17 November, 2024
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Dalla riproposizione del Cenacolo danzato all’immagine aeriforme dell’uomo vitruviano, il tributo della compagnia Arabesque al genio di Leonardo Da Vinci nei cinquecento anni dalla morte, ha sublimato la creatività dell’eclettico artista toscano in un’opera densa di significati, la cui massima espressività si è concretizzata nell’aspirazione al volo, simbolo della volontà di ogni uomo di superare i propri limiti.

Una volontà che in Maria Grazia Deliperi è diventata una sfida, in un anno un po’ arduo per la tenace coreografa sassarese, che ha saputo superare le difficoltà incanalando l’energia propulsiva per la creazione di un lavoro dalle sfumature memorabili.

Presentato sabato scorso al Teatro Verdi in prima assoluta quale appuntamento conclusivo del festival “Corpi in movimento” di Danzeventi, “Leonardo 2015/2019” si è offerto al pubblico numeroso come uno spettacolo dal forte impatto visivo, applauditissimo.

Adornati da vesti leggiadre dalle tinte auree, i corpi danzanti sono sembrati quasi animare, con i loro gesti, i disegni riportati sui carteggi, nell’atto di riprodurre i movimenti delle macchine, sullo sfondo di celebri opere e schizzi inconfondibili.

Nessun riferimento alla Gioconda o alla Dama con l’ermellino, solo ai più dolci ritratti fanciulleschi, nella rappresentazione di una giovane solista nel fiore dell’adolescenza. A fare da leitmotiv alla serata i versi “Movesi l’amante per la cosa amata”, nelle note originali interpretate da una sensuale voce femminile, arricchite pian piano di accompagnamento musicale per essere elevate verso più acute tonalità.

Sugli echi di armonie rinascimentali, la danzatrice Daniela Crabuzza ha letteralmente spiccato il volo volteggiando sui lunghi nastri scarlatti pendenti dal soffitto. Mentre l’uomo vitruviano ed il suo cerchio hanno preso anima e corpo nella figura imponente del performer Matteo Ruzzu. Ad accompagnare i paesaggi coreutici sono state le letture dell’attrice Maria Antonietta Azzu, che ha prestato la sua voce agli scritti dell’artista toscano tratti per la maggior parte dai Codici.

Un finale magnificente ha messo insieme quasi tutti gli elementi scenici, al cospetto di una gigantografia di Leonardo nel suo classico autoritratto, che è sembrato quasi osservare compiaciuto, come un anziano cinquecentenario la cui eredità rappresenta ancora oggi un patrimonio inesauribile.

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Divertente, originale, moderno e ricco di colpi di scena in cui si ribaltano i ruoli di genere da sempre stereotipati, ma allo stesso tempo capace di trascinare il pubblico nelle atmosfere più profonde della fiaba originale. Il musical “Biancaneve e i sette nani” nel weekend al Teatro Verdi ha messo alla prova il talento dei simpaticissimi “I Ciprix”, l’unica compagnia in Italia interamente composta da bambini “professionisti”.

Il team fondato e coordinato da Francesca Cipriani è arrivato a Sassari con grande entusiasmo per partecipare al festival “Corpi in movimento” di Danzeventi, con un progetto che si è avvalso della collaborazione di grandi professionisti del settore dell’entertainment per bambini e ragazzi.

La sceneggiatura è di Katja Centomo, scrittrice e fumettista impegnata nel mondo dei cartoni animati e della narrativa per ragazzi, nonché creatrice della serie Monster Allergy, affiancata da un altro grande professionista, Francesco Artibani, sceneggiatore Disney Italia per Topolino, Paperinik New Adventures, MMMM e W.I.T.C.H., ed è co-creatore di Monster Allergy.

A dare spettacolo nel teatro di via Politeama sono stati undici performer maschi e femmine di età compresa fra gli otto ed i quattordici anni, provenienti da diverse regioni d’Italia. Si sono mossi con estro, spigliatezza ed un sorriso a dir poco contagioso. Il tutto in una dimensione musicale trascinante a tempo di rock, grazie al coinvolgimento del compositore e chitarrista Giovanni Cera, approdato nel mondo dei cartoni animati come compositore di sigle e colonne sonore, tra le quali la serie Wìnx Club.

I piccoli artisti, che vivono con trasporto lo studio della danza, della recitazione e del canto frequentando la scuola “Musical Weekend” ideata dalla stessa Francesca Cipriani, hanno affrontato il palcoscenico sassarese mostrando forti attitudini interpretative e soprattutto la capacità di suscitare emozioni. Il lavoro, divertente e mai scontato, ha portato a rovesciare i ruoli di genere da sempre stereotipati nelle favole classiche dei fratelli Grimm. Alla fine a mangiare la mela è stato il principe, che si è addormentato in un sonno profondo per essere risvegliato solo dal bacio provvidenziale di Biancaneve.

I prossimo appuntamento del festival “Corpi in movimento”, che sarà anche l’ultimo di questa XVI edizione, si terrà il 19 ottobre al Teatro Verdi, alle 21.00, con “Leonardo 1519/2019”, un omaggio della compagnia Arabesque e di Danzeventi al genio di Leonardo Da Vinci a cinquecento anni dalla morte. La regia e la coreografia di Maria Grazia Deliperi in questo lavoro traggono ispirazione dalle creazioni del grande maestro, per cui i corpi danzanti diventano protagonisti assoluti quale espressione di carnalità e spiritualità nello spazio.