24 November, 2024
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Maria Grazia Piras 1

Il primo metano potrebbe essere distribuito nelle case dei sardi entro due anni. Ne è convinta l’assessore all’Industria Maria Grazia Piras che nel pomeriggio ha illustrato il Piano energetico regionale alla commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale. «E’ più di una possibilità – ha spiegato Maria Grazia Piras – ma occorre che Governo e Regione firmino al più presto il Patto per la Sardegna e, a livello nazionale, venga fatta chiarezza sulle norme per la costruzione dei depositi costieri di GNL».

Maria Grazia Piras, accompagnata dal coordinatore del Piano energetico regionale Alfonso Damiano e dai funzionari dell’assessorato, ha confermato l’importanza strategica del metano per lo sviluppo dell’Isola. «La scelta dei depositi costieri di Gas naturale liquido ha un obiettivo preciso: dare il metano ai sardi in tempi rapidi e a prezzi uguali rispetto a quelli praticati in altre regioni – ha affermato l’assessore dell’Industria – il metano, inoltre, è  uno strumento imprescindibile per arrivare all’obiettivo della riduzione del 50% delle emissioni di Co2 entro il 2030».

L’assessore ha poi illustrato i termini della contrattazione in atto con il Governo Renzi: «Chiederemo di creare una dorsale sarda per la distribuzione del metano, un rete nazionale che applichi le tariffe standard. Alla Sardegna, però, considerato il sistema di approvvigionamento, chiediamo che venga riconosciuto un bonus nel caso di oscillazione dei prezzi».

Rispondendo alle domande di alcuni consiglieri, Maria Grazia Piras ha ricordato che la Regione ha appaltato da alcuni anni 38 reti di bacino per la distribuzione del metano. «Alcune sono a buon punto, in altri casi c’è stato un rallentamento dovuto alle difficoltà per il rilascio delle autorizzazioni».

L’assessore si è poi soffermata sugli altri obiettivi strategici del Piano energetico regionale che è stato illustrato nei dettagli dal coordinatore Alfonso Damiano. «Uno dei pilastri è rappresentato dagli interventi di efficientamento energetico per il settore pubblico, un investimento di 69 milioni di euro che innesterà processi virtuosi».

«Il Piano, in linea con gli indirizzi nazionali ed europei, persegue obiettivi ambiziosi – ha detto Alfonso Damiano – tra questi l’abbattimento, entro il 2030, delle emissioni di Co2 associate ai consumi del 50% rispetto ai valori registrati nel 1990; la sicurezza energetica; la creazione di un sistema integrato “intelligente”; l’aumento dell’efficienza e del risparmio energetico e la promozione della ricerca. «Abbiamo elaborato il Piano con un proiezione sino al 2030 – ha concluso Alfonso Damiano – questo ci consente di individuare le azioni prioritarie. In ogni caso ci sarà un costante monitoraggio. Se le azioni scelte dovessero fallire andranno adeguate. Il Piano avrà bisogno di un ceck up continuo».  

La Commissione, nelle prossime settimane trasmetterà alla Giunta il proprio parere di competenza.

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I temi legati ad energia, metano ed industria sono stati trattati oggi, nel palazzo della Regione a Cagliari, in un incontro tra il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, e i segretari regionali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil. Soddisfazione è stata espressa dai sindacati per la definizione, da parte della Giunta, delle linee guida che riguardano la metanizzazione della Sardegna. Il presidente Pigliaru e l’assessore Piras hanno illustrato la proposta, già condivisa in sede tecnica con il Mise, che è stata posta all’attenzione di Palazzo Chigi. La proposta definitiva sarà inserita nel Patto con il Governo, da siglarsi nei prossimi giorni alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri. La metanizzazione è uno dei punti qualificanti, insieme alla continuità territoriale e agli investimenti nel settore del trasporto ferroviario.
La Regione propone al Governo che, in coerenza con il Piano Energetico Regionale, per il modello di metanizzazione basato sul GNL siano assicurate: le condizioni di tariffa finale equiparate alla tariffa nazionale; la creazione di autostrade amministrative per l’autorizzazione di impianti di stoccaggio e di rigassificatori di piccola taglia sul modello small scale gnl; la realizzazione della dorsale regionale, che rappresenta, nella strategia regionale, la garanzia di concentrazione territoriale dell’offerta di metano; l’aggiornamento delle condizioni gestionali e di investimento dei bacini urbani di distribuzione del gas finanziati con l’APQ metano.
L’incontro è stato proficuo anche per approfondire alcuni temi legati all’essenzialità e all’interrompibilità, sui quali è stato condiviso l’incedere eccessivamente lento delle procedure di definizione delle misure da parte delle autorità statali competenti, anche se tali procedure appaiono oramai in fase conclusiva. La Giunta ritiene comunque che sia importante, nella fase di transizione, avere ben fermi obiettivi di prospettiva che riguardano investimenti in green jobs, innovazione ed efficienza nel settore energetico, smart grid, smart cities e isole energetiche autosufficienti.
Altro tema affrontato nel corso dell’incontro è stato la Chimica verde. La Giunta conferma essere in corso le interlocuzioni con il Governo, con la richiesta di un ruolo ancora fortemente strategico di Eni nel settore. A breve seguirà un incontro specifico con i sindacati sul futuro della chimica in Sardegna, per il quale si ritiene opportuno che il Governo convochi, al più presto, le parti firmatarie del protocollo d’intesa siglato nel 2011.

Palazzo della Regione 4 copia

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Sardamag dall'alto 1 copia

Avranno inizio lunedì prossimo i lavori per il recupero dell’area ex Seamag di Sant’Antioco. I mezzi e il personale dell’Igea, società in house della Regione soggetto attuatore dell’intervento, inizieranno le operazioni di rimozione e di conferimento dei detriti, primo passo verso la bonifica e la riqualificazione della zona.

Nell’ex area industriale sono stoccati oltre 30mila metri cubi di rifiuti, inerti da demolizione, causati dalla distruzione dei fabbricati e dei manufatti che costituivano gli impianti per la produzione di ossido di magnesio. Le attività di conferimento in discarica e di pulizia dell’area andranno avanti fino alla fine dell’anno. Solo in una seconda fase sarà possibile avviare i lavori di bonifica, per i quali Igea ha già presentato il progetto preliminare in sede di Conferenza di servizi. Per i primi interventi, inseriti tra le azioni del Piano Sulcis, sono disponibili 6 milioni e 800 mila euro (5,8 milioni risorse regionali, 1 milione risorse FSC 2007-2013).
«Il merito della Giunta – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – è di essersi impegnata a fondo per dare un ruolo importante a IGEA nel settore delle bonifiche. Il lavoro che sta svolgendo la società è encomiabile: dalle attività di messa in sicurezza dei siti minerari, ai progetti per Iglesias e Montevecchio, fino agli interventi in corso d’opera a Furtei e, adesso, a Sant’Antioco. Come sottolineato più volte – ha concluso l’assessore dell’Industria – le bonifiche sono fondamentali per la crescita economica dei diversi territori. Da un lato puntiamo al ripristino ambientale e dall’altro allo sviluppo di nuove iniziative industriali ecosostenibili. Il nostro obiettivo è liberare “spazio” per creare nuove attività di impresa.»

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Si è svolto questa mattina, all’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, un incontro per l’esame della procedura per il riavvio della produzione nello stabilimento Eurallumina. All’incontro hanno partecipato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru; gli assessori dell’Industria e dell’Ambiente, Maria Grazia Piras e Donatella Spano, con i rispettivi staff; l’amministratore straordinario dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, Giorgio Sanna; il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi; la direttrice dell’assessorato regionale dell’Ambiente, Paola Zinzula; e, infine, la RSU Eurallumina.

L’incontro, previsto in un primo momento venerdì 6 maggio, al rientro della delegazione dei lavoratori da Roma, dove hanno tenuto un presidio durato alcuni giorni ed hanno incontrato il Premier Matteo Renzi, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti con la responsabile del ministero del Lavoro Rita Camusso, e i sottosegretari Luca Lotti e Claudio De Vincenti, in concomitanza con le iniziative di mobilitazione messe in campo dai lavoratori, è stato spostato ad oggi per concomitanti impegni già calendarizzati dal presidente Pigliaru e dagli assessori interessati.

«L’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, – scrive in una nota la RSU Eurallumina – ha confermato la condivisione del progetto di ripartenza della fabbrica, già ratificato dall’inserimento nel Piano energetico del Piano energetico regionale, della realizzazione del nuovo impianto di cogenerazione per l’autoproduzione.

L’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, ha ribadito il massimo livello di attenzione degli uffici dell’assessorato, che hanno accolto la richiesta dell’azienda di un ulteriore lasso di tempo per completare le risposte alle integrazioni richieste ed il confronto costante e collaborativo con il ministero dell’Ambiente che ha fornito pieno supporto e disponibilità.»

L’amministratore straordinario dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, Giorgio Sanna, ha testimoniato che l’azienda proponente sta operando e mettendo in atto tutte le richieste del Servizio ambientale dell’ente, dal completamento della barriera idraulica, all’emungimento e trattamento delle acque, alla messa in sicurezza operativa, con ottimi risultati, come documentato dalle ultime analisi certificate all’interno dei parametri richiesti dalle norme.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha evidenziato la sinergia e il contatto diretto con il Governo per una vertenza considerata di interesse nazionale, seguita direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, supportato dal confronto costante con il capo di Gabinetto della Presidenza del Consiglio Nicola Centrone ed il sottosegretario Claudio De Vincenti, tutti impegnati affinché all’interno delle regole che tutelano il lavoro, l’ambiente e la salute, possano finalmente partire gli investimenti propedeutici alla ripresa produttiva di Eurallumina, che hanno una strategica valenza per il sistema industriale italiano insieme ad una imprescindibile ed importante valenza sociale, economica ed occupazionale, per il Sulcis Iglesiente e la Sardegna.

«La RSU Eurallumina, le lavoratrici e i lavoratori – conclude la nota della RSU Eurallumina – monitoreranno con sempre maggiore determinazione ogni passaggio della restante parte dell’iter autorizzativo, sino al raggiungimento dell’obiettivo che li ha visti impegnati senza sosta in anni di lotta e sacrifici.»

Eurallumina a Roma 1

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Domani, mercoledì 20 aprile 2016, dalle 9.30, l’aula magna della facoltà di Scienze economiche, in viale Fra Ignazio, a Cagliari, ospita la prima di dieci date di altrettanti seminari che fino ad ottobre si tengono in diverse città italiane. Il percorso presenta la policy del Governo a sostegno della crescita della cultura delle start up e delle Pmi Innovative.

La giornata si apre alle 10.00 con i saluti del rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, e del direttore scientifico del CantaminationLab Unica, Maria Chiara Di Guardo. A seguire, interventi di Mattia Corbetta (ministero Sviluppo economico, direzione generale Politica industriale, competitività e Pmi) su “Le policy nazionali a favore delle startup e delle Pmi innovative”. Giuliana Cecchi (Invitalia) relaziona su “Promuovere e creare startup innovative: Smart&Start Italia”. Mentre Maria Grazia Piras (assessore regionale Industria) interviene su  “Venture capital per le startup innovative”. A seguire, testimonianze offerte dai protagonisti di start up di successo “Ogni idea, una storia”. Sono previsti anche incontri personalizzati “one to one” di approfondimento sui temi trattati.

La policy del Governo ma anche, attraverso momenti di approfondimento, networking e incontro – sia in presenza che su web – la possibilità di di avvicinare e informare aspiranti imprenditori sul mondo delle startup innovative. È questo uno dei principali obiettivi di EasItaly. Il ministero dello Sviluppo economico, dopo il successo del Road Show Pmi e startup innovative del 2015, individuando nelle startup innovative un’opportunità per lo sviluppo economico dei territori, ha deciso di ripetere l’esperienza anche quest’anno attraverso l’organizzazione di “EasItaly, l’innovazione è pubblica”. È partner speciale dell’iniziativa il “Contamination Lab UniCa”: prevista la presentazione dei successi e delle attività presenti e future.

Gli eventi sono diretti principalmente a potenziali startupper, in particolare neolaureati, studenti agli ultimi anni di Università ma anche creativi e innovatori o esperti digitali che sviluppano che vogliono fare impresa, a startup e Pmi innovative già costituite o in corso di costituzione e a venture capitalist, business angels, hub o acceleratori di diversa configurazione, docenti, opinion leaders e media.

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La Giunta regionale ha aderito al nuovo “Accordo per la ripresa 2015” sottoscritto dall’ABI e dalle associazioni imprenditoriali. Su proposta dell’assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del territorio, Raffaele Paci, ha approvato una delibera che prevede l’adesione all’iniziativa “Imprese in Ripresa” in tema di allungamento dei finanziamenti e sospensione dei pagamenti delle piccole e medie imprese nei confronti del sistema bancario. L’Esecutivo ha inoltre deciso di estendere l’elenco delle agevolazioni pubbliche regionali con l’applicazione dei benefici previsti dall’Avviso comune firmato nel 2009 da Governo, ABI e imprenditori. L’elenco è stato modificato in base alle richieste pervenute dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, dall’Assessorato dell’Industria e dal Centro Regionale di Programmazione. Intanto, la Regione sta predisponendo una proposta normativa per fornire supporto alle piccole e medie imprese in difficoltà finanziaria. La proposta, complementare all’iniziativa “Imprese in ripresa”, sarà compatibile con le norme comunitarie in materia di aiuti di Stato. L’obiettivo è di supportare le aziende che si trovano in difficoltà anche a causa dell’eccessiva esposizione debitoria verso gli istituti di credito.
«E’ un intervento con il quale vogliamo aiutare il sistema imprenditoriale della Sardegna a superare una crisi terribile come quella degli ultimi anni – spiega l’assessore Paci -. Adesso stiamo lavorando a una proposta per aiutare anche le piccole e medie imprese in difficoltà finanziaria, e non è escluso che potremo intervenire con moratoria anche sulle imprese in difficoltà. La Giunta metterà in atto tutti gli strumenti di sua competenza – come ha già fatto mettendo a punto una serie di strumenti finanziari, azzerando l’Irap per le nuove imprese e tenendola al minimo per le altre – per aiutare le imprese sarde a tornare sul mercato più forti e competitive e sostenere così la ripresa dell’economia regionale.» 
«È una misura utile per l’intero tessuto imprenditoriale della Sardegna e, in particolare, per le imprese che hanno problemi di liquidità – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Sostegno al credito e crescita devono andare di pari passo. Il provvedimento approvato oggi si aggiunge a tutti gli altri strumenti messi in campo dalla Giunta per sostenere nuovi investimenti dei privati e consolidare la ripresa dell’economia isolana.»
Palazzo della Regione 2 copia

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L’on. Annamaria Busia (Centro Democratico) interviene ufficialmente nel dibattito sull’uso del linguaggio di genere nei documenti e negli atti della pubblica amministrazione.  Lo fa con una proposta formale presentata alla Commissione “Autonomia” del Consiglio regionale che ieri ha iniziato l’esame del disegno di legge 254 “Norme sulla qualità della regolazione e di semplificazione dei procedimenti amministrativi”.

«Il provvedimento in esame rappresenta l’occasione per consentire alla Sardegna di adeguarsi alla direttive nazionali che impongono alle pubbliche amministrazioni il dovere di utilizzare in tutti i documenti di lavoro un linguaggio non discriminatorio – sostiene Annamaria Busia – diversi comuni e alcune Regioni come l’Emilia Romagna hanno già aderito alle linee guida per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo, è ora che lo faccia anche la Sardegna.»

La proposta, valutata positivamente dagli assessori all’Industria e agli Affari Generali Maria Grazia Piras e Gian Mario Demuro, sentiti in audizione dalla Commissione Autonomia, sarà oggetto di uno specifico emendamento al D.L. 254.

«La lingua rispecchia la cultura di una società e ne è una componente fortemente simbolica, l’uso generalizzato del maschile nel linguaggio è un potente strumento di neutralizzazione dell’identità culturale e di genere – conclude Annamaria Busia – con tale disposizione anche la nostra Regione potrà adeguarsi per riconoscere, garantire e adottare un linguaggio non discriminante, rispettoso dell’identità di genere, identificando sia il soggetto femminile che il maschile in atti amministrativi e corrispondenza, denominazioni di incarichi, funzioni politiche ed amministrative.»

Anna Maria Busia 81 copia

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Gianmario Demuro 55

I problemi dei precari della Regione sono stati esaminati nella seduta congiunta di I e II commissione con l’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro. Sono 1.101 i precari transitati a vario titolo nel sistema regionale (amministrazione centrale, enti e agenzie) negli ultimi dieci anni. Di questi, 152 sono ancora in servizio.

I dati sono stati forniti dall’assessore agli Affari Generali Gian Mario Demuro che ha illustrato nei dettagli i risultati del monitoraggio sul fenomeno del precariato sollecitato da una risoluzione approvata all’unanimità dalla Prima e Seconda Commissione il 14 ottobre scorso.

Dalla ricognizione assessoriale rimangono fuori i 1.703 precari dell’Ente Foreste, destinatari di specifici programmi di stabilizzazione, e i 301 dei Cesil-Csl, attualmente in forza all’Agenzia del Lavoro e in procinto di ottenere un provvedimento di stabilizzazione grazie a uno specifico provvedimento di legge che sarà discusso dal Consiglio subito dopo l’approvazione della manovra finanziaria.  Un monitoraggio a parte sarà invece necessario per i precari delle Asl, delle province e delle società in house.

«La Regione non si è comportata bene con le persone contrattualizzate in questi anni – ha detto Demuro – è arrivato il momento di recuperare serietà attraverso soluzioni percorribili nel rispetto dei vincoli di bilancio e delle disposizioni di legge.»  

I presidenti delle Commissioni Lavoro e Autonomia Gavino Manca e Francesco Agus hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto dall’assessorato e auspicato un percorso rapido per il superamento del precariato.

«Serve ora un ulteriore approfondimento sulla situazione nelle Asl, nelle province e nelle società in house – ha detto Manca – il Consiglio dovrà darsi tempi rapidi per avanzare proposte da discutere con la Giunta. Sarebbe opportuno definire il quadro complessivo entro il prossimo mese di giugno. L’obiettivo è chiudere la partita entro i prossimi 3 anni tenendo conto di tutti gli strumenti utili per l’accesso alla pubblica amministrazione come la mobilità e i concorsi pubblici.» 

Giudizio condiviso dal presidente Francesco Agus: «Giugno credo sia un termine ragionevole per avanzare una proposta operativa. I numeri del precariato in carico alla Regione e ai suoi enti strumentali sono contenuti – ha detto Agus – la nostra non è una situazione drammatica come quella di altre Regioni, il problema è risolvibile. Ora occorre evitare il ricorso a strumenti tampone per risolvere le emergenze. Senza un provvedimento definitivo i precari attualmente in servizio rischiano di andare a casa».

Conclusa l’audizione sul precariato, la Prima Commissione ha sentito gli assessori all’Industria Maria Grazia Piras e agli Affari Generali Gian Mario Demuro sul disegno di legge per la semplificazione dei procedimenti amministrativi. Il provvedimento sarà esaminato dalla Commissione subito dopo l’approvazione della manovra finanziaria.

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Gianfranco Ganau 33

Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha incontrato oggi con i capigruppo, le organizzazioni sindacali ed una delegazione di lavoratori di Ottana Polimeri.

«Conosciamo il dramma dei lavoratori di Ottana e di tutto il Nuorese – ha detto Ganau -; non abbiamo mai sottovalutato la portata di una vertenza così complessa che ruota attorno al nodo dei rapporti fra Clivati e l’Eni e che riteniamo strategica per tutta la Sardegna», assicurando inoltre “il massimo impegno” del Consiglio per accompagnare e sostenere, con atti formali, i successivi passaggi regionali e nazionali della vertenza.

A nome della Cgil, Sergio Zara ha rivolto un appello alle Istituzioni per salvare ciò che resta del tessuto industriale della Sardegna centrale, «non con interventi di assistenza ma con il sostegno ad investimenti produttivi». Zara ha poi messo l’accento sulle principali questioni aperte: il progetto Clivati da 50 milioni di euro per acquisire l’impianto Versalis (Eni) di Sarroch per produrre bottiglie di plastica, quello da 7 milioni per il riciclo degli scarti di produzione ed infine quello riguardante la realizzazione di centri costieri di stoccaggio di Gnl (gas naturale liquefatto) nei porti sardi.

Sergio Zara ha concluso sollecitando un impegno concreto del Consiglio su questi temi finalizzato alla stipula di un accordo di programma fra Governo e Regione sulla reindustrializzazione della Sardegna centrale.

Dopo gli interventi dei rappresentanti della Cisl e della Uil, che hanno ribadito la estrema gravità della situazione occupazionale del Nuorese che anche dal punto di vista sociale è ormai prossima ad un punto di non ritorno, ha preso la parola l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras che ha fatto il punto sui passi in avanti compiuti dalla vertenza.

«La zona di Ottana – ha ricordato – è stata riconosciuta dalla Regione area di crisi ma, per impegnare concretamente il Governo centrale ad intervenire concretamente, serve uno specifico quadro normativo e giuridico le cui linee-guida saranno definite il prossimo 23 marzo in in vertice al ministero dello Sviluppo economico.»

«Per quanto riguarda la trattativa fra Clivati e Versalis per l’acquisizione dell’impianto di Sarroch il 3 marzo scorso l’Eni – ha proseguito l’assessore – ha manifestato la sua disponibilità a cedere lo stabilimento di Sarroch; spetta ora all’imprenditore formalizzare la proposta di acquisto». «La Regione e l’assessorato – ha detto ancora Maria Grazia Piras – seguono costantemente la vertenza, anche per ciò che concerne la questione energetica, con al centro il ripristino del regime di essenzialità oggetto di frequenti interlocuzioni con Terna, e la semplificazione delle procedure interne al sistema regionale per le autorizzazione legate a queste attività».

«Sui depositi costieri nelle zone portuali – ha concluso – ci sono passaggi amministrativi legati in parte alla Vas (Valutazione ambientale strategica) che sono fissati dalla legge ma possono in qualche caso essere abbreviati, fermo restando che i percorsi delle iniziative industriali hanno bisogno di un quadro normativo che per le infrastrutture destinate al Gnl ancora a livello nazionale non c’è ma il Governo ci sta lavorando con priorità.»

A nome dell’opposizione il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha chiesto con forza che il problema della Sardegna centrale «entri nell’agenda della Giunta regionale, al pari di altre vertenze come il Sulcis per la quale ci siamo impegnati da sempre e continueremo a farlo». «Chiediamo però la stessa attenzione – ha concluso – ed è necessario che la vertenza di Ottana arrivi al più presto sul tavolo del Ministero dello sviluppo economico».

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha affermato che «non esistono vertenze di serie A ed altre di serie B; quello dell’energia è un problema che la Sardegna affronta con un ritardo storico e con la responsabilità di non aver saputo sfruttare le opportunità avute a disposizione, anche in termini di aiuti dello Stato». «Sosteniamo la soluzione dei depositi costieri in attesa del metano – ha concluso Cocco – e non abbiamo nessuna intenzione di “abbassare” la guardia sulla vertenza della Sardegna centrale, di cui a breve tornerà ad occuparsi il Consiglio regionale.»

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Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale, su proposta dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano d’intesa con l’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, Luigi Arru, ha approvato gli obiettivi generali e le priorità strategiche dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPAS). Gli indirizzi strategici prevedono che l’Agenzia concorra a garantire la sicurezza del territorio, la prevenzione e la gestione dei rischi e che contribuisca alla conoscenza dello stato dell’ambiente, alla valutazione e controllo delle fonti di pressione e alla salute pubblica.
Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino, la Giunta ha approvato definitivamente il piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2016/2017. È previsto l’accorpamento dei Punti di erogazione del servizio (Pes) presenti nel comune di Sant’Antonio di Gallura (infanzia, primaria, e secondaria di primo grado) all’istituto “A. Compagnone” di Palau, e viene confermata l’attivazione di un corso a indirizzo musicale per l’istituto Comprensivo di Orosei. Confermata anche la richiesta dell’ITGC “Attilio Deffenu” di Olbia di istituire all’interno dell’indirizzo trasporti e logistica l’opzione “conduzione del mezzo navale” come indicazione per attivare la sede staccata dell’ITN di La Maddalena a Olbia. I corsi serali saranno declinati con vari indirizzi: all’IIS ITC “Beccaria” a Santadi e Villamassargia sarà attribuito lo sviluppo rurale, articolazione e commercializzazione dei prodotti del territorio; all’ISS “Garibaldi” de La Maddalena conduzione del mezzo navale e apparati marittimi; all’ITGC “Falcone – Borsellino” di Palau i corsi di amministrazione, finanza e marketing e costruzione; all’Ipia “Meucci” di Cagliari va, infine, l’indirizzo ottico e produzioni audiovisive. È stata inoltre approvata dalla Giunta la relazione annuale dell’esercizio finanziario 2014 delle Università isolane sul corretto utilizzo delle risorse, secondo quanto previsto dai parametri che normano i rapporti tra gli Atenei e la Regione.
E’ stata approvata definitivamente la delibera sulle linee guida delle cure primarie territoriali e l’accordo integrativo con i pediatri di libera scelta, che la Regione finanzia con un contributo pari a 2.841.181 euro ripartiti per alimentare fondi distinti aventi finalità, livello e modalità di erogazione differenti.
L’esecutivo, infine, ha nominato, come richiesto dall’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, il nuovo commissario del consorzio ZIR di Tempio. Si tratta di Marco Satta, 47 anni, laureato in economia e commercio, funzionario della Regione al servizio Demanio e Patrimonio e Autonomie Locali.