23 November, 2024
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«Non si comprende il motivo per cui fra le attività di bonifica e messa in sicurezza delle miniere, presentato stamane dal presidente Pigliaru, non ci sia la miniera di Olmedo.» 

Lo ha detto questo pomeriggio il dirigente della UGL Francesco Cabras.

«Chiediamo un incontro urgente con il Presidente ma anche con l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras e naturalmente con Igea – ha precisato il rappresentante dell’UGL Francesco Cabras – perché il futuro delle miniere in Sardegna deve riguardare tutte le miniere nessuna esclusa tantomeno quelle ancora produttive come la miniera di Bauxite di Olmedo. I minatori di Olmedo non possono essere esclusi da un progetto che dovrebbe tutelare tutti i lavoratori e tutte le miniere, anche quelle produttive, non solo quelle del sud Sardegna.»

«Il 5 novembre scadranno i termini per la partecipazione al bando di gara internazionale per l’affidamento del sito minerario presentato dalla Regione Sardegna – ha aggiunto Francesco Cabras -. Nell’ipotesi che tale gara non venga aggiudicata, il problema della miniera di Olmedo si acuirà. È, pertanto, necessario provvedere già da oggi all’integrazione di tale sito nella Legge regionale n. 34 del 2016 per lo svolgimento temporaneo delle attività di cui alla convenzione RAS-ATI IFRAS, che nelle more della procedura di scelta dell’aggiudicatario consentirebbe come per i lavoratori del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna, di avere un paracadute occupazionale.»

«Inoltre il 5 dicembre prossimo scadrà il contratto con Igea e i minatori attualmente occupati presso la miniera di Olmedo rischiano di essere dimenticati – ha concluso Francesco Cabras -. Le risorse finanziarie finora impegnate dalla Regione, hanno consentito unicamente di mantenere in sicurezza l’impianto, garantendo l’occupazione a soli 17 lavoratori su 28.»

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, e l’amministratore di IGEA SpA, Michele Caria, hanno presentato questa mattina, nella sede di IGEA, a Campo Pisano, nel corso di una conferenza stampa, il Piano Industriale della società in house della Regione.

Il Piano Industriale 2018-2021, predisposto dalla società ed approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n° 41/51 dell’8 agosto scorso, supera completamente ogni previsione di crisi aziendale e rappresenta il piano di rilancio che consente alla società di intervenire in modo significativo al servizio dell’Amministrazione regionale per l’esecuzione delle bonifiche dei luoghi, con particolare riguardo alle bonifiche in ambito minerario.

Nel corso della conferenza stampa è stato sottolineato come, dopo aver registrato nel quinquennio 2009/2013 risultati costantemente negativi, IGEA dal 2014 presenta un utile di esercizio ed una capacità di realizzazione di interventi in continua crescita, con valore della produzione pari nel 2015 a 13,3 milioni di euro, nel 2016 di 15,2 milioni di euro, nel 2017 di 16,4 milioni di euro.

Gli interventi, dapprima concentrati nelle attività di manutenzioni e messa in sicurezza minerarie, hanno iniziato a svilupparsi maggiormente verso la bonifica dei territori inquinati da attività mineraria e la valorizzazione del patrimonio immobiliare e documentale. IGEA è titolare del più importante archivio minerario d’Europa (oltre 5 km lineari di documenti).

Dal 2015 la società ha dato nuovo impulso alle attività propedeutiche alla cessazione dei titoli minerai portando a termine la messa in sicurezza dei siti, consentendo la restituzione delle aree minerarie alla libera fruizione degli aventi diritto (enti e privati).

Nel 2016 sono state avviate le procedure per la cessione definitiva della parte turistica del sito per Porto Flavia e Galleria Henry ai Comuni di Iglesias e Buggerru e della Galleria Anglo Sarda al comune di Guspini, mentre è in corso l’avvio da parte dei Comuni interessati, per la cessione degli altri siti turistici.

Sempre nel 2016, è stata avviata l’attività di smaltimento dei rifiuti nell’area ex Seamag di Sant’Antioco e nel mese di agosto 2017, perfettamente in linea con il cronoprogramma presentato, è stato concluso l’intervento di smaltimento.

Nel 2017 sono stati presentati i progetti per l’esecuzione delle bonifiche dell’area ex Seamag di Sant’Antioco e dell’area di Montevecchio, per le quali sono in corso le relative conferenze di servizio.

A fine 2017, a seguito dell’approvazione del “Progetto definitivo-operativo degli interventi di bonifica e messa in sicurezza dell’area mineraria dismessa di Santu Miali”, a Furtei, presentato da IGEA, sono state avviate le attività di progetto ed inaugurato il cantiere di bonifica e, nel frattempo, sono proseguite le attività di custodia, gestione e messa in sicurezza d’emergenza del sito.

Il Piano prevede lavori per 161,7 milioni di euro in 4 anni, investimenti per 7,6 milioni di euro e l’assorbimento circa 130 unità (oggi i dipendenti IGEA sono 310), fra assunti a tempo indeterminato e determinato. Prevede inoltre il pagamento integrale di tutti i debiti pregressi del periodo di crisi ante 2014, in questo momento dilazionati con i fornitori ed il mantenimento del sostanziale equilibrio finanziario che IGEA ha raggiunto. Proseguiranno le attività di chiusura e messa in sicurezza dei siti minerari, consentendo la restituzione di ulteriori aree alla libera fruizione degli aventi diritto (enti e privati).

E’ prevista, infine, un’evoluzione dell’attività, con una marcata specializzazione nel campo delle bonifiche:

  • Bonifica nell’area di Santu Miali a Furtei;
  • Bonifica delle aree industriali all’interno del comune di Sant’Antioco, a partire dai lavori nell’area Palmas Cave;
  • Successive fasi di bonifica dell’area industriale ex Seamag nel comune di Sant’Antioco;
  • Bonifica dell’area mineraria di Masua;
  • Bonifica dell’area mineraria dismessa di Montevecchio Ponente;
  • Altri lavori nelle aree minerarie di San Giorgio per la regolarizzazione e stabilizzazione delle discariche e delle aree degradate.

Dal punto di vista finanziario, i principali impegni di IGEA saranno appunto la bonifica del sito di Santu Miali a Furtei, per la quale sono previsti lavori pari a 67,7 milioni di euro. Altra attività di rilievo è il proseguo della messa in sicurezza e chiusura e recupero ambientale degli oltre 50 siti minerari propri di IGEA, che vedrà impegnata la società in un arco temporale di medio/lungo periodo, con una previsione di circa 68,7 milioni di euro.

Al termine della conferenza stampa è stata effettuata una visita in alcuni siti ex minerari della zona oggetto di interventi da parte di IGEA.

                           

 

 

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Il padiglione Eugenio Tavolara di Sassari riaprirà al pubblico dal 20 settembre e in tempi brevissimi saranno definiti i provvedimenti necessari alla realizzazione, nell’ex convento del Carmelo, del museo regionale per l’arte del Novecento e del contemporaneo.
La notizia della riapertura delle due importanti istituzioni culturali regionali è stata data dal presidente Francesco Pigliaru e dall’assessore Giuseppe Dessena, durante il sopralluogo effettuato questa mattina nei due istituti culturali, in compagnia del sindaco Nicola Sanna e degli assessori regionali dell’Industria, Maria Grazia Piras e dell’Ambiente, Donatella Spano.
Istituito dalla Giunta regionale nel 2013, il museo dell’artigianato e del design Eugenio Tavolara è stato oggetto di importanti interventi di restauro. Dopo il completamento degli interventi di recupero e riqualificazione funzionale, il primo corrispondente a quasi 3,5 milioni di euro, conclusosi nel 2014, ed il secondo pari a 1,3 milioni per il completamento dei lavori di restauro, compreso le aree esterne, ultimato nel 2015, sono attualmente disponibili 1,8 milioni per il restauro delle opere artistiche che si trovano all’esterno del Padiglione e per l’allestimento museale, per il piano di gestione e di comunicazione. Con una prossima delibera, sarà disposto il comodato d’uso finalizzato ad attribuire la gestione al comune di Sassari.
A seguito di apposito restauro, risanamento conservativo e rivisitazione degli impianti, l’ex struttura conventuale del Carmelo si avvicina a diventare la sede del Museo per l’Arte del ‘900 e del Contemporaneo, destinato all’esposizione del “Fondo Biasi”, parte rilevante dell’opera del pittore sassarese Giuseppe Biasi. Finanziati con oltre 2,8 milioni di euro, gli interventi hanno riguardato anche il restauro delle opere pittoriche del pittore sassarese, che in Sardegna costituiscono la collezione pubblica più importante del primo 900. Nelle prossime settimane, la Giunta delibererà per un accordo di programma e un comodato d’uso attraverso cui si definiscono soggetti, risorse e modalità. La Regione, che si occuperà dell’allestimento, assegnerà poi le risorse alla Provincia, proprietaria del bene, per la manutenzione e l’adeguamento necessario.

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La Giunta regionale ha approvato il piano stralcio per il 2018 delle attività di comunicazione istituzionale integrata del Sistema Regione, che si occuperà di rendere note ai cittadini le principali attività istituzionali dell’Amministrazione regionale. Con 100mila euro sarà finanziata la manifestazione “Futura Sassari”, con cui l’istituto agrario Pellegrini di Sassari rappresenterà il progetto Iscol@ all’interno del piano nazionale di scuola digitale: un evento di tre giornate di incontri e seminari con gli esperti del settore, con spazi dedicati alle scuole della Sardegna, per evidenziare quanto realizzato nel settore dell’edilizia scolastica e dell’innovazione didattica. Sempre all’interno di Iscol@, è stato deciso di utilizzare per il nuovo piano di edilizia scolastica le somme derivanti dalle sanzioni per gli interventi in ritardo di attuazione, 330mila euro, per il nuovo piano di edilizia scolastica. Sono stati inoltre rimodulati 32 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e coesione su una serie di interventi con scadenza di spesa ravvicinata e approvata la ripartizione fra i comuni della Sardegna dei contributi alle Regioni maggiormente oberate da vincoli e attività militari per gli anni 2015-2018.

Saranno destinati alle azioni per le politiche giovanili quasi 280mila euro dei quali 200 di fondi regionali e quasi 80mila del Fondo nazionale Politiche giovanili, in base all’APQ tra l’Amministrazione regionale e la Presidenza del Consiglio dei ministri. Ha stabilito così l’esecutivo su proposta dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena. Le risorse saranno utilizzate nell’attività di programmazione di interventi mirati alla realizzazione di forme di aggregazione giovanile, per migliorare le occasioni di incontro e ancora ci sarà un finanziamento dedicato ai progetti alla promozione delle attività di orientamento e placement ed alla prevenzione del disagio e il sostegno dei giovani talenti.
Sono stati inoltre finanziati i comuni di Cagliari e Sassari per l’assegnazione di posti gratuiti di studio per convittori e semiconvittori al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele” di Cagliari e “Canopoleno” di Sassari con risorse per 222mila euro: 97,5mila saranno assegnati a Cagliari, e 125mila a Sassari. L’esecutivo ha dato inoltre il nulla osta all’esecutività della deliberazione del Consiglio di amministrazione dell’E.R. S.U. di Sassari per l’approvazione del rendiconto 2017, indicando quale destinazione della quota di avanzo di amministrazione disponibile la copertura del fabbisogno finanziario dell’intervento “ERSU_TT” per un importo di 6.783.895,68, di cui euro 5.775.643,00 per l’area San Lorenzo, e 1.008.252,68 euro per l’area ex Fondazione Brigata Sassari e per la restante parte per l’erogazione di borse di studio e altri contributi e servizi per gli studenti. Approvati, infine, criteri e modalità di ripartizione delle risorse per l’annualità 2018 sulle norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche.
Su proposta dell’assessore Lugi Arru, è stato approvato l’atto di programmazione dei servizi necessari per l’attuazione del REI 2018-2020, finanziati nei limiti delle risorse della quota per la Sardegna del Fondo Povertà (poco più di 9 milioni). Con 200mila euro viene rifinanziato il programma d’interventi per favorire l’inclusione sociale e abitativa delle famiglie appartenenti alle popolazioni nomadi, mentre 500.000 euro rifinanziano il progetto Overdenture, realizzato dall’Aou di Cagliari, per apparecchi dentali a cittadini economicamente svantaggiati.
Come proposto dall’assessora Donatella Spano, l’Esecutivo ha deliberato che la sede della stazione del Corpo forestale per la giurisdizione su Assemini, Capoterra, Decimomannu, Decimoputzu, Uta e Villaspeciosa sarà spostata da Capoterra a Uta, in locali più adeguati alle attività lavorative.
Espressa l’intesa con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Carloforte sull’aggiornamento, per il periodo 2018-2021, del Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto di Carloforte e del porto turistico di Villamarina. E’ stata prorogata, con totale richiamo delle prescrizioni, l’efficacia temporale della delibera 16/21 del 9 aprile 2013, relativa all’intervento “Opere idrauliche a protezione dell’abitato – Canale diversivo a monte dell’abitato”, proposto dal comune di Nuraminis. Approvata, infine una modifica all’articolo 10 delle Prescrizioni regionali antincendi: in caso di sopraggiunte variazioni delle condizioni meteorologiche o di previsione di pericolosità a codice arancione o rosso, può essere disposta una temporanea sospensione delle autorizzazioni all’uso del fuoco già rilasciate dandone tempestivo avviso agli interessati.
Via libera alle direttive di attuazione per l’avvio della procedura di costituzione in Sardegna della DMO, Destination Management Organization. Sempre su proposta dell’assessora Barbara Argiolas sono stati programmati una serie di interventi di promozione della destinazione Sardegna.
Via libera su proposta dell’assessora Maria Grazia Piras al piano industriale di Igea per il triennio 2017-2021 e alla legge di semplificazione 2018. I dettagli di entrambe saranno resi noti in conferenza stampa dopo la pausa estiva.
Come annunciato ieri mattina a Ottana dall’assessore Virginia Mura, sono state approvate due delibere per i lavoratori dell’area di crisi. La prima, per i 130 ex lavoratori del Polo industriale non sostenuti dagli ammortizzatori sociali ordinari e in deroga, e che si trovino in una situazione di ridotta occupazione successiva al licenziamento, è finanziata con la legge regionale 25 approvata a fine luglio dal Consiglio e stanzia 2 milioni e 315mila euro. Prevede che i 130 possano usufruire di una delle seguenti misure: un contributo economico una tantum a compensazione della ridotta rioccupazione successiva al licenziamento, la partecipazione ad interventi di politica attiva del lavoro, l’impiego nei cantieri comunali. La seconda delibera riguarda invece i lavoratori dell’intera area vasta, stanzia 2 milioni per tre tipi di misure: bonus occupazionali e incentivi assunzionali (per soggetti con alto livello di occupabilità e over 55); assegni formativi (formazione rivolta a soggetti con basso livello di occupabilità, tirocini per soggetti con basso livello di occupabilità ma con competenze facilmente spendibili in azienda, percorsi formativi per l’autoimprenditorialità); servizi per l’avvio d’impresa. La suddivisione delle risorse e i dettagli degli interventi sono stati perfezionati con il contributo del territorio raccolto durante l’incontro di questa mattina.
Su proposta dell’assessore Pier Luigi Caria, la Giunta ha concesso il nulla osta all’esecutività della determinazione del direttore generale dell’Agenzia Agris Sardegna, Roberto Zurru, con la quale è stato approvato il bilancio di previsione per gli anni 2018-2020 dell’Agenzia.

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L’assessorato regionale dell’Industria propone un secondo avviso relativo al bando destinato alle micro, piccole e medie imprese della Sardegna. Lo stanziamento è di 3 milioni e mezzo di euro per la realizzazione di piani di penetrazione nei mercati esteri. Gli aiuti partono da un minimo di 15mila euro a un massimo di 150mila euro.
“In tre anni abbiamo ottenuto ottimi risultati: oltre 200 imprese, in forma singola e associata, hanno risposto ai bandi e molte di queste hanno perfezionato i loro piani commerciali per l’estero o partecipato a missioni istituzionali importanti. Adesso stiamo irrobustendo gli interventi e, là dove è necessario, migliorando gli strumenti messi in campo a favore delle imprese che puntano ai mercati esteri – spiega l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Questo nuovo bando rafforza le politiche a sostegno delle nostre aziende. L’export isolano è in miglioramento e in questi ultimi tre anni numerose aziende sarde, dall’agroalimentare all’ICT, hanno aperto nuovi canali commerciali oltre i confini nazionali o hanno consolidato la loro presenza nei mercati esteri. Riteniamo che tutto ciò sia merito anche del Programma per l’Internazionalizzazione varato nel 2015 e aggiornato nella scorsa primavera per il triennio 2017-2020. Tra le azioni previste, oltre ai nuovi bandi per le imprese singole, mi preme sottolineare l’importanza della seconda edizione dell’Export Lab, attualmente in corso: una misura che nella prima edizione ha consentito di formare centinaia di manager ed imprenditori sulle tematiche dell’internazionalizzazione, favorendo anche l’introduzione in azienda della figura dell’export manager. In questi anni abbiamo lavorato molto per dotare le nostre piccole e medie imprese delle competenze necessarie come pure abbiamo fornito loro servizi utili ad affrontare con successo i nuovi mercati. Tutte attività i cui effetti si vedranno sicuramente nel medio periodo. Inoltre – ribadisce l’assessore Piras – già a partire da settembre e per il prossimo triennio intensificheremo le missioni istituzionali con l’obiettivo di portare alcune delle eccellenze dell’Isola all’estero e attrarre nuovi investimenti.»
Le agevolazioni del nuovo bando, per un totale di 3,5 milioni di euro, verranno concesse per servizi di consulenza prestati da consulenti esterni, locazione, installazione e gestione stand per partecipare a fiere e mostre, spese per la realizzazione di campagne e strumenti promozionali, spese per l’organizzazione e la realizzazione all’estero di missioni e workshop, spese per la realizzazione di educational tour. Le domande potranno essere presentate a partire dal 20 settembre 2018 e fino al 20 febbraio 2019, attraverso la piattaforma elettronica SIPES https://bandi.regione.sardegna.it/sipes/login.xhtml. Tutte le informazioni sono disponibili nell’apposita sezione “Bandi e gare” dell’assessorato dell’Industria al link https://goo.gl/c59UJq .

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Piras visita impianti di Santa Teresa Gallura
Sono 96 i Comuni sardi che hanno partecipato ed ottenuto i finanziamenti previsti dal bando per lo sviluppo di progetti sperimentali di reti intelligenti in ambito energetico, le cosiddette micro grid. Il bando, con una dotazione finanziaria iniziale di 3,9 milioni di euro, ai quali si sono aggiunti altri 3,5 milioni, per un totale di 7,4 milioni (fondi POR FESR Sardegna 2014-2020) era stato pubblicato dall’Assessorato dell’Industria nel marzo dello scorso anno ed è stato chiuso un anno fa. Tutti i 96 Comuni partecipanti hanno ottenuto immediatamente i finanziamenti con un contributo della Regione pari al 100% delle spese ammesse, per un massimale di 150mila euro più IVA a progetto. Ieri e oggi l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, è stata a Gavoi e Santa Teresa Gallura per incontrare i sindaci, Giovanni Cugusi ed Ilario Pisciottu, e visitare gli impianti, già in funzione, realizzati dalle due amministrazioni.

«Era questa la risposta che ci attendevamo dai Comuni quando abbiamo pubblicato il bando: voglia di misurarsi con le micro grid e pensare a sistemi innovativi di stoccaggio dell’energia. Insieme alle amministrazioni locali stiamo dimostrando che è possibile realizzare, tassello dopo tassello, un nuovo modello energetico così come previsto dal Piano Energetico Regionale approvato due anni fa – ha detto l’assessore Maria Grazia Piras -. Con le tante azioni del PEARS già avviate stiamo promuovendo un modello innovativo che privilegia la generazione diffusa calibrata sui profili di consumo delle utenze, la promozione dell’accumulo distribuito, l’adeguamento tecnologico e il conseguente efficientamento degli impianti esistenti. Le micro grid sugli edifici comunali – ha aggiunto Maria Grazia Piras – sono anche un modo per dare concretezza alle politiche già intraprese a livello comunale, per esempio qui a Gavoi. In passato i Comuni hanno investito notevoli risorse nell’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile. L’impegno della Regione non è stato soltanto di natura finanziaria. La promozione di politiche di sostenibilità energetica si è sviluppata infatti con numerosi provvedimenti: dai bandi per l’efficientamento alle risorse destinate alla mobilità elettrica. Oggi le micro grid sono elemento indispensabile per il processo di diffusione delle smart grid, basate sull’integrazione di sistemi ICT per il monitoraggio dei consumi e di sistemi di accumulo. In un futuro non troppo lontano, le smart grid, oltre a portare risparmio ed efficienza, con consumi programmabili e prevedibili, permetteranno anche di superare le criticità legate alla variabilità delle risorse rinnovabili. In Sardegna ci sono già due esempi di smart community, Berchidda e Benetutti, che grazie all’intervento della Regione hanno acquisito la titolarità delle reti elettriche e stanno programmando gli interventi per realizzare le smart grid. Infine – ha concluso Maria Grazia Piras -, mi piace sottolineare il fatto che alle gare per la realizzazione delle reti nei 96 Comuni, sia nella fase tecnico-progettuale che in quella esecutiva, hanno partecipato per lo più imprese sarde, affiancate da nuove professionalità che hanno saputo misurarsi con la sfida energetica del futuro. Segno che il mercato locale ha saputo rispondere, con forti ricadute sull’intero settore.»
Gli interventi sono stati realizzati su singoli edifici: scuole, palestre, case comunali e altre strutture pubbliche. Permettono di utilizzare in maniera efficiente la produzione di energia da fotovoltaico e di conservarne l’eccesso tramite sistemi di accumulo e opportuni sistemi di gestione. Tutto ciò per ottenere l’integrazione tra produzione, accumulo e consumo, con l’obiettivo di utilizzare prioritariamente le risorse di produzione elettrica già attualmente installate e massimizzare l’autoconsumo di energia. Tra gli impianti realizzati, quello del Comune di Gavoi è costato poco più di 161mila euro. L’intervento ha riguardato la Casa Comunale, in piazza Santa Croce. La potenza di picco complessiva dell’impianto di produzione è di quasi 20 KWp e la fonte primaria di generazione è solare fotovoltaica. La nuova struttura consente oggi un aumento considerevole dell’autoconsumo energetico e un vantaggio in termini economici (80% in meno nel costo della bolletta) ed ambientale, con conseguente riduzione di emissioni di CO2. Un intervento importante è stato realizzato anche a Santa Teresa di Gallura, Comune tra i più attivi nelle iniziative per l’efficientamento energetico, la mobilità sostenibile e la salvaguardia dell’ambiente. Nel centro gallurese è stato realizzato un intervento nella palestra comunale già dotata di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 40KWp e di una macchina termica per la climatizzazione invernale e estiva. La rete intelligente, attivata da poche settimane, consentirà un forte risparmio di combustibile (con risparmi nella bolletta pari al 90%) e la riduzione delle emissioni in atmosfera. Inoltre, i prelievi di energia dell’edificio dalla rete saranno ridotti del 40%, a fronte di un incremento dell’autoconsumo pari all’81,7%.

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«I dati SVIMEZ sulla crescita del settore industriale in Sardegna sono la conferma che le politiche e le strategie adottate in questi ultimi anni dalla Regione hanno colto nel segno, accompagnando una ripresa produttiva che a livello mondiale è stata generalizzata.»
Così l’assessora dell’Industria Maria Grazia Piras commenta il rilevamento del centro studi SVIMEZ secondo cui la Sardegna, nel settore industriale, fa meglio di quasi tutte le Regioni del Sud e della media del Centro Nord.

«È una ripresa non più solo percepita ma reale, certificata da dati strutturali, non dovuta a condizioni passeggere e con una tendenza stabile. Le imprese hanno ricominciato a investire e la Regione, attraverso misure legislative e incentivi, è stata al loro fianco. Lo testimoniano la massiccia partecipazione ai bandi, la crescita dell’export grazie al programma di Internazionalizzazione e gli aiuti soprattutto alle piccole e medie imprese. Con la ripresa produttiva delle grandi industrie del Sulcis Iglesiente, in particolare con il riavvio di Alcoa e Eurallumina e relativo indotto – conclude Maria Grazia Piras -, nei prossimi anni il risultato sarà ancora più evidente.»

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Rete metropolitana

È il momento della condivisione con le parti economiche e sociali per il progetto di sviluppo della Rete metropolitana del Nord Sardegna da 70 milioni di euro, il più rilevante per estensione della zona interessata e per numero di abitanti all’interno della programmazione territoriale. Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore della Programmazione Raffaele Paci hanno partecipato oggi all’incontro convocato dal sindaco Nicola Sanna con tutte le amministrazioni interessate (oltre a Sassari anche Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso, Stintino e Valledoria), otto Comuni per un totale di 228mila abitanti, e con le parti economiche e sociali per illustrare la manifestazione d’interesse presentata alla Regione e ritenuta ammissibile ad agosto dell’anno scorso. Al giudizio di coerenza da parte della Cabina di regia della programmazione unitaria a settembre, sono seguiti l’avvio della fase negoziale a ottobre ed altri cinque incontri tecnici. All’incontro odierno erano presenti le assessore dell’Industria Maria Grazia Piras e dell’Ambiente Donatella Spano.

«Quando abbiamo portato a casa la legge sugli Enti locali abbiamo voluto con forza che la Rete Metropolitana del Nord Sardegna si chiamasse esattamente così – ha detto il presidente Francesco Pigliaru nel suo intervento -, perché è la definizione che riassume perfettamente la visione che abbiamo di questo territorio. Città medie, ognuna forte di caratteristiche proprie, di una specializzazione importante che ne disegna ruolo e potenzialità: chi ha il porto, chi l’aeroporto e il turismo, chi un’archeologia importante e chi, come Sassari, l’Università e i servizi che sono propri di un centro più grande. Metterle insieme secondo un concetto di rete, moderno e sfidante, significa fare territorio – ha sottolineato il presidente -, formare un totale che ha un valore molto maggiore della somma delle parti. E siccome parliamo di una parte di Sardegna che ha tante ricchezze, non è poi così difficile riempire di contenuti condivisi lo schema che abbiamo disegnato. Realizzando i progetti giusti allora possiamo davvero, per esempio, rendere realtà la rete museale del nord ovest, far camminare insieme agricoltura e tecnologie, decidere quali infrastrutture sono quelle cruciali per uno sviluppo comune. I tasselli li abbiamo messi in fila -, ha concluso Francesco Pigliaru -, ora lavoriamo per collegarli.»

l progetto ha come obiettivo una “rete metropolitana intelligente” che, pensandosi e organizzandosi come una grande città unitaria, punta a ridisegnare il nord-ovest della Sardegna mettendo a sistema le politiche, i progetti e le iniziative, favorendo innovazione sociale e sviluppo competitivo. Cultura e ambiente, ricerca e sviluppo, qualità della vita, mobilità sostenibile, competitività delle imprese e innovazione i pilastri su cui si fonda il progetto di sviluppo, articolato in 5 ambiti di interventi specifici e 11 azioni prioritarie. 70 i milioni disponibili, di cui almeno 10 devono essere destinati ai bandi per gli investimenti delle imprese e 4 alle zone umide, che si aggiungono ai 15 già stanziati con l’Iti (Investimenti territoriali integrati) per la riqualificazione urbana e sociale.

«Questo è un bel progetto, per noi è quello che ha la maggiore rilevanza perché coinvolge quasi 230mila sardi ma anche perché arriva da un territorio a cui la legge 2 conferisce un preciso status giuridico, quello di rete metropolitana, che impone interventi specifici, progetti mirati e risorse equilibrate – ha spiegato l’assessore Raffaele Paci -. Oggi è stato presentato ai sindacati e alle imprese un progetto che valorizza le risorse del territorio, dalle ricchezze storiche a quelle ambientali, culturali e turistiche. Un progetto che vede otto amministrazioni lavorare in una sola direzione, per creare sviluppo economico. E che riserva una congrua parte di risorse per gli investimenti delle imprese locali: questo è assolutamente fondamentale, saranno individuati i settori di intervento che il territorio richiede e che sono funzionali alle traiettorie di sviluppo individuate. Stiamo facendo un grande lavoro – ha concluso Raffaele Paci -. Tutti insieme, Regione e amministrazioni locali, in un’ottica unitaria e condivisa che è il valore più importante di questa felice esperienza di programmazione territoriale.»

Il territorio è attualmente impegnato nella predisposizione delle schede intervento, ad oggi ne sono state consegnate oltre 70 e sono attualmente in fase di verifica preliminare da parte del Centro regionale di programmazione che deve individuare eventuali criticità, integrazioni o modifiche prima della condivisione nel Tavolo Tecnico interassessoriale. Prossimi step sono la verifica delle schede da parte delle direzioni generali degli Assessorati competenti, un incontro interassessoriale con i referenti del territorio, il completamento della documentazione di progetto, il tavolo di chiusura del percorso di co-progettazione, l’approvazione della Cabina di Regia e della Giunta regionale e, infine, la sottoscrizione dell’accordo di programma.

Avviata dalla Giunta a metà del 2015, la programmazione territoriale della Regione mette in campo oltre 350milioni di euro. Sono 9 i progetti già chiusi e finanziati per un totale di 130 milioni di euro con 14 Unioni e 110 Comuni coinvolti. Altri 11 progetti sono avviati o in fase di co-progettazione (16 Unioni e 139 Comuni coinvolti), 5 in fase di avvio (5 Unioni e 35 Comuni coinvolti). Complessivamente parliamo di 24 progetti con 35 Unioni, 284 Comuni e 950mila cittadini coinvolti, cioè il 90% dei 293 Comuni sardi che hanno i requisiti per partecipare alla programmazione territoriale. Oltre il 70% degli interventi vede già realizzate le gare di progettazione esecutiva. In Alta Gallura e Parte Montis alcuni interventi sono stati già appaltati e aggiudicati i lavori. I progetti, per mantenere i finanziamenti, devono essere realizzati in 36 mesi.

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villa devoto

Roberto Neroni.

La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto sotto la presidenza di Francesco Pigliaru, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Samatzai, in seguito alle dimissioni della sindaca Agostina Boi. Sempre su proposta dell’assessore Cristiano Erriu ha nominato l’ex dirigente della Regione Roberto Neroni (ex commissario straordinario della provincia di Carbonia Iglesias) commissario straordinario per la provvisoria gestione del Comune. L’Esecutivo ha poi nominato il sostituto della dimissionaria Maria Domenica Porcu, commissario straordinario del comune di Austis. Al suo posto subentra Alessandro Alciator, dirigente del comune di Macomer. Dal 28 maggio 2015 il comune di Austis è commissariato in quanto non sono state presentate liste di candidati nei turni elettorali. Infine, sempre su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, è stato nominato il commissario ad acta per il comune di Pula: il funzionario regionale Nevio Usai dovrà sostituire il Consiglio comunale per l’esame e la valutazione delle osservazioni pervenute in relazione alla delibera consiliare n. 30 del 24 novembre 2015 con la quale è stato adottato il Piano urbanistico comunale. Il Consiglio comunale, in questo caso, si trova nell’impossibilità di deliberare. In due distinte sedute, infatti, è venuto a mancare il numero legale a causa dell’incompatibilità della maggioranza dei consiglieri comunali con gli argomenti trattati.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru, la Giunta ha approvato un corso di formazione manageriale per i Direttori Generali, che sarà organizzato dall’Azienda per la tutela della salute: le spese per la partecipazione saranno a carico dei partecipanti o degli enti di appartenenza. Per l’organizzazione e l’attivazione del corso di formazione, la Regione si avvarrà della collaborazione con le Università ed eventualmente con altri enti o istituzioni. L’Esecutivo ha, inoltre, autorizzato le Aziende del servizio sanitario all’utilizzo di un’anticipazione di cassa per un importo massimo di 130mila euro. Sono stati aggiornati i Poli di funzionamento del donatori di midollo osseo, fermi al 2013. Via libera anche alle Linee guida che definiscono i requisiti specifici strutturali, organizzativi e di personale per le singole tipologie di strutture sociali: per consentirne l’accreditamento, si procederà con la massima urgenza alla istituzione del Nucleo tecnico. Per quanto riguarda il programma Dopo di noi, per l’assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, è stato accolto il documento “Strumenti per la presa in carico, la valutazione multidimensionale delle persona e la progettazione degli interventi L. 112/2016” e sono state integrate le linee di indirizzo. Accolte, infine, le linee guida per la predisposizione e la rendicontazione dei programmi annuali d’intervento finanziati dal fondo per le comunità per l’accoglienza di giovani adulti e adulti sottoposti a misure restrittive della libertà personale: ogni ente avrà 50 mila euro come anticipazione dell’importo complessivo (massimo 200 mila euro a testa) che verrà loro riconosciuto a seguito della valutazione delle richieste e dei Programmi di intervento da loro presentati, nei limiti delle risorse disponibili e a fronte di presentazione di polizza fidejussoria.
Per la diffusione della tradizione poetica e musicale sarda la Giunta, su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena, ha stanziato 250mila euro ed approvato i criteri e le modalità per l’assegnazione e per la rendicontazione dei contributi. Il provvedimento diversifica gli interventi da realizzare con le risorse a disposizione nell’anno corrente attraverso la ripartizione delle risorse in due avvisi pubblici: il primo, pari a 100.000 euro, prevede l’attribuzione di contributi con bando a sportello e modulistica semplificata, il secondo, pari a 150.000 euro, l’assegnazione di contributi di importo differenziato per fasce attraverso la pubblicazione di un avviso pubblico con valutazione a punteggio.
La Giunta, su proposta dell’assessora Maria Grazia Piras, ha approvato il programma di ripartizione dei contributi 2018 per favorire le attività delle confederazioni delle imprese industriali e delle piccole medie imprese sui problemi dello sviluppo economico e sociale. Il contributo ammonta a 200 mila euro suddiviso in parti uguali per Confindustria Sardegna e Confapi Sardegna. Approvati anche i programmi di intervento contenenti i progetti presentati dalle due associazioni di categoria.
Su proposta dell’assessora Virginia Mura, è stata approvato l’erogazione di contributi in favore delle Organizzazioni dei lavoratori sui problemi dello sviluppo economico-sociale regionale. Per il 2018 è confermata la somma di 400mila euro. La ripartizione dei contributi è stata concordata con le stesse sigle sindacali nel corso di una riunione svoltasi lo scorso 14 giugno.
La Giunta ha espresso voto favorevole all’approvazione del bilancio d’esercizio 2017 della Società Abbanoa S.p.A. e all’aumento di capitale destinato ai Comuni non soci del Gestore per favorire l’allargamento della compagine sociale.
Su proposta dell’assessore Filippo Spanu, sono stati designati i funzionari regionali Valentina Spiga e Renato Serra alla carica di componenti del Consiglio di amministrazione di Janna, società consortile a responsabilità limitata nella quale la Regione ha una quota di partecipazione del 49%.
L’Esecutivo, su proposta dell’assessora Donatella Spano, ha espresso l’intesa con la Capitaneria di Porto di Porto Torres sull’aggiornamento, per il periodo 2018–2021, del Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto di Stintino. Non sarà sottoposto all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale, ma condizionato al rispetto delle prescrizioni, l’intervento per la messa in sicurezza operativa e bonifica dei suoli Impianti Sud dello stabilimento di Sarroch.
Su proposta dell’assessore Pier Luigi Caria, la Giunta ha licenziato la delibera in cui è previsto che, all’atto del riconoscimento di Argea Sardegna come Organismo pagatore autonomo regionale, la stessa Agenzia subentri al soggetto nazionale Agea nella convenzione operativa con la direzione generale della Sanità della Regione Sardegna in materia di trasmissione dei dati relativi ai controlli dei criteri di Gestione obbligatori veterinari (CGO) da trasmettere al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
Consolidare il posizionamento della Sardegna in ambito turistico mediante campagne pubblicitarie sui canali di comunicazione delle società sportive professionistiche nella stagione 2018-19 attraverso la promozione delle produzioni dell’artigianato artistico isolano e di attrattori culturali quali “le statue di Mont’e Prama”. Lo prevede la delibera proposta dall’assessora Barbara Argiolas. L’individuazione delle società sportive con elevata potenzialità di diffusione del messaggio pubblicitario sarà effettuata attraverso una richiesta di manifestazione di interesse.
Sono stati avviati dalla Giunta, su proposta dell’assessore Raffaele Paci, la ricognizione degli agenti contabili ed i procedimenti di verifica amministrativa, parifica, approvazione e di deposito dei conti giudiziali.

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Si è svolta questa mattina la cerimonia del taglio del nastro per il restauro della pensilina di San Giovanni in Miniera, nella frazione di Bindua, a Iglesias, alla presenza dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, insieme all’amministratore di IGEA, Michele Caria, il presidente del Parco Geominerario, Tarcisio Agus, il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, il consigliere regionale Gianluigi Rubiu e rappresentanti dei sindacati e delle associazioni dei minatori. Il sontuoso ingresso, noto anche come ‘Ponte Cartau’, rappresenta l’accesso alle bellezze del Parco Geominerario, tra cui la Grotta di Santa Barbara, visitata ogni anno da migliaia di turisti.
La pensilina venne eretta negli anni ‘50 a sottolineare l’importanza del complesso minerario che racchiude. La ristrutturazione, a cura di IGEA, è costata circa 150 mila euro e i lavori sono durati un anno e mezzo.