4 November, 2024
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La II commissione, presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi), ha svolto una serie di audizioni in ordine agli effetti della crisi da Covid sul sistema dell’istruzione ed alle indicazioni utili in vista della ripresa delle lezioni scolastiche, nonché per disegnare la scuola sarda del post pandemia.

I primi ad essere ascoltati nel parlamentino della Pubblica Istruzione sono stati i vertici dell’Anci Sardegna, il presidente Emiliano Deiana e Paola Casula (componente comitato esecutivo) che, in apertura del loro intervento, hanno salutato con favore l’ormai imminente approvazione in Giunta delle linee guida per la riapertura dei centri estivi anche per i bambini da 0 a 3 anni. Uno dei temi centrali trattati da Emiliano Deiana ha riguardato però la didattica a distanza che, a giudizio del presidente dell’associazione dei Comuni, ha posto in luce il sorgere di diseguaglianze e divario sociale, soprattutto, con riferimento alle dotazioni tecnologiche e alle condizioni familiari dei singoli alunni. Il presidente Anci, dunque, ha auspicato una puntuale riapertura delle scuole ma soprattutto ha invitato il sistema politico ed istituzionale sardo a cogliere l’occasione per trovare il coraggio di dar forma, dopo decenni di attese, ad una legge sarda dell’istruzione, nel rispetto dei poteri e delle prerogative assegnate dallo Statuto speciale (articolo 5). L’Anci ha fatto inoltre appello alla commissione perché si valuti la riapertura di tutti gli istituti scolastici chiusi nel corso degli ultimi anni («riportiamo almeno una scuola in ogni paese della Sardegna»).

La riapertura della scuola “in sicurezza e nei tempi” è stata sollecitata anche dai sindacati che con Maria Luisa Serra (Cisl), Giuseppe Corrias (Uil) ed Emanuele Usai (Cgil) hanno svolto una serie di puntuali considerazioni sulle misure e le azioni necessarie per la ripresa delle attività.

«La chiusura delle scuole – ha dichiarato la delegata Cisl – è stata una ferita per tutti e non basterà riaprire gli edifici e le aule ma restituire alla scuola le funzioni che la Costituzione le assegna: istruire, educare, formare cittadini liberi e responsabili, in un ambiente democratico.» La Cisl si è detta pronta alla collaborazione con le amministrazioni e le istituzioni interessate, per censire e mappare le strutture da utilizzare per la didattica ed ha auspicato l’adozione di azioni utili per garantire spazi sicuri e più docenti per gestire gruppi classe meno affollati.

Giuseppe Corrias ha illustrato i tre scenari organizzativi ipotizzati dalla Uil: riduzione del numero degli alunni per classe e ricorso a nuove aule; frequenza col doppio turno e riduzione del numero degli alunni per classe; frequenza in aula a giorni alterni e lezioni in forma mista online e in classe. «Ci auguriamo di lavorare alla prima ipotesiha spiegato il responsabile Uilcon la mappatura degli spazi didattici, la rilevazione del bisogno di nuove aule, la stima delle aule che Comuni e Province possono reperire, la stima del personale Ata necessario e del personale docente suppletivo.»

«Meno studenti per classe e più ore a scuola», è questa in sintesi la proposta della Cgil che con Emanuele Usai ha insistito sull’importanza della riapertura delle scuole in Sardegna ed ha rimarcato i poco positivi riflessi dell’insegnamento a distanza e online. «L’emergenza Covidha affermato il segretario Cgilha fatto emergere con chiarezza i problemi della scuola in Sardegna, penalizzata da anni in cui si sono registrate chiusure di plessi e continue riduzioni delle autonomie scolastiche». Emanuele Usai, insieme ai suoi omologhi di Uil e Cisl, ha anche invitato la commissione a rivedere il numero minimo di studenti per classe, stabilito dalle norme nazionali che regolano il cosiddetto dimensionamento scolastico, e non ha risparmiato critiche al progetto Iscol@ («ha fallito nel raggiungimento dei suoi obiettivi»).

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L’albero come simbolo della vita. La piantumazione come sinonimo di nuova vita, di crescita. E’ l’inizio del progetto ideato dalla Cisl e dalla Cisl Scuola di Sassari che prevede il coinvolgimento diretto dei bambini delle scuole del territorio in iniziative a sostegno dell’ambiente. Questa mattina, una cinquantina di bambini della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo San Donato, plesso Fabrizio De Andrè, hanno piantato 20 alberi nel giardino delle scuole di via Artiglieria.

«L’iniziativa di oggi, inserita nelle giornate dedicate all’emergenza climatica – dichiara Marinella Costa, segretaria territoriale della Cisl Sassari – rappresenta l’inizio di un percorso di sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale che coinvolgerà numerosi allievi delle scuole della Provincia di Sassari. Ringrazio i dirigenti della Fai Sardegna, Bruno Olivieri e di Forestas Salvatore Mele, per aver donato gli alberi e reso possibile lo svolgimento di questa iniziativa.»
Ai piccoli alunni dell’asilo e delle scuole elementari sono stati donati 20 alberi ed è stato spiegata loro l’importanza del gesto.
«E’ stato un momento significativo di apprendimento e di condivisione di valori importanti: siamo felici – spiega Maria Luisa Serra, segretaria generale Cisl Scuola di Sassari – di aver portato la delicata tematica della tutela dell’ambiente all’interno delle scuole.»
Tutte le iniziative in programma saranno “plastic free”: la necessità di ridurre il consumo della plastica sarà il tema portante delle giornate dedicate alla corrette abitudini ambientali. Gli alunni delle scuole coinvolte, futuri cittadini del mondo, verranno sensibilizzati sul tema attraverso un coinvolgimento diretto.

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Riparte la mobilitazione di CGIL CISL E UIL sulla vertenza del territorio di Sassari. Il 13 giugno 2017, si è riunito il consiglio generale della UST-CISL di Sassari con la partecipazione di Francesco Piras e Federica Tilocca, segretari regionali della CISL Sarda, per discutere della situazione politica e sindacale, con particolare riferimento alla grave situazione occupazionale e sociale del territorio.

Nell’ambito della discussione, è stato sottolineato «il grave e colpevole ritardo della politica sul complesso delle emergenze sociali presenti»

«Un altro anno è trascorso da quando CGIL CISL UIL Territoriali, il 12 aprile 2016, con un’ampia e partecipata assemblea di tutti i quadri e delegati promossero una grande mobilitazione generale del territorio, che culminò nello sciopero generale che si svolse con una altrettanto ampia manifestazione del 26 maggio 2016 – si legge in una nota della UST CISL di Sassari -. I temi e le rivendicazioni alla base della mobilitazione, a causa di un totale disimpegno della Giunta regionale, sono tutti ancora di drammatica attualità, considerato l’aggravarsi della situazione delle vertenze aperte e la tragica situazione occupazionale che alimenta un grave fenomeno di povertà e disgregazione sociale.»

Il Consiglio generale della UST CISL di Sassari, infine, ha dato mandato alla segreteria, «per perseguire ogni utile coinvolgimento ed alleanza con soggetti territoriali e non solo, al fine di avviare una nuova campagna di mobilitazione di tutti i lavoratori e pensionati per pervenire ad ogni iniziativa di lotta utile a denunciare una colpevole e intollerabile apatia della giunta regionale rispetto alle emergenze occupazionali e sociali che stanno rapidamente conducendo l’intera comunità territoriale e regionale al dramma».

Nell’ambito dei lavori del consiglio generale, è stata completata la segreteria provinciale con l’elezione di Marinella Costa in sostituzione di Maria Luisa Serra, Pertanto, la nuova segreteria provinciale è composta da Gavino Carta (Segretario Generale) e Marinella Costa e Alessandro Marcellino (Segretari).