Quattro segretari sindacali regionali diffidano l’assessore regionale della Sanità per «sospetta condotta antisindacale»
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I segretari regionali COSMED Susanna Montaldo, Anaao Assomed Maria Elisabetta Piu, AAROI EMAC Cesare Iesu e FVM Massimiliano Picoi hanno inviato una lettera-diffida all’assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, Mario Nieddu, per «sospetta condotta antisindacale».
In una nota, i quattro segretari, firmatari del vigente Ccnl, scrivono all’assessore della Sanità di «essere costretti a chiedere un incontro urgente, al fine di vedere rispettate le proprie prerogative sindacali palesemente violate dal recente tentativo da parte Vostra di scegliere solo alcuni sindacati con i quali intrattenere relazioni ed accordi».
«La richiesta – scrivono – è da in riferirsi al “protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della Sanità, dei Servizi Socio Sanitari e Socio Assistenziali in ordine all’emergenza sanitaria Covi-19 nel servizio Sanitario Regionale della Sardegna” sottoscritto esclusivamente con CGIL CISL e UIL, condizione che pone in essere una condotta anti sindacale nei nostri confronti. Escludere dalle trattative i maggiori sindacati di categoria oltre alla violazione delle prerogative sindacali esplicita la volontà di non voler vedere né sentire le reali problematiche che stanno affliggendo la dirigenza.»
«Questi comportamenti hanno come conseguenza l’obiettiva estromissione delle nostre rappresentanze sindacali, aventi diritto, costituiscono condotta antisindacale – aggiungono i quattro segretari -. La attività sindacale è un diritto, irrinunciabile e, pertanto, agiremo in tutte le sedi che consentiranno il confronto richiesto e previsto dalla normativa vigente, posto in essere con le altre organizzazioni sindacali.»
Susanna Montaldo, Maria Elisabetta Piu, Cesare Iesu e Massmiliano Picoi concludono auspicando un immediato confronto e dovuto riconoscimento e «chiedono l’annullamento del protocollo sottoscritto con CGIL CISL e UIL, perché insufficiente a garantire la tutela della salute degli operatori sanitari sardi».
Ribadiscono, infine, «la richiesta di attivazione di un tavolo di confronto con tutte le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, al fine di sottoscrivere un adeguato protocollo di intesa».