19 November, 2024
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«Scienza futura», come s’intitola la decima edizione del Festival della Scienza di Cagliari – che si svolgerà dal 7 al 12 novembre – ben si coniuga con scienza al femminile. Rita Levi Montalcini sosteneva che il futuro dell’umanità dipende anche dal fatto che alle donne, particolarmente del Sud del mondo, si dia la possibilità di affinare le loro capacità in campo scientifico, sociale e politico: nella ricorrenza del 150esimo anniversario della nascita di Marie Curie, il festival dedica alla grande neurologa, premio Nobel per la Medicina nel 1986, e a tutte le scienziate numerosi eventi e attività.

Nella serata inaugurale (a partire dalle ore 16.00, nell’Aula Magna del Rettorato) saranno protagoniste due donne: la farmacologa Chiara Zuccato (del Cattaneo Lab di Milano) e Elena Aprile, professoressa di fisica alla Columbia University di New York. Il Festival è l’occasione per conoscere la scienza in modo semplice e accattivante: in sei giorni 81 appuntamenti con la fisica, la chimica, le scienze naturali, la matematica, raccontate con una ricca varietà di linguaggi e attività per coinvolgere adulti e bambini, scuole e famiglie, ricercatori e appassionati di ogni età. Nell’ultima edizione hanno partecipato circa 17.000 visitatori, tra i quali oltre 400 studenti delle scuole e dell’università.

Come evento speciale inserito all’interno del Festival, l’11 novembre dalle 14.00 alle 18.00 nella Sala Conferenze “Giorgio Pisano” de L’Unione Sarda si terrà l’appuntamento «100 donne contro gli stereotipi per la scienza», un corso di formazione per giornaliste e giornalisti in cui verrà presentata la piattaforma online 100esperte.it, preziosa fonte di voci femminili prestigiose e autorevoli che possono contribuire al dibattito pubblico dentro e fuori dai media,  e che sta rapidamente crescendo. Dopo i corsi di formazione tenuti a Genova e Milano, e numerosi incontri con la neonata “comunità” di scienziate che si è raccolta attorno al sito, 100esperte.it andranno dunque in scena a Cagliari, con il sostegno dell’agguerrito gruppo delle GiULiE sarde e dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna. Un’ottima opportunità per la diffusione della banca dati online, ideata da GiULiA e dall’Osservatorio di Pavia, con la preziosa collaborazione della Fondazione Bracco e il supporto della Commissione europea.

La piattaforma si sta arricchendo di nuovi nomi e di nuove sezioni. Oltre all’ampliamento del numero delle scienziate dell’area STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) che oggi sono 120 – e continuano a crescere – grazie a segnalazioni e auto-candidature sempre vagliate dal Centro Genders dell’Università Statale di Milano, è stata allestita una rassegna stampa e una sezione “news”, per tenere aggiornati gli utenti sul lavoro in progress e sugli appuntamenti di rilievo. C’è anche in cantiere un altro ambizioso progetto, che sarà pronto all’inizio del 2018: stiamo selezionando una cinquantina di economiste ed esperte di finanza che aggiungeranno valore al sito 100esperte.it, risorsa sempre più attuale ed esaustiva di voci femminili prestigiose ad autorevoli. Prossimi appuntamenti ad Ancona, il 12 dicembre, con un nuovo corso di formazione, e a Roma nel gennaio 2018.

Di seguito il programma del corso di Cagliari che si svolgerà dalle 14.00 alle 18.00, nella Sala Conferenze “Giorgio Pisano” de L’Unione Sarda.

Introduzione e saluti di benvenuto di Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Carla Romagnino, presidente dell’Associazione Scienza Società Scienza, Susi Ronchi, coordinatrice del neonato gruppo di Giulie sarde, Maria del Zompo, farmacologa, rettrice dell’Università di Cagliari, Giuseppe Murru, giornalista e consigliere nazionale dell’Ordine di Giornalisti;

Interventi di Gaela Bernini, della Fondazione Bracco, Monia Azzalini, dell’Osservatorio di Pavia, che invierà un breve video, Luisella Seveso, dell’Associazione Gi.U.Li.A e consigliera nazionale dell’Ordine dei Giornalisti;

Dibattito con Marta Burgay, una delle 100 esperte, dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari, Maria del Zompo, rettrice Università di Cagliari, Giulia Manca, professoressa di Fisica sperimentale, Silvia Bencivelli, del Comitato scientifico del progetto 100esperte.it. Coordina il dibattito Giovanna Pezzuoli, giornalista dell’Associazione GiULiA.

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La Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna e la Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche – Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni Dottorato di ricerca in Storia Beni Culturali e Studi Internazionali- dell’Università degli Studi di Cagliari, hanno organizzato un ciclo di attività sui 70 anni di Autonomia speciale della Sardegna.

Giovedì 12 ottobre 2017, dalle ore 16.00 alle 20.00, l’Aula Baffi della Facoltà di Scienze Economiche Giuridiche e Politiche, in viale Sant’Ignazio 74, ospiterà una tavola rotonda di apertura sull’“Evoluzione e prospettive delle istituzioni formative e culturali nella Sardegna autonomistica”.

Dopo i saluti di Stefano Usai, presidente della Facoltà di Scienze Giuridiche Economiche e Politiche, interverrà Cecilia Novelli, direttrice del Dipartimento Scienze Sociali e delle Istituzioni.

I lavori saranno presieduti da Mariarosa Cardia, professoressa di Storia delle Istituzioni Politiche dell’Università di Cagliari e coordinati da Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna.

Parteciperanno: Maria Del Zompo, magnifico rettore dell’Università degli Studi di Cagliari; Giuseppe Dessena, assessore regionale della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Spettacolo e Sport; Francesco Feliziani, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna; Filippo Maria Gambari, segretario regionale del MiBACT; Paola Mura, direttrice dei Musei Civici di Cagliari; e, infine, Maurizio Virdis, professore di Lingua sarda e Linguistica sarda dell’Università di Cagliari.

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Domani, venerdì 6 ottobre, dalle 9.00 alle 16.00, la facoltà di Ingegneria e architettura dell’Università di Cagliari ospita la prima Conferenza della ricerca. L’evento – Campus piazza d’Armi – è curato dal Dicaar, Dipartimento ingegneria civile, ambientale e architettura, diretto da Antonello Sanna.

«Con la nostra prima Conferenza della ricerca – spiega il professor Sanna – valutiamo la capacità del Dicaar di produrre ricerca e innovazione e, soprattutto,  l’aprirsi e il mettersi in discussione rispetto sia al mondo della ricerca e dell’alta formazione, sia al territorio, a istituzioni, imprese e società civile.»

I temi trattati dagli specialisti sono di alto impatto scientifico e connessi con l’attualità: dalla crisi congiunturale e di sistema alle nuove responsabilità ambientali e sociali, nell’era del cambiamento climatico e delle sfide per il superamento della dipendenza dall’energia fossile. Inoltre, nel corso dei lavori, vengono affrontati anche aspetti culturali, antropologici connessi alla società multietnica, i nuovi fabbisogni di conoscenza, progettazione e gestione che l’universo digitale consente ed esige, la sovrapposizione di linguaggi e conoscenze che un mondo dinamico in continua evoluzione richiede per poter meglio rispondere alle esigenze di cambiamento.

Per la Conferenza della ricerca i giardini della facoltà ospitano la mostra all’aperto di 120 pannelli ideati su altrettanti progetti di ricerca.

La giornata si apre con i saluti del rettore Maria Del Zompo, del presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, del presidente della facoltà di Ingegneria e architettura, Corrado Zoppi, del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda e del direttore del Dicaar, Antonello Sanna. Tra i partecipanti, il presidente della Conferenza per l’ingegneria, Mario Tubino, del presidente della Conferenza universitaria di architettura, Saverio Mecca, del pro rettore per la ricerca scientifica dell’ateneo di Cagliari, Micaela Morelli. All’evento intervengono anche i docenti Fabrizio Pilo, Giacomo Cao, Angelo Camillo Ciribini e Arnaldo Cecchini.

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Venerdì 7 luglio, alle 18.30, la sala conferenze del T-Hotel, a Cagliariospita la presentazione del libro di Ettore Angioni “Un clamoroso furto d’armi e il sequestro Casana”, primo volume della collana “Il romanzo della superanonima sequestri sarda”. Il Garante degli studenti dell’Università di Cagliari ne discute con Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna. Ai lavori prendono parte alcuni degli investigatori delle forze dell’ordine che in quegli anni parteciparono alle indagini condotte dal dottor Angioni.

Pubblicato da Alfa Editrice, il libro è dedicato al sequestro dei fratelli torinesi Giorgio e Marina Casana (1979). I volumi a seguire della collana ripercorrono le vicende e i drammi personali legati ai rapimenti di Luca Locci, di Pasqualba Rosas, della famiglia inglese Schild, di Pietrino Cicalò, di Puppo Troffa e di Giancarlo Bussi. Ettore Angioni, già Procuratore generale della Repubblica e Pubblico ministero del super processo all’Anonima sequestri, ripercorre mezzo secolo in magistratura, spiega e analizza passaggi e situazioni di grande clamore legate a un periodo particolarmente cupo dell’isola.

Nominato lo scorso dicembre Garante degli studenti dell’ateneo dal rettore Maria Del Zompo, Ettore Angioni, classe 1941, è stato a lungo Sostituto procuratore della Repubblica al Tribunale di Cagliari. Nel capoluogo ha maturato una carriera da record. Diventato Consigliere, Sostituto procuratore generale alla Corte d’Appello, dal 1997 al 2006 è stato Procuratore della Repubblica del Tribunale per i minorenni. Nel 2006 la nomina a Procuratore generale della Repubblica in Corte d’Appello, carica che ha mantenuto per otto anni. Il dottor Angioni ha colto un traguardo di pregio: vanta la più lunga permanenza nella storia della magistratura sarda quale capo degli Uffici requirenti del Distretto. Nel 2015 ha chiesto di essere collocato anticipatamente in pensione dopo mezzo secolo di servizio.

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La sala convegni del Centro ricerche Sotacarbo ha ospitato questa mattina un incontro organizzato dal coordinamento del Piano Sulcis, d’intesa con l’assessorato regionale della Programmazione, che ha coinvolto i principali soggetti di ricerca che hanno ricevuto, nel corso degli ultimi anni, un importante impulso alla crescita delle attività, grazie alle risorse rese disponibili attraverso il Piano Sulcis.

Il Piano Sulcis veicola, su base pluriennale, oltre 43 milioni di euro verso la ricerca e 5 milioni di euro per lo sviluppo delle competenze. A questi si aggiungono altri rilevanti stanziamenti per investimenti in ricerca, localizzati nel Sulcis, per esempio per il progetto ARIA, non compresi nel Piano ma estremamente affini a questo per contenuti ed obiettivi.

All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Carbonia, Paola Massidda; il Magnifico rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo; il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi; tecnici del Centro regionale di Programmazione; il presidente della Sotacarbo Alessandro Lanza; il presidente della Carbosulcis Antonio Martini; l’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna Giorgio Sanna; il deputato Francesco Sanna; i consiglieri regionali Luca Pizzuto e Gianluigi Rubiu; alcuni sindaci dei Comuni del territorio. I lavori sono stati conclusi dall’intervento dell’assessore del Bilancio e Programmazione nonché vicepresidente della Giunta regionale, Raffaele Paci.

Nel corso dei lavori, abbiamo intervistato il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi; e l’assessore del Bilancio e Pdella rogrammazione Raffaele Paci.

               

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Il coordinamento del Piano Sulcis, d’intesa con l’assessorato regionale della Programmazione, ha organizzato un incontro nella sala convegni della Sotacarbo che si terrà venerdì 30 giugno, dalle 9.30 alle 13.30, che vedrà coinvolti i principali soggetti di ricerca che hanno ricevuto, nel corso degli ultimi anni, un importante impulso alla crescita delle attività, grazie alle risorse rese disponibili attraverso il Piano Sulcis.

Il Piano Sulcis veicola, su base pluriennale, oltre 43 milioni di euro verso la ricerca e 5 milioni di euro per lo sviluppo delle competenze. A questi si aggiungono altri rilevanti stanziamenti per investimenti in ricerca, localizzati nel Sulcis, per esempio per il progetto ARIA, non compresi nel Piano ma estremamente affini a questo per contenuti ed obiettivi.

L’obiettivo della riunione è fare il punto sulle attività in corso, confrontare le esperienze, realizzare sinergie, prospettare sviluppi e possibili spin off. E’ opportuno valutare l’opportunità della costituzione di una consulta della ricerca Sulcis: un organismo snello ed operativo che possa prevedere una piattaforma condivisa di scambio di esperienze ed informazioni con un programma di due incontri plenari all0anno.

L’incontro verrà coordinato da Francesco Mola, pro-rettore dell’Università di Cagliari e prevede il saluto del sindaco di Carbonia, Paola Massidda; l’intervento del Magnifico rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo; un’introduzione del coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi; gli interventi di Fabio Tore del Centro regionale di Programmazione – coordinatore delle politiche per la ricerca, del presidente della Sotacarbo Alessandro Lanza e del presidente della Carbosulcis Antonio Martini.

Sono stati invitati i soggetti vincitori o partecipanti al bando per la ricerca di base gestito dal CRP, l’Ausi, Sardegna Ricerche, il CRS4, l’Enea, Igea Spa e le aziende del territorio.

Sono previsti, inoltre, partecipazione e interventi delle istituzioni locali, delle organizzazioni sociali e delle direzioni scolastiche del territorio.

Chiuderà i lavori Raffaele Paci, assessore della Programmazione e vicepresidente della Giunta regionale.

Al termine, verrà effettuata una visita del Centro Sotacarbo.

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Il magnifico rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, con i professori Ignazio Putzu e Maurizio Virdis ed il ricercatore, Duilio Caocci, è intervenuta nella Seconda commissione del Consiglio regionale per la programmata audizione sul testo unificato della proposte di legge in materia di lingua sarda. I vertici dell’Ateneo cagliaritano hanno riaffermato in premessa la centralità del tema della “limba” e hanno offerto piena disponibilità alla collaborazione per favorire l’approvazione e l’attuazione di norme efficaci per garantire salvaguardia e tutela del patrimonio linguistico sardo. «La cultura – ha dichiarato la professoressa Del Zompo – come didattica e ricerca dell’identità, di cui la lingua è il pilastro, è parte fondamentale della più grande università della Sardegna». Il rettore ha quindi ricordato l’attivazione della cattedra di lingua sarda nell’Università di Cagliari  («qualche giorno fa si sono svolti i primi esami») ed ha poi svolto una serie di considerazioni sul testo unificato.

Maria Del Zompo ha evidenziato l’assenza di una norma finanziaria («è evidente che senza le risorse adeguate nessuna politica linguistica si potrà realizzare in Sardegna») e lamentato la mancanza di un rappresentante delle università sarde nell’istituenda agenzia sarda per le lingue. Ulteriori sottolineature hanno riguardato la certificazione delle competenze per l’insegnamento della lingua («dobbiamo applicare regole internazionalmente accettate») e la necessità di scelte strategiche («si inizia dagli adulti oppure si parte dalle scuole o si procede contemporaneamente, ma in ogni caso con quali certezze nelle risorse?»).

Il professor Duilio Caocci ha salutato con favore «la connessione prevista nel testo di legge tra la lingua e l’editoria» ma ha sottolineato l’assenza di un esperto linguista in seno al previsto comitato tecnico scientifico («è paradossale che manchino i linguisti in una legge per la lingua»).

«La lingua – ha aggiunto il professor Maurizio Virdis – non è un bene da museificare e la scuola e l’università dovranno saper fare la loro parte non solo per non disperdere ma per far vivere a lungo una così grande ricchezza della Sardegna.»

Il presidente della commissione Cultura, Gavino Manca (Pd), in conclusione dei lavori ha formulato l’auspicio di un comune impegno nel Consiglio regionale per garantire le adeguate risorse alla legge sulla lingua e nel ringraziare l’Ateneo cagliaritano per la collaborazione offerta ha preannunciato un nuovo ciclo di audizioni da tenersi anche a Sassari e Nuoro.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, è intervenuto stamane in apertura dell’iniziativa G7allery, organizzata negli spazi della Manifattura Tabacchi dal ministero dei Trasporti, con il supporto di ItaliaCamp. All’iniziativa ufficiale che anticipa e prepara l’apertura dei lavori del G7 a Cagliari, hanno partecipato insieme al presidente Pigliaru, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ed il rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo. L’intervento dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana è invece previsto nella tavola rotonda di questo pomeriggio.

«Parlare di trasporti in Sardegna? Una sfida, proprio perché è uno dei nostri problemi maggiori – ha detto Francesco Pigliaru -. È il limite alla nostra inclusione, al nostro diritto di pari opportunità con gli altri territori. Ed è chiaro che siamo i più interessati al buon esito di questi lavori, soprattutto perché il tema del G7 unisce alla parola trasporti la parola inclusività.»

G7allery raccoglie le buone pratiche di innovazione e sostenibilità sui temi infrastrutture e mobilità che sono state individuate attraverso il concorso nazionale “Nice to meet you G7!”. Nel percorso vengono presentate anche cinque proposte elaborate in Sardegna e sulle quali Francesco Pigliaru ha messo l’accento nel suo intervento. Il presidente ha ripercorso la «storia di innovazione della Sardegna, che da isola trova nel digitale il formidabile alleato che aiuta a superare le difficoltà geografiche. Altra parola chiave è sostenibilità – ha proseguito -, e unita alla mobilità diventa per noi un grande punto di forza. La Sardegna è paesaggio, ma è anche cultura, storia, archeologia, eccellenze agroalimentari prodotte in un ambiente di qualità assoluta. Immergersi nella bellezza del nostro scenario naturale, soprattutto nelle zone interne, viaggiando in modo sostenibile è un’esperienza straordinaria».

Francesco Pigliaru ha poi sottolineato l’importanza simbolica di accogliere il G7 in Manifattura Tabacchi, «luogo di conoscenza, innovazione e operosità sin dal 1500, che ancora vuole essere spazio dove idee, competenze, progetti ed esperienze si potranno realizzare attraverso il confronto, la partecipazione e la contaminazione reciproca, con particolare attenzione all’innovazione».

In chiusura il presidente Pigliaru ha ricordato l’investimento da 15 milioni per la mobilità elettrica presentato dalla Giunta proprio ieri, che permetterà di realizzare un’infrastrutturazione diffusa per i veicoli elettrici, oltre ad incentivarne acquisto e utilizzo. «Offrire questa possibilità a prezzi accettabili permetterà di dare un’immagine della Sardegna ancora più attenta alla salute e all’ambiente – ha concluso Francesco Pigliaru -, una Sardegna sempre più innovativa e sostenibile».

Sono cinque le proposte presentate: si tratta di un progetto dell’assessorato regionale dei Trasporti su open data e applicazioni smartphone per la mobilità isolana (Open Government for Mobility -2017); di una app del CRS4 sviluppata in collaborazione con ENAC, Camera di Commercio di Cagliari e le società aeroportuali sarde, dedicata ai servizi per i diversamente abili in aeroporto (Airport4All – 2017); della realizzazione nell’aeroporto di Cagliari, attraverso un sistema di sensori, di una delle piste di atterraggio più innovative al mondo, soluzione studiata e realizzata da Università di Cagliari e dell’Illinois, Enac, Sogaer e Regione (Italian SmartRunway 2009- 2017); di uno studio del Mit con l’Università “La Sapienza” sulle esigenze di informazione, registrazione e accesso dei viaggiatori da gestire in modalità mobile con touch point allestito anche all’aeroporto di Cagliari sino a settembre (Digital Identity for Mobility – 2016-2017); di ‘ITS for the people’ del comune di Cagliari, che combina investimenti sul trasporto pubblico con tecnologie di controllo, per ridurre tempi e traffico e consentire la creazione di spazi pedonali e piste ciclabili.

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Domani, martedì 13 giugno, alle 10.30, al CentraLabs – Cittadella universitaria, Monserrato – viene presentato il simulatore fisico per cabina di pilotaggio di aerei. Il simulatore impiegato riproduce  la cabina di un Airbus A 320.

Il simulatore impiegato permette di operare nella riproduzione di manovre normali, anormali e di emergenza. L’istruttore ha la possibilità, con uno schermo dedicato, di variare i livelli di funzionamento degli impianti di bordo, in qualsiasi condizione meteorologica proposta e con tutte le interferenze esterne tipiche dei voli di linea: dal controllo del traffico aereo alle comunicazione operative dalla compagnia, agli altri velivoli eccetera.

L’obiettivo dei ricercatori cagliaritani è nitido: fondere le esperienze di addestramento svolte in campo aeronautico con quelle di rilevamento di parametri psicofisiologici legati all’accumulo di stress e di fatica operativa, già rilevati con l’ausilio di simulazione avanzata  nelle strutture di Centralabs. Di fatto, i laboratori – che ospitano da anni Chameleon e BBBus (simulatori fisici di gru portacontainer e autobus e camion) – con un bouquet formativo di altissimo profilo sono il primo polo avanzato in Italia del settore addestramento e ricerca nell’ambito della trasportistica e della mobilità. Addestramento all’avanguardia, assistenza alle imprese e al tessuto produttivo, consulenza, sviluppo scientifico e trasferimento tecnologico sono i bersagli delle attività dei laboratori di ricerca. Un fiore all’occhiello per l’intero ateneo.

Alla presentazione del simulatore – che può essere visitato, fotografato e filmato – oltre agli specialisti dello staff coordinato da Paolo Fadda e Gianfranco Fancello (amministratore unico e direttore generale di CentraLabs), sono attesi i vertici dell’ateneo di Cagliari, Maria Del Zompo e Francesco Mola, e le massime istituzioni regionali. A illustrare le potenzialità del simulatore provvedono i piloti e docenti Antonio Depau e Beniamino Giovanni Fanni, istruttori di volo con un curriculum ultradecennale e internazionale maturato alla guida dei principali aerei di linea.

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“Salute mentale e salute pubblica: la crisi della medicina e le nuove prospettive agli albori del III millennio”: è il titolo del meeting che si terrà domani, lunedì 12 giugno, nell’Aula Magna Boscolo della Cittadella Universitaria di Monserrato. Il  meeting, organizzato dal Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica, è dedicato alla figura della ricercatrice sarda recentemente scomparsa Nereide Rudas.

Durante i lavori (a cui interverranno il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, e il rettore dell’Ateneo cagliaritano, Maria Del Zompo) verrà affrontato il tema della crisi della medicina e della psichiatria mettendo a confronto la prospettiva della gente comune, degli utenti  e degli operatori. Ovvero ci si interrogherà su come la gente percepisca le cure mediche e psichiatriche e se sia possibile una diverso dialogo fra gli attori.

Si parla di “crisi” in relazione a fenomeni recenti quali,  per esempio, la messa in discussione dei vaccini da parte di una porzione non trascurabile della società e il caso stamina con le polemiche che questa vicenda ha comportato su cosa sia lecito erogare gratuitamente da parte di un sistema sanitario pubblico e su quali canoni debbano essere adottati per definire un trattamento efficace e sicuro. Questi fenomeni non solo pongono in discussione la pubblica accettazione del sapere medico e sembrano suggerire il bisogno di una visione meno restrittiva della medicina, più aperta a una visione olistica della sofferenza che tenga conto del malato nella sua complessità oltre che della malattia e a un ruolo attivo dell’utente nella gestione dei trattamenti, ma impongono anche la necessità di riflettere sulla informazione medica. 

La seduta della mattina vedrà alcuni interventi di assoluto rilievo nel panorama internazionale (con traduzione simultanea) insieme a quelli di alcuni ricercatori sardi (medici, storici e filosofi della scienza) che affronteranno il tema da prospettive multidisciplinari. La sessione sarà diretta dai tre organizzatori, docenti  del Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica, che si alterneranno (Ernesto D’Aloja, medico legale; Luigi Minerba, biostatisico ed epidemiologo; Mauro Giovanni Carta, medico traslazionalista e psichiatra) coadiuvati dal professor Mario Maj, psichiatra dell’Università Vanvitelli di Napoli, direttore della prestigiosa rivista World Psychiatry e già presidente della World Psychiatric Association. Sono previsti in questa sessione interventi di: Matthias Angermeyer (Gosim am Wagram, Austria) “Atteggiamenti pubblici verso la psichiatria e il trattamento psichiatrico all’inizio del XXI secolo”; Bruce Link (Columbia University, US) “Lo stigma come determinante non riconosciuto della salute della popolazione: ricerca e implicazioni politiche”; Mauro G. Carta (UNICA, I) “Il ruolo degli utenti e la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità: il progetto WHO-QualityRights”; Jo Phelan (UC Riverside, US) “La rivoluzione genetica e le credenze sulle differenze razziali essenziali: un backdoor all’eugenetica?”; Silvano Tagliagambe (Cagliari) “Quale strategia dell’informazione per la medicina del XXI secolo”; Bernardo Carpiniello (UNICA, I) “Recovery da gravi disturbi mentali: oltre la remissione dei sintomi e i trattamenti farmacologici”; Eugenia Tognotti (UNISS, Italia) “Il corpo femminile nella storia della medicina occidentale: concezioni, saperi, pratiche”.

La sessione pomeridiana presieduta da Maria Petronilla Penna e Fulvia Putzolu (rispettivamente Psicologa e Antropologa dell’Università di Cagliari) vedrà una serie di interventi che fotograferanno lo stato della ricerca biopsicosociale in Sardegna, in una ideale continuità con le ricerche iniziate da Nereide Rudas, con interventi di Federica Sancassiani e Gioia Mura (L’attività fisica nella terapia dei disturbi dell’umore); Alessandro Coni (L’esperienza del trekking nella riabilitazione del paziente grave); Giampaolo Pintor, Irene Maxia e Matteo Papoff (La psichiatria forense in Sardegna: stato e prospettive); Anna Pisano, Francesco Tuligi e Giulia Cossu (La valutazione dei servizi in salute mentale: l’esperienza di una ricerca valutativa in Sardegna); Antonello Preti (I rifugiati nell’area mediterranea un problema di sanità pubblica); Germano Orrù, Silvia D’Oca, Alessandra Perra, e Michela Atzeni (Lo studio dell’emigrazione sarda e il contributo ai disturbi dell’umore: contesto e temperamento; Alberto Bocchetta (il suicidio nel disturbo bipolare in Sardegna).