Si è svolto ieri al #Mise il primo incontro sulla proroga dell’essenzialità per le centrali elettriche.
Riparte, dopo una breve pausa estiva, la mobilitazione dei lavoratori Igea. Le segreterie sindacali di categoria hanno chiesto un incontro urgente con il commissario straordinario nominato dalla Giunta regionale, Antioco Gregu, con il presidente, Francesco Pigliaru e con l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ed hanno organizzato un presidio che si terrà domani, mercoledì 10 settembre, dalle ore 9.00, davanti al palazzo della Giunta regionale, in viale Trento, a Cagliari.
Sindacati e lavoratori sono fermamente convinti che le prospettive future della società passino attraverso le attività di bonifica e chiedono alla Regione che vengano avviate nel più breve tempo possibile.
I rappresentanti sindacali della #Fiom Cgil sono stati sentiti in audizione dalla commissione Attività produttive, presieduta da Luigi Lotto (Pd), sulla vertenza dei dipendenti della società Akhela srl. I sindacalisti hanno illustrato la grave situazione in cui versano i 160 dipendenti, per 49 dei quali è stata avviata una procedura di mobilità e per altri 16 è a forte rischio il rinnovo del contratto. Secondo Samuele Piddiu, rappresentante della #Fiom Cgil Cagliari, la situazione è molto grave perché l’azienda, specializzata nel settore Itc, ceduta dalla #Saras alla #Solgenia nel 2012, sta lentamente scomparendo.
«Quando la società è stata costituita dal gruppo #Saras – ha spiegato Samuele Piddiu – aveva quasi 400 dipendenti e commesse importanti come #Ferrari, #Bmw, #Fiat, #Bnl, mentre oggi molti rami d’azienda sono stati ceduti e la tenuta occupazionale è seriamente a rischio. Piddiu ha chiesto la massima attenzione della Commissione e di tutto il Consiglio regionale verso una realtà di alta professionalità della Sardegna, creata dalla #Saras, 15 anni fa, grazie a ingenti finanziamenti europei, circa 70 milioni di euro, che sta subendo uno smembramento sistematico che porterà alla scomparsa dell’azienda e con essa di decine di posti di lavoro.»
I sindacati hanno chiesto, in particolare, di intervenire sui vertici societari, anche attraverso Saras, rimasta tra i clienti, affinché si possa prima avviare il contratto di solidarietà e non si facciano uscire i dipendenti dal circuito occupazionale e poi, come secondo step, la Regione si attivi per verificare la disponibilità di altre società a rilevare e rilanciare un’azienda capace di produrre reddito e con professionalità di elevato livello.
Samuele Piddiu ha evidenziato che la situazione è già all’attenzione del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ma ha chiesto anche alla Commissione di lavorare affinché altre famiglie sarde non restino senza lavoro per dinamiche prettamente finanziarie.
Il presidente Lotto ha sottolineato che si tratta di un argomento all’esame dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ma che la Commissione collaborerà con l’esponente dell’esecutivo per risolvere nel miglior modo possibile e in tempi rapidi la grave situazione dei dipendenti #Akhela.
«Che fine ha fatto il progetto di dismissione della miniera di Nuraxi Figus (#Carbosulcis)?». Lo chiede in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia.
«Sono ormai due mesi e più che attendiamo con pazienza che il presidente della Regione Sardegna e l’assessore dell’Industria si sveglino dal torpore e ci comunichino lo stato di attuazione del piano di chiusura della Miniera di Nuraxi Figus (Carbosulcis) – scrive Ignazio Locci -. Sono trascorsi oltre sessanta giorni da quando con i colleghi del Gruppo di Forza Italia Sardegna in Consiglio regionale abbiamo presentato un’interpellanza per conoscere la reale situazione della #Carbosulcis (controllata regionale al 100%). Ma nessuna risposta è pervenuta da parte di Francesco Pigliaru e Maria Grazia Piras. Nemmeno un “Tranquilli, stiamo lavorando”, così come solitamente dice l’assessore Piras per togliere le castagne dal fuoco.»
«Appare decisamente grave che ad oggi – aggiunge Locci -, nonostante gli adempimenti legislativi cui è tenuta la Giunta, non si conosca nei dettagli il piano di dismissione del giacimento minerario e quale sorte spetti alle maestranze impiegate nella #Carbosulcis, concessionaria di #Monte Sinni.»
La Portal attende il via libera della Giunta regionale per l’installazione di tre aerogeneratori, necessari ed indispensabili per l’attuazione dei piano di rilancio dell’attività produttiva, ed Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia, sollecita l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras.
«L’assessore regionale all’Industria – scrive Ignazio Locci in una nota – deve immediatamente attivarsi per dare certezza ai progetti di rilancio della Portal di Portovesme (Ex Ila), interessata da un importante piano di investimenti messo sul piatto dall’imprenditore iglesiente Ninetto Deriu, ma fermo al palo a causa di una burocrazia incancrenita e di una Giunta regionale poco interessata ai lavoratori del Sulcis Iglesiente. Se entro breve tempo la Giunta non autorizzerà il funzionamento dei tre aerogeneratori rientranti nel progetto, gli operai in forza alla fabbrica potrebbero perdere ogni tipo di ammortizzatore sociale. E certo non possiamo accettare passivamente che un figlio del nostro territorio, desideroso di investire in questa terra, sia costretto a tirare i remi in barca. Soprattutto, perché abbiamo steso tappeti rossi ad imprenditori esteri che faranno grandi affari in Sardegna (vedi l’operazione San Raffaele di Olbia), ma non mostriamo la stessa attenzione nei confronti degli imprenditori locali.»
«Lavoro e sviluppo devono essere al centro dell’agenda politica. Ma le priorità di questo esecutivo, concentrato esclusivamente sulla sanità, non sembrano contemplare questi due capisaldi della politica. I professori del centrosinistra, tutto occupazione e crescita in campagna elettorale – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – si guardino allo specchio e si chiedano se sono sempre gli stessi.»
Dopo la dura critica del consigliere regionale Ignazio Locci (FI) che in una nota diffusa ieri ha dichiarato che «è vergognoso che la Giunta regionale non abbia avvertito l’esigenza di salutare il rientro della gloriosa #Brigata Sassari da Herat», stamane sul sito della Regione Sardegna è stata pubblicata una nota, datata 24 agosto 2014, nella quale si legge che «l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, delegata dal presidente Francesco Pigliaru, era oggi ad Alghero per rappresentare la Giunta nel saluto di rientro dall’Afghanistan della Brigata Sassari. All’aeroporto militare ha dialogato con il comandante della Brigata, generale Manlio Scopigno, sulle attività dei sassarini».
L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha incontrato oggi il commissario straordinario della #Keller, l’avvocato Nicola Maione, per la prima volta in Sardegna per visitare lo stabilimento di Villacidro.
«Con il commissario Maione – ha detto l’assessore Piras – condividiamo l’urgenza di riavviare al più presto l’attività della #Keller, azienda fondamentale per il rilancio dell’economia e dell’occupazione nel Medio Campidano.»
«La Regione – ha aggiunto Maria Grazia Piras – è disponibile a sostenere il commissario liquidatore nell’esame delle opzioni in campo e a valutare tutti gli strumenti, anche di natura finanziaria, che accompagnino la ripresa produttiva della Keller. I tempi sono stretti ma confidiamo nel buon esito dell’operazione.»
La nomina del commissario, infatti, è del 5 agosto scorso, e spetterà a lui, entro trenta giorni, depositare davanti al giudice la relazione contenente la descrizione particolareggiata delle cause dello stato d’insolvenza della#Keller e la valutazione motivata circa l’esistenza delle condizioni previste dalla legge per ammettere l’azienda alla procedura di amministrazione straordinaria.
«È un primo passo ma la Regione si impegnerà con determinazione per agevolare il ritorno alla produzione della Keller e salvaguardare i posti di lavoro»: Maria Grazia Piras, assessore regionale dell’Industria, e Virginia Mura, assessore regionale del Lavoro, commentano con fiducia la sentenza che ha scongiurato il fallimento dell’azienda e aperto il capitolo dell’amministrazione straordinaria.
«È una vicenda che abbiamo seguito dal primo giorno – ha commentato la titolare dell’Industria – e sembrava una partita persa quando la New Sardinian Railways si era tirata indietro: la fine della Keller era praticamente decretata dalla messa in liquidazione e dal licenziamento dei lavoratori». Invece, «la Regione ha aperto una trattativa serrata con il Ministero dello sviluppo economico e per prima ha ventilato la possibilità di chiedere la procedura di amministrazione straordinaria, in virtù anche dell’interessamento di alcune società nei confronti dell’azienda». «Adesso si può aprire un altro capitolo: la vita dell’azienda continua e avremo il tempo per sondare l’attendibilità delle proposte di acquisto in campo – l’assessore Piras -. «Se queste offerte si dimostreranno valide, la giunta non farà mancare il suo appoggio per agevolare la ripartenza della produzione».
«La decisione del tribunale di Cagliari va nella direzione che auspicavamo – ha detto l’assessore Virginia Mura -. Si tratta di un primo passo, attendiamo novità soprattutto sul futuro dei lavoratori». «La #Keller – aggiunge l’assessore del Lavoro – è una realtà produttiva che può stare sul mercato: lavoreremo perché ciò avvenga nel più breve tempo possibile». La Regione auspica ora che «l’impegno del governo prosegua anche in questa nuova fase: il principale cliente della #Keller è #Trenitalia – conclude Maria Grazia Piras – contiamo che il governo apra ora un’interlocuzione con Trenitalia, affinché l’azienda possa tornare sul mercato e le maestranze possano tornare al lavoro».
La Regione, infine, sottolinea l’impegno del Mise, della Regione Sicilia (dove si trova l’altro stabilimento aziendale) e delle organizzazioni sindacali nazionali, regionali e territoriali, per l’attività svolta in questo periodo a sostegno della vicenda.