28 July, 2024
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L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha incontrato oggi nella sede dell’assessorato a Cagliari una delegazione cinese guidata dal vice presidente esecutivo della Chinese People’s Association of Friendship with Foreign Countries della provincia di Shandong, Zhang Jigang. All’incontro erano presenti, tra gli altri, il Direttore generale dell’assessorato dell’Agricoltura, Sebastiano Piredda, il segretario dell’assessore Pierluigi Caria, Antonio Biancu e, in rappresentanza dell’assessore della Cultura, Giuseppe Dessena, il capo di gabinetto Enrico Murgia.
È la prima volta che una delegazione istituzionale dello Shandong approda nell’isola. L’incontro è servito per avviare un rapporto di reciproca conoscenza tra la Regione Sardegna e i rappresentanti di una delle province cinesi più importanti, la terza per prodotto interno lordo e la seconda per numero di abitanti, quasi 100 milioni di persone. Molti i temi trattati: dalla possibilità di interscambi di natura economica a quelli culturali e turistici. «Abbiamo instaurato un primo rapporto con una realtà rilevante – ha detto l’assessore Piras – si tratta di una Provincia con un passato fatto di tradizioni millenarie e un presente che la pone tra quelle più attive del paese asiatico. Siamo interessati a intensificare i legami con lo Shandong – ha aggiunto – e pensiamo che esistano le condizioni per consentire alle nostre imprese di affacciarsi in un mercato nuovo e dalle prospettive interessanti. I prodotti sardi, in particolare quelli del settore agroalimentare, grazie alla loro qualità e alla loro genuinità sono in grado di ritagliarsi fette considerevoli all’estero, soprattutto in Cina. Alcune aziende isolane sono già attive in Asia e altre ancora, per effetto del Programma di Internazionalizzazione varata dal nostro Assessorato, potranno esserlo nei prossimi mesi a conclusione di un percorso che ha visto la pubblicazione di numerosi bandi, azioni di formazione dedicati agli export manager e forum tematici nei settori dell’ICT e dell’agroalimentare». Proprio le eccellenze sarde in quest’ultimo settore, così come le straordinarie bellezze che riguardano il patrimonio storico e archeologico della Sardegna, sono state evidenziate nel corso dell’incontro dai rappresentanti degli assessorati dell’Agricoltura e della Cultura. Dal canto suo, la delegazione cinese ha mostrato particolare interesse per le attrattive turistiche e naturalistiche della Sardegna, conosciuta anche in Cina per la qualità della vita e per essere l’isola “della longevità” grazie all’alto numero di centenari. Nelle prossime settimane saranno definiti i dettagli per un’eventuale missione commerciale da parte di una delegazione sarda nello Shandong.

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“4.0? Sulcis Iglesiente Miniera d’innovazione – Storia e innovazione nella sfida per il lavoro e per i diritti”: è il tema dell’incontro che si terrà domani mattina, dalle 9.30, nel salone dell’Archivio minerario di Monteponi, organizzato dalla CGIL. Si parlerà delle opportunità nel cambiamento per la ripresa e la valorizzazione del patrimonio di competenze, potenzialità produttive e occupazionali del Sulcis Iglesiente.

Dopo i saluti del sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, la relazione verrà curata da Elisabetta Fois, segreteria della Camera del Lavoro territoriale del Sulcis Iglesiente. Sono previsti interventi di Antonio Martini, amministratore unico della Carbosulcis; Cristian Galbiati, professore di fisica all’Università di Princeton (coordinatore dell’esperimento Dark Side Laboratori Gran Sasso e del progetto ARIA Carbosulcis); Francesco Garau, segretario generale della Filctem del Sulcis Iglesiente; Alberto Scanu, presidente della Confindustria Sardegna; Michele Carrus, segretario regionale della CGIL sarda; Rita Innocenzi, segretaria della CGIL Abruzzo; Maria Grazia Piras, assessore dell’Industria della regione Sardegna.

I lavori verranno presieduti da Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente. Le conclusioni saranno affidate a Vincenzo Colla, componente della segreteria nazionale CGIL.

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«Sono anni che si fa finta di parlare di chimica verde e di bonifiche in Sardegna. Si costruiscono ad oras pirotecnici proclami, facili illusioni della serie ‘diremo, vedremo, faremo’, mega delusioni dove alla fine c’è il solito scaricabarile non comprendendo di chi sia la responsabilità.  Anche l’ex Presidente della repubblica Giorgio Napolitano ci promise la chimica in Sardegna, a tutti i livelli dal 2011 firmammo i vari protocolli d’intesa al MISE, in Regione e in Provincia il patto per la chimica verde. Risultato? Chiacchiere.»

La denuncia – si legge in una nota – giunge dai vertici dell’Ugl Sardegna con i segretari, Sandro Pilleri generale URL e, Simone Testoni dell’Ugl Chimici che non esitano ad invitare la politica regionale a smetterla di prendere in giro i Sardi creando sudditi di multinazionali senza scrupoli verso il popolo e l’ambiente.

Per i sindacalisti dell’Ugl «il tema della chimica in Sardegna è fondamentale, volano di sviluppo e cultura».

«L’assessore regionale all’industria Maria Grazia Piras, e il Presidente Pigliaru, se lo vorranno, ci convochi – concludono Pilleri e Testoni -, siamo  pronti ad un dialogo costruttivo per il bene di tutto il territorio che rappresentiamo.»

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Regione ed imprese a confronto sui temi dell’export, oggi a Sassari, grazie all’evento organizzato dall’assessorato dell’Industria e presieduto dall’assessore Maria Grazia Piras, per fare il punto sulle numerose iniziative legate al Programma Triennale di Internazionalizzazione varato due anni fa per una dotazione finanziaria di 16 milioni di euro. I bandi, destinati a imprese singole, associate e Associazioni di categoria, hanno avuto un ottimo riscontro con la partecipazione di decine di aziende e la spendita di tutte le risorse disponibili. Stesso discorso per l’Export Lab, il percorso formativo intrapreso da 44 imprese isolane, 24 della provincia di Cagliari e 20 della provincia di Sassari, che si è concluso di recente con le prime esperienze maturate all’estero dai partecipanti ai seminari e ai corsi di formazione. «Siamo soddisfatti, finalmente abbiamo a che fare con bandi chiari e obiettivi concreti», è stato questo il commento unanime degli imprenditori che hanno partecipato all’incontro odierno.
«Il bilancio dei primi due anni del Programma di Internazionalizzazione è straordinario e i risultati sono andati ben oltre le nostre aspettative. Per questo motivo abbiamo deciso di mettere a disposizione altri 6 milioni per nuovi bandi e nuove azioni a sostegno delle imprese e, soprattutto, delle reti di imprese – ha commentato l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras -. C’è chi ha già partecipato a eventi fieristici a Londra e San Pietroburgo, o a importanti incontri B2B a Casablanca e Tokyo, oppure ha stretto relazioni commerciali con grandi aziende iraniane e francesi», ha ricordato l’assessore riferendosi ai risultati dell’Export Lab. «Siamo orgogliosi delle imprese sarde che si aprono al mondo, che hanno deciso di uscire dal confine isolano o, addirittura, da quello più ristretto, a volte territoriale e locale. Si tratta di un variegato tessuto imprenditoriale che non si è arreso alla crisi e ha maturato la convinzione che senza un vero progetto di internazionalizzazione non possono esserci sviluppo e crescita economica. Per superare il limite regionale bisogna puntare sull’eccellenza dei prodotti e sulle reti. Il primo aspetto non si discute, la Sardegna è terra di eccellenze – ha detto l’assessore – ma sul secondo possiamo fare di più, con la consapevolezza che l’unione fa davvero la forza, soprattutto all’estero».
Nel corso dell’incontro, l’assessore Piras ha consegnato gli attestati di partecipazione ai rappresentanti delle imprese che hanno aderito all’Export Lab per la formazione di export manager e consulenti d’azienda specializzati nella fase dell’Internazionalizzazione. La prossima settimana, giovedì 1 giugno alle 10.30, si svolgerà un evento analogo a Cagliari, nella sala anfiteatro di via Roma. Sono state invitate le imprese che hanno partecipato ai bandi e alle iniziative inserite nel Programma di Internazionalizzazione. Sarà un’occasione ulteriore per raccogliere suggerimenti e proposte avanzate dalle aziende in vista della pubblicazione dei nuovi bandi.

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La RSU Eurallumina nella giornata di ieri ha partecipato ad alcuni incontri istituzionali.

Presso l’assessorato regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali, i lavoratori hanno incontrato l’assessore Cristiano Erriu e l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras. Al palazzo regionale di viale Trento, il commissario del Parco geominerario  Giovanni Pilia ed il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi. A seguire, l’amministratore della provincia Sud Sardegna Giorgio Sanna. E, infine, all’assessorato dell’ Ambiente, il capo di gabinetto dell’ente Franco Corosu.

«L’obiettivo – sottolinea la RSU Eurallumina – era fare il punto, a seguito di preventive costanti interlocuzioni, sul corrente stato procedurale.»

I dettagli e le comunicazioni inerenti agli incontri, verranno esposti nel corso dell’assemblea informativa, convocata per martedì 23 maggio 2017, alle ore 9,30, presso la sala mensa dello stabilimento che verrà inaugurata nell’occasione.

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L’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, nel corso dell’audizione in Quinta commissione ha riferito sulla crisi del sugherificio Ganau di Tempio, sul rinnovo della concessione della cava “Su Padru” a Ossi e sull’evolversi della situazione nella miniera di bauxite ad Olmedo.

In merito alla crisi del sugherificio Ganau, l’assessore Piras ha illustrato le risultanze dell’incontro tenutosi in assessorato con i vertici dell’azienda tempiese ed i sindacati, all’indomani dell’attivazione delle procedure di licenziamento per 75 addetti. «L’azienda – ha spiegato l’assessore Piras – ha confermato le difficoltà derivanti dalla sempre crescente domanda, nei mercati internazionali di riferimento, del cosiddetto “tappo tecnico in agglomerato”, ottenuto da una miscela di granella di sughero e collanti, che garantisce la qualità dell’imbottigliato e riduce al minimo il “difetto di tappo”,  in luogo del tradizionale turacciolo di sughero che risulta più esposto al difetto per la presenza di composti organici e muffe nel sughero». Lo stabilimento gallurese, al momento, può contare solo su due linee di produzione, su un totale di sette, destinate al tappo tecnico e, così come hanno dichiarato i responsabili dell’azienda, nei magazzini sono presenti ingenti scorte di tappi tradizionali.

L’assessore ha quindi dichiarato di aver rivolto un invito all’azienda Ganau perché compia una valutazione più approfondita della situazione nel suo complesso anche in considerazione dell’ipotesi di avvio della cassa integrazione per la durata di almeno un anno, in luogo dei licenziamenti.

Sollecitata anche dalle richieste di chiarimento e dalle domande dei consiglieri Fabrizio Anedda (Misto), Gianluigi Rubiu (Udc) e Luigi Crisponi (Riformatori), l’assessore Piras ha auspicato una «politica di lungo periodo per il rilancio del comparto del sughero» ed ha mostrato favore anche per il varo di nuove norme a sostegno della coltivazione e la produzione del sughero nell’Isola.

Il presidente della commissione, Luigi Lotto (Pd), ha quindi confermato la calendarizzazione di un’audizione con l’assessore dell’Agricoltura sul tema della coltivazione del sughero.   

Quanto alle proteste dell’amministrazione comunale di Ossi contro il rinnovo e la proroga della coltivazione della cava di “Su Padru” l’assessore ha confermato la regolarità e la correttezza delle procedure e dell’operato delle diverse amministrazioni coinvolte ma ha affermato che «nel caso siano confermate le emergenze archeologiche evidenziate dal Comune, saranno riviste le autorizzazioni rilasciate per il completamento del progetto di coltivazione della cava di Ossi».

Sul futuro della miniera di Olmedo, infine, all’indomani della nota con la quale la società greca ha annunciato la rinuncia della concessione del sito della bauxite, l’assessore Piras ha informato la commissione che «l’azienda greca dovrà garantire per 50 giorni la custodia e la manutenzione del sito, degli impianti e delle strutture mentre nel frattempo si darà corso ad un nuovo avviso pubblico per la concessione della miniera». L’assessore si è quindi detta “fiduciosa” che altre aziende possano essere interessate ad operare ad Olmedo.   

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La Regione Sardegna sta predisponendo un nuovo avviso pubblico per l’affidamento della concessione del sito minerario di Olmedo. Lo ha reso noto l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, nel corso di un incontro, convocato a Cagliari, al quale hanno partecipato i sindacati e una delegazione di lavoratori. La pubblicazione del nuovo avviso e la ricerca di un nuovo imprenditore disposto a investire nella miniera di bauxite si rendono necessari in seguito alla rinuncia da parte della società greca della concessione ottenuta nel maggio 2016. La stessa società ha comunicato formalmente alla Regione la sua decisione. «Non possiamo che prenderne atto», ha detto l’assessore Piras.

«Per quanto ci riguarda – ha aggiunto Maria Grazia Piras – abbiamo fatto tutto il possibile perché, dopo l’abbandono della precedente società che aveva in concessione il sito, l’attività estrattiva potesse riprendere entro breve tempo. La nuova rinuncia può allungare i tempi della ripresa produttiva ma non cambia il nostro obiettivo. Intanto – ha concluso l’assessore – abbiamo dato le prescrizioni di legge alla società uscente per la custodia e il mantenimento della miniera. Vogliamo contrarre i tempi tecnici e pubblicare presto il nuovo avviso.»

Nei prossimi giorni, saranno valutati anche gli strumenti per esaminare le questioni che riguardano l’eventuale accompagnamento dei lavoratori per il periodo di nuova concessione.

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La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto sotto la presidenza di Francesco Pigliaru, ha approvato l’accordo di programma “Marghine al centro”, sottoscritto dall’assessore della Programmazione Raffaele Paci lo scorso 6 maggio a Macomer all’interno della programmazione territoriale. Nel progetto, che porta sul territorio 24 milioni di euro e coinvolge 10 Comuni con oltre 22mila abitanti, il Marghine si ripensa e costruisce il suo futuro puntando sul rafforzamento dell’identità locale come attrattore principale: percorsi naturalistici e culturali, più opportunità ai cittadini in accessibilità, istruzione, qualità della vita e del tempo libero anche attraverso un avanguardistico e itinerante Festival della letteratura sportiva e un gemellaggio con il Galles nel nome di Benjamin Piercy.
E’ stata accolta la proposta dell’assessore Luigi Arru per l’istituzione del Comitato di Organizzazione delle Reti Integrate (CORI). Avrà il compito di definire una metodologia per l’accreditamento dei centri specialistici nelle reti di cura, in termini di competenze, di processi (linee guida, PDTA) e di casistica prodotta (volumi e esiti), nonché delle metodologie di governo di queste, per garantire uniformità di gestione indipendentemente dalla patologia di riferimento e il coordinamento, sotto il profilo metodologico, dei comitati tecnici regionali deputati allo sviluppo delle specifiche reti integrate di cura.
Sempre su proposta di Arru, è stato approvato il programma straordinario di ricognizione degli operatori soggetti a registrazione e operanti a livello della produzione primaria di mangimi e operazioni correlate (somministrazione di mangimi ai propri animali, sia che detti operatori li producano o meno; trasporto, stoccaggio e manipolazione di prodotti primari nel luogo di produzione; miscelazione di mangimi per il fabbisogno esclusivo dell’azienda). Nominato, infine, il Commissario straordinario dell’IPAB Asilo Infantile San Vittorio di Tuili: è stato scelto Andrea Locci.
La Giunta, su proposta dell’assesore degli Affari Generali Filippo Spanu, d’intesa con gli assessori dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda e dell’Industria Maria Grazia Piras, ha istituito l’Unità di Progetto denominata “Efficientamento energetico”. L’attività della nuova struttura è legata all’attuazione del programma per il quale sono disponibili 30 milioni di euro e che prevede l’efficientamento energetico negli edifici pubblici e la realizzazione di “smart grid”. L’Unità di progetto opererà quale unico centro di responsabilità amministrativa e dovrà assicurare una efficiente gestione integrata delle risorse in capo agli assessorati dei Lavori pubblici e dell’Industria.
Nulla osta, come richiesto dall’assessore Giuseppe Dessena, ai bilanci di previsione 2017, pluriennale e alle relative integrazioni dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico (I.S.R.E.) di Nuoro, come deliberato dal Consiglio di amministrazione.

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Settimana di lavoro per le commissioni permanenti del Consiglio regionale. Questo il calendario delle sedute.

Mercoledì 17 marzo, alle 10.00, la Quinta “Attività Produttive” guidata da Luigi Lotto (Pd) sentirà l’assessore regionale al Turismo, Barbara Argiolas, che illustrerà il programma dell’assessorato per il prossimo biennio. Al termine dell’audizione, la Commissione proseguirà i lavori con l’esame del Testo unico sul Turismo. Giovedì 18 maggio, alle 10,30, la Commissione sentirà invece l’assessore regionale all’Industria Maria Grazia Piras sulla situazione del sugherificio Ganau di Tempio, sulle problematiche emerse in seguito all’autorizzazione per le attività di cava a Ossi nella zona di “Su Padru” e sullo stato della vertenza dei lavoratori della miniera di Olmedo.

Sempre per mercoledì, ma alle 10.30, è convocata la Quarta “Governo del territorio”, presieduta da Peppino Pinna (Udc), per l’esame del disegno di legge sull’urbanistica.

Giovedì 18 marzo, alle 10.00, si riuniranno in seduta congiunta la Prima “Autonomia” e la Terza “Bilancio”, presiedute da Francesco Agus (Campo Progressista) e Franco Sabatini (Pd), per gli adempimenti ex art. 22 della legge n. 5/2015 (istituzione di un gruppo di lavoro sulla zona franca e zona ad economia speciale).

La Terza Commissione proseguirà poi i lavori con l’audizione dell’assessore alla Sanità, Luigi Arru, e del direttore generale delle Politiche sociali, Stefania Manca, sullo stato di attuazione degli interventi contenuti nella Missione 12 del bilancio regionale (diritti sociali, politiche sociali e famiglia).

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Sul metano la Sardegna rientra nella strategia energetica nazionale. E’ quanto emerso ieri nella presentazione della Strategia energetica nazionale (SEN) avvenuta ieri a Montecitorio, in audizione alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive, dai ministri Carlo Calenda e Gian Luigi Galletti, in cui il Governo esplicita gli indirizzi e la programmazione di politica energetica facendo diretto riferimento alla Sardegna.

«La nostra strategia sul metano, grazie al duro e costante lavoro di questa Giunta sfociato nel Patto per la Sardegna, è stata promossa all’interno dalla “Strategia energetica nazionale” – ha commentato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -. È un grande risultato che va verso la risoluzione di uno dei più grossi problemi strutturali della Sardegna. Certifichiamo un ulteriore passo in avanti in attuazione del Patto stretto con il Governo che ci fa essere ottimisti sulla possibile accelerazione delle nostre potenzialità economiche e produttive.»

«Essere ricompresi all’interno del SEN è un grande risultato, anche perché a partire da questo documento ragionano strategicamente tutti i grandi player nazionali ed internazionali – sottolinea l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras -. Il percorso tracciato per portare il metano nell’Isola è ormai una realtà. Ci abbiamo scommesso fin dall’inizio con chiarezza di intenti, determinazione ed entusiasmo. Mi auguro che presto potremo goderne i benefici sia economici che ambientali che si tradurranno in una significativa diminuzione del prezzo dell’energia, ricadute occupazionali e riduzione delle emissioni inquinanti.»

Nel documento del Governo, che riprende i propositi del Piano Energetico Regionale in più parti, la metanizzazione Sardegna è prevista in un modello che viene schematizzato in sette depositi costieri di piccola scala, di cui uno già autorizzato, tre in fase di autorizzazione e altri tre annunciati. Si menzionano inoltre i 600 km di dorsale tra depositi e bacini di domanda e lo sviluppo di reti di distribuzione urbane. Sono infine indicate le aziende che hanno già presentato progetti per la realizzazione.

Ma la SEN non si limita a trattare la questione metano e individua la Sardegna anche quale possibile pilota di area di controllo delle emissioni di Zolfo (SECA) nel Mediterraneo. «Accogliamo con grande favore, inoltre, la candidatura della Sardegna, assieme a Malta, a diventare l’hub del GNL per il rifornimento marittimo, nello scenario delineato da Coop 22 a Marrakech. Questo è un ottimo esempio di come potenzialità di sviluppo possano sposarsi con ambizioni di sostenibilità ambientale», ha detto il presidente Pigliaru.

L’area SECA impegna gradualmente prima i mezzi portuali, poi i traghetti, a moderare le emissioni limitando allo 0,1% lo zolfo nei carburanti marini e riducendo il combustibile tradizionale a favore del metano, economicamente ed ambientalmente più sostenibile. Questa scelta ha una doppia valenza: da un lato certifica che gli obiettivi ambientali posti dal Piano Energetico Regionale sono perfettamente in linea con gli obiettivi europei; dall’altro lato permette agli stessi imprenditori interessati alla metanizzazione della Sardegna di disporre del mercato del rifornimento navale (bunkeraggio), di sicuro interesse.