24 November, 2024
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Industrie Portovesme 3
La Giunta regionale, nella riunione odierna, ha deciso di presentare al ministero dello Sviluppo economico l’istanza di riconoscimento della situazione di “Crisi industriale complessa” per i poli industriali di Portovesme e Porto Torres.

«Si tratta di due casi di deindustrializzazione di interesse nazionale, che hanno vissuto periodi di grande sviluppo industriale e che oggi registrano un crollo occupazionale e imprenditoriale molto marcato – sottolinea l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras -. Ciò si verifica in una regione, come la Sardegna, che ha sofferto più di altre in Europa gli effetti della crisi internazionale. Oggi chiediamo al MISE il riconoscimento di area di crisi complessa per queste due realtà territoriali e siamo già pronti a produrre pianificazione e progettazione utili al rilancio produttivo e manifatturiero. Non ci fermeremo qui: a breve, infatti, presenteremo istanza al MISE per il riconoscimento di area di crisi per i territori del Nuorese e dell’Ogliastra, come previsto dalla legge finanziaria del 2015.»

In base all’articolo 1 del decreto del ministro dello Sviluppo economico del 31 gennaio 2013, sono considerate situazioni di crisi industriale complessa quelle che, a seguito di istanza di riconoscimento della Regione interessata, riguardano specifici territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale, derivante dalla crisi di una o più imprese di grande o media dimensione con effetti sull’indotto, oppure da una grave crisi di uno specifico settore industriale con elevata specializzazione nel territorio, qualora tali crisi non risultino risolvibili con risorse e strumenti di competenza regionale.

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La Giunta ha approvato le direttive di attuazione del Piano triennale per l’internazionalizzazione 2015-2018.
Nelle prossime settimane sarà pubblicato il primo bando del Piano con l’obiettivo di spendere subito le risorse previste. Per consentire una rapida erogazione dei fondi, l’assessorato dell’Industria ha inserito nelle direttive anche alcune norme di snellimento burocratico già previste dal disegno di legge sulla semplificazione.
La prima tranche di interventi prevede la spendita di 2,5 milioni di euro sui 16 milioni complessivi previsti dal Piano. A beneficiare delle risorse saranno le piccole e medie imprese che hanno sede operativa in Sardegna, le associazioni temporanee di imprese, i contratti di rete, i consorzi e le società consortili. Le direttive del Piano individuano già le filiere ammissibili: agroalimentare, innovazione e alta tecnologia, energia e costruzioni, mobilità, moda e design, turismo e beni culturali. Intanto proseguono le iniziative stabilite dal Programma.
Domani, nella sede della Fondazione Banco di Sardegna, a Cagliari, si svolgerà un workshop dedicato alle imprese che operano nel settore dell’agroalimentare. L’evento è curato e organizzato dalla Regione in collaborazione con la SFIRS e l’ICE (Istituto per il Commercio Estero) e si terrà nella sede della Fondazione Banco di Sardegna a partire dalle 10.00. Interverranno, tra gli altri, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi e i funzionari dell’ICE. Seguirà una tavola rotonda sui temi dell’export alla quale prenderanno parte rappresentanti di Amazon Italia e del mondo imprenditoriale regionale.

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L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha partecipato questa mattina ai festeggiamenti per Santa Barbara nella miniera della Carbosulcis, a Nuraxi Figus, e nella miniera Monteponi.
«Valorizzare in chiave turistica i tesori della storia e dell’archeologia mineraria, salvaguardare il presente puntando sulle bonifiche delle aree dismesse e investire nella ricerca per dare un futuro alle aziende e ai lavoratori: ecco i nostri progetti per Igea e Carbosulcis» ha detto l’assessore dell’Industria che ha ringraziato gli amministratori delle due società, Antonio Martini (Carbosulcis) e Michele Caria (Igea), per il lavoro svolto in quest’ultimo anno. «Igea in particolare – ha detto l’assessore Piras – appena dodici mesi fa rischiava la chiusura. Oggi, grazie all’impegno dell’assessorato, del liquidatore e dei lavoratori, Igea naviga in acque più tranquille e ha ripreso ad avere un ruolo importante nei progetti di ripristino del territorio e di manutenzione dei siti minerari. Con la collaborazione preziosa dei Comuni interessati e del Parco Geominerario, inoltre, Igea è riuscita a rendere fruibile una parte delle ex miniere a visitatori e turisti anche nel periodo di Pasqua e di Ferragosto. Sul versante della valorizzazione turistica c’è ancora tanto da fare – ha aggiunto l’assessore Piras – ma siamo sulla buona strada e Igea, insieme agli altri enti coinvolti, si è dimostrato un soggetto affidabile e competente.»
L’assessore dell’industria si è quindi soffermata sulle prossime sfide che attendono la Carbosulcis, altra società interamente di proprietà della Regione, interessata da un piano di dismissione concordato con l’Unione Europea. «La Carbosulcis – ha detto l’assessore Piras – va verso una graduale riconversione. Esaurita la fase di estrazione del minerale, il sito di Nuraxi Figus si candida a diventare un polo di eccellenza nel settore della ricerca. Il Piano industriale redatto dall’amministratore unico punta a razionalizzare le spese, senza operare tagli alle retribuzioni, e ad assicurare un futuro a chi, soprattutto i lavoratori più giovani, resterà nella società all’indomani del Piano di dismissione. L’obiettivo dei prossimi anni – ha concluso l’assessore Piras – è rappresentato dal consolidamento del presente ma soprattutto dalle tecnologie sperimentali e dall’innovazione, quali il progetto Aria, e dalle iniziative nell’ambito dell’efficientamento energetico.»

 

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Search engine friendly contentLa Regione accelera i tempi per agevolare e promuovere la capacità di esportazione delle imprese sarde. L’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, aprendo ieri mattina a Cagliari i lavori della Cabina di regia del Programma triennale per l’Internazionalizzazione 2015-2018, ha annunciato che nelle prossime settimane saranno pubblicati i primi bandi del Piano. L’incontro di oggi, nel corso del quale sono state illustrate le direttive di attuazione del programma, ha consentito di condividere le osservazioni presentate dalle associazioni imprenditoriali e di categoria prima dell’approvazione definitiva da parte dell’esecutivo.
«Stiamo rispettando il cronoprogramma – ha detto l’assessore Piras – e presto faremo partire i bandi con l’obiettivo di spendere subito le risorse previste dal Piano. Per consentire una rapida erogazione dei fondi, abbiamo previsto di introdurre nelle direttive anche alcune norme di snellimento burocratico già previste dal disegno di legge sulla semplificazione. Ciò – ha aggiunto l’assessore – permetterà di valutare con più rapidità le domande e di dare risposte in tempi certi alle imprese.»
La prima tranche di interventi, illustrati dal Direttore generale dell’assessorato dell’Industria, Roberto Saba, prevede la spendita di 2,5 milioni di euro sui 16 milioni complessivi previsti dal Piano. A beneficiare delle risorse saranno le piccole e medie imprese che hanno sede operativa in Sardegna, le associazioni temporanee di imprese, i contratti di rete, i consorzi e le società consortili. Le imprese dovranno presentarsi in aggregazione tra loro con la presentazione di un unico progetto che consenta la razionalizzazione dei costi, lo scambio e la condivisione di conoscenze e un approccio integrato ai mercati esteri. Le direttive del Piano hanno già individuato le filiere ammissibili: agroalimentare, innovazione e alta tecnologia, energia e costruzioni, mobilità, moda e design, turismo e beni culturali. Le direttive prevedono un tetto massimo di costi ammissibili, per aggregazioni di impresa, che può arrivare fino a 600mila euro qualora le imprese partecipanti optino per gli aiuti de minimis.
Questa mattina all’incontro era presente anche l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che ha posto l’accento sull’esigenza di una maggiore sinergia nell’ambito dell’export del settore agricolo. «Il nostro sforzo è massimo – ha detto l’assessore Falchi – e lo testimonia il fatto che adesso abbiamo una serie di strumenti per sostenere e supportare quelle imprese dell’agroalimentare che intendano esportare prodotti di qualità ed eccellenza. I bandi del Piano di Internazionalizzazione – ha aggiunto – dovranno essere sinergici con quelli già previsti dal nuovo Programma di Sviluppo Rurale dove l’aggregazione delle imprese e i Progetti integrati di filiera (Pif) si integrano con altri percorsi come quello dell’Interprofessione, già avviato per il comparto ovino».
In attesa dell’approvazione definitiva delle direttive, proseguono le iniziative stabilite dal Programma. Il 16 dicembre, infatti, nella sede della Fondazione Banco di Sardegna, a Cagliari, si svolgerà un workshop dedicato alle imprese che operano nel settore dell’agroalimentare. L’evento è curato e organizzato dalla Regione in collaborazione con la SFIRS e l’ICE (Istituto per il Commercio Estero).

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INCONTRO CAPIGRUPPO ALCOA 2 DICEMBRE 2015 2 INCONTRO CAPIGRUPPO ALCOA 1 DICEMBRE 2015 2

La mobilitazione per la vertenza ex Alcoa riparte dal Consiglio regionale. Un fronte comune e una ferma presa di posizione politica nei confronti del Governo italiano e dell’Unione Europea per definire positivamente la “vertenza energia” da cui dipende il futuro dell’Isola e la sopravvivenza di quel resta del tessuto industriale sardo. E’ questo l’impegno, che nelle prossime ore sarà declinato in un documento, che è scaturito al termine della riunione tenutasi negli uffici della presidenza del Consiglio regionale, con il presidente Gianfranco Ganau, le rappresentanze sindacali e i capigruppo ed alla quale ha partecipato, in rappresentanza dell’esecutivo regionale, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras.

Rino Barca (Cisl), Massimo Cara (Rsu-Alcoa), Daniela Piras (Uil), Roberto Forresu (Cgil) e Manolo Mureddu (Cisl-Rsu-appalti) ,hanno rappresentato la gravità della situazione del comparto industriale sardo ed in particolare del Sulcis, interessato, come è noto, dalla lunga e complessa vertenza delle aziende cosiddette energivore ad incominciare dall’Alcoa, la cui questione rappresenta un nodo cruciale sul tavolo delle trattative in corso tra la Regione e il ministero dello Sviluppo economico e tra il Governo e la Commissione europea. La ripresa della produzione di alluminio nella fabbrica di Portovesme dipende, infatti, dal costo del kilowattora che potrà essere garantito alla multinazionale Glencore, la società che ha siglato lo scorso anno con ministero e Regione, l’intesa per rilevare lo stabilimento Alcoa, indicando però come condizioni una “super interrompibilità” (ha una remunerazione doppia rispetto alla “interrompibilità” e vale solo per le isole) della durata di dieci anni e con un costo kilowattora pari a 28 euro. E’ concreto il rischio, che tale importo possa non essere  giudicato congruo dalla commissione europea, che si esprime sul tema degli aiuti di Stato, e si ipotizza un valore economico in linea con il prezzo medio nell’Unione Europea ma che è ricompreso tra i 32 euro e i 38 euro per kilowattora.

Il prossimo 4 dicembre è in programma un nuovo incontro tra la Regione e il Mise in vista delle decisioni che sull’argomento saranno formulate della Commissione europea entro martedì 15 dicembre.

Sindacati e capigruppo hanno dunque concordato sulla necessità di esercitare, in questo frattempo, una serie di forti azioni congiunte così da sensibilizzare ministero e Unione europea sul tema cruciale del costo dell’energia in Sardegna e sulla necessità di garantire un futuro all’industria nell’Isola.

I sindacati hanno chiesto al presidente del Consiglio e ai capigruppo di poter intervenire in Aula sulla “vertenza energia” e sulla vicenda ’Alcoa (si è ipotizzata una seduta informale e straordinaria dell’assemblea sarda) ed hanno ribadito la volontà di sottoscrivere un documento congiunto con il Consiglio regionale e la Giunta ed a questo proposito è già stato concordato un nuovo incontro con la conferenza dei capigruppo per il prossimo 9 dicembre.

Sindacati, presidente del Consiglio e capigruppo hanno inoltre avanzato la richiesta all’assessore Piras perché nell’arco delle prossime ore, anche attraverso comunicazioni informali, siano presi gli opportuni contatti con i manager della Glencore, così da conoscerne gli intendimenti rispetto alle decisioni della Commissione europea sul costo dell’energia che, pur essendo in linea con la media europa, con tutta probabilità sarà più elevato rispetto a quello indicato nell’intesa siglata per l’acquisizione dello stabilimento di Portovesme.  

 

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E’ tornato a riunirsi ieri il tavolo di confronto della Giunta regionale con le organizzazioni sindacali, nella sala Giunta della presidenza, in viale Trento, a Cagliari, con la partecipazione del presidente Pigliaru e di una folta rappresentanza dell’Esecutivo.
Per la Giunta regionale hanno partecipato all’incontro l’assessore regionale del Bilancio Raffaele Paci, dell’Industria Maria Grazia Piras, del Lavoro Virginia Mura e degli Enti locali Cristiano Erriu. Per le organizzazioni sindacali erano presenti i segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. L’incontro, svoltosi in un clima positivo e di aperto confronto, ha permesso di mettere a punto un metodo condiviso tra Giunta e sindacati, per affrontare insieme, ciascuno per il proprio ambito di responsabilità, alcune delle partite fondamentali nel confronto con il Governo nazionale per la cosiddetta “Vertenza Sardegna“.
L’appuntamento non resterà isolato. Il 9 dicembre è in programma un nuovo incontro nel corso del quale la Giunta illustrerà alle organizzazioni sindacali il disegno di legge Finanziaria regionale di prossima presentazione da parte dell’esecutivo. Il 14 dicembre, invece, verrà riunito il tavolo tecnico su alcune delle questioni chiave connesse al tema “Insularità”: Continuità territoriale, trasporto ferroviario interno ed energia (con particolare riferimento all’approvvigionamento del metano).
In un ulteriore confronto, la cui data sarà fissata nei prossimi giorni, tra Giunta e sindacati si svilupperà un focus sul tema del lavoro e delle vertenze industriali aperte in Sardegna, nonché sui rapporti da sviluppare con Eni, soprattutto riguardo alla Chimica verde.

Palazzo della Regione 3 copia

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Palazzo della Regione 1

Nuovo passo avanti nell’attuazione del Piano Sulcis. La Giunta, su proposta del presidente Francesco Pigliaru, di concerto con l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha deliberato la programmazione di 5 milioni di euro per lavori che saranno eseguiti a supporto di alcuni insediamenti produttivi del Sulcis. La programmazione delle risorse è stata resa possibile grazie a un’istruttoria accelerata portata avanti dal Coordinamento del Piano Sulcis, che si è avvalso dell’assistenza tecnica di Invitalia, con il coinvolgimento delle amministrazioni locali interessate.

Gli interventi riguardano la portualità industriale di Portovesme (1 milione di euro) e il completamento del 1° lotto della strada periportuale dello stesso agglomerato industriale (1,2 milioni di euro). Le opere saranno realizzate dal Consorzio Industriale Provinciale Carbonia – Iglesias. Alla ZIR di Iglesias, invece, spetterà il compito di completare l’impianto di illuminazione e l’allaccio alla condotta idrica potabile della zona consortile (lavori per 687.500 euro). La delibera, inoltre, programma la spesa di 1 milione e 223 mila euro per realizzare un incubatore d’impresa e recuperare padiglioni per laboratori artigianali a Carbonia. In questo caso il soggetto attuatore è il Comune di Carbonia. Altri 589.500 euro saranno utilizzati dal comune di Tratalias per l’adeguamento, la messa a norma e il completamento dell’area PIP. Trecentomila euro, infine, sono stati programmati per completare la strada di collegamento al PIP di Sant’Anna Arresi (sarà il Comune ad attuare l’intervento). Tutte le informazioni sullo stato di attuazione degli interventi del Piano Sulcis sono disponibili sul sito.

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Assessorato regionale del Lavoro 10

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura, di concerto con gli assessori dell’Industria e dell’Ambiente Maria Grazia Piras e Donatella Spano, ha approvato una delibera con cui si mettono in sicurezza le retribuzioni degli addetti dell’A.T.I. Ifras fino alla fine dell’anno. Il provvedimento, che attua quanto annunciato dalla Giunta lo scorso 10 novembre (in occasione dell’incontro a Cagliari con sindaci dei territori interessati, rappresentanti sindacali e lavoratori Ifras), oltre a intervenire sulle criticità del presente risolvendo una situazione di grande incertezza per i lavoratori, imposta una soluzione possibile per il futuro che, a partire dal prossimo anno, superi il quadro di difficoltà emerso nell’ultimo periodo.
La delibera approvata dalla Giunta prevede l’anticipazione al 2015 di parte degli interventi già assegnati all’A.T.I. Ifras per il 2016. Le opere che verranno anticipate all’anno in corso hanno un importo complessivo di 1,8 milioni di euro: risorse messe a disposizione con fondi dell’assessorato del Lavoro con conseguente diminuzione per pari importo, della dotazione finanziaria per i medesimi interventi, per l’annualità 2016. Gli interventi che verranno anticipati al 2015 riguardano cantieri comunali per le quote strettamente necessarie a garantire i livelli occupazionali. Ovviamente è prevista opportuna verifica successiva dei lavori effettuati, da parte dell’apposita Commissione così come richiesto dalla delibera approvata recentemente dalla Giunta Regionale (la D.G.R. 55/15 del 17/11/2015).
Con il medesimo provvedimento, la Giunta ha inoltre conferito mandato all’assessorato dell’Industria affinché (nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di appalti) valuti e adotti in tempi rapidi tutte le iniziative necessarie alla spendita delle risorse contemplate per la realizzazione delle finalità previste dalle convenzioni stipulate con l’A.T.I. Ifras il 28 febbraio 2014 oppure, eventualmente, proceda a riorientarle su iniziative compatibili con gli obiettivi di destinazione, in base alle leggi finanziarie che tali risorse hanno istituito. Sempre per il 2016, si richiede all’A.T.I., per il tramite della Direzione generale dell’assessorato del Lavoro, la predisposizione di un piano che favorisca il pensionamento dei lavoratori ex Lsu in possesso dei requisiti di legge, nonché l’elaborazione di eventuali forme di flessibilità contrattuale, da attuarsi a seguito di opportuna confronto con le Organizzazioni sindacali e l’assessorato del Lavoro.

 

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Il Governo si è impegnato ieri ad ottenere entro la fine dell’anno dalla Commissione Ue l’autorizzazione alla nuova misura di superinterrompibilità per la Sardegna e la Sicilia.

La comunicazione è arrivata in occasione della riunione svoltasi al ministero dello Sviluppo economico, presieduta dal ministro Federica Guidi alla quale hanno partecipato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, rappresentanti di Confindustria Sardegna, Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

Il ministro Guidi ha detto di essere in costante contatto con la commissaria Ue alla Concorrenza Margrethe Vestager per seguire da vicino il dossier che riguarda la fornitura di energia alle imprese delle due isole in base alle regole della superinterrompibilità in modo da eliminare il rischio di aiuti di Stato. Anche le riunioni a livello tecnico si svolgono con cadenza settimanale.

Su questa materia il Governo riferirà entro la metà del mese di dicembre sull’esito conclusivo del confronto in sede europea. Le parti saranno riconvocate prima di Natale al ministero dello Sviluppo economico.

Durante la riunione è stata esaminata anche la questione dell’essenzialità per gli impianti che producono energia elettrica in Sardegna. A questo riguardo, il ministro Guidi ha confermato il proprio impegno per ricercare soluzioni che ad un tempo garantiscano il sistema elettrico regionale e l’ occupazione degli impianti interessati.

Sono 18 le aziende beneficiarie della super interrompibilità e 3 le centrali elettriche beneficiarie della essenzialità, più l’indotto diretto e collaterale. «Si tratta del solo strumento che, allo stato delle cose, può accompagnarci nella transizione verso il metano. È funzionale alla ripresa economica della nostra Isola e risponde a precise esigenze di sicurezza ed equilibrio del sistema elettrico regionale, in presenza degli impegni che Governo e Regione hanno messo in campo per il rilancio del settore industriale – ha dichiarato il Presidente della Regione. In più non possiamo permetterci ulteriori rischi sul piano dei livelli occupazionali. Chiediamo una proroga del regime di essenzialità per un tempo che serva ad attivare gli investimenti sull’efficientamento delle centrali e sulle imprese a valle.»

Preoccupazione è stata manifestata dall’assessore Piras sulla capacità, da parte delle centrali, di mantenere gli attuali livelli occupativi in assenza di tale proroga. «Stiamo lavorando a pieno regime sul piano per cambiare il nostro assetto energetico – ha detto Maria Grazia Piras -. Non possiamo pensare che il nostro sforzo sia limitato da questo vincolo sull’essenzialità”.

«Puntiamo tutti allo stesso obiettivo e da parte nostra sosteniamo il lavoro che si sta portando avanti per raggiungere le condizioni che maggiormente si avvicinano a quelle richieste dalle imprese» ha detto Francesco Pigliaru in chiusura di riunione, confermando l’intenzione «di continuare a esercitare nelle prossime ore un forte pressing sulle istituzioni comunitarie che hanno in mano i dossier su cui si fondano il mantenimento e lo sviluppo del tessuto industriale in condizioni di insularità. Lo faremo insieme al Governo – ha dichiarato il presidente della Regione – con il sostegno e il senso di responsabilità finora sempre mostrato da imprese, sindacati e associazioni di categoria nella gestione delle vertenze industriali sarde legate al tema dell’energia. Ancora oggi l’Unione Europea mostra di avere poca conoscenza sul tema dell’insularità. Ma noi siamo convinti che questa sia l’essenza di una battaglia politica sacrosanta – ha concluso – che vogliamo portare a tutti i livelli e che si fonda su solide ragioni tecniche, sociali e politiche».

Il prossimo incontro al Mise per un nuovo aggiornamento è già fissato per la settimana che precede le feste di Natale.​

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì 25 novembre, alle 10,00, con all’ordine del giorno l’esame di mozioni, interpellanze e del disegno di legge n° 273 della Giunta regionale “Adeguamento del bilancio per l’esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 alle disposizioni del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche ed integrazioni, e disposizioni varie”.

La seduta del Consiglio sarà preceduta dalle riunioni della III e della I Commissione. Il parlamentino del Bilancio, presieduto da Franco Sabatini, si riunirà alle 9.30 per il parere finanziario al disegno di legge di riordino degli Enti locali. La Commissione Autonomia, guidata da Francesco Agus, è invece convocata per le 9.45 per l’approvazione finale dello stesso disegno di legge.

Giovedì 26 novembre, alle 9,30, si riunirà la V Commissione. In programma l’audizione dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, sulla situazione dei Consorzi Zir della Sardegna; l’esame della proposta di legge n. 227 (Norme per la riorganizzazione del comparto ippico ed equestre) e il Testo Unico dell’Energia. L’organismo consiliare presieduto da Luigi Lotto dovrà dare inoltre dare il parere sulle parti di competenza del D.L. di riordino degli Enti locali.

Alle 11.30 si riunirà, infine, la VI Commissione “Sanità”, presieduta da Raimondo Perra, per l’esame del D.L, n. 277 (disposizioni in materia di sanità. Prime misure per la copertura delle perdite pregresse).