24 November, 2024
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Maria Grazia Piras A copia
Si parlerà di strumenti e incentivi della Regione Sardegna in favore degli insediamenti d’impresa nei contesti industriali nel convegno organizzato dall’assessorato dell’Industria, in programma domani, venerdì 12 giugno, a partire dalle 10.00, nella sede dell’ERSU di Sassari.
Sono previsti gli interventi dell’assessore Maria Grazia Piras e dei dirigenti dell’assessorato.
L’assessore Piras illustrerà le strategie della Giunta per potenziare il tessuto imprenditoriale e produttivo sardo e le iniziative per rendere la Sardegna appetibile anche all’esterno in termini di nuovi insediamenti produttivi. Si parlerà anche di internazionalizzazione, di semplificazione burocratica e legislativa e di incentivi per lo sviluppo industriale. Nel corso del convegno, infine, sarà presentato il portale www.sardegnaareeindustriali.it . L’incontro sarà replicato martedì prossimo, 16 giugno, al Caesar’s Hotel di Cagliari.

 

Il risparmio e il miglioramento dell’efficienza energetica hanno la stessa valenza e la stessa importanza di una fonte energetica principale. È un concetto che caratterizza le linee guida del Piano Energetico Regionale – presto all’attenzione della Giunta Pigliaru – e che è stato rimarcato oggi dall’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, nel corso della Conferenza Internazionale Foster in Med in programma a Cagliari.

«La promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche – ha detto l’assessore Piras – è un elemento chiave della politica energetica regionale, pienamente recepita nel POR-FESR 2014-2020 che abbiamo sottoposto alla Commissione Europea. Occorre sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori – ha concluso l’assessore Piras – ed è per questo che prevediamo di supportare interventi di ristrutturazione, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici.»
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Accordo in Ogliastra

È stato firmato oggi a Tortolì l’accordo tra il Ceo della Saldimpianti Romeo Ingrosso e la delegazione irachena guidata dal governatore della provincia di Al-Anbar, Sohaib Ismael Mahmoud. Si tratta di un investimento importante, dal quale la Sardegna e in particolare l’Ogliastra si aspettano ricadute economiche e lavorative di notevole rilevanza, che è stato presentato in mattinata al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore regionale dell’industria Maria Grazia Piras.

«Si tratta di una grande opportunità per la Sardegna – ha affermato il Presidente Pigliaru -. Dobbiamo abituarci a cogliere i vantaggi della globalizzazione superandone il timore. Il compito della Regione è quello di creare le condizioni perché gli investitori seri che arrivano dall’estero scelgano la Sardegna – ha proseguito il presidente della Regione, ricordando che è solo di pochi giorni fa la partenza di un importante progetto con un altro paese arabo – e c’è tutto il nostro impegno per accompagnare le nostre imprese in percorsi come questo.»

«Siamo consapevoli di essere una regione piccola e pertanto dobbiamo cercare sempre piu spazio nei mercati esteri, gli unici in grado di farci crescere a ritmi sostenuti e di creare posti di lavoro», ha sottolineato Francesco Pigliaru intervenendo dopo il Governatore iracheno che, nel pomeriggio, firmerà il contratto con l’azienda ogliastrina per la progettazione e la costruzione di una raffineria di petrolio di grandi dimensioni, in parte da realizzarsi in Sardegna, per un valore stimato di 4/5 miliardi di euro.

«Contratti di questa grandezza – ha proseguito il presidente Pigliaru – si trovano principalmente nei mercati esteri e generano opportunità che vanno ben oltre la singola impresa coinvolta, potendo aprire potenzialità per l’intera Sardegna, incluse le piccole imprese, a condizione che ci sia la volontà di lavorare insieme. Siamo ben felici di supportare le nostre aziende nei mercati internazionali e ci auguriamo che queste facciano da apripista a molte altre realtà produttive dell’isola.»

E’ molto positivo anche il commento dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, che definisce il successo di Saldimpianti «un successo del territorio ogliastrino e dei lavoratori che rappresentano il prezioso capitale umano, di competenze e di professionalità dell’azienda. Dobbiamo prendere esempio da queste realtà virtuose non solo per fare, come già abbiamo fatto, dell’internazionalizzazione un asse portante del progetto di sviluppo regionale, ma anche per favorire in ogni forma i processi di aggregazione tra i soggetti d’impresa che ne aumentano la massa critica e la capacità di affrontare nuovi mercati – ha poi aggiunto l’assessore dell’Industria -. La quale, in conclusione, ha ricordato l’importanza di dedicarsi tutti, governo regionale e locale, partenariato economico e consorzi, a favorire i progetti di integrazione di filiera che rendono i sistemi produttivi locali più solidi e competitivi e favoriscono le azioni di chiamata selettive di nuove imprese esterne».

 

 

L’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras ha aperto ieri lavori del tavolo del partenariato imprenditoriale, chiamato a fornire le proprie valutazioni sul piano triennale di internazionalizzazione prima della sua definitiva approvazione da parte della Giunta.

«L’internazionalizzazione del sistema economico-produttivo sardo – ha detto l’assessore dell’Industria è un asse portante del progetto di sviluppo regionale. Abbiamo inaugurato un nuovo metodo di lavoro basato sulla concertazione dei programmi tra gli assessorati interessati – in questo caso, oltre all’Industria, il Turismo, l’Agricoltura e la Programmazione – e una costante interlocuzione con i soggetti interessati, prime fra tutti le associazioni di categoria e le Camere di commercio.»

Le novità del Piano, che entro la fine del mese sarà integrato alla luce delle osservazioni e delle proposte pervenute dalle organizzazioni, sono sostanziali: prima fra tutte una salda regia regionale per assicurare un costante monitoraggio degli interventi e azioni di sistema sui mercati esterni guidati direttamente dalla Regione. Ulteriori elementi qualificanti: nuove risorse per la formazione di imprenditori e quadri coinvolti nei processi di internazionalizzazione aziendale e una selezione di mercati obiettivo sui quali concentrare le risorse.

Nella seduta di ieri, intanto, la Giunta ha deliberato il primo stanziamento per azioni di internazionalizzazione, pari a 519 mila euro, somma proveniente dalle risorse liberate della misura 4.2d del POR Sardegna 2000/2006, per la realizzazione di alcune delle azioni previste nel Piano attualmente in corso di condivisione con il partenariato economico-sociale.

Maria Grazia Piras 1 copia

Maria Grazia Piras A copia

La Giunta regionale esaminerà le linee strategiche del Piano Energetico Regionale entro la prima decade di giugno. Lo ha reso noto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, nel corso di un incontro, svoltosi in viale Trento a Cagliari, con i segretari regionali e territoriali FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL, UILTEC-UIL per esaminare le problematiche legate allo sviluppo del settore industriale, e in particolare del comparto chimico, in Sardegna. Le linee strategiche del PEARS prevedono la metanizzazione dell’isola con l’obiettivo di garantire elevati livelli di sicurezza nell’approvvigionamento e costi vantaggiosi per le aziende e i cittadini nel più breve tempo possibile.

«Stiamo mantenendo fede agli impegni presi – ha detto l’assessore Piras – la Giunta farà scelte rapide nell’interesse dei sardi e della Sardegna. La questione energetica è strategica per disegnare il rilancio dell’industria nella nostra regione. La determinazione dell’esecutivo è testimoniata anche dall’impegno profuso per ottenere la proroga dell’essenzialità per le centrali elettriche sarde, un risultato che non era affatto scontato.»

L’assessore dell’Industria ha annunciato inoltre che verrà presto avviato un confronto con tutti gli interlocutori istituzionali sul progetto di sviluppo industriale della Sardegna.

«Abbiamo un nostro piano, una nostra idea di riconversione manifatturiera – ha concluso l’assessore Piras – che deriva dalle numerose misure del Piano Regionale di Sviluppo dedicate alle imprese. Vogliamo sottoporla all’attenzione di imprenditori, sindacati ed enti locali, e arricchirla con il loro contributo. È una base di partenza innovativa, una scelta di metodo che, nel nostro intento, dovrà portare a soluzioni condivise”.

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Sono stati compiuti passi in avanti nella soluzione della vertenza Energ.It dopo l’avvio delle procedure di licenziamento da parte dell’imprenditore. È quanto emerso nel corso di un incontro, convocato ieri mattina dall’assessorato dell’Industria, al quale hanno partecipato i rappresentanti dell’azienda e dei sindacati e, in rappresentanza dell’assessore Maria Grazia Piras, il capo di gabinetto Massimo Cugusi. Energ.it ha confermato di voler mantenere il proprio radicamento in Sardegna e di voler valorizzare il patrimonio professionale e tecnologico dell’azienda.

I sindacati, dal canto loro, si sono dichiarati pronti a collaborare per trovare una soluzione che consenta di intervenire concretamente sulla riduzione del costo del lavoro. L’Assessorato ha auspicato il ritiro dei licenziamenti individuali e la prosecuzione del dialogo finalizzato per individuare strumenti alternativi nell’ambito degli ammortizzatori sociali, ai quali Energ.it potrebbe avere accesso. La conferma dell’azienda di voler restare in Sardegna assume particolare valenza, anche nella prospettiva del possibile ingresso in tempi brevi nel capitale sociale di un nuovo socio di rilievo nazionale che, attraverso nuove risorse finanziarie, tecnologiche e di nuovo mercato, potrebbe assicurare una nuova e concreta prospettiva di rilancio dell’azienda. L’Assessorato ha confermato, infine, la piena disponibilità a favorire i percorsi di soluzione dei problemi e ad analizzare con particolare attenzione il piano industriale che Energ.it presenterà nei prossimi mesi.

Nelle prossime settimane la Giunta esaminerà e approverà il Programma Regionale Triennale per l’internazionalizzazione 2015-2018. La bozza del Programma è stata predisposta dall’assessorato dell’Industria e, prima di arrivare sul tavolo dell’esecutivo, sarà vagliata e discussa insieme al partenariato economico-sociale. La Giunta, intanto, in vista dell’approvazione del Programma, ha approvato oggi, su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, una delibera che autorizza la stipula di una convenzione operativa con ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. La convenzione, che prevede una dotazione iniziale di un milione di euro per il biennio 2015-2016, ha l’obiettivo di favorire percorsi di internazionalizzazione incentrati sull’erogazione di servizi diretti alle imprese che operano nei mercati esteri.
«La nostra proposta – ha detto l’assessore Piras – contiene una serie di interventi a favore delle aziende sarde. Erogheremo servizi diretti alle imprese anche attraverso iniziative che integrino attività di alta formazione. Le competenze manageriali ci sono, ma dobbiamo farle crescere ancora di più. Il nostro compito è creare le condizioni perché gli imprenditori possano operare al meglio nei mercati fuori dall’isola. Il mercato interno è troppo piccolo. Nessuna impresa può crescere se si rivolge solo al mercato regionale. Quelli esterni, invece, sono più ampi e ricchi, e i consumatori hanno preferenze più varie e differenziate. Perciò – ha concluso l’assessore Piras – oltre a fare ottimi prodotti, le nostre imprese devono strutturarsi, anche con l’aiuto della Regione, per affrontare questa sfida.»
Maria Grazia Piras A copia

 

La Regione metterà presto ordine nel sistema delle aree industriali di grande interesse. Lo ha detto a Sassari l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, chiudendo i lavori del convegno su “Il ruolo strategico dei Consorzi Industriali Provinciali nella riforma delle autonomie locali” promosso dall’Università di Sassari e dal Coordinamento dei Consorzi industriali provinciali della Sardegna. L’esponente della Giunta Pigliaru ha sottolineato che è necessario riformare il sistema della governance dei Consorzi, anche per gli effetti della norma nazionale sulle incompatibilità e inconferibilità, e provvedere alla riforma delle Zir.

«I consorzi industriali provinciali – ha precisato l’assessore Piras – devono essere in grado di fornire alle imprese condizioni di vantaggio competitivo, rendendo convenienti e integrati i servizi idrici, di gestione dell’energia e dei rifiuti. E, soprattutto, devono essere in grado di promuovere le reti di imprese.»

In questo filone si inseriscono le misure previste nella nuova programmazione comunitaria: aree ecologicamente attrezzate, Smart grid per la gestione dell’approvvigionamento energetico, gestione conveniente dell’acqua e dei reflui.

«La grande sfida – ha aggiunto l’assessore Piras – risiede nell’attrazione di investimenti esterni. Stiamo lavorando sui fattori di competitività, pensando a incubatori di imprese e di innovazione, con la creazione di autostrade amministrative contro la cattiva burocrazia. I consorzi industriali possono essere un elemento fondamentale per attuare quelle politiche di innovazione e di internazionalizzazione del sistema produttivo che questa Giunta sta portando avanti.»

Consorzio Industriale dall'alto copia

L’essenzialità delle centrali elettriche sarde, compresa quella di Ottana, è stata prorogata sino al 31 dicembre di quest’anno. L’Autorità per l’Energia ha deliberato in tal senso.
«Siamo soddisfatti – commenta l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras – è un risultato che premia il lavoro svolto dalla Regione e dall’assessorato in questi mesi nelle interlocuzioni con Roma. La proroga dell’essenzialità è il riconoscimento dell’oggettivo svantaggio della Sardegna in tema energetico, da identificare come un fattore di mancata competitività. Sia chiaro – aggiunge l’assessore Piras – non si tratta della soluzione definitiva dei problemi. La proroga, tuttavia, è importante soprattutto per la Sardegna Centrale e per la zona industriale di Ottana, nucleo produttivo attorno al quale devono realizzarsi interventi di reindustrializzazione.»
Centrale Grazia Deledda

 

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Il ritiro della messa in mobilità dei trentacinque lavoratori; una trattativa con l’azienda per la cassa integrazione; la messa in sicurezza del sito minerario e la ricerca nel mercato internazionale di aziende interessante alla miniera di Bauxite di Olmedo. Sono queste le azioni illustrate dall’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, nel corso dell’audizione in V commissione, convocata per discutere la decisione unilaterale assunta dalla S&B (acquisita lo scorso febbraio dalla multinazionale Imerys) di rinunciare alle attività estrattive a Olmedo e  procedere al licenziamento di tutti i lavoratori.

La decisione “irrevocabile” della S&B di abbandonare il mercato della bauxite è stata confermata dall’amministratore della società ellenica, Marco Bonansea, che ha ribadito, nel corso del suo intervento dinanzi al parlamentino presieduto da Luigi Lotto (Pd), l’attivazione delle procedure stabilite dalla legge 223 e la decisione di rinunciare alla concessione mineraria con sette anni di anticipo rispetto ai termini contenuti nel contratto siglato nel 2007 con la Regione sarda (2022).

La decisione di abbandonare il sito di Olmedo – così ha riferito il legale rappresentante dell’azienda greca – non sarebbe dunque da ricercare nella crisi del settore ma è conseguenza della scelta strategica della società ellenica di uscire dal mercato mondiale della bauxite, nonostante il buon livello di produttività del sito sardo.

Sollecitato dagli interventi di alcuni consiglieri, l’ingegner Bonansea, ha quindi riportato in maniera sintetica alcuni dati della miniera di Olmedo (100.000 tonnellate\anno estratte; 500mila euro di investimenti in otto anni) e ha dichiarato che,  nel corso dei primi sette di attività, la perdita complessiva per S&B sarebbe stata di circa due milioni di euro.  Il rappresentante di S&B non è stato però in grado di fornire un bilancio ed un quadro dei costi e dei ricavi delle attività nella miniera di Olmedo ed ha sostanzialmente ribadito un non soddisfacente  livello dei profitti piuttosto che dei ricavi aziendali.

Distanti dalla rappresentazione fornite alla V commissione dall’amministratore della società greca sono state le valutazioni e le considerazioni delle organizzazioni sindacali («cento quarantamila tonnellate annue estratte e vendute al prezzo medio di 40 euro a tonnellate, per otto anni») intervenute in audizione con Massimiliano Muretti (Filctem-Cgil, Sassari); Luca Velluto (Femca-Cisl, Sassari); Simone Testoni (Ugl-Chimici, Sassari), Piergiorgio Piu (Ugl) e Emilio Fois (Rsu).

Ulteriori sottolineature negative sono state espresse dai consiglieri Angelo Carta (Psd’Az); (Fi) e Oscar Cherchi (Fi) riguardo la non disponibilità del quadro dei conti delle attività della miniera negli ultimi due anni della gestione Bonansea ed hanno definito “vaghe” le indicazioni offerte riguardo la redditività della miniera.