23 November, 2024
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«La gestione della vertenza Igea da parte della Regione è oltremodo scandalosa: tutti gli accordi, compreso l’ultimo del 7 novembre scorso, sono stati disattesi, mentre gli operai, stremati da una situazione sempre più drammatica, sono arrivati al settimo mese senza stipendio. Unico responsabile: la Giunta dei professori, palesemente disinteressata al dramma che stanno attraversamento le maestranze Igea, e convinta di farla franca con il solito “stiamo lavorando”. Un lavoro di cui, tuttavia, non si percepisce alcun frutto.»

Lo ha detto stamane Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna, dopo essersi recato a Monteponi a portare solidarietà e vicinanza ai lavoratori.

«Sono padri di famiglia che non sanno più come andare avanti, strozzati dai debiti e abbandonati da una classe dirigente che, oggi al governo, mostra di non sapere fare il proprio lavoro – ha aggiunto Locci -. Inoltre, per una ventina di precari i contratti risultano in scadenza e ancora nessuno ha fornito loro le giuste rassicurazioni. A questo punto, vista l’imbarazzante incapacità di gestire la vertenza da parte della Giunta Pigliaru, sarebbe il caso che si andasse in Consiglio regionale con una proposta di legge urgente che ponga la parola fine, regolarizzando la situazione degli operai e mettendo in sicurezza l’immenso patrimonio minerario oggi a rischio per ragioni di pubblica sicurezza. Più passa il tempo, più lo scenario si aggrava. Non si capisce cosa stiano aspettando gli uffici regionali competenti a liquidare all’Igea i tre milioni di euro di fatture scadute, o a trasferirle gli 8 milioni stanziati nell’assestamento di bilancio. L’Assessorato regionale all’Industria ha tutti i poteri per velocizzare le pratiche e dare una scossa alla burocrazia. Ma è evidente che Maria Grazia Piras sta pensando ad altro. A breve, poi, chiuderà la Ragioneria della Regione e per assicurarsi gli stipendi (almeno un anticipo prima di Natale) gli operai dovranno attendere il 2015. E questo sarebbe gravissimo, un ulteriore offesa all’indirizzo di centinaia di famiglie sarde.»

Ignazio Locci 7 copiaMinatori Igea

Palazzo della Regione 1 copia

La Giunta regionale ha approvato oggi numerose delibere in tema di sanità, proposte dall’assessore Luigi Arru. A favore delle disabilità gravissime, attingendo dal Fondo nazionale per le non autosufficienze, è stato potenziato il programma “Ritornare a casa”, cui va l’assegnazione di 9.214.000 euro. In base a un protocollo di intesa tra Regione e il ministero del Lavoro e politiche sociali, è stata inoltre approvata l’adesione alla sperimentazione di progetti di vita indipendente e inclusione nella società delle persone con disabilità per un valore di 200mila euro, di cui 160 mila euro di risorse statali.
Approvato l’adeguamento degli obiettivi, assistenziali ed organizzativi ed economici, dei Direttori generali delle Aziende sanitarie regionali. A favore della ASL n. 7 di Carbonia sono stati rimodulati alcuni interventi di ammodernamento tecnologico.
E’ stato inoltre recepito l’Accordo sul protocollo d’intesa tra il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, ministero della Salute, Regioni e Province autonome e Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) per favorire le procedure di trasmissione al ministero delle Politiche agricole e ad AGEA degli esiti dei controlli dei requisiti comunitari di protezione ambientale, sanità pubblica, igiene e benessere animale effettuati dai Servizi veterinari regionali.
Mette ordine e circoscrive gli sprechi, la delibera sul contenimento della spesa per l’acquisto di ausili e protesi che trasferisce il ruolo di ASL capofila dalla ASL 8 di Cagliari alla ASL 1 di Sassari per l’indizione della gara di acquisto per la fornitura di ausili e protesi. Approvazione definitiva per i 232.069,80 euro destinati a borse di studio in favore dei laureati medici e non medici per la frequenza delle Scuole di specializzazione in discipline non mediche delle Facoltà di medicina e chirurgia e della Scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera. Ulteriori 174.052,35 euro sono stati stanziati per la frequenza delle Scuole di specializzazione della Facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Sassari.
La Giunta ha poi deliberato la soppressione dell’Agenzia regionale della Sanità, nominando commissario liquidatore, per un periodo non superiore ai sei mesi, l’avvocato Tiziana Ledda. Previsti infine 250mila euro per il campo nomadi di Alghero.
Su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, è stato approvato il disegno di legge che rende applicabili sanzioni amministrative sui servizi di trasporto pubblico regionale e locale per gli utenti.
Positive le procedure di verifica, presentate dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, per gli interventi di salvaguardia della fascia costiera e delle infrastrutture nel comune di Porto Torres e per l’esercizio delle operazioni di recupero di inerti non pericolosi a Olbia, in località Paule e Lada. Approvato anche, col giudizio di compatibilità ambientale del Savi, l’intervento di recupero e bonifica dell’area ex FAS di Elmas.
In materia di agricoltura, via libera al Fondo speciale per il ristoro dei danni nelle colture nei campi subiti dagli imprenditori agricoli a causa degli eventi alluvionali del 18 – 19 novembre 2013. L’assessore Elisabetta Falchi ha proposto la somma di 10 milioni da trasferire tramite Argea. Approvata inoltre la prima variazione al bilancio di previsione 2014-2016 dell’Agenzia regionale per ricerca in agricoltura (AGRIS Sardegna) con un aumento delle risorse regionali.
E’ stata nominata, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, la Commissione del Paesaggio, prevista dal Codice Urbani con il compito di valutare il miglioramento della qualità architettonica per i progetti sottoposti a vincolo paesaggistico. Secondo le designazioni pervenute sono stati nominati Corrado Zoppi, Giovanni Macciocco, Enrico Corti e Felice Di Gregorio.
Su proposta dell’assessore Francesco Morandi, sono stati rimodulati gli interventi sui Sistemi Turistici Locali impegnando 400mila euro di fondi nazionali (fondi Cipe). Per permettere alle associazioni Pro Loco di beneficiare delle provvidenze della L. 383 del 2000, in attesa del riordino e dell’attribuzione delle competenze ai Comuni, sono state previste le modifiche delle direttive e del modello di statuto.
È stata individuata la rosa dei sette funzionari candidati a divenire membri del Comitato consultivo del Fondo immobiliare regionale – housing sociale, che si esprime, tra l’altro, a proposito del business plan. Aprono la lista il direttore generali dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini e il direttore di servizio Giulio Capobianco. L’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, rappresenterà la Regione in sede di Assemblea dei partecipanti.
Per la realizzazione dei Piani per insediamenti produttivi (PIP), sono state approvate le direttive proposte dall’assessore Maria Grazia Piras sulle sovvenzioni a favore degli Enti locali. Si tratta di due milioni, in parte già erogati a titolo di anticipazioni. Approvazione definitiva, infine, per le direttive di attuazione sulle risorse per la partecipazione all’Expo 2015.

«Troppi cecchini miopi sparano sull’IGEA!». La denuncia è di Erminio Meloni, segretario provinciale del Partito Socialista Italiano.

«Igea è un caso decisamente complicato – dice Meloni -, perché i lavoratori stanno pagando l’inettitudine gestionale del passato, l’impossibilità di ricapitalizzare le aziende pubbliche in difficoltà e la condizione di debolezza di un sistema territoriale che in questo momento non è in grado di fornire nel breve opportunità di reddito ed occupazione. In tale scenario, una soluzione comoda e politicamente neutra sarebbe stata condurre al fallimento una società che aveva tutti i requisiti della gestione fallimentare. Scaricando le responsabilità su chi davvero le ha.»

«Bene ha fatto invece l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – aggiunge il segretario provinciale del PSI – ad intraprendere la strada più difficile, quella di un concordato con riserva, dichiaratamente teso alla continuità aziendale. Non si può certo pensare che lo abbia fatto per altro motivo se non per la tutela dei posti di lavoro, che in caso di chiusura sarebbero stati irrimediabilmente perduti. Una scelta stracolma di  coraggio e di grande sensibilità, doti molto rare nello scenario politico attuale.»

«E, pur nella drammaticità dei casi personali, dei lavoratori e delle loro famiglie – sottolinea ancora Erminio Meloni –, è compito della politica usare il mirino e non la lente d’ingrandimento per prendere la mira. Un cecchino miope è capace solo di sparare nel mucchio, un buon cecchino coglie l’obiettivo, anche se distante. Bene farebbe l’intera maggioranza a partecipare al problema, a condividere la linea e a mettere a disposizione le risorse necessarie per la gestione del corrente. In primo luogo, studiando un po’ meglio la situazione prima di rilasciare dichiarazioni deliranti che non aiutano di certo i lavoratori, che creano solo confusione ed accentuano il dramma che stanno vivendo le loro rispettive famiglie.»

«Eguale foga – conclude il segretario provinciale del PSI – andrebbe per esempio posta nell’attuazione del Piano Sulcis, che rappresenterebbe, ove opportunamente rimodellato intorno alle reali esigenze del territorio, un veicolo di opportunità per i giovani del territorio.»

Minatori IgeaErminio Meloni 5

Ninetto Deriu si arrende alla burocrazia, la Port.Al non decollerà e i lavoratori ex Ila occupano la Regione. Nell’aria ormai da giorni, la “resa” dell’imprenditore di Iglesias che quasi tre anni fa ha rilevato lo stabilimento ex Ila con un progetto di rilancio molto ambizioso, è stata ufficializzata con grande amarezza. Dal momento dell’acquisizione dello stabilimento, Ninetto Deriu ha investito nel progetto circa 8 milioni di euro, nell’attesa, rilevatasi vana, della firma di un decreto della Giunta regionale per il via libera all’installazione di un mini parco eolico. Tre le pale richieste, due quelle concesse, in prima battuta, in sede di conferenza di servizi, ma resta un ostacolo da superare, una norma legislativa che vieta la realizzazione di nuovi impianti a meno di tre km dal mare, per superare la quale, visto lo stato in cui si trova l’area industriale, ormai compromessa dalla presenza delle industrie e del parco eolico dell’Enel, è necessario un provvedimento della Giunta regionale, promesso più volte ma mai arrivato.

L’annuncio dell’imprenditore, com’era prevedibile, ha scatenato la reazione dei lavoratori ex Ila che stamane hanno occupato la Regione, «per richiamare le istituzioni ad un’assunzione di responsabilità chiara e netta su una vertenza che, a causa della burocrazia e dell’indecisione politica, da due anni e mezzo non riesce a trovare uno sbocco positivo per oltre 140 padri di famiglia che aspettano di poter tornare a lavorare».

«L’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras – dice Remo Fantin, delegato RSU FSM-CISL – ci aveva assicurato che la nostra vertenza sarebbe stata seguita in prima persona direttamente dal presidente della Regione Pigliaru e, ad oggi, questo non è avvenuto e siamo qui per richiamare la Regione a questo impegno e a un’assunzione di responsabilità generale per la risoluzione della stessa.»

«E’ arrivato il momento delle decisioni coraggiose da parte della Regione – aggiunge Rino Barca, segretario regionale FSM-CISL -. Lo stabilimento ex Ila è stato tra i primi a chiudere nel polo industriale di Portovesme. Se ci fosse una reale volontà politica – conclude Rino Barca – questo stabilimento potrebbe essere il primo a ripartire e, finalmente, 140 famiglie recupererebbero il lavoro e uno stipendio e l’economia agonizzante del Sulcis Iglesiente porrebbe finalmente iniziare a registrare una netta inversione di tendenza.»

Il gruppo Deriu, già oggi ha 350 dipendenti in servizio, 140 sono quelli prossimi al rientro con il rilancio produttivo della Portal e 120 quelli previsti dal progetto del centro termale Coquaddus. Vista la drammaticità della crisi, oggi più che mai il Sulcis e gli imprenditori attendono risposte dalla politica in tempi certi. Senza le pale eoliche la fabbrica non potrebbe riaprire, in quanto il costo dell’energia graverebbe in misura eccessiva sulla produzione e non si capisce proprio perché i tempi autorizzativi debbano essere tanto lunghi, con il rischio di compromettere l’intero progetto ed il ricollocamento di 140 lavoratori diretti ed almeno di un centinaio indiretti.

Ninetto Deriu

Ninetto Deriu

L’assessore regionale dell’Industria deve fornire garanzie ai progetti di rilancio della PORTAL di Portovesme (Ex Ila), al centro di un importante piano di investimenti elaborato dall’imprenditore iglesiente Ninetto Deriu, ma bloccato da una burocrazia incancrenita e, ancora di più, da una Giunta regionale che non sembra avere a cuore le questioni legate al lavoro.

Se fino a qualche tempo fa, la perdita di ogni tipo di ammortizzatore sociale a causa dell’immobilismo ingiustificabile della Giunta era soltanto un rischio, da qualche giorno è diventato certezza: alcuni lavoratori, infatti, hanno già perso il diritto alla mobilità e la stessa sorte spetterà, gradualmente, anche ai restanti operai.

L’assessore Maria Grazia Piras deve mettersi una mano sulla coscienza e autorizzare il funzionamento dei tre aerogeneratori rientranti nel progetto, consentendo all’imprenditore di riaccendere i motori della fabbrica, ferma ormai da diversi anni. O, in alternativa, deve fornire indicazioni sostenibili per abbattere i costi energetici. Ma dica qualcosa, si esprima, ci faccia sapere qual è la posizione della Giunta. Non ci sono più scuse. Non si può accettare che un imprenditore volenteroso tiri i remi in barca a causa di una politica che non sa decidere. E se questo dovesse accadere, la colpa sarà soltanto della Giunta regionale.

Da troppo tempo, rappresentanze sindacali e investitore aspettano un segnale da parte dell’assessore Piras. Ma per ora l’attesa si è rivelata vana: nessun incontro è in programma presso l’assessorato e ogni giorno che passa allontana le tute blu dalla ripresa lavorativa e li avvicina alla disoccupazione.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

Maria Grazia Piras A copia

«Non ci sono i requisiti economici per la
 concessione dell’amministrazione straordinaria all’azienda che ha stabilimenti a Villacidro e in Sicilia.» Con questa motivazione il tribunale di Cagliari ha sentenziato il fallimento della Keller, dando in questo modo un nuovo colpo durissimo a centinaia di lavoratori rimasti senza lavoro in una Sardegna già in ginocchio per le tante crisi aperte da Olbia al Sulcis. A Villacidro nessuno intende però accettare la sentenza del tribunale di Cagliari con rassegnazione e già si parla di un ricorso.

«Abbiamo fatto di tutto per salvare l’azienda, abbiamo sostenuto il lavoro del commissario straordinario, siamo stati e continueremo a stare a fianco ai dipendenti – ha commentato oggi l’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras -, attendiamo le prossime fasi giudiziarie e l’esito di un eventuale reclamo contro la sentenza di fallimento. Nel frattempo proseguiremo a lavorare perché non venga meno un presidio fondamentale per il rilancio del sistema produttivo del Medio Campidano. Speriamo che l’ultima parola sul destino della Keller non sia stata ancora scritta.»

«Regione Sardegna e ministero per lo Sviluppo Economico hanno svolto la loro parte ha aggiunto l’assessore dell’Industria – rispettiamo la decisione dei giudici ma speravamo che esistessero le condizioni previste dalla legge per ammettere l’azienda alla procedura di amministrazione straordinaria.»

Nella relazione del commissario si faceva riferimento, tra l’altro, al Piano regionale dei trasporti (strumento che avrebbe potuto alimentare un nuovo mercato della Keller) e al possibile riavvio della fabbrica grazie a due importanti commesse e alle interlocuzioni avviate con due possibili acquirenti.

Venerdì 14 novembre, a partire dalle 9.30, si terrà a Cagliari, nel Convento San Giuseppe, in via Paracelso, dalle 9.30 alle 17.30, il workshop dal titolo “L’energia giusta per fare impresa: buone pratiche dalla Sardegna”, organizzato da Sardegna Ricerche a chiusura del primo anno d’attività dello Sportello Energia, iniziativa che si pone come punto di riferimento per gli operatori dell’Isola, pubblici e privati, in cerca di soluzioni per il miglioramento delle prestazioni energetiche, la sostenibilità ambientale ed il risparmio.

Il workshop è stato pensato come un vero percorso esplorativo tra interventi, soluzioni e metodologie innovative dal mondo dell’energia, dedicato al tessuto economico locale. In particolare, l’incontro di Cagliari si concentrerà sui risultati ottenuti durante questo primo anno di lavoro dello Sportello Energia, illustrando alcuni casi di successo e buone pratiche provenienti da imprese sarde che hanno lavorato con il sostegno di Sardegna Ricerche.

Il programma della giornata si aprirà con l’introduzione a cura della presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, e di Gaetano Scognamiglio, presidente di Promo PA Fondazione.

La sessione “Un anno di Sportello Energia: servizi alle aziende per ripartire con “rinnovata energia” vedrà gli interventi della responsabile dello Sportello, Marina Masala, di Francesca Velani, Promo PA Fondazione, e dei consulenti Marilena Paulotto e Stefano Sassone.

I lavori continueranno con la sessione “Buone pratiche dalle imprese”, con le relazioni di Rainer Toshikazu Winter, architetto esperto di bioedilizia, e Davide Poli, dell’Università di Pisa, che illustrerà l’audit energetico eseguito sul Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, a Pula. Luisa Carcangiu Bayre, responsabile del Convento di San Giuseppe, insieme a Gabriele Nannetti, del Ministero dei Beni culturali e all’ingegner Antonio Cabras, descriveranno gli interventi di efficientamento energetico proposti per la sede dell’evento.

L’ultimo intervento della mattinata, affidato all’assessore regionale dell’industria Maria Grazia Piras, avrà al centro l’applicazione del piano energetico in Sardegna e le prospettive per le imprese.

Nel corso della sessione pomeridiana, “Buone pratiche di efficienza tra bioedilizia e biomasse”, i consulenti dello Sportello Energia, insieme ai rappresentanti delle imprese coinvolte, Tanca Hotel Resort e Azienda Agricola Archelao, illustreranno gli interventi attuati nel corso dell’anno.

La partecipazione al workshop è libera e gratuita, ma è necessario registrarsi sul sito dello Sportello Energia, all’indirizzo www.sardegnaricerche.it/sportelloenergia, dove è anche disponibile il programma dettagliato della giornata.

Palazzo della Regione 1 copia

Numerose le delibere approvate oggi dalla Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru.
La prima riguarda l’istituzione del tavolo regionale per la riqualificazione e il rafforzamento delle cure primarie. La delibera, proposta dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, richiama in particolare l’articolo 5 del Patto della Salute 2014-2016, in merito alla programmazione sanitaria nazionale per la definizione dei livelli essenziali di assistenza (Lea) necessari per garantire equità e universalità del Sistema Sanitario Nazionale, attraverso l’istitruzione di UCCP (Unità complesse di cure primarie) e AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) per l’erogazione delle cure primarie nell’ambito dell’organizzazione dei distretti socio-sanitari.

Su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, è stata approvata la delibera con la quale si istituisce l’elenco regionale dei lavoratori socialmente utili (Lsu), la pubblicazione sul sito istituzionale e la divulgazione agli enti territoriali interessati e che necessitano di organico. E’ stato stanziato un milione di euro, cofinanziamento Regione e Governo centrale, per l’assunzione a tempo determinato di 72 persone verso 25 enti.

Quasi 700 mila euro del Bilancio 2014 sono stati destinati, su proposta dell’assessore del Turismo, Francesco Morandi, alle Confederazioni delle imprese artigiane per favorire le attività sui problemi dello sviluppo economico sociale. I contributi saranno assegnati per la formazione di quadri dirigenti di imprese singole o associate, per lo studio, ricerca, divulgazione e propaganda e l’erogazione di servizi di assistenza e consulenza. I programmi delle attività e iniziative 2014 sono stati presentati dal CNA, CLAAI, Confartigianato e Casartigiani e i contributi saranno erogati in base al numero dei soci iscritti e certificati dalle Confederazioni, che sono tenute a trasmettere all’assessorato l’articolazione dei programmi delle iniziative specificando singole azioni e voci di spesa.

Circa 22mila euro del bilancio 2014 e uno stanziamento di 250 mila euro del bilancio 2015 saranno destinati al funzionamento dello Sportello linguistico regionale per la promozione e la valorizzazione della lingua sarda. Viene inoltre confermata la costituzione dell’Istituto tecnico superiore (ITS) per la mobilità sostenibile finanziato con le risorse statali previste per il 2014 pari a 243 mila euro, e 250 mila euro come compartecipazione regionale.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sono state rimodulate le risorse per gli interventi del Fep, Fondo europeo per la pesca, per un totale di 5 milioni e 405 mila euro.

Al prezzo simbolico di un euro, l’assessore dell’Urbanistica ed Enti locali, Cristiano Erriu, ha proposto l’istituzione dell’elenco dei beni immobili regionali da destinare agli enti locali territoriali e l’alienazione dei terreni della condotta idrica dismessa “ex Casmez” del comune di Tortolì.

Approvate su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, le procedure di valutazione di impatto ambientale relative al progetto “Lavori di realizzazione della strada di collegamento Tempio-Strada Provinciale per Aglientu“. E ancora, la richiesta di permesso di ricerca mineraria denominato “Monte Reposu” per argille bentonitiche e smettiche. Per quanto concerne la Conservatoria delle Coste della Sardegna è stata approvata invece la determinazione del Commissario straordinario dell’Agenzia n° 218 del 15 settembre 2014 che riguarda la proposta di bilancio consuntivo per l’anno 2013, con la documentazione contabile e il parere del collegio dei Revisori dell’11 settembre 2014.

E’ stata approvata su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, nell’ambito del “Piano straordinario per il Sulcis” la riprogrammazione di 19 milioni di euro all’interno dell’accordo di programma quadro per l’interconnessione dei sistemi idrici di collegamento Tirso Flumendosa.

Sono state approvate, infine, le direttive regionali sulle sovvenzioni a favore degli Enti locali per la realizzazione dei piani per insediamenti produttivi (Pip), su proposta di delibera dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. Le direttive definiscono criteri e modalità di individuazione degli enti beneficiari delle sovvenzioni. I lavori a carico degli enti devono essere appaltati entro 6 mesi per interventi immediatamente cantierabili, entro 12 per gli altri interventi dal momento della prima quota erogata.

Minatori Igea

E’ stata raggiunta oggi l’intesa tra Regione Sardegna e Organizzazioni sindacali sulla vertenza Igea. Nel palazzo della Regione, in viale Trento, a Cagliari, è stato siglato il verbale d’incontro tra assessorato dell’Industria e i rappresentanti di Cgil Cisl e Uil. Il documento impegna la Regione a garantire risorse adeguate nel bilancio 2015 che consentano di sostenere la procedura concordataria e la futura riorganizzazione societaria. Per raggiungere l’obiettivo occorrerà un piano industriale che porti l’azienda a un equilibrio finanziario. Il piano, secondo quanto prevede l’intesa, dovrà consentire a Igea di svolgere l’attività prevista: in primo luogo, la messa in sicurezza delle miniere e, progressivamente, anche le attività di bonifica. A questo proposito, il verbale impegna le parti a riesaminare i problemi amministrativi sull’affidamento degli interventi di bonifica previsti nei siti minerari dismessi, con particolare riferimento ala miniera di Sos Enattos, a Lula, attraverso l’utilizzo preferenziale del personale Igea. Accordo raggiunto anche sulle retribuzioni. Le mensilità di ottobre e novembre saranno pagate entro la fine di questo mese.
L’accordo prevede che per il futuro sarà esaminata anche la possibilità di utilizzare eventuali risorse derivanti da anticipo per nuove convenzioni. Il risanamento di Igea passa anche attraverso il percorso di incentivo all’esodo che dovrà concludersi entro il 2014. Intanto proseguirà l’analisi organizzativa per migliorare l’assetto complessivo della società con il coinvolgimento di nuovi tecnici e manager e il ricorso a percorsi di formazione e riqualificazione dei dipendenti. Un altro punto importante dell’accordo, infine, riguarda i lavoratori a tempo determinato a Furtei e quelli in regime di Co.Co.Pro. Saranno individuate le possibilità per assicurare la continuità operativa dei lavori adesso in organico.

Soddisfatta l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras. «L’intesa – ha detto – è l’ennesima dimostrazione che il nostro obiettivo non è quello di affossare Igea ma di trasformarla in una società con costi e ricavi in equilibrio. Qualche mese fa IGEA era morta a seguito di una mancata gestione che negli anni ha portato ad accumulare 24 milioni di debiti fino ad azzerare il capitale sociale. Questa Giunta, che ha ereditato quella situazione disastrosa, ha fatto una scelta ben precisa: tenere in vita l’azienda e impegnarsi per ridarle un futuro.»

Minatori Igea
Nella riunione tenutasi ieri sera, la Regione ha confermato impegno e strategia per il risanamento dell’Igea.
Alla riunione, in viale Trento, a Cagliari, hanno partecipato l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, il capo di gabinetto della Presidenza Filippo Spanu, il commissario di Igea Antioco Gregu, le segreterie regionali, territoriali e aziendali di CGIL, CISL e UIL, una delegazione di lavoratori e una decina di sindaci delle zone minerarie.
«Abbiamo messo e stiamo mettendo in campo ogni strumento per salvare la società e garantire la piena operatività di Igea», ha detto l’assessore Maria Grazia Piras. I tempi sono legati al percorso cominciato con la messa in liquidazione della società e la nomina del commissario liquidatore. Nei prossimi mesi sarà presentato il piano industriale. L’obiettivo è costruire un nuovo modello organizzativo della società attraverso uno snellimento dei costi di gestione, grazie all’esodo incentivato dei lavoratori, all’attivazione degli ammortizzatori sociali e a un percorso di riqualificazione e formazione dei dipendenti che resteranno in Igea.
La nuova società dovrà essere dotata di personale in grado di svolgere i lavori di bonifica, mantenere in efficienza i siti minerari e valorizzarli. Per quanto riguarda gli stipendi, c’è l’impegno della Regione perché Igea possa pagare entro il 20 novembre la retribuzione di ottobre e quella di novembre alla fine del mese.