14 November, 2024
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«Gli interventi anti alluvione finanziati dallo Stato per oltre 125 milioni di euro sono a rischio. A sei anni dalla tragica alluvione del 18 novembre 2013 la città di Olbia non è ancora stata messa in sicurezza, il piano di mitigazione ambientale è fermo, e oggi, come ci ha ricordato la Corte dei Conti, la Regione Sardegna rischia seriamente di perdere i fondi già stanziati. Se le opere non verranno appaltate entro un anno, Olbia perderà il finanziamento. Alla luce di questa grave situazione stride l’immobilismo della Regione Sardegna, in particolare dell’assessore all’Ambiente Gianni Lampis e del Presidente della Regione Christian Solinas. Il primo in qualità di assessore competente e il secondo come Commissario di governo contro il dissesto idrogeologico sulla base decreto legge 133 del 2014, anziché sollecitare il completamento di questo progetto, stanno inspiegabilmente tergiversando per quanto riguarda il rilascio della Valutazione di impatto ambientale. Sul punto anche l’interrogazione presentata in merito dal consigliere regionale Roberto Li Gioi il 13 settembre scorso è tutt’ora senza risposta. Sembrerebbe a questo punto che il governo regionale tacciato sino al 24 febbraio scorso dal sindaco Settimo Nizzi di essere “nemico”, con la nuova legislatura sia diventato fin troppo “amico”. Quello che sta accadendo sotto gli occhi di tutti è gravissimo: la Regione fa orecchie da mercante di fronte alle interrogazioni, prende tempo, avvantaggiando di fatto il piano ostruzionistico del primo cittadino di Olbia. Le opere anti alluvione tanto contestate dal sindaco Settimo Nizzi sono infatti state congelate. Ci troviamo di fronte a una situazione gravissima, da denunciare pubblicamente. L’inerzia della Regione sta mettendo gravemente a repentaglio la sicurezza dei cittadini olbiesi. Nello specifico Olbia potrebbe perdere 125 milioni e 300mila euro stanziati il 29 gennaio scorso.»

E’ la denuncia del deputato Nardo Marino, del consigliere regionale Roberto Li Gioi e dei consiglieri comunali di Olbia Roberto Ferinaio e Maria Teresa Piccinnu (M5S).

«Gli uffici dei Lavori pubblici hanno completato la progettazione, comprese le integrazioni richieste dall’assessorato all’Ambiente. Manca soltanto il giudizio di compatibilità ambientale ma soprattutto manca la volontà politica di portare a compimento un iter infinito cominciato sei anni fa subito dopo l’alluvione che mise in ginocchio il territorio gallurese. Nella maggioranza di centrodestra sulla questione qualcosa inizia a scricchiolare. Secondo quanto riportato dalla stampa, infatti, l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia avrebbe dichiarato che le misure anti alluvione da 125 milioni e 300 mila euro devono essere cantierate – aggiungono Nardo Marino, Roberto Li Gioi, Roberto Ferinaio e Maria Teresa Piccinnu -. Ricordiamo in proposito che sulla base dell’ordinanza regionale 245/1 del 2 marzo 2016 l’assessore ai Lavori pubblici è il soggetto attuatore dell’accordo di Programma stipulato il 4 novembre 2015 tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il ministero dell’Ambiente e la Regione Sardegna per gli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico.»

«A questo punto, la volontà espressa dell’assessore Roberto Frongia rappresenterebbe una novità rispetto alla dolosa indolenza di questo governo regionale che ha avallato sinora gli intenti procrastinatori del primo cittadino di Olbia – concludono Nardo Marino, Roberto Li Gioi, Roberto Ferinaio e Maria Teresa Piccinnu – calpestando di fatto il diritto alla sicurezza di migliaia di persone che continuano a vivere nel terrore del ripetersi di un evento che ha segnato irrimediabilmente la storia della città.»

 

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«L’emergenza idrogeologica che ha colpito l’Emilia Romagna deve accendere i riflettori anche sulla città di Olbia. E’ indispensabile procedere con gli interventi necessari per mettere in sicurezza la città, l’hinterland e tutti i cittadini.»

Forte preoccupazione viene espressa dal Movimento 5 Stelle a livello nazionale, con il deputato Nardo Marino; regionale, con il consigliere Roberto Li Gioi e locale, con i consiglieri olbiesi Maria Teresa Piccinnu e Roberto Ferinaio che chiedono di conoscere lo stato dell’arte dei lavori per la messa in sicurezza della città. L’interrogazione presentata oggi all’attenzione del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, e del Presidente del Consiglio, Pier Giovanni Mura, prende spunto dai recenti fatti di cronaca per porre tre quesiti che mirano a individuare le azioni che intende compiere l’amministrazione comunale per proteggere Olbia dal rischio idrogeologico. «In considerazione dell’imprevedibilità degli eventi atmosferici calamitosi che continuano a generare stati di allerta costante anche nella nostra isola, si legge nell’atto ispettivo,  è necessario passare alla fase operativa e risolvere il rischio idraulico che insiste sul territorio comunale con un piano che rispetti gli equilibri del tessuto urbano e metta in campo opere in grado di far fronte alle emergenze più gravi. Olbia e gli olbiesi sono già stati pesantemente colpiti dall’alluvione che, nel 2013, ha provocato morte e distruzione. Quanto successo nelle scorse ore in Emilia Romagna – sottolineano gli esponenti del M5s – ci deve indurre ad agire tempestivamente per la sicurezza degli abitanti della Gallura e dell’intera Sardegna. Non è più tempo di tergiversare, non possiamo rischiare che quanto successo si ripeta ancora. Lo scorso mese di gennaio sono stati sbloccati per la Sardegna 98 milioni di euro per il rischio idrogeologico. Si tratta, come rimarcò allora il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, di risorse immediatamente spendibili per la realizzazione delle opere indispensabili a garantire un adeguato livello di sicurezza. Quei fondi devono servire per i migliori progetti cantierabili nel minor tempo possibile e con la condivisione dei territori interessati».

L’interrogazione termina con tre quesiti diretti al sindaco Settimo Nizzi. Quali azioni ha avviato l’amministrazione successivamente alla notizia della effettiva disponibilità dei fondi statali e dell’insediamento del nuovo Consiglio regionale? Qual è l’eventuale contenuto delle informazioni ed interlocuzioni in possesso dell’amministrazione al fine di programmare la messa in sicurezza della città di Olbia? Infine, i consiglieri comunali chiedono di  esporre, approfittando di questa interrogazione, quale sia lo stato dell’arte circa la messa in sicurezza della città di Olbia.