19 November, 2024
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Casti-Marongiu

Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti e l’assessore delle Politiche sociali, Maria Marongiu, hanno presentato oggi la sintesi del consuntivo dei servizi sociali per aree tematiche.

Uno degli elementi caratterizzanti l’attività dell’Amministrazione comunale di Carbonia, in questi cinque anni di lavoro, è stato l’attenzione verso le persone in difficoltà. Anche nel 2015, così come negli anni precedenti, il Comune si è impegnato per continuare a garantire e migliorare i servizi, utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione. I settori di intervento sono stati molteplici: anziani e disabili, infanzia e giovani, interventi contro la povertà, servizi in ambito PLUS e leggi di settore, a cui si aggiungono una serie di “azioni immateriali”. Sommando tutti gli interventi il comune di Carbonia, nel 2015, ha impiegato per i Servizi sociali risorse pari a oltre 9 milioni e 100mila euro. Di seguito, come fatto negli anni precedenti, presentiamo una sintesi degli interventi realizzati dall’Amministrazione comunale di Carbonia nel 2015.

ANZIANI E DISABILI

questi i principali servizi erogati nel 2015, i beneficiari  e le risorse utilizzate:

Assistenza Domiciliare: fornisce sostegno al paziente e alla famiglia, alleggerendo il carico assistenziale. Hanno usufruito del servizio 162 famiglie residenti a Carbonia, con una spesa di 411.034,93 euro. 

Centro diurno giovani disabili:

Centro di aggregazione che propone attività ricreative e laboratori strutturati. Opera dal lunedì al venerdì, per 4 ore giornaliere e ospita 13 persone, con una spesa di 87.383,83 euro.

Inserimenti in struttura:

le strutture  utilizzate sono la Casa pProtetta (persone non autosufficienti con necessità assistenziali) e la Residenza sanitaria assistita (persone non autosufficienti che necessitano di prestazioni assistenziali e sanitarie). Nel 2015 l’Amministrazione ha contribuito per 44 inserimenti (495.388,63 euro) a cui si aggiungono le 38 persone che hanno avuto necessità di trattamenti socio-riabilitativi, finanziariamente sostenuti dalla Regione con 613.540 euro. La contribuzione utenza complessiva è stata di 245.889,82 euro.

L.162/98:

Prevedono assistenza domiciliare e non, servizi educativi, alfabetizzazione informatica e forme di aiuto personale. Sono stati presentati alla Regione 686 Piani, il cui finanziamento ha richiesto risorse per  1.600.760,97 euro.

Progetti “Ritornare a casa”:

sostengono persone con gravi patologie e non autosufficienti, che vengono dimesse da strutture sanitarie. Finanziati dalla Regione, nel 2014 sono stati predisposti 39 progetti, con un finanziamento di circa 571.948,41 euro e un cofinanziamento comunale di 120.800,48 euro.

TOTALE RISORSE: 3.900.857,25 euro.

BENEFICIARI: 982. 

INFANZIA E GIOVANI

questi i principali servizi erogati nel 2015, i beneficiari  e le risorse utilizzate:

Servizio educativo integrato:

offre attività e azioni educative, con assistenza specialistica, a minori in situazione di disagio familiare o diversamente abili. I minori coinvolti sono stati complessivamente 43, per una spesa di 111.705,48 euro.

Asilo Nido:

nell’anno scolastico 2014-2015 ha accolto mediamente 41 bambini da 0 a 3 anni. La spesa per garantire il servizio ammonta a 294.861,05 euro, di cui 71.393,94 euro provengono dalla contribuzione dell’utenza.

Servizio Affidi:

sostiene le famiglie naturali e le famiglie ospitanti, svolgendo anche attività di promozione e formazione. I minori di Carbonia in affido sono 10, su 17 nell’intero distretto, per i quali il Comune contribuisce con una  quota  di 37.413,93 euro.

Inserimenti in Istituto:

13 minori sono ospitati in comunità alloggio in ambito per lo più regionale, ai quali si aggiungono 3 mamme con bambini, per una spesa di  350.000 euro.

Colonia marina:

con un contributo minimo, circa 90 ragazzi, da 6 a 12 anni, hanno avuto l’opportunità di recarsi al mare per 2 settimane, con una spesa di  10.000 euro.

TOTALE RISORSE: 803.980,46 euro

BENEFICIARI: 205.

Servizi per i giovani:

i servizi per i giovani sono stati inseriti all’interno del PLUS distrettuale, considerata anche la valenza sovracomunale di gran parte di essi. Tali servizi, pensati per rispondere ad esigenze sia di prevenzione del disagio sia di promozione del benessere, sono importanti per rafforzare le reti sociali, promuovere la partecipazione alla vita della comunità, stimolare le relazioni interpersonali e favorire i processi di crescita. Rappresentano un punto di riferimento per molti giovani della nostra Città e del territorio. Tutto questo è confermato dai numerosi contatti dell’Informagiovani, dal folto gruppo di bambini che frequentano la ludoteca e dai numerosi gruppi che utilizzano la sala prove musicali di Is Gannaus.

INTERVENTI CONTRO LA  POVERTA’

questi i principali servizi erogati nel 2015, i beneficiari  e le risorse utilizzate:

Assistenza economica:

Ne hanno beneficiato mensilmente una media di 350 famiglie, con un impegno economico complessivo da parte dell’Amministrazione di circa 374.459 euro.

Inserimenti lavorativi

10 persone hanno avuto l’opportunità di prestare la propria opera in servizi rivolti alla collettività per periodi di circa quattro mesi. Le risorse impegnate ammontano a 48.200 euro.

Centro di accoglienza maschile e femminile:

vengono ospitati uomini e donne in difficoltà, con o senza figli, generalmente senza fissa dimora. Nel 2015 abbiamo registrato una media di 12 presenze complessive, per un importo di 105.000 euro. Vengono garantiti, inoltre, interventi di pronta accoglienza, in particolare pasti caldi e igiene personale per le persone senza fissa dimora.

Gli uffici dei Servizi sociali hanno autorizzato l’INPS ad erogare 55 assegni di maternità e 59 assegni per i nuclei familiari con più di 3 figli.

A queste misure di sostegno economico vanno aggiunti altri interventi quali: altri inserimenti lavorativi, contributi per le spese di affitto, borse di studio a studenti meritevoli, rimborso delle spese di istruzione e altri ancora, non gestiti direttamente dagli uffici dei Servizi sociali.

TOTALE RISORSE: 527.659 euro

BENEFICIARI: 486

LEGGI DI SETTORE: prevedono misure di sostegno per persone affette da particolari patologie, finanziate dalla Regione attraverso il Comune

• Malati nefropatici: 45 utenti

• Malati talassemici, emofilici, emolinfopatici maligni: 98 utenti

• Malati oncologici – L.R.9/04: 202 utenti

• L.R. 12/85 – trasporto persone diversamente abili: 76 utenti

• Sussidi per persone malate di mente (L. 15/92 e L. 20/97): 287 utenti

• Sostegno trapiantati: 8 beneficiari

• AIAS ex Usl: 9 utenti

TOTALE RISORSE: 1.530.000 euro

BENEFICIARI: 725

Il comune di Carbonia è Ente gestore del PLUS, che eroga servizi per conto dei 16 Comuni del distretto di Carbonia. I servizi principali sono l’Assistenza domiciliare, il servizio Affidi e il registro pubblico degli Assistenti Familiari, che conta attualmente 273 iscritti. Vengono gestiti anche altri progetti finanziati dalla Regione, ad esempio il progetto “Né di freddo né di fame”, sulle povertà estreme, e il progetto di assistenza finanziato dall’INPDAP, rivolto a 120 beneficiari per un importo di 744.466,66 euro. Nel 2015 sono state utilizzate risorse per 2.431.589,01 euro.

TOTALE RISORSE: 9.194.085,72 euro

AZIONI IMMATERIALI

Oltre agli  interventi e ai servizi descritti, erogati grazie  all’impegno e alla dedizione di tutti gli operatori dei Servizi Sociali, ai quali va un doveroso e sincero ringraziamento, crediamo sia importante ricordare altre azioni che, anche se non hanno richiesto erogazione di risorse, sono da considerarsi altrettanto importanti per i valori che esprimono e perché testimoniano il grado di maturità e civiltà della nostra Comunità. Si tratta di interventi proposti in questa consiliatura e approvati all’unanimità dal Consiglio Comunale, come diversi regolamenti e azioni sulle quali si continuerà a lavorare fino all’ultimo giorno utile.

Mi riferisco, ad esempio, al regolamento per il funzionamento di sale pubbliche da gioco e per l’installazione di apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici da intrattenimento e svago, strumento che ha posto il Comune di Carbonia all’avanguardia in ambito regionale nella lotta contro la piaga del gioco d’azzardo. Già precedentemente il comune di Carbonia aveva aderito al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, a testimoniare l’impegno convinto nel contrastare nel proprio territorio questo fenomeno, purtroppo dilagante. Un importante risultato, raggiunto grazie alla collaborazione con l’ASSIGAP, una Associazione di volontariato fortemente impegnata nel territorio su questi temi, collaborazione che si è poi concretizzata nella realizzazione di altre iniziative di sensibilizzazione e informazione, tra cui un’importante indagine atta a valutare l’estensione del fenomeno tra i nostri studenti delle scuole medie, e che si spera possa fruttuosamente proseguire. Il regolamento è stato modificato nel 2016, estendendo le norme previste alle sale bingo e alle agenzie di scommesse.

Sempre nel 2013 è stato approvato il regolamento comunale per la cremazione, conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri, al fine di salvaguardare i diritti di ogni persona, la dignità e la libertà di scelta, nel rispetto delle convinzioni religiose e culturali di ciascuno.

Vogliamo ancora citare il Regolamento comunale “Interventi di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito”, approvato nel 2014, che costituisce uno strumento innovativo, non solo in riferimento ad una puntuale e attuale individuazione del bisogno, ma soprattutto in quanto introduce una sperimentazione dei principi del welfare generativo, richiedendo ai beneficiari dell’aiuto economico la disponibilità  ad una forma di servizio in favore della comunità, commisurata alle capacità di ciascuno.

Dal 2013, grazie ad un protocollo di intesa tra il Comune e la ASL 7, i cittadini di Carbonia che richiedono o rinnovano la carta di identità, possono, se vogliono, essere inseriti nel Registro regionale dei donatori di organi. La definizione e l’attuazione delle procedure necessarie ha richiesto un lungo lavoro preliminare, ma questo strumento, civilmente ed eticamente importantissimo, è ora pienamente operativo.

Recentemente sono state avviate le procedure per la sperimentazione dei Nonni vigile e per l’attuazione del progetto del Ministero del Lavoro Diamoci una mano, che consentirà ai cittadini di Carbonia che beneficiano di strumenti di sostegno al reddito di svolgere attività nel proprio Comune a favore della collettività.

 

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Anche per il 2016, il comune di Carbonia ha deciso di dare la possibilità, a 4 ragazzi di partecipare al progetto il “Treno della Memoria”, proposto dall’Associazione Culturale Arci Sardegna, in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale “Deina”. Il titolo scelto per l’edizione 2016 è “Promemoria Auschwitz”.

Il progetto “Treno della Memoria Sardegna 2016” ha l’obiettivo di creare una rete di giovani che vivano in maniera attiva la vita della propria Comunità, educandoli all’importanza della partecipazione. Il progetto ha un forte valore educativo: è un viaggio dalla Storia alla Memoria e dalla Testimonianza all’impegno, attraverso momenti di confronto e testimonianze dirette. Il momento più intenso è rappresentato dalla visita agli ex campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz-Birkenau e il viaggio a Cracovia, durante il quale si ripercorrono simbolicamente i binari che portavano i prigionieri nei campi di lavoro o di sterminio e le visite guidate all’ex ghetto ebraico.

«Anche nel 2016 – spiega Maria Marongiu. assessore delle Politiche giovanili del comune di Carbonia – vogliamo offrire un percorso di promozione della Memoria di una delle pagine più tragiche della storia contemporanea. In particolare vogliamo proporre un cammino di crescita personale e sociale per far vivere ai nostri giovani un percorso di educazione alla cittadinanza attiva e formare cittadine e cittadini informati, consapevoli e protagonisti di un futuro privo di barbarie simili a quelle passate. La scelta della nostra Amministrazione comunale è un vero e proprio investimento sulle persone, che non si limiterà all’esperienza personale ma sarà seguita da un’attività di restituzione nella quale i ragazzi racconteranno a tutta la cittadinanza quanto hanno vissuto. A questo proposito vogliamo ricordare che le iniziative organizzate per la giornata di oggi 27 gennaio 2016 – “Giornata della Memoria” sono frutto dell’esperienza vissuta dai ragazzi nelle edizioni precedenti del progetto il “Treno della Memoria”.»

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Sono stati presentati, ieri mattina, i risultati del progetto di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico “Azzardo: non chiamiamolo gioco” rivolto agli alunni delle scuole medie inferiori.

Il progetto, finanziato tramite bando dal comune di Carbonia, è stato realizzato dall’Associazione ASSI.GAP Onlus Associazione Sarda per lo Studio e gli interventi sul gioco d’azzardo patologico, in collaborazione con le Scuole cittadine e la ASL 7.

Alla conferenza stampa hanno partecipato Maria Marongiu, assessore delle Politiche sociali, Lucia Amorino, assessore dell’Istruzione e Formazione, Nanni Cerina, presidente dell’ASSI.GAP Onlus, Martina Carta, psicologa collaboratrice dell’associazione e le rappresentanti delle scuole medie inferiori Sebastiano Satta e Don Milani che, insieme alla Scuola Camilla Gritti, hanno aderito al progetto.

L’assessore Maria Marongiu e l’assessore Lucia Amorino hanno evidenziato l’importanza del percorso proposto ai ragazzi, pensato per dare corrette informazioni sul fenomeno, prevenire gli effetti negativi del Gioco d’Azzardo e sensibilizzare i giovani e le loro famiglie sui pericoli legati alle ludopatie.

Il presidente dell’ASSI.GAP Onlus, Nanni Cerina, ha ricordato che il comune di Carbonia è particolarmente sensibile a queste tematiche: è uno dei primi in Sardegna ad aver adottato un Regolamento sulle sale gioco, estendendo (primo in Sardegna) le limitazioni previste per le sale da gioco alle agenzie di scommesse e sale bingo. Carbonia è anche uno dei pochi Comuni sardi a promuovere corsi di prevenzione per un problema gravemente sottovalutato e pericolosamente diffuso in tutta Italia e in Sardegna in particolare, dove il dato sul gioco d’azzardo è più alto del 25% rispetto alle altre Regioni.

L’intervento dell’ASSI.GAP Onlus prevedeva la somministrazione di un questionario per rilevare i comportamenti dei più giovani, intraprendendo un percorso che dimostrasse ai ragazzi che il “Gioco d’azzardo” non è un gioco, non conserva nulla del valore ludico del gioco (socializzazione, divertimento e crescita), al contrario crea dipendenza, provocando problemi alla salute, a livello fisico e mentale.

Il 40,5% dei 380 ragazzi, tra i 10 e i 15 anni, delle scuole coinvolte ha speso soldi, almeno una volta, in giochi d’azzardo, di cui quasi la metà (49%) nell’acquisto di gratta e vinci e il 31% in altri giochi come lotto, superenalotto e ticket redemption (giochi con premi non in denaro).

La psicologa Martina Carta, che ha studiato i risultati dei questionari, ha rilevato che i ragazzi conoscevano il problema, ma in modo superficiale. Pur conoscendo il fenomeno e i rischi, i giovani studenti non ne riconoscevano la gravità, proprio per la leggerezza con cui socialmente si spendono i soldi in qualsiasi forma di gioco d’azzardo, facendolo sembrare innocuo e nascondendo le sue terribili conseguenze.  

Il problema fondamentale, infatti, è che le cartelle da grattare nella speranza di una vincita in denaro, qui come nel resto d’Italia, non sono percepite come Gioco d’azzardo, come se il fenomeno fosse “cronicizzato”“normalizzato”. Mentre fenomeni come la droga creano allarme sociale, il gioco d’azzardo non viene disapprovato, al contrario è tollerato, sottovalutato e promosso continuamente dalle diverse campagne pubblicitarie.

È necessario incidere profondamente su queste abitudini e produrre un cambio culturale in cui l’azzardo non sia più la normalità, ma sia riconosciuto per quello che realmente è: un pericolo.

I ragazzi, che in Italia hanno un accesso troppo facile a qualunque tipologia di azzardo,  non devono essere esposti, neppure indirettamente, a slot machine, gratta e vinci o giochi on line.

Di questo devono rendersi conto soprattutto i genitori, principali figure di riferimento dei giovani. Alcuni ragazzi hanno frequentato e frequentano le sale giochi per minori situate in Sardegna (non nel Sulcis), spesso accompagnati dagli stessi genitori, che presumibilmente ignorano il potenziale danno per la salute psicofisica dei propri ragazzi: la fascia adolescenziale è quella con una maggiore propensione al rischio ed una più alta vulnerabilità, che la rende pericolosamente esposta alla possibilità di sviluppare una dipendenza.

L’interesse, la curiosità e la partecipazione dei ragazzi al progetto “Azzardo: non chiamiamolo gioco” è stato, comunque, molto positivo. Questo dato fa ben sperare nei risultati dell’azione formativa.

Il prossimo passo sarà la presentazione dei risultati a ciascuna Scuola con una discussione capace di coinvolgere insegnanti, genitori e ragazzi. Si lavorerà anche per allargare il target coinvolto, con il plesso scolastico che non ha potuto partecipare per problemi organizzativi interni, e con le scuole superiori di competenza della ex provincia di Carbonia Iglesias.  

È in corso la conferenza stampa di fine anno dell’Amministrazione comunale di Carbonia. Ad esporre i risultati raggiunti nel corso dell’anno, nella sala Giunta, ci sono Il sindaco Giuseppe Casti e gli assessori dell’Ambiente Franco Manca, delle Politiche sociali Maria Marongiu e delle Sport e Spettacolo Fabio Desogus.

9 milioni di euro di lavori realizzati, uno dei primi Comuni ad aver approvato il Bilancio di previsione 2016, decine di posti di lavoro a tempo determinato, interventi sulle scuole, riapertura Piscina comunale, importante manutenzione assetto urbano della Città, nuovo impianto di compostaggio, mantenimento e miglioramento dei servizi per  i più deboli, accordo con Ligestra. Questi alcuni degli interventi realizzati nel corso del 2015 dall’Amministrazione comunale di Carbonia.

Investimenti e lavori pubblici.

«Nel 2015 – ha detto il sindaco, Giuseppe Casti – sono stati realizzati, rendicontati e pagati alle aziende lavori per 9 milioni di euro. Sono state spese tutte le risorse ricevute a valere sui fondi europei. In città sono stati portati a termine tantissimi lavori e tanti altri sono in corso o in fase di conclusione. Per citarne soltanto una piccola parte ricordiamo: Piazza Ciusa, via Roma, la rete di illuminazione pubblica e gli interventi su strade e marciapiedi in diverse zone della città. La realizzazione di questi lavori ha significato anche l’opportunità di lavoro a tempo determinato per decine di cittadini.

Abbiamo concluso i lavori per i Piani di zona di Flumentepido e Medadeddu e siglato l’accordo con la società Ligestra, che risolve problemi decennali e apre nuove vie di sviluppo per la città.

In questi anni, in cui il Patto di stabilità imponeva diversi vincoli e bloccava i progetti, non ci siamo fermati e abbiamo continuato a lavorare sulla progettazione per farci trovare pronti. Ora con l’alleggerimento del Patto possiamo procedere con grande velocità. Aver dato gambe ai lavori pubblici ha fatto in modo che tanti cittadini di Carbonia abbiano trovato occasioni di lavoro, mentre diverse attività commerciali anche di Carbonia hanno potuto fornire i materiali necessari.»

Nel 2015 l’Amministrazione comunale ha proseguito gli interventi sugli edifici scolastici, come ad esempio la scuola Satta di via della Vittoria, la scuola Ciusa di via Lombardia, la scuola di via Bramante a Is Gannaus, a cui si sommano tutti i progetti finanziati con il progetto Iscol@. Altri interventi hanno riguardato la razionalizzazione dei plessi scolastici e l’offerta formativa per gli studenti: tra i tanti progetti si ricorda il coinvolgimento di tutte le scuole cittadine in un lavoro presentato all’Expo 2015.

Le tariffe per la mensa scolastica sono diminuite del 10% e diminuiranno di un ulteriore 10% nel 2016.

Nel 2015 è stato inaugurato, presso la palazzina dell’Ex Direzione mineraria (Grande Miniera di Serbariu), il progetto “Ex Di’ – Memorie in movimento. La Fabbrica del Cinema”, che trasforma la palazzina in museo e attiva percorsi multimediali legati alle produzioni audiovisive e cinematografiche. Sono proseguite nel 2015 numerose rassegne teatrali e cinematografiche, i cicli di mostre e incontri con scrittori e gli appuntamenti con Nottinsieme e Estiamoinsieme.

«Siamo riusciti a riaprire la Piscina comunale di via delle Cernitrici che ospita mensilmente circa 600-700 utenti, a cui si aggiungono i tanti alunni delle scuole che la frequentano – ha sottolineato l’assessore dello Sport, Fabio Desogus -. L’attività dell’Amministrazione comunale si è concentrata soprattutto sul recupero delle strutture di quartiere (come i campi da calcio a 5 di Is Gannaus e Bacu Abis) e sono in corso i lavori del campo di via Balilla. Abbiamo a disposizione gli arredi, che sistemeremo a breve, per le palestre di Bacu Abis, Cortoghiana e per una palestra di Carbonia, mentre saranno sistemati in diverse piazze e zone periferiche alcuni canestri mobili, già acquistati, per consentire a bambini e ragazzi di divertirsi con uno sport che a Carbonia è in continua crescita.

Per andare incontro alle società sportive, che devono affrontare nuovi doveri imposti dalla normativa, abbiamo acquistato un set di defibrillatori che sistemeremo, a breve, nelle strutture maggiormente frequentate.»

«Carbonia ha un aspetto molto più accogliente rispetto al passato, come riconosciuto da tanti turisti e visitatori – ha detto l’assessore dell’Ambiente Franco Manca -. Sono stati portati avanti diversi interventi di cura e miglioramento del Verde pubblico in Città. Abbiamo sistemato la discarica consortile (prima gestita da altri Enti) e l’Arpas ha attestato il buon lavoro svolto. Ricordiamo che – cosa non facile – il comune di Carbonia è l’unico in Sardegna a gestire una discarica esaurita, e lo farà per 30 anni.

Sono stati conclusi i lavori per la realizzazione dell’impianto di compostaggio, che entrerà in funzione a breve e permetterà di evitare il trasferimento dell’umido in altri impianti più lontani. Negli ultimi mesi la percentuale di raccolta differenziata si è attestata su valori del 74% circa, confermando Carbonia come una delle città sarde con i migliori risultati in termini di raccolta differenziata.»

«Nonostante i ritardi con cui il nostro Comune ha ricevuto risorse trasferite da altri Enti – ha spiegato l’assessore delle Politiche sociali Maria Marongiu -, abbiamo mantenuto e in alcuni casi migliorato i servizi a favore delle persone svantaggiate. Il nuovo appalto per il Centro diurno per i giovani disabili prevede, ad esempio, alcuni miglioramenti nel servizio. Nel corso del 2015 è aumentato il numero dei bambini iscritti all’Asilo nido comunale, con diminuzione del 10% delle tariffe, che saranno ridotte di un ulteriore 10% nel 2016.

Il Comune continua a sostenere le persone in difficoltà anche grazie agli inserimenti lavorativi che aiutano non soltanto economicamente i beneficiari che, grazie a piccoli lavori, svolgono attività utili alla nostra Comunità. L’Amministrazione comunale ha creato, anche con questi strumenti, diversi posti di lavoro a tempo determinato, che diventano centinaia se si sommano i dati di questi 4 anni e mezzo di mandato.»

«Il Bilancio per il nuovo anno, già approvato e operativo dal primo gennaio, permetterà di ridurre ulteriormente diverse tariffe e imposte, di realizzare nuovi interventi pubblici e mantenere e migliorare i servizi alla persona.

In aggiunta – ha concluso il sindaco, Giuseppe Casti -, grazie alle delibere di questi giorni, nei primi mesi del 2016 prenderanno avvio nuovi cantieri che riguardano, ad esempio, i lavori in via Nazionale, la realizzazione di rotonde e sistemazione incroci nella Strada Statale 126 (all’altezza di: Medau Desogus, ingresso di Cortoghiana, Cimitero di Cortoghiana, e due ingressi di Bacu Abis), piantumazione di nuovi alberi in via Trieste e in diverse zone della città.»

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Il Papa Francesco copia

Si terrà a Carbonia il 30 dicembre 2015 la XXIX edizione della Marcia della Pace. La Marcia, promossa come ogni anno dalla Diocesi di Ales Terralba, è organizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Carbonia e con i soggetti promotori. Un apporto fondamentale è dato dal mondo dell’Associazionismo del territorio.

Come negli anni passati, anche per l’edizione 2015, è prevista l’adesione di tutta la Sardegna, unita dal desiderio di un mondo di pace e di una società giusta e solidale.

Quest’anno la Marcia giunge in un momento molto delicato, che ha portato Papa Francesco a dire “Siamo dinanzi ad una Terza guerra mondiale subdola e amara”. Non si possono neppure più contare, ormai, le nazioni in guerra con altre nazioni e le regioni devastate da lotte fratricide.

Il tema della XXIX marcia è “Vinci l’indifferenza e conquista la pace”, in un mondo in cui l’indifferenza, frutto dell’individualismo esasperato, sta creando atroci disuguaglianze. Per questo, tutti insieme, dobbiamo contrastare l’indifferenza nei confronti della povertà, della mancanza di lavoro e della distruzione del territorio sardo.

Alla Marcia parteciperà mons.Giancarlo Maria Bregantini, attualmente Arcivescovo di Campobasso e già vescovo di Locri, nella Locride. Nella sua esperienza personale mons. Bregantini ha testimoniato l’amore per la giustizia, dando speranza ai giovani, coraggio alle popolazioni, rischiando e pagando di persona per il suo impegno.

«È un grande onore per Carbonia ospitare una Marcia che richiama valori che fanno parte del Dna identitario della nostra città e dei suoi abitanti – dicono il sindaco Giuseppe Casti e il vicesindaco Maria Marongiu -. Giustizia sociale, pace, lotta all’indifferenza e alla povertà e solidarietà sono una costante dei circa 80 anni della nostra storia. Carbonia è una città che, più volte, ha vissuto momenti drammatici, per il suo equilibrio economico e sociale, che lasciavano pensare alla sua fine. Grazie all’impegno dei suoi cittadini, invece, è rinata dalle macerie del sistema produttivo minerario ed ha conosciuto l’avvio di nuovi percorsi di sviluppo economico, etico e morale. Carbonia ancora resiste alla crisi ed è una Città viva, attiva e solidale. Per questo motivo, oltre a ringraziare gli organizzatori per aver scelto la nostra città – concludono Giuseppe Casti e Maria Marongiu -, invitiamo tutti i cittadini, le istituzioni e le associazioni a partecipare a questo importante momento d’incontro e costruzione di pace.»

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Sabato 10 ottobre nella sede dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, si è svolta l’Assemblea annuale che ha visto anche quest’anno numerosi ospiti, tra i quali il presidente regionale Agnese Delogu, che ha presieduto la riunione. Ad animare l’incontro, sono intervenuti, esprimendo parole di compiacimento per il lavoro svolto dal presidente cavalier Modesto Melis e dai soci della sezione di Carbonia: il commissario di Pubblica Sicurezza e vice-questore di Carbonia, dott.ssa Maria Gabriella Comi; il colonnello Orazio Sechi, vice comandante del 1° Reggimento Corazzato di Teulada; il vice sindaco ed assessore dei Servizi sociali del comune di Carbonia, prof.ssa Maria Marongiu; il presidente della sezione A.N.P.S. di Carbonia, dott. Luciano Arus; il presidente dell’A.N.P.d’I. sezione Carbonia Iglesias, Antonio Cossu; il vice presidente dell’A.N.C. sezione di Iglesias, Guglielmo Vivona; il vice presidente della sezione A.N.M.I.G. di Cagliari, Maria Luisa Boi; il generale Angelo Mura del 151° Reggimento Brigata Sassari. Il presidente Modesto Melis nella sua relazione ha raccontato quella che è stata l’attività della Sezione, elogia il lavoro dei nuovi soci nel rappresentare l’A.N.M.I.G. nella manifestazione “Monumenti Aperti” e nelle varie cerimonie. Ha narrato della sua storia nei campi di concentramento di Mauthausen e Gusen descritta nel libro “L’animo degli offesi” che da quasi tre anni viene divulgato in numerose scuole di tutta la Sardegna, con grande partecipazione degli studenti.

Durante l’Assemblea, i presidenti dell’A.N.M.I.G. Modesto Melis e dell’A.N.P.d’I. Antonio Cossu hanno scambiato le medaglie in segno di fratellanza tra le due sezioni, in quanto il presidente dell’A.N.M.I.G Modesto Melis, essendo stato paracadutista nel periodo della guerra, è iscritto anche alla sezione A.N.P.d’I. Antonio Cossu, con grande commozione, ha consegnato a Modesto Melis anche il distintivo dei parà con il grido “parà” e risposta “Folgore” fatta da tutti i numerosi partecipanti. Il presidente regionale dell’A.N.M.I.G Agnese Delogu ha consegnato una pergamena a tutti coloro che hanno contribuito a divulgare direttamente o indirettamente la storia dei soci dell’A.N.M.I.G. in occasione della manifestazione Monumenti Aperti, svoltasi a Carbonia il 2 e 3 maggio 2015: Giada Marrone, Gabriella Leone, Federico Cocco, Gabriella Cadoni, Elvira Todde, Terezia Csendes e, infine, Elisabetta Pisu, vedova Delogu, per la sua costante partecipazione e… per i dolci che prepara in occasione di ogni assemblea.

Il presidente Modesto Melis, infine, ha consegnato una targa al cavaliere Casimiro Fois, socio storico sempre presente ed impegnato nell’attività della sezione, per i suoi 98 anni appena compiuti. Sono state consegnate inoltre le medaglie dell’A.N.M.I.G. all’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Iglesias nella persona del vice presidente Guglielmo Vivona, all’Associazione Nazionale Polizia di Stato Sezione di Carbonia al presidente Luciano Arus.

Al termine, l’Assemblea ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2014 e quello di previsione 2016.

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Si è svolta questa mattina la conferenza stampa di presentazione del progetto di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico “Azzardo: non chiamiamolo gioco”, rivolto agli alunni delle scuole medie inferiori. Il progetto è finanziato, tramite bando, dal comune di Carbonia e realizzato dall’Associazione ASSI.GAP Onlus Associazione Sarda per lo Studio e gli Interventi sul Gioco d’Azzardo Patologico, in collaborazione con le Scuole cittadine e la ASL 7.

Alla conferenza stampa hanno partecipato l’assessore delle Politiche Sociali, Maria Marongiu, il presidente dell’ASSI.GAP Onlus, Nanni Cerina, e la psicologa Martina Carta, collaboratrice dell’Associazione.

Il progetto partirà il 5 novembre con tre giorni di incontri con la scuola Media Satta, proseguirà il 17 con la scuola Media Gritti e successivamente con la Don Milani, in attesa della definizione del programma con le altre scuole cittadine.

L’assessore Maria Marongiu ha espresso soddisfazione per questo importante progetto che prende avvio negli stessi giorni in cui il Comune, con delibera di Consiglio, ha approvato le modifiche al Regolamento comunale per la disciplina degli apparecchi di trattenimento e svago, sale giochi, sale bingo ed agenzie di scommesse, diventando il primo Comune in Sardegna ad aver esteso le limitazioni previste per le sale da gioco alle agenzie di scommesse e sale bingo.

Come sottolineato da Nanni Cerina, dopo una prima esperienza con le scuole superiori (in collaborazione con la ex Provincia di Carbonia Iglesias), il percorso educativo viene esteso agli alunni delle scuole secondarie di primo grado (medie) poiché, purtroppo, i dati nazionali confermano un avvicinamento sempre più precoce dei giovani al pericoloso mondo delle scommesse e delle slot che stanno elaborando strategie per aggirare la normativa e attirare i minori, mettendo in palio ticket o premi al posto di denaro. D’altra parte gli studi dimostrano che i giocatori d’azzardo patologici iniziano a giocare molto presto, tra i 10 e i 19 anni. I giovani, più degli adulti, hanno la propensione ad accettare il rischio e quindi hanno maggiori probabilità di diventare dipendenti.

«È importante far capire ai ragazzi – ha spiegato Martina Carta – che quello che chiamano “Gioco d’azzardo” non è un gioco, non conserva nulla del valore ludico del gioco (socializzazione, divertimento e crescita), al contrario crea dipendenza, provocando problemi alla salute sia fisica che mentale. Bisogna incidere sulle abitudini e produrre un cambio culturale in cui l’azzardo non deve essere visto come la normalità, ma come un pericolo.»

L’azzardo, in tutte le sue forme, oltre ad essere dannoso poiché rovina famiglie intere è anche una truffa, dato che le possibilità di una vincita capace di superare l’entità dei soldi spesi sono quasi nulle.

Il giocatore che chiede aiuto è quello che ha già perso tutto: famiglia, lavoro, casa, soldi. Per questo è importante intervenire prima con la prevenzione e le azioni di sensibilizzazione tra i bambini e gli adolescenti. Il progetto “Azzardo: non chiamiamolo gioco” sarà un valido aiuto in questo percorso.

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Si è conclusa alle 12.30, dopo un lungo animato confronto con il commissario straordinario Antonio Onnis, davanti alla sede della Asl 7, in via Dalmazia, a Carbonia, la protesta dei malati tracheostomizzati e dei loro familiari, contro il percorso di riorganizzazione del Servizio di assistenza domiciliare ai pazienti di cui si occupa il personale medico e infermieristico della nuova Unità Operativa Cure palliative, Terapia del dolore e Hospice, presentato ieri nel corso di una conferenza stampa.

Malati e loro familiari contestano le modifiche al servizio che pregiudicherebbero il miglior svolgimento dello stesso e quindi il livello di assistenza. Nello specifico chiedono che l’assistenza venga loro garantita, come è avvenuto per anni, dall’equipe di rianimazione e non dalla nuova Unità Operativa Cure palliative, Terapia del dolore e Hospice.

La protesta ha raggiunto momenti di alta tensione, quando sono stati scanditi slogan che chiedevano al commissario straordinario di scendere in strada per parlare con i malati e i loro familiari. Un malato si è sentito male ed è stato trasportato al Sirai con una delle autoambulanze presenti in via Dalmazia. Sul posto era presente il vicesindaco di Carbonia, Maria Marongiu, che ha la delega assessoriale delle Politiche sociali, poi raggiunta dal sindaco Giuseppe Casti che ha incontrato il commissario straordinario, con il quale è poi sceso in strada per affrontare il tanto atteso confronto con i malati e i loro familiari.

La discussione è stata lunga e assai vivace. Il commissario ha difeso le scelte fatte ma si è reso disponibile a riprendere il dialogo che, peraltro, ci sarà già questo pomeriggio, alle 16.30, all’assessorato regionale della Sanità, dove si svolgerà un incontro convocato dall’assessore Luigi Arru con i rappresentanti delle associazioni e lo stesso massimo dirigente della Asl 7. Antonio Onnis ha parlato anche con alcuni malati.

Il sindaco ha proposto un tavolo di confronto da tenersi subito dopo l’incontro con l’assessore della Sanità, nel quale verranno tutte le strade di una mediazione per arrivare ad un accordo tra le parti, per far sì che il servizio garantito ai malati sia rispondete a quelle che sono le esigenze di una patologia molto delicata qual è quella dei malati tracheostomizzati.

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Torre Civica

In occasione  in Sardegna (12 ottobre – 8 novembre 2015), organizzate dall’Ordine degli psicologi della Sardegna, si terranno a Carbonia numerosi seminari e workshop a cura degli psicologi della provincia di Carbonia Iglesias, con il patrocinio e la collaborazione del comune di Carbonia.

Gli incontri che si terranno a Carbonia sono i seguenti:

26 ottobre (dalle 15.30 alle 17.30)

Prendersi Cura di Sé nella malattia. Aspetti psicologici dell’accettazione della malattia

(Katia Palmas – Silvia Canepa – Francesca Argiolas)

Sala Torre Civica, 1° piano Piazza Roma.

26 ottobre (dalle 17.30 alle 19.30)

La promozione del benessere psicologico nei bambini e adolescenti con DSA

(Monica Salvi)

Via della Vittoria 105.

27 ottobre (dalle 15.30 alle 17.30)

Perché proprio a me: aspetti psicologici della mente nel corpo che soffre di tumore

(Katia Palmas – Silvia Canepa – Francesca Argiolas)

Sala Torre Civica, 1° piano Piazza Roma.

27 ottobre (dalle 17.00 alle 19.00)

L’intelligenza emotiva e il nostro benessere

(Maria Cristina Sabiu – Silvia Codonesu).

Biblioteca comunale, viale Arsia.

28 ottobre (dalle 16 alle 17.30)

Il punto nascita come strumento di prevenzione della depressione post partum

(Silvana Carta – Loredana Frongia)

Sala Torre Civica, 1° piano Piazza Roma.

28 ottobre (dalle 9.30 alle 13.30)

Laboratorio interno all’Istituto: un tempo e uno spazio per le emozioni

(Maria Cristina Sabiu – Silvia Codonesu)

Aula Magna, Istituto Tecnico Angioy.

29 ottobre (dalle 16.00 alle 19.00)

La Relazione e il Benessere nell’anziano

(Annalaura Cadeddu – Francesca Pacini – Laura Boi)

Centro per le politiche attive a favore degli anziani, via Balilla.

29 ottobre (dalle 17.00 alle 19.00)

Essere genitori: che mestiere difficile!

(Silvia Caria – Ilenia Trullu – Carol Pagini).

Biblioteca comunale, viale Arsia.

30 ottobre (dalle 10.00 alle 12.00)

Orientarsi nel mondo del lavoro: dalla lettura dell’annuncio al colloquio di selezione

(Roberta Scanu – Gianfranco Cicotto – Rossella Racugno – Rossana Rombi)

Auditorium Istituto Tecnico Angioy.

30 ottobre (dalle 16.00 alle 18.00)

Non c’è salute senza salute mentale: fattori protettivi e di rischio per la prevenzione della salute mentale

(Katia Palmas – Valeria Talana)

P.O. Sirai Poliambulatorio.

30 ottobre (dalle 16.30 alle 18.30)

Come cambia la genitorialità: diventare genitori per la prima volta e ridefinire la genitorialità durante l’adolescenza dei figli

(Paola Putzu – Daniela Putzu)

Sala Torre Civica, 1° piano Piazza Roma.

31 ottobre (dalle 10.00 alle 12.00)

La valutazione del rischio da stress lavoro-correlato

(Altea Agati – Davide Floris)

Centro di cura CE.VA, via Santa Caterina 3.

«L’Amministrazione comunale di Carbonia – spiega Maria Marongiu, assessore delle Politiche sociali – è attenta al benessere dei suoi cittadini in ogni fase della loro vita, dall’infanzia all’età adulta, consapevole che il benessere psicologico è una componente determinante nel miglioramento della qualità della vita delle persone. L’adesione alle Settimane del Benessere Psicologico vuole offrire un supporto a tutti coloro che sono chiamati a confrontarsi con situazioni di particolare criticità, che spesso necessitano dell’aiuto di professionisti competenti, presenti nel territorio. Si ringrazia l’Ordine Regionale degli Psicologi per l’attenzione dimostrata verso il nostro territorio e i professionisti che gratuitamente hanno aderito all’iniziativa.»

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Danza, cinema, installazioni, ricerca sociale, benessere, azioni partecipate dove tutti, non solo gli artisti, possono contribuire a indagare la realtà e a valorizzare un quartiere ai margini. Dal 22 al 25 ottobre, con alcune code anche nei mesi di novembre e dicembre, a Cagliari, nel borgo Sant’Elia, torna “Approdi”, festa d’arte e comunità giunta quest’anno alla terza edizione.

Organizzata dall’associazione culturale Carovana SMI (Suono Movimento Immagine),  in collaborazione con Indisciplinarte e la cooperativa Sant’Elia 2003, la rassegna anche stavolta si avvarrà di importanti contributi internazionali, ribadendo così la sua peculiarità di trasformare i luoghi che la ospitano in un punto di riferimento per la trasmissione di processi creativi.

Già illustrata a Roma lo scorso giugno, insieme agli altri progetti della rete Finestate festival, Approdi 2015 prende le mosse giovedì 22 ottobre dal quartiere La Marina. Qui sarà presentato un originale progetto che arriva dalla Svizzera: “12parole7pentimenti”, di Rubidori Manshaft: un’installazione sociale spiazzante in cui in quattro distinte postazioni (partendo dall’Hostel Marina) si  potranno ascoltare storie sui temi dell’amore, della morte, del sesso e del denaro. Conversazioni che Manshaft ha registrato furtivamente nei bar, nelle fermate della metropolitana, nei taxi, e in altri contesti, per indagare gli argomenti maggiormente battuti. L’itinerario, riservato a partecipanti dai 16 anni in su, sarà proposto per tre giornate consecutive, con tre repliche giornaliere (il 22 e il 23 ottobre ore 17.30; 19.00; 20.30, il 24 ottobre alle ore 12.00; 16.00 e 17.30). Potranno accedere, dietro prenotazione, 16 persone per volta. 12parole7pentimenti è inserita nel progetto Swiss time con la rete Finestate Festival.

Venerdì 23 ottobre, alle 18.00, ci si sposta nel centro culturale Il Lazzaretto, a Sant’Elia, per “La promessa del mare”, di Pauline Fondevila, secondo dei tre progetti della rassegna che animeranno la programmazione di ottobre. Si tratta di un’installazione, al suo debutto in Italia, in cui una flotta di piccoli velieri con affissi poemi e aforismi, faranno bella mostra di sé (dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00) sino a domenica 25 ottobre, giorno in cui, alle 11.00, alcuni di questi saranno calati in mare per una breve navigazione da parte dei bambini dello Yatch club di Cagliari. Prodotta dall’associazione l’Entorse, con sede a Lille, nella Francia settentrionale, l’installazione (che ispira diverse attività rivolte ai bambini e ragazzi che partecipano al progetto di Scuola CreAttiva) vuole mettere in comunicazione due mondi di solito poco propensi a dialogare tra loro: quello dell’arte e quello dello sport. Domenica 25 ottobre, alle 12.00, il progetto si arricchisce con “A loro che sono in mare”, azione partecipata che vedrà i pescatori e gli abitanti di Sant’Elia protagonisti di una processione laica sul lungomare con i velisti della Regata Regionale Approdi a cura del Yacht Club di Cagliari.

“La Promesse de la mer” sarà accompagnata anche da diversi incontri in programma al Lazzaretto: venerdì 23 ottobre alle 18, in occasione dell’inaugurazione dell’installazione, Mario Marongiu, ingegnere appassionato di vela, presenterà il suo libro “Navigare oggi come il popolo Shardana”, frutto di una lunga e attenta ricerca su reperti archeologici. L’appuntamento è curato dallo Yatch Club Cagliari.  Sabato 24, alle 18.00, l’appuntamento è  con “I giganti del Mediterraneo. L’amore disperato per gli squali e le balene”: parlerà il grande conoscitore di squali Alberto Luca Recchi, conosciuto per la sua partecipazione a diverse puntate del programma tv Superquark. Domenica 25 (ore 16.30) l’appuntamento è con “Sardegna mari e coste – Le identità più profonde del paesaggio costiero sardo” e “Salvato dal mare”, incontri, rispettivamente con il fotografo esperto di paesaggi marini Luca Tamagnini, e con l’ex  campione olimpionico di windsurf Gigi Barrella. Modera il giornalista Sergio Benoni. In chiusura di programma c’è Milonga del mare, serata danzante rivolta agli amatori del tango a cura di Tangosardinia. “La promesse de la mer” crea anche l’occasione per lanciare un concorso di scrittura creativa rivolto a persone dagli otto anni in su.

Prende spunto dal film “L’arbitro” di Paolo Zucca, “La partida” spettacolo in programma sabato 24 ottobre alle 21.00 nell’impianto comunale di via Schiavazzi. Vincitrice a settembre dell’Award Moritz come , questa coreografia dell’artista catalana , che lo scorso inverno ha indagato il tema in occasione di una sua residenza artistica a Sant’Elia, è una vera e propria disputa calcistica che vedrà fronteggiarsi una squadra di cinque danzatrici e una di cinque calciatori. Un modo per raccontare la vita attraverso il calcio, la musica, la danza. Le musiche originali portano la firma di Adele Madau.  In occasione dello spettacolo sarà organizzato un “coro di tifosi” a cui tutti, senza distinzione di età e sesso, possono partecipare.

Di grande impatto, e con una forte ricaduta sociale, è anche la proposta (le date sono ancora in via di definizione) che Approdi presenterà nei mesi di novembre e dicembre: si va dall’atto performativo “Mancanza-Purgatorio” (Olanda), i cui protagonisti sono i 17 abitanti di Sant’Elia che hanno partecipato alla realizzazione dell’omonimo film di Stefano Odoardi, sulla condizione del riscatto (quella girata a Cagliari è la seconda parte di una trilogia cinematografica partita con “Mancanza- Inferno”, girata all’Aquila) a “TENUE_radiodramma tattile”, da un’idea di Caterina Poggesi, per la regia della stessa Poggesi e di Cesare Torricelli, interpretato da attori non professionisti non vedenti dopo un percorso di ricerca e studio sul gesto fisico e vocale. In collaborazione con Unicoop Firenze sarà proposta “Giro di Stile”, a cura di Fosca, una installazione performativa dedicata alle donne, sui temi del consumo e della cura del sé.

Coinvolge artisti non udenti, e altri disabili, “Gertrude McFuzz”, del Signdance Collective International, performance di teatro-danza dei segni che trascendono barriere linguistiche.

Sarà presentato anche Lunàdigas (così si chiamano in sardo le pecore che non figliano), progetto multimediale di Marilisa Piga e Nicoletta Nesler su quella parte del mondo femminile che sceglie di non avere figli.  Insieme al web doc (è in via di preparazione anche un film), il progetto comprende, a firma dell’arteologo Carlo Antonio Borghi, i cosiddetti Monologhi impossibili: testi in cui figure femminili della letteratura, della storia, dei fumetti, del cinema, dell’arte parlano attraverso la sua penna. La ricerca sul tema Lunàdigas si sviluppa anche nel quartiere Sant’Elia, dove è altissimo il numero di donne che diventano madri spesso in giovanissima età. Diverse artiste  come Alia Sellami (Tunisia) e Isolte Avila (Cuba-Inghilterra), realizzano delle Icone performative ispirate al tema nell’ambito di Approdi.

Spazio anche al progetto performativo, di Angela Trentanovi e Stefania Zampiga, “La Colonna d’appartamento”, che combina osteopatia e poesia in appartamenti di quartieri disagiati, per imprimere movimenti poetici ai luoghi dove si abita. Punta invece ad avvicinare alla danza contemporanea “As It Happens_territori dell’istante”, progetto di Tecnologia Filosofica, da un’idea di Francesca Cinalli e Paolo De Santis. Con “Made Sant’Elia”, di Carolina Melis, si sperimenterà  come fare impresa utilizzando la creatività. Ruota attorno al tema della stanchezza “Lavare stanca”, a cura di Carovana SMI, idea e regia di Ornella D’Agostino. Si tratta di un percorso esperienziale che indaga la malattia cronica del nostro tempo. Una stanchezza profonda che genera distanza dal corpo e immobilismo. Nelle culture popolari e in quelle olistiche, la cura del corpo comprende pratiche e rimedi che “lavano” la stanchezza. Si renderanno sensibilmente pubbliche alcune tradizionali cure del corpo nelle diverse culture delle comunità multietniche coinvolte nel progetto. Con Alia Sellami, Francesca Cinalli, Paolo De Santis.

Il programma targato 2015 di Approdi porta avanti anche diverse altre attività:

  • Scuola CreAttiva. Da ottobre a dicembre Approdi ospita, come consuetudine, la Scuola CreAttiva: percorsi interdisciplinari, sensoriali e ambientali riservati agli studenti delle scuole di primo e secondo grado della città, per motivarli allo studio, prevenendo così le motivazioni che stanno alla base dei tristi dati sulla dispersione scolastica. Polo della Scuola sarà il Lazzaretto di Sant’Elia. Sono stati firmati accordi di collaborazione con gli istituti comprensivi Randaccio, Colombo e con il Liceo artistico “Foiso Fois”.
  • Residenze d’autore. Sino alla fine dell’anno Approdi accoglie progetti e processi di ricerca artistica e di microimprese creative, dà spazio e voce agli autori di percorsi, desideri e sogni. Quest’anno parteciperanno: Rita Spadola, Franco Casu, Isolte Avila, Signdance Collective International, Marco Peri, Compagnia Vero Cendoya, Alia Sellami, Tecnologia filosofica, Fosca, Marta Benoni, Ornella D’Agostino.
  • Creative Academy. Spazio anche al programma interdisciplinare di professionalizzazione artistica, che propone laboratori, gruppi di ricerca, seminari e incontri realizzati in collaborazione con: Spaziomusica, SpazioDanza, CompagniaB, TconZero.
  • Voce al corpo. Laboratori di parkour, arrampicata, danza aerea, laboratorio interdisciplinare di danza, teatro del corpo, arti marziali, performance di arte urbane.

Approdi promuove l’iniziativa curata dal WWF Italia nell’ambito di EXPO’ 2015 “La natura del cibo. Una sola terra per nutrire il pianeta”, in programma il 25 ottobre (ore 9.00-17.00) nell’oasi di Monte Arcosu, Località Sa Ganna, a Uta e Scilla di Luigi Erriu.

Saranno promossi anche alcuni cortometraggi sul tema dell’ambiente, sostenuti dalla Sardegna Film commission, e realizzati all’interno del progetto Heroes 20.20.20. Si tratta di: “ll filo di lana”, puntata pilota della web serie di Kuiles-Ovili, regia di Tomaso Mannoni; del teaser di  “Piccoli grandi Eroi”, regia e produzione di Giorgia Soi; del cortometraggio “La vita in  verde”, per la regia di Joe Bastardi; di “Ogni cosa al suo posto”, per la regia di Paolo Zucca.

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