23 November, 2024
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Maria Grazia Piras A copia
La Regione Sardegna è impegnata in prima fila nelle attività di promozione delle energie rinnovabili. Il Servizio Energia dell’assessorato dell’Industria sta coordinando le attività di sensibilizzazione dei cittadini, degli studenti e degli amministratori locali sul tema dell’energia da fonte solare fotovoltaica nell’ambito del progetto denominato FOSTEr in MED.
Il progetto, finanziato per un importo di 4,05 milioni di euro dall’UE attraverso il programma ENPI CBC MED, promuove l’utilizzo delle tecnologie solari fotovoltaiche e la loro integrazione architettonica sugli edifici nei sei paesi del Mediterraneo coinvolti: Italia, Spagna, Libano, Egitto, Tunisia e Giordania.
«Ritengo che una maggiore attenzione all’uso innovativo delle fonti rinnovabili di energia, come il fotovoltaico integrato architettonicamente sugli edifici – afferma l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras – possa offrire nuove interessanti prospettive e opportunità per le aziende e i professionisti del settore, oltre che diventare oggetto di importanti iniziative formative dedicate agli studenti. Il progetto FOSTEr in Med, grazie al confronto con diverse realtà del Mediterraneo profondamente diverse dalla nostra, permetterà di costruire un’esperienza comune nel campo delle tecnologie fotovoltaiche nell’area del Mediterraneo, al fine di favorire il trasferimento di competenze e tecniche comuni e promuovere le opportunità offerte dall’energia solare fotovoltaica integrata su edifici, superando le barriere culturali e legislative che spesso ne limitano la diffusione. In particolare l’Assessorato dell’industria realizzerà un intervento pilota nell’edificio di AREA, in via Cesare Battisti a Cagliari, col quale saranno testate alcune soluzioni architettoniche per integrare completamente un impianto fotovoltaico sulla facciata, con l’intenzione che possa diventare anche un modello virtuoso e replicabile.»
Il Servizio Energia coordina l’attività di animazione territoriale di FOSTEr in MED e, grazie al supporto di Sardegna Ricerche, ha programmato dieci eventi con i licei scientifici e gli istituti tecnici industriali interessati all’iniziativa. Le dieci giornate informative alterneranno una parte teorica a una sessione pratica presso il cluster delle energie rinnovabili di Sardegna Ricerche a Macchiareddu. Oltre a questa iniziativa il Servizio Energia partecipa al FestivalScienza di Cagliari, da domani sino al 9 novembre 2014, all’Exmà di Cagliari. Durante il FestivalScienza, lo stand FOSTEr in MED sarà a disposizione per distribuire il materiale informativo sul progetto, informare sulle attività in corso e i progetti pilota, e commentare le videointerviste degli esperti coinvolti nel Comitato Tecnico Scientifico. Sabato 8 novembre, alle 12.00, presso la sala conferenze dell’ExMà, il Servizio Energia terrà un evento dedicato alle scuole dal titolo “Energia solare nelle città del Mediterraneo: il progetto europeo FOSTEr in MED, sei paesi a confronto”. L’evento sarà raccontato in diretta Twitter con l’hashtag #FOSTERinMED.
I partner del progetto sono l’Università di Cagliari (capofila), la Regione Sardegna, l’assessorato dell’Industria, il Centro Servizi per le Imprese della Camera di Commercio di Cagliari, l’associazione delle Camere di Commercio del Mediterraneo in Spagna, la Confederation of Egyptian European Business Associations in Egitto, l’Industrial Research Institute in Libano, la Royal Scientific Society in Giordania e la Camera di Commercio e dell’Industria di Tunisi.

 

Qualcosa si muove nell’ambito della vertenza Igea. «Stiamo percorrendo tutte le strade possibili per salvare l’Igea – ha dichiarato ieri sera l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras – , anche con interlocuzioni presso l’Unione Europea». Il prossimo incontro con i sindacati, già convocato per il 7 novembre, intanto, è stato intanto anticipato al pomeriggio di martedì 4, in viale Trento, a Cagliari.
«L’obiettivo della Regione – si legge in una nota della Regione – non è quello di affossare Igea ma di trasformarla in una società con costi e ricavi in equilibrio. Qualche mese fa Igea era morta a seguito di una mancata gestione che negli anni ha portato ad accumulare 24 milioni di debiti fino ad azzerare il capitale sociale. La Giunta Pigliaru, che ha ereditato quella situazione disastrosa, ha fatto una scelta ben precisa: tenere in vita l’azienda e impegnarsi per ridarle un futuro. Occorre tempo, però, perché ciò si realizzi. L’assessorato dell’Industria, che non si è mai sottratto al confronto ed è consapevole delle difficoltà dei lavoratori, fa sapere che è già stata firmata la proroga della convenzione per la messa in sicurezza del sito minerario di Furtei, mentre nei prossimi giorni sarà rinnovata la convenzione per le manutenzioni di Monteponi. Ciò significa che presto potranno essere rendicontati i lavori che la struttura è stata in grado di effettuare in questi ultimi mesi. Per quanto riguarda il futuro e il risanamento di Igea, la Regione ha più volte affermato che il percorso passa attraverso una nuova fase, dalla fuoriuscita dei lavoratori in età pensionabile e in mobilità al nuovo organigramma, percorso sul quale, tra l’altro, è già stato trovato un accordo di massima.»
Le principali azioni fatte per il rilancio della società, sono state indirizzate verso un primo ampliamento delle convenzioni per coprire tutte le attività previste, elaborando e rendendo operativa una convenzione di oltre 30 milioni di euro per il triennio 2014-2016. Inoltre è stata elaborata una proposta organizzativa che consenta di ridurre il costo del personale attraverso una coerente e attenta politica di accompagnamento alla pensione c’è alla mobilità.
Minatori Igea

Ninetto Deriu

Il caso Port.Al è stato al centro di un incontro svoltosi ieri pomeriggio all’assessorato dell’Industria. Dopo il fallimento dell’ex Ila, lo stabilimento è stato acquisito dal gruppo di Ninetto Deriu con un investimento che fin qui ha raggiunto i 7 milioni di euro (nei due anni e mezzo trascorsi dall’acquisizione, sono stati spesi un milione e mezzo di euro per le sole manutenzioni). L’azienda è in attesa della firma di un decreto della Giunta regionale per il via libera all’installazione di un mini parco eolico. Tre le pale richieste, due quelle concesse, in prima battuta, in sede di conferenza di servizi, ma resta un ostacolo da superare, una norma legislativa che vieta la realizzazione di nuovi impianti a meno di tre km dal mare, per superare la quale, visto lo stato in cui si trova l’area industriale, ormai compromessa dalla presenza delle industrie e del parco eolico dell’Enel, è necessario un provvedimento della Giunta regionale.

Il gruppo Deriu, già oggi ha 350 dipendenti in servizio, 160 sono quelli prossimi al rientro con il rilancio produttivo della Port.Al e 120 quelli previsti dal progetto del centro termale Coquaddus. Vista la drammaticità della crisi, oggi più che mai il Sulcis e gli imprenditori attendono risposte dalla politica in tempi certi. Senza le pale eoliche la fabbrica non potrebbe riaprire, in quanto il costo dell’energia graverebbe in misura eccessiva sulla produzione e non si capisce proprio perché i tempi autorizzativi debbano essere tanto lunghi, con il rischio di compromettere l’intero progetto ed il ricollocamento di 160 lavoratori diretti ed almeno di un centinaio indiretti.

All’incontro di ieri, svoltosi nella sala riunioni al 4° piano del Palazzo di Viale Trento, hanno partecipato l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, le organizzazioni sindacali, le RSA e l’azienda.

«Dopo un rapido riepilogo del caso aziendale e la condivisione che il principale problema risiede nell’elevato costo di approvvigionamento dell’energia, i presenti sono giunti ad un accordo così schematizzabile:

• l’assessore dell’Industria s’impegna a:

– verificare con gli uffici tecnico-amministrativi dell’assessorato, lo stato dell’iter autorizzativo e le possibili evoluzioni del caso in esame;

– verificare presso il Mise la percorribilità di soluzioni sul costo dell’energia compatibili con le esigenze dell’azienda Port.Al, del mercato nazionale e del più ampio mercato comunitario;

• coinvolgere nel percorso autorizzativo la Giunta regionale e il presidente della Regione;

• riconvocare i presenti entro il giorno 14 novembre 2014, con la presenza dell’assessorato dell’Industria e della Presidenza della Regione Sardegna.»

Durissima critica del consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci alla Giunta regionale sulla vicenda Igea.

«Lo sciopero generale di tutto il personale Igea indetto da Cgil, Cisl e Uil di categoria – dice Locci – è il risultato scontato dell’inattivismo della Giunta di Francesco Pigliaru. L’assessore regionale all’Industria, Maria Grazia Piras, è da mesi che promette soluzioni per traghettare la controllata regionale fuori dalle secche della crisi. Ma, a oggi, all’orizzonte non appare nulla di positivo. Anzi: gli oltre duecento dipendenti Igea attendono il pagamento delle mensilità arretrate mentre del piano industriale, più volte annunciato, non si sa ancora nulla.»

«Si tratta di una vertenza che si trascina da mesi e che, oltre a penalizzare circa duecento famiglie, sta lasciando nell’incuria l’immenso e inestimabile patrimonio minerario della Sardegna, specie quello del Sulcis-Iglesiente, non fruibile ai visitatori e in stato di parziale abbandono. Almeno l’assessore Piras cerchi di distinguersi dai “professori” e passi dalle parole ai fatti. La Sardegna non può permettersi di lasciare in stato di abbandono le sue immense risorse minerarie. E, soprattutto, i lavoratori non possono continuare ad attendere pazientemente il pagamento degli stipendi. Lo sciopero generale è un segnale d’allarme che l’esecutivo ha il dovere di prendere seriamente in considerazione. Delle parole siamo tutti stufi – conclude Ignazio Locci -: è il momento che si passi alle azioni concrete.»

Piras-Pigliaru 1 copia
La Giunta regionale, presieduta da Francesco Pigliaru, ha stanziato 800mila euro per favorire la partecipazione delle piccole e medie imprese sarde all’Expo 2015. «Le risorse saranno concesse alle aziende in forma associata», ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. Il contributo, in base alle direttive di attuazione approvate, sarà fino al 75 per cento dei costi ammissibili. Le piccole e medie imprese che intendono beneficiare del contributo in regime “de minimis” dovranno fornire informazioni su eventuali altri aiuti “de minimis” ricevuti nei due esercizi finanziari precedenti e nell’esercizio finanziario in corso, in modo da garantire il rispetto del Regolamento UE in materia. Le agevolazioni concesse – si legge nelle direttive – non potranno essere cumulate con altri aiuti di Stato.

Il provvedimento approvato oggi dall’esecutivo, prevede di rimodulare le previsioni di spesa del POR FESR Sardegna 2007-2013 riguardo alla linea di attività “Azioni di sistema e supporto all’internazionalizzazione delle imprese” con la finalità di autorizzare questa prima dotazione di 800mila euro per incentivare la partecipazione all’evento milanese. Dopo l’approvazione definitiva della delibera in Commissione consiliare competente, seguirà l’avviso pubblico con tutti i criteri per accedere al contributo.

 

Palazzo della Regione 1 copia

Si è tenuto stamane, nel palazzo di viale Trento, a Cagliari, l’incontro tra il presidente Francesco Pigliaru e l’ambasciatore del Kazakistan in Italia, Andrian Yelemessov. Il consolidamento dei rapporti commerciali tra la Sardegna e il paese dell’Asia centrale e l’individuazione di settori dove favorire gli investimenti sono stati gli argomenti al centro del colloquio.

«Siamo certamente interessati a rafforzare la promozione delle nostre destinazioni turistiche e delle produzioni agroalimentari – ha detto il presidente Pigliaru – a partire dalle eccellenze come il vino».

Si è riparlato del collegamento aereo diretto, come già sottolineato ieri dagli assessori del Turismo e dell’Industria, Francesco Morandi e Maria Grazia Piras, quale importante strumento per aumentate i flussi dei turisti kazaki.

«Il Kazakistan è un Paese in pieno sviluppo, abbiamo bisogno di tecnologie, impianti, ma anche di manodopera», ha evidenziato quindi l’ambasciatore. «In questo momento la rete ferroviaria kazaka è interessata da importanti lavori di ammodernamento laddove potrebbero essere coinvolte le competenze delle aziende isolane», ha osservato l’assessore Piras presente all’incontro.

L’Expo 2015 e una serie di appuntamenti istituzionali organizzati in Kazakistan, anche con il coinvolgimento delle associazioni datoriali sarde, rappresenteranno le prossime occasioni di dialogo e di confronto.

Si è svolto oggi negli uffici dell’assessorato del Lavoro un primo incontro per l’esame della vertenza della Fornaci Scanu, nei prossimi giorni è previsto un altro confronto, in viale Trento, a Cagliari, con i vertici dell’assessorato dell’Industria. Il 6 ottobre scorso la proprietà ha avviato le procedure di mobilità per 57 dipendenti su 79 impegnati negli stabilimenti di Sestu e Guspini. Per 25 dipendenti sta per terminare la cassa integrazione in deroga, mentre altri 32 già usufruiscono della CIGS. La decisione dell’azienda è riconducibile alla situazione difficile che investe il settore dell’edilizia in Sardegna, sia il comparto delle costruzioni sia quello della produzione di materiali.
All’incontro odierno erano presenti i sindacati ed una delegazione dei lavoratori. «Saremo parte attiva per capire quali percorsi intraprendere per risolvere la vertenza – ha detto l’assessore Virginia Mura – siamo pronti a intervenire con gli strumenti che abbiamo a disposizione, ma aspettiamo di conoscere le intenzioni dell’azienda circa la prosecuzione dell’attività». «Nei prossimi giorni – ha annunciato l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – convocheremo le rappresentanze sindacali per esaminare lo stato della vertenza».

Piantagioni di carciofi
L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha proposto di puntare sul marchio prodotto Sardegna in vista di Expo 2015, nel corso di un convegno organizzato da Confindustria Sardegna Centrale. a Macomer, al quale ha partecipato insieme all’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi.
Sviluppo sostenibile del comparto agricolo, promozione delle reti d’impresa, qualificazione dei prodotti, crescita e sostegno delle aziende sarde sui mercati internazionali. «La filiera agroalimentare – ha aggiunto Maria Grazia Piras – è anche filiera dell’amministrazione regionale: questo è il nostro obiettivo. Abbiamo intrapreso un lavoro proficuo, stiamo dialogando con le aziende, pianificando eventi e programmi di internazionalizzazione, costruendo strategie comuni.»
«Entro fine anno – ha sottolineato ancora l’assessore dell’Industria – contiamo di presentare al confronto con le parti economiche e sociali il Piano per l’Internalizzazione, base per la programmazione triennale delle iniziative di promozione e sostegno all’export. Si tratta di un asset fondamentale inserito nel Piano Regionale di Sviluppo.» L’obiettivo è affermare l’immagine della Sardegna come “terra delle qualità della vita”, con un sistema di iniziative orientate a creare occasioni di commercializzazione dei prodotti agroalimentari. «Expo 2015 – ha detto l’assessore Piras – sarà un importante banco di prova per sperimentare la creazione di un canale promozionale interamente dedicato al Prodotto Sardegna.»

 

Maria Grazia Piras A copia

Si conoscerà tra un mese il destino della Keller e dei lavoratori dello stabilimento di Villacidro, azienda specializzata nella costruzione e ristrutturazione di vagoni e materiale rotabile. Il commissario straordinario, l’avvocato Nicola Maione, nominato lo scorso 5 agosto, ha depositato in tribunale a Cagliari la relazione contenente la descrizione particolareggiata delle cause dello stato d’insolvenza della società e la valutazione motivata circa l’esistenza delle condizioni previste dalla legge per ammettere l’azienda alla procedura di amministrazione straordinaria. I giudici hanno adesso trenta giorni di tempo per decidere. Nella relazione del commissario si fa riferimento, tra l’altro, al Piano regionale dei trasporti (strumento che potrebbe alimentare un nuovo mercato della Keller) e al possibile riavvio della fabbrica grazie a due importanti commesse che garantirebbero così la ripresa produttiva. 
«Attendiamo fiduciosi l’esito di questa vicenda, nel pieno rispetto dell’autonomia decisionale del tribunale – afferma l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras –. Con il commissario Maione abbiamo sempre condiviso l’urgenza di riavviare al più presto l’attività della Keller, azienda fondamentale per il rilancio dell’economia e dell’occupazione nel Medio Campidano». «La Regione – sottolinea l’assessore dell’Industria – è a fianco dell’azienda e dei lavoratori. Lo abbiamo detto più volte: siamo in campo per valutare tutti gli strumenti, anche di natura finanziaria, che accompagnino la ripresa produttiva della fabbrica.»
Nelle scorse settimane il commissario aveva chiesto e ottenuto il “congelamento” dei licenziamenti per gli oltre 280 dipendenti Keller.

L’assessore regionale dell’industria, Maria Grazia Piras, è intervenuta ieri sera, a Cagliari, ai lavori di un convegno organizzato dalla CGIL.

«L’industria può e deve convivere con gli altri settori economici della Sardegna», ha detto l’assessore Piras che si è soffermata su uno dei temi essenziali della competitività del sistema produttivo isolano: il costo dell’energia. «Riteniamo – ha aggiunto l’assessore dell’Industria – che la metanizzazione sia un investimento fondamentale per la ripresa dell’attività manifatturiera e per il modello di sviluppo che abbiamo in mente. Fra i tre scenari principali di metanizzazione, sceglieremo in base alla sicurezza dell’approvvigionamento e all’effettivo risparmio per le imprese e le famiglie sarde.»

 

Maria Grazia Piras A copia