristian Cellini e “Just Joy” di Guido Tuveri ovvero le “New Dances of Italian Choreographers” tra la Sardegna e New York.

Sotto i riflettori étoiles come Sabrina Brazzo, Andrea Volpintesta e Emanuela Bianchini, Maurizio Licitra e Antonella Albano (rispettivamente solista e prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano), Marta Petkova e Nikola Hadjitanev, Katerina Petrova e Tsetso Ivanov e i danzatori del Balletto Nazionale di Sofia, la compagnia del Balletto di Roma, lo Spellbound Contemporary Ballet e la Mvula Sungani Physical Dance, Alessandra Corona e i danzatori della newyorkese Alessandra Corona Performing Works, il Jas Art Ballet, la compagnia Excursus e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment.

Ouverture, mercoledì 10 gennaio, alle 21.00, al Teatro Grazia Deledda di Paulilatino – con “Lo Schiaccianoci” su musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, nella versione del coreografo Massimiliano Volpini che “rilegge” uno dei capolavori della storia della danza per il Balletto di Roma, mettendo l’accento sul contrasto tra ricchezza e povertà e trasportando la vicenda nelle periferie metropolitane. Il sogno di Clara – e dei suoi amici – è varcare il muro che nasconde la povertà e il dolore degli “invisibili” per conquistare un futuro migliore, mentre il dono di un misterioso benefattore diventa il simbolo di “colui che ce l’ha fatta” e ha saputo conquistare il successo e la ricchezza. Tra scontri di strada e disordini (invece della battaglia contro il re dei topi dell’originale, ispirato al racconto di E. T. A. Hoffmann) la fanciulla riuscirà a varcare il confine tra due mondi e vivere una meravigliosa avventura. Nel finale un viaggio tra le danze del mondo in compagnia di personaggi bizzarri cancellerà per un attimo – come per incantesimo – gli incubi di un’esistenza nell’ombra.
Lo Schiaccianoci” del Balletto di Roma – dopo la prima a Paulilatino – sarà giovedì 11 gennaio alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, venerdì 12 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, sabato 13 gennaio alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia e infine concluderà la tournée domenica 14 gennaio alle 21 al Teatro Civico di Alghero che l’indomani – lunedì 15 gennaio – ospiterà anche una matinée per le scuole con lo spettacolo multimediale “Home Alone” ideato da Alessandro Sciarroni.

Viaggio lungo le sponde del “mare nostrum” con “Mediterranea” di Mauro Bigonzetti, in scena in prima regionale venerdì 19 gennaio alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari mentre sabato 20 gennaio alle 21.00 e domenica 21 gennaio alle 17.00 inaugurerà la Stagione di Danza 2017-18 all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari. Un’opera immaginifica e poetica, di grande forza evocativa, ispirata alle culture dei popoli che si affacciano sulle rive del Mediterraneo in un alternarsi di momenti “corali” e duetti che mettono in risalto forza giovanile e bellezza, energia e velocità. Focus su due figure maschili – l’Uomo di Terra e l’Uomo di Mare – che si incontrano e si scontrano, in emozionanti sequenze in cui la danza rappresenta la guerra e la pace, l’eterno conflitto tra Eros e Thanatos che solo si ricompone nell’armonia del cosmo.

Sulle tracce della storia e delle emozioni, il fortunato spettacolo di Mauro Bigonzetti – creato nel 1993 per il Balletto di Toscana e reiventato nel 2008 per il Teatro alla Scala di Milano – rinasce 25 anni dopo con i danzatori e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment. Una coreografia ormai “classica” – sulle note di Wolfgang Amadeus Mozart, György Ligeti e Giovanni Pierluigi da Palestrina accanto a melodie e ritmi “mediterranei” – per un tema di forte attualità in un’epoca segnata dagli scontri di civiltà tra Oriente e Occidente.

S’intitola “Pulsazioni” la coreografia creata e interpretata da Ricky Bonavita (che firma anche la regia assieme a Ugo Bentivegna) con i danzatori della compagnia Excursus – in programma giovedì 15 febbraio alle 21.00 al Teatro Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura, venerdì 16 febbraio alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer e sabato 17 febbraio alle 21.00 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale. L’artista s’ispira a immortali capolavori per tradurli in suggestive geometrie di corpi in movimento e raccontare attraverso la danza il «viaggio emozionale ed onirico compiuto da un attore/lettore assetato di bellezza». Tra romantici accenti riecheggiano le parole dei poeti, in una curiosa sinestesia in cui le metafore e il ritmo dei versi si fondono alle melodie tra passaggi virtuosistici e ricchi di pathos, in un non casuale gioco di accostamenti e contrasti, per diventare azione coreutica. Sotto i riflettori Enrica Felici, Francesca Schipani, Yari Molinari, Emiliano Perazzini con Ugo Bentivegna e lo stesso Ricky Bonavita sulle note di Johannes Brahms, Camille Saint-Saëns, Sergej Rachmaninov e Claude Debussy in una scenografia che evoca le pagine scritte a sottolineare l’intreccio fra danza, musica e poesia.

Il fascino di una moderna fiaba per “Il mantello di pelle di drago” – originale balletto firmato da Massimiliano Volpini e interpretato dalle étoiles Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, accanto a Maurizio Licitra e Antonella Albano del Teatro alla Scala di Milano e ai danzatori del Jas Art Ballet – in cartellone venerdì 16 febbbraio alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari, sabato 17 febbraio alle 21.00 e domenica 18 febbraio alle 17.00 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari e, infine, lunedì 19 febbraio alle 21.00 al Teatro Civico di Alghero. In una grotta magica gli elfi creano il prezioso manto che una dama misteriosa – fata o regina – porterà in con sé in un lungo viaggio alla ricerca delle anime pure «le uniche in grado di indossarlo senza esserne sopraffatti». Un’intrigante narrazione per quadri liberamente ispirata al ricco patrimonio delle novelle popolar,i tra elementi fantastici e soprannaturali, senza dimenticare gli insegnamenti etici e morali che caratterizzano ogni percorso di iniziazione e crescita, insieme alla fondamentale distinzione tra il bene e del male.

Una trama fantastica per una coreografia che fonde l’eleganza della danza classica alla libertà e l’espressività della danza contemporanea nella caratterizzazione dei personaggi – dalla Fata Regina ad un essere demoniaco, dal capo degli Elfi a Celestina – per condurre gli spettatori in un mondo inventato tra vita e sogno.

«Una storia d’amore mediterranea» con “Odyssey Ballet” del coreografo italo-africano Mvula Sungani – venerdì 23 febbraio alle 21 a San Gavino Monreale, sabato 24 febbraio alle 21 a Macomer, poi domenica 25 febbraio alle 21 al Teatro Civico Oriana Fallaci di Ozieri (con una matinée per le scuole lunedì 26 febbraio) e infine – martedì 27 febbraio alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia. Un’originale e moderna rilettura del poema omerico, interpretata dall’étoile Emanuela Bianchini e dai ballerini della Mvula Sungani Physical Dance, in cui la misteriosa autrice dei versi è una donna donna in attesa del ritorno dell’amato, intenta a fantasticare sulle peripezie del viaggio e sui fatidici incontri con dèe e regine, maghe e principesse. Se le figure femminili rappresentano altrettante proiezioni della poetessa, in tutte le sfaccettature di una relazione amorosa – secondo un’ipotesi sostenuta da letterati e studiosi come Samuel Butler, Robert Graves e L.G. Pocock – «il Ciclope e le altre figure mitologiche sono maschere delle incertezze date dal futuro». Tra musiche tradizionali e brani originali eseguiti dal vivo da Alessandro Mancuso e Riccardo Medile, la narrazione procede con taglio quasi cinematografico, in un riuscito amalgama tra danza e arti marziali, acrobazie circensi e folklore.

Tra i capolavori della storia del balletto – il “Don Chisciotte” ispirato al celebre romanzo di Miguel de Cervantes su musiche di Ludwig Minkus sbarca nell’Isola – venerdì 9 marzo alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari e sabato 10 marzo alle 21 e domenica 11 marzo alle 17 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari nella versione del Balletto Nazionale di Sofia. Le (dis)avventure dell’hidalgo si intrecciano alla storia d’amore tra la bella Kitri e un giovane barbiere, costretti a fuggire perché il padre di lei vorrebbe darla in sposa ad un ricco signore. Tra le allegre danze di una festa paesana, uno spettacolo di marionette e l’epica battaglia contro i mulini a vento, e ancora fughe e inseguimenti, sfide e duelli, i due innamorati potranno infine convolare a nozze mentre Don Chisciotte riprenderà il suo viaggio con il fido Sancho Panza. Il balletto in un prologo e quattro atti con le coreografie di Vakhtang Chabukiani – ispirate alle fortunate mises en scène di Marius Petipa e Alexander Gorsky – sarà interpretato da Marta Petkova e Nikola Hadjitanev, Katerina Petrova e Tsetso Ivanov (nei ruoli principali) accanto al corpo di ballo della storica compagnia che accosta la rivisitazione dei classici alle opere di coreografi contemporanei.

Nel “Don Chisciotte” del Balletto di Sofia si fondono mirabilmente la perfezione della danza classica e le suggestioni della colonna sonora, nella magia senza tempo di un racconto sulle punte capace di incantare grandi e piccini.

Ritratto d’artista tra luci e ombre con “Rossini Ouvertures” di Mauro Astolfi – mercoledì 4 aprile alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari, giovedì 5 aprile alle 2.00 al Teatro del Carmine di Tempio, poi sabato 7 aprile alle 21 e domenica 8 aprile alle 17.00 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari e, infine, lunedì 9 aprile alle 21.00 al Teatro Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura. Sulle note di celebri partiture del compositore pesarese, i danzatori dello Spellbound Contemporary Ballet (Alice Colombo, Caterina Politi, Fabio Cavallo, Giacomo Todeschi, Giovanni La Rocca, Giuliana Mele, Maria Cossu, Mario Laterza, Serena Zaccagnini) daranno corpo alle inquietudini e ai fantasmi, ripercorrendo la vita del maestro, uomo dai molteplici talenti e dalle differenti passioni. «La sua era musica estrema. Il segno di una forza e di una energia superiore, ed ho volutamente cercato di creare una danza estrema, carica di energia, di vitalità, di incontri, di seduzioni, di suggestioni» racconta il coreografo, ammaliato da quella “follia organizzata” fatta di «intensità, caos puro, smarrimento, fuga» da cui scaturiscono «opere musicali di una grazia assoluta ed eterna». Nel segno della bellezza – e del mal di vivere – “Rossini Ouvertures” è un omaggio al genio del grande compositore, e insieme un viaggio nei labirinti della mente e del cuore, un sublime e semplice atto d’amore.

Suggellerà la Stagione di Danza 2017-18 del CeDAC un duplice appuntamento – mercoledì 18 aprile alle 21.00 al Teatro Civico di Sinnai e venerdì 20 aprile alle 21.00 al Teatro Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura – con le “New Dances of Italian Choreographers” a cura dell’ Alessandra Corona Performing Works di New York. “Amore Impossibile” di Kristian Cellini – si ispira a “La signora delle camelie” per descrivere attraverso la danza la forza di un sentimento eterno, capace di sfidare la malattia perfino la morte, con la voce narrante di Fulvio Della Volta e le musiche originali di Thomas Lentakis accanto a brani classici e al pathos delle opere di Fryderyk Chopin. “Just Joy” di Guido Tuveri celebra le diverse stagioni dell’esistenza e rievoca le atmosfere delle feste paesane in Sardegna, terra natìa del danzatore e coreografo (e della stessa Alessandra Corona), attraverso le canzoni di Elena Ledda. Tra modernità e radici, vita e arte, le due pièces interpretate da Alessandra Corona con James Johnson, Maria Vittoria Villa, Dannon O’Brien, Nicholas Montero, Michael Bishop e Cassandra Orefice tracciano un ideale ponte tra l’Isola e gli Stati Uniti, attraverso gli echi di una civiltà ancestrale e la rivisitazione in chiave contemporanea di un tema universale come l’amore.

La Stagione di Danza 2017-18 è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Sardegna, dei Comuni di Cagliari e Sassari, Carbonia, Macomer, Ozieri, San Gavino Monreale, Santa Teresa Gallura e Tempio Pausania, della Fondazione Meta di Alghero e dell’Unione dei Comuni del Guilcier, in collaborazione con L’Effimero Meraviglioso, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio da e per l’Isola.

 

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Il Servizio beni librari e documentari, biblioteca e archivio storico invita le scuole che non hanno risposto alla richiesta dei dati, di compilare e inviare entro il 10 marzo 2016 il questionario informativo finalizzato a rilevare la situazione dei locali adibiti a biblioteca scolastica, il patrimonio librario e documentario, il personale dedicato e i servizi bibliotecari erogati.

I questionari debitamente compilati dovranno essere trasmessi esclusivamente tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: pi.benilibrari@pec.regione.sardegna.it .

Per eventuali chiarimenti e informazioni contattare i seguenti recapiti telefonici:
– Maria Cossu (079 2088556 – mcossu@regione.sardegna.it) per le scuole delle province di Cagliari e Medio Campidano;
– Rita Sanna (079 2088553 – rsanna@regione.sardegna.it) per le scuole delle province di Ogliastra, Sassari e Carbonia-Iglesias;
– Valeria Schirru (079 2088551 – vschirru@regione.sardegna.it) per le scuole delle province di Oristano, Nuoro e Olbia-Tempio

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Il Circolo Acli di Cortoghiana ha inviato una nota all’amministratore straordinario dell’ex provincia di Carbonia, Giorgio Sanna, al sindaco di Gonnesa, Pietro Cocco, e al direttore pro-tempore del dipartimento Arpas di Carbonia Iglesias, Maria Cossu, sollecitando un intervento per la messa in sicurezza della strada Cortoghiana-Nuraxi Figus, per pericolo di caduta massi.

«Il 21 agosto, nelle ore mattutine – scrive Bruno Rigato, presidente del Circolo Alci di Cortoghiana – nel tratto di strada che collega Cortoghiana a Nuraxi Figus, si è verificata la caduta di grossi massi rocciosi staccatisi dal costone oltre il ponte dal lato sinistro. I vigili del fuoco e la protezione civile hanno provveduto a rimuovere i macigni riversatisi sulla strada, evitando così ulteriori disagi per le persone che passano ogni giorno per quella strada.»

Bruno Rigato segnala la pericolosità di altri massi che si stanno staccando dalla parete ed ha chiesto un intervento immediato delle istituzioni e degli organi interessati.

«Come mai i responsabili dell’ex provincia di Carbonia Iglesias non si sono mai accorti di tale pericolo?», chiede Bruno Rigato. «Eppure non molto tempo fa gli incaricati sono passati a ripulire la zona dalle erbacce e dai rifiuti ingombranti, lasciando incuranti gli spuntoni dai rami alti anche 40-50 cm di altezza, pericolosissimi per chiunque. Tutti i giorni la strada è percorsa da tanti mezzi leggeri e pesanti, oltre che dal servizio pubblico di autobus. Speriamo in un prontissimo intervento dell’ex provincia di Carbonia Iglesias – conclude il presidente del Circolo Alci di Cortoghiana – in modo da evitare gravi e irreparabili disagi e danni alle persone.»

Cortoghiana copia