19 November, 2024
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E’ stato presentato stamane nella sala riunioni della Torre civica, il programma degli eventi estivi proposti dal comune di Carbonia per i mesi di luglio ed agosto.

Al tavolo gli assessori della Cultura e del Turismo, Giorgia Meli e Michele Stivaletta, affiancati da Valeria Ciabattoni, direttore artistico Cedac Sardegna alla quale si sono susseguiti gli interventi dei tanti protagonisti che animeranno il cartellone “Estiamoinsieme” 2022, corredato dall’hashtag #vivicarbonia.

«In realtàha detto Giorgia Meli le sorprese si estenderanno al mese di settembre la cui programmazione ci condurrà agli eventi in serbo per l’autunno.»

Un’attività minuziosa che ha visto la collaborazione tra gli altri di Cedac, Teatro Lirico, associazioni Enti locali per le attività culturali e di spettacolo, Noa Associazione culturale, Punta Giara jazz, La Clessidra, l’Umanitaria. Doveroso, inoltre, il ringraziamento alla Pro Loco, per la quale erano presenti il presidente Gianfranco Marongiu e Maria Ibba, per il coinvolgimento e lo sforzo profuso.

«Dalle suggestive esibizioni di danza delle nostre scuole locali alle rappresentazioni teatrali che si svolgeranno tra il teatro Centrale e l’arena Mirastellespiega ancora l’assessora Giorgia Meli a cui si aggiungeranno spettacoli di satira, band musicali, gli incontri culturali di Liberevento in esordio nella nostra città e poi, ancora, tanto cibo locale e folklore.»

«Con l’attività di promozione della stagione estiva ha proseguito nella presentazione il vicesindaco e assessore del Turismo Michele Stivaletta – abbiamo potuto riallacciare le relazioni con tantissimi Enti, Associazioni, Cooperative che oggi sono i protagonisti del nostro cartellone che ci auguriamo trovi il favore e il gusto del pubblico.»

«Abbiamo lavorato ha precisato inoltre Michele Stivalettaalla realizzazione di una proposta ricca, tuttavia diversificandola il più possibile per consentire a tutti i target di partecipare, a seconda degli ambiti di interesse, dei gusti e del gradimento di ciascuno, anche per età. Tengo inoltre a sottolineare il proficuo coinvolgimento delle Frazioni e dei Comitati di quartiere.»

Ha partecipato alla presentazione anche Giampiero Pinna, presidente della Fondazione Cammino di Santa Barbara, inserita in calendario il 15 luglio prossimo, con l’inaugurazione del sovrappasso di collegamento del percorso che passa per Carbonia ed organizzatrice di un’escursione nella zona del nuraghe Sirai.

A breve sarà pubblicato online il calendario dettagliato, intanto il 30 giugno prossimo al Centrale andrà in scena lo spettacolo teatrale “Fools” a cura di “La Clessidra” ed il 2 luglio, sempre al Centrale, si terrà lo spettacolo di danza classica, moderna e hip hop a cura dell’Asd Tersicore.

«Questo cartellone di eventi estiviha sottolineato il sindaco di Carbonia Pietro Morittu che stamane era impegnato in un altro incontro sulla sanità – è il frutto di una collaborazione proficua tra l’Amministrazione e le tante realtà del territorio; intende segnare un nuovo inizio, così per lo meno lo auspichiamo, e altrettanto speriamo di poter incrementare sempre di più e migliorare nel tempo l’offerta di svago e cultura, settori che hanno pagato un prezzo altissimo nel periodo della pandemia. Ci riappropriamo di uno spazio importante la cui proposta variegata allieterà l’estate della nostra città.»

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Domenica 23 febbraio, a Carbonia, si è potuto assistere ad un grande spettacolo, messo in scena dai tantissimi partecipanti alla sfilata di carnevale: 12 carri allegorici e 5 gruppi a piedi, 2 bande musicali e la maschera Crabò.

In migliaia mascherati e non si sono concentrati lungo le vie del passaggio dando così vita ad un evento tra i più riusciti degli ultimi anni.

La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco di Carbonia con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia, ha riscosso grande entusiasmo tra i nostri concittadini ma anche tra i tanti visitatori giunti dai paesi dei dintorni e non solo. Una sfilata caratterizzata dal divertimento, musica e balli che si sono susseguiti per tutto il tragitto, coinvolgendo il pubblico in modo spiritoso e simpatico. I carri, alcuni dei quali realizzati in modo attento e ricercato, hanno messo in crisi la giuria che quest’anno doveva assegnare un solo premio in danaro al primo carro ed uno al primo gruppo a piedi.

Intorno alle 19.00, ai microfoni di Davide Musu ed il suo staff, che ha animato la serata, si è finalmente scoperto che il primo premio di 1.500 euro è andato al gruppo degli Irlandesi, proveniente da San Giovanni Suergiu ed il secondo, di 600 euro, al gruppo a piedi delle Palle di neve di Calasetta, che si è portato a casa anche il premio della critica e la mascotte Crabò, in custodia fino alla prossima edizione. Una targa è stata assegnata al gruppo dell’associazione Stella Speciale che ha sfilato con il carro dell’associazione Sturmtruppen. Tra gli altri carri I Grettini, Il libro della giungla, La Banda Bassotti, Gli incredibili, Mama Africa, Pasta Barilla, Il mare inquinato, I medioevali…

I premi sono stati consegnati dal sindaco Paola Massidda e dall’assessore della Cultura Sabrina Sabiu. Un saluto è stato portato da Maria Ibba, in rappresentanza della Pro Loco.

Al termine l’artista Maurizio Lai ha regalato al comune di Carbonia un Pinocchio, realizzato in legno in soli tre giorni.

Appuntamento all’anno prossimo!

Nadia Pische

                                              

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La V commissione presieduta da Piero Maieli ha accolto la richiesta presentata dal consigliere di minoranza Gianfranco Satta (Progressisti) che sollecitava un’accelerazione delle procedure di stabilizzazione di 252 lavoratori (agronomi, veterinari e amministrativi) rimasti senza occupazione dopo la messa in liquidazione di Aras.

La decisione è arrivata al termine delle audizioni dell’assessore all’agricoltura Gabriella Murgia e degli ex direttori delle agenzie regionali Argea e Laore, Gianni Ibba e Maria Ibba. Maggioranza e opposizione si sono dunque trovate d’accordo sulla necessità di attuare al più presto le disposizioni contenute nella legge 47 approvata dal Consiglio regionale lo scorso 20 dicembre.

Nel corso dell’audizione, l’assessore all’agricoltura Gabriella Murgia ha annunciato che il bilancio di Laore sarà all’attenzione dell’esecutivo nella seduta di domani.

«Il documento contabile ha appena ottenuto il parere positivo dell’assessorato alla Programmazione – ha spiegato Gabriella Murgia – venerdì sarà approvato in Giunta. Ci sono però alcuni aspetti da verificare sulla copertura finanziaria. Un’altra questione riguarda i possibili malumori che questo piano di stabilizzazioni potrebbe avere sul personale della Regione assunto con concorso pubblico e da anni in attesa di un avanzamento di carriera. Alcuni dipendenti potrebbero infatti sentirsi scavalcati da altri colleghi arrivati attraverso una semplice selezione per titoli. E’ mio dovere segnalare queste criticità.»

Il presidente Piero Maieli ha accolto con soddisfazione il voto unanime della commissione e annunciato un’audizione dei sindacati per la prossima settimana: «E’ nostro intento sentire tutte le parti in causa, per questo abbiamo deciso di convocare anche i rappresentanti dei sindacati confederali. La commissione sta lavorando con grande senso di responsabilità come dimostra il voto unanime di questa mattina, arrivato dopo una lunga, e a tratti vivace, discussione».

La Commissione, nella seduta odierna, si è occupata anche dello stato di avanzamento dei bandi del PSR.

Il direttore uscente di Argea, Gianni Ibba, ha fornito i numeri aggiornati al 26 giugno scorso: «E’ una situazione in chiaroscuro – ha detto Gianni Ibba -. L’aspetto positivo è dato dal raggiungimento dell’obiettivo di spesa fissato al 31 dicembre 2019: su 1,3 miliardi di euro di stanziamento sono stati erogati 537 milioni. L’aspetto negativo è invece rappresentato dall’alto numero di istruttorie non ancora chiuse.» 

Gianni Ibba ha poi spiegato alla commissione la complessità delle procedure e le difficoltà operative su alcune misure del Piano di sviluppo rurale. «La Sardegna, storicamente, ha un alto grado di efficienza – ha proseguito l’ex numero uno di Argea – siamo quinti in Italia per capacità di spendita delle risorse europee. A differenza di altre regioni, però, spendiamo molto per le misure di sostegno e meno per quelle di sviluppo. Alcuni bandi, come quello sull’ammodernamento delle aziende, hanno infatti avuto poche risorse disponibili (circa 70 milioni di euro) rispetto alla richieste presentate (1.300). Per questo circa 400 aziende rimarranno fuori».

Altra criticità riguarda le due misure indirizzate ai giovani sardi (pacchetto giovani e primo insediamento in agricoltura). «Siamo riusciti per ora ad accontentare solo 850 richieste delle circa 3.000 pervenute per i due bandi. La procedura a sportello ha funzionato male. Sono arrivate troppe domande rispetto alle risorse disponibili».

Alla seduta della Commissione sono intervenuti anche i rappresentanti della Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e forestali della Sardegna. Il presidente Ettore Crobu ha segnalato le criticità operative e burocratiche incontrate dai professionisti nella redazione dei progetti: «Chiediamo di rivedere in futuro le procedure per permettere a tutti gli operatori di lavorare al meglio – ha detto Ettore Crobu – noi siamo disponibili a dare il nostro contributo per migliorare il sistema». Agronomi e forestali hanno avanzato alcune proposte: l’eliminazione delle procedure a sportello, la pubblicazione dei bandi contestualmente all’apertura delle domande; l’ampliamento dei tempi per la presentazione dei progetti (8 mesi); la visualizzazione in tempo reale delle disponibilità finanziarie per le singole misure del Psr attraverso un contatore telematico; la possibilità di presentare nuove domande in caso di bocciatura della prima istanza.

Dalla Federazione dei professionisti, infine, è arrivata anche la richiesta di regole certe e chiare sui bandi: «Chi presenta i progetti deve avere un quadro esauriente da subito – ha concluso Ettore Crobu – per molte misure abbiamo dovuto far fronte a difficoltà interpretative che hanno rallentato la redazione delle domande e, nel peggiore dei casi, ne hanno determinato la bocciatura».

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I risultati delle attività svolte in Sardegna dalla Camera di Commercio di Cagliari, nell’ambito del programma ‘Latte nelle scuole – 2018/2019’, saranno illustrati venerdì 21 giugno, alle 10.00, nel corso di una conferenza stampa che si terrà alla sala riunioni della Camera di commercio (largo Carlo Felice 72, Cagliari – primo piano).

Interverranno il componente della Giunta camerale Efisio Perra, il presidente del Centro servizi della Camera di commercio di Cagliari Gianluigi Molinari, il direttore generale dell’agenzia agricola regionale LAORE Maria Ibba. Sono stati invitati a partecipare l’assessore regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia ed i rappresentanti delle scuole partecipanti e delle fattorie didattiche nelle quali si sono tenuti i percorsi guidati.

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Sono stati ricevuti oggi, nella sede della presidenza della Regione, a Villa Devoto, a Cagliari, i vincitori del secondo bando del progetto Terra ai giovani dove la Regione ha concesso in affitto agevolato per 15 anni, eventualmente rinnovabili una sola volta, 15 lotti di terre incolte o inutilizzate da affidare agli imprenditori agricoli under 40 anni della Sardegna. I primi 11 assegnatari, gli altri 4 saranno convocati appena si chiuderanno alcuni ricorsi, hanno firmato i contratti di affitto alla presenza del presidente Francesco Pigliaru, degli assessori dell’Agricoltura e degli Enti locali, Pier Luigi Caria e Cristiano Erriu, e dei direttori generali dell’Assessorato dell’Agricoltura e dell’Agenzia Laore Sardegna, Sebastiano Piredda e Maria Ibba.

«Oggi fissiamo un nuovo importante tassello di un progetto di cui andiamo particolarmente orgogliosi – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. Sono altri 1300 ettari di terre che da troppo tempo la Regione teneva come proprietà ferma, improduttiva. Oggi questi lotti vengono assegnati a persone che lavoreranno per metterli a reddito e parliamo soprattutto di giovani, per i quali principalmente è nata l’idea. Hanno risposto in tanti e il livello di istruzione è mediamente alto – ha sottolineato il presidente della Regione -. Questo significa che se noi ci mettiamo la terra e l’opportunità di occupazione, loro ci mettono competenze ed entusiasmo, ingredienti necessari per far crescere la nostra agricoltura con tecniche moderne, di precisione, cosa di cui abbiamo estremamente bisogno. In una prospettiva di sviluppo tecnologico i giovani sono i migliori protagonisti e alleati – ha concluso Francesco Pigliaru – e sono certo che con la loro capacità e il loro impegno sapranno creare in fretta buone pratiche da seguire.»

«Mentre in altre realtà d’Italia si promuovono, attraverso vendite all’asta, le assegnazioni delle terre pubbliche provenienti da sequestri e confische fatte su imprenditori agricoli che hanno avuto problemi finanziari, la Regione Sardegna taglia il secondo traguardo nella concessione in affitto di proprietà abbandonate che attraverso i giovani riprenderanno a produrre e a creare ricchezza – ha detto l’assessore Pier Luigi Caria -. Visti gli ottimi risultati ed il crescente interesse da parte dei giovani sardi, Il progetto promosso da questa Giunta andrà avanti, poiché sono ancora numerose le proprietà regionali che meritato un recupero e una giusta valorizzazione.»

«L’iniziativa di oggi – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – si inserisce in un quadro strategico più generale avviato all’inizio della legislatura, che riguarda la gestione ottimale del patrimonio della Regione. Il caso più noto è certamente quello dell’azienda di Surigheddu e Mamuntanas, oltre a quello dei beni ceduti all’SBS. Ritengo che la formula di ‘Terra ai giovani’ sia azzeccata, in quanto si coinvolgono tanti giovani qualificati e professionalizzati che portano avanti progetti interessanti e talvolta innovativi nei settori più disparati. È una scommessa che si sta rivelando vincente e che consente di valorizzare l’enorme patrimonio immobiliare regionale il quale, sino a pochi anni fa, era in stato di abbandono. Un percorso virtuoso che riguarda anche i fari e i numerosi edifici della nostra Amministrazione concessi ai Comuni a prezzo simbolico.»

I territori interessati dal progetto, che in questa seconda edizione ha messo a disposizione poco più di 647 ettari, si trovano ad Alghero, Arborea, Arbus, Gonnosfanadiga, Luras, Marrubiu, Palmas Arborea, San Basilio, San Vito, Serramanna, Siliqua e Villasor. Fra le proprietà anche due ex siti militari a Siliqua e Villasor ripresi in carico dalla Regione dopo la dismissione. Per questo secondo bando erano pervenute negli uffici dell’Agenzia Laore Sardegna (incaricata di indire il procedimento di evidenza pubblica per l’assegnazione delle terre e di gestire i relativi contratti) 240 richieste, il doppio rispetto alla prima edizione del 2016 quando le domande furono 128, mentre il totale delle superfici messe a disposizione dei giovani sardi raggiunge un totale di circa 1.300 ettari. Dopo una prima istruttoria sono state ammesse in graduatoria 220 domande con i relativi piani di valorizzazione aziendale dedicati ai singoli lotti.

Il 17% dei partecipanti è composto da imprese di primo insediamento in agricoltura, mentre l’83% riguarda aziende già avviate. Gli indirizzi produttivi proposti dai candidati hanno puntato maggiormente sul settore foraggero-zootecnico con 117 domande. Altri 27 progetti di valorizzazione hanno mirato su orticoltura, frutticoltura e misto ortofrutticolo, 17 su cereali e leguminose da granella, 15 sull’olivicoltura, 14 su coltivazioni erbacee e arboree e 49 domande su altri segmenti della produzione agricola. I titoli di studio dei partecipanti si possono racchiudere all’interno di tre macro-categorie così rappresentate: 88 giovani con attestati di formazione professionale, 83 con la laurea e 69 con il diploma di scuola media superiore.

Le tipologie delle terre, dai seminativi in irriguo a quelli in asciutto passando per i classici pascoli fino a quelli più poveri dei cespugliati, permettono usi più prettamente agricoli da un lato oppure rivolti alla zootecnia dall’altro. Sul piano delle estensioni i lotti variano dai circa 6 ettari di San Basilio agli oltre 208 di Gonnosfanadiga.

I progetti beneficiari.

Il primo lotto (terreni Laore di Casa Sea in agro di Alghero), di 12,96 ettari, è stato aggiudicato alla Società agricola Domo Bianca. Costituita nel 2017 è leader nella produzione di ortive sia estive che invernali. L’azienda propone un PVA (Prodotto vendibile agricolo) basato sull’ampliamento delle produzioni tipiche e l’introduzione di colture esotiche.

Il lotto 2 (terreni di Laore di Pala Pirastu in agro di Alghero), della superficie di 10,82 ettari è stato aggiudicato alla Società Agricola Nure di Daniele Monti. L’impresa, costituita nel 2010, ha un indirizzo produttivo basato sulla coltivazione di piante arboree da frutto: vite per uva da vino, olivo e fruttiferi misti. La Società intende reimpiantare circa 5 ettari di vigneto, impiantare un nuovo oliveto, leguminose, erbe aromatiche e grano duro.

Il lotto 3 (terreni Laore di Sa Segada in agro di Alghero), di 14,8 ettari, è stato aggiudicato alla Società Agricola Chea De Oro. L’ordinamento produttivo dell’impresa, costituita nel 2017, è di tipo ortofrutticolo, viticolo, cerealicolo e foraggero. Il PVA presentato prevede l’impianto di oliveti, agrumeti e la coltivazione di orticole.

Il lotto 4 (terreni Laore di Centro 2 Sassu in agro di Arborea), dell’estensione di 10,54 ettari, è stato aggiudicato all’azienda P.A. Gianfrancesco Fulghesu. La società, costituita nel 2017, propone la gestione selvicolturale dell’impianto arboreo a eucalipti, l’allevamento di api e l’attivazione di un agricampeggio.

Il lotto 5 (terreni Laore di Masongiu Alta – Masongiu – Sant’Anna lato S.S. 131 e lato cimitero, ubicati in agro di Marrubiu), di 67,33 ettari, è stato aggiudicato alla Società Semplice Agricola Terrai. L’ordinamento produttivo dell’azienda, costituita nel 2018, è di tipo zootecnico-forestale. Il PVA presentato prevede la gestione del ceduo e della fustaia per la produzione e vendita della biomassa legnosa e l’apicoltura.

Sul lotto 6 (terreni Laore di Serralonga in agro di Palmas Arborea), della superficie di 134,76 ettari, la stipula del contratto è sospesa in attesa della definizione di un ricorso attualmente in atto.

Il lotto 7 (terreni Laore di Monte Narba in agro di San Vito), di 36,77 ettari, è stato aggiudicato al coltivatore diretto Fabio Gioi. L’indirizzo produttivo dell’azienda, operante dal 1998, è foraggero-zootecnico su terreni in affitto e in comodato, in parte ad uso civico. Il PVA prevede il potenziamento dell’allevamento caprino con produzione di latte certificato biologico, da vendere direttamente al consumatore tramite distributori automatici.

Sul lotto 8 (terreni Laore di Pimpisu a Serramanna), di circa 17 ettari, la stipula del contratto è sospesa in attesa della definizione di un ricorso attualmente in corso.

Il lotto 9 (terreni di Riu Sitzedda in agro di Arbus e di proprietà del demanio regionale Monte dei Pascoli), di 23,75 ettari, è stato aggiudicato a Paola Ruda, agronoma e imprenditrice agricola professionale (IAP) dal 2014. L’azienda pratica l’allevamento di asini allo stato brado, la produzione di latte d’asina per uso alimentare e per la produzione di prodotti cosmetici. Il PVA prevede la messa in produzione della sughereta.

Il lotto 10 (terreni di Lu Canniscioni in agro di Luras e di proprietà del demanio regionale Monte dei Pascoli), di 30,06 ettari, è stato aggiudicato all’Azienda agricola Tamada S.S., costituita nel 2017. L’indirizzo produttivo aziendale è rappresentato dall’allevamento dei bovini da carne, dall’olivicoltura e dalla viticoltura. Il PVA prevede l’ammodernamento della stalla da ingrasso, la coltivazione di leguminose e la destinazione di una parte del lotto a pascolo turnato e/o controllato.

Il lotto 11 (terreni di S’Olioni – Sibiri in agro di Gonnosfanadiga e di proprietà della Regione Sardegna), dell’estensione di 208,14 ettari, è stato aggiudicato alla Società Semplice Agricola Sogus. L’azienda, costituita nel 2018, ha la propria attività principale dedicata all’allevamento ovicaprino. Il PVA prevede di incrementare il numero dei caprini e di diversificare con l’allevamento di suini e produzioni forestali.

Il lotto 12 (terreni di Planu Sanguni in agro di San Basilio e di proprietà della Regione Sardegna), di 6,16 ettari, è stato aggiudicato a Daniela Carta, coltivatrice diretta dal 2017. L’attività dell’azienda si basa sull’allevamento ovicaprino, la coltivazione di foraggere e la gestione di un oliveto. Il PVA prevede l’avvio di una fattoria didattica e l’allestimento di un laboratorio per la trasformazione del latte a scopo didattico.

Il lotto 13 (terreni di San Giovanni a Siliqua, ex area militare e oggi di proprietà delle Regione Sardegna), di 21,70 ettari, è stato aggiudicato al coltivatore diretto Mauro Nonne che dal 2002 si occupa dell’allevamento di ovini di razza sarda. Il PVA prevede di destinare il lotto a pascolo naturale e al reinnesto degli olivastri.

Sui lotti 14 e 15 (terreni Sant’Omini, in agro di Villasor, in passato utilizzati come aree militari ed oggi di proprietà della Regione Sardegna), di 26,76 ettari e di 25,85 ettari, la stipula del contratto è sospesa in attesa della definizione di un ricorso attualmente in atto.

Elenco aggiudicatari 2° Bando Terra ai giovani

N. Lotto

Aggiudicatario

Sede

Giovane imprenditore

Nome cognome

Età

Ruolo

1

Società Agricola Domo Bianca di Meloni Mario e Figlio

Alghero

Meloni Giovanni Battista

30

Legale rappresentante

2

Nure di Daniele Monti & C. s.a.s

Alghero

Monti Daniele

33

Legale rappresentante

3

Società Agricola Che de Oro s.s.

Alghero

Meloni Daniela

33

Legale rappresentante

4

Fulghesu Gianfrancesco

Cagliari

Fulghesu Gianfrancesco

39

Titolare

5

Società Semplice Agricola Terrai

Gadoni

Vacca Antonio

33

Legale rappresentante

6

Aggiudicazione sospesa per Ricorso al TAR

7

Gioi Fabio

Desulo

Gioi Fabio

38

Titolare

8

Aggiudicazione sospesa per Ricorso Gerarchico 

9

Su Mobendettu di Ruda Paola

Fluminimaggiore

Ruda Paola

37

Titolare

10

Azienda Agricola Tamada s.s.

Orgosolo

Tandeddu Serafina

32

Legale rappresentante

11

Società Semplice Agricola Sogus

Gonnosfanadiga

Sogus Diego

23

Legale rappresentante

12

Lotto escluso dalla procedura

13

Carta Daniela

Escalaplano

Carta Daniela

39

Titolare

14

Nonne Mauro

SILIQUA

Nonne Mauro

38

Titolare

15

Aggiudicazione sospesa per Ricorso Gerarchico

16

Aggiudicazione sospesa per Ricorso Gerarchico

 

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Domani, martedì 15 gennaio, alle ore 10.00, a Villa Devoto, a Cagliari, il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori dell’Agricoltura e degli Enti locali, Pier Luigi Caria e Cristiano Erriu, incontreranno alla presenza degli organi di stampa i beneficiari del secondo bando “Terra ai giovani”. L’appuntamento sarà occasione per la stipula dei primi contratti di locazione tra Regione e ragazzi vincitori del bando. All’incontro parteciperanno il direttore generale dell’Agenzia Laore Sardegna, Maria Ibba, e i tecnici regionali che hanno seguito tutte le attività. 

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L’Agenzia regionale Laore Sardegna ha firmato ieri il trasferimento del quarto acconto, da 2milioni 936mila 637,33euro, verso l’Associazione regionale allevatori della Sardegna (Aras) per le prestazioni di assistenza tecnica svolte da veterinari ed agronomi nelle aziende zootecniche sarde. Gli ultimi 400mila euro, su un totale per il 2018 di 13 milioni 800mila previsto dalla convenzione tra Laore e Aras, saranno erogati una volta completati i controlli generali sulle rendicontazioni relative alle prestazioni svolte.

«Questo importante aggiornamento sul piano finanziario e sul contesto generale della vertenza Aras – ha osservato l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria – arriva a 24 ore dall’approvazione da parte del Consiglio regionale della legge, proposta dalla Giunta, che prevede l’ingresso del personale dell’Associazione nella pianta organica di Laore Sardegna. Le nuove risorse, messe in disponibilità grazie a un lavoro straordinario degli uffici di Laore coordinati dal Direttore Generale Maria Ibba, serviranno ai commissari liquidatori nominati dal Tribunale di Cagliari per rimettere in moto i pagamenti delle buste paga dei dipendenti che, da mesi, attendono le dovute retribuzioni rallentate purtroppo dallo stato di crisi e di dissesto economico in cui è precipitata Aras.»

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Si chiude con un finale positivo la complessa vertenza dei lavoratori dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) che da quasi 10 anni non trovava soluzione. Mesi di duro lavoro degli assessorati regionali del Personale e dell’Agricoltura e dell’Agenzia Laore Sardegna hanno portato a individuare le soluzioni, presentate e poi accolte dai ministeri della Funzione Pubblica, di Economia e Finanze, Affari regionali e Politiche agricole, che da un lato hanno consentito di salvare le numerose competenze professionali e dall’altro le prestazioni svolte nell’assistenza sulla Misura 14 del Benessere degli animali a favore delle aziende zootecniche sarde. Gli ultimi importanti sviluppi della vicenda ARAS sono stati illustrati oggi, in una conferenza stampa convocata a Villa Devoto a Cagliari. Insieme agli assessori del Personale e dell’Agricoltura, Filippo Spanu e Pier Luigi Caria, erano presenti i direttori generali dell’Assessorato dell’Agricoltura e dell’Agenzia regionale Laore Sardegna, Sebastiano Piredda e Maria Ibba.

Per i 227 lavoratori, in buona parte veterinari e agronomi, è prevista una procedura di selezione riservata per l’ingresso in Laore. Gli altri 25 lavoratori non contemplati dalla legge 3 del 2009, cioè il personale entrato in ARAS dopo il 2006, dovranno sostenere un concorso con evidenza pubblica in cui saranno riconosciute le esperienze maturare in questi anni nell’Associazione allevatori.

Incassato il via libera da parte dei ministeri, domani sarà presentato in Consiglio regionale un Disegno di legge, già approvato oggi in Giunta, che prevede la chiusura dell’iter. A questo punto, se il Governo non dovesse muovere obiezioni alla nuova norma entro 60 giorni, l’Agenzia Laore darà subito avvio alla modifica della pianta organica e alle procedure di reclutamento dei lavoratori in transito da ARAS.

Dai quasi 14milioni di euro destinati ogni anno a Laore, per sostenere la convenzione con ARAS, si passerà a una spesa di circa 11milioni e 600mila euro con cui sarà coperto il fabbisogno finanziario per lo svolgimento delle attività nelle aziende zootecniche.

«Il Governo – ha spiegato l’assessore regionale del Personale, Filippo Spanu – ha ritenuto percorribile la nostra proposta di inserire tutta la forza lavoro di ARAS in Laore poiché, dati alla mano, abbiamo dimostrato che spenderemo significativamente di meno rispetto a quanto avvenuto sinora, con la convezione firmata tra Regione e Associazione privata. Per il futuro inoltre, grazie alla legge che sarà discussa domani in Consiglio regionale, tutte le attività di assistenza alle aziende agricole saranno svolte da Laore con servizi internalizzati. Il risultato di oggi – ha concluso Filippo Spanu – è frutto di un proficuo lavoro di squadra portato avanti con il prezioso contributo degli uffici regionali e sui cui c’è stato il pieno avvallo da parte dei tecnici dei Ministeri. A loro e a tutti quelli, come il senatore Emiliano Fenu, che hanno contribuito per il conseguimento di questo straordinario traguardo va il mio più sincero ringraziamento.»

«Abbiamo raggiunto un risultato che non era scontato, dopo anni di mancate soluzioni. Abbiamo mantenuto l’impegno assunto con lavoratori, imprese, associazioni di categoria e Consiglio regionale.»

Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, che ha aggiunto: «Mettiamo finalmente in sicurezza il sistema dell’Agricoltura, in particolare la Misura del Benessere animale che per le aziende zootecniche sarde vale ogni anno circa 40milioni di euro. Abbiamo inoltre salvato tutti i dipendenti, in un contesto in cui l’ARAS stava aprendo le procedure di liquidazione e su cui, nel rigoroso rispetto dei ruoli, abbiamo presentato una istanza al Tribunale di Cagliari affinché nominasse dei nuovi Commissari liquidatori. La decisione celere assunta dal Tribunale ha contribuito in maniera determinante a rimettere in carreggiata una macchina che aveva sbandato in modo forte e su cui ancora si deve fare tanto in termini di risanamento finanziario e riequilibrio dei bilanci. Con la chiusura della vertenza ARAS, dopo decine di incontri ed interlocuzioni con i rappresentanti dei governi Gentiloni e Conte, portiamo a casa un altro obiettivo di legislatura».

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Il tavolo tecnico tra la Giunta, con gli assessori degli Affari Generali e dell’Agricoltura Filippo Spanu e Pier Luigi Caria, e Governo, con i ministeri della Funzione Pubblica e dell’Economia e la Ragioneria dello Stato, riunitosi stamattina a Roma per esaminare le proposte della Regione al fine di risolvere le problematiche dei lavoratori dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (Aras), ha terminato i suoi lavori. Sono state condivise alcune modifiche al testo del disegno di legge proposto dagli assessori Filippo Spanu e Pier Luigi Caria, presenti all’incontro insieme ai direttori generali dell’Agenzia Laore e dell’assessorato dell’Agricoltura Maria Ibba e Sebastiano Piredda. Sul testo definitivo, che verrà di nuovo condiviso dalle parti per iscritto nelle prossime ore, il ministero dell’Economia e delle Finanze si è riservato un parere finale che esprimerà nell’arco di pochi giorni. Filippo Spanu e Pier Luigi Caria hanno sollecitato la chiusura definitiva per poter adottare la norma entro la pausa natalizia.

Com’è noto, il testo proposto dalla Giunta, in coerenza con il mandato consiliare, è finalizzato a rafforzare e trasferire all’interno di Laore il servizio essenziale di assistenza in zootecnia, fino ad oggi esercitato in convenzione con l’Aras. Tutto questo tramite l’applicazione della legge regionale 3/2009 (art 2 comma 40 ) e l’utilizzo di procedure ad evidenza pubblica per i lavoratori dell’Associazione regionale allevatori non interessati dalla stessa legge 3.

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«Dobbiamo percorrere l’ultimo miglio di una vicenda lunga e complessa, su cui da parte dei ministeri coinvolti stanno giungendo segnali che ci confortano. C’è la volontà di trovare in tempi rapidi una soluzione.»

Lo hanno detto gli assessori del Personale e dell’Agricoltura, Filippo Spanu e Pier Luigi Caria, che hanno incontrato a Cagliari, nella sala riunioni dell’assessorato degli Affari Generali, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali per fare il punto sulla vicenda dei lavoratori dell’Aras. Erano presenti i direttori generali dell’Agenzia Laore e dell’assessorato dell’Agricoltura, Maria Ibba e Sebastiano Piredda.

«La Regione – hanno ribadito gli assessori – è impegnata con grande determinazione a dare attuazione alla legge n. 3 del 2009 che prevede l’inserimento dei lavoratori nell’ambito dell’agenzia Laore. Attendiamo con ottimismo il prossimo incontro con i ministeri della Pubblica Amministrazione, delle Politiche agricole, dell’Economia e degli Affari regionali in programma a Roma il 13 dicembre.»