23 April, 2025
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I Riformatori sardi hanno presentato mercoledì 27 novembre, presso il ristorante Tanit di Carbonia, il nuovo coordinamento provinciale del Sulcis Iglesiente.
Si è tratto di un momento di confronto importante, a cui hanno preso parte la presidente Maria Lai, il consigliere regionale e coordinatore regionale Aldo Salaris, Michele Cossa e Laura Cappelli, sindaca del comune di Buggerru e coordinatrice provinciale del Sulcis Iglesiente, insieme a diversi sostenitori e simpatizzanti.
Nel corso dell’evento è stata ufficializzata la nomina del nuovo coordinatore cittadino di Carbonia, Pierluigi Garau.

Ultimo fine settimana di appuntamenti per la prima Biennale d’Arte Contemporanea dedicata a Maria Lai. Domani, sabato 5 ottobre, negli spazi del Camuc di Ulassai prende il via il convegno Dall’artigianato all’arte, organizzato in collaborazione con la Confartigianato di Nuoro-Ogliastra. Mentre domenica 6 ottobre, per il finissage della Biennale, in programma una chiusura in musica con il concerto del coro della Scuola Civica di musica d’Ogliastra e, a seguire, del duo composto dalla chitarrista brasiliana Carol Mello e dalla violinista Emanuela Lioy.

«La mattinata di sabatospiega il direttore artistico della Biennale, Gianni Murtasnasce dall’esigenza, per la Fondazione Stazione dell’Arte, di allargare il confronto con le esperienze dell’artigianato artistico che rappresentano un entroterra ricco e molto interessante, capace di alimentare le ricerche artistiche più di quanto non si pensi.»

La tavola rotonda, condotta dalla giornalista Simona Scioni a partire dalle 9,30, vedrà in apertura i saluti del sindaco di Ulassai Giovanni Soru e, a seguire, del presidente di Confartigianato di Nuoro-Ogliastra Giuseppe Pireddu.

«Il legame tra arte, artigianato e designdice Giuseppe Pireddu è profondo e da tempo radicato nella storia delle lavorazioni isolane, poiché accomuna un forte interesse per la qualità, la creatività e l’innovazione. L’artigianato, con la sua attenzione ai dettagli e alla manualità, rappresenta l’espressione della tradizione, della cultura locale e della maestria individuale. Partecipiamo ai lavori conclusivi della prima Biennale d’arte contemporanea, dedicata a Maria Lai, perché lei era una artista e, soprattutto, una artigiana.»

I lavori proseguono con l’intervento del direttore artistico Gianni Murtas su Arti pure e Arte applicata nel Novecento sardo. Intervengono poi i componenti del comitato scientifico della Biennale: Antonello Carboni, per parlare de La Sardegna dalla terracotta alla ceramica degli anni ‘20; Chiara Manca, con una riflessione su Trama e ordito: un percorso sulla tessitura d’artista in Sardegna; e Damiano Rossi, sull’Artigianalità nell’opera di Maria Lai.

La mattinata si chiude con i contributi di Studio Pratha, studio d’arte tessile di Sarule Confartigianato; Francesca Deledda, ceramista di Oliena Confartigianato; Francesca Fiori, KreoArte designer; Federico Coni, maestro d’Ascia di Ales; e Nicola Filia, artista della ceramica.

La prima Biennale d’Arte Contemporanea di Ulassai è stata inaugurata lo scorso giugno e ha proposto in mostra i lavori di 25 artisti chiamati a confrontarsi con l’opera di Maria Lai, cui la Biennale è dedicata. L’iniziativa è stata organizzata dal comune di Ulassai e dalla Stazione dell’arte all’interno del Progetto Borghi, finanziato dall’Unione europea attraverso il programma NextGenerationEu-M1C3-Linea A PNRR.

A suggellare quattro mesi di esposizione, la mostra chiude domenica 6 ottobre con il concerto della chitarrista brasiliana Carol Mello e della violinista Emanuela Lioy, che eseguiranno un repertorio di musiche ricche di suggestioni popolari, all’insegna della contaminazione sonora. In apertura l’esibizione di Chatas e Fofoqueiras, il coro della Scuola Civica di musica d’Ogliastra. Appuntamento a partire dalle 18,00 negli spazi del Camuc.

 

L’Archivio, che si configura come luogo di studio e di memoria, viene istituito a tre anni dalla scomparsa di Liliana Cano: si tratta di un ente culturale dinamico, finalizzato alla raccolta e alla catalogazione dei documenti legati al suo percorso artistico, alla promozione della conoscenza e valorizzazione delle sue opere, anche attraverso risorse per ulteriori ricerche e studi.
Con una carriera durata oltre settant’anni, molti dei quali trascorsi all’stero, Liliana Cano, si è formata presso l’Accademia di Belle Arti di Torino tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta, dedicando tutta la sua vita alla pittura. Lei stessa amava ricordare: “Sono nata, sono cresciuta e ho dipinto tutto il tempo.” Davide Mariani nominato Direttore Artistico
Alla guida dell’Archivio Liliana Cano ci sarà Davide Mariani, classe 1985, storico dell’arte e curatore, docente di Storia dell’arte contemporanea e Museologia all’Accademia di Belle Arti di Sassari, con già all’attivo l’esperienza da Direttore Artistico del Museo dedicato a Maria Lai e mostre in Italia e all’estero.
Conosciuto per un approccio dinamico e innovativo nella gestione manageriale e artistica, Davide Mariani dichiara: «Assumere la direzione artistica dell’Archivio Liliana Cano è per me un grande onore. Il lavoro di Liliana Cano è stato ed è ancora oggi fonte di ispirazione per molti artisti e non solo. Mi impegnerò a rendere il suo patrimonio artistico accessibile a un pubblico sempre più ampio, promuovendo iniziative che ne valorizzino la straordinaria eredità. Stiamo già lavorando a una serie di grandi eventi che vedranno la luce subito dopo l’estate per celebrare al meglio il centenario della nascita dell’artista».
Parallelamente alla nascita dell’Archivio, approda sul web il sito www.lilianacano.com, piattaforma ufficiale dedicata alla promozione dell’immagine e alle informazioni sull’opera e sulla vita dell’artista. Il sito offre numerose sezioni che comprendono immagini ad alta risoluzione dei suoi dipinti, video-interviste, una pagina riservata alla sua biografia con inedite foto d’epoca e un calendario costantemente aggiornato sugli eventi e le mostre a lei dedicate.
Oltre al sito web, l’archivio ha inaugurato le pagine ufficiali su Facebook e Instagram, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico sempre più ampio e diversificato, coinvolgendo gli utenti in modo interattivo. I canali social saranno costantemente aggiornati con notizie, approfondimenti, curiosità e contenuti esclusivi.
La presenza online dell’Archivio rappresenta uno degli aspetti su cui maggiormente si intende investire, come ribadito dallo stesso Davide Mariani: «Vogliamo che il sito e le pagine social diventino un punto di riferimento per chiunque voglia approfondire la conoscenza di Liliana Cano e del suo lavoro».

Un laboratorio di una classe dell’Istituto di Istruzione Superiore G.M. Angioy con l’artista Roberto Ziranu ha concluso venerdì 12 gennaio, la mostra “I 12 Graffi”, inaugurata lo scorso 17 dicembre nel Salone della Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia.

Quella di  Carbonia era la ventunesima ed ultima tappa di un percorso che ha toccato Cagliari, Golfo Aranci, Sardara, Quartu Sant’Elena, Seui, Arzana, Laconi, Fonni, Oristano, Nuoro, Cardedu, Ollastra, Orani (suo paese d’origine), Desulo, Siniscola, Aritzo, Ovodda, Porto Torres, San Gavino Monreale e Bitti.

                                   

La mostra di Roberto Ziranu è sviluppata in 12 ritratti di altrettanti personaggi che hanno reso e continuano a rendere grande la Sardegna al di fuori dei confini regionali: Eleonora d’Arborea, Costantino Nivola, Maria Carta, Paolo Pillonca, Giovanni Lilliu, Maria Lai, l’Accabadora, Piero Sanna, Edina Altara, Andrea Parodi, Grazia Deledda e Gigi Riva. Si tratta di figure di spicco del mondo dell’arte e della cultura, dello sport e della nostra identità, uomini e donne che hanno influenzato la produzione artistica di Roberto Ziranu per il loro carisma, la loro carriera, la loro storia, l’alone di mistero che ruota attorno ad alcune delle loro figure.

Per la giornata di chiusura, l’artista ha organizzato, in collaborazione con l’assessora della Pubblica istruzione del comune di Carbonia, Antonietta Melas, la visita di due classi dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.M. Angioy”, indirizzo Grafica e Comunicazione, guidate dalle docenti della Cinzia Grussu, Simona Mele, Alessandra Manca e Daniela Soru della 4ª B. Roberto Ziranu ha spiegato agli studenti l’origine della mostra, la tecnica utilizzata per la creazione delle opere e presentato le figure dei 12 personaggi. Al termine della presentazione, gli studenti della 4ª A hanno partecipato al laboratorio con l’artista, con il quale hanno creato un ritratto, scelto a maggioranza tra i 12, quello di Gigi Riva.

Gli studenti, le docenti e per ultima anche l’assessora Antonietta Melas, hanno portato il loro contributo all’incisione del volto del grande campione, mostrando in alcuni casi una buona attitudine, sottolineata con piacere da Roberto Ziranu.

Giampaolo Cirronis

         

                            

E’ stata inaugurata ieri, 17 dicembre, nel salone del Museo del Carbone della Grande Miniera di Serbariu, la mostra personale “I 12 Graffi” di Roberto Ziranu, ventunesima ed ultima tappa di un percorso che ha toccato Cagliari, Golfo Aranci, Sardara, Quartu Sant’Elena, Seui, Arzana, Laconi, Fonni, Oristano, Nuoro, Cardedu, Ollastra, Orani (suo paese d’origine), Desulo, Siniscola, Aritzo, Ovodda, Porto Torres, San Gavino Monreale e Bitti.

La mostra di Roberto Ziranu, unica nel suo genere, è un omaggio alla sua Terra – si legge nella presentazione Da.Ma del Guilcer di Daniela Madau – Storico e Critico dell’Arte -. E’ sviluppata in 12 ritratti di altrettanti personaggi che hanno reso e continuano a rendere grande la Sardegna al di fuori dei confini regionali: Eleonora d’Arborea, Costantino Nivola, Maria Carta, Paolo Pillonca, Giovanni Lilliu, Maria Lai, l’Accabadora, Piero Sanna, Edina Altara, Andrea Parodi, Grazia Deledda e Gigi Riva. Si tratta di figure di spicco del mondo dell’arte e della cultura, dello sport e della nostra identità, uomini e donne che hanno influenzato la produzione artistica di Roberto Ziranu per il loro carisma, la loro carriera, la loro storia, l’alone di mistero che ruota attorno ad alcune delle loro figure.

La mostra si caratterizza per la scelta di pannelli illustrativi e autoportanti che accompagnano i visitatori alla scoperta della Sardegna raccontata attraverso gli occhi, la maestria e le emozioni che Roberto Ziranu incide nei pannelli di ferro. Le opere esposte rappresentano un nuovo traguardo dello scultore oranese, grande conoscitore del ferro.

La mostra “I 12 Graffi” mostra una nuova sfida: ritratti su lastre di ferro attraverso la tecnica dell’incisione e dello sbalzo, unica nel suo genere.

Le 12 opere esaltano l’anima della materia ferrosa e immedesimano i protagonisti ritratti. Ogni opera sembra prendere vita e interagire con lo spazio tramite chiaroscuri generati dai riflessi delle incisioni e dagli sbalzi ottenuti dalle migliaia di martellate, rendendo ogni opera un pezzo unico. Le tappe di questo itinerario si snodano dal Nord al Sud della Sardegna interessando luoghi che rendono omaggio ai vari protagonisti che hanno dato lustro alla nostra Isola, per poi proseguire nel 2024 il suo viaggio nella Penisola e non solo…

Un progetto ambizioso – conclude la nota di presentazione di Daniela Madau – per un artista che vuole esaltare la sua terra natale interagendo con tutte quelle amministrazioni, fondazioni e partner privati che credono nel ruolo dell’arte quale mezzo per la divulgazione della cultura.

Alla presentazione hanno partecipato il sindaco di Carbonia Pietro Morittu e le assessore della Cultura Giorgia Meli e della Pubblica istruzione Antonietta Melas, e il commissario straordinario del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna Anna Elisabetta Castelli e del direttore Fabrizio Atzori, impegnati nel sito della Grande Miniera nella giornata conclusiva dell’ultima tappa dell’evento Open Your Mine. Presenti anche i fratelli Ziranu di Carbonia, parenti dell’artista.

Allegate le fotografie della presentazione e l’intervista all’artista Roberto Ziranu.

                 

Sono stati inaugurati questa mattina i parcheggi comunali di San Giovanni Suergiu. La zona di sosta ricavata al centro del paese, nell’ex area Serafini, con ingresso in via Gramsci e uscita in via Grazia Deledda, è un’opera pubblica strategica attesa da oltre 20 anni, per evitare il congestionamento del traffico nel cuore del paese. L’area parcheggi è costituita da 47 posti auto e i bagni pubblici: un servizio ai cittadini che si trovano a gestire la loro permanenza tra gli edifici scolastici, la sede comunale, il mercato civico e le tante attività commerciali presenti in quella parte del paese.

«Siamo riusciti a realizzare l’opera grazie a due finanziamenti regionali spiega il sindaco, Elvira Usaiper un totale di 400mila euro; adesso siamo in attesa di appaltare le restanti aree di sosta in via Portobotte.»

Sono tutte opere programmate ed iniziate nel primo mandato consiliare.

«In effetti siamo riusciti nei tempi stabilitiprecisa l’assessore dei Lavori pubblici, Gianfranco Ghisu a concludere i lavori nonostante lo stop forzato imposto dalla pandemia da Covid-19. Ci tengo a ringraziare il mio predecessore Giuseppe Pinna per il lavoro profuso, soprattutto, nel momento degli espropri.»

I nuovi parcheggi comunali saranno intitolati alla memoria dell’artista sarda Maria Lai alla fine del prossimo anno scolastico, con un progetto specifico dell’Istituto Comprensivo Marconi di San Giovanni Suergiu.

 

Un’importante iniziativa ha animato le numerose celebrazioni nel Sulcis in occasione dell’8 marzo. A Villamassargia il convegno “Donne straordinarie”, organizzato dalla sezione territoriale della FIDAPA, in collaborazione con il Club Jane Austen Sardegna, ha voluto dedicare la Giornata Internazionale della Donna a grandi personalità della storia sarda.

La manager culturale Giuditta Sireus e lo scrittore prodigio Matteo Porru, menzione speciale al Premio Costa Smeralda e Premio Campiello Giovani, hanno affascinato il pubblico presente in platea, e gli appassionati collegati da remoto, tracciando un suggestivo itinerario al femminile alla scoperta di otto indimenticate donne straordinarie che hanno rivoluzionato la società, l’arte e la scienza: Francesca Sanna Sulis, Maria Manca, Ninetta Bartoli, Paola Satta, Eva Mameli Calvino, Maria Lai, Maria Carta e Grazia Deledda.

Nomi rappresentativi della Sardegna evoluta ed emancipata che sottolineano, come affermato dalla presidente del Distretto Sardegna della Fidapa BPW Italy Anna Rita Cogoni, «la straordinarietà della donna anche nell’intimità e nella personalità».

Per Maria Gemma Moi, Past Presidente del Club, «le grandi donne straordinarie che hanno fatto la storia spesso sono andate contro corrente e contro stereotipi ancora oggi duri a morire».

Nonostante le celebrazioni in Consiglio regionale non è voluta mancare all’appuntamento la consigliera della Commissione Pari opportunità della Regione, Maria Chiara Basciu, medico dentista ed impegnata in numerose attività di volontariato, tra le fondatrici della Fidapa Sulcis e già past President del Club, che «ritiene fondamentale in questo momento storico ricordare al mondo intero cosa ci accomuna e non ciò che ci divide».

«Il vero progresso che è insito nel cambiamentoha sottolineato la consigliera Maria Chiara Basciu sta nell’evoluzione culturale che deve portare al superamento dei pregiudizi tra i quali quelli legati al gender gap, che non è orientamento alla parità assoluta tra sessi bensì ha come punto di arrivo l’equiparazione sociale, ovvero il riconoscimento delle specificità, capacità, inclinazioni proprie della persona indipendentemente dal genere.»

«Non ci sono lavori da donna e lavori da uominiha spiegato Maria Chiara Basciuci sono attività per le persone che sono portate, hanno capacità e abilità in quel tipo di professioni, a dispetto del genere.»

«In ogni parte del Mondo le donne hanno però lottato e combattuto per i propri diritti fondamentali, si sono distinte ed hanno conseguito importantissimi risultati umanitari, sociali, culturali, scientifici e professionaliha aggiunto la componente del massimo organo in Sardegna preposto alla tutela delle pari opportunitàquindi il motto da proporre universalmente, non oggi per oggi ma oggi per il futuro, visto il momento cruciale del conflitto in essere tra Russia e Ucraina, potrebbe essere: lavoriamo su ciò che ci accomuna per superare le barriere, di qualunque tipo, che ci dividono.»

«Se ciò fosse alla base del dialogo comune tra le potenze mondiali ha concluso la dentista sulcitanaforse sarebbe più semplice giungere a soluzioni che tengano realmente conto del bene comune e degli equilibri internazionali, riportando immediatamente la pace nel cuore dell’Europa e restituendo la libertà e la dignità ad un popolo ingiustamente occupato che oggi piange tante vittime e immani sofferenze.»

Nella foto uno scatto di gruppo al termine del convegno “Donne Straordinarie” a Villamassargia (da sinistra Giuditta Sireus, Anna Rita Cogoni, Matteo Porru, Maria Chiara Basciu, Maria Gemma Moi, Anna Rita Pisu e l’assessore di Villamassargia Sara Cambula).

Sarà la Festa Internazionale della Donna l’importante occasione per una nuova iniziativa in presenza della Fidapa Sardegna che vuole celebrare questa ricorrenza con un momento di riflessione dedicato ad alcune “Donne Straordinarie” della storia sarda.

Ad organizzare il convegno, in programma martedì 8 marzo presso l’Oratorio di Villamassargia con inizio alle 10.30, la sezione Sulcis dell’Associazione internazionale delle donne impegnate nelle arti, nelle professioni e nell’economia.

Dopo due edizioni online, il sodalizio sulcitano, in collaborazione con il Club letterario Jane Austen, ha pensato ad una manifestazione in presenza con la possibilità di seguire l’evento anche da remoto attraverso il collegamento zoom attivato per l’occasione dalla Fidapa.

Il parterre è di tutto rispetto perché dopo il saluto della Presidente della sezione locale, Anna Rita Cogoni, interverrà la Presidente del Distretto Sardegna, Maria Lucia Fancellu, che sarà anche protagonista alla fine della giornata per la conclusione dei lavori.

Si entrerà nel vivo con la prima relazione affidata a Maria Chiara Basciu, fondatrice e Past President della Fidapa Sulcis, medico dentista impegnato nel volontariato e nelle cure dei carcerati in tutta l’Isola e componente della Commissione Pari Opportunità della Regione Sardegna.

Dopo di lei la scena vedrà protagonista la fondatrice del Club Jane Austen, Giuditta Sireus, socia Fidapa, che intervisterà il giovane scrittore Matteo Porru, uno dei grandi talenti della letteratura sarda: sarà lui a parlare della vita di grandi personaggi al femminile, da Francesca Sanna Sulis, a Maria Manca, da Paola Satta alla straordinaria Maria Lai fino al Premio Nobel Grazia Deledda.

Per assistere sarà necessario il green pass rafforzato e l’utilizzo obbligatorio della mascherina FFP2.

Calasetta accessibile e sostenibile, ultimi atti. La manifestazione dedicata al tema, importante quanto delicato, della sostenibilità, si avvia alla conclusione con L’arte del riciclo, a cura della Fondazione MACC, il Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta, in programma da domani, giovedì 23, a sabato 25 settembre. Tre giornate di laboratori (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00), rivolti ai bambini e ai ragazzi dai 6 ai 12 anni, condotti dallo staff del Maac, per scoprire l’arte del riciclo attraverso un viaggio nel pensiero creativo e nella rigenerazione dell’oggetto.

Dai legni e i tessuti di Maria Lai alle spugnette di ferro di Rosanna Rossi, i partecipanti andranno alla scoperta delle opere di due grandi artiste della nostra Isola, conosceranno in particolare i lavori che rientrano nel tema del riciclo, un percorso per comprendere come nasce un’opera d’arte che recupera e trasforma lo scarto.

Si terranno, poi, due workshop curati da Marilena Pitturru, artista che ha fatto del riciclo la forza etica e poetica del suo lavoro (smonta, assembla, cuce, ritaglia, salda), e Davide Volponi, creativo che genera opere riciclando anch’egli materiali scartati, per indagare la poetica del riutilizzo che da sempre contraddistingue la loro ricerca artistica: tronchi che svettano come palazzi coloratissimi, figure diafane e combattenti nate da bottiglie di plastica blu.