24 November, 2024
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«Oggi per noi è una data importante, perché vediamo la fine di un percorso che abbiamo iniziato poco più di un mese fa e per il quale avevamo preso un impegno forte con la Regione: concludere i lavori per la terapia intensiva Covid. Abbiamo centrato il risultato.»

Così, questa mattina, il commissario dell’Aou di Sassari, Antonio Lorenzo Spano, ha aperto l’incontro di inaugurazione della nuova terapia intensiva Covid da 30 posti, nella stecca bianca di viale San Pietro.

All’inaugurazione della struttura, questa mattina, erano presenti, il presidente della Giunta regionale Christian Solinas, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, l’assessore regionale dell’Igiene e Sanità Mario Nieddu. Quindi ancora, il rettore dell’Università sassarese Gavino Mariotti, il sindaco di Sassari Nanni Campus, il prefetto Maria Luisa D’Alessandro e l’arcivescovo Gian Franco Saba.

A fare gli onori di casa, il commissario straordinario dell’Aou di Sassari, Antonio Lorenzo Spano, il direttore sanitario dell’Aou Bruno Contu e il direttore di Anestesia e Rianimazione professor Pier Paolo Terragni.

Una superficie di circa 1.300 metri quadrati in cui, nei giorni scorsi, dopo la conclusione dei lavori edili avvenuta il 6 gennaio scorso, sono stati installati i letti, i monitor parametrici, le pompe infusionali, i telefoni, i computer, gli armadi, i carrelli medicali ed asservitori. Sono state predisposte le stanze per il personale infermieristico e medico, le telecamere per il controllo a distanza dei pazienti collegate con la stanza di monitoraggio.

La conclusione dell’allestimento consentirà, nel più breve tempo possibile, il trasferimento dei pazienti dalle terapie intensive Covid del Palazzo Clemente e delle Malattie infettive.I lavori edili di adeguamento della terapia intensiva Covid da 30 posti si sono chiusi il 6 gennaio, cioè dopo soli 30 giorni dal loro avvio e come previsto dalla delibera di Giunta regionale 58/3 del 20 novembre 2020 (piano dei 40 giorni).

I lavori di potenziamento della struttura per il Coronavirus sono stati effettuati grazie al bando di gara aperta, indetta a livello nazionale dal commissario per l’emergenza sanitaria Covid, Domenico Arcuri, che ha consentito di intervenire proprio per la ristrutturazione e l’adeguamento della Terapia intensiva.

Si è trattato di opere urgenti realizzate a tempo di record e hanno riguardato la realizzazione delle pavimentazioni e dei rivestimenti, il completamento e adattamento all’emergenza degli impianti elettrici, telefonici e trasmissione dati, degli impianti di sicurezza, telecamere, antincendio, condizionamento e gas medicali. I lavori erano stati consegnati il 2 dicembre al raggruppamento temporaneo di impresa formato dalla Intercantieri Vittadello Spa di Pordenone e dalla Tepor Spa di Cagliari. Il 7 dicembre gli operai avevano iniziato le opere edili per concluderle il 6 gennaio scorso.

«È importante che la struttura inizi ad operare già dalla prossima settimanaha ripreso Antonio Lorenzo Spanoperché si abbia una ricaduta forte e si abbia una risposta più incisiva, soprattutto per il Covid. Nei prossimi mesi lavoreremo per cambiare un po’ la fisionomia di questa terapia intensiva. Non appena il Covid avrà finito di cambiare le nostre vite questa struttura verrà utilizzata come terapia intensiva ordinaria.»

E infatti, finita la pandemia, seguirà una ulteriore fase di lavori che porterà la Rianimazione alla sua conformazione definitiva, con 23 posti letto.

«L’attuale emergenza Covidha aggiunto il professor Pier Paolo Terragnirappresenta il catalizzatore di un evento unico nel panorama costruttivo, organizzativo e assistenziale che darà vita alla realtà che oggi stiamo inaugurando. Questa struttura rappresenta la sintesi di tutti gli sforzi assistenziali di tante persone, professionisti e tecnici che hanno dato il cuore nella lotta contro una malattia grave e difficile nelle sue cure più complesse.»

Un ringraziamento quindi è andato all’Ufficio tecnico aziendale per la progettazione e il completamento delle dotazioni tecniche.

Secondo il direttore della struttura, la “TI30” rappresenta «un’occasione per cogliere, da un evento tra i più negativi della storia professionale, un’opportunità di rinascita e dove le professionalità dei prossimi anestesisti della Scuola di Sassari potranno crescere e perfezionarsi».

Intanto, proprio nei giorni scorsi, l’Aou di Sassari ha approvato gli atti e ratificato la graduatoria del concorso unificato, per titoli ed esami, per la copertura a tempo pieno e indeterminato di 18 posti di specialisti in Anestesia e Rianimazione.

Sono 39 gli idonei del concorso regionale che ha visto la partecipazione di circa 50 specialisti su 70 iscritti.

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«La collaborazione da parte della sanità militare con la Regione Sardegna prosegue con l’invio di medici e infermieri della Difesa a supporto delle strutture sanitarie di Sassari ed Olbia. Ho comunicato sia al prefetto Maria Luisa D’Alessandro sia all’assessore Mario Nieddu che, come da loro richiesta, la Difesa ha disposto l’invio di medici ed infermieri in supporto ai colleghi del Servizio Sanitario Nazionale che operano nel Nord Sardegna. In particolare, 2 medici e 4 infermieri andranno presso le case di cura di Sassari, mentre altri 3 medici e 8 infermieri collaboreranno con le autorità sanitarie per aiutare la piena funzionalità del Mater Olbia, individuato quale Covid-19 hospital per il Nord Sardegna.»

Lo rende noto il sottosegretario di Stato della Difesa, Giulio Calvisi.

«L’invio di medici e infermieri presso le strutture sanitarie di Sassari e Olbia è, quindi, un ulteriore sostegno che la Difesa mette in campo a favore dei cittadini e che segue le attività dello scorso 25 marzo, nell’ambito delle quali un team sanitario del Policlinico Militare Celio ha svolto un’attività di campionamento per la ricerca del nuovo Coronavirus in strutture residenziali assistite del sassarese e già interessate da focolai di epidemia – aggiunge Giulio Calvisi -. Il personale sanitario impiegato avrà al seguito propri DPI, per non gravare sulle scorte disponibili degli operatori sanitari locali.»

Il dispiegamento di risorse che la Difesa sta mettendo in campo per fronteggiare la crisi della pandemia, coinvolge non solo i nostri medici e infermieri. Nei giorni scorsi, per velocizzare la distribuzione di materiali sanitari, equipaggi dell’Aviazione dell’Esercito, della Guardia Costiera e dell’Aeronautica hanno trasportato, per conto della Protezione Civile, indumenti e materiali di protezione al Covid-19 presso le città di Cagliari, Catania, Venezia, Milano, Torino, Trento, Bolzano, Verona, Bari, Lamezia Terme e Palermo.

«Queste attività confermano ulteriormente l’impegno e l’elevata professionalità delle nostre Forze Armate, impegnate senza sosta a dare il loro prezioso contributo al Paese in un momento così drammatico e doloroso»conclude Giulio Calvisi.

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«Esprimo tutta la mia solidarietà all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, che in questi giorni è oggetto di attacchi mediatici e critiche politiche di ogni sorta.»

Lo ha detto stamane il presidente del Consiglio regionale Michele Pais.

«L’assessore Mario Niedduha aggiunto il presidente Michele Paisunitamente al presidente Christian Solinas, alla Giunta regionale ed alla Protezione civile, sta affrontando con caparbietà, e senza sosta, questa drammatica situazione dettata dall’emergenza pandemica del Coronavirus, che senza precedenti sta colpendo la nostra isola. La situazione più importante si presenta nel nord Sardegna, dove si registra il dato di 253 casi di positivi al Covid-19, sebbene il personale medico, infermieristico, OSS ed ausiliari stiano dando il massimo, e a loro va tutto il mio ringraziamento a nome dei sardi.»

«Oggi si è tenuto un incontro a Sassari tra il prefetto Maria Luisa D’Alessandro, l’assessore Mario Nieddu, il generale Antonio Battistini ed il Generale della Brigata Sassari Andrea Di Stasio ha sottolineato il presidente Michele Paisper fornire tutto il supporto necessario ad affrontare l’emergenza nel territorio del nordovest Sardegna, a dimostrazione che l’operato della Giunta regionale guidata da Christian Solinas si sta adoperando al meglio per affrontare la situazione critica in cui versa il sassarese a causa del Covid-19. Nel frattempo si stanno reperendo il maggior numero di DPI (dispositivi di protezione individuale) a tutela degli operatori sanitari ed i tamponi necessari per effettuare uno screening ad ampio spettro, e si stanno rafforzando le misure di sicurezza per tutelare la salute degli operatori e dei pazienti.»

«Per fronteggiare la situazione ha rimarcato Michele Paisè stata potenziata l’Unità di crisi locale, integrata con nuove figure, in previsione della realizzazione dell’ospedale Covid+ nella città di Sassari, individuato nella Struttura Casa di Cura Policlinico Sassarese e si sta lavorando perché  sia pronto e operativo già da questa settimana.Le istituzioni regionali ce la stanno mettendo tutta e, soprattutto in questo momento, faccio un appello all’unità di tutte le forze politiche, sociali, economiche e a tutti i Sindaci della Sardegnaha concluso il presidente del Consiglio regionale -, affinché si collabori congiuntamente nella sfida e battaglia comune contro il Coronavirus, nell’esclusivo interesse della salute di tutto il Popolo Sardo

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«La commemorazione dei caduti e dei dispersi nelle deportazioni naziste nei campi di concentramento rappresenta un momento di ricordo e riflessione per tenere viva la memoria e l’attenzione sull’orrore della Shoah e su tutti i crimini perpetrati dal nazifascismo prima e durante la Seconda Guerra mondiale.»

Lo ha dichiarato il sottosegretario di Stato alla Difesa, Giulio Calvisi, intervenendo oggi alla cerimonia organizzata dal sindaco di Padru, Antonio Satta. All’evento hanno partecipato il prefetto di Sassari, Maria Luisa D’Alessandro; l’assessore della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, Andrea Biancareddu; il vescovo di Ozieri, Sua Eccellenza monsignor Corrado Melis; il comandante della Brigata “Sassari”, generale Andrea Di Stasio; le associazioni combattentistiche e d’Arma; la Banda Musicale della Brigata “Sassari, insieme ai docenti e agli studenti delle scuole di Padru ed Olbia.

«La presenza dei giovani studenti delle scuole di Padru ed Olbia – ha aggiunto il sottosegretario della Difesa – testimonia la volontà dei singoli cittadini, delle Istituzioni e delle Associazioni di tramandare gli ideali di valore, coraggio e pace alle nuove generazioni, che sono il futuro del nostro Paese.»

«Una giornata quella di oggi, dunque – ha concluso Giulio Calvisi – che non deve finire qui, ma che deve essere riferimento per il nostro impegno e le nostre azioni. Perché il seme del male non germogli di nuovo e perché non trovi nella nostra vita civile, nella nostra quotidianità, terreno fertile per attecchire e rafforzarsi.»

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Consentirà la realizzazione di interventi di specialità oculistica, quali cataratte, così da alleggerire il carico sulle sale operatorie di Oculistica, che saranno utilizzate per le attività chirurgiche più complesse. Si tratta del nuovo ambulatorio chirurgico dell’unità operativa diretta dal professor Francesco Boscia, realizzato al piano terra del secondo padiglione delle Stecche Bianche. I locali sono stati ristrutturati e adeguati con il prezioso contributo dei privati e intitolati ad Angelo Delogu.

Per l’ammodernamento dei locali al piano terra della seconda stecca bianca, l’Aou di Sassari ha utilizzato circa 65mila euro: di questi 30mila su fondi del Servizio edile e impianti dell’Aou e 35mila da donazione liberale della famiglia Delogu di Sassari. L’ufficio tecnico dell’azienda di viale San Pietro ha elaborato il progetto che è stato approvato, poi, a marzo 2018, dando così il via libera agli uffici per la predisposizione della gara d’appalto. Gara che si è chiusa con l’aggiudicazione alla ditta Iem di Sassari. A conclusione lavori sono state avviate le procedure di accreditamento sanitario.

L’apertura è avvenuta questa mattina alla presenza dell’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, del presidente del Consiglio regionale Michele Pais, del presidente della sesta commissione regionale Domenico Gallus, del prefetto di Sassari Maria Luisa D’Alessandro, del sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus, del rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli, del presidente dell’Ordine dei medici Nicola Addis, il generale della Brigata Sassari Andrea Di Stasio e dell’arcivescovo di Sassari monsignor Gianfranco Saba che ha benedetto i nuovi locali. A fare gli onori di casa per l’Aou il direttore generale Nicolò Orrù, il direttore sanitario Bruno Contu, il direttore amministrativo Chiara Seazzu ed il direttore dell’unità operativa di Oculistica professor Francesco Boscia.

Di grande rilevanza il contributo offerto dai privati per la ristrutturazione dei locali e la realizzazione dell’ambulatorio. Per la famiglia Delogu la donazione rappresenta un gesto importante. Dopo la morte, avvenuta quattro anni fa, del capofamiglia Angelo, conosciuto e stimato ottico in città, i quattro figli, Giovanni, Giuliano, Elisabetta e Stefano – presenti questa mattina all’apertura dell’ambulatorio – desideravano poter ricordare il padre in modo particolare. Hanno così espresso il desiderio di fare qualcosa che andasse a vantaggio della società e la scelta si è orientata proprio per l’unità operativa di Oculistica.

Nell’ambulatorio saranno eseguiti interventi chirurgici e procedure diagnostiche o terapeutiche invasive o semi invasive, per quelle situazioni che non richiedono ricovero ordinario o a ciclo diurno. Si tratta di interventi che possono essere svolti in anestesia locale o loco-regionale e non necessitano di un’osservazione post operatoria prolungata.

L’ambulatorio, oltre alla sala dedicata agli interventi con gli arredi dedicati, si compone di una stanza di preparazione e un’altra di osservazione post intervento. Al suo interno, oltre al direttore, saranno impegnati due medici, due infermieri e un ausiliario per la sterilizzazione dei ferri chirurgici.

Con la sua attivazione sarà possibile quindi istituire un percorso di chirurgia ambulatoriale programma. I pazienti da avviare a questo percorso saranno selezionati sulla base delle condizioni generali, della tipologia delle patologie e della complessità dell’intervento richiesto. «L’apertura di questo nuovo ambulatorio – ha detto il direttore generale Nicolò Orrù nel ringraziare tutti gli operatori – renderà disponibili le sale del blocco operatorio per le attività chirurgiche più complesse e consentirà di ridurre le liste d’attesa per i pazienti che soffrono di questa patologia e renderà più celeri le procedure per le cataratte».

«Qui – ha aggiunto il professor Francesco Boscia – saranno effettuate procedure anche per patologie sociali in progressivo aumento, quali la retinopatia diabetica e la maculopatia senile, trattamenti per i quali si prevede un aumento della richiesta. La nostra struttura , attualmente, è il quinto centro in Italia per l’erogazione di queste prestazioni. Ogni anno sono oltre 1600 gli interventi chirurgici della cataratta. Con il nuovo ambulatorio i volumi potranno aumentare, riducendo notevolmente i tempi di attesa dei pazienti, soprattutto di quelli che arrivano da fuori città.»

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Si è tenuta ieri mattina, nei locali della Prefettura di Sassari, la riunione del tavolo governativo sulla vertenza del settore lattiero-caseario, alla presenza del Prefetto di Sassari, Maria Luisa D’Alessandro, del capo di Gabinetto del Ministro delle Politiche agricole, consigliere luigi fiorentino, e dell’assessore regionale regionale dell’agricoltura, Gabriella Murgia.

In apertura dell’incontro, il capo di Gabinetto ha espresso il proprio apprezzamento per gli obiettivi raggiunti, grazie al lavoro svolto nei mesi scorsi, con particolare riferimento alle misure contenute nel decreto-legge 29 marzo 2019, n. 27, c. d. emergenze, recentemente convertito in legge 21 maggio 2019, n. 44, recante, tra le altre, disposizioni urgenti per il rilancio del settore lattiero-caseario del comparto del latte ovi-caprino.

In un clima di collaborazione interistituzionale, le parti hanno convenuto sulla necessità di procedere al monitoraggio delle intese raggiunte nel corso degli incontri tenutisi a febbraio-marzo 2019 e sull’importanza dell’attuazione delle disposizioni contenute nel suddetto decreto legge.

A tal proposito, il Prefetto e il capo di Gabinetto hanno rappresentato l’importanza di una partecipazione propositiva, e il più possibile condivisa, da parte dei vari attori della filiera, soprattutto con riferimento alla redazione dei previsti decreti ministeriali.

Al riguardo, è stata richiesta alle rappresentanze del comparto e dei pastori di formulare per iscritto delle proposte puntuali, da trasmettere al ministero dell’Agricoltura, sia in ordine ai decreti attuativi, sia sulle modalità di attuazione della norma relativa al c.d. fondo indigenti.

Il Prefetto e il capo di Gabinetto, d’intesa con l’assessore regionale Gabriella Murgia, hanno concordato sulla prosecuzione del tavolo governativo, soprattutto con riguardo alla fase di attuazione dei decreti ministeriali e, più in generale, al monitoraggio della filiera.

L’esponente dell’esecutivo Solinas, ha inoltre assicurato l’attivazione, per quanto di competenza, di appositi tavoli regionali di analisi, approfondimento e per la formulazione di proposte migliorative. La riconvocazione del tavolo governativo avverrà una volta pervenute le proposte concernenti le questioni trattate nel corso della seduta.

I rappresentanti delle organizzazioni professionali, datoriali e dei pastori hanno condiviso l’impostazione seguita ed espresso apprezzamento per quanto fin qui fatto, richiedendo, al contempo, l’attivazione del tavolo di filiera nazionale. E’ stata, inoltre, rappresentata l’esigenza di procedere ad attivare appositi tavoli con la grande distruzione organizzata, con l’Istituto per commercio estero, relativamente all’internazionalizzazione della produzione, e, infine, con le forze armate e altre amministrazioni con riguardo alla possibilità di utilizzo del pecorino.

Nel corso del pomeriggio si è tenuto un incontro con i rappresentati del Consorzio per la tutela del pecorino romano in ordine alle modifiche statutarie e del disciplinare nonché alla revisione del nuovo piano di regolamentazione dell’offerta. Si è trattato soltanto di un primo momento di confronto che proseguirà nell’ambito dell’assemblea del consorzio.