20 November, 2024
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Maurizio Calamida e Giuseppe Casti 2 Asl 7 - Comune di Carbonia 2

Questa mattina, alle ore 11.30, presso la Direzione Generale della Asl 7 in via Dalmazia 83, a Carbonia, al termine di una conferenza stampa, il direttore generale della Asl 7, Maurizio Calamida, e il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, hanno sottoscritto il protocollo d’intesa “Una firma per la vita”, finalizzato alla promozione, informazione e raccolta delle volontà sulla donazione degli organi.

Hanno partecipato il vice sindaco di Carbonia, Maria Marongiu; i componenti della commissione Sanità del comune di Carbonia; il coordinatore per i trapianti e prelievi d’organo della Asl 7, Leonardo Tola; il responsabile del centro regionale trapianti, Carlo Carcassi; il dirigente medico dello stesso centro, Roberto Littera; la responsabile dell’Aido di Carbonia, Maria Mereu; e, infine, il presidente dell’associazione Prometeo, Giuseppe Argiolas.

Con il protocollo d’intesa, Asl 7 e comune di Carbonia si impegnano a promuovere l’informazione e a raccogliere la volontà espressa dai singoli cittadini residenti nel comune di Carbonia in merito alla donazione di organi e tessuti a fini di trapianto; il comune di Carbonia potrà attuare forme di informazione attraverso il proprio sito telematico istituzionale, anche mediante un collegamento al sito istituzionale della Asl 7; quali responsabili dell’esecuzione del protocollo sono stati indicati rispettivamente il dirigente Affari Generali del comune di Carbonia e per la Asl 7 il coordinatore locale trapianti.

«E’ uno strumento che ha un significato molto importante», ha dichiarato il direttore generale Maurizio Calamida. «Non è solo l’impegno di due amministrazioni, ma qualcosa di concreto che agirà a livello di sensibilizzazione e sarà operativo da subito. Quest’anno nella nostra Azienda Sanitaria sono state effettuate due donazioni di organi.»

Per il sindaco di Carbonia Giuseppe Casti il protocollo d’intesa «rappresenta una grande opportunità per i cittadini. Abbiamo già realizzato diverse iniziative in collaborazione con la ASL, ad esempio quelle per sensibilizzare la popolazione a donare il sangue». Giuseppe Casti ha ringraziato il vice sindaco Maria Marongiu e la Commissione comunale alle Politiche sociali, presieduta da Orlando Meloni, per l’impegno profuso in questa iniziativa.

Soddisfazione è stata espressa anche dal responsabile del Centro Regionale Trapianti Carlo Carcassi: «Con questa procedura si libera il familiare, nel momento peggiore, dall’incombenza di decidere quali sarebbero state le volontà del congiunto. A questo proposito, è giusto ricordare che la Sardegna è una delle regioni con il più basso indice di opposizioni al prelievo d’organi».

«In Italia – ha spiegato Leonardo Tola, coordinatore per i trapianti e prelievi d’organo della Asl 7 – oggi sono oltre 9.000 i pazienti in attesa di un organo per poter sottoporsi ad un trapianto, 236 di questi sono bambini. In Sardegna la lista d’attesa vede presenti 85 pazienti per il trapianto di rene, 12 per il trapianto di fegato e 5 per il trapianto di cuore. Dall’inizio dell’anno, nell’Isola sono stati effettuati 20 trapianti di rene, 18 trapianti di fegato e 4 trapianti di cuore.»

«Noi proseguiamo con la nostra opera di informazione nelle scuole – ha detto Giuseppe Argiolas, presidente dell’associazione Prometeo -. Siamo entusiasti di questa intesa fra ASL e Comune, e ci auguriamo che tanti altri comuni seguano questa strada.»

Questa mattina, alle ore 11.30, presso la Direzione Generale della Asl 7 in via Dalmazia 83, a Carbonia, è in programma una conferenza stampa nel corso della quale la Asl 7 e il Comune di Carbonia sottoscriveranno il protocollo d’intesa “Una firma per la vita”, finalizzato alla promozione, informazione e raccolta delle volontà sulla donazione degli organi.

Saranno presenti il direttore generale della Asl 7, Maurizio Calamida; il sindaco di Carbonia Giuseppe Casti; il vice sindaco, Maria Marongiu; i componenti della commissione Sanità del comune di Carbonia; il coordinatore per i trapianti e prelievi d’organo della Asl 7, Leonardo Tola; il responsabile del centro regionale trapianti, Carlo Carcassi; il dirigente medico dello stesso centro, Roberto Littera; la responsabile dell’Aido di Carbonia, Maria Mereu; e, infine, il presidente dell’associazione Prometeo, Giuseppe Argiolas.Centro direzionale ASL 7

Lunedì 25 novembre 2013, presso i locali del Centro Polivalente di Piazza Primo Maggio, a Carbonia, sono stati avviati ufficialmente i servizi distrettuali rivolti ai giovani.

Hanno partecipato alla serata numerosi bambini, circa 60, che insieme ai loro genitori hanno potuto effettuare l’iscrizione al servizio di Ludoteca, che offrirà molteplici attività con l’intento di soddisfare il bisogno di aggregazione e di gioco di ciascuno. Erano presenti anche diversi giovani, che hanno dimostrato grande interesse per le attività del Centro Giovani e in particolar modo per la riapertura della Sala Prove musicale di Is Gannaus.

«La giornata di ieri – spiega Maria Marongiu, assessore alle Politiche giovanili del comune di Carbonia – rappresenta un importantissimo risultato raggiunto dall’Amministrazione e rivolto  a tutti i bambini, adolescenti e giovani di Carbonia e dei Comuni del distretto. L’attenzione verso i più giovani, oggi più che mai, vuole essere una scommessa rivolta al domani, per la realizzazione e soddisfazione delle esigenze degli adulti del futuro.»

Per informazioni ed iscrizioni ai Servizi per i giovani è possibile rivolgersi presso il Centro polivalente, ex dopolavoro, di Piazza Primo Maggio o telefonare ai seguenti numeri 0781/661068 (Ludoteca/Centro Giovani), 0781/61641 (Informagiovani), 0781/661068 (Sala Prove Musicale). È attiva, inoltre, anche la pagina Facebook: Centro Giovani Distretto Carbonia, gestita direttamente dal Centro.

Orario dei servizi:

Informagiovani: lunedì, martedì (dalle ore 9.00 alle ore 12.00) mercoledì, giovedì (dalle ore 15.00 alle ore 18.00).

Ludoteca: lunedì, martedì, mercoledì (dalle ore 15.30 alle ore 18.30), giovedì (dalle ore 9.30 alle 12.30).

Il giovedì mattina sarà dedicato alle attività rivolte alle scuole di tutto il territorio.

Centro giovani: martedì, giovedì, venerdì (dalle ore 17.00 alle ore 20.00), il sabato (dalle ore 15.00 alle ore 18.00).

Sala prove: lunedì, martedì, giovedì, dalle ore 18.00 alle 22.00

Maria Marongiu.

Maria Marongiu.

L’assessore alla Politiche giovanili del comune di Carbonia, Maria Marongiu, ha presentato questa mattina i Servizi per i Giovani che riprenderanno lunedì 25 novembre. A seguito di un bando di gara ad evidenza pubblica, la gestione dei servizi è stata affidata al Consorzio Network Etico Territoriale, attraverso le Cooperative Dimensione Umana e Isola Verde. Riapriranno quindi il Centro Giovani, la Ludoteca e l’Informagiovani, (che saranno ospitati nei locali del Centro Polivalente di Piazza Primo Maggio, e la Saletta prove musicali di Is Gannaus. I Servizi, inseriti nel PLUS (Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona), avranno un respiro territoriale e saranno, quindi, fruibili da tutti i giovani del territorio. Quello che si vuole ottenere è un ampliamento dell’utenza, e soprattutto un miglioramento della qualità degli stessi servizi, intesi non soltanto come possibilità di incontro e aggregazione nella gestione del tempo libero, ma come opportunità di informazione, formazione e accompagnamento dei giovani nella definizione del proprio progetto di vita.

Per la riapertura dei  Servizi, lunedì 25 novembre 2013, alle ore 17.00, nei  locali del Centro polivalente di Piazza Primo Maggio, è stata organizzata una festa rivolta ai bambini e i loro genitori, e a tutti i giovani.

Per  informazioni ed iscrizioni ai Servizi per i giovani è possibile rivolgersi presso il Centro polivalente, ex dopolavoro, di Piazza Primo Maggio o telefonare ai seguenti numeri 0781/661068 (Ludoteca/Centro Giovani), 0781/61641 (Informagiovani), 0781/661068 (Sala Prove Musicale) .

Orario dei Servizi:

Informagiovani: lunedì, martedì (dalle ore 9.00 alle ore 12.00) mercoledì, giovedì (dalle ore 15.00 alle ore 18.00).

Ludoteca: lunedì, martedì, mercoledì (dalle ore 15.30 alle ore 18.30), giovedì (dalle ore 9.30 alle 12.30).

Il giovedì mattina sarà dedicato alle attività rivolte alle scuole di tutto il territorio.

Centro Giovani: martedì, giovedì, venerdì (dalle ore 17.00 alle ore 20.00), il sabato (dalle ore 15.00 alle ore 18.00).

Sala Prove:lunedì, martedì, giovedì, dalle ore 18.00 alle 22.00

 

Maria Marongiu.

L’assessore alle Politiche sociali del comune di Carbonia, Maria Marongiu, giovedì 21 novembre, alle ore 10.30, presso la Sala Giunta, al secondo piano del Palazzo comunale, terrà una conferenza stampa per illustrare il riavvio dei servizi rivolti alla popolazione giovanile della città e del territorio.

 

Dal 4 al 9 novembre 2013 si è svolto, a Carbonia nei locali della Ex-Miniera di Serbariu, il corso di sensibilizzazione all’approccio ecologico sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi (Metodo Hudolin) coordinato dal dott. Bachisio Carta. Al corso hanno partecipato 20 corsisti provenienti dalla Provincia di Carbonia Iglesias. 

Il Corso di Sensibilizzazione è stato realizzato in collaborazione con il comune di Carbonia, la ASL 7 Carbonia, la provincia Carbonia Iglesias e il CSV “Sardegna Solidale”, come evento formativo accreditato ECM per professionisti sanitari.

All’inaugurazione del corso, hanno partecipato il Vice-sindaco del Comune di Carbonia, Maria Marongiu, l’ex assessore provinciale alle Politiche sociali, Luca Pizzuto e il presidente dell’ACAT “Vl. Hudolin” del Sulcis Iglesiente, Renzo Mongittu.

«Nel ringraziare gli organizzatori e i partecipanti per l’impegno e i risultati raggiunti – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali Maria Marongiu – vogliamo evidenziare come il corso abbia conseguito l’obbiettivo fondamentale di porre al centro della metodologia adottata e degli interventi attuati  la famiglia e la comunità locale, viste come risorse e come centri di responsabilità per la protezione e la promozione della salute.»

Piazza Roma Carbonia 2

Dal 7 al 10 ottobre scorsi a Carbonia si è tenuto il secondo appuntamento nell’ambito del progetto Minher (Mining Heritage = Eredità Mineraria) per la valorizzazione del patrimonio minerario di sei città e cittadine dell’Europa che, con le loro miniere dismesse di carbone, o di altro minerale, condividono insieme le proprie esperienze delle loro realtà. L’interessante Incontro Internazionale a Carbonia ha garantito rilevante visibilità europea alla nostra città e al suo territorio; ha dato la possibilità ai diversi partner europei del Progetto “Europe for citizen” (Europa per i cittadini), che erano ospiti in città, di mettere a disposizione, con dibattiti e visite nella nostra zona, percorsi di cooperazione condivisi, lo studio di iniziative già avviate, confrontando esperienze, e lo scambio di idee sui programmi già realizzati, come il recupero e il riutilizzo dei beni minerari dismessi (nella trasformazione dei siti bonificando le aree estrattive e nella riconversione delle attività valorizzando l’archeologia industriale), mirati al rilancio delle identità minerarie e proiettati verso il futuro ai fini culturali, turistici e produttivi. Le miniere dismesse e i loro centri abitati, quindi, rinascono con nuove attività, viste come opportunità, nell’organizzarsi in una rete europea sui siti minerari e di archeologia industriale, dentro un progetto finanziato dall’Unione Europea, in grado di determinare sviluppo e nuova occupazione, con punti di riferimento per una nuova economia, che guarda, soprattutto, ai giovani.

Alcune risposte, anche sulle modalità per ottenere i fondi comunitari, sono state fornite agli oltre cinquanta rappresentanti presenti in città, costituenti la delegazione dei seguenti centri già minerari: Carbonia, comune ospitante; Albona (in croato Labin) e Arsia (in croato Raša), i due municipi già carboniferi dell’Istria gemellati dal 2010 con la nostra città; i due centri sloveni di Idria (in sloveno Idrija, con le miniere dismesse di mercurio, già appartenente alla vecchia Provincia di Gorizia, oggi parte del Goriziano in Slovenia; che prende nome dall’omonimo fiume Idria in sloveno Idrijca) e Velenje (cittadina di fondazione jugoslava con attive miniere di lignite, costruita nella Slovenia centrale nel periodo del regime di Tito, con la sua morte nel 1980 fu denominata Titovo Velenje, Velenje di Tito, fino al 1991 con l’indipendenza slovena); Rybnik (città polacca del vasto bacino carbonifero della Slesia che aveva ospitato il primo incontro di lavoro nell’ambito del sunnominato progetto). Banovići (Bosnia-Erzegovina), cittadina carbonifera bosniaca, non ha potuto essere presente a Carbonia per l’incontro tra i partner minerari. Tutte queste città, diverse per storia e collocazione geografica in Europa, ma simili per sviluppo industriale nel settore minerario e successivo declino, intendono cooperare con una scelta condivisa ai suddetti progetti economici per fare assieme una rete europea di siti archeologici industriali e delle miniere. Le Miniere dismesse, dunque, intese non solo come opportunità culturale ma soprattutto economica, questo è l’obiettivo fondamentale del Progetto “Minher: patrimonio minerario generatore dello sviluppo economico e turistico”, che, con Albona comune capofila e altre città partner, ha ottenuto il finanziamento del Programma “Europa per i cittadini”. Occorre, infatti, ricordare che dal febbraio 2013 era stata promossa l’iniziativa con la quale era stata candidata la Città di Albona a questo Progetto, che durerà fino al settembre 2014, al quale è stato già concesso un contributo di 142.000 euro.

Il progetto Minher ha consentito a Carbonia di accogliere nelle sue strutture ricettive e di ristorazione un folto gruppo di rappresentati di diverse città europee. La riscoperta delle nostre radici minerarie, la cultura dell’accoglienza ed anche le peculiarità gastronomiche del nostro territorio possono fare la differenza per permettere alla nostra città di affermarsi sempre più nel settore del turismo convegnistico e come punto nevralgico delle rotte turistiche dedicate alle miniere e all’archeologia industriale, tenuto conto anche del fatto che la Grande Miniera di Serbariu con i suoi musei ha già superato, dal 2006 ad oggi, oltre 100.000 visitatori quest’anno, tanto che è considerato come uno dei musei della tecnica più visitati in Europa. Sono attese come partner futuri del progetto le altre due città carbonifere, gemellate con Carbonia, Behren-lès-Forbach (nel Bacino della Lorena, Francia) e Oberhausen (nel Bacino della Ruhr, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, Germania). Ma anche Iglesias gemellata alla città tedesca con Carbonia. Nello stesso bacino della Slesia, che si estende dalla Polonia meridionale oltre i confini della Repubblica Ceca, nella Regione della Moravia-Slesia si trova un’altra città carbonifera, Ostrava, che fu gemellata per ragioni sportive con la nostra frazione già mineraria di Cortoghiana e la sua discreta squadra del Cortoghiana Calcio. Legame di amicizia e scambio interculturale promossi dal Partito Comunista Italiano (Federazione del Sulcis e Sezione PCI di Cortoghiana) con l’omologo partito Cecoslovacco e il Football Club Baník Ostrava, una delle squadre più importanti nella storia del calcio ceco, rivale accesa dello Sparta Praga, che gioca nella prima divisione avendo avuto vittorie o lodevoli piazzamenti nei campionati o nei tornei internazionali. Legami attivi, grazie ai dinamici e generosi militanti locali del partito comunista di Cortoghiana che furano anche appassionati dirigenti sportivi, ormai perduti e mai ripristinati.

Il primo giorno, nella sala polifunzionale del Consiglio comunale di Piazza Roma, il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha accolto i rappresentanti delle città partner, tra le quali la delegazione istriana (composta dal sindaco di Albona, Tulio Demetlika, e dalla giovane vicesindaco di Arsia, Tajana Kovač) e altri ospiti come Bojan Režun, vicesindaco del Comune di Idria. Nella conferenza sono state messe in rilievo le realtà minerarie dei centri sopra indicati insieme alle proprie esperienze con possibilità di accedere, in un utilizzo opportuno, ai fondi dell’Unione Europea per i progetti di riqualificazione e adattamento del patrimonio minerario a scopi turistici e culturali, presentando le iniziative, in corso o programmate, di rivitalizzazione delle proprie aree estrattive dismesse. Il sindaco di Carbonia ha confermato che tra le esperienze presentate, va tenuta in considerazione quella del Comune di Velenje, con l’istituzione di un ufficio specifico nella compilazione dei progetti per ottenere la concessione dei fondi dell’Unione Europea. Nei giorni successivi i lavori si sono spostati presso la Grande Miniera di Serbariu con il dibattito sul tema delle “possibilità di impiego per i giovani nell’Unione europea”, e la presentazione del Museo del Carbone – CICC (Centro Italiano della Cultura del Carbone) quale esempio di buona prassi a livello europeo, che, riqualificando città e miniera, hanno permesso a Carbonia di diventare vincitrice del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. I rappresentanti di Carbonia, il sindaco Giuseppe Casti e l’assessore Fabio Desogus, hanno illustrato agli altri partner minerari i risultati ottenuti con gli investimenti concessi. Le delegazioni hanno potuto osservare e visitare due gioielli del Parco Geominerario, quali lo stesso Museo del Carbone e la galleria didattica. Gli ospiti delle città minerarie hanno visitato poi altri siti già minerari nella provincia di Carbonia Iglesias: la Miniera di Rosas e l’omonimo villaggio minerario a Narcao. Successivamente i partecipanti hanno visitato Carbonia e le sue frazioni già minerarie di Bacu Abis e di Cortoghiana, luoghi che per le loro caratteristiche urbanistiche e architettoniche assomigliano: la prima ad Arsia e la seconda Piedalbona, sobborgo albonese. Gli ospiti, inoltre, hanno partecipato alla visita guidata del Parco Archeologico di Monte Sirai e, infine, hanno visitato la bellissima località balneare di Porto Pino.

I rappresentanti del Centro per l’inclusione sociale e per il sostegno di Albona, accompagnati dall’assessore ai Servizi sociali, Maria Marongiu, hanno incontrato i rappresentanti del Centro per le persone con esigenze speciali di Carbonia. Demetlika e Casti sono rimasti molto soddisfatti ed entusiastici sull’andamento dei lavori sul progetto Minher. Alla delegazione del Comune di Idria è stata donata una mappa di Bacu Abis, dove sulla stessa si sono evidenziate la Via e la Piazza Idria, denominazioni presenti nella nostra frazione mineraria. Secondo Dean Zahtila, presidente dell’associazione albonese “Labin Art Express” e uno dei promotori del progetto della “Città sotterranea”, a differenza di quanto visto in Sardegna, le gallerie dell’Albonese possono offrire ai visitatori un percorso di oltre 10 chilometri, per cui il loro allestimento esige un’attività un po’ diversa da quella realizzata a Carbonia. Egli vorrebbe vedere nel sottosuolo albonese un “museo vivo”, in situ, interattivo, adatto al terzo millennio, in cui i visitatori potrebbero anche improvvisarsi minatori se vogliono. A suo avviso, il progetto della città sotterranea potrà iniziare ad operare nel 2017, quando potrebbe essere costruito nel Piazzale (che sarà presto denominata Piazza Carbonia, secondo l’idea del sindaco Demetlika), antistante la vecchia miniera carbonifera di Pozzo Littorio d’Arsia, oggi Piedalbona, l’ascensore che porterà i visitatori a una profondità di 150 metri. Così non sarà forse realizzato lo scambio di denominazioni nella piazzale antistante il Palazzo o la Casa “Ce.Va” di Piazza Albona / Trg. Labin nella nostra città, modificando l’attuale Piazza Iglesias, con Piazza Carbonia / Trg. Karbonia nel centro albonese, sostituendo l’esistente Trg. Labinski Rudara (Piazza dei Minatori di Albona). Bisogna sottolineare che in questa realizzazione di “museo vivo”, vissuto non solo dai visitatori esterni ma anche degli stessi abitanti dei centri già minerari, Albona è favorita dalla posizione, nel senso che la vecchia e grande miniera carbonifera, con la magnifica lampisteria chiamata lamparna, si trova al centro e a metà strada tra l’antico abitato di Albona Alta e il nuovo centro abitato di fondazione autarchica di Albona Bassa o Piedalbona, già Pozzo Littorio d’Arsia. Infatti, la Grande Miniera di Serbariu, nonostante i suoi prestigiosi musei e le nuove strade di accesso e di avvicinamento, risulta ancora “distante” dal centro urbano di Carbonia e scarsamente coinvolge la maggior parte degli abitanti e della cittadinanza, perché forse manca proprio un luogo di attrazione vissuto dai residenti come, ad esempio, i quartieri periferici della nostra città più vissuti della Grande Miniera.

Secondo alcuni il restauro della vecchia centrale elettrica (l’unico importante edificio abbandonato in attesa di riqualificazione) potrebbe rappresentare un’opportunità come centro di aggregazione per tutti i cittadini e, in particolare, per i giovani, adattandola a Mediateca e nuova Biblioteca civica e territoriale, con Laboratori musicali, teatrali e della danza, con ritrovi, caffetterie e trattorie, autogestite dagli stessi giovani. Tutto ciò in modo che sia frequentato, tutto il giorno anche a tarda notte, dagli abitanti e dai visitatori di Carbonia. Devo riconoscere che l’amicizia tra Carbonia, Arsia e Albona ha superato tutte le mie aspettative. Quando proposi all’amministrazione comunale di Carbonia (già dal 2000 con la Giunta di Antonangelo Casula, che sponsorizzò una mia mostra fotografica sui bacini carboniferi dell’Istria e del Sulcis, le cui foto si trovano nell’Archivio Storico cittadino) la collaborazione con le cittadine già carbonifere istriane, pensavo semplicemente a uno scambio culturale, con il recupero di un antico legame tra i due bacini minerari originati e attivi durante il periodo dell’Autarchia fascista. E invece oggi, grazie soprattutto a Tore Cherchi che ha dato un forte impulso a un gemellaggio attivo e dinamico, si presentano per il futuro la possibilità di proseguire in un’amicizia con enormi prospettive economiche per i nostri centri già minerari gemellati.

Mauro Pistis

Si è svolto mercoledì 6 novembre presso la Sala Polifunzionale, in Piazza Roma a Carbonia, l’incontro con le associazioni e i cittadini interessati per la condivisione di forme capaci di favorire e promuovere la cultura della donazione degli organi, come atto significativo di solidarietà e di amore per la vita. All’incontro erano presenti l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Carbonia, Maria Marongiu, i componenti della  Commissione Consiliare Politiche Sociali del Comune di Carbonia e Leonardo Tola, referente locale trapianti della Asl 7.

Nel corso dell’incontro, è stato presentato un protocollo d’Intesa tra il Comune di Carbonia e la ASL 7 per l’attivazione del progetto “Una firma per la vita” che consente di lavorare in maniera coordinata ed efficace. Il protocollo è finalizzato alla promozione dell’informazione sulla donazione di organi e tessuti e al rafforzamento della rete di collaborazione tra i due enti per la raccolta della volontà di coloro che vogliono diventare donatori.

Le associazioni presenti hanno dato piena disponibilità a collaborare con l’Amministrazione e con la ASL al fine di promuovere e sostenere tutte le azioni che saranno messe in campo per diffondere la cultura della donazione.

Maria Marongiu.

Maria Marongiu.

L’Amministrazione comunale di Carbonia ha accolto con soddisfazione il recepimento da parte della ASL n. 7 della richiesta dei pazienti dializzati, di cui la stessa Amministrazione si è fatta tramite presso il Direttore generale dell’Azienda sanitaria.
Con la delibera n. 1799 del 30 ottobre scorso, viene infatti attivato in via sperimentale per 6 mesi il servizio di emodialisi notturna intermittente, fortemente voluto dai pazienti, ai quali è in grado di garantire sensibili miglioramenti nella qualità della vita.
«La dialisi notturna rappresenta un servizio fortemente innovativo, che pone il nostro territorio all’avanguardia a livello regionale – ha dichiarato Maria Marongiu, assessore delle Politiche sociali del Comune di Carbonia – accomunandolo a non molte realtà di eccellenza nazionali. Il dialogo costruttivo attivato tra i due Enti in questa circostanza, costituisce un valido esempio di come Ente locale e Azienda sanitaria possano e debbano operare per perseguire l’obiettivo comune di accogliere e rispondere concretamente ai bisogni di salute dei cittadini.»

Nella prima metà del mese di ottobre Carbonia ha accolto una delegazione di quasi cinquanta rappresentanti delle città di Labin (Albona), Velenje e Idrija (Slovenia), Rasa (Arsia in Croazia) e Rybnik in Polonia, partner del Progetto Minher.

Le Miniere dismesse intese come opportunità è il filo conduttore del progetto “Minher: patrimonio minierario generatore dello sviluppo economico e turistico”, con il quale il capofila comune di Albona e le città partner, a cui si aggiunge Banovići (Bosnia ed Erzegoniva) che non è riuscita ad essere presente a Carbonia, hanno ottenuto il finanziamento del Programma “Europa per i cittadini”.

Il Programma, che ha la finalità di favorire la creazione di nuove attività economiche nei “luoghi delle minere”, ha permesso una serie di incontri e di scambi culturali tra città, diverse per storia e collocazione geografica, ma simili per sviluppo industriale nel settore estrattivo e successivo declino. Lo scambio di esperienze è parte di un percorso condiviso di cooperazione e crescita culturale che, attraverso il confronto con diverse realtà europee, consente lo studio di “buone pratiche” e di soluzioni innovative rispetto all’esigenza comune di riconvertire, valorizzazione e dare nuova vita ai siti minerari dismessi, fornendo nuove opportunità di sviluppo e lavoro per il territorio.

Dopo un primo incontro in Polonia, a Rybnik, Carbonia ha accolto gli ospiti internazionali, dando avvio ad una serie di eventi e workshop che hanno coinvolto i partner alla scoperta dei tesori minerari della città e dell’intero Sulcis Iglesiente.

Il primo giorno, nella sala polifunzionale di Piazza Roma, il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha accolto i rappresentanti delle città partner, tra cui Tulio Demetlika, sindaco della Città di Labin, Bojan Režun, vicesindaco del Comune di Idrica e Tajana Kovač, vicesindaco del Comune di Raša. Nel corso dell’incontro, i rappresentanti delle città hanno presentato le iniziative, in corso o programmate, di rivitalizzazione del patrimonio minerario tramite l’utilizzo dei fondi europei.

I giorni successivi, i lavori si sono spostati presso la Grande Miniera di Serbariu con il dibattito sul tema delle “Possibilità di impiego per i giovani nell’Unione europea”, e la presentazione del Museo del Carbone – CICC quale esempio di buona prassi a livello europeo.

Le delegazioni hanno potuto osservare due gioielli del Parco Geominerario, quali lo stesso Museo e la galleria didattica del Centro Italiano della Cultura del Carbone e la Miniera di Rosas a Narcao, e partecipare alla visita guidata alla scoperta del Parco Archeologico di Monte Sirai e di Carbonia (compresa Cortoghiana e Bacu Abis), città vincitrice del Premio del paesaggio del Consiglio d’Europa.

I rappresentanti del Centro per l’inclusione sociale e il sostegno di Labin, accompagnati dall’assessore ai Servizi sociali, Maria Marongiu, hanno incontrato i rappresentanti del Centro per le persone con esigenze speciali di Carbonia.

 «Il progetto Minher – spiegano il sindaco, Giuseppe Casti, e l’assessore dello Sport e spettacolo, Fabio Desogus – ha consentito a Carbonia di accogliere nelle sue strutture ricettive e di ristorazione, un folto gruppo di rappresentati di diverse città europee. La riscoperta delle nostre radici minerarie, la cultura dell’accoglienza ed anche le peculiarità gastronomiche del nostro territorio, possono fare la differenza per permettere alla nostra Città di affermarsi sempre più nel settore del turismo convegnistico e come punto nevralgico delle rotte turistiche dedicate all’archeologia industriale.»

Piazza Roma 3Giuseppe Casti 3 copiaFabio Desogus.